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E chi ha detto il contrario? E' proprio come tu dici. Ma un fumetto, un film, eccetera, sono l'opera di un autore. E ogni autore ha il suo stile narrativo. Metti a confronto una pagina di Ken Parker, una pagina di Tex e una pagina della Storia del West. Tu non solo leggi una storia di una pagina per ogni fumetto, ma leggi anche il modo di raccontare, di comunicare, di Giancarlo Berardi, di Gianluigi Binelli, di Gino d'Antonio, rispettivamente. Tutte e tre narrazioni diverse, stili diversi. Ciascuno di loro può cambiare registro, inquadratura, stile scenario, ambientazione, tutto quello che vuoi, ma sono tutti immediatamente riconoscibili appena letta solo una pagina! E' molto raro che, dopo un inizio fiacco, la storia decolli. In questo caso, è una storia fatta male, anche se finisce bene (francamente, non me ne ricordo neanche una di storie così). Una storia fatta bene non deve mai avere inizi fiacchi. Deve catturare SUBITO lo spettatore, o il lettore. Se osservi i classici film western, per esempio, non hanno mai inizi fiacchi. Una storia con un inizio fiacco finisce in modo fiacco, con pochi sussulti. Di solito l'autore del film a episodi è lo stesso, quindi con un trailer si può avere un'idea della sua impostazione narrativa. Certo, poi sono d'accordo con te: stiamo andando troppo OT, quindi chiudiamo qui e ciascuno si legga quello che vuole.
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Mai detto questo su questo racconto, che infatti non ho letto. Ti sfido a mettermi qui il mio post in cui ho affermato una cosa del genere. Ho solo raccolto quello che dicevate voi riguardo a Carson e le donne in generale. Inoltre, mi basta guardare le anticipazioni per capire la storia: le pagine che mettono come anticipazione devono per forza essere rappresentative. Inoltre, guardate che una pagina E' una storia di per sè. Già una pagina fa capire l'impostazione della storia. Provate a guardare una pagina di qualunque fumetto: vedrete che ogni pagina è un modello - in scala minima - della storia intera. Il tipo di dialoghi, il tipo di impostazione dei personaggi, il modo di sviluppare quel tratto di narrazione, il disegno, e cose simili, sono una costante per tutte le pagine di tutto il fumetto. Ecco perchè l'esempio della torta è sempre valido: ti accorgi che è buona dopo solo un assaggio. Se per voi questa è una cosa strana, bè, allora vuole dire che le anticipazioni non servono a niente, quindi sarebbe meglio non metterle. Non ho detto che leggere per intero un fumetto è superficialità. Ho detto che, se devi capire la qualità di un fumetto solo quando arrivi alla fine, senza capire subito se quello che stai leggendo è un fumetto di buona qualità o no, vuol dire che non l'hai letto con la giusta attenzione. Ma temo che sia inutile insistere: per voi ogni fumetto va sempre letto tutto senza mai fare giudizi prima. Io invece i giudizi prima li faccio sempre. Per esempio, sapevo che Caccia all'uomo era una pessima storia - almeno per me - appena avevo cominciato a leggerlo. Mi era bastato leggere il dialogo delle prime tre-quattro pagine tra Tex e il mercante di città: avevo avvertito subito che quello non era Tex. E infatti non mi ero sbagliato: era il Tex di Nolitta.
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Al passato di Carson e Gli Invincibili non mi sarei mai fermato al primo albo. A sfogliarli capivo già che erano ottime storie con ottimi disegni prima ancora di leggerli. Ma vedo che non ci capiamo, quindi la finiamo qui.
