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TWF - Tex Willer Forum

borden

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Messaggi pubblicato da borden

  1. <span style="color:red">15 minuti fa</span>, Laramie dice:

    Sulla questione di Cochise concordo, anche se è spiegabile, pur con un po'di sforzo.

     

    Tex fa il nome di Kirker, il quale alla fine è quasi un calco fonetico dallo spagnolo all'inglese (Querquer si pronuncia "kerker") e Cochise, essendo persona intelligente, nonché pacifista e non violenta, si dice "Uhm, gli altri li ammazzo, ma questo lo lascio in vita che voglio vederci chiaro".

     

    Poi, nello spazio bianco tra una vignetta e l'altra (semi cit.) Tex gli rivela che Kirker e Querquer sono la stessa persona.

     

    È un'arrampicata sugli specchi degna dell'Uomo Ragno, però per me fila.

     

    Riguardo alla questione tortura, io la vedo nell'ottica del Tex giovane: è un eroe in divenire, quindi magari è proprio la morte atroce di Kirker (che di certo non è stata né rapida né indolore) a far nascere in lui il rigetto per simili pratiche.

     

     

    Non c'è nessuno sforzo. Tex parla in modo che Cochise  senta. Punto. E' tutto chiaro.

  2. <span style="color:red">57 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Veramente, se non ricordo male, Boselli ci aveva detto che Airoldi avrebbe voluto albi di 112 pagine con 110 di fumetto come la serie classica (ha ancora senso chiamarla regolare?) ma lui aveva replicato che non era fattibile ed alla fine lo stesso Boselli avrebbe proposto il compromesso degli albi di 64 pagine con 62 di fumetto.

    Se sbaglio qualcuno mi correggerà, suppongo.:D

     

     

    No, Airoldi voleva puntare sul formato 62 e io ero d'accordo perché altrimenti non ce l'avrei fatta. Tutti d'accordo sul formato.

     

     

  3. <span style="color:red">8 ore fa</span>, Letizia dice:

    Io non sono né sostenitrice di una tesi né dell'altra.

    Però ci sono un paio di considerazioni che vorrei fare.

    1) Le ristampe di Tex Willer sono tutte in volume unico. Perché?

    2) I cliffhanger vanno a farsi benedire nelle riletture successive, così la curiosità di come andrà a finire la storia, così l'attesa di un mese dell'albo successivo.

     

     

    Eppure,tu che sei una narratrice, dovresti sapere che le storie si leggono a diversi livelli. Prince Valiant e Terry e i pirati funzionavano alla grande nelle tavole domenicali e nelle strip quotidiane, così come, sia pur diversamente, se raccolti in  grossi volumi. Così come gli albetti di 32 a striscia di GL quando raccolti nel "Tex gigante".Perchè? Perché gli autori sanno scrivere e la storia dunque funziona ugualmente

     

    INVECE Jungle Jim di Alex Raymond, se raccolto in volume, dimostra il suo NON essere una storia, ma un'insopportabile accozzaglia di tavole e scene slegate.

     

    Ora, spero e credo che le mie lunghe storie appartengano di più alla prima categoria e che funzionino a entrambi i livelli.

    <span style="color:red">2 ore fa</span>, nikolai dice:

    SPOILER

    .

    .

    .
    Ciao a tutti, sono nuovo qui al forum. A me questa storia é piaciuta tantissimo ed é la mia preferita tra quelle di questa serie finora. 
    Mi é piaciuto come sono stati caratterizzati i cattivi (sia per quanto riguarda i testi che i disegni) ed infatti mi é un po' dispiaciuto che questi in alcuni casi morissero senza tanti complimenti come nel caso di Wess il quale inizialmente non mi sono neppure reso conto fosse morto. Inoltre non ho capito che fine a fatto il pistolero di colore guardiaspalle di Querquer che sembrava un cattivo con una certa importanza dato che era ben caratterizzato ma che da un numero all altro scompare

     

     

    Bravo! Nel primo caso mi sono reso conto tardi che De Angelis non l'aveva mostrato bene nel momento della morte.

