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TWF - Tex Willer Forum

joe7

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Messaggi pubblicato da joe7

  1. E' vero, come dice Diablero, che la Bibbia protestante è la Bibbia di King James: cioè, la "Bibbia di Re Giacomo". Solo che quella è la Bibbia per la confessione protestante anglicana.  Ogni confessione protestante ha la sua Bibbia: tutti gli immigrati protestanti in America, o meglio la maggior parte, era andata lì come conseguenza delle persecuzioni religiose protestanti. Infatti, ogni confessione protestante è in lotta con le altre confessioni protestanti, non solo con la Chiesa Cattolica (sono in conflitto anche con gli Ortodossi, e loro contraccambiano, ovviamente). E mi sembra anche logico; se ciascuno di loro dice di interpretare in modo corretto la Bibbia, un conflitto è inevitabile. In America, in tribunale, nonostante lo si veda nei film, è raro che si giuri su una Bibbia: semplicemente, il testimone si impegna di dire tutta la verità. I problemi religiosi sarebbero innumerevoli, qualunque sia la Bibbia che venisse usata per i giuramenti in tribunale.

     

    Passando ai Quattro Cavalieri dell'Apocalisse: all'inizio anch'io pensavo che fossero tutti e quattro con connotazioni negative. Ma ho visto che non è così: il cavaliere col cavallo bianco è presentato nel testo sempre con connotazioni positive, a differenza degli altri tre. Ecco il testo:

     

    "Quando l'Agnello (Gesù Cristo) apri il primo dei sette sigilli, udii in visione il primo dei quattro Viventi dire con voce di tuono: "Vieni!" E vidi apparire un cavallo bianco, su cui sedeva un cavaliere con un arco; fu data a lui una corona; venne dunque fuori da vittorioso per vincere ancora." (Apocalisse, 6, 1 e seguenti)

     

    Gli altri tre cavalieri sono visti con toni negativi e rappresentano la guerra, la carestia e la pestilenza, che genera la morte: per questo l'ultimo cavaliere è la morte. Il primo cavaliere, invece è visto con toni positivi: la corona è segno di regalità;  l'arco è simbolo di superiorità divina (Dio colpisce con un arco, nelle visioni dei profeti della Bibbia); il bianco è il colore della purezza e della bontà; la "voce di tuono" che saluta la sua comparsa (ma non quella degli altri tre cavalieri) esprime il compiacimento divino su di lui. Inoltre, è chiamato "vittorioso" (termine riferito a Cristo, che ha vinto la morte) e "per vincere ancora", cioè sempre. Sarebbe assurdo, in un testo sacro, presentare un Anticristo - nemico di Dio - che vince sempre. 

     

    Gli altri tre cavalieri seguono la tradizione profetica della Bibbia, che presenta sempre questo trittico di flagelli: guerra, carestia, peste. Sono le punizioni per i popoli malvagi. Non c'è mai stato un "quartetto" di flagelli nella tradizione biblica: di norma, i flagelli erano sempre tre, ed erano quelli indicati. 

     

    E allora perchè tutti e quattro sono sempre visti come negativi? Perchè questa è la versione protestante, appoggiata spesso dai mass-media, che sono in gran parte protestanti. Abbiamo così il protestante Durer con le sue incisioni sui Quattro malvagi cavalieri, stampate e pubblicate ovunque. Anche nei fumetti protestanti c'è questa versione: mi ricordo una vecchia storia dei Fantastici Quattro che combattevano contro quattro Cavalieri dell'Apocalisse, cattivi tutti e quattro. E poi tutti, cattolici e compagnia, hanno seguito l'andazzo, visto che tutti i mass media presentavano la stessa impostazione. 

     

    Ma all'inizio, prima della venuta del protestantesimo, l'interpretazione del primo cavaliere con Gesù Cristo e degli altri tre come flagelli di sterminio era generalmente accettata. 

     

    Scusate se ho fatto qui un discorso teologico: non ne parlerò più, perchè siamo fuori argomento., Se poi si vuole sapere qualcosa di più, mi potete contattare via PM: ma, pubblicamente, qui chiudo l'argomento, senza pretendere di convincere nessuno. Ciascuno è libero di credere come vuole.

