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TWF - Tex Willer Forum

billy kid

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Messaggi pubblicato da billy kid

  1. Andreucci è bravo, mi piace il Curtiss Clark Gable e anche perchè no il Kit Willer Tronista di Maria De Filippi, vorrei comunque tornasse a dampyr su cui mi pare si esprima al meglio, ma non pagatelo di meno però eh eh!!

    Mi sa che stavolta la fortuna non è dalla tua, Waco... :( Infatti, appena si liberer? dagli impegni, Andreucci inizier? a lavorare ad una nuova storia di Tex, più precisamente ad un Texone, presumo su testi di Boselli... Da parte mia, mi auguro che possa rimanere in pianta stabile nello staff del ranger almeno per i prossimi vent'anni! :inch:

    Mi fa anche piacere che Kit Willer faccia spesso la figura dell'ingenuo per non dir del fesso, è il pard che meno gradisco, anzi mi piacerebbe che qualche volta Tex lo prendesse a schiaffoni ma immagino solleverebbe un polverone nella lega del pubblico decoro.

    No, aspetta, questa me la devi assolutamente spiegare... Non per fare le parti a quel giovane scalmanato, :lol2: ma per quale motivo Tex dovrebbe prendere a schiaffoni suo figlio Kit?! :shock: :snif:

    Adesso ho voglia di una vecchia storia nolitta-letteri aldifuori dei soliti canoni western non so se buttarmi sul diablero o gli uomini giaguaro mmmmm

    Ti consiglio di optare per il Diablero... Se hai un ritmo di lettura lento, per gli Uomini Giaguaro ci impiegheresti... MOLTO TEMPO! Molto... :trapper:
  2. Una storia tutto sommato gradevole, anche se si sarebbe potuto fare di meglio. In un contesto talmente importante come il compleanno di Tex, che in quell'occasione festeggià i 50 di vita editoriale, avrei preferito senza alcun dubbio una storia migliore. :trapper:

    La trama poteva funzionare bene, ma era troppo asciutta, piatta e priva di elementi narrativi di rilievo (liti burrascose, conflitti a fuoco, ecc.), che avrebbero sicuramente movimentato l'atmosfera buia e noiosa e ridato una nuova luce alla storia. Una minestra un pò troppo insipida, ecco... sisi Gli unici avvenimenti salienti che hanno leggermente smorzato l'atmosfera sono stati l'evasione dell'indiano Sa-Hua e la comparsa della folla inferocita sobillata dal tirapiedi di Ray Haggarty. Discreta anche la scena finale, in cui l'esimio pezzo grosso scivola rapidamente all'inferno per mano del navajo. La narrazione era molto scorrevole e diretta, ma la sceneggiatura presentava degli evidenti difetti, accentuati dalla mancanza di dialoghi intriganti e dalla quasi totale assenza di esclamazioni ed espressioni colorite, che da sempre hanno caratterizzato il personaggio... Insomma, una storia un pò buttata lì e una lettura troppo veloce e passeggera, per i miei gusti...
    La trama poteva funzionare bene, ma era troppo asciutta, piatta e priva di elementi narrativi di rilievo (liti burrascose, conflitti a fuoco, ecc.), che avrebbero sicuramente movimentato l'atmosfera buia e noiosa e ridato una nuova luce alla storia. Una minestra un p? troppo insipida, ecco... sisi Gli unici avvenimenti salienti che hanno leggermente smorzato l'atmosfera sono stati l'evasione dell'indiano Sa-Hua e la comparsa della folla inferocita sobillata dal tirapiedi di Ray Haggarty. Discreta anche la scena finale, in cui l'esimio pezzo grosso scivola rapidamente all'inferno per mano del navajo. La narrazione era molto scorrevole e diretta, ma la sceneggiatura presentava degli evidenti difetti, accentuati dalla mancanza di dialoghi intriganti e dalla quasi totale assenza di esclamazioni ed espressioni colorite, che da sempre hanno caratterizzato il personaggio... Insomma, una storia un p? buttata l' e una lettura troppo veloce e passeggera, per i miei gusti... 

