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barbagelata

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Messaggi pubblicato da barbagelata

  1. buon giorno signor borden, ho letto ieri la storia I pionieri da lei sceneggiata. la trama e` trita e ritrita, non rappresenta certo una novita`. la presenza di rinnegati che commerciano armi con gli indiani in cambio di soldi anche e nonostante ci sian o un sacco di sparatorie il lettore sa sempre che tex la spuntera`, che i nemici fuggiranno o saranno sconfitti. Detta cosi` sembra quasi una storia noiosa o per lo meno di quelle senza infamia senza lode, e probabilmente lo sarebbe stata se a sceneggiarla non ci fosse stato lei. Io non sono fanatico di nessuno ne reputo una storia a priori bella solo perche` l`ha scritta lei , che pure tanto stimo. tuttavia questa volta non posso esimermi dal fargli i miei piu` vivi complimenti per questo che io definirei un capolavoro. io ritengo che per fare una bella storia di tex, anche una delle piu` belle non serva essere un grande sceneggiatore ma sono convinto basti essere un buon sceneggiatore che ha due o tre magari anche 5 o 10 idee carine in testa e da queste da` vita a delle storie appassionanti. tuttavia essere un gran sceneggiatore non vuol dire questo, essere un gran sceneggiatore secondo me vuol dire non cadere mai nel banale , riuscire a fare dei tempi piu`usati e abusati una storia nuova e fresca, una storia che ti lascia con il fiato sospeso fino alla fine. Sapersi reinventare i classici, spaziare tra le storie di tex piu` disparate e inventare tipologie di storie nuove si addice solo ai fuori classe. questa storia trovo personalmente abbia dei punti davvero interessanti, punti che credo siano frutto di un'intensa attivita` mentale e non frutto di un getto di penna di pochi minuti. l'intreccio tra la carovana di tex e randy lockhart e`semplicemente geniale. la presenza di mele marce che si convertono e non muoiono nell'ultimo combattimento e` un qualcosa di appassionante e raro nelle storie di tex. la figura di kit willer centrata alla perfezione tra le esigenze da una parte di far vedere che comunque tex e` piu` "forte" e dall'altra di non trasformarlo in un poppante e` da maestri. un kit carson scattante e attivo non un brontolone che non fa altro che lamentarsi e che in tutte le sante sparatorie rimane appiedato perche` gli colpiscono il cavallo, quasi che sembri essere un peso per tex. insomma ho detto solo alcune delle tante cose che ho apprezzato di questa storia. le faccio ancora i miei piu` vivi complimenti e la invito a proseguire su questa strada perche` davvero secondo me sta esprimendo tutto il suo talento. cordiali saluti :)

  2. io mi sento di dissentire dalla posizione di maurix21. in primo luogo perchè quante volte nella vita ti sarà capitato di incontrare una persona che non si è rivelata ciò che credevi che fosse, bh? è la vita ed essendo tex un fumetto di vita abbastanza verosimile( tolto che schiva iproiettili ecc) è normale che capitino questo tipo di situazioni, si chiama vita non vetust?!:) in secondo luogo io personalmente non ricordo di una situazione analoga in albi recenti, senza contare che la tua interpretazione non mi convince in quanto sarah mantiene le stesse caratteristiche per tutta la storia, non si smentisce mai, al massimo aggiunge nuove sfaccetature della sua esistenza. mi spiego meglio. la sua "amicizia" con kit willer rimane fino alla fine, cerca sempre di salvarlo. Si dimostra fin dall'inizio una donna disponibile, aiuto agli indiani e anche allla fine si capisce che lei era stata fregata e sperava in una vita tranquilla che curtiss non le avrebbe mai dato. questi sono solo pochi spunti però permettono di capire come mauro boselli abbia tratteggiato la donna in modo molto più prfondo che un personaggio " pseudopositivo in realtà negativo". detto questo rispetto la tua idea:)