     

    Tornando a Sangue sul Colorado, sono d'accordo con l'interpretazione di Diablero su Nizzi: io avevo sempre letto le sue storie, ma non mi avevano mai convinto del tutto, e non capivo bene il perchè. I disegni erano ottimi, poi Tex sconfiggeva i cattivi, quindi tutto era a posto, no? Eppure non ero soddisfatto. Le sentivo come storie noiose. Il Texone di Magnus era disegnato splendidamente, ma la storia mi sembrava di una banalità allucinante: e mi ero arrabbiato nel vedere Magnus sprecato ad usare le sue ultime energie per una storia così piatta e senza guizzi. Leggevo Fuga da Anderville: disegni splendidi, eppure c'era qualcosa che non mi quadrava, mi lasciava insoddisfatto. Il Tex che strillava come un matto davanti a Walcott mi era sembrato ridicolo, ma sentivo che non era solo quella la scena che non mi quadrava. Stesso discorso per tutti gli altri suoi lavori. Nel vedere l'analisi di Diablero, avevo capito la causa: un Tex idiota e incapace, ma con una idiozia e incapacità nascosti in modo splendido, in mezzo a disegni perfetti e scene azzeccate che riescono a far apparire Tex come un cretino, senza che lo si capisca subito. E' tutta una "narrazione nascosta", dove lo sceneggiatore demolisce il personaggio, senza farlo mai capire apertamente. Complimenti all'abilità di Nizzi: mi ha tenuto nascosto questo fatto per decenni, senza che me ne sia mai accorto. Almeno il Tex di Nolitta era stupido in modo evidente: qui lo è in modo nascosto. Ringrazio Diablero per le sue analisi, che mi hanno anche portato a rivalutare Gianluigi Bonelli. Dovrò lavorare parecchio nel rianalizzare queste storie, ma credo di aver capito l'impostazione giusta di lettura.

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  2. Il nome originale del film "Cavaliere pallido" è "Pale Rider", quindi la traduzione è corretta. Solo che non è corretta la citazione biblica del film.

     

    Riprendo dal post di Diablero:  "And I looked, and behold a pale horse: and his name that sat on him was Death, and Hell followed with him."  Cioè: "Io guardai e vidi un cavallo pallido; e il nome di chi era su di lui era la Morte, e l'Inferno lo seguiva".

     

    L'errore è proprio nel termine "pallido": la versione originale parla di cavallo verdastro, nella versione greca glaukos, cioè glauco, cioè un colore che va dal blu al verdognolo. Ma non è certo un colore "pallido". Inoltre, "pallido" è un aggettivo, non un colore, e indica una tonalità del colore. Un uomo pallido, per esempio, ha sempre la sua colorazione rosa-carne, ma più chiara, pallida appunto. 

     

    Il nostro Clint nel film cavalca un cavallo bianco, non certo "pallido", e il cavaliere della Morte nell'originale non cavalcava un cavallo bianco: cosa impossibile, tra l'altro, perchè il bianco, nella tradizione cristiana, è un colore positivo, simbolo di purezza e bontà. Simbolo del bene, in sostanza. Uno solo, dei Quattro Cavalieri dell'Apocalisse, porta il cavallo bianco, ed è il primo, l'unico che tradizionalmente è presentato con tratti positivi: è associato a Cristo, che fa giustizia. Ma, nella Riforma protestante (ricordate che la Bibbia letta nel film è una bibbia protestante, non cattolica)  si è voluto associare il primo cavaliere con una realtà negativa, per rendere omogeneità al quartetto.

     

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    Il cavallo rosso, per tradizione, rappresenta la guerra; il cavallo nero la carestia; il cavallo verdognolo la morte. Simboleggiano la giustizia divina contro i malvagi e la protezione verso i buoni (il fatto che il primo cavallo sia quello  bianco e il cavaliere sia Cristo, indica il dominio del Bene su ogni circostanza avversa).

     

    Tornando al film e alla citazione biblica: come si vede, contiene un errore, chiamando "pallido" il cavallo, anzichè verdognolo, fino a coinvolgere in questo modo tutto il film e il titolo stesso del film. Le Bibbie protestanti, infatti,  spesso contengono errori di traduzione, perchè chi le ha redatte non era molto ferrato in teologia.  

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  3. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

    OK, ricapitolando...

     

    QUESTA È SINTESI!

     

    L'uso di didascalie per "tagliare" e dare RITMO alle scene, mostrando le cose in due strisce invece di dover usare 10 pagine.  Dando così al lettore TANTE scene, tanta azione, tanto "fumetto", senza farlo annoiare a vedere il protagonista che taglia rami per pagine e pagine.