    PARERE PERSONALE: è evidente che Nizzi non ci si ritrovava bene nello scrivere storie di 110 pagine, destinate ad essere contenute in un unico albo. L'unico sceneggiatore in grado di farlo penso sia stato G. L. Bonelli, il quale possedeva una grandissima abilità, a mio parere, nel rendere avvincenti e avventurose anche le storie con un minor numero di pagine... La vera nota positiva della storia sono i disegni di Giovanni Ticci, sempre dinamici, caratterizzati da una grande espressività ed indubbiamente adatti al contesto. Molto affascinante la copertina del grande Claudio Villa, frutto dei suoi infallibili ed insuperabili pennelli...

     
    sono i disegni di Giovanni Ticci, sempre dinamici, caratterizzati da una grande espressivit? ed indubbiamente adatti al contesto. Molto affascinante la copertina del grande Claudio Villa, frutto dei suoi infallibili ed insuperabili pennelli... ::evvai::

    Voto:

    5 ai testi

    8 ai disegni

    9 alla copertina

  3. Ciao, Mauro. Da una discussione postata qualche tempo fa su questo forum, alcuni lettori (compreso il sottoscritto) auspicano di vedere su Tex nientemeno che Wyatt Earp, sceriffo, avventuriero e figura storica del west... è possibile che in futuro ciò possa accadere? O anche questo progetto è destinato a naufragare miseramente?...:inch: BK :colt:

  4. Sarei d'accordo con te Billy Kid, se non si trattasse di un fumetto, dove spesso accade l'incredibile : bisogna anche perdonare alcune ingenuità narrative ;)

    Naturalmente, ma mai ESAGERARE, sia chiaro... :trapper: Perchè mi sembra che queste piccole ingenuità siano state commesse più volte, in passato. Bisogna fare in modo che certi fastidiosi equivoci non si ripetano... :old:
  5. Un incongruenza della storia è il numero di botte in testa che si becca Kit Willer, addirittura quattro! Non parlo di figure da beccaccione, ma di "traumi" ripetuti che non sembrano provocare in lui nessun visibile disturbo...


    prima botta:
    a pag. 108 nel primo albo, nella scuderia, dove Sarah l'ha attirato con l'inganno. Il colpo di Curtiss è talmente forte che Kit ha tutta la notte per riprendersi, quando si risveglia infatti è già sorta l'alba!

    seconda botta:
    a pag. 61 del secondo albo, nel vagone di testa, sorpreso alle spalle da Sarah. Colpo abbastanza leggero della fatina, Curtiss lo risveglia dopo qualche minuto.

    terza botta:
    a pag. 65 del secondo albo, sempre nel vagone di testa, viene colpito stavolta da Jerry nel mentre cerca di avventarsi su Curtiss. Si risveglia dopo pochi minuti.

    quarta botta:
    a pag. 71 del secondo albo, sempre nel vagone di testa, colpito da Curtiss con la canna della pistola sulla tempia, evidente nella vignetta anche un vistoso schizzo di sangue. Si risveglia dopo pochi minuti a pag. 82. Tempia pulita, nessuna ferita!


    Dovrebbe avere la testa come un melone e invece è pronto a cavalcare al fianco dei pards sulla pista dei fuggitivi. Neanche un mal di testa accennato o una fasciatura, che dire? ... un Kit Willer d'acciaio!

    Hai dimenticato il colpo di... fulmine preso diverse pagine prima della 108, quello si gli ha letteralmente fatto girare la testa, e per riaversi ha dovuto aspettare la fine del secondo albo... forse :D:lol2: laughing
    Ahahahahah!!! :lol2: Buona, questa! Il solito burlone, West10... :D


    Scherzi a parte, mi complimento con Ymalpas, che è stato uno dei primi a notare questa vistosa incongruenza, di cui io (come molti altri lettori, immagino), non mi ero assolutamente accorto. Tutti noi sappiamo che i quattro pards sono persone che possiedono doti fuori dal comune, come l'impressionante resistenza alla tortura, al dolore, alla sete e ad altre svariate avversit? che essi affrontano periodicamente. Ciò nonostante, i nostri sono comunque ad ogni effetto degli esseri UMANI, non robot o caricature metalliche; per cui mi sembra abbastanza incredibile e controverso che Kit, dopo essere stato colpito più volte alla testa (in alcuni casi anche in modo violento) non accusi il minimo dolore o disturbo.
    Una persona normale, dopo aver subito un simile maltrattamento, si reggerebbe a stento in piedi, oppure avrebbe perso del tutto la memoria (per essere ottimisti)... :trapper: sisi

    Una simile polemica si scaten°, se ben ricordo, non molti anni fa, stavolta riguardo a Tex. Secondo un approssimato calcolo eseguito da alcuni appassionati del personaggio, il ranger sarebbe stato ferito di striscio alla tempia all'incirca una quindicina di volte! :shock: In seguito a ferite del genere, un normale uomo della sua età avrebbe dovuto riportare un callo osseo enorme, eppure...

  6. Diciamo che se, per assurdo, i colpi di pistola di Carson e Kit non andavano a segno e la povera signorina "ballava" col cappio al collo, e quindi, il loro tempestivo salvataggio non serviva a nulla, era il finale migliore per tutti?Magari vedere Kit con le lacrime agli occhi, chiedere perdono per il ritardo a latte già versato, era il finale che tutti avrebbero auspicato a questa canaglia in gonnella?

