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TWF - Tex Willer Forum

Leo

Ranchero
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Messaggi pubblicato da Leo

  1. ? una grossa sconfitta per tutti, Ymalpas. Non nascondo di essermi avvicinato al forum attratto proprio dalla presenza di uno dei miei autori preferiti. Purtroppo abbiamo tirato la corda e abbiamo rotto il giocattolo: mossi dalla passione, abbiamo dimenticato che per Boselli Tex era anche (oltre che passione) lavoro, e a volte proprio di questo, IMHO, non abbiamo avuto il debito rispetto. Non voglio con questo accusare nessuno, io per primo non ho lesinato critiche e commenti aspri, ma è un dato di fatto che tutti abbiamo perso tanto, la possibilità di avere un filo diretto col curaTore della serie! Capisco anche la tua frustrazione, tu che più di tutti hai profuso impegno energia e pazienza per convincere borden a tornare sui suoi passi. Anche se è stato inutile, mi sento comunque di doverti ringraziare per il tentativo. Una cosa sola non mi è chiara: Borden, hai detto, forse ha fatto sua la filosofia di chi crede che l auTore non debba partecipare ai forum ma in reaalta altrove scrive ancora: quindi forse ha solo abbandonato questo forum?

  2. Cheyenne A mio parere proprio Zagor sarebbe la serie adatta per far vivere allo Spirito con la Scure (con una macchina del tempo, magari inventata dal prof. Verybad o con un altro espediente) l'incontro con quel capo bianco di cui parl' Masewi. E magari si potrebbe anche scoprire che Tiger Jack è discendente del capo navajo Nakai.

    Credo che questa idea sia poco fattibile, Cheyenne. Se l'espediente della macchina del tempo è accettabilissimo in Zagor (sarebbe una cosa del tutto normale in una saga spesso avveniristica e fantascientifica), sarebbe molto meno praticabile per Tex, che non si presta a tali espedienti narrativi (gli stessi casi in cui Tex sconfina nel fantasy, oltre a non essere numerosi, sono più noir che fantascienza...). Io, ad esempio, sarei (per il mio opinabilissimo limite del pretendere la verosimiglianza) abbastanza contrariato da una simile soluzione. Mentre un Zagor vecchietto arzillo e ancora in forma mi sarebbe molto più facile da digerire ed anzi, come dice Carlo, sarebbe affascinante...
    Per questo ho precisato che sarebbe un espediente accettabile su Zagor.
    è vero non avevo colto Cheyenne. Su Zagor in effetti andrebbe bene
  3. Mentre ritengo molto più importante l'incontro con veri personaggi storici, testimonianza ne è la storia di Boselli e Frisenda in edicola, oppure di personaggi storici fittizi che si richiamano però a modelli esistenti nella nostra realtà, tipo il progenitore Bush. Ecco perchè ho voluto estendere la possibilità di discussione anche a questi characters.

    Allo stesso modo, il ricorso a figure come la citata Olivia Wilde o il Clint Eastwood giovane, per i quali ovviamente non si può parlare di team-up in senso stretto, può contribuire ad alimentare la discussione.

    Volevo precisare che io non intendevo un incontro con Clint Eastwood, ma con il personaggio da lui interpretato nella Trilogia del Dollaro (e che nel Buono Brutto e Cattivo era soprannominato il Biondo). Un laconico e glaciale bounty killer, un bastardo della frontiera ma con del buono (potrebbe essere un personaggio boselliano). Quanto ai personaggi storici, credo che ogni volta che si sono affacciati nella saga di Tex abbiano sempre fatto ottima figura: ricordo, oltre a quelli da voi citati, anche Dave Mather e Hoodoo Brown della bellissima I Giustizieri di Vegas, o il Generale Crook del capolavoro Fiamme sull'Arizona. E poi naturalmente Custer, Toro Seduto, ecc. Una figura che mi intrigherebbe moltissima sarebbe in effetti quella di Wyatt Earp, citata da Pablo Contreras: figura storica maiuscola e soprattutto ricca di contraddizioni, sarebbe a mio parere un ottimo comprimario per una grande storia di Tex.


    Cheyenne A mio parere proprio Zagor sarebbe la serie adatta per far vivere allo Spirito con la Scure (con una macchina del tempo, magari inventata dal prof. Verybad o con un altro espediente) l'incontro con quel capo bianco di cui parl' Masewi. E magari si potrebbe anche scoprire che Tiger Jack è discendente del capo navajo Nakai.