     

     

    Sei stato perfetto, Diablero, i mie complimenti. Come avevo detto in un altro post, chi parla molto è perchè non ha niente da dire.

    Qui sembra che Gianluigi Bonelli parli molto...invece sintetizza, dicendo molto in poco. Fa una scena di due pagine dove oggi ne impiegherebbero trenta o quaranta e una scena di una pagina dove oggi ne impiegherebbero minimo venti. E lo stesso discorso si può fare per i film, che, come i fumetti, oggi parlano tanto per non dire niente. 

    I manga (quando sono fatti bene, ovvio) dicono molto in poco: i volumi, come ha detto frank_one, sono delle puntate riunite in volume: ogni storia era infatti una puntata, dove si diceva tutto quello che c'era da dire e di più. Il Giornalino aveva puntate di 10-12 pagine al massimo che dicevano le stesse cose che dice oggi un volume Bonelli da 120 pagine. 

    La sintesi non significa rifiutare l'uso delle didascalie: è usarle bene. La sintesi non è imitare Ken Parker: è saper narrare. 

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  4. Ho riletto la storia e mi sono anche riguardato il Cavaliere Pallido: praticamente, la storia è stata ricalcata dal film, comprese le facce di molti coprotagonisti.

     

    E, sì, la decisione di Tex di mandare fuori dalla zona le donne è stata una decisione incredibilmente idiota. Tanto che ha provocato il fallimento dell'impresa.

     

    E non si può sentire Tex che dice in modo rassegnato che hanno perso. Quell'allocco non è Tex.

     

    Per non parlare di Kit Carson/Cico che muore di fame e Kit Willer che, per soddisfarlo, va a fare la spesa in città e poi, per farsi un bicchierino, anche se il padre non voleva, va al saloon con l'indiano, provocando tutti, facendo lo smargiasso e così allungando inutilmente la storia. Sono scene davvero ridicole. 

     

    Purtroppo Diablero ha ragione, e io sono d'accordo con la sua analisi.

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  5. I momenti più emozionanti di Tex? E' la prima volta che vedo questo topic, ma è un'occasione per dire quali siano stati...

    - il viaggio di Yama nell'abisso dei Saggi di Pietra;

    - Loa col volto di demone mentre sta per strangolare Yampas; 

    - Mefisto che appare sotto forma di teschio baffuto con la croce di Baron Samedi in mezzo al mare, di notte, davanti a Tex e Carson;

    - la morte di Mefisto divorato vivo dai topi;

    - "Cani! Cani! Tutti all'inferno!!" "Hombres...è un demonio...ci ammazzerà tutti! Via! Via!" "Cani! E' finita per me...ma molti di voi mi seguiranno...nella buia strada...della lunga pista!" Tex crolla coperto di ferite, e uno dice: "Diavolo! Ranger o non ranger...era un uomo di fegato." Forse sarebbe stato il finale ideale per Tex. 

    - Il treno che parte come un diretto e sfracella tutto il saloon di Tom Clebber a Canyon Diablo.

    - La morte di Rod a Shiloh Church.

    - "Corri, Blanco! CORRI!" grida la donna di Shedar, trascinando il colonnello Arlington lungo la pista portandolo ad una morte orribile.

    - l'incedibile carneficina di Tex e degli Irlandesi nella roccaforte di Carrasco.

     - "Poker di donne, Hogan!" nell'ultimo poker.

    - "Ti ricordi di Ken Willer, Tom Rebo? C'è qui suo fratello Tex che ti aspetta!"

     

    E sono solo i primi che mi vengono in mente...

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  6. In genere non partecipo ai forum, preferisco osservarli. Ma l'argomento trattato da Diablero solleva uno spunto importante: il rispetto del personaggio. Che qui non è stato rispettato. 

     

    Tex che solleva il bicchiere, acclamando alle ballerine, è inguardabile e sembra essere messo lì per fare la parodia di Tex.

     

    Tutta la scena è una misera buffonata, alla quale Tex partecipa. Tutti ridono e sghignazzano davanti al povero prestigiatore; uno degli "spettatori" spara alla colomba, tutti ridono in faccia al disgraziato, che viene mandato via a pedate senza tanti complimenti. Ed è stato trattato in questo modo anche grazie al comportamento da bifolco di Tex.