     

    Nel secondo davvero non so che fine abbia fatto (eufemismo per dire che me lo sono dimenticato). Volevo inserito nel  finale al posto di un bianco ma non l'ho fatto per non creare un altro "caso Wess". Chissà, questa è una serie, magari torna utile in futuro ed entra nella banda di Raza o qualcuno di simile.

  4. <span style="color:red">7 ore fa</span>, PapeSatan dice:

     

    Siccome "Tex Willer" esce mensilmente con un numero di pagine relativamente basso, il mio auspicio è che le storie lunghe e complesse (due attributi che, quando presenti insieme, aumentano esponenzialmente la frammentazione di lettura) siano centellinate.

    Siamo sicuri che dietro non ci sia ANCHE una scelta editoriale per tirare in lungo una collana che vende e che altrimenti sarebbe destinata a concludersi rapidamente non appena colmati i buchi narrativi della serie gigante?

     

     

    Ti assicuro, il motivo è solo ed esclusivamente artistico ossia la mia personale ispirazione e voglia di raccontare

     

    In quanto ai tempi e alla frammentazione, per fortuna non sei cresciuto negli anni trenta con le STRIP QUOTIDIANE... :D

     

     

  5. <span style="color:red">40 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Però poi iniziano le proteste sul fatto che non ci sono più le storie "importanti" di una volta, eccheppalle sempre storielline da due albi con i trafficanti di whisky, etc etc etc etc :laugh:

     

    "Vorrei storie da un albo così non mi devo ricordare niente, ma voglio anche storie drammatiche e piene di colpi di scena e appassionanti e etc etc etc"

     

    Davvero, questa mania del "voler andare in cucina a spiegare al cuoco come si fa la zuppa" mi sembra solo un altro esempio del TAFAZZISMO di cui parlavo prima. "Sono belle storie ma le vorrei fatte su misura così e così", e sappiamo tutti che se poi le fanno così la reazione sarebbe un bel "cheppalle che noia"  :rolleyes:

     

    Perfettamente d'accordo.

     

    Comunque le prossime storie sono tutte in due o tre albi. Cuntent? (non tu, gli altri).

  6. <span style="color:red">39 minuti fa</span>, Gas Gas dice:

    Non sono un osservatore così attento. Io faccio il lettore con i miei dubbi e le mie curiosità e tu fai lo sceneggiatore con i tuoi modi e i tuoi tempi.

    Uscendo dalla nostra "diatriba", mi complimento con te per la gestione di Tex Willer anche se io preferisco le storie ambientate nel passato di Tex piuttosto che nel passato storico.

    Vedere Lilith, sebbene in poche scene, mi ha fatto piacere.

    Ti chiedo se ci sarà ancora spazio per Sam Willer e Gunny Bill ( in qualche racconto retrospettivo) prima di arrivare al Tex Willer ranger.

     

    Gunny solo in un flashback di una  prossima storia di Giusfredi-Valdambrini.

     

    E Lilyth, come ho  accennato, con Gomez.

  7. <span style="color:red">49 minuti fa</span>, Gas Gas dice:

    Sì, probabilmente confondo te con Nizzi 🤣🤣🤣 ( sto scherzando, sia chiaro)

     

    A pag 46 la vignetta in alto: a destra, sullo sfondo, un cumulo di terra ( la tomba del torturatore) e un indiano accovacciato che scruta le tracce; a sinistra Wess che dice a Don Santiago che dalle tracce pare proprio che Tex possa essersi salvato e che bisogna rintracciarlo al più presto.

     

    Non bastava perché, non credo tu l'abbia notato, io non faccio mai scene di meno di una pagina. Ribadisco: una o due vignette "volanti" sarebbero state un obbrobrio per il mio senso del ritmo e dello stile.

  8. 1 ora fa, Gas Gas dice:

    Manca una vignetta dove il lettore possa vedere gli indiani che, leggendo le tracce ( o che so io), deducano che Tex fosse ancora vivo.

    Sarebbe bastata una vignetta. Ci sono arrivato lo stesso, ma mica voglio fare un processo.

    Spesso si danno spiegoni interminabili e stavolta mi sono trovato "spiazzato" da tanta fiducia.

    Era solo curiosità,  niente di più. 

