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kento

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Messaggi pubblicato da kento

  1. L'aspettativa per la nuova serie è altissima! :indiano::)

    Lo staff dei disegnatori mi sembra di primo livello (da quel poco che si è visto, De Angelis e Brindisi hanno fatto un lavoro eccellente!), e ai testi Boselli e Ruju sono una garanzia.

     

    Mi domando comunque se le storie, come quelle di G.L. Bonelli dell'epoca, avranno un minimo di continuity...:unsure:

    Anche se ciò potrebbe portare qualche problema: il Mefisto illusionista, ad esempio, prima dell'avventura di "Fuorilegge" chiaramente non conosceva Tex. Sono curioso di vedere come Boselli riuscirà ad incastrare il tutto e di quante avventure sarà il coprotagonista... :trapper:

    <span style="color:red;">15 ore fa</span>, Andrea67 dice:

    Iniziativa eccellente. Quando si pubblicano storie nuove c'è sempre da gioire.

    Spero facciano lo stesso con Zagor.

    Beh, la prossima primavera dovrebbe uscire una mini (a colori, formato alla Deadwood Dick) che ripercorrerà le origini del personaggio... :)

  2. Brevemente dico la mia su questo Magazine. :)

     

    Articoli. Commovente l'intervento di Genovesi, trascurabili e sbrigativi quelli che analizzano il lavoro dei vari sceneggiatori, intrigante l'intervento di Boselli sul "Tex giovane".

     

    Il segreto di Lylith. Simpatica storia che fa (immagino) da prova generale per la nuova serie... Canovaccio semplice ma non banale, tante sparatorie, rocamboleschi colpi di scena. Civitelli enorme come sempre, anche se la sua rappresentazione del giovane Tex mi ha lasciato un po' perplesso.. :( Ma tanto di questi tempi si sarà già rimesso ad occuparsi di Mefisto e Yama! :indiano: :indianovestito:

     

    Dinamite. Bell'episodio che finalmente, ed in maniera assai logica, rivela che fine aveva fatto il leggendario cavallo di Tex... Si legge velocemente (e questo con Boselli non sempre accade :)), divertendo e provocando alla fine una lacrimuccia nei lettori di vecchia data... :)

    Dotti, alla sua terza o quarta storia, è già un classico.

     

     

     

     

  3. Un buon numero celebrativo, con ai testi un solido (e non è una novità) Boselli e ai pennelli un Ticci il cui segno è sì scalfito dall'età e da un po' di stanchezza, ma che in termini di dinamismo, composizione della tavola e rappresentazione dei paesaggi dà ancora dei punti al 99% dei disegnatori attuali. :)

     

    La trama si inserisce perfettamente nella continuity tracciata da G.L. Bonelli, così che questa volta neppure i "custodi della Tradizione" potranno avere qualcosa da ridire...  :rolleyes:

    Non un capolavoro, certo,ma una storia in cui risaltano, e vengono sottolineati una volta di più, l'amicizia, il senso dell'onore, e ciò che la Giustizia rappresenta per Tex.

     

    In definitiva, la storia è l'ennesima dimostrazione del buono stato di forma della collana, e la pubblicità in terza di copertina non fa che aumentare a mille la curiosità per la nuova serie. :indianovestito:

  4. Mah, non lo so ymalpas... A me, da semplice lettore, mi sembra che la tua sia una polemica un po' fine a se stessa. ;)

     

    Da un certo punto di vista ho la fortuna di NON soffrire di "manie da collezionista", quindi molto pragmaticamente, la domanda che mi devo porre è: "mi interessano questi gadget?"

     

    • la risposta è SI'. Bene, in questo modo sono consapevole di dover spendere altri soldi per completare la collezione. Stiamo parlando di una decina di euro (per la carte da gioco) e di qualcosa in più per questo nuovo album di figurine. 

    Sono spese insostenibili? Si tratta del costo di un paio di aperitivi, di una ricarica telefonica, di qualche pacchetto di sigarette, di quattro o cinque gelati. E magari scopro la bellezza di Deadwood Dik, magari mi appassiono a Dragonero, forse mi stupisco che Zagor sia ancora in edicola...

