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TWF - Tex Willer Forum

borden

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Messaggi pubblicato da borden

  1. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Bob Rock dice:

    Io non ho criticato il fatto che pensasse, ma la prolissità e l'improbabilita degli stessi: "per fortuna c'è un po' di sabbia sul fondo.... nell'agonia della morte il mio povero animale ha intorbidito l'acqua! Ma questa era vicina". Non ti sembra un pensiero ridondante?  Anche perché dai disegni si direbbe che nuovi in un buon metro d'acqua, invece,  a giudicare dal cavallo, si è no mezzo metro, quindi in mezzo metro, sabbia o non sabbia, sei visibilissimo dalla sponda del fiume altro che ringraziare il cavallo, devi solo sperare in qualche santo che non ti becchino. E riguardo all'insenatura bastava dire che sperava di non essere visto,  non che, guarda un po', l'aveva adocchiata poco prima.  I pensieri è giusto che li abbia, solo meno prolissi e meno improbabili. Poi, oh!,  Boselli può far pensare i suoi personaggi come meglio crede, rimane sempre e soltanto il mio personalissimo punto di vista. 

    Proprio perché a te e sicuramente ad altri sembra improbabile, è stato necessario spiegarlo. Questo stesso tuo intervento lo ha dimostrato! :lol:

  2. 40 minuti fa, Bob Rock dice:

    Mi dispiace essere l’unica voce fuori dal coro ma non ho trovato questa storia così avvincente, per carità, rimane comunque una buon racconto, interessante dal punto di vista storico visto che narra di eventi a me sconosciuti, ma devo ammettere che non mi ha appassionato granché, probabilmente sono stato condizionato dal sapere già tutto, compreso l’epilogo, dopo avere letto la prefazione, molto doviziosa di particolari, compresi i  nomi dei protagonisti, tutto ritrovato nella sceneggiatura di Boselli che, rispetto agli accadimenti reali ha, “soltanto”, aggiunto Tex, Carson, la Warne e qualche piccola licenza narrativa.

    Secondo me questo Texone rappresenta, chiaramente, cosa può succedere quando si narrano avvenimenti e personaggi della storia reale che hanno, come protagonista, un personaggio di fantasia, in questo caso Tex (ma anche  Carson), che non può cambiare il corso degli accadimenti reali rischiando, quindi, di essere solo uno spettatore.

    GLB, ad esempio, ha sempre rimodellato la storia, l’epoca ed i personaggi reali che utilizzava per le sue storie per narrare quello che lui voleva raccontare e, soprattutto, a modo suo, come ha fatto con la guerra messico-statunitense o con personaggi come i Dalton, Cochise, Buffalo Bill, solo per citarne alcuni, però, quando ha toccato avvenimenti reali ed è rimasto abbastanza fedele a come si sono svolti nella realtà, mi viene in mente  “Apache Kid”, il risultato è stato meno convincente di altre sue storie con un Tex ridotto quasi al ruolo da coprotagonista impotente.

    È ovvio che il contesto o l’ambientazione storica debbano essere usati nella narrativa, altrimenti non avremmo film, romanzi o fumetti ambientati nelle varie epoche storiche, ma una cosa è utilizzarli per i propri fini narrativi un altro è rimanerne troppo fedeli rischiando di restare ingabbiati dallo svolgimento di eventi di cui si sa già tutto e sono immodificabili.

    Boselli già con “Il passato di Carson” ha utilizzato avvenimenti e personaggi storici reali per scrivere uno dei suoi riconosciuti capolavori grazie al fatto che non è rimasto vincolato ai soli fatti reali, un altro esempio ben riuscito è “i giustizieri di Vegas” dove ha brillantemente raccontato le imprese della “Gang di Dodge City”(mi limito ad albi che ho letto in quanto non acquisto regolarmente il Tex regolare), ma con le storie del giovane Tex ho l’impressione che si sia fatto prendere la mano dalla Storia con la “esse” maiuscola come nel caso di questo albo o nel caso de “il passato di Cochise”, su Tex Willer, dove l’affare Bascom, evento sicuramente degno di interesse a livello storico, ha, però, a mio parere, occupato buona parte dei sei albi totali senza nemmeno avere la partecipazione di Tex che era impegnato in una storia parallela.

    Riguardo all’eccessivo spiegazionismo, che spesso viene imputato a Boselli, devo dire che, effettivamente, l’autore a volte dà delle descrizioni un pelo troppo dettagliate come se si trattasse di un romanzo e non di un fumetto che, invece, ha l’ausilio dei disegni che, se fatti bene, sono più esplicativi di tante parole.