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Infatti non hai capito il senso: il trailer ti fa capire com'è il film. Non ti fa vedere il film, però ti fa capire che film è. Non è superficialità, al contrario: è attenzione, è capire il messaggio del trailer e quindi del film. Nel caso del fumetto, è capire il messaggio delle pagine di anticipazione e quindi del fumetto. Non è superficialità capire un fumetto sfogliandolo: è attenzione, acutezza. Comprendi in un attimo il disegno, i dialoghi, il personaggio, il contesto, il tipo di narrazione, eccetera. Credimi: bastano poche pagine per capite tutto il senso di una storia. E capisci se vale la pena leggerla o no. E superficialità invece leggere TUTTO IL FUMETTO PAGINA PER PAGINA per capire solo alla fine se è bello o no. Questo lo si deve capire prima di finirlo. Se non lo capisci prima, vuol dire che lo leggi senza neanche capire cosa stai leggendo. Non lo stai leggendo, guardi solo le figure.
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Mi sa che non hai capito niente di quello che ho detto, ma lasciamo perdere. Chi vuole capire, capisca.
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Black Baron è una storia di decadenza e tragedia. Non è la storia che i lettori di Tex si aspettavano, col ritorno di Mefisto che fa dei piani di vendetta, come nella Gola segreta e Il Drago Rosso. Qui Gianluigi Bonelli, da vero narratore, spiazza tutti raccontando una storia di Mefisto che fa presagire il suo crollo, il suo fallimento, sin dall'inizio. I primi malvagi che noi vediamo sono Loa e Otami. E Otami fa delle magie per vedere il futuro, e queste gli mostrano sempre un futuro fosco, tanto che Loa, sin dalle prime battute, dice: "Se si tratta ancora di future disgrazie, risparmiamelo". La sconfitta di Mefisto è già certa prima ancora che lui appaia. Tutto il contesto parla di follia e decadenza: Jean che fa il folle Baron Samedi con la sua amante Loa, il castello circondato dalle paludi, la musica ossessiva e cupa che fa calmare un folle come Mefisto. I suoi incantesimi, anche se potenti, non portano a un nulla di fatto: non riesce a convincere Yampas ad unirsi a loro, non ha nemmeno il tempo di fare una sua potente invocazione che lo potrebbe salvare dall'attacco imminente di Tex. Non riesce a fare nulla a Tex, solo minacciarlo di andare via con una visione, neanche tanto grandiosa. Lo stesso demone evocato dice che porterà Mefisto a "colui che gli darà la fine", cioè Tex. Il ranger qui rappresenta un destino ineluttabile per un nemico che resta sempre carismatico, ma che vede avvicinarsi sempre più su di sè la fine: una cosa che rende "Black Baron" una storia molto drammatica e indimenticabile. Infatti, GL Bonelli non fa nemmeno incontrare di persona Tex con Mefisto per un ultimo duello, come si sarebbero aspettati tutti: anzi, spiazza i lettori con un colpo di cannone che fa saltare in aria la santabarbara del castello, provocando - forse - la morte di Mefisto. In un attimo. Tutta la faccenda di Baron Samedi, Mefisto, Loa, Otami, Dambo...tutti nemici ben costruiti, spazzata via in un attimo come da un fiume in piena. Spiazzante, come ho detto, ma inevitabile. Il vero protagonista della vicenda è Mefisto coi suoi compari: ora che la storia per loro è finita, è tempo di chiudere il sipario. Lasciando però delle tracce, perchè il GL Bonelli già allora pensava ad un seguito: lo si vede dalla faccenda di Loa, diventata schiava di Yampas, che vuole vendicarsi, e il mistero di Mefisto. Al momento dell'esplosione, lui si trovava nei sotterranei del castello con Jean-Baron Samedi, quindi i lettori pensavano che potevano essere ancora vivi tutti e due. Ma nessuno avrebbe mai pensato a un figlio dello stregone e a Baron Samedi già morto e sepolto... Bonelli sapeva sorprendere e coinvolgere, cosa rara.