     

    Secondo te non stanno pubblicizzando bene i 70 anni di Tex? :blink: Ma il Magazine non ti sembra abbastanza celebrativo? E la nuova serie? E la mostra in Triennale, di cui ho letto proprio questa mattina (suppongo ci sarà pure un ricco catalogo)? Davvero ci si stupisce che la SBE, in questi tempi di vacche magre, magrissime per l'editoria, cerchi di spingere le vendite degli altri suoi personaggi, grazie all'aiuto del sempreverde Tex?

     

    Vivo a Milano, città che ha fatto sempre da traino a tutto il settore dell'editoria. Ebbene, da anni le edicole in città stanno letteralmente SPARENDO. In metropolitana e sui treni la gente, se legge, "legge" solo i telefoni. E mi dovrei stupire se si cerca un sostegno alle vendite rivolgendosi in primis al circuito librario, e in seconda battuta sfruttando i cosiddetti gadget? :unsure2:

     

    A me, da lettore di fumetti accanito, interessa leggere belle storie. Come quelle che sto leggendo in questi anni. Possibilmente allo stesso prezzo. Se per continuare a leggere belle storie di Tex devo fare i conti con gadget più o meno divertenti... Beh, la cosa non mi fa né caldo né freddo. Tanto più che (... e qui mi ricollego alla domanda di cui sopra)

     

    • la risposta è NO. I gadget generalmente sono in regalo. Li butto e fine del discorso. :);)
    <span style="color:red;">24 minuti fa</span>, Letizia dice:

    Io penso che, prima o poi, sugli albi di Tex appariranno pagine di pubblicità.

    E intendo pubblicità a prodotti extra SBE.

    Qualcuno si è mai chiesto come facciano certi settimanali femminili, stampati su splendida carta lucida, a costare solo un euro?

    Anche secondo me ci arriveremo, e prevedo manifestazioni sotto la sede di via Buonarroti. ;)

    • +1 1
  5. <span style="color:red;">18 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

    Siccome Diso sforna a getto continuo, con due Maxi all'anno almeno ne abbiamo uno

    non disegnato da lui!

    In questo momento però Diso NON sta facendo Tex, bensì Mister No (fonte: la pagina FB del pilota ;)), anche se pare che le storie a sua firma ancora in giacenza siano ben tre... :)

  6. <span style="color:red;">12 ore fa</span>, ymalpas dice:

    Un bel primo albo nel suo insieme. Un po' abusata l'idea del giovane apache che contesta il capo anziano, anche se si chiama Cochise ed è una leggenda. Anche la scena all'inizio al trading post, con l'agente Barkley che ancora sputa veleno dopo aver subito il "trattamento" Willer e lo stesso Tex che lo lascia andare a farsi impiccare altrove dopo aver appurato che i magazzini sono vuoti con l'inverno che arriva. Aspetto di conoscere il pretesto che porterà all'intervento dell'esercito.  Per il resto, storia solida e interessante, con un bel personaggio, Johnny, alla ricerca del suo passato (anche qui Ruju lascia intendere una buona carta nella sua mano). Disegni di Ginosatis che a me non entusiasmano molto, molto meglio il Prisco del mese scorso. Albo stampato male, in alcune pagine non si riesce nemmeno a leggere i testi, che appaiono di quando in quando sfocati o privi di inchiostro. E' un problema di cui avevo sentito parlare, anche recentemente. Questa volta è toccato a me.

    In che cosa non ti sono piaciuti i disegni di Ginosatis? :unsure:

    Al di là di una certa monoespressività nei volti, a me sono sembrati curatissimi, sia negli interni (addirittura strepitosa la rappresentazione del trading post) sia nei paesaggi. :)

     

    La storia non è per ora originalissima ma si legge con piacere. E sento aria di finale tragico...:old:

    Ho notato anche nella mia copia i difetti di stampa di cui parlate.

