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io la chiamo evoluzione del personaggio e il fatto che comunque ha abbastanza anni per non essere sempre uguale a se stesso.Devo però dire anche che sul giudizio pesa il fatto che il confronto è fatto con il Tex degli ultimi tempi, un Tex che (anche tenendo conto delle ultimissime rialzate di livello) è l'ombra di quel personaggio che ho amato da giovane.
Mi pare che comunque sulla scena del cinturone abbiamo fin troppo ingrandito.... dopotutto è stata ben giustificata! Anche perchè credo che, se il giovane vicesceriffo avesse fatto qualche azione in più a seguito di come si è ben presentato, quella scena forse ci passava indifferente. -
questo veto è un vero peccato... ma in qualche modo capisco che bisogna anche essere capaci di creare collegamenti opportuni senza stancare il lettore. Tornando alla storia: più albi in cui Tex sente le ore contate per il figlio, in un contesto a lui quasi completamente ostile. Gli sono venuti i nervi a fior di pelle, fino alla scoperta del figlio VIVO, è tutto un susseguirsi di prepotenze e attacchi, tra ipnosi e oggetti strani. Un Tex "umano" che usa la sua rabbia per andare contro l'impossibile. I personaggi che non sono i pards, cambiano radicalmente il carattere e la forma di lettura di Tex! Come si è visto, se perde il figlio con al fianco i fraterni Carson e Tiger, è meno "nervoso" , ragiona di più, anche meno istintivo (come quando fa trasparire che non ne può più "Non me ne va bene una" o altre)Ho trovato davvero suggestivo a questa storia il contorno di paura degli abitanti, il sopranaturale non ostentato ma ben inserito... la vecchia euforia giovanile di Kit Willer che qui sembra avere 14-16 anni al massimo.. altro che 20!Qui Tex anche se incontra Montales e si appoggia a lui come farebbe con un Pard, agisce da difensore numero uno di chi sta dalla sua parte, si preoccupa di tutti... non dormendo per giorni, cercando di non spaventarsi di quello che accade... E' un Tex in compagnia, ma solitario... Quando riconosce il pazzo sotto la maschera, tutto si ridimensiona e un po' alla volta si sbroglia, lasciando che il finale sia reale al di l' di una storia che ha dell'incredibile! Insomma, anche la storia stessa, come il carattere di TEx, da misteriosa diventa scettica e si definisce. Non è facile costruire una storia così lunga, ma il bello è che: NON STUFA! Anzi...? piena di piccoli pensieri e annedoti (come l'opera di convincimento di Montales al frate) che ti portano avanti con una nuova curiosità ad ogni albo. VOTO 9
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se non c'è già, questa mi piace molto... http://texwillerblog.com/wordpress/wp-cont...-Civitelli2.jpg
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questa mi era sfuggita... incomparabile...!!!!Sfogliando vecchi Dime Press (2)...
tratto da "What if..."
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STENTO A CREDERE CHE QUESTO TEX SIA DI DE ANGELIS.....
Da: http://texwillerblog.com/wordpress/?p=5347 -
Comunque, Chey, anche se quello che dici è logico... essendo Tex un personaggio di lunga percorrenza e in puntuale evoluzione, anche il periodo Bonelli diviene una forma di comparazione con i successivi che mi vanno a fare la storia stessa del personaggio... il fatto che sia l'autore principale non esclude che abbia dato il via, ma che Tex possa essere stato rifilato e accurato da altri creando forme specifiche a Bonelli sconosciute...