    :blink:Ma lo "diciamo" proprio o la tua vuol'essere una velata provocazione? :huh:Ti confesso che mi auguro sia vera la seconda ipotesi. Ecco, quello che non avrei sopportato è un Kit tutto lacrime e implorazioni che raccoglie l'ultimo respiro della fu vedova Curtiss. Dopotutto magari si sarà pure riscattata in qualche modo, ma fino a prova contraria è lei che deve delle scuse, mica il contrario sisi
    Già... La bella "dottoressa" ha infinocchiato tutti, compreso Kit, che per giunta provava per lei una forte simpatia e ammirazione... Se da una parte dobbiamo tenere conto delle attenuanti in suo favore e del suo tentivo di riscattarsi, dall'altra non dobbiamo dimenticare che il suo vile tradimento è costato una botta in testa e un bel p? di sganassoni a Kit, senza contare il ruolo da lei avuto nella rapina alla banca di Green City... :indianovestito: Per questo motivo, vedere Kit piangendo disperato davanti al cadavere di Sarah non sarebbe stato un finale adeguato: non sarebbe valsa la pena di sprecare lacrime per una simile carogna... -_nono :malediz...
  7. Sarà limitato, ma francamente non riesco a capire perchè, ed anche come, un'eventuale impiccaggione di Sarah avrebbe fatto fare un ulteriore salto di qualità alla storia?  Da quando il metro di misura della qualità di Tex sono il numero di morti ammazzati presenti nell'albo?La storia è già di per se abbastanza drammatica, esagerare facendo impiccare anche Sarah avrebbe fatto semmai cadere la storia nel grottesco. Quale sarebbe stato il merito di Tex e soci se non avrebbero impedito anche questo ulteriore linciaggio. L'esagerazione non è sempre indice di qualità, a volte, come in questo caso, la moderazione è la giusta via.

    Condivido in pieno quanto appena detto da West10. La qualità della storia si misura su altri indici (ad esempio i testi, i disegni, la trama...)e non sul numero di morti ammazzati, altrimenti sarebbe come fare la conta dei cadaveri. Tengo a precisare che Tex (sebbene abbia sfiorato altri generi narrativi) è un fumetto WESTERN, e non fa parte del genere splatter! sisi Non riesco a capire perchè alcuni lettori sentano il BISOGNO di vedere su Tex un gran numero di morti ammazzati... Che stiano diventando sanguinari?! :lol2: :_sigh Sul tema delle impiccagioni delle donne mi sono già espresso in precedenza su questo stesso topic.
  8. Ragazzi, secondo me state dando troppa importanza alla recensione di Oliva. Da mo che lui e il suo sito, per quanto riguarda Tex, hanno perso credibilit? (anni di recensioni negative sempre e comunque alle storie di Nizzi non ve li ricordate?) :P Tanto è vero che stavolta ho anche evitato di linkare la recensione, che non ne vale la pena!Insomma, l'1 a questa storia è semplicemente ridicolo-insieme alle spiegazioni pseudofilosofeggianti e pseudoconcettuali usate per giustificarlo.

    Straquoto in pieno, Ymalpas!Ho letto anche io la recensione di Oliva e sono pienamente convinto che la si debba lasciare decisamente da parte, dato che lascia il tempo che trova. sisi Tutto fumo negli occhi, a mio parere... :fumo: Ma cosa credono? Che così facendo portino beneficio alla saga texiana?! Stanno semplicemente ridicolizzando il personaggio di Tex e screditando l'eccellente lavoro dei suoi autori, che da anni cercano di offrirci il meglio di loro stessi!!! _thia- Che diamine... Se l'almanacco di quest'anno vale 1, la cosiddetta recensione è sotto-zero, per quanto mi riguarda!... :angry: :capoInguerra:
  9. Aggiungo, e qui parlo non solo come autore ed editor, ma anche come lettoRe e spettatore, che A ME ( e a molti altri) le storie con cattivi che si redimono o che comunque dimostrano di essere umani piacciono MOLTO. Compiango i lettori che vedono la loro narrativa tutta in bianco e nero e che farebbero impiccare Zorro, Robin Hood, Whistlin' Dan Barry e, perchè no?, manderebbero al rogo per adulterio Tristano e Ariodante. Quei lettori stanno dalla parte dello sceriffo di Nottingham... Anche la banda degli Irlandesi e i forzati de Gli eroi del Texas sono banditi o delinquenti. Tex lo sa bene, è stato fuorilegge anche lui. E PER FORTUNA CHE NON HA FATTO IMPICCARE GROS-JEAN!Troverete ancora molto spesso personaggi del genere nelle mie storie, perchè  io e molti altri li troviamo affascinanti, empatici e coinvolgenti. Mettetevi il cuore in pace.