    Non sono un lettore che fa l’autopsia delle storie che legge cercando sempre il pelo nell’uovo, ma in questo Texone ci sono due passaggi che ho trovato troppo descrittivi e prolissi, a dimostrazione, secondo me, di come Boselli a volte, manchi di incisività nei dialoghi; il primo è quando a Carson, durante il guado del fiume a pag. 91, gli viene colpito il cavallo e si ritrova a dover sfuggire all’agguato nuotando sott’acqua, che oltretutto è bassissima in quanto emerge mezzo cavallo adagiato sul fondale, e pensa: “per fortuna c’è un po’ di sabbia sul fondo… nell’agonia della morte il mio povero animale ha intorbidito l’acqua!... ma questa era vicina!” (si riferisce alla pallottola rappresentata dallo ziip) e prosegue :“peste! sto per uscire allo scoperto, sono quasi a riva… speriamo di essermi spostato abbastanza, verso…” e nella vignetta successiva di pag. 92 continua: “si! è l’insenatura riparata che avevo adocchiato!... con un po’ di fortuna, forse non mi hanno visto dirigermi qui!”, tutto questo in 3 sole vignette dove, sinceramente bastava molto meno visti anche gli eloquenti disegni di Dotti.

    L’altro passaggio è quello di pagina 143 dove Tex, mentre scala una parete liscia e a strapiombo, sente il bisogno di pensare: “per fortuna, ripida com’è, la parete è solida e senza detriti… non stiamo facendo troppo rumore…” e ancora: “… e non stiamo dunque attirando l’attenzione di quella solitaria sentinella laggiù…” e conclude: “speriamo che non gli venga in mente di alzare lo sguardo… anche se è una notte senza luna, contro questa parete chiara io e Konrad spicchiamo più di quanto avrei desiderato…”, anche in questo caso, visti i disegni, poteva bastare molto meno.

    Concludo, visto che mi sono dilungato anche troppo (e Borden potrà dire: ma guarda chi deve parlare di sintesi!), che questo Texone rimane comunque un buon albo ma, a mio avviso, niente di eccezionale, almeno non così eccezionale come lo è stato per altri forumisti (non fatemene una colpa:D).

    Sono contento che non ci sia una unanimità sospetta :D   Perciò grazie per la recensione più critica.

     

    Terrò presente naturalmente alcune tue obiezioni sullo spiegazionismo. A volte, nei fumetti Bonelli, e non si può dire che non fosse così anche nel Tex di GL, c'è l'horror vacui e il vuoto si riempie con osservazioni, a volte fondamentali, a volte utili, ma, forse, talvolta, fini a se stessi. Non ho riletto le suddette scene, ma penso che forse tu abbia ragione sui pensieri di Tex nella scena dell'arrampicata, mentre tendo a credere che nella scena di Carson i suoi pensieri fossero funzionali alla comprensione e che i disegni da soli non sarebbero bastati. Può darsi che mi sbagli.

     

    Non credo di sbagliare, invece, nel non condividere la critica che tu hai comunque espresso in modo meno assolutista e più garbato di Exit, quella che riguarda l'aderenza eccessiva di questo Texone alla Storia.

     

    Non ti vorrei deludere. A parte il monumento, le scene di Shiloh (solo la battaglia), e il massacro del Nueces (una dozzina di tavole?), TUTTO IL RESTO E' COMPLETAMENTE DI FANTASIA. Completamente. A parte i nomi. Ma anche Kit Carson è un nome storico, dunque questo non dimostra un bel niente. I personaggi storici (Duff, Mcrae, lo sceriffo Braubach, Waldrip, Kate Warne) fanno cose totalmente inventate da me, NON QUELLO CHE HANNO FATTO DAVVERO. Il giornalista e suo nipote, i giovani tedeschi Konrad e Klaus, le gesta di Kate, la fuga da Camp Verde, lo scontro finale... TUTTO INVENTATO. Non c'è mai stata una fuga da Camp Verde, nè uno scontro al ranch dell'immaginario Morris, nè tantomeno  dopo la guerra i cattivi  si sono mai uniti negli immaginari Confederados, il ranger Cass Mitchell è inventato, e, tienti forte, non è mai esistita neanche la grande fuga dei coloni tedeschi. Solo quelle poche decine morte al Nueces ci hanno provato. Ed è finita male.

     

    Ora mi spieghi come puoi sostenere che ho semplicemente aggiunto Tex, Carson e Dick alla Storia?? Tutt'altro. Ho inventato di sana pianta TUTTA la storia. Con la s minuscola.  

    ;)

     

  3. 1 ora fa, Grande Tex dice:

    É chiaro che se uccidi qualcuno sorridendo non sei esattamenre una brava persona.