    Credo che questa idea sia poco fattibile, Cheyenne. Se l'espediente della macchina del tempo è accettabilissimo in Zagor (sarebbe una cosa del tutto normale in una saga spesso avveniristica e fantascientifica), sarebbe molto meno praticabile per Tex, che non si presta a tali espedienti narrativi (gli stessi casi in cui Tex sconfina nel fantasy, oltre a non essere numerosi, sono più noir che fantascienza...). Io, ad esempio, sarei (per il mio opinabilissimo limite del pretendere la verosimiglianza) abbastanza contrariato da una simile soluzione. Mentre un Zagor vecchietto arzillo e ancora in forma mi sarebbe molto più facile da digerire ed anzi, come dice Carlo, sarebbe affascinante...
  4. Quanto a un incontro con Magico Vento, la vedo dura. A prescindere dai problenmi di diritti, facilmente superabili, visto che Manfredi ha un buon rapporto con la casa editrice, c'è il fatto che a mio parere i due personaggi non vivono nelllo stesso universo narrativo. Lo svolgimento della battaglia di Little Big Horn e la fine di Wild Bill Hickok basterebbero a dimostrarlo.

    Sicuramente l'universo narrativo è differente, Carlo. Sarebbe però sufficiente che la storia in cui i due si incontrano non abbia alcun riferimento storico preciso. In definitiva, si tratterebbe di un unicum, una parentesi astorica in cui i due (che sono gli unici di quelli menzionati, oltre a Ken, a condividere la medesima epoca) vivono un avventura western.
  5. A proposito di team up ricordo anche Sergio Bonelli e Canzio tra la folla che assiste al duello della omonima storia breve disegnata da Civitelli. Dico intanto che anch'io credo che il team up debba essere verosimile: il grande blek o il comandante Mark, mister no o Nathan never, proprio perchè non contemporanei di Tex non li potrei proprio digerire. Credo allora che un team up possibile, del tutto naturale (e che a me piacerebbe vedere), oltre a quello sospirato con KEN, sia quello con Magico Vento. Non mi dispiacerebbe, poi, ed anzi ne sarei entusiasta, una storia in cui i nostri si trovino occasionalmente a collaborare con un laconico bounty killer senza nome (magari soprannominato Biondo) avente le affascinanti fattezze diun giovane Clint Eastwood...

  6. Ho cercato di calarmi appieno nell'atmosfera e ne sono rimasto coinvolto. Il voto passa quindi da 6,5 a 7,5 pieno, anche 8, nonostante un Carson molto più scintillante di Tex.

    "nonostante"? Ma io a questa storia darei anche nove, GRAZIE ad un Carson più scintillante di Tex. Dopo anni di immeritatissima subalternit? (e non perchè Carson non debba essere subalterno a Tex, ma perchè lo è stato troppo, in maniera esagerata, e invece tra i due io credo che lo scarto debba essere minimo) FINALMENTE Carson è protagonista. Io con questa storia e con questo Carson ho respirato a pieni polmoni...
  7. Ho sempre considerato il poter parlare con un mito della propria giovent? (e non solo) una cosa pazzesca, un privilegio incredibile. Addirittura nella primavera 2012 abbiamo avuto una conversazione telefonica ed io, a 34 anni suonati, ero emozionato come un bambino. Non sai quante volte, durante la mia adolescenza, ho letto e riletto Il passato di Carson, Gli invincibili, Cercatori di piste, non sai a quante persone ho fatto leggere le sopra citate storie, corredandole di commenti traboccanti entusiasmo, non sai quante volte ho esclamato, all' ennesima rilettura, "questo è un genio". Sarei felice (tutti lo saremmo) se tornassi a condividere un po del tuo tempo e delle tue idee con noi. Anche Carson si incazza con Tex, ma poi gli passa...