    E non sei il solo a pensarla così, Borden... Anche io non riesco a capire, talvolta, le idee di certi lettori a cui non piace vedere i cattivi che si pentono del loro passato, che si dimostrano esseri umani, che si schierano decisamente dalla parte degli umili e degli oppressi dopo aver vissuto una vita da assassini. Impossibile non ammirare e percepire il fascino di queste storie... :shock: :trapper: Che dire? Ognuno ha i suoi gusti e può pensarla come vuole, anche se a volte non si riesce a capirne il motivo... doubt
  10. D'accordo al 100% con Paco. Personalmente non me ne frega nulla del fatto che la storia possa essere scritta da uno sceneggiatore piuttosto che da un altro; quello che conta veramente, in una storia, è la sostanza, il CONTENUTO, non i nomi degli autori! sisi Per tornare in tema, concordo sul fatto che la linearità della storia, unita ad una estrema semplicità della trama e alla scorrevolezza della narrazione, contribuisce inevitabilmente ad una lettura meno impegnativa, ma non meno affascinante e priva di una certa azione. Una trama talvolta molto complessa ed intricata, al contrario, rende la lettura meno fluida e molto più impegnativa, specialmente se la storia è spalmata su più di due albi e ha una lunghezza considerevole. Per fare un esempio, alcuni anni fa mi sono trovato in serie difficoltà, sempre per lo stesso motivo, durante la lettura della storia "La mano del morto", firmata Boselli-Font. La storia in questione era talmente ingarbugliata e ricca di aneddoti che, per leggere e capire l'ultima parte ho dovuto riprendere ben due volte la lettura, ricominciando da capo! Inutile dire che, a distanza di anni, non ho mai avuto il coraggio di rileggermi quella specie di romanzo, e credo che passerà ancora molto tempo prima che ciò possa accadere!... :trapper:

  11. Tahzay quello che scrivi è giusto, ma Tex non può perdonare Sarah dopo averla sottratta alla giustizia sommaria dei "vigilantes" di Green City e dopo che c'è scappato il morto, il banchiere Morris. Il perdono di Sarah sarebbne moralmente inaccettabile e vi avrebbe fatto gridare giustamente al buonismo. Il fatto che sia portata da un giudice di contea e non sia processata a Green City, che Tex e Carson ci mettano una parola, tutto lascia presumere che la ragazza la farà tutto sommato franca con qualche mese di reclusione. Domanda per Borden così ci leviamo il pensiero: puoi dirci che succede dopo pagina 114 del secondo albo è Tex e Carson la consegnano a un giudice di loro fiducia ?La giuria la giudica ovviamente colpevole, ma quanti mesi/anni si becca la figliola ?

    Direi che la portano da un giudice buono e da una giuria obiettiva (Non a Green city, questo viene detto). Non si dovrebbe ovviamente parlare di quello che succede DOPO la fine di una storia, ma credo che loro testimonieranno A SUO FAVORE (ha aiutato Kit ed era amica degli indiani!!!). Sarah si beccher? quatto o cinque anni in un carcere femminile dove lavorer? a maglia e studier?. Poi chieder? di essere mandata in una riserva indiana come maestrina.
    nella riserva navajo.. o in quella vicina? :trapper: naturalmente anchio mi auguro che ritorni
    Nella serie non può tornare perchè altrimenti Kit invecchierebbe troppo, ma, quando FUORI DALLA SERIE uscir? di galera lei e Kit avranno finalmente una torrida relazione. ::evvai::
    Diavolo d'un Borden!... :trapper: Facevi prima a dire che Kit non la rivedrà più e che lei si rimorchier? un altro... :lol2: E se magari questa fugace relazione l'avesse avuta con Carson, cosa avresti detto?Che era già bell'e pronto per la TOMBA?! :lol2: :malediz...
  12. Borden, leggevo nel topic dell'almanacco che Sarah non potrebbe tornare nella serie perchè Kit sarebbe troppo vecchio. Ecco, non puoi fargli prendere meno di 5 anni?Te lo chiedo perchè a me piacerebbe molto vederla di nuovo, soprattutto mi piacerebbe che il suo rapporto con Kit possa avere una evoluzione!Insomma, falla tornare tra qualche tempo! :inch:

    Con tutto il rispetto, non credo che in futuro ciò possa accadere, Paco. Io sono favorevolissimo a che il rapporto tra Kit e Sarah possa continuare nel migliore dei modi, ma dopo lo scherzetto che l'esimia dottoressa ha giocato al giovanotto, dubito seriamente che i due piccioncini tornino insieme... Se devo dirla tutta, non credo nemmeno al fatto che Boselli stia pensando ad un suo eventuale ritorno: se per Lena e Donna ha risposto picche (oltre a Mondego! :lol2: ), figuriamoci lei... Scommetto che è già finita allegramente nel recipiente della spazzatura! ::evvai:: :lol2:
  13. Ho letto esattamente ieri il secondo albo. Una storia nel complesso piacevole e avvincente, caratterizzata da una trama ricca di avventura e di azione (soprattutto nella seconda metà dell'albo) e da un pressoch? ottimo sviluppo della vicenda.

    Lievemente carente e insipido l'inizio, movimentato a tratti dal breve battibecco tra Tex e il commerciante di Green City Will Baxter (capo della spedizione punitiva contro la banda Curtiss) e dall'incontro burrascoso dei tre pards con la retroguardia del gruppo di rapinatori. Le scene salienti e più "piccanti" della storia, che hanno contribuito a rompere la noia, sono state indubbiamente l'assalto al treno e il tempestivo intervento di Tex, Carson e Kit; sconcertante e non priva di un certo effetto anche la sequenza che va da pagina 64 a pagina 66, in cui Sarah Wyatt abbassa la maschera e rivela a Kit di essere nientemeno che la moglie di Curtiss... Discreto anche il finale, anche se personalmente me lo sarei immaginato diverso, magari con la "dottoressa" in fin di vita che, un'istante prima di morire, chiedeva perdono a Kit Willer per il suo tradimento. Purtroppo è andata così... Buona e scorrevole la narrazione, ben strutturata e suddivisa, così come la caratterizzazione dei personaggi, in particolare di Jack Curtiss, che appare come un astuto e spietato assassino rapinatore di banche (e di treni!), amante del gentil sesso e in grado di cambiare identit? o abbandonare i suoi alleati per sfuggire alla cattura (come avviene nelle ultime pagine dell'albo, in cui non esita ad abbandonare Sarah nel tentativo di sgusciare dalle grinfie dei rangers). Una delle pecche della storia è la misteriosa sparizione dei restanti quattro componenti della banda (che a pagina 93 intascano la loro parte di bottino e si danno alla fuga) di cui non si hanno più notizie...
    La somiglianza (?!) di questa storia con quella dell'almanacco è secondo me quasi irrilevante (a parte l'evidente relazione che esiste tra Ozzy Johnson e Curtiss, personaggi per certi versi simili tra loro). Ottimi i disegni di Andreucci, molto personali, più puliti, in grado di rendere alla perfezione le ambientazioni e qualitativamente migliori rispetto alla prima parte della storia. Migliorati visibilmente i primi piani dei pards e i vari cappelli. Leggermente difettosa la rappresentazione dei cavalli, che in alcune immagini appaiono quasi legnosi (come a pagina 50, la vignetta in alto a destra). Memorabile la scena
    dell'assalto al convoglio, disagnata alla perfezione e in grado di trasmettere una straordinario senso del movimento.
    VOTO: 7 ai testi e 8 ai disegni.
  14. Come ho scritto qualche giorno fa la curiosità di leggere l'epilogo di "Salt Creek" era tanta, perchè queste due storie nascevano più o meno da uno stesso soggetto, anche se poi gli sviluppi dell'azione e la gestione dei personaggi è cambiata.

    I due antagonisti, Johnson e Curtiss, i due donnaioli, muoiono entrambi, ma in modo diverso. Il primo è un antieroe capace di mostrarsi altruista al momento giusto. Se la sarebbe cavata con poco, conoscendo Tex, se una pallottola non gli avesse trapassato il corpo. Il secondo è un egoista che sacrifica persino la moglie e che si becca una pallottiola in pieno petto da Tex.

    Per quanto riguarda le rispettive bande, sia Johnson sia Curtiss lasciano nelle retrovie dei banditi che, trovandosi faccia a faccia con Tex, sono alla fine perdonati. Il destino degli altri componenti della banda è diverso ed è dettato dalla diversa situazione in cui si vengono a trovare: i primi hanno una chance e la fanno valere, i secondi no. La trama era diversa.

    Entrambe le storie sono macchiate da rivoltanti omicidi omicidi.

    > I due scout apaches, giustiziati dai ribelli in fuga.

    > Corvo Giallo e il banchiere Morris, uccisi dalla banda Curtiss.

    Probabilmente è questa vignetta che impedisce ai pards il perdono della giovane Sarah.