    Io non metto spiegoni interminabili, ti confondi con qualcun altro, forse.:rolleyes: Metto solo quel che serve, né più né meno..

     

    E non "bastava una vignetta". Una vignetta dove la metti? Ci vuole una scena. E una scena è troppo per una simile quisquilia.  ;)

     

    Esiste qualcosa che si chiama "ellissi narrativa" a cui certi autori non vi hanno abituato, ripetendo le cose all'eccesso.

  9. <span style="color:red">3 minuti fa</span>, Gas Gas dice:

    Certo che ci sono, ma io intendevo dire che Skybuck non conosce quegli eventi e quindi come faceva a sapere che Tex fosse ancora vivo?

    Poteva essere morto e i cowboy se lo erano portato via.

     

     

     

    Te l'ha spiegato Diablero, potevi arrivarci da solo, sarebbe stata una zeppa pallosa. Skybuck e soci sanno  leggere le tracce!

  10. <span style="color:red">7 ore fa</span>, Diablero dice:

    È dall'inizio che la serie Tex Willer ha una marcia in più (almeno nelle storie scritte da Boselli) rispetto non solo alle altre testate Bonelli ma persino rispetto al Tex "classico" degli stessi autori, quindi non mi ha stupito il fatto che questa storia sia stata appassionante e divertente (specie in confronto agli ultimi 4 albi della serie regolare...). Ma devo ammettere che non mi aspettavo (più) un così buon equilibrio fra le parti "storiche" e quelle Texiane.

     

    Dopo le belle storie su Lincoln e i Seminole, che avevano questo equilibrio, e la "parentesi di pura texianità" con le origini, Boselli aveva scritto le storie del Montana e di Juan Cortina dove questo equilibrio si era un po' perso, sia pure in albi ottimi che complessivamente mi erano piaciuti, in entrambi i casi per un eccesso di "nomi storici da infilare e citare" (nel secondo caso più giustificata dalla presenza di tanti ranger, mentre nella storia del montana alcuni inserimenti mi erano parsi gratuiti, tipo l'indiano che sarebbe diventato famoso decenni dopo). E il video postato ad inizio serie con "adesso Boselli vi spoilera i primi due albi" mi aveva fatto temere il peggio...  :laugh:

     

    Invece, un po' perchè qui anche la parte "storica" era più "drammatica", e il numero di nomi da ricordare più limitato (ci sono come al solito un sacco di personaggi, ma la maggior parte sono già noti, da Geronimo a Lilith, e non occorre fare fatica a distinguerli), la parte "storica" è meglio integrata (anche se Tex alla fine con le vicende di Bascom è ben poco "integrato", non avendoci praticamente nulla a che fare e ricongiungendosi con Cochise solo alla fine). Ho letto di altri che avevano gradito poco il primo albo perchè presentava soprattutto le avventure di Cochise, ma onestamente con 4000 pagine di Tex all'anno non capisco queste crisi di astinenza da Tex.  (Sarà che il mio Tex ideale rimane quello di GL Bonelli che fece un intero albo senza che Tex vi comparisse una volta....). per me le tre vicende parallele di Cochise e alleati contro Bascom, la ricerca di Tahzai e Delkay, e le indagini di Tex erano tutte appassionanti (anzi, la mia preferita è proprio la sotto-trama di Tahzai e Delkai)

     

    Come al solito non mi piace fare "recensioni", quanto piuttosto segnalare le cose peculiari o che mi hanno colpito di più.

     

    1) Non l'avevo notato all'inizio, ma cercando su wikipedia info sul Kircher storico ad un certo punto ho notato una cosa che leggevo senza notarla da mesi: la data di nascita presunta di Cochise per wikipedia inglese è il 1805 (invece per wikipedia italiana è il 1810, altri siti danno "fra 1805 e 1810" e altri ancora prudentemente dicono "data di nascita sconosciuta").  Il fatto che combattesse i messicani nel 1830 è storico, ma all'epoca non era un ragazzino.

