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TWF - Tex Willer Forum

cvilla

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Tutto il contenuto pubblicato da cvilla

  1. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    E' inevitabile che l'età si "senta" anche in questo lavoro, fisicamente poco faticoso. Il carico è soprattutto psicologico. La maturit? regala un segno più consapevole, ma una mano meno forte e ferma... come si dice sempre: " se il giovane "sapesse" e il vecchio "potesse"..."la curiosità, avere un punto di rierimento da ragiungere , per me, sono le cose che ti tengono "in pista", ti fanno pedalare ancora, ti rendono vivo. Ma gli anni si sentono... L'eccezione alla regola è Ticci, come il buon vino non ha smesso di "spingere sui pedali" e "racconta" tutto con una padronanza invidiabile... Ecco... spero di invecchiare così...
  2. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    L'ho conosciuto prima del passaggio di consegne... L'ho trovato un uomo molto sincero e discreto. Mi confidava che non leggeva più fumetti da tempo, gli ho chiesto come facesse a disegnare le pistole e i winchester nei primi anni di Tex: "Inventavo!" è stata la risposta... Avrei voluto che mi seguisse nei primi passi da copertinista, ma non sono riuscito... ci ha pensato il destino a portarcelo via... mi sono sentito su una barchetta, senza remi, in un oceano in tempesta... Adesso ho trovato un remo...vado ancora storto, ma vado...
  3. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Le cover della collana "storica" dovevano essere "diverse". L'idea iniziale era di prendere un disegno di Galep interno, ingrandirlo e colorarlo. Il prb è che un conto è il formato disegno interno, un altro quello da copertina: il segno , ingrandito, non si dimostrava adatto... Allora hanno chiamato me: "devi fare un disegno avvicinandoti il più possibile allo stile, all'atmosfera del tempo, di Galep."L'idea è quella di "recuperare" un feeling con le atmosfere, i segni di allora... Non sono io a decidere, io faccio l'"opraio"... Quando leggo fumetti li legge sia il lettore che il professionista, per cui mi lascio trasportare dalla lettura studiando contemporaneamente il segno, l'inquadratura più efficace... Leggo senza stancarmi mai "sulle piste del Nord" di Tex, e tutti quelli di Ticci..."kingdom Come" e "The Dark Knight returns", oltre a tutti quelli disegnati da Alex Ross, per gli americani.
  4. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Che è poi la Lilith di Galep...
  5. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Grazie MisterP, anche a nome del "ragazzo d'appena un quarto di secolo". In effetti il suggerimento per la sua espressione era che Kit fosse mogio... ma la mia idea di Kit ?: "puoi ammazzarmi, impiccarmi, spararmi, farmi arrosto, ma non ti dar? MAI la soddisfazione di vedermi la paura dipinta sul volto!"Insomma per me è uno con attributi pesanti... e così l'ho disegnato con quella espressione... Per Lilith devo distinguere tra disegni: quelli per le copertine e cartoline devono avere una immagine "ufficiale", vicina a quella "occidentale" di Galep. Ma quando faccio dei disegni extra, allora cerco una fisionomia più "vera", una bella indiana, ma indiana... Anche Fiore di Luna era molto "occidentale", ho solo fatto sopracciglia più spesse e zigomi leggermente più pronunciati, ma non ho voluto andare oltre... per rispetto ad una certa "tradizione".
  6. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Kit è un "mezzosangue", ok... ma i caratteri somatici possono essere più o meno evidenti, uno, per esempio, potrebbe essere il colore della pelle, più scuro, meno da "bianco"... Più in l' tempo non si possa andare, adesso, fossimo al'inizio della saga di Tex sarebbe tutta un'altra storia, ma ora... dobbiamo rimanere il più possibile nel solco della tradizione. Pure Lilith, pace all'anima sua, è stata disegnata come una "sventolona bianca": naso diritto, tratti caucasici, occhi "occidentali"... Fosse stata una indiana vera forse avrebbe avuto i caratteri, bellissimi, che Ambrosini, nella sua maestria, ha saputo disegnare per un episodio di Ken Parker ( La donna di Cochito, KP N.45 )... Ecco, la Lilith che ho in mente assomiglierebbe a quella indiana... Per questa cover ho fatto un disegno solo... a volte capita di fare centro al primo colpo: la scena era troppo bella... mettere in difficolt? gli eroi è lo sport che perferisco, così può uscire meglio la loro tempra... Avrei messo solo kit con la testa nel cappio, ma Bonelli voleva anche Tex che arriva sullo sfondo. Presto fatto... anche se così si capisce da subito come va a finire...