    Immagine postata


    E' vero che fino alla fine non si dissocia dalla banda, però è anche vero che si guadagna una certa clemenza per:

    a ) aver salvato due volte Kit Willer dalla morte;

    b ) fornisce informazioni sulla banca di Green City, ostacola la legge, ma ha una parte marginale nelle rapine del marito, che vediamo in fuga, all'inizio del primo albo, dopo un colpo al quale lei non ha preso parte. A pag. 65 Curtiss lo conferma dicendo che "lo ha aspettato molto" e che - solo quando occorre - fa da basista;

    c ) Nel primo albo, a pag. 68, ci viene narrato il primo incontro di Tex e Carson con Curtiss a Laredo. Era un viaggiatore di commercio o come tale si faceva passare, Tex aggiunge che forse ha inziato onestamente e poi si è lasciato tentare. Non possiamo sapere se il matrimonio sia avvenuto prima o dopo l'inzio dell'attività criminale, e che Sarah sia stata costretta a seguirlo per amore o per dovere coniugale, in ogni caso lascia trasparire intenzionalmente la sua volont? di tornare a una vita onesta mentre è lui che, ridendole in faccia, la riporta tristemente alla realtà.

    d ) Nella riserva apache del Tonto Creek, Miss Sarah è un'amica del popolo apache che si prende cura dei poveretti in un luogo selvaggio dove tutti pensano a salvare la propria pelle.

    Insomma, la donna ha molte attenuanti, ciò che fa dire a Carson nell'ultima tavola, che metteranno una buona parola con il giudice di contea.

    Considerate le attenuanti, avrà una pena lieve, specie se riuscir? ad abbindolare la giuria come è lasciato intuire. Sei mesi, un anno e sarà di nuovo libera. Il che equivale, sostanzialmente, a una sua quasi immediata reintegrazione nella società.

    Io continuo a non vedere nessuna contraddizione.

    Sono d'accordo con Ymalpas.

    La dottoressa Wyatt, per il suo tradimento nei confronti di Kit Willer e per il fatto di essere legata a filo doppio con una banda criminale, avrebbe forse meritato una pena maggiore, magari tre o quattro anni di galera... sisi
    Tuttavia, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e bisogna guardare anche l'altra faccia della medaglia: Se da un lato la bella e seducente dottoressa ha commesso un madornale errore, sposandosi e reggendo il sacco a un efferato delinquente come Curtiss, dall'altro lato è doveroso verificare in quali circostanze si sia legata a lui e rammentare il suo aiuto nei confronti di Kit Willer (che per due volte lo ha salvato dalla morte) e degli Apache della riserva del Tonto Creek (nel primo albo, precisamente a pagina 53, viene definita da un vecchio della tribù "un'amica del popolo Apache"), elementi citati da Ymalpas in precedenza. :trapper:

    Date le circostanze, pretendere addirittura l'impiccagione della donna (come qualcuno auspicava in un altro topic) sarebbe stato un atto estremo privo di senso. :indianovestito::old:

  15. Ho riletto questa storia recentemente e credo sia superfluo dire che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio capolavoro artistico-narrativo, sicuramente una delle migliori storie di Tex di tutti i tempi... Ottima la sceneggiatura di Nizzi, composta da dialoghi avvincenti e divertenti, che ricalcano grossomodo lo stile di GL Bonelli. Regolare e ben strutturata la narrazione, fluida e scorrevole, e i vari momenti di flashback; assolutamente vincente e ben articolata la trama, che tratta il complesso argomento della guerra civile americana, riportando così alla luce la terribile storia dei deportati nordisti nei campi di concentramento confederati... Ottima anche la caratterizzazione dei co-protaginisti della vicenda; John Walcott è il tipico soldato idealista ed estroverso, umile e consapevole delle sue decisioni, mentre il cugino Leslie assume un comportamento antipatico e sgarbato, il classico bellimbusto testardo e presuntuoso rigidissimo nei suoi principi. Lo zio Howard assume invece un comportamento apparentemente affettuoso nei confronti dei nipoti (anche se nutre una maggiore simpatia per John), che però si rivela, alla fine, un vile traditore disposto a tutto pur di raggiungere gli scopi più importanti e le vette più alte, ricorrendo anche al tradimento e all'omicidio. Tavole e disegni ottimi sotto ogni punto di vista. Dinamici, puliti ed estremamente espressivi i disegni di Ticci, capaci di rendere benissimo le varie atmosfere, le scene di azione e i vari flashback, come ad esempio il tuffo di Tex nel fiume con Tom, o i prigionieri stremati dalla fame e dalle malattie nel campo di Anderville... VOTO: 10