  3. Salve signor borden, voglio incominciare facendo i miei più calorosi complimenti per la storia dell'almanacco west, che secondo me è una delle più belle mai scritte (per storie di quella lunghezza). Detto questo la lettura della storia in questione mi ha fatto pensare a un tema che ogni tanto ripercorre le storie di tex. Mi riferisco al topos, se così possiamo definirlo, del ?cattivo? inseguito da tex che poi per ragioni ogni volta diverse e spesso roccambolesche si ritrova al fianco di tex e che nel corso della storia strappa una certa simpatia ai lettori e allo stesso tex. Insomma tex si trova davanti a un personaggio ben caratterizzato, intelligente, non un ?pesce piccolo? e soprattutto con una personalit? non totalmente negativa n° positiva. Ecco per tex trovo confrontarsi con un personaggio totalmente negativo è abbastanza semplice perchè sappiamo che farà di tutto per assicurarlo alla giustizia; anche con un personaggio positivo è semplice, sappiamo di per certo che tex prender? le sue difese anche a costo di rischiare la vita. Il problema si pone quando si parla di uno mezzo e mezzo, che sembra viaggiare a passi incerti sulla strada della redenzione. Ecco ciò che emerge dalla mia cultura texiana ( ahimè non infinita) è che il topos si conclude sempre con la morte del personaggio in questione. Potrei fare altri esempi facili, anche se non tutti scritti da te, di ciò che cerco di spiegare: tex 407-409 = ray clemmons ( borden)maxi tex i due volti della vendetta storia n 2 = wesley fargo (segura)tex n 401-403 = nick guerrero ( d. canzio)certo non si può nascondere che vi sono le eccezioni( si trovano anche nella stessa storia dell'almanacco west) però riguardano sempre pesci piccoli( smiley nel nostro caso), o a me par di ricordare sempre così. Certo sarebbe una scelta difficile , forse azzardata , ma non sono spesso le scelte più difficili a portare i risultati migliori se scritte in maniera ponderata ( scrivere una storia sul passato di carson non era certo una cosa semplice o un compito esule da rischi però risulta oggi una delle storie più amate dell'intera saga se non la più amata)?Ecco io ho grande stima di lei, mi sembra uno che ragiona sulle cose e non si spinge in cose avventate, proprio per questo le sto sottoponendo questo quesito, chiedendole come mai la scelta di salvare un mezzo pendaglio da forca non sia mai stata presa in considerazione( poi magari mi sbaglio e in realtà viene presa in considerazione ogni tanto)?Quali motivazioni escudono una loro riabilitazione da vivi?Con questo messaggio non voglio assolutamente avere un tono accusatorio ma un aiuto a trovare spiegazioni che da solo non sono riuscito a darmi. Grazie mille in anticipofrancesco

  4. secondo me su certi argomenti si potrebbe discutere all'infinito. ognuno ha le sue idee e probabilmente la ragione non sta mai da nessuna parte. resta il fatto che mauro boselli è uno sceneggiatore di tex che si impegna, studia cerca pensa e tira fuori nuove storie. non è un essere perfetto e ovviamente ha il suo stile e modo di scrivere; ogni tanto farà storie più belle ogni tanto storie meno belle( non mi riferisco a questa che ancora non ho finito di leggere). fatto sta che il suo impegno si nota, la sua dedizione nel lavoro e infatti i risultati ci sono ( non mi dite che il passato di carson gli invicibili o altre non vi sono piaciute), poi se a uno non piace il suo stile dice che scrive male e vorrebbe qualcun altro non so perchè compra ancora tex. e se invece quela di alcuni di voi è solo una critica su alcune storie b? io penso che tutti sappiamo che la vita in generale non è sempre perfetta, che tutto non scorre sempre liscio, che dietro la nostra porta non ci sonon sempre belle donne e cavalli bianchi ad aspettarci e che quindi è logico che qualche storia ci piaccia meno. non vedo dov'? il problema. credo lo sappia anche mauro boselli che non scriver? sempre storie una migliore dell'altra, è umanamente impossibile e forse non esiste manco "la migliore". invece ciò che conta è che lui ci metta la passione, la voglia, lo studio e il piacere nelle sue storie e questo forse sarà un'opinione personale ma mi sembra proprio che le abbia. quindi il mio consiglio personale è lascia stare insomma queste critiche spesso contradditorie l'una con l'altra, scrivi come sai scrivere. un saluto da un fan di tex e degli scrittori innovativi nel solco della tradizione:)

  5. buona sera ragazzi, ridando uno sguardo ai miei vecchi tex ho notato che una volta si usavano moto di più i punti esclamativi nei titoli... cosa che oggi è scomparsa.. secondo voi come mai?mi riferisco per esempio a trapper! linciaggio! dakotas! tucson! frecce nere! yuma! ecc... e in secondo luogo mi sorge sempre una domanda sulla componente grafica dei titoli... una volta trovo fossero molto più liberi cioè erano più diversificati e costutuivano una cosa in parte propria di ogni copertina mentre oggi sono molto più simili, più asettiche, più simili una con l'altra. e mi chiedevo come mai visto che al max la tecnologia dovrebbe favorire la diversit? e non l'ugualianza... con i computer si può fare di tutto!:)