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a chi lo dici... che fatica.... credo che in tutto questo 2011 sia stato l'unico Tex che in qualche modo non sono riuscita a dargli un certo spessore...dovendo finire la lettura del maxi di ottobre ( ne ho letto la metà e poi l'ho mollato )
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sul fatto che non sia il Tex originario vi do ragione (Paco... Tex è il vero tex? ) a me, come ha detto West, questo albo è piaciuto. Esattamente come altri un po' più lenti rispetto a ciò che ci può aspettare, ma decisamente piacevole. Forse alcune realtà, ripeto, dovevano essere sfruttate in maniera migliore, ma sembra che il numero delle pagine fosse stato tiranno!Magari se accadeva che un vicesceriffo giovane non solo faceva slacciare i cinturoni ma si improvvisava in una sparatoria o altro (sempre a titolo d'esempio) o ancora se la Katie o la vedova Cain avessero messo un po' più in difficolt? i nostri rangers... Magari la cosa sarebbe andata diversamente. Però si sa mai che ogni realtà lasciata un po' in sospeso, non diventi lo spunto per qualche storia sulla serie regolare....@Capelli d'Ar : ti devo le mie scuse con quell'Antinizziano che non ha colpito il segno giusto, mi sono accorta di aver fatto un insieme diretto. Ma non di certo a te. In poche parole era una affermazione generica (non un attacco personale) che ho messo come supposizione, ma non l'ho staccato dal contesto.
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non sono d'accordo, ma la tua è una opinione che fa pensare. Logico che la storia non di quelle da fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina, ma non è nemmeno così cattiva da rendere una scena, apparentemente banale come quella dei cinturoni, oggetto di una così spietata critica! (il mio banale sta appunto nella "sconfitta veloce", ma ben giustificata). Secondo il mio personale e ben discutibile parere, la storia andava forse trattata un po' più lunga, dando più spazio ad alcuni personaggi principali che accompagnano il ranger e di cui è stato detto poco nulla e che forse non creano la giusta atmosfera delle scene. Il fatto del cinturone ?, appunto, una di queste. Ben definita come ha giustamente descritto Cheyenne, ma allo stesso tempo quasi fine a se stessa perchè i personaggi attorno non vengono sviluppati successivamente. Lo stile in casa della prateria è da escludere, è solo uno sfondo che lascia scorrere la storia e non la fa diventare una favoletta. Poi, in fondo, chi già parte con dei precedenti antiNizziani... bhe non posso far altro che dire, sarai accontentato, visto che è una storia brillante, ma sempre nel suo stile. Che a quanto sento salire da questo forum in generale, o si è completamente contro o completamente pro. Cosa discutibile, visto che un sceneggiatore va valutato di storia in storia, sempre a mio parere.
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una caricatura di Kit Willer...http://kendal14. deviantart.com/art/Kit-Willer-207878235
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questa raccolta rivisitata a colori è davvero fatta bene... mi dispiace di aver perso qualche numero... recuperer? in giro!
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Letto tutto in un colpo! emozionante! Promette e mantiene.
ho trovato nei disegni un po' ripetitivo quel sorriso piantanto e sempre uguale di molti personaggi.... La storia è emotiva e prende davvero, il finale è un po' veloce e sinceramente avrei usato un po' di più il giovane vicesceriffo Glenn... me lo presenti molto bene, ma poi se ne va in ombra.... Poi la figura di Henry è poco strategica, sembra quasi non abbia veri motivi di difendere la sua conquista (la donna e il ranch), poi il fatto che si è tenuto buoni i due gaglioffi per un "Non si sa mai" sta poco in piedi... Hai tutto il paese dalla tua parte, puoi recuperare le loro taglie e li lasci da sfamare a tuo carico in una baracca? Pare quasi avesse un sesto senso che arrivassero i Rangers... Poi mi chiedo: uno dei motivi per cui si voleva non pubblicare il texone, sono i vistosi decolt?? Credo che non si sono visti spesso in Tex...
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se non ti interessa fare il collezionista ma vuoi solo leggere le storie, ti consiglio di non romperti troppo la testa e prendere i numeri di originali o ristampe che ti capitano e farti una collezione personale molto assortita. Un consiglio, magari inizia a prendere i numeri nuovi da tex 600 e falli tutti di un tipo (? solo a titolo d'esempio, puoi iniziare da dove vuoi, ma il 600 almeno è un punto di partenza recente e riesci a trovarli più facilmente) Per il resto quoto in toto SAM STONE. :soldatoS:
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sul mio nessuna! Sono in fase di lettura... per ora la storia mi piace molto e i disegni pure... ho trovato Kit Carson davvero caratterizzato.... è un altro Carson, più alla vecchio.. mi vien da dire "reduce di guerra" e mi piace molto!Le vostre copie sono anche cosi o era solo una partita del mio edicolante difettosa?Fatemi sapere...
poi ho riso per mezzora quando si prende del barbogio! ahahhah!
continuo con la lettura... -
"Terra di confine" Motivo: la luce.