    La sua data di nascita nella continuity di Tex Willer viene grossomodo data nel primo albo, dicendo che nel 1831 aveva 13 anni (quindi sarebbe nato nel 1817 o 1818), il Cochise su Tex Willer ha quindi 43 anni circa mentre quello "storico" ne aveva già 51-56.  Quando morì di morte naturale nel 1874 aveva quasi 70 anni, e all'epoca in cui lo si vede nella serie regolare dovrebbe quindi avere più di 80 anni, un po' troppi. Da qui immagino il "ringiovanimento" (con la nuova data di nascita ne dovrebbe avere meno di 70). Anche Tahzai viene un po' ringiovanito (quello storico era nato nel 1842 o 1843).

     

    Insomma, il diabolico Borden, zitto zitto senza nemmeno dirlo sta modificando tutto il west per renderlo compatibile con Tex! (cosa che approvo, meglio cambiare il west che cambiare Tex. Se Tex dice che Cochise nel 1885 è ancora vispo e arzillo, si cambia la data di nascita di Cochise! :laugh: )

     

    2) Sempre una curiosità scoperta cercando info: il nome della moglie di Cochise, figlia di Mangas Coloradas significherebbe in inglese "Something-at-the-campfire-already-cooked". E ho pensato all'unica battuta che dice in tutto il primo albo in cui interviene per dire che la cena è pronta e si raffredda. Diavolo di un Borden, dove va a nascondere le citazioni! :laugh:

     

    3) De Angelis davvero si sta dimostrando un grandissimo disegnatore western (anche se sbaglia l'altezza di Mangas Coloradas...), ormai uno dei migliori su Tex: perchè gli hanno fatto perdere tanti anni a disegnare Nathan Never, dico io...

     

    4) A parte l'età di Cochise ci sono un sacco di "libertà narrative" che Borden si prende con la storia, e fa benissimo, Tex Willer non è un documentario, su Galeana ci sono un sacco di testimonianze divergenti e incompatibili, e tutte parlano di una storia durata giorni se non settimane in luoghi e posti diversi, a raccontarle ci volevano un sacco di albi solo per quello, meglio una bella cena con massacro alla Trono di Spade. Però una cosa bisogna dirla, il povero Kirker sarà stato anche un sanguinario massacratore cacciatore di scalpi, ma probabilmente Galeana non l'aveva organizzata lui e i suoi indiani non c'erano nemmeno (vedere https://www.farwest.it/?p=1394 per diversi resoconti, tutti diversi...)

     

    5) Le mie ricerche all'inizio sono state ostacolate dal fatto che cercavo "Santiago Querquer" trovando pochissimo, mentre la pagina di wikipedia e la stragrande maggioranza degli articoli sono su James Kirker, che visto che è il nome che Querquer assume dopo la finta morte pensavo fosse farina del sacco di Boselli. Invece non è che il fatto che Querquer e Kirker fossero la stessa persona fosse questo gran segreto... insomma, lo sapevano già tutti, comprese le autorità messicane che gli avevano messo una taglia sulla testa... :laugh:

     

    6) Ribadisco (inutilmente, lo so, ma la verità bisogna dirla...) che questa serie va letta albo per albo senza attendere. Non è "costruita" come un unica storia affettata in sei parti. È fatta come le vecchie strisce, ognuna ha un suo svolgimento, un suo conflitto e finisce sempre in una specie di cliffhanger, in cui magari Tex sembra spacciato e poi l'albo dopo si scopre che non si era fatto niente (vedere per un classico esempio il cliffhanger fra numero 54 e 55). Boselli ha spesso detto che il Tex che preferisce è quello delle vecchie storie a striscia (anche perchè è quello che leggeva da bambino, immagino) e qui riproduce anche quell'aspetto di quel Tex "classico".  Aspettando per leggerli in fila poi vi scontrate con lo stesso effetto che si aveva leggendo le prime storie nella versione "gigante", in cui quel tipo di narrazione chiffangger dopo cliffhanger, conflitto dopo conflitto, ad un ritmo indiavolato adatto per un tot di pagine diventava stancante quando ne leggevi tanti di fila...