  7. <span style="color:red;">34 minuti fa</span>, borden dice:

     Già. Ma Tex vive in America!! Mica in Malesia o Corno d'Africa. Non capisco se sei poco concentrato o se mi stai prendendo in giro...:o

     

    La pirateria è un fatto storico e sociale, Non si  può mettere dove non c'è. Esattemente come la cavalleria medioevale o i trovatori raminghi.

     

     

     

     

     

     

     

     

    Ma noo, ma che prendendo in giro, non mi permetterei mai. :)

    Credevo fosse una cosa che si potesse un po' forzare (li ho chiamati "pirati", potevo definirli "banditi che assaltano navi per finanziarsi" ;)) , inseribile tra le altre "licenze poetiche" della serie.

    Dopotutto, un agente indiano a capo di una tribù non è una forzatura? ;)

    E' giusto per capire eh, non ti incazzare... :D:P

     

  8. <span style="color:red;">51 minuti fa</span>, borden dice:

     

     

    Ma Tex non fa nulla...  

     

     

     

     

     

    Mi spiace, anche in questo caso do ragione a Ymalpas. 1 e  3 sono ambienti già visti in Tex e non sono neanche veri soggetti., semmai spunti che ripetono cose già fatte. In quanto alla pirateria, che è morta nel SETTECENTO, tanto varrebbe che tu ci chiedessi gli antichi Romani o I cavalieri della Tavola Rotonda, no? L'anacronismo è impossibile. 

     

     

    Non mi sono spiegato bene :)le navi, Non intendevo pirati alla Capitan Serpente di Zagor, per intenderci, bensì pirati "moderni" (per l'epoca di Tex)... Anni fa operavano pirati in Somalia, mica assaltavano le navi con pistole ad un colpo e abiti settecenteschi! ;)

  9. <span style="color:red;">10 ore fa</span>, ymalpas dice:

     

    Non Giungla Crudele, ma "Yucatan". Non El Supremo ma "Orme sulla sabbia". Non Indian Agency, ma "La legge del deserto". Non brillano certo per originalità. ma sono soggetti texiani, storie che si possono scrivere. A differenza di altre del tutto improbabili che sono state proposte.

    Hai ragione. :)

     

    Spiego meglio il mio punto di vista..

     

    1) Mi piacerebbe vedere sulle pagine di Tex il sito di Palenque, un luogo assai affascinante che ho avuto il piacere di visitare personalmente, perché a mio avviso nella "Yucatan" di Nizzi (peraltro un po' bislacca in alcuni snodi narrativi) l'elemento magico/esoterico, ed esotico, viene fuori molto poco. Invece a me piacerebbe leggere una storia in cui spadroneggiano a giungla oscura, le ombre paurose, le genti misteriose guidate da pazzi alla "Grande Re", alla "Baron Samedi"... ;) Insomma, molto Salgari, quindi molto G.L. Bonelli, quindi moltoTex. :D

    Palenque fu inoltre visitata da un paio di spedizioni archeologiche nel XIX secolo, e negli stessi anni in cui vive Tex ci fu un reportage di un fotografo francese (spunto che permetterebbe di recuperare un simpatico personaggio come O' Sullivan), e dalla sua ha il vantaggio di essere uno dei luoghi più "magici" e misteriosi del centro America, basti pensare al Tempio delle Iscrizioni e al cosiddetto "Astronauta di Palenque"... Pensate se uno dei componenti della spedizione venisse ritrovato in fin di vita e raccontasse di essere stato assalito da un gigante abbigliato in maniera "misteriosa" (potrebbe essere un "colosso" in abiti sacri)... ;)

     

    2) Anche qui, più che alla storia di Nizzi, pensavo a Salgari. Arrembaggi, cannonate, inseguimenti in mare, battaglie a terra, un "castillo" arroccato sull'isoletta in cui si rifugia la banda, magari la presenza di una ragazza prigioniera del signorotto contro la sua volontà... Per me è (o meglio, potrebbe essere) Tex.