     

    Che, comportandosi così, fa il bifolco, non Aquila della Notte, capo dei Navajos, Ranger del Texas, eroe da mille imprese. Ma come un Mister No qualunque che vuole andare a donne.

     

    Tex qui è un bifolco, esattamente come quello che spara alla colomba e tutti gli altri che sghignazzano. Qui Tex non si distingue dalla massa: qui Tex E' la massa. Non è Tex.

     

    Non importa il fatto che poi Tex si giustifichi. La sua giustificazione sarebbe, in sostanza: mi sono comportato così da bestione ottuso che sbava perchè ho fatto finta di farlo. Perchè quello lì, il prestigiatore maltrattato, mi ricordava...MEFISTO! Mamma mia, ho avuto i brividi blu, meglio le ballerine scosciate, che quello lì, uuh che paura, mi ricordava...MEFISTO! Mamma mia, me la faccio sotto se ci penso!

     

    Ma vi sembra una giustificazione valida per aver fatto umiliare una persona che faceva solo il suo semplice spettacolo? Partecipando così alle intemperanze di una banda di vaccari ubriachi, bavosi e rincitrulliti? Diventando così, anche se "per finta", un vaccaro ubriaco, bavoso e rincitrullito pure lui?

     

    Questo non è Tex. E' una sua parodia. E' Tex come lo vedeva Nolitta.

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  7. <span style="color:red">4 ore fa</span>, Grande Tex dice:

    Quindi gli omicidi sono avvenuti prima degli anni 60

     

    Non c'è scritto da nessuna parte dell'articolo che gli omicidi sono avvenuti prima degli anni '60. E sì che l'ho letto due volte. La discussione era chiusa, lo so, ma volevo solo che non si prendessero fischi per fiaschi, così uno che legge non si fa un'idea sbagliata. E con questo chiudo anch'io.

     

     

  8. <span style="color:red">4 ore fa</span>, Poe dice:

     

    Purtroppo ieri è uscita una notizia sui giornali che rende il tuo soggetto fin troppo realistico. La riporto qui sotto perché non ha avuto molto risalto (da Rainews):

     

    "British Columbia Canada, trovati i resti di 215 bambini vicino a una ex scuola cattolica per nativi.

    I bambini della comunità di nativi venivano separati dalle famiglie e dalla propria cultura. Il premier: "Capitolo oscuro e vergognoso della storia del nostro Paese" 29 maggio 2021

     

    Orrore in Canada dove, vicino a una scuola, sono stati trovati i resti di 215 bambini, alcuni di soli tre anni. Si tratta di membri della comunità di nativi e la scuola in questione è la Kamloops Indian Residential School, in British Columbia. L'istituto, uno dei più grandi del Canada, e attivo fino alla fine degli anni Settanta, faceva parte di una rete di scuole fondate dal governo canadese e amministrate dalle Chiese cattoliche che rimuovevano i figli degli indigeni dalla loro cultura per assimilarli alla propria.

     

    I piccoli erano costretti a convertirsi al cristianesimo e non gli era permesso di parlare le loro lingue native. Molti sono stati picchiati e maltrattati verbalmente. Una commissione nata nel 2008 ha accertato che molti non tornarono mai a casa, lo stesso anno il governo canadese ha chiesto scusa per il passato, mentre il rapporto Truth e Reconciliation (verità e riconciliazione) nel 2015 ha parlato di "genocidio culturale". Il progetto Missing Children, bambini spariti, ha documentato la morte di oltre 4100 bambini. I leader indigeni hanno citato quell'eredità di abuso e isolamento come la causa principale dei tassi di alcolismo e tossicodipendenza nelle riserve.

     

    La comunità della minoranza etnica 'Tk'emlúps te Secwépemc' è adesso sotto choc dopo la scoperta della nuova fossa comune. La Kamloops Indian Residential School, una delle più grandi del Paese, iniziò l'attività alla fine del 19mo secolo sotto la gestione della Chiesa cattolica prima di passare sotto il controllo del governo nella seconda metà degli anni Sessanta e di chiudere i battenti nel 1978.

    Una "perdita impensabile di cui si è parlato ma che non era mai stata documentata" è stata confermata, ha detto giovedì sera la presidente della comunità Tk'emlúps te Secwépemc, Rosanne Casimir: "Il weekend scorso, con l'aiuto di un georadar, la cruda verità dei risultati preliminari è venuta alla luce. La conferma dei resti di 215 bambini che erano studenti della Kamloops Indian Residential School". 

