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Leo

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Messaggi pubblicato da Leo

  1. Jack il tuo commento rispecchia le mie sensazioni. Anch'io l ho trovato inutilmente lungo e ripetitivo in molte situazioni. L emorragia di lettori (che comunque non auguro nemmeno al maxi) sarebbe giustificata, più che dai disegni, da storie troppo spesso insufficienti. Nonostante quello che continuo a reputare un ottimo formato, il maxi si conferma pubblicazione di serie b, e la cosa non può non indispettire obiettivamente...

  2. Ruju piace anche a me, per quanto anch'io abbia percepito un calo negli ultimi tempi, ma forse probabilmente è solo una percezione soggettiva, un momento diciamo così di stanchezza. C'è però da dire che nessuna delle sue storie mi ha entusiasmato al cento per cento, cosa che invece è accaduto subito per Boselli (ovviamente) e per Nizzi. Ma, a proposito di Nizzi, ti riferisci forse a lui quando parli di Degno Erede, Mister P? E' tornato in seno alla SBE? Non ho capito bene cosa volevi dire...

  3.  

     

     

    In effetti è meglio che mia moglie non legga questo post  :laugh:  Non mi piace essere smielato, ma per Borden ho un debole... ho un ricordo nitidissimo di un pomeriggio di sole di venti anni fa, quando venni letteralmente folgorato dalla lettura de Il Passato di Carson...poi, con Shane, sono capitolato irreversibilmente... Infine, con l'altra storia del giovane Carson... ah no, quella non l'ha ancora scritta, ma è come se l'avesse fatto. Perché la scriverai, no, Mauro?  :rolleyes:

     

     

    "ho un ricordo nitidissimo di un pomeriggio di sole"  :blink:

    Il poeta romantico dovevi fare Leo... o forse ancora meglio il bardo di Boselli  :)

     

     

    Ah ah West, non mi sarebbe dispiaciuto perdermi tra le parole, mentre ora mi perdo dietro ai numeri...  :craniate:

     

    Ma quella frase nasce dal fatto che ricordo davvero come fosse ieri il momento in cui lessi Il Passato di Carson. Tanto mi piacque, tanto la considerai una pietra miliare, un punto di rottura rispetto a tutta l'esperienza di Tex fatta fino a quel momento, che non ho più potuto dimenticare nemmeno tutto quello che avevo attorno quel giorno, compreso il nitidissimo pomeriggio di sole...  :laugh:

  4. Mah, è possibile che stia passando io un momento di stanchezza nei confronti di Tex (anche se la storia del mensile mi ha preso parecchio), ma gli ingredienti classici di questa storia mi sono parsi troppo "classici"...nel senso di vecchi, già visti...Mi direte: tutto in Tex è già visto, gli ingredienti sono sempre quelli, volta per volta vengono rimodulati per trarne un esito nuovo ma sono quelli... e sono d'accordo con voi, ma l'indiano testa calda, questi militari molto "Squadrone infernale" (altra storia di un altro Maxi non troppo fortunato), questo ufficiale i cui incubi mi appaiono troppo forzati se messi in relazione con la totale assenza di scrupoli che dimostra nell'uccidere commilitoni e coloni, insomma tutti questi elementi, o abusati o poco credibili, non mi convincono affatto. Sicuramente i disegni non aiutano: lo stile scanzonato di Diso, perfetto in Mister No ma alieno rispetto alla tradizione grafica di Tex, non invoglia troppo alla lettura di una storia che di per sé non mi ha intrigato sin dalle prime pagine. Ripeto che forse è anche un mio periodo di stanchezza nei confronti di certi elementi, non posso escluderlo: proverò a rileggerlo più in là...

  5. Avevo parlato di una BREVE storia, mi riferivo alla serie Color

     

    Per la verità, io pensavo a una di quelle tue storione da tre albi clamorose... un color non sarebbe per niente sufficiente  :craniate:  :craniate:

    Lungi da me suggerire strategie editoriali, ma l'idea è troppo ghiotta, a mio parere, per confinarla in una storia breve...