    La Isola Bermeja "esiste" veramente (per meglio dire, se ne parlava sicuramente ai tempi di Tex ;):

    https://it.wikipedia.org/wiki/Bermeja

    http://laranfransonpost.blogspot.it/2016/06/il-mistero-di-bermeja-lisola-fantasma.html

     

    3) Il terzo spunto è solo un pretesto per ambientare una storia nella Death Valley, altro luogo incredibile, ed unico, sulla faccia della Terra. :)

    Che bello vedere Tex a Zabriskie Point o a BadWater... E poi si pensi agli spunti che può dare una location del genere: città fantasma, vulcani, miniere abbandonate, bacini di sale, pitture rupestri... ;)

     

     

  10. Gioco anche io. :trapper:

     

    Spunto 1 - Palenque!

     

    Una spedizione archeologica, cui si è aggregato anche il fotografo Timothy O’ Sullivan, scompare misteriosamente nei pressi del sito di Palenque, nel Chiapas Messicano. Tex e i pards vengono coinvolti da Montales, preoccupato per la sorte della spedizione (il cui capo è fratello di un pezzo grosso del Governo). Tex scopre, tra agguati nella giungla, tradimenti e tranelli di ogni sorta, che i responsabili sono alcuni degli indigeni locali, i quali vengono sobillati dal loro capo, un folle che mira alla rivalsa nei confronti dei bianchi usurpatori.

     

    Spunto 2 – Pirati

     

    Da qualche tempo le navi che fanno tratta commerciale tra USA e Messico vengono assaltate da un gruppo di misteriosi Pirati operanti nel Golfo del Messico. Il capo dei pirati è un ex signorotto messicano, caduto in disgrazia, che cerca fondi per tornare in auge. Dopo opportune indagini in quel di Galveston, Tex e i pards scoprono che la base dei malviventi (informatori, fornitori di armi, ecc.) si trova a Merida, nello Yucatan. Giunti quaggiù, dopo aver fatto confessare i cattivi a furia di sganassoni, i nostri vengono a sapere che il covo dei pirati si trova nella misteriosa Isola Bermeja, la cosiddetta ”isola fantasma”, che si trova nel Golfo. Imbarcatisi nuovamente alla volta dell’isola, i pards verranno coinvolti in scontri e battaglie, sia in mare sia a terra, e sconfiggeranno i pirati.

     

    Spunto 3 – Sangue nella Death Valley

     

    Dopo aver eseguito una cruenta rapina In Arizona, una banda di spietati delinquenti si rifugia a San Francisco per godersi il malloppo. Tra le vittime dei banditi c’è un ranger, amico di Tex e Carson. I due pards, messisi sulle tracce dei malviventi, giungono a Frisco dove, dopo una serie di scaramucce, hanno ragione della maggior parte dei rapinatori. Ma tra i fuggiaschi, oltre al capo, c’è uno shoshone, il quale (pratico dei territori) convince gli altri che il modo migliore per scrollarsi di dosso i ranger sia quello di attraversare la Valle della Morte. Per vendicare il loro amico e recuperare il maltolto, Tex e Carson dovranno quindi inoltrarsi nell’infernale Valle…

     

    :)

  11. 1 ora fa, borden dice:

    Se ti ha divertito anche quello, allora ti accontenti di poco... :D Quello di Carson muto  invece mi era venuto bene. C'è qualche battuta anche in Manhattan, perchè il tipo di soggetto si presta. Ma tanto WY non le leggerà.:rolleyes:

     

    In Tex non c'è comicità. C'è IRONIA, come in Ariosto.

    Boh, mi ha divertito appunto perché su Tex non si leggono spesso dialoghi di questo tipo... ;)

    E poi chiarisce il rapporto tra i due pards.

     

    Ah sì, hai già parlato, se non ricordo male, di una gag con Carson alle prese con il telefono... ;)

  12. Nel texone disegnato da Giolitti le scene divertenti e spassose abbondano: Kit vestita da donna, Tiger da uomo d'affari, i vecchietti terribili... Impagabili. :lol:

    Sempre del Nizzi d'annata, ricordo lo scambio in latino tra Carson e una donna in "La taverna sul porto": "ehm... Omnia munda mundis, sorella!".. :lol::lol:

  13. <span style="color:red;">13 ore fa</span>, borden dice:

    In inglese chiamare per nome proprio equivale a dare del tu. Questo è il significato del mio intervento di  prima.