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Guarda che le pagine scelte per fare un'anticipazione sono sempre le più rappresentative della storia, senza ovviamente fare delle rivelazioni sui colpi di scena o sequenze significative. Ma descrivono comunque il tono della narrazione. E' quello "l'assaggio della torta" di cui parlavo: quello che fa capire il gusto della torta. Fuor di metafora, il tipo di storia che hai davanti. Tra l'altro, scusa, cosa c'entra la "bassa risoluzione" qui? Sono stato capace di descrivere tutte le scene di anticipazione, non importa quale sia stata la loro risoluzione, e resterebbero sempre quelle anche a una risoluzione altissima. Non è la tecnica di rappresentazione che conta, ma quello che viene rappresentato. Lasciamo stare quindi i tecnicismi. E le tavole di anticipazione non sono tre, ma cinque, tra l'altro. Più che sufficienti per "capire l'atmosfera". Dovrebbe prendersela allora con chi i trailer li fa, non con chi li vede.
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Il trailer ti fa già capire com'è il film. Esattamente come le pagine di anticipazione dei fumetti della Bonelli ti fanno capire il tipo di storie che leggerai. Questo ti fa capire se vale la pena seguire tutto il film, o il fumetto, che vedrai. Nelle pagine di anticipazione che ho visto, su questo fumetto, ci sono: - un tizio coi baffi a manubrio che non conosco che evita stancamente il coltello di un indiano, dopo una discussione che si sarebbe potuta ambientare in un salotto; - il giovane Kit Carson che fa "bang" e abbatte un bufalo. Emozionante come un documentario; - PUM PUM PUM Corna di satanasso WOOOAAH! scene di azioni varie simili a miliardi di altre; - Scena che sembra presa da un romanzo Harmony; - Kit Carson che gli hanno fatto una pera e vede dei tizi con la testa di bisonte che gli parlano. Disegni senza infamia e senza lode (giudizio personale). e ho concluso che non vale la pena di leggere questa storia perchè per me non ha niente da raccontare. I trailer servono per dare un giudizio. A qualcun altro questo trailer sarà piaciuto, avrà comperato il fumetto e lo avrà letto volentieri. Liberissimo, giustissimo. Ma io sto parlando delle impressioni che ha fatto a me, e che sono indipendenti dalle impressioni che hanno fatto ad un altro. E' vero, sono testimone, ho visto diverse donne che sono state attratte dai baffetti di Kit Carson. Non so come sia andata con la donna di questo fumetto, ma sembra sia stata una variante molto più sul romantico, a quanto pare (e lo si capisce anche dalla penultima pagine delle anticipazioni, tra l'altro). Ma la sostanza non cambia molto...
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Un trailer fa capire com'è fatto il film: se promette bene, si va a vedere il film. Se promette male, si lascia perdere. I trailer sono fatti per questo.
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Non è necessario leggere tutto il fumetto per capire che storia è: basta un assaggio. È come una torta. Quando una storia non mi convince dopo una sfogliata, la metto via e non ne parlo più. Quando una storia non mi convince dopo averla letta, ne parlo sul forum, perché la posso descrivere. Stesso discorso se mi è piaciuta: ma sempre dopo averla letta. Quindi non sto impoverendo il topic: neanche ci entro, in questo caso, proprio perché la storia non l'ho letta. Ma dai vostri commenti noto che la mia prima impressione non era sbagliata. Infatti non l'ho fatto. Ho solo parlato di Carson che va a donne, e visto che avevate toccato l'argomento prima voi, ho parlarto solo di quello.
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Non ho letto il fumetto, ma mi è bastato guardare le anticipazioni per arrivare alla stessa conclusione...
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Non aggiunge molto alla storia. Ma adesso finiamola qui perchè siamo OT: qui l'argomento è lo Speciale Tex Willer, non la storia di Devil. Quindi, anche se ne parli ancora, non rispondo più: magari da un'altra parte, ma non qui.