  16. Ho riletto questa storia recentemente e credo sia superfluo dire che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio capolavoro artistico-narrativo, sicuramente una delle migliori storie di Tex di tutti i tempi... Ottima la sceneggiatura di Nizzi, composta da dialoghi avvincenti e divertenti, che ricalcano grossomodo lo stile di GL Bonelli. Regolare e ben strutturata la narrazione, fluida e scorrevole, e i vari momenti di flashback; assolutamente vincente e ben articolata la trama, che tratta il complesso argomento della guerra civile americana, riportando così alla luce la terribile storia dei deportati nordisti nei campi di concentramento confederati... Ottima anche la caratterizzazione dei co-protaginisti della vicenda; John Walcott è il tipico soldato idealista ed estroverso, umile e consapevole delle sue decisioni, mentre il cugino Leslie assume un comportamento antipatico e sgarbato, il classico bellimbusto testardo e presuntuoso rigidissimo nei suoi principi. Lo zio Howard assume invece un comportamento apparentemente affettuoso nei confronti dei nipoti (anche se nutre una maggiore simpatia per John), che però si rivela, alla fine, un vile traditore disposto a tutto pur di raggiungere gli scopi più importanti e le vette più alte, ricorrendo anche al tradimento e all'omicidio. Tavole e disegni ottimi sotto ogni punto di vista. Dinamici, puliti ed estremamente espressivi i disegni di Ticci, capaci di rendere benissimo le varie atmosfere, le scene di azione e i vari flashback, come ad esempio il tuffo di Tex nel fiume con Tom, o i prigionieri stremati dalla fame e dalle malattie nel campo di Anderville... VOTO: 10

  17. Rimango dell'idea che i soldi per l'acquisto dell'Almanacco siano sempre ben spesi...

    Concordo pienamente. Il costo di 6 Euro è una cifra ragionevole e non troppo dispendiosa, se consideriamo il fatto che la serie Almanacchi, oltre alla classica storia di 110 pagine, offre oltre 60 pagine a colori di articoli e informazioni dedicate al genere western e al suo mondo... Posso capire che in tempo di crisi come quello che stiamo attualmente vivendo, 6 Euro non siano pochi, in particolare per le famiglie con precaria situazione economica, ma sono tuttavia convinto che tale spesa sia assolutamente abbordabile, vista la qualità del prodotto... _ahsisi P. S. Scusate se sono andato leggermente in OT, ma ci tenevo a fare questa precisazione... :trapper:
  18. ...? una storia che non brilla certo per l'originalità della trama, ma tuttavia ha funzionato bene, se pensiamo che Padre Clemente è stato il miglior personaggio texiano del 2012. Il ruolo da lui assunto in questa storia è alquanto prevedibile, quasi scontato, come sottolineava John, ma è evidente che a centrare il bersaglio sia stata la sua caratterizzazione emotiva, che presenta il frate come un uomo pentito del suo passato di assassino, lacerato dal rimorso e dai sensi di colpa... La quasi totale assenza di colpi di scena e di sorprese è stato il principale fattore che ha penalizzato la storia, oltre alla scarsa qualità dei disegni di Ortiz, più volte citata... -_-:cowboy:

  19. prima di commentare la storia e sempre a proposito di buonismo, vorrei sapere perchè

    la signora Sarah Curtiss non muore impiccata, perchè non crepa come si sarebbe meritato. e in generale vorrei sapere perchè ultimamente su Tex chi deve o dovrebbe morire si salva sempre per il rotto della cuffia in modo più o meno incredibile. Come nella passata storia i due alleati di Tex sopravvivono alla dinamite, ora, in modo meno clamoroso, si salva la gentil donzella prospettandole pochi anni, forse mesi, di galera grazie ai suoi occhioni. E' un problema far morire impiccata una donna? Oppure le mamme dei genitori insorgerebbero con pesanti ripercussioni sulle vendite?Come mai ultimamente le comparse muoiono a bizzeffe mentre i personaggi che contano qualcosa nel bene e nel male si salvano sempre?Gentile omaggio al politicamente corretto? Proteste delle femministe?Per piacere basta, non se ne può più... Sarah, la ninfomane di Green City, doveva morire, punto e basta.
    jack sei pazzo! :indianovestito: SPOILERDonne impiccate in Tex! Ma quando mai? :colt:
    Per satanasso!... Qui passiamo da qualche sganassone all'innalzata delle forche!!! :capoInguerra: :lol2: Scherzi a parte, do ragione a Borden. L'impiccagione delle femmine su Tex mi sembra un atto molto esagerato, non c'è nessun bisogno di arrivare a tanto... anche perchè sarebbe veramente insensato e inopportuno che il ranger impiccasse quelle donne che in passato ha sempre cercato di difendere, sia da chi le molestava, sia da chi tentasse di farle fuori... Per malvage che siano, è meglio che vadano in galera per espiare i loro crimini, e non che le si allunghi prematuramente il collo... :trapper: A questo proposito, ripensando alle parole di Jack, mi sorge un dubbio... Se Cheyenne dovesse leggere questa discussione, non so chi dei due finirebbe impiccato!... :lol2: laughing
  20. Sono finalmente riuscito a leggermi l'almanacco ieri sera. La storia è molto bella e piacevole, di gran lunga superiore a quelle di altri almanacchi. Molto intrigante e tipicamente "boselliana" la scena iniziale dove,