     

    Tu, Sarah. Voi, miss Connors.

     

    Tu, Tex. Voi, mister Willer.

     

    Thou si usa ormai solo per la Bibbia.

     

     

     

     

     

    Magari mi sbaglio :), però mi pare di ricordare un mucchio di personaggi che danno del voi al ranger chiamandolo semplicemente Tex... :unsure:

    Forse ai tempi che furono.. :old:

     

    Cambiando argomento, possiamo dare per certo che "La grande corsa" non è la storia di cui Diso parlava nel Magazine di qualche anno fa, ciò vuol dire che leggeremo prossimamente un altro suo episodio "lungo". :):trapper:

  14. <span style="color:red;">23 minuti fa</span>, borden dice:

    Il tu l'ho messo io. Sentire per duecento pagine Tex che dava del voi e e della signorina alla ragazza mi sembrava francamente insopportabile. Siamo nel nel West, perbacco! 

    Sul "signorina" ha ragione :lol: , ma al voi sono completamente assuefatto. :)

     

     

  15. Divertente e veloce episodio di Ruju, con una trama che da un lato mi ha ricordato una delle ultime storie di Bonelli, "Bandoleros", dall'altro con tutti quei desperados che fanno baldoria e con le sparatorie (ben gestite) che abbondano nelle 110 pagine, mi hanno fatto venire in mente alcune atmosfere tipiche degli spaghetti western. :)

     

    Muovo solo un piccolo appunto nei confronti dello sceneggiatore, la mossa del trafficante di schiavi sulle cui tracce c'erano i due rangers mi è sembrata un po' implausibile e, a conti fatti, decisamente suicida. :lol:

     

    Non sono un grande estimatore di Prisco su Zagor, ma in quest'albo, per essere un esordiente, ha fatto un egregio lavoro su  ambientazioni, cattivi e su Tex e Carson (qui mi attendo però ulteriori miglioramenti la prossima volta). Decisamente più a suo agio nel west che a Darkwood. ;)

     

  16. Davvero buona la storia pubblicata nel maxi. :) Ruju (com’è riportato anche nell’introduzione) si dimostra ancora una volta un solido autore texiano, ed è assai abile a mischiare le carte della trama gialla, tant’è che nel corso della vicenda tutti i possibili comprimari sono ad un certo punto sospettabili...

    La trama è intrigante e rocambolesca, i dialoghi briosi, e piacevoli i riferimenti a Dinamite. L’unica cosa che mi ha fatto storcere il naso, ma è una bazzecola, è la ragazza che passa quasi subito al “tu “ con Tex..

     

    Capitolo disegni. Ammetto di non essere obiettivo, perché Diso fa parte della ristretta cerchia (assieme a Ferri, Donatelli, Bignotti, Galep, Letteri, Ticci ) dei disegnatori di Bonelli con i quali sono cresciuto :wub:, quindi non ce la faccio proprio a dirne male. Il suo tratto è più incerto, in alcuni momenti “tirato via”, è vero, ma il disegno rimane vigoroso, la fisionomia di Carson e dei comprimari azzeccata, i paesaggi e gli animali notevoli e ben rappresentati.

     

    Per quanto mi riguarda, quindi, "La grande corsa" è un maxi molto bello. Avanti così. :trapper:

  17. <span style="color:red;">6 minuti fa</span>, ymalpas dice:

    Lucero è uno facile da resuscitare. Ma è un personaggio a cinque carati. Serve un' ideuzza di quelle difficili da partorire. 

    Mah, diciamo che l'idea di Nizzi non mi sembrava un granché... Forse è stato meglio così. :D

     

    In ogni caso, sono davvero curioso di leggere come Boselli resusciterà la Tigre Nera. :)

    Peccato che dovremo aspettare qualche annetto...-_-

  18. 27 minuti fa, Barbanera dice:

    Tra i capi apache realmente esistiti che potrebbero essere ripresentati come avversari di Tex ci sarebbero Delgado (che scappa giurando vendetta in Sangue sull Arizona),Geronimo (su cui però ho letto di un "veto"nel riproporlo in casa Sbe) e Ulzana.Victorio e Nana purtroppo già bruciati in altri albi...

