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TWF - Tex Willer Forum

jim Davis

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Messaggi pubblicato da jim Davis

  1. Mi piace quest? avventura.


    Il tempo viene scandito dai disegni di Lord Hudson, un novello Phileas Fogg, dai tratti vagamente simili a Claudio Villa.
    Come da titolo tutto è stavolta incentrato su questo Lord, scrittore, disegnatore, ed esperto in una decina di altre discipline che ruba lo spazio anche a Tex, ma con simpatia, senza strafare, senza appesantire le scene.
    Speriamo che il finale sia all'altezza di questa prima parte, in verità mi aspetto anche che Lord Hudson interrompa a Riverstone il suo peregrinare.

    L'unico neo dell'avventura, a mio personale dire, sono i disegni: belli, gradevoli, senza dubbio, ma forse ancora troppo ?accademiciò, lo stile di Bruzzo, sembra qui sentire il peso di Tex. E non riesce ad esprimersi al meglio, in modo proprio, ma quasi come se copiasse altri autori, da Ticci a Ortiz, passando per Monti, nello stile e nei disegni stessi : ad esempio, la vignetta di pag 112 in cui Tex spara, la abbiamo già vista negli albi di Tex, sotto altro nome.

  2. Accidenti.
    Questa discussione merita di essere riportata in un libro di Umberto Eco.
    Bravi tutti.

    Innanzitutto anch'io sto dalla parte di Wasted, il tex di oggi, il tex che leggiamo oggi su inedito, texone, maxi, come ho detto altre volte, è tutta un'altra storia rispetto a Tex del passato, sia ben chiaro.
    Il modo di "narrare" di GLB era unico, inimitabile, fondato su conoscenze diverse da quelle di oggi, più fantastiche, più intime, certamente meno informatiche.
    (Qui ritorno a quanto scritto da Sam Stone, il Tex che parlava con Mefisto in "videoconferenza" oggi potrebbe essere considerata come un anticipazione sui tempi, come nei racconti di Verne).

    Le prime avventure scritte da Bonelli figlio, come l'avventura già nominata Apache Kid, scritta da GLB, sono le eccezioni che stonarono in Tex, ma leggendole subito risaltano, per uno stile diverso, ma circoscritto nel mondo di Tex. Per questo furono da molti criticate e da molti osannate , perchè eccezioni ( ricordate il referendum degli anni '80?). Oggi abbiamo un sussegursi di eccezioni.

    Tex non è "quattro sparatorie è via", anche se riportato goliardicamente da Borden, Tex non è questo, assolutamente.
    E se i nuovi scrittori di Tex pensano che Tex sia questo, sbagliano di grosso.


    Le 700.000 copie vendute da Tex negli anni settanta ridicolizzano la striscia pubblicitaria che appariva su Dylan Dog qualche anno fa quando tir? le 200.000 copie.
    Dylan Dog è una moda, Tex è la Storia del fumetto italiano.
    Probabilmente, come ha ben detto Jim Brandon, i lettori sono cambiati, cambia lo stile di vita, le nuove masse si muovono verso... Verso il niente, secondo me.
    E un bravo scittore, analizzatore dei tempi, che fa? Scrive storie, definite capolavori, in cui oltre la confusione che regna sovrana, anche il nemico diventa amico, gli amici si sparano e tramano uno contro l'altro... No, non va. Non è questo il Tex che mi piace leggere.

    Ho letto di un sondaggio su two in cui storie come "massacro", il Laccio nero" vengono a scontrarsi e magari a perdere con storie più recenti, di Nizzi o Boselli.
    Nizzi l'ho sempre definito estraneo a Tex, bravissimo nelle brevi storie per il "giornalino" e per le avventure di Nick Raider, ma con Tex ha scritto per "forza".
    Boselli, ha scritto una grande avventura, quella del passato di Carson, e poi tante storie che sembran trascinarsi stancamente in un universo troppo affollato, Nolitta stesso dopo aver scritto "il solitario del West" ha scritto solo storie che sono polvere ai confronti de "il ribelli del Canada" o "Caccia all'uomo", di Segura... Meglio legger Custer che Tex.

    Quindi Tex è morto con GLB, mi dispiace dirlo, ma per me è così.


    Del resto, chiedete a qualsiasi disegnatore di Tex della "vecchia guardia" <<com'? il Tex di oggià>> E lui come prima cosa risponder?, dopo una breve pausa "Tex oggi è diverso."

  3. Jim, ma L'Idolo di smeraldo ? decisamente più recente della tradizonale seconda di copertina, o sbaglio?

    Ti chiedo scusa, Cheyenne, ho visto solo adesso il post...