     

     

    Ho cercato anch'io i vecchi post, senza fortuna. Tuttavia rinnovo quella richiesta, quel sogno, quella speranza, condivisa con West10, James e chissà quanti altri appassionati di Carson: una storia con il giovane Carson protagonista, con un Tex giovanissimo al suo fianco che per una volta (una soltanto) appaia un po' subordinato al vecchio Kit; il vecchio Kit che appaia davvero, oltre che amico, anche maestro! di Tex. Una storia ambientata nel periodo dei primi otto-nove numeri, con la nostra indomita coppia più giovane e con i ruoli (una volta tanto) invertiti: Carson dai capelli neri più protagonista, Tex lievemente (ma solo lievemente) più spettatore. Chi legge Tex, chi legge narrativa, chi ama l'evasione nei mondi della fantasia, seriali o meno, vive anche di sogni, di speranze di leggere storie che tocchino in profondità le sue corde. Il nostro sogno è questo, Mauro. Uno me lo hai già distrutto escludendo categoricamente l'incontro con Ken Parker (peccato peccato peccato); sarebbe bello se potessi prendere in considerazione questo soggetto con Carson giovane: una storia del genere è nelle tue corde, potresti farne uscire un altro di quei capolavori immortali che hanno caratterizzato la tua meravigliosa carriera.

     

    Aho Mauro... una supplica e una dichiarazione d'amore così penso che Leo non l'abbia fatta neanche a sua moglie quando le ha chiesto di sposarlo, fossi in te a questo punto mi sentirei obbligato ad accontentarlo  :)

     

    P.S. Come dici? Pensi che il mio consiglio sia interessato... ma cosa mi dici mai...!!!   :D

     

    In effetti è meglio che mia moglie non legga questo post  :laugh:  Non mi piace essere smielato, ma per Borden ho un debole... ho un ricordo nitidissimo di un pomeriggio di sole di venti anni fa, quando venni letteralmente folgorato dalla lettura de Il Passato di Carson...poi, con Shane, sono capitolato irreversibilmente... Infine, con l'altra storia del giovane Carson... ah no, quella non l'ha ancora scritta, ma è come se l'avesse fatto. Perché la scriverai, no, Mauro?  :rolleyes:

  6. Ho cercato anch'io i vecchi post, senza fortuna. Tuttavia rinnovo quella richiesta, quel sogno, quella speranza, condivisa con West10, James e chissà quanti altri appassionati di Carson: una storia con il giovane Carson protagonista, con un Tex giovanissimo al suo fianco che per una volta (una soltanto) appaia un po' subordinato al vecchio Kit; il vecchio Kit che appaia davvero, oltre che amico, anche maestro! di Tex. Una storia ambientata nel periodo dei primi otto-nove numeri, con la nostra indomita coppia più giovane e con i ruoli (una volta tanto) invertiti: Carson dai capelli neri più protagonista, Tex lievemente (ma solo lievemente) più spettatore. Chi legge Tex, chi legge narrativa, chi ama l'evasione nei mondi della fantasia, seriali o meno, vive anche di sogni, di speranze di leggere storie che tocchino in profondità le sue corde. Il nostro sogno è questo, Mauro. Uno me lo hai già distrutto escludendo categoricamente l'incontro con Ken Parker (peccato peccato peccato); sarebbe bello se potessi prendere in considerazione questo soggetto con Carson giovane: una storia del genere è nelle tue corde, potresti farne uscire un altro di quei capolavori immortali che hanno caratterizzato la tua meravigliosa carriera.

  7. Non  mi pare che il problema di fondo sia la riabilitazione..  Se lo è, allora non ho capito il tuo post. :wacko:  Servono anche i cattivi, per creare le storie, no? O vuoi che mi metta nei guai  :P con uBC creando altri personaggi ambigui al confine tra il bene e il male? :D  Il cielo ne scampi!  