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Mah. Per non andare OT, dico solo la mia su quella storia e poi ciascuno la pensi come vuole. Diavolo Custode è una storia pesante, noiosa, non ha ritmo: la tira troppo alla lunga con delle cose che non si capiscono. Devil si comporta da pazzo visionario e alla fine induce al suicidio una persona aggredendola con crudeltà. Non ci fa una gran figura.
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E' questo il punto: il Diavolo Custode è un'imitazione de L'ultima mano. Certo, è una storia che va sull'onirico, a differenza dell'Ultima Mano, ma all'autore non sarebbe venuta in mente senza L'ultima mano e il ciclo narrativo di Miller, con tanto di ennesima - e inutile - morte di una ragazza in mano a Devil. E nemmeno senza L'ultima caccia di Kraven, vista la fine del cattivo (che addirittura cita l'Ultima Caccia). Fare la fotocopia è più facile che fare delle storie originali: dopo il Passato di Carson, siamo sommersi di vari Kit Carson e i suoi innamoramenti. Dopo Mefisto e Il figlio di Mefisto, siamo sommersi di fotocopie di bassissima qualità tipo la Mefistolata o la mega bosellata di sette numeri che parlava di niente. E si potrebbe continuare. Nello stesso Diavolo Custode, Devil dice al cattivo che lui è una fotocopiatrice umana! L'autore si stava prendendo in giro?
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Se Kit Carson va a spassarsela con le donne è un vecchio satiro, se invece questo non è mai detto esplicitamente allora è un personaggio di Tex. Se Kit Willer va a letto con le prostitute come ha fatto nel texone dei "Rangers di Finnegan" non è certo di grande esempio. C'è modo e modo di raccontare: certe cose lasciamole in sospeso. Quello che conta è l'avventura, ma insistere su certi dettagli è roba di cattivo gusto. Non è "da Tex".
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Visto che si parla di Kit Carson e delle sue avventure galanti, vorrei approfondire quello che ho scritto riguardo alla storia delle Quattro vedove nere di Tex, in cui Kit Carson va ESPLICITAMENTE a fare sesso con la bella proprietaria del ristorante. Ora, una volta queste cose erano sottintese: Gianluigi Bonelli lo diceva spesso. Qui invece hanno fatto vedere CHIARAMENTE un Kit Carson che va a donne come un vecchio satiro. Questo rovina il personaggio: Kit Carson è l'eroe dotato di coraggio e ironia che spara insieme a Tex Willer, non è un vecchio bavoso. E quindi si deve far vedere solo la sua attività insieme a Tex, senza far vedere altre cose. Che piaceranno tanto ai contemporanei che non ci vedono nulla di male, ma trasformano un eroe in un puttaniere. Perché, fino a che apprezza le ballerine e le belle ragazze, va bè, tutto normale, ma quando si va sul pesante, il registro narrativo cambia completamente, creando un Kit Carson irriconoscibile.
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Bè, la Astorina veniva dalla casa editrice Astoria...si potrebbe fare una Bonellina.
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Io direi nessun aumento di prezzo e cancellazione delle varie serie extra di Tex, escluso il Texone, e cancellazione anche di qualche serie Bonelli che non vende più abbastanza. Così si avranno i prezzi contenuti, perché si spenderà di meno per la produzione, e anche il numero di pagine complessivo sarà decisamente minore...
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Boh. In quella pagina quel tizio sta morendo e nessuno si muove. Una pagina è già di per sè una storia. L'autore è Jacopo Badoer, un poeta, non Voltaire. Comunque non mi pare di aver detto niente di male.