     

    7) Delkay era stato presentato per la prima volta, già anziano, anni fa nel maxi sui Tre Bill, e già allora era stata preannunciata la sua presenza futura nella storia sull'affare Bascom su Tex Willer. Domanda per Borden: all'epoca avevi già chiara in mente la storia e il ruolo che avrebbe avuto Delkay, o avevi solo deciso che Tex l'avrebbe incontrato in questa storia?

     

    8) Visto che finora molti punti che ho citato parlano della "storia reale", vorrei fare gli applausi a Boselli anche per come non abbia celato i massacri di innocenti, le torture e i crimini commessi anche dagli apache (anche se ha attribuito le cose peggiori a Geronimo come fatte all'insaputa di Cochise). Dagli anni 70 in poi (quindi ormai sono 50 anni...) la rappresentazione degli apache e degli indiani in genere pare quella di Lupo De Lupis, il lupo tanto buonino che non fa male a nessuno e viene calunniato e incolpato di cose che non ha fatto.  È una cosa che mi fa uscire dai gangheri ormai, un po' perchè sono 50 anni che c'è questa rappresentazione e i film western con gli indiani catti-cattivissimi e basta sono stati ampiamente superati e ghettizzati, e poi perchè io ci sono cresciuto con quei film "revisionisti" e che si definivano "più fedeli alla realtà storica", ci avevo creduto, e scoprire in seguito pian piano man mano che mi informavo che mi avevano raccontato delle favoline e che erano ancor meno fedeli alla realtà storica dei film che li hanno preceduti, mi ha fatto girare un po' le...

     

    9) Il Bascom rappresentato è veramente odioso, il fatto che sia solo presuntuoso e ottuso e non in malafede o corrotto lo fa odiare ancora di più. Spero che ci sia una storia futura di Tex Willer in cui Tex gli faccia almeno ingoiare i denti, o meglio ancora, lo metta sottoterra a guardare crescere l'erba dalle radici...  (tanto il Bascom storico sparisce dalla Storia e viene accoppato in guerra dopo un solo anno da questi eventi, tanto vale farlo accoppare da Tex...   )

     

    10) Nel numero 51, Bascom è descritto come "diplomato con ottimi voti"  a West point. È una cosa che ho letto altre volte, ogni volta che ho letto una versione di questo incidente a fumetti, Bascom viene definito come uno graduato a west point con "ottimi voti", probabilmente per presentarlo come il tipico ufficialetto che conosce solo la teoria e non la pratica. Ma in realtà Bascom era davvero un asino conclamato! Nel suo corso era passato come ventiseiesimo su un totale di ventisette! Era l'asino della classe! (e probabilmente era stato spedito in Arizona proprio per quello). Fa impressione pensare che centinaia di innocenti si sarebbero potuti salvare e una guerra non sarebbe scoppiata se solo magari un professore di matematica non avesse dato un 6 politico a quell'idiota e l'avesse bocciato. Ecco cosa porta il degrado della scuola! :angry:

     

    11) Nella storia si dà molta importanza all'idea di "onore", si potrebbe quasi dire che è il tema ricorrente della storia...  l'idea idiota di "onore" che da fare una boiata dietro l'altra a Bascom, l'onore dei guerrieri Apaches che viene mostrato varie volte, sia in positivo che in negativo, portandoli a vendette autolesioniste, e soprattutto...  l'onore di Tex, di Idquahon, di Skybuck e degli altri indiani dell'est con loro.

    Tex viene quasi "ammaliato" dall'onore di quei "nobili guerrieri", tanto che si trova in un grave dilemma morale e sensi di colpa nel tradirli. Idquahon pare essere il suo contraltare, è uno che "ci crede davvero". E si meraviglia quando Skybuck invece loda l'astuzia di Tex che li ha ingannati.

    Ma alla fine, si vede nel (mancato) duello con Delkay quanto "onore" abbia davvero Skybuck. Che dice orgoglioso "Skybuck non uccide i ragazzi", al che Delkay gli fa notare che, per dirla alla anglosassone, è "full of shit" e che in realtà Skybuck ha ucciso e scalpato donne, ragazzi, bambini e guerrieri che dormivano credendolo un alleato...

    Alla fine il vero giudizio sugli indiani di Kirker, indiani che si sono messi al servizio dei bianchi uccidendo e massacrando donne e bambini per denaro, è riassunto bene da Delkay: "Cani senza onore".