     

    Beh, nel mio post parlavo dello sceriffo Clemmons, di Shane, di Corbett, di Parkman, di Frank Harris, cioé di personaggi sì antagonisti ma non del tutto negativi (con la sola eccezione di Mather). Parlavo proprio di quei personaggi ambigui che sono stati un tuo punto di forza, di quei flashbacks attraverso cui li ritraevi portando il lettore a solidarizzare con loro: di quelli sento la mancanza, e non credo che quelli di Ubc ti attaccherebbero se ci regalassi un nuovo Shane o un nuovo Ray...

  8. Mah, non è che Mondego e Dave Mather che, bontà tua, ritieni di quel livello, siano comparsi in un passato poi tanto lontano: appena un paio d'anni.  Sinceramente io considero Kid Rodelo e Nick Castle personaggi di QUEL genere. Ed è per questo che li rivedremo. Insieme ad altri...

    In effetti non sono di quel livello, ma sono comunque personaggi che spiccano. Dave, in particolare, è protagonista di un duetto stile vecchie glorie con Carson che me lo rende molto caro: in tutta quella storia, i loro confronti-scontri sono eccellenti, fino al tragico e bellissimo finale: non è di quel livello, Mauro, ma non sottovaluterei la portata di Dave Mather... personaggio e storia da applausi!  

     

    Su Kid Rodelo e Nick Castle: se sono di QUEL genere, ora come ora puoi saperlo solo tu. Per quel che ho letto (uniche fonti su cui posso basarmi), Nick e il Kid sono carogne a tutto tondo, al 100%, anche il Kid, pur con la sua storia strappalacrime alle spalle. Naturalmente spero che diventino di quel livello, ma francamente vedo molto improbabile la riabilitazione del Kid, non tanto per l'ultima storia, quanto per quello che ha dimostrato di essere ne I Sette assassini...

     

    Grazie per la risposta Mauro e buona domenica. 

  9. Ciao Mauro,

     

    nonostante non siano mancati in passato pareri discordi, io continuo a ritenere che tu abbia dato il meglio di te (ed il meglio in assoluto di tex) nelle storie in cui proponevi un antagonista-protagonista forte, "ruba-scena" (come pure sono stati definiti), nelle storie in cui insomma vi fosse un personaggio dal carisma e dalla personalità all'altezza (quasi) di quelle di Tex. Indubbiamente la figura del ranger ne risentiva un po' in termini di centralità, ma la storia e la saga ne guadagnavano, a mio parere, in termini di qualità di storie e personaggi. Grazie alla tua ispiratissima penna, oggi possiamo vantare una schiera di grandi comprimari, la cui sola presenza costituiva per me (ed immagino per molti altri) una vera, pura, ritemprante boccata d'ossigeno. Ecco Boselli, mi dicevo, chissà cos'altro ci riserverà dopo quel picco di grandezza raggiunto con la figura di Ray Clemmons. E calavi l'asso del sergente Torrence, poi raggiungevi l'apoteosi con Shane, continuavi a stupirci con Glenn Corbett, non ti smentivi (anche se in misura minore) con Wade Catlett e Bronco Lane o Frank Harris, ripescavi alla grande la sbiadita figura di Parkman, tratteggiavi con consumata maestria il personaggio di Dave Mather, fino al più recente Mondego: insomma, ogni tanto te ne uscivi con figure carismatiche, né buoni-buoni né cattivi-cattivi, antagonisti di Tex per le avverse circostanze che sapevi creare ma in definitiva personaggi positivi della storia, protagonisti in positivo al pari di Tex (con la sola eccezione, tra quelli citati, di Dave Mather, personaggio all'apparenza buono ma in realtà cattivo). 

     

    Scusa per la franchezza, ma quel Boselli oggi mi manca. E' da tanto che non proponi un personaggio che, come molti di quelli suddetti, facevano ombra a Tex, divenendo protagonisti quanto e più di lui. Non sono mancati, questo no (sono una tua prerogativa), nella tua recente produzione i personaggi grigi (con relative conversioni da cattivo a buono), ma tuttavia non avevano un briciolo dello spessore di un Corbett o di uno Shane o di un Clemmons. Non avevano, a differenza di questi, nulla di epico. Naturalmente mi rendo conto che questo tipo di personaggi non possa apparire spesso, sia per non sottrarre troppo spazio a Tex sia perché credo che ne nasca uno su mille, di figure così eccezionali (altrimenti non sarebbero tali), ma ti chiedo: hai volutamente abbandonato questo tipo di personalità (un po' per le ragioni che ti venivano rimproverate, anche dallo stesso Nizzi, in passato), o semplicemente è un caso che tu non abbia più partorito trame simili? Possiamo sperare in un prossimo futuro di ritrovare personaggi che si prendono una bella porzione di centralità e di vignette, dividendo (ma così anche accrescendo) la gloria con Tex?