     

     

    E' strana la continua insistenza della "cattolicità" della scuola, come se la Chiesa Cattolica fosse responsabile dell'omicidio di questi bambini. Ma lo stesso articolo citato dice chiaramente che quell'istituto era ex-cattolico: nella seconda metà degli anni '60 l'istituto era passato al governo canadese, l'articolo lo dice chiaramente. Quindi parliamo di circa 60 anni fa. I bambini ammazzati, di conseguenza, hanno subito il loro martirio durante la gestione del Governo Canadese, non durante la gestione della Chiesa Cattolica. Inoltre, l'istituto non doveva aver chiuso i battenti nel 1978, come dice l'articolo, ma doveva essere ancora in funzione: alcuni bambini uccisi avevano tre anni, quindi il loro omicidio deve essere avvenuto per forza nel 2018, al massimo.

     

    Inoltre, la Chiesa Cattolica non ha mai maltrattato gli indigeni: per la fede cattolica, tutti sono figli di Dio, credenti e non credenti, e vanno tutti rispettati. Inoltre, non ha mai soffocato le lingue indigene: la stessa lingua cirillica, parlata sin dall'antichità dalle popolazioni dell'Est europeo, fu trascritta dai santi Cirillo e Metodio, e da loro prese il nome di cirillica, appunto. Lo stesso si può dire delle popolazioni indigene del Sudamerica, dove i missionari trascrissero tutte le loro lingue e dialetti, che esistono ancor oggi grazie al loro lavoro di trascrizione. Per non parlare delle lingue africane. Di esempi simili se ne potrebbero citare a centinaia, in tutte le parti del mondo.

  9. Storia altalenante. Ottimi disegni, ma sceneggiatura dispersiva. Un inizio che poteva finire lì; una continuazione ben sviluppata in Guatemala, ma con Kit e Carson che sono vestiti da pinguini per troppo tempo senza far niente, cosa che annoia un pò. Finale un pò affrettato; cattivi numerosi e congiurati vari che cadono all'improvviso come birilli in cinque pagine. Un buon duello con un Tex spadaccino che si vede di rado. Diciamo che la storia si becca un discreto.  

  10. Tex che incontra Zagor? Per me non ha senso. Sono due personaggi di mondi diversi. Non hanno niente da dirsi: al massimo si scambieranno banalità sul tempo e le mezze stagioni. Come fa Tex a osservare un tizio vestito in quel modo che fa AYAAAAK brandendo una scure senza pensare che sta osservando un pazzo scappato dal manicomio? E lo dico da lettore di Zagor, che io preferisco a Tex. Credo sia meglio che ciascuno stia nel suo mondo. Comunque vedremo cosa combina Boselli, ma ho poca fiducia.

  11. <span style="color:red;">7 ore fa</span>, Grande Tex dice:

    se vuoi c' è una discussione che ho creato su Zagor che, dato il contenuto del tuo blog, dovrebbe interessarti

     

    Ci ho dato un'occhiata: mi sembra che - senza offesa - dopo qualche intervento interessante vi siate un pò persi per strada, state parlando ora del più e del meno. 

     

    In ogni caso, di norma non partecipo a discussioni e dibattiti sui forum:  preferisco postare qui, se capita, solo qualche osservazione su qualche numero di Tex e nient'altro. Ti ringrazio comunque per l'invito.

  12. Provo a rispondere anch'io alle domande:

     

    -Qual'è l'età media dell'attuale lettore di Tex?

    Di certo la maggioranza è adulta, anche se ho visto dei ragazzi leggere Tex.

     

    -Secondo voi perchè la nuova generazione non è appassionata a Tex come la precedente?

     

    Tex è un personaggio classico e segue valori tradizionali (la giustizia, l'amicizia, l'onestà, eccetera) ed è rappresentato in modo tradizionale. Ma in genere questo tipo di personaggio non è più realizzato: i personaggi di oggi sono soprattutto problematici; inoltre, seguono di più l'emotività invece del ragionamento. Tex è considerato quindi "fuori moda". Eppure resta il prodotto di punta della Bonelli: quindi, significa che attualmente non si è capaci di fare personaggi "tutti d'un pezzo" come Tex. Eppure, a giudicare dalle vendite di Tex, questo tipo di personaggio piace. Credo che sia un problema di comunicazione col pubblico.