  6. dunque secondo me è una bella copertina... nulla di trascendentale ma neanche così negativa... capirei le critiche di ymalpas e anthony steffen se tex non comparisse... ma anche se in una copertina ogni 70 non è sempre in primo piano non è così grave secondo me... poi ognuno ha le sue idee e io rispetto le vostre. però , se posso dire un'ultima cosa a me copertine come questa non disturbano affatto; mentre se ci sono copertine che mi disturbano sono alcune dove, sè compare tex, ma disegnato malissimo; mi riferisco in particolare alle ultime copertine di Galep. voi mi direte:" ok ma non disegnava tanto bene perchè era vecchiotto" e io vi dico:" benissimo è giusto avere comprensione e non lamentarsi! ma allora si può anche capire che ogni tanto tex sia un po' più in lontananza, perchè bisogna anche cercare nuove soluzioni grafiche e anche magari sbagliare o non accontentare tutti. ma sono convinto che se villa non avesse cercato di innovare sempre un pochettino non sarebbe arrivato manco a disegnare il tex che ora disegna." Per cui, e concludo, accontentiamoci e non brontoliamo sempre( io sono il primo che brontola n°, sia ben chiaro), godiamoci gli aspetti positivi di questa copertina sapendo che comunque non è la norma e non lo sarà mai, perchè alla fine l'importante è questo. :indianovestito:

  7. ciao broden, ho usato male quel termine... ciò a cui mi riferisco è qualche tranello della vita... cioè inciampa in problemi... del tipo per fare un esempio stupido arriva 5 minuti dopo da un potenziale testimone/aiutante quando ormai gli è stata chiusa la bocca.. cmq ammetto si di aver imparte confuso alcune tue storie con altre non di nolitta bensì di nizzi, dove questi esempi si sprecano( non pensare ad agguati, lasciarsi sfuggire prigionieri o non pensare che una spia possa stare origliando dalla finestra ecc..) :)

  8. joker davvero le trovi simili? io le troo comletamente diverse se non che i "cattivoni" sono comunque dei cowboy che fanno il buono e cattivo tempo nella zona. altri punti di contatto io non li ho trovati :) e poi non so ma mi pare un po'riduttivo dire che tex fa il suo comptino: basti pensare a quando più volte riesce a far capire chi comanda al prigioniero senza mezze misure e quel mezzo secondo prima che il prigioniero la stia per fare:) per cui proprio non capisco le tue critiche... :pellorso:

  9. una storia molto promettente. La sceneggiatura è studiata molto bene . il principale punto interessante di questa storia ?, secondo me, la caratterizzazione di tex. molti rimproverano a boselli di fare un tex un po' mollaccione rispetto a quello di gianluigi bonelli per esempio; tuttavia non posso essere d'accordo con quelle persone in quanto tex è comunque un uomo ed è giusto che ogni tanto cada in qualche tranello se no le storie di tex assomiglierebbero dannatamente alle puntate di walker texas ranger. tuttavia in questa c'è un ottimo compromesso tra il tex di gianluigi bonelli e quello di boselli. in questa storia, infatti, appare un tex "vero duro" pur non picchiando a destra e a manca e schivando 10mila proiettili a pagina( che era ciò che più non mi piaceva dele storie di bonelli). quindi che dire.... ottimo albo disegnato da ottimi disegnatori che secondo me hanno solo un po' da migliorarsi nei primissimi piani:indianovestito:

  10. salve signor Faraci, ho da poco letto l'almanacco del west da lei scritto, volevo chiederle se a suo parere sceneggiature da 110 pagine sono più un problema o una risorsa. cerco di spiegarmi meglio: nel suo modo di scrivere, di intendere tex e le sue avventure una storia così breve la costringe a un adattamento forzato oppure sente di riuscire a confezzionare storie calzate a pennello; più nello specifico se avesse avuto la possibilità il ciarlatano sarebbe potuta essere una storia più lunga?p. s: complimenti per la trovata del ciarlatano, mi è piaciuta, originale:)

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