     

    Abbi pazienza per la prolissità di questo tuo affezionatissimo lettore, e rispondimi se puoi senza mandarmi a quel paese :D .

     

    ciao

  10. Questa roba non è pubblicabile, potrebbe essere benissimo intitolata: ?Bestiario Texiano?, con un'avvertenza in fondo: ?Nuoce gravemente alla salute?. E? un perfetto campionario di quello che non vorrei mai vedere in un fumetto, in Tex in particolare, una vera collection di brutture, non mi metto neanche a fare l'elenco, una delle più brutte storie di Tex, forse la più brutta in assoluto. Povero Tex, mi fa veramente pena vederlo ridotto così, ci sto veramente male. Io non ce l'ho con chi scrive, ogni autore è sacro, merita il massimo rispetto soprattutto quando una sua storia non è ben riuscita o quando è in declino, io ce l'ho con chi pubblica, con chi ha il coraggio di pubblicare storie di questo genere che sono un insulto ai lettori. Penso che meritiamo di meglio, per lo meno io penso di meritarlo, o forse no, visto che i soldo glieli ho dati.

    Appena finita di leggere per la prima volta nella collezione a colori, non posso che dare ragione a Jack (beato lui, che ora è in Indonesia...). Mentre (non) leggevo questa storia, perchè mi bastava guardare le immagini per seguire una trama sciatta che più sciatta non si può, pensavo che la colpa non è dell'autore, ormai straspremuto e che evidentemente non riesce a dare di più, ma di chi gli ha pubblicato una storia che a mio modestissimo parere non poteva proprio essere proposta nelle edicole. Io mi ero perso l'almanacco con l'ultima di Fusco e mi ero ripromesso di rimediare con la CSC, ma nemmeno i gloriosi, finali, disegni del Maestro mi compensano da questo nulla assoluto; anzi, mi sembra che peggior congedo il grande Ferdinando non potesse avere... chi si va più a riprendere una roba così?
  11. Ennesima (abusata) trama di Faraci incentrata sull'inseguimento (qui piuttosto spezzettato, prima sembra concluso, poi riprende, si ri-conclude e riprende nuovamente), stavolta supportata da un ottimo ritmo e da personaggi convincenti: Slade è un cattivo vigoroso ma non è l'unico vilain della storia, accompagnato com'è da un altro tipo di cattivo, meno bandito più colletto bianco, qual è il segretario senza scrupoli Maxwell. Per ora storia estremamente positiva, con l'accoppiata Tex-Carson (finalmente) solida e brillante.

    Eccellente anche la prova grafica di Bruzzo, con i suoi volti che ricordano tanto il Ticci d'antan. Ottimo acquisto!

    • +1 1
  12. Una storia che si fa apprezzare fino ad un certo punto: il finale, iper accelerato e tirato via, compromette a mio parere la pur buona sceneggiatura. Tutta quella confusione in mezzo al fiume, con l'intervento di Alina e i suoi, e quelle battute finali un po' stucchevoli non le ho digerite. Il Color Tex unica storia resta un prodotto che non amo, non tanto per i colori (che invece urtano Paco, la cui sensibilit? artistica è nettamente superiore alla mia), quanto per le sceneggiature, evidentemente troppo compresse da un infelice formato per poter avere finali accettabili. Per ora non me ne è piaciuto uno...