    sotto la pioggia scrosciante di un violento temporale, si passa dalla calma e dalla monotonia ad un rapidissimo quanto inaspettato (per i banditi!) conflitto a fuoco... La scena saliente e più emozionante della vicenda avviene, però, nella seconda parte della storia, in cui Tex e Carson, supportati dall'improvviso intervento di Tiger, affrontano con la banda Johnson gli esaltati Apache, che danno fuoco al villaggio minerario. La morte del capobanda Ozzie, circondato dal gruppo di donne che aveva difeso a costo della propria vita, conclude una storia piena di avventura e di azione...
    trama ben articolata e ottima la caratterizzazione dei personaggi, narrazione scorrevole ed immediata... Boselli ha fatto un gran bel lavoro! ::evvai:: Ottimi e dinamici gli insuperabili disegni di Gomez, più che adatti al genere western, molto espressivi e ricchi di particolari, che contribuiscono ad evidenziare bene i vari ambienti e i luoghi in cui è ambientata la storia. Molto personali i disegni che raffigurano il temporale e il fumo d'incendio, reso perfettamente grazie ad un sapiente gioco di neri e di grigi... VOTO: 9 ai testi e 9 ai disegni. :trapper: Interessanti i vari articoli, soprattutto quelli dedicati ai film. Curiosità: :shock: Ozzie Johnson ricorda vagamente Jack Curtiss per quanto riguarda il ruolo che riveste e la sua caratterizzazione... L'ultimissima scena, illustrata nelle pagine 143-144, è alquanto simile a quella vista sul Color Tex n.1, in cui lo sceriffo commenta, sempre nelle ultime due pagine, l'epilogo della storia insieme ai pards che siedono davanti a lui...
  21. a ) Tex non si può innamorare;b ) è vietato creare nuovi personaggi che abbiano una certa parentela con Tex, gli altri pards e più in generale i cosidetti comprimari storici.

    Sul primo punto sono del tutto d'accordo, dal momento che l'unico vero amore di Tex sarà sempre Lilyth... Il secondo punto, invece, mi risulta incomprensibile, dal momento che non riesco ad immaginare quale sia il motivo che ha spinto la Bonelli a tale decisione. Quella di tirare in ballo un nipote del ranger, magari figlio di suo fratello Sam, non è affatto un'idea da prendere a calci, dato che per anni siamo rimasti all'oscuro del passato di Tex e che questo progetto sarebbe stato sicuramente apprezzato. Non sono al corrente delle motivazioni di tutto ciò, ma sono sicuro che ancora una volta si sia persa una occasione d'oro... sisi

    Entrambi i soggetti sono di Fabio Civitelli, le cui notevoli intuizioni sono state castigate in fase redazionale e alla fine ne sono uscite due storie che promettevano molto e alla fine sono risultate penalizzate talmente tanto da risultare, nel migliore dei casi, storie che rientrano appena nella normalit?!

    Un autentico sacrilegio, non c'è altro da dire. Spesso, con l'intento di migliorare la situazione, si rischia di produrre delle grosse C####E che era meglio non far saltare fuori... _thia-

    La colpa non è di Claudio Nizzi ma di qualcuno che non vedeva di buon occhio la sua collaborazione con Civitelli, che da allora ha smesso PURTROPPO di proporre nuove idee

    Questo è il destino di molti grandi uomini, che intenzionati ad apportare un grosso beneficio a favore di tutti, vedono infine scartare le proprie (seppur migliori) idee... :snif:

    Mi sa che Civitelli è più innovatore di molti noi tradizionalisti

    Su questo non sussistono dubbi! Peccato davvero... -_nono
  22. Civitelli è troppo pulito per il western, infatti se la cava benissimo con ambientazioni diverse

    Concordo. Il tratto di Civitelli è più adatto per altri generi narrativi, come ad esempio l'horror o i polizieschi (sarei curioso di vedere la sua interpretazione di Dylan Dog!); in ambientazioni differenti dal western classico, invece, se la cava benone, a parer mio... Attendo con ansia il suo Color Tex ambientato in Louisiana... _ahsisi :indianovestito:
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