    Il film, da cui è tratta l'immagine,"Ultima notte a Warlok", è del 1959, quindi antecedente sia all' "adozione" della seconda copertina ( 1964 ) che alla pubblicazione de "idolo di smeraldo"(1974).
    Comunque, analizzando bene l'immagine tratta dal film, a mio parere, sembra che la seconda di copertina sia più simile.

  4. Un titolo alternativo per questo maxi sarebbe potuto essere :

    "Odissea"

    Mi è sembrato un racconto infinito da leggere...

    Ogni venti/trenta pagine nuovi scenari, nuovi personaggi, colpi scena, alcuni alquanto ridicoli.

    C'è tutta una vita in questo malloppone, tutto quanto si può trovare in un'enclicopedia del west, c'è.

    Esagerato, a dire il vero, secondo me.
    Mi è sembrato che Segura abbia scritto l'ossatura della storia e poi abbia aggiunto situazioni su situazioni, solo per riempire le pagine del malloppone.

    Disegni: Ortiz non è tra i miei graditi in Tex, ma finch? disegna per il Maxi, pazienza...

  5. Storia classica "nizziana" alla quale da lungo tempo siamo avvezzi,
    monotona dalla prima all'ultima pagina,
    ideale per chi soffre d'insonnia:
    soporifera.


    Per i disegni, mi sembra che il tratto di Venturi stia crescendo in meglio: forse solo i volti, sopratutto quelli della Tigre Nera, sono troppo caricaturali, smorfiosi.

    Il mio voto è
    testi: 5-
    disegni: 7,5

  6. Anche a me piacerebbe leggere un Civitelli "cartonato",
    sarà per la prossima volta.
    Per ora gustiamoci questo "Colorado Belle", che non è assolutamente una brutta storia, anzi secondo me, è quella meglio disegnata da Font, che non è tra i miei disegnatori di Tex preferiti.

  7. Non so come ragionano in casa "Bonelli", ma io al duo Segura, Ortiz ( e non solo) gli lascerei sempre e soltanto spazio nei Maxi Texi, mai nella serie regolare.

    Il loro stile è anni luce diverso da quello di Tex.
    Alcune loro storie non sono male, sinceramente, ma spesso non mi pare di legger Tex.


    OT:

    io suddividerei così le varie uscite di Tex:

    Maxi
    Segura, Ortiz, Diso, Repetto.

    Almanacco
    Tutti i giovani esordienti sceneggiatori e disegnatori.

    Texoni
    tutti gli artisti più noti, con totale libertà di espressione.

    Serie regolare
    solo per sceneggiatori/disegnatori che han dimostrato di essere alla pari con i grandi pilastri della serie (Bonelli, Galep, Fusco, Ticci, Nicol' e Letteri ).

  8. Immagine postata
    (CSAC nr.2)

    Uhm.
    Se leggiamo con attenzione le parole di Tex "stonano" leggermente con quanto è scritto nella didascalia accanto.

    Effettivamente, quando comprai il mio "fuorilegge", era già stato corretto, ecco perchè mi è giunto nuovo questo tragico avvenimento.

    Non immagino cosa avesse scritto GLB nella versione originale, ma Tex in questa didascalia "corretta" si è battuto per difendere la giustizia, ha salvato due uomini ( due furfanti ) da un linciaggio.
    Meglio così.

    Ho sempre considerato le censure come delle migliorie per accrescere la qualità degli albi, quindi mi lascia senza parole l'idea che così traspare del Tex di Sergio Bonelli: Tex giusto ed eroico solo per evitare la censura.

    La frase "Affrontando generosamente la furia della folla", adesso ha un suono diverso.

  9. Immagine postata

    A ben vedere questa vignetta, non posso che affermate che hai ragione, Anthony.


    Evidentemente, sbagliavo a paragonare Tex ad un eroe senza macchia.

    Tex è più vicino ad un esempio negativo, allora.

    E, probabilmente, quei valori di onest?, giustizia e lealt?, non li ha mai avuti.

    Chissà cosa ho letto in tutti questi anni...

  10. Prendendo spunto da "La grande sete", mi chiedo se Tex, oggi, è davvero un eroe positivo e se lo è mai stato.

    Per iniziare cito due definizioni di Tex:

    (...) Tex è li a simboleggiare l'eterna lotta fra il bene e il male senza alcuna sfumatura, non concedendo a nessuno nemmeno il beneficio del dubbio.(cfr:Tex e il sogno continua)

    (...) Tex rappresenta tutto ciò che lo stereotipo di Eroe raccoglie( cfr: Tex tra la leggenda & il mito)


    In tanti anni l'autore GLB ha cercato di forgiare un'immagine di Tex, evitando che il nostro commettesse colpe, errori che avrebbero potuto incrinare l' immagine del ranger.