  13. Devo dire che la storia non mi ha soddisfatto per niente. A distanza di circa un mese da quando l'ho letta, la ricordo a malapena. Personaggi che non "bucano" lo schermo, lo stesso Wasape è un esaltato esagitato poco affascinante e la sua stessa salvezza è uno stratagemma a dir poco improbabile. Nonostante tutto, il linguaggio e il ritmo della storia palesano quanto Ruju abbia saputo calarsi nel mondo di Tex, e questo, al di l' della singola trama e del singolo soggetto che possono non piacere, mi fa ben sperare per un ottimo futuro texiano con Ruju.

    • +1 1
  14. Proprio perchè sono gentile non ti racconto assolutamente nulla, Nicola. A detta di molti (me compreso), Il Passato di Carson è la storia più bella dell'intera saga. Credimi, farsela raccontare e non gustarla, non VIVERLA, sarebbe un peccato mortale. Cerca di procurarti gli altri due numeri e leggila. Vivitela in diretta, non si può descrivere a parole...

  15. Storia decisamente scorrevole, con Ruju che conferma il suo essere in sintonia con i personaggi e con il loro linguaggio: per ora sicuramente un acquisto azzeccato per la collana. Nonostante tutto, però, il peccato originale di questa storia (che risiede nell'altissima improbabilità dell'episodio iniziale, come giustissimamente denunciato da Tazhay) non me la fa apprezzare appieno. Le storie a mio parere devono filare senza aiutini e scorciatoie, o perlomeno devono apparire tali, ma qui a mio parere la longhissima manus dell'autore è troppo evidente, troppo forzata. Peccato.

  16. Non avevo mai letto questa storia e posso dire che non mi è affatto dispiaciuta. Un bel Tex, una riuscitissima figura di sceriffo stupidamente inflessibile ma in fin dei conti in buona fede, tanta azione (ma non banale) e un bel finale "esplosivo". Sono stato contento di avere ancorauna (per me inedita) storia di nizzi: lo sceneggiatore di fiumalbo, sia pure coadiuvato da civitelli, lo ho ritrovato con piacere!

  17. Nella discussione su L'orda del tramonto affermi che...

    Fortuna che c'è Pasquale! ! Mi farà respirare perchè oltre a essere bravo è anche prolifico. E anche la prossima che sta per uscire (che NON avevo letto, a cui forse qualche modifica avrei chiesto, chissà) è già OTTIMA così com'?! E Pasquale scriver? sempre di più. Perciò, tranquilli, ragazzi! Ruju c'è! Come la Ceres! E fa TEX!!! Fa un OTTIMO TEX!!

    Io credo che anche Manfredi faccia un ottimo Tex, anzi un eccellente Tex -ave_ e vorrei chiederti se conosci già la sua prossima storia (penso sia quella di Leomacs) e, soprattutto, se anche lui intende diventare prolifico come Ruju. Tu hai mai cercato di incoraggiarlo in tal senso?
    Il Tex di Manfredi è molto più eccentrico di quanto pensiate e forse non lo considerate tale perchè le sue storie sono few and far between. Tra poco ne uscir? un'altra. Ma lui rester? sempre un'eccellente guest star.
    Non lo consideriamo tale perchè ci piace (almeno, parlo per me): storie come La grande sete, La pista degli agguati e soprattutto Verso l'Oregon, parlano da sole: eccentriche o meno, caro Mauro, sono belle storie (Verso l'Oregon bellissima), ed è per questo che non ci dispiacerebbe leggere più spesso Manfredi su Tex.


    Altra guest star (che tale resterebbe, posto il suo impegno per la nuova serie) potrebbe essere Medda, ottimo autore texiano nelle due sole circostanze in cui si è cimentato con il nostro ranger: hai intenzione di coinvolgerlo per qualche storia futura (e non solo storia breve)?