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mi trovo d'accordo con Carson00, anche se in effetti è un Tex inusuale, quasi in uno stile filmatografico più che fumettistico... ma la tecnica è davvero unica! Trovo una luce straordinaria anche negli acquerelli precedenti... complimenti.
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Falzego, credo che il mettere nemici "non mezze cicche" sia una piccola sfida che ogni sceneggiatore si regala o prova prima di iniziare una storia... io me li immagino che pensano" se fossi un nemico, come metterei nei guai sempre più difficili un super uomo come Tex, rimanendo una persona (cattiva) credibile? "
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:w00t: :italia:
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il Passato di Carson, pura emozione.
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ho votato un dieci generale per questa storia, che ho letto a spezzoni e ora mi rileggo tutta intera. Le atmosfere sono uno scenario davvero nostalgico, un ritorno costruito e ben fatto. Ho trovato tutto molto emotivo, soprattutto nei piccoli episodi di contorno, come il rapporto tra l'inglese e l'indiano (metto generico così evito lo spoiler) e i vari rapporti personali ben definiti. Una avventura a tratti lenta e altri veloce, ma sempre con un qualcosa da scoprire pagina per pagina. Che dire, W Borden! :)Per i disegni, io amo il metodo classico, quindi: superlativi. Come ho detto su, Piccinelli per me ha trovato lo sguardo di Tex. Ispirandosi a quello di Villa ne sta facendo uno suo che ha dei particolari specifici che fanno fatica a scappare all'occhio attento di chi conosce i tratti. Applausi!
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molto chiaro e sono d'accordo sulla tua spiegazione, ma credo che come lo stesso personaggio si stia sempre più impossessando di questi tempi contemporanei più fortemente psicologici rispetto al suo vecchio stampo istintivo, presto o tardi un ruolo femminile (che non sia cattivo come identificava Bonelli) secondo me arriva. I lettori si stanno mutando rispetto a tempo fa (nonostante lo zoccolo duro di una certa età) e già con questo forum abbiamo un esempio, forse le critiche andate in posta al tutto Tex sono un chiaro segnale...
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ciao Leo, sempre io... eheh! mi chiedo, quotando questa tua frase, che effetto ti ha fatto essere dall'altra parte? Non più solo lettore.. ma anche disegnatore di uno dei fumetti che ti sta accompagnando da tempo!Mi chiedevo, ci avevi mai pensato di arrivare fino a Tex o è un traguardo che hai scelto strada facendo? Grazie!Mi sento molto emozionato perchè Tex lo leggo dalla primissima infanzia e anche se in alcuni periodi l'ho "mollato" mi ci sono sempre riavvicinato con molto affetto. Poterlo disegnare è una sensazione difficilmente spiegabile.
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artiglio della tigre... anche se ho fatto fatica a scegliere!
[Texone N. 26] Le Iene Di Lamont
in Texoni
Pubblicato
parlo, premetto, senza polemica... non voglio assolutamente dettare nessuna legge o cosa del genere visto che siamo in un forum di fumetti per svagarci: non stiamo andando verso una nostalgia di una cosidetta epoca d'oro texiana e non riusciamo a vedere neanche un buon risultato nei nuovi tempiù Io, ripeto, a questo Texone una cosa negativa che ho visto è stata la mancanza di espansione maggiore di alcuni personaggi, ma la storia in se' prende e porta fino alla fine, meglio (e non lo nego) di un ultimo maxi che ho abbandonato a metà. Questo forse perchè non mi piace l'azione? (che è vero, in questo texone manca) NO! e sottolineo NO! Tex è nato come pura azione ed istinto, ma credo che comunque attualmente debba essere anche TRAMA, per ricevere uno spessore di un certo tipo. Forse io ragiono così perchè spazio con la mente a diversi generi e tipi di fumetti e questo mi influenza, ma non può stare una vita fine a se stesso in stile "ho fatto una nuova storia di TEx: arriva e ammazza tutti" (diceva così?) non credo che è quello che volete giusto?