    E, secondo me, l'immagine che ha proposto di Tex è quella della vera Correttezza Onest? e Lealt?.
    Senza dubbio.
    Uno dei VERI motivi del suo successo, direi.

    Infine, nei momenti più tragici, disperati GLB ha voluto ricordarci che esiste una Volont? Divina alla quale gli esseri umani sono sottomessi e Tex stesso si piega a questa Volont? Divina, lasciando sempre una possibilità per salvarsi anche a chi ha commesso le atrocit? più tremende:

    Immagine postata
    (CSAC nr.48- Repubblica)

    N° "Squali" a nulla può la forza/volont? di tex, che è un eroe, non un supereroe, per fermare il linciaggio:
    Immagine postata
    (CSAC nr.31- Repubblica)

    Oggi, i tempi sono diversi, da quelli in cui scriveva GLB, certamente.
    Chissà cosa ci avrebbe raccontato senza la censura opprimente di allora.

    In tempi in cui tutto quello che non è permesso è concesso, non ci impressiona più che Tex abbia architettato una trappola comportandosi si in modo subdolo e brutale, o che la ?dolce? Lilith uccida due uomini con la freddezza di un killer.
    Forse, non è colpa degli autori che cercano di rendere Tex più moderno, più vicino alla realtà odierna?
    Forse, ? la visione di giustizia lealt? ed onest? che è cambiata.


    Quali sono i canoni che un eroe positivo deve/dovrebbe rispettare?
    Tex lo ??

  11. Sempre discutendo sulla fine di Landsale:

    Non mi sento di paragonarla a quella di Fraser.
    Quella di Fraser, è uno dei casi in cui la sorte del furfante di turno viene lasciata al Destino, anche nell'avventura "Grand Canyon", per esempio, accadde lo stesso.
    Non sappiamo che fine abbia fatto fraser o i tre furfanti sulla canoa, potrebbero essere ancora tutti vivi.
    Quella di Borman ne Tucson.
    Uhm, se le intenzioni di Tex erano di ucciderlo, poteva già farlo qualche istante prima e per leggitima difesa, ma voleva solo dargli una lezione, il volo dalla finestra ha fatto il resto.
    Grande GLB.
    L'unica, a mio avviso, alla quale si può imputare l'omicidio volontario è quella di Brennan, con tutte le dovute attenuanti del caso. Colpevole pure allora, Tex.

    Tex è un Eroe "positivo", non è un antieroe, quindi i suoi valori devono seguire dei canoni di giustizia, lealt? ed onest?...
    Nei confronti dell'odiato Landasale non li ho visti.
    Un nemico, subdolo, maligno, malvagio va sempre combattuto ad armi pari,
    anche se siamo sfavoriti.

  12. la morte di Landsale, voluta fortemente da Tex, è un omicidio.
    Tex avrebbe potuto, sempicemente staccare i cavi che collegano il detonatore agli esplosivi.
    Sono sicuro che GLBonelli non sarebbe mai stato d'accordo assolutamente con un avvenimento del genere.
    Un "eroe" non provoca la morte del suo avversario volutamente.
    I "cattivi" muoiono o per leggittima difesa o a causa del destino.

  13. Mi è piaciuta questa storia.

    Però, c'è qualche punto che non mi ha convinto...

    La fine di Lansdale...
    Tex gli ha preparato una trappola mortale consapevolmente...
    Di solito tex ( il tex di GLB, almeno) avrebbe semplicemente scollegato i fili che collegavano i detonatori alle bombe, poi il destino avrebbe deciso sul come procedere...
    Ma qui tex ordisce un piano che ha lo scopo di uccidere chi avesse utilizzato il detonatore, senza preoccuparsi se altre persone innocenti sarebbero state presenti oltre lansdale, nonstante la rassicurazione dell' ingegnere della compagnia, e gli ordini dati da Tex allo stesso, chiunque avrebbe potuto trovarsi con landsale...

    E poi, dopo essersi sparati addosso, esser finito sotto le macerie per colpa di Landsale, Tex gli si rivolge con una pacatezza, che non ha senso...


    Ma come detto , è una bella storia, forse il merito è anche dei disegni di Civitelli.
    Eccellenti, fantastici.
    Le scene della battaglia nel pueblo sono favolose...

    Per la scena del carro ho pensato come tanti a quella scena spaghetti western: è tipico di Civitelli inserire particolari nei suoi lavori che sono degli omaggi a personaggi o film; Bud Spencer, dopo "sul sentiero dei Ricordi" ritorna pure in questa avventura.
    Probabilmente, ci saranno altri particolari nascosti... Chissà.

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