  18. Mi accodo ai complimenti per l'originalissimo Texone, Pasquale. Sei riuscito a farmi ricredere: non sono un amante del gotico (in Tex) e la lettura della trama (castello medievale in Arizona) mi aveva un po' fatto cadere le braccia: vuoi vedere che mi propinano una storia di Zagor mascherata da Tex? Ed invece sei riuscito a rendere tutto in fin dei conti credibile e ad appassionarmi (e non poco). Oltretutto, mi è molto piaciuto l'atteggiamento di Carson, spavaldo e più presente anche negli interventi verbali (solitamente lascia che a parlare sia Tex, aspetto che qui mi sembra non si sia visto: i due si dividono abbastanza equamente la scena). Complimenti ::evvai::

  19. Cosè com'? imbastita la sceneggiatura del Texone risulta intrigante sin dalla prima pagina, fresca e gradevole, senza cedimenti, ne pause morte. I dialoghi sono quelli a cui Ruju ci ha ormai abituato: li trovo perfetti per la loro concisione ma anche per la frequente riproposizione di frasi prese dal repertorio glbonelliano o nizziano. Quello che brilla in questo texone sono i personaggi. Non sono pochi, ma non sono nemmeno superflui. Ognuno di loro ha la sua specifica funzione nella storia. Ovviamente quello più interessante è l'antagonista Vladar. Rispetto ai tradizionali nemici domina la storia innanzitutto per la statura e per quella capacità di vedere al buio (meno straordinaria nell'uomo di quanto si pensi), che è strettamente legata alla sua natura "animale" (si veda l'incontro con il lupo) e crudele, che ne fa il degno erede di tanti personaggi strani e ambigui del passato affidati alla matita di Letteri. Vladar è comunque un personaggio doppio e le sua azioni sono mosse da un fine piuttosto banale (l'amore) e la cotta che nasconde e che ne determina l'imbattibilit?, è un artificio quasi circense a cui nessuno presta mai la dovuta attenzione, se non la zingara. Zaira è la splendida protagonista, giustamente, delle pagine finali, che prima lo "disarma" e poi ne chiude il capitolo delle scellerate gesta, mostrando una natura vendicativa che è tradizionalmente riconosciuta ai gitani. Ecco un personaggio,  questo, che mi piacerebbe ritrovare sulla serie regolare, prima o poi, non necessariamente nelle vesti del nemico.

    Quoto le parole di Ymalpas: la storia è intrigante fino all'ultima pagina, anche per il mistero rappresentato dall'ambigua figura del conte Florian, abbastanza inquietante nella sua veste di ospite cordiale e rassicurante in un tetro castello: figura che non può non ricordare quella di Dracula, richiamata comunque dal personaggio di Vladar sia nel nome che in alcuni aspetti soprannaturali. Non è soprannaturale solo la sua capacità di vedere al buio o di controllare i lupi (vecchie caratteristiche di stokeriana memoria); è soprannaturale anche la rapidit? con cui schiva le pallottole: nel suo scontro con Carson, il Vecchio Cammello gli spara da distanza ravvicinatissima, ed è con grande stupore che Carson constata come Vladar abbia schivato il colpo. Proprio queste sue capacità soprannaturali (nonostante io non ami il soprannaturale su Tex) mi fanno digerire quella che altrimenti sarebbe stata una brutta figura per il Vecchio Cammello; Vecchio Cammello a cui Ruju invece vuol bene e si vede: Carson in questo albo interviene spesso (non è il solo Tex a parlare), è spavaldo anche quando sente parlare di fantasmi (ricordate il Carson fifone davanti al soprannaturale di Nizzi?), reagisce con lucidit? e rapidit? nella stessa circostanza in cui si trova di fronte Vladar (e se non lo fa fuori è solo per la rapidit? innaturale di quest'ultimo a muoversi, manco fosse Flash). Se schiva la pallottola di Carson, Vladar ha invece la guardia abbassata di fronte a Zaira, la bellissima, affascinante e tenebrosa ragazza gitana, da cui non si aspetta nulla di ostile ed è per questo che con lei non riesce a salvarsi: anche a me non dispiacerebbe vedere la conturbante Zaira nuovamente sulle pagine del nostro. Chi rivedrei meno sulle pagine di Tex è invece Roi, e non perchè non sia stato bravissimo, anzi: il fatto è che non ce lo vedo a disegnare western, e se è perfetto per una storia dal taglio gotico come questa, non lo potrebbe essere a mio parere nei contesti usuali del nostro ranger.
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