  8. Senza dubbio i texoni. Per il formato, che ti riempie gli occhi, per i non consueti tratti dei professionisti che si cimentano in questa pubblicazione, per gli approfondimenti redazionali sulla storia e sui suoi autori. Ritengo però che il Maxi sia una pubblicazione di alte potenzialità, se solo sè decide di crederci davvero e di elevare finalmente lo spessore delle trame proposte: il Maxi consente di leggere storie di lunga durata in un unica soluzione, e scusate se è poco. Non amo invece n° i color n° gli almanacchi: entrambi propongono storie brevi, da me non amate, con l aggravante, per i color, della troppo scarsa qualità del colore, che di fatto fa fallire lo scopo stesso della pubblicazione. Di tutta altra pasta è il color di Dyd, che alla brevit? delle storie sopperisce con una grafica da urlo, centrando così appieno il suo obiettivo

  9. Paco, io credo addirittura che Nizzi nei texoni abbia raggiunto risultati più alti anche rispetto alla stessa serie regolare. La Grande Rapina e Sangue sul Colorado li abbiamo già trattati, vogliamo parlare di una per me sottovalutatissima e invece splendida Fiamme sull Arizona? O di quel capolavoro che è l Ultimo Ribelle? O del superlativo Texone di kubert? Per me queste sono tra le più belle storie di tutta la serie, del tutto all altezza di una Congiura o di una Fuga da Anderville!

  10. Voto Barbanera e preferenza per Alison. Ho però su entrambi grossi dubbi: Barbanera de La Congiura è talmente bello che credo sia irripetibile; Alison semmai qualcuno (civitelli?) la facesse tornare, dovrebbe essere significativa, tornare cioè per riprendere un discorso interrotto (anche se è facile eccepire che nessun discorso è mai stato aperto), non per una comparsata qualsiasi

  11. La penso come Sam. I disegni saranno anche brutti (e lo sono) ma è proprio la storia a non essere all'altezza, e non lo è proprio per la soluzione finale di hamatsa. Dissento però da Sam per le conclusioni: manichino (soluzione obiettivamente infelice) o vero gigante (in nome della libertà dei tempi andati di sfociare nell'inverosimile), credo non siano granch? apprezzati da un pubblico, quello texiano, che al di l' delle esperienze passate, vuole pur sempre leggere un fumetto western (altrimenti leggerebbero zagor o MV...). Per questo Bonelli, conoscendo il suo pubblico, era restio a sconfinare nel fantastico (credo)

  12. Ragazzi, non mi sembra vero... una storia in più di due albi!!! Checch? ne dica il buon Carlo (Monni) sul fatto che la lunghezza non fa la qualità della storia (concetto peraltro condivisibile e comprovato da tante belle storie "brevi") a me una storia più lunga da' subito la sensazione di un'ariosit? diversa, di maggiore nerbo e consistenza, di maggiore ambizione: insomma, secondo me non è un caso che i miei personali capolavori siano tutti in più di due albi (fatta eccezione per la sola Colorado Belle), e quindi sono ben felice di poter approcciare questa impresona del Borden (sperando che sia più in forma delle sue ultime uscite...). Copertina (bellissima e molto ispirata) e tavole in anteprima fanno ben sperare...

  13. All' inizio la storia non mi dispiaceva. A me sono sempre piaciuti i comprimari di Boselli e anche stavolta ho trovato del buono nel capitan roscoe e soprattutto nel vecchio gustosissimo russo. Purtroppo le cose positive si fermano qui. La storia è in effetti infelice in molti suoi passaggi e raggiunge un picco sorprendente di negativit? con il pupazzo. Un serio infortunio del nostro borden che peraltro ha avuto l'onest? di ammettere che questa era una delle sue storie peggiori. Probabilmente è la peggiore...

  14. Purtroppo la storia non mi convince... Due in particolare le cose che non mi vanno già:1) i banditi vanno fino in Arizona per carpire da moon un'informazione che potevano ottenere direttamente da Bean. In realtà è tutto il ri- coinvolgimento di moon che mi pare oltremodo forzato.2) mi pare incredibile il modo in cui Tex ricomincia ad inseguire Pablo Morientes: solo perchè A liberare moon sono stati alcuni alcuni banditi che parlano spagnolo?!? Davvero mi sfugge il nesso logico: qui tex ha piuttosto delle improbabilissime capacità divinatorie... Peccato per queste che io reputo vere e proprie incongruenze, perchè la figura del giudice è invece ben tratteggiata e i disegni sono fantastici.