  7. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Gli suggerirei di "crederci". E di ritornare bambino... Per la cover:Bella domanda... a me pareva di averla fatta rosa... deve essere successo qualcosa tra il risciacquo e la asciugatura...
  8. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Il rapporto tra cinema e fumetto è che il fumetto ti fa usare ancora la fantasia... ( che voce ha Tex? com'? il "suono" della prateria dove Tex cavalca? se faccio queste doamande a dieci appassionati potrei avere dieci risposte diverse: nel fumetto noi "accendiamo" la fantasia del lettore , che "completa" il lavoro...).. il cinema no: è tutto fatto e finito, "colorato" da un'unica persona: il regista. Se è bravo e sensibile ( tipo Sam Raimi con l'Uomo Ragno) allora riesce bene, ma se è poco sensibile... lascio a chi legge un paragone adatto... allora ti cadono gli ammennicoli... e sei deluso. Certo, nel fumetto c'è chi disegna con più o meno passione, più o meno impegno, più o meno efficacia, ma il grado di delusione per un "opera" poco riuscita è senz'altro più evidente (IMHO) in un film... Il cinema, la televisione con i telefilm di Starsky e Hutch( li danno adesso su raitre e a guardarli oggi mi sembrano lenti e inguardabili... come siamo cambiati), I "poliziotti in moto" ehe...( Poncherello e quell'altro, non mi ricordo il nome della serie...) mi hanno influenzato molto, per la scelta delle inquarature e per la narrazione fluida... Poi non bisogna dimenticare che il fumetto non è un film e il disegno "supera"la fotografia, nel senso che va oltre i limiti "fisici" del fare una foto e può spaziare nel campo visivo "piazzandosi" dove un fotografo con annessa macchina fotografia non entrerebbero mai...
  9. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Cerco solo di renderlo somigliante. La sua anatomia facciale non aiuta a "distinguerlo" facilmente...? lo scotto da pagare per un personaggio nato senza le "paturnie" di oggi sulle caratteristiche fisiche...
  10. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    A Mister P rispondo che se arrivasse la proposta ci lavorerei con lo stesso impegno di sempre, per quanto riguarda l'efficacia... si spera sempre di essere all'altezza... Per Anthony"ricreare un disegno con lo stile del primo Galep cercando di non far traspariretroppo il tuo tratto e' un po' complesso no?"Se ci si pensa ci si accorge... Devi fare un disegno che sia molto vicino al'impatto visivo di quello originale, ma che sia più moderno e attento nel trattare gli elementi... facile a dirsi... Ma sono sulla bicicletta e devo pedalare...
  11. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Sparatoria tra Tex e due messicani...
  12. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    LOL ...? la situazione in cui mi trovo io... Comunque sto colorando proprio adesso ( in tremendo ritardo) una cartolina con il bieco Yama: Tex in PP sulla nave. Tempesta. Fulmini e pioggia. Un onda gigantesca si alza in mare e sulla superficie dell'acqua appare il volto ghignante di Yama... L'altra che sto colorando è dedicata alla "strega" e le sue bamboline Vodoo. Poi ne ho altre due ada colorare er lunedì della serie "Repubblica", oltre che a perfezionare il disegno per la nuova cover dell'inedito... Aggiornamento in tempo reale... ehe
  13. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Io ne conto otto al mese, considerando i problemi che arrivano nello stesso "pacchetto" si trova la risposta alla domanda sulla cover "brasiliana" "riutilizzata". Per "sollevarmi" dal carico, in casa editrice hanno dato fondo alle copertine mai viste in Italia, le generiche, e hanno messo le mani avanti su un p? di numeri, permettendomi di "respirare"... Ma adesso la scorta è esaurita e bisogna rimettersi a macinare...