     

    Che io sappia il veto era di Sergio, relativamente alla storia "Fratello bianco" di Nizzi e Ticci. ;)

    Oggi, se a qualche sceneggiatore venisse una buona idea non credo ci sarebbero limitazioni in tal senso... :)

     

    Tramite vie traverse (diciamo così :lol:) so anche che Nizzi nei primi anni duemila aveva intenzione di proporre il ritorno di Lucero.. Ovviamente, tra l'idea e la sua realizzazione ci sarebbe stata di mezzo l'approvazione da parte della redazione...-_-

     

  19. <span style="color:red;">11 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

    Se per differenze intendi quelle di tratto, è ovvio che si notano, ma da qui a mettere in discussione la bravura di Diso ce ne corre. A me il disegno da te postato sembra dignitosissimo e se poi è una questione di somiglianza, quanto Letteri somigliava a Galep?

    Esatto, il bello di Tex è che ogni disegnatore ha una sua propria - e forte - personalità... :)

     

    I Tex di Fusco, Mastantuono, Font, Villa, Dotti (i primi nomi che mi vengono in mente) sono diversissimi tra loro, ma ogni loro versione per me... è Tex. ;)

  20. <span style="color:red;">10 minuti fa</span>, paco ordonez dice:

    Ma oltre al viso di Tex, davvero nessuno nota i disegni ancor più schizzati del solito, gli sfondi appena accennati, insomma un "tirar via" palese? Per quanto mi riguarda qui non è nemmeno questione di interpretazione del personaggio (che pure è un fatto importantissimo) ma di qualità del disegno. E queste pagine di anteprima, selezionate per la pubblicità, dovrebbero essere tra le migliori...

    Ma nemmeno nel vignettone panoramico pubblicato in anteprima lo trovi bravo? :blink:

    A mio avviso Diso eccelle nei paesaggi e nella rappresentazione degli animali, quindi un'altra storia sui cavalli dovrebbe essergli congeniale. ;)

     

    In merito alle vignette scarne... Beh è vero, ma del resto anche l'ultimo Ticci è estremamente sintetico, il che vuol dire che non è certo necessario abbondare nei particolari per dare l'idea di profondità o ricreare le giuste atmosfere western. :)

     

    Ti faccio un altro esempio, Scascitelli: le sue tavole sono molto curate però secondo me... I suoi paesaggi non sono molto "western" ... Penso in particolare a "Scure Nera", l'ultima sua storia pubblicata, ovviamente spero di essere smentito la prossima estate... ^_^

  21. Diso per me è un grande, lo ricordo con affetto in decine di splendidi episodi di Mister No, quindi leggerò con piacere questo suo maxi, nonostante a 86 anni suonati il suo segno non sia più fresco e la sua versione di Tex sia, diciamo così, rivedibile. :)

     

    Tra l'altro, dopo la scomparsa di Ortiz e il (quasi) ritiro di Repetto, non ci sono mica molti disegnatori che posso illustrare episodi di quasi 300 pagine in "poco" tempo, quindi ben vengano storie disegnate dal maestro romano. :trapper:

     

    Anche il soggetto di Ruju pare originale ed intrigante... Insomma, io sono moderatamente fiducioso. :)

     

     

  22. <span style="color:red;">4 minuti fa</span>, borden dice:

    Questo soggetto tocca però le ignote origini di Mefisto occultista, mai svelate da Bonelli. Dobbiamo renderle note? Preferite di no?

    lo stacco tra l'illusionista della "Gola della morte" e l'occultista di Black Baron" é piuttosto netto, forse basTa Padma a spiegarlo... Forse. :)

     

    Comunque per me Mefisto é stato (ed è) fin troppo lontano dalla saga. Quindi, per rispondere alla tua domanda... Per me sí. ;)

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