     

    E nonostante tutto, alla fine Tex mantiene il giuramento: Don Santiago provoca da solo la sua stessa rovina insistendo ad attaccare Tex, e alla fine viene ferito e catturato da Cochise, senza che Tex gli spari un solo colpo...

     

     

     

     

     

     

    7).   Avendo scritto nel Maxi che Delkay, il traditore, era stato in passato fraterno amico di Cochise, serviva una storia all'uopo e già sapevo dove metterla.

     

    8) In realtà l'ultimo massacro è ordinato da Cochise stesso.

     

    10) Bascom ovviamente in Arizona ha mentito sul suo curriculum., Accolgo il suggerimento di  farlo tornare, spero di ricordarmene, nella prossima storia con Cochise e Geronimo, quando Geronimo (Bonelli docet) per opportunismo diverrà anche lui blood brother di Tex.

  11. <span style="color:red">9 ore fa</span>, Gas Gas dice:

     

     

    A pag 46 e 51 lo stesso Skybuck vuol sapere dove si trova Tex per vendicarsi. Penso che il lettore debba ricostruire da solo gli avvenimenti, perché non si fa cenno da nessuna parte che Idquahon sia stato trovato morto e Tex sfuggito alla sorte destinatagli.  

    ????  La scena che tu richiedi è quella alla pp. 44-45. Mancavano nella tua copia?

  12. <span style="color:red">17 ore fa</span>, Poe dice:

     

     

     

    Una piccola osservazione: Tex a volte risulta fin troppo calmo e ragionevole anche con emeriti imbecilli, vedi per esempio il cowboy Mark, che nell'ultima vignetta di pag. 7 gli dà persino del bugiardo. Mi sarei aspettato a pag. 8 uno sganassone di Tex, visto che di solito non si lascia dare del mentitore impunemente (considerando anche che già il furbone gli aveva sparato per sbaglio), invece il Nostro mantiene una calma e una pazienza ammirevoli e insolite...

    Non siamo  di fronte a un maturo e affermato ranger, bensì a un giovane fuorilegge che deve CONVINCERE il rancher  e gli altri cowboys della suo buona fede. Secondo te che sarebbe successo, se avesse iniziato come un matto a usare la violenza?! Non era Mark da convincere, ma il suo boss!

  13. <span style="color:red">1 ora fa</span>, PapeSatan dice:

    Allora complimenti doppi a un Dotti... ispiratissimo :D   

    Davvero una magnifica copertina

     

     

     

    Continuo a non capire come tu pensi che i creativi  "creino".

     

    Quando avrai l'albo e vedrai la scena disegnata da Giardo - o una consimile scena  l'anno prossimo di  De Angelis in un  simile villaggio minerario nella nostra storia LA REGINA DEL FIUME, avrai a disposizione TRE versioni di una medesima scena eseguita da tre autori diversi, il cui soggetto é: Un cavaliere, Tex, entra al cavallo al passo  in una Boom-town mineraria. Tutti e tre hanno avuto questo spunto e ognuno l'ha fatto a suo modo.  Ma quella di Dotti è una copertina a colori. La sua arte questo ha tirato fuori, da quella riga di spunto. La sua arte e la sua cultura. Non c'è altro da dire.

  14. Ma non è questo il caso.  Avete presente il concetto di "inventare"? Qualcuno ci riesce ancora.

     

    Dotti si è ispirato alla storia di Rauch e Giardo! E' così che lavoriamo. A che cos'altro avrebbe dovuto ispirarsi se non a una scena contenuta nell'albo stesso?  :D

     

  15. <span style="color:red">56 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

    Gent. Mauro,

    mi scuso se ti pongo una domanda come interposta persona, ma non saprei come raggiungere Dotti. O forse puoi soddisfare la mia domanda direttamente tu.

    Quando avrai modo di sentirlo, puoi chiedergli a cosa si è ispirato per disegnare la copertina di "Comstock Lode"? 

    Trovo che sia straordinaria in quanto decisamente originale nella composizione degli elementi e nella prevalenza dello scenario rispetto al