  14. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Ogni disegno, ogni disegnatore "parla" quando mette la matita sul foglio, solo che non usa parole, ma immagini. Ogni segno , e come questo è messo, ha un suo perchè, una sua ragione... e un suo progetto. Spesso non si coglie tutto quello che vediamo in una immagine... la capacità di "leggere" un'immagine può venire affinata solo dalla "contemplazione". Faccio un esempio: per una persona innamorata il volto dell'amata/o "dice" tante cose... solo a guardarlo: l'espressione degli occhi, il movimento delle labbra, la posizione delle sopracciglia, la postura della testa... tutte cose che "comunicano" anche quando l'amata/o non pensa di comunicare qualcosa: basta l'amore per lei/lui per saper/poter "leggere" cosa c'è nel suo cuore . E' un "movimento attivo" di chi ama, che si protende verso l'amata/o. Va fatto con rispetto, perchè è anche molto facile sovrapporre le proprie aspettative a quello che realmente l'altro/a ci comunica... penso a quanti commenti sbagliati si sono sentiti su disegni, atribuendo fonti di ispirazione che esistevano solo nella mente del "critico" che sentenziava... Ecco, se fossimo "innamorati" potremmo "leggere" molto di più di quello che pensiamo ci venga detto... Quando potr? e ce ne sarà l'occasione, poster? volentieri "appunti di progetto" dedicati ad una copertina...
  15. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Per i miei gusti personali un bel p? di volte... il che mi conferma sul fatto che "il bello" è un concetto molto opinabie e personale.... Per questo spesso parlo di "efficace" quando esamino un'immagine. Ci può essere il "brutto" efficace e il "bello" insipido... Per la cover dei bisonti ho "sfruttato" un rifacimento che mi ha chiesto Sergio Bonelli su una cartolina... ho ottenuto, per "par condicio"( scherzosa), di scegliere la versione della cover che mi piaceva di più ( ce n'erano quattro). E' una cover dove, al contrario di altre, a "parlare" è il paesaggio. Poche volte il lettore è "sopra" Tex come punto di vista e questa è una di quelle. Tex è appena sceso da cavallo: significa tutto il suo dolore per la scena che gli si para davanti agli occhi. Fosse stato ancora a cavallo si "perdeva" la sua "unica possibile" reazione: quella di smontare di sella e raccgliersi nei suoi pensieri. Non lo vediamo in faccia, ma intuiamo la sua espressione davanti a quello scempio. E'una scena muta, drammatica. Pensavo a queste cose prima di farla e mentre la immaginavo... non so se sono percepibili tutte vedendo il disegno, ma questa è la spiegazione che ho dato anche nel video ( poi tagliate) per "Repubblica"...volevo farvene parte.
  16. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Eh si , caro Anthony, per ogni cover spesso si provano più versioni, e l'ultima scelta è della casa editrice.... tranne in un caso, quando mi sono "imposto" per "Cacciatori di bisonti". Quelle scartate sono tenute al calduccio in un cassetto del mio studio, in attesa di trovare "sistemazione" su un volume apposito... qualce "parola" è stata fatta con chi potrebbe pubblicarlo...vedremo. Per postarle devo "accattarmi" uno scanner, che adesso non ho, visto che quello che credevo di avere non funge più... La cover del 500 era colorata completamente sull'originale ( ho pensato: facciamo un "omaggio vero" a Tex...) ma nelle prove di stampa il numero 500 in roso della testata "sparava" così tanto rispetto ai colori delicati del disegno che mi hanno chiesto di rifarla in modo "tradizionale".
  17. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Sei... ma ci sono state "dentro" pure due storie con Dylan Dog, una fatta con Baglioni ( un paio di mesi) e una con Sclavi... più le copertine varie... allora facevo L'almanacco fantascienza, lo speciale Nathan Never... tutte cose che adesso non faccio più...