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Davvero una miseria questa seconda versione: colori più spenti e vignetta rifatta. Comunque, la scena della pagina non ha senso (non conosco la storia, quindi giudico dal foglio postato): l'indiano si è ferito col coltello e sta morendo. La ragazza, Patricia, chiaramente è legata a lui. Ha capito che si è ferito mortalmente. Ok. ALLORA COSA CAVOLO STA LI' A GRIDARE AL CIELO: "NOOOO!" COME UNA CRETINA? E sta poi a guardarlo morire mentre dice "Patricia?" E Tex, non cerca almeno di tamponare il sangue? La ragazza non cerca almeno di bendarlo? Mi sembra una scena ridicola, anche se non so i presupposti (magari l'indiano era malvagio e lei per la verità lo amava...vabbè, ma almeno fare qualcosa, invece di stare tutti fermi lì come baccalà a guardarlo morire?) Scusate l'OT, ma dopo aver visto questa scena lo devo proprio dire.
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"Il modo migliore per annoiare è dire tutto" (Voltaire)
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Scusa se insisto nella mia funzione di "avvocato difensore", ma, se Diablero ha "reiterato con mille post", o il numero di post che è, sulla "Cavalcata del destino", è perchè tutti gli andavano addosso con mille argomentazioni, derisioni, ammiccamenti e lui ha postato con immagini e argomentazioni. Mi pare che la colpa dei "mille post" sia di quelli che gli sono andati addosso, non di Diablero. Non mi pare che siano quelli gli "argomenti" che Diablero ha usato. Diablero ha messo un mucchio di argomenti validi (osservazioni, post, immagini, eccetera), poi a un certo punto perde la pazienza dicendo frasi simili. Ma voi non vedete gli argomenti, vedete solo gli insulti che lui ha lanciato perchè era esasperato. E' un vecchio trucco: esasperare l'altro, farlo arrabbiare, così da perdere di vista tutta l'argomentazione. Chi non ha argomenti, infatti, non può far altro che far arrabbiare l'altro, così ha "vinto". almeno davanti ai suoi occhi.
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Forse perchè Diablero dice delle cose che nessuno ha detto? O fa delle osservazioni che nessuno ha fatto? O che non si riescono a contraddire? Chi si comporta così per forza ha dei flames, perchè tutti gli vanno addosso. Ma non è colpa sua: è di chi gli va addosso, spesso in gruppo. O aggredendo o facendo le vittime. Ma mai - se non in rari casi - argomentando, come invece si dovrebbe fare.
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Concordo. Se il Tex di GLBonelli di "Uno contro venti" fosse il famoso Tex della diligenza, il piano di Tex sarebbe stato quello di farsi circondare da tutti i venti uomini di Lowett in mezzo alla piazza e poi sparare come una mitragliatrice contro di loro e farli fuori tutti senza che loro riescano nemmeno a tagliargli un capello con le pallottole, perchè tanto lui è velocissimo, invulnerabile e immortale e nessuno lo può colpire nemmeno con un dito perchè lui è il protagonista supremo. Invece il Tex di "Uno contro Venti", quello VERO, li affronta tutti e venti perchè non ha scelta: non può fuggire da lì. Quindi si barrica nel saloon, prende tutti i proiettili e le armi che ha e inizia la sparatoria. Riesce ad ammazzarne parecchi, quelli che sono sopravvissuti scappano, ma Tex quasi ci lascia le penne nel fare questa impresa. Se il dottore non l'avesse curato in tempo, ci sarebbe rimasto. Che somiglianza c'è col Tex spaccamontagne della diligenza e col suo pard Kit Carson ugualmente spaccamontagne?
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Quindi vuoi un forum dove tutti dicono che Tex è bellissimo, ed è permessa solo qualche critica leggera tipo: ci vorrebbe di più l'autore X, peccato per i colori dell'albo X, l'inchiostratura dell'albo Y è un pò scarsa, ma forse è colpa della mia copia (cosi mi scuso per la critica che ho osato postare). Le storie di Tex? Stupende, meravigliose, inenarrabili, mai visto niente di simile, continuate così che siete fantastici! I pezzi che si alzano? Non si deve mai dire, al massimo notare che una pizza costa di più e ogni tanto si può anche saltare una pizza. Da un simile forum di leccapiedi sarei io il primo ad andarmene.