  15. Secondo albo sinceramente deludente. Mi è dispiaciuto molto, vedere un primo albo così bello depauperato (secondo la mia personale percezione) in questo modo. La debolezza a parer mio risiede soprattutto nella pochezza madornale dei professionisti, nella loro totale inconsistenza. Come già avete detto, che senso ha se poi essi stessi devono essere aiutati dai cowboys del ranch, e se addirittura lo stesso Jared (che il paparino fino a un minuto prima non voleva affatto coinvolgere) deve far parte della spedizione più in vista, vale a dire quella diretta al paese? passare dal non coinvolgimento alla posizione più in vista è una bella incongruenza, secondo me. Per non parlare del duello finale... cosa pensava di fare, il professionista, una volta che i suoi complici avessero ucciso Tex? Di filarsela tranquillo? Carson era l' a fare la bella statuina? Scena costruita in maniera non impeccabile e anche un po' banale, dato che l'invito del killer ad un duello regolare era evidentissimamente poco credibile. Mi dispiace: pensavo che avrei potuto scrivere un iperbolico commento entusiasta e mi ritrovo con una forte delusione tra le mani...

  16. Capelli, sei davvero incontentabile... >:azz: :indianovestito:A tutti coloro a cui è piaciuta questa storia consiglio di leggerne un'altra, che con Tombstone Epitaph ha molto in comune. E' la storia di Ken Parker "Ultima Fermata Stockton". In questo splendido (ed è dir poco) albo Ken arriva a Stockton in diligenza e viene scambiato per l'ammazzasette che la cittadinanza aveva reclutato per reagire ai soprusi di una famiglia che teneva in scacco l'intero paese. Anche qui quindi c'è l'equivoco (davvero molto divertente) dello scambio di persona arrivata in diligenza (anche se questo è all'inizio della storia e non a metà). Poi, e soprattutto, anche qui è presente la figura del giornalista coraggioso, figura ironica, divertente ed epica al tempo stesso, bastian contrario che ammonisce la cittadinanza dal ricorrere a facili e improvvide soluzioni quali quella di chiamare un killer per risolvere i problemi. E alla fine, in una vorticosa girandola di azione, sarà infatti Ken (e non i killer prezzolati) ad essere decisivo per le sorti della città. Storia veramente eccellente riportatami alla mente dall'altrettanto bella Tombstone Epitaph. Da leggere.

  17. Ne " I Pionieri " hai costruito intorno alla storia una sequenza di sottotrame che si legano una all'altra facendo trasparire poco e niente nello scorrere della storia e obbligando il lettore ad incollarsi alla stessa fino alla fine, a parte alcuni piccoli appunti ( da vecchia mummia ) la sceneggiatura è stata portata avanti in modo magistrale. In " Tombstone Epitaph ", anche se ancora da concludere e quindi ad un primo assaggio, la trama oltre che apparire scontata ( ed è normale ) ha una costruzione debole ( per me chiaro ) proprio per la gestione dei personaggi che tornano a fare errori assenti nel texone ( o almeno non così evidenti ) e non basta il pestaggio dello sceriffo od un Tex con la faccia da canaglia per ovviare ad alcune soluzioni disarmanti dal mio punto di vista.

    Ciao Gianbart, parli di costruzione "debole" ed errori (addirittura) disarmanti. Ma quali in particolare?a mio parere la tua frase (sopra quotata) conferma indirettamente invece proprio la bontà di Tombstone Epitaph (quasi eccelsa fino ad ora per me): se ne I Pionieri vi sono infatti varie trame e sottotrame che tengono sempre deste l'attenzione e l'interesse, a maggior ragione è valida Tombstone Epitaph che, nonostante una trama "scontata" riesce comunque a divertire e ad interessare. Segno che, se il soggetto non è nulla d'eccezionale (a differenza della varietà di situazioni riscontrate ne I Pionieri), la sceneggiatura è talmente buona (per me ma anche per tanti altri, a giudicare dai commenti qui e sull'altro forum) da compensare il resto.
  18. Io credo che la differenza in positivo rispetto ad altre pur belle storie, l'abbiano fatta i piccoli particolari. La riserva Navajo.... il fuoco del bivacco..... i pards in due momenti diversi seduti a tavola a mangiare..... l'ironia e il buonumore di Carson, ma anche un Tex meno serioso.......