    Tex non lo farebbe

    Tex sorride quando magari deve dare un pugno a uno o rubacchiare qualcosa( e a differenza di Diablero non lo trovo un problema,né uno sfregio al personaggio.Tex ha delle necessità e ha uno spirito anarchici che tutto sommato lonporta a divertirsi sempre quando per un verso o per l altro viola la legge,senza che questo comporti danni per nessuno).

    Ma da che mi ricordo Tex non ha mai né sorrjso né preso con leggerezza l uccidere qualcuno

    Sorride per ingannare il marinaio che la sorprende.  Non era ovvio come una casa? :rolleyes:  Mica perché si diverte. 
     

    La prossima volta la mostro che torna in cabina distrutta per la tensione e si cambia le mutandine

     

    oppure faccio vedere quando ubriaca Waldrip prima di fotterlo (cosa che fa, ma in un altro senso)

     

    Solo che poi la storia con tutti questi dettagli diventa una super palla di 300 noiose pagine. 

  4. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Letizia dice: dai!

    Non era più semplice divincolarsi (la teneva il polso sinistro con la sua mano destra) con un calcio "intimo" e poi semplicemente spingerlo in mare?

    L'ha spinto in mare, Leo, non puoi vedere cose che non ci sono.

    E così.  Ma le probabilità che sia annegato sono alte

  5. Il richiamo a personaggi della serie c’è sempre stato in tutte le serie’ Tex compreso. 
     

    La Storia, come è giustamente stato detto, è solo una miniera di possibili soggetti su cui si lavora in assoluta libertà e lo facevano anche Gl, Sergio, D Antonio, Berardi, John Ford. Solo il western spaghetti no, con poche luminose eccezioni 

    E come giustamente ha detto qualcuno l’impostazione pseudo storica di questo Texone è più unica che rara

  6. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Doudou dice:

    Caro Borden, tenendo conto di "Tra due Bandiere", sembrerebbe che Kit Carson non conosca personalmente "Damned" Dick Dayton e viceversa. Nel suo ultimo Texone, questa cosa ha avuto una sorta di Ret-Con, per cui chiedo quale sia la VERA storia da seguire.

     

     

    Personalmente me ne infischio.

  7. 12 minuti fa, Leo dice:

     

    1) il pentimento di Macrae, che a me è piaciuto molto, è farina del tuo sacco o è verità storica?

     

    Ma chiaramente me lo sono inventato. Questo non vuole dire che sia "perdonato", come ha equivocato qualcuno. E schiatta pure!

    12 minuti fa, Leo dice:

    2) qual è la tua interpretazione circa la frase lasciata a metà di Kate su Carson. Secondo te, che cosa voleva dire? Non lo sto chiedendo all'autore Boselli, ma al lettore forumista Borden.

     

    Ma se avessi voluto finire la frase, l'avrei fatto.

    12 minuti fa, Leo dice:

     

     

    12 minuti fa, Leo dice:

     

     

    Infine, ancora complimenti. C'è un profluvio di post entusiastici. Storia magnifica, comincio a credere che tu non sia del tutto umano, e la cosa mi fa un po' paura 😱 

    E vi ringrazio.

     

    Ma credimi, l'unanimità non esiste. C'è un piccolo forum che trova questa storia anatema per Tex. Quelli sono naturalmente haters...

     

     

    Ma altri pareri discordi è pacifico e normale che ci siano

  8. Non solo è OVVIO che NON hanno consumato, ma non mi sembra neppure che ci sia il dubbio. Altrimenti lo avrei fatto capire dal dialogo, che semmai, data la frustrazione di Waldrip e la bautta sul whisky, lascia capire il contrario.

     

    E  c'è il precedente del battello, in cui veniva detto a chiare lettere che la tecnica di Kate si ferma prima.

     

     

    Non è mica Lily Dickart!

     

     

    Ma se ambiguità c'è, ben venga.

  9. <span style="color:red">2 ore fa</span>, Piombo Caldo dice:

    A me sono andati su i battiti già dopo 3 pagine.

    Adesso vado avanti, ma se continua così dovrò fare commenti ogni 20 pagine

    .🙋‍♂️

    Letto altre 20 pagine.

    Forse ci sta anche lo 

    SPOILER, 

    anche per i prossimi commenti.

    Qui salta fuori che Tex in confronto a Carson è ancora un pivello.

    Poi a pagina 32 cè un primo piano di Carson fantastico.

     

    Ma che pivello... è forse un pivello in Tra due bandiere?

  10. 3 ore fa, MarrFarr dice:

    Congratulazioni di cuore per l'invidiabilissimo traguardo raggiunto!

     

    Sfogliando il nuovo Texone mi è di nuovo venuto in mente Della Monica che secondo me sarebbe perfetto per questa formula. Che probabilità ci sono di vedere realizzata questa idea?