  18. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Mefisto. L'ho sofferta molto... per il confronto "diretto" con il maestro Galep e per altre ragioni che non è il caso di rendere pubbliche...
  19. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Per fare un cartone animato ci vogliono tonnellate di disegni. Il "disegnatore" ufficiale d' la fisionomia ai personaggi e disegna le scene significative, poi lo stuolo di animatori si mette al lavoro. Enzo D'Al' , quello della "Lanternamagica" di Torino ( La gabbianella e il gatto) mi aveva commissionato lo studio di personaggi per una serie a cartoni animati... Quando li ho visti "cartoonizzati" mi sono un p? cadute le braccia... Per Tex direi di si solo se lo stile rimanesse realistico...
  20. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    "Puoi dirci se per caso la proposta di sostituire Galep nelle cover ti era stata fatta prima del '94?"Guarda la data vicino alla firma sulla cover dell'almanacco del West'94. Non posso dire di più sui colleghi, mi spiace. Per le copertine l'"anticipo" è da poche settimane al mese, per le storie è variabile, nel mio caso sei anni, per gli altri un bel p? meno, dipende dalla velocit? del disegnatore e dalla programmazione già pianificata.
  21. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Comincio da MIster P:Con le cartoline: ultimamente Bonelli mi lascia molta libertà di scelta nell'immagine da disegnare... Per John LLWL:si. Per ymalpas:Non sono "usato", sono "impiegato" a fare il mio lavoro: disegnare un personaggio. Il mio compito è quello di confezionare una "vetrina" all'altezza della sua fama. Se queste "vetrine" sono molte, è un fatto temporaneo, conto di assestare la produzione in modo da ritornare sulla storia a breve: anch'io ho nostalgia del disegno a vignette... I lettori hanno altri bravissimi disegnatori da trovare tra le pagine...
  22. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Non riesco a dare una cifra precisa, ma sto molte ore al tavolo da disegno, anche se non disegno... cerco materiale, documentazione, imposto la tavola , poi cancello, cerco l'idea, la cambio, mi incazzo perchè non viene fuori una fava... ricomincio, la matita non va... il pennino fa i ca... i suoi e il pennello ha deciso che oggi sciopera... E' dura la vita, a volte, per uno che se la passa "tranquillo" su un "trespolo" a fare i "disegnini" invece di lavorare... L'altro giorno ho finito una nuova cover di Tex ( l'inedito) adesso sono al lavoro su quattro copertine ( due cartoline e due per Repubblica/L'espresso)sono pieno di dubbi per le copertine "Repubblica"... la paura che "esca" troppo il mio stile, la paura di non riuscire ad "acchiappare" la sensazione dell'immagine originale, la paura di non fare un bel disegno, che Tex non "sia lui", che non si capisca il disegno da cui deriva... e lo scopro solo disegnando, per cui puoi buttar via una mattinata per niente, perchè quello che hai fatto non va bene e devi ricominciare da capo... per questo trovo impossibile dare dati certi e precisi... Se andassi da uno psicologo si suiciderebbe (lui) in tre sedute...
  23. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Non trovo che sia il "rallentamento" del lavoro del disegnatore la ragione dell'"allontanamento" di due pards. Bisognerebbe però fare la domanda agli sceneggiatori... per una risposta sensata. Se fossi al loro posto li userei più spesso tutti e quattro, anche se farlo non è come dirlo, per le loro caratteristiche uniche e specifiche, di cui ho già parlato qualche post fa, che rafforzano il mito del quartetto. Non è facile, certo, ma nessun lavoro è mai facile, soprattutto questo, quando devi "acchiappare un sogno" e portarlo sulla carta.
  24. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Lo scopriremo solo leggendo... non sono chiaroveggente...
  25. cvilla

    Domande A: Claudio Villa

    Io ho avuto la sceneggiatura finale non posso dire cosa e quanto avesse limato: so solo che c'era anche la sua supervisione su quelle pagine. Per Due: boh, con Tito ci sentiamo un giorno si e l'altro pure... ho già lavorato con lui un paio di volte... c'è apertura e scambio di idee... non penso mi troverei male...
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