    E' vero, i particolari sono il punto di forza della storia. Trovo poi che soprattutto i dialoghi siano eccellenti, sia quelli tra i pards che quelli con gli antagonisti. La frase in cui Tex spiega a Carson che il vecchio Damon è indignato perchè i pards hanno accettato il duello è sublime, e così molti altri passaggi (tra cui la scena della cena con Billie). Speriamo davvero che il secondo albo sia all'altezza del primo. Quando uno si sovraccarica di aspettative, diventa più alto il rischio di rimanere delusi. Ma d'altronde, con un primo albo così, è naturale che le aspettative siano alte...
  19. Letto "I Pionieri": noto che ci sono comprimari molto più degni di Corvo Rosso, come Redmond, Lockarth e altri. Buona storia questo gigante, davvero buona. Piena di assedi e altro. Il finale mi è piaciuto perchè non è stato (come temevo) stucchevole. Meno male, perchè a me la melassa non piace! Le carovane assediate sono un topos usato magistralmente anche in vecchissimi albi di Tex scritti da GLB, come "Dodge City". Domanda parapsicologica che promisi di farti. Letto "Casa D'Inferno" di Matheson (non molto conosciuta come opera del grande scrittore ma buon romanzo anni settanta su una casa infestata: una lettura che se ne scende d'un fiato come un bicchiere di whiski marca buona per il veccho Carson) e a nel romanzo (non svelo niente a chi non lo ha letto, tranquilli) lo scienziato di turno, tale Lionel Barrett, ha un approccio razionale alle vicende di fantasmi e anime vaganti, e a un certo punto della storia afferma che la parapsicologia sarà un giorno affermata come una scienza meritevole e degna di studio. Ora mi chiedo, Borden, ho letto molte tue storie di stampo horror in Dampyr ma qual è la tua posizione in merito? Ricordo ai più sbarbatelli del forum che in passato hai scritto un manuale per cacciatori di fantasmi su un vecchissimo almanacco di Dylan, il secondo per la precisione. Insomma, tu sei di quelli tipo Sclavi "non ci credo ma ci spero", un possibilista, o un categorico tipo Piero Angela e la compianta Margherita Hack? Capisco che è un argomento che meriterebbe fiumi d'inchiostro, ma insomma, mi chiedo... i fantasmi esistono? E tu, come autore di storie horror, credi che siano tutte frodi e allucinazioni?

    Non credo DAVVERO nei fantasmi. Però mi piacerebbe che ci fossero! Diciamo che mi piacciono al punto che raccolgo strane testimonianze, ho fatto un po' di ghost hunting e vissuto almeno due o tre momenti inspiegabili che, se raccontati bene, spaventano almeno i bambini... Ma si tratta in fondo di un semplice hobby un po' romantico, non diverso da quello di andare per montagne.
    Mauro, il manuale del cacciatore di fantasmi praticamente lo conoscevo a memoria... parli di momenti inspiegabili che, se raccontati bene, possono inquietare. Perchè non li racconti anche a noi?
  20. Leo, mica cambia tanto poco. SPOILERJared Damon potrebbe fuggire e far perdere le sue tracce. D'accordo che non è nella personalit? del giovane, ma Tex si assume comunque un bel rischio. La campagna di stampa contro i Damon per sgretolare sul piano psicologico la loro prepotenza sul piano generale e' una cosa, il fatto che un assassino comprovato (Billie Banyon glielo dice proprio in faccia, davanti a tutti) sia lasciato libero, e' un'altra. Quale smacco più clamoroso, per i Damon, di vedere il giovane Jared in cella in attesa del processo?

    SPOILERSe anche fuggisse, non potrebbe mai far perdere realmente le proprie tracce. Dipenderebbe sempre dal paparino, e quest'ultimo certo non potrebbe lasciare il suo ranch, quindi un legame ci sarebbe sempre... Comunque, credo che nell'economia della storia l'aspetto sia poco rilevante. Ammettiamo pure che il giovane Damon venga arrestato e che si sia in attesa del giudice. Il vecchio Damon, data la presenza dei rangers in città, rinuncia a liberare suo figlio o a fare altre azioni eclatanti, limitandosi (come già ha fatto) a chiamare una banda di professionisti per eliminare i pards. Nel frattempo, Billie comunque continuerebbe l'opera dello zio fino alla conclusione del processo, anche per spezzare quel muro di omert? che ha portato la gente a non andare neanche al funerale di Porter, e che (forse) ha fatto sè che nessuno fosse testimone dell'assassinio dello stesso Banyon... in definitiva cambierebbe poco. La partita, ora, non è tra i pards e il giovane Damon (che fino ad ora è poco più di un pretesto: esaurita questa funzione, o in galera o al ranch è indifferente); la partita ora è con i professionisti (e qui deve essere bravo Boselli a gestire i soliti killer prezzolati rendendoli personaggi interessanti: questa la vera sfida del secondo albo, secondo me) e soprattutto, la partita ora è con il vecchio Damon: mi aspetto (non so perchè) che sia lui il grande vero antagonista del secondo albo...
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