     

     

    Potete esprimere desideri, ma non fare domande sui disegnatori.

    Certe scelte sono insindacabili e dovute a molteplici fattori, criteri e metri di giudizio, non riducibili al parere del sottoscritto. 

     

    4 ore fa, Jeff_Weber dice:

    Ti domando, hai oggi memoria di tutto quanto ci sia stato dietro a questi numeri e alla conseguente statistica riportata nell'articolo, oppure tendi in parte a dimenticare, essendo sempre proiettato verso il futuro?

     

     

    Beh, molto mi ricordo ancora, finché non rimbambisco.

  11. <span style="color:red">30 minuti fa</span>, Testa di Vitello dice:

    Io l'ho scritto. "Colorado Belle". A mio avviso una delle storie più belle di sempre. Non vedo cosa ci sia di strano. 

     

     

    Strano giudicare  un'annata per una sola storia. Il mio è solo un commento. Ci sono annate con storie migliori sia mie che di Nizzi. Anche a me piace la mia storia Colorado Belle, per la quale ho un debole. Ma credo che La Grande invasione sia meglio e si accompagna al Mefisto di Villa e ad altre storie discrete. Eppure non ho ritenuto fosse sufficiente per votare 2002. Ho votato 2000 perché ci sono storie mediobuone di Nizzi e mie senza nessuna caduta e questo secondo me fa buona un'annata nel suo complesso.

     

    Solo un commento sui criteri, tutto qui. Qui non votiamo la singola storia, ma l'ANNATA, no? Se Colorado Belle non è in buna compagnia, l'annata non è così buona.

  12. <span style="color:red">13 ore fa</span>, Diablero dice:

    Non ho voglia di fare la solita risposta articolata che porta via troppe tempo, quindi mi limiterò a rispondere con 2 parole.

     

    Golden Pass.

     

    (La storia e, per chi non riuscisse a capirlo leggendola, la presentazione dello stesso Sergio Bonelli in cui ammette tranquillamente che iniziava le storie scrivendo le prime tavole prima ancora che gli arrivasse la "scintilla" dell'idea, contando sul fatto che "prima o poi" gli arrivasse. E che lì non gli era arrivata. Quindi a questo punto se volete contestare, contestate direttamente quello che dice Sergio Bonelli, non quello che dico io...)

     

     

     

    Golden Pass, però, non si può considerare un esempio classico. Sergio aveva da tempo smesso di scrivere.

     

    Per quanto mi riguarda non scrivo mai soggetti, però non ho mai cominciato una storia senza sapere che cosa voglio raccontare.  

  13. <span style="color:red">1 ora fa</span>, PapeSatan dice:

    Non per il bene di Donna ma per il bene della saga.

    L'elemento femminile stabilmente riconosciuto e inserito nel contesto di famiglia del protagonista o co-protagonista sarebbe una zavorra di difficile gestione in "Tex". Infatti, Gianluigi Bonelli fece morire quasi subito Lilyth, Tex ha avuto un figlio maschio ben presto adulto e vaccinato, Tiger ha perso subito la sua amata, Kit rifugge da Manuela...

     

     

    Mi spiace per te, ma ho tutta una saga in mente in cui Carson si ritira a vita privata e fa il nonno con i nipotini nati da Kit e Donna.

     

    Lo deve fare lui, perchè Tex non ne vuole sapere. Infatti, all'insaputa di tutti, si è fatto una seconda famiglia con la bellissima sorella di Sagua delle Terre Alte e ha una mezza dozzina di altri figli meticci che contendono a Kit il potere sui Navajos.

     

    Tex, soggiogato dalla perfida seconda moglie e da uno stregone cattivo, e perdipiù affetto da un Parkinson che gli impedisce tragicamente di beccare il bersaglio, viene giudicato incapace di intendere e di volere e vaga folle nel Mojave Desert imprecando contro Mefisto.

     

    Spero ti piaccia. Sarà una saga di una dozzina di albi.

     

     

  14. <span style="color:red">13 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Chiedo venia ma non sono esperto in distanze a cavallo e comunque, ora che mi ci fai pensare, almeno fino ad un certo punto il treno doveva arrivare. Proprio in una stazione Carson, sulla via del ritorno da Heaven, sta aspettando l'arrivo del treno 809 con a bordo Tex in una bellissima storia tua e di Marcello, Carson non è uno che ama i treni ma non disdegna nemmeno le comodità quando è il caso. ;)

     

     

    Quel treno è maledetto. La linea è stata sospesa e le rotaie sono piene di erbacce. Il vagabondo che pernotta nella stazioncina abbandonata vede i fantasmi dei banditi e dei Nez Percè...

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