     

    Inoltre, il fumetto è diventato un mezzo di espressione tra i tanti (televisione, internet, tablet, telefonino e così via), mentre un tempo era uno dei mezzi più comuni di espressione. Senza contare che gli altri mezzi di espressione favoriscono una certa pigrizia intellettuale, perchè non richiedono sforzi di lettura che invece un fumetto richiede. Ma questo è un problema a livello generale, non solo texiano.

     

    -Cosa spinge un ragazzo di oggi a leggere un fumetto come Tex invece dei comics/manga più moderni?

     

    Un ragazzo di oggi che segue i fumetti, di solito sceglie quelli più alla moda del suo tempo, e oggi vanno di moda i manga, perchè sono più immediati, facili da leggere, sentimentali ed emotivi: adatti quindi ad una generazione da computer. Credo che sia possibile che possa leggere Tex, ma solo tempo dopo, quando avvertirà una certa ripetitività nel racconto manga e cercherà qualcos'altro.

     

    -Secondo voi tra 20-30 anni quanto saranno diminuiti i lettori di Tex che continuano ad acquistarne i volumetti?

     

    Non posso prevedere il futuro. Diciamo che in genere, nonostante le fosche previsioni, sono ottimista sul futuro di Tex.

     

    -Se un ragazzo oggi volesse iniziare a leggere per la prima volta Tex o Diabolik quali difficoltà incontrerebbe? Riuscirebbe a seguire le vicende di una pubblicazione di oltre 50 anni?

     

    Nessun problema, se ci riferiamo alla linea narrativa, che non è collegata agli episodi precedenti se non in modo assai blando ed occasionale. Tutta un'altra cosa rispetto ai fumetti americani e giapponesi, che rispondono ad un altro tipo di mercato, quello "chiuso" dei fan.

     

    -Vi attira la lettura dei manga giapponesi più moderni come One Piece,Naruto e Bleach? Se no,come mai?

     

    Leggo One Piece e Bleach, e i manga in generale: la lettura dei manga mi era venuta spontanea dopo aver seguito l'invasione giapponese di Heidi, Goldrake e simili degli anni '70. Non ho problemi a leggerli, ma mi rendo conto che fanno parte di un contesto culturale e religioso agli antipodi del nostro. E' un errore considerare i manga alla pari dei fumetti occidentali, perchè si tratta di una narrativa troppo diversa.

     

    -Secondo voi qual'è il segreto che porta una serie ad essere talmente longeva da raggiungere quasi i 60 anni mantenendo ancora un suo pubblico?

     

    Quello che ho detto prima: la classicità di Tex e i valori che propone: la giustizia, l'onestà, la difesa dei deboli, la semplicità del contesto in cui è chiaro che è il cattivo e chi il buono, la sua sicurezza nella strada da intraprendere, l'amicizia dei pard. Sono valori che sono sempre apprezzati dall'uomo di ogni tempo. Per questo Tex piace sempre. L'uomo ama la sicurezza, e Tex la dà.

     

    -Cosa differenzia lettori (come i miei genitori) che hanno letto i fumetti solo da ragazzi, dai lettori che hanno invece continuato questa passione anche in futuro?

     

    Chi legge fumetti e poi ha smesso, l'ha fatto per divertimento e curiosità, non perchè ha visto uno stile narrativo che ha trovato coinvolgente. Diciamo che chi ha smesso non era molto coinvolto sin dall'inizio. E' una questione di gusti.
     

  13. Un buon Maxi, con una storia coinvolgente e ricca di colpi di scena. I personaggi hanno sempre una posa dinamica e Tex resta sempre il vecchio satanasso che risolve la situazione. Ben tratteggiati anche gli indiani, e la crudeltà dei soldati disertori è efferata (in certi punti ricorda "Lo squadrone infernale" di Nizzi e Cossu). Comunque, diciamo 6 euro e rotti spesi bene, anche se tutti questi fumetti costano veramente tanto, purtroppo, normali o maxi che siano. E' la stampa, bellezza...

  14.  

    Visto che il maxi vende e ha spesso delle belle storie, perchè mai chiuderlo?

     

    Nessuno vuole farlo chiudere. Ci si interrogava se non fosse il caso di valorizzarlo ancora di più, pubblicando altro tipo di storie,

     

    Boselli mi sembra ha confermato che in futuro ci saranno maxi multistorie. E' già un passo.

     

     

    Cioè un maxi con più storie? Sono curioso di vedere cosa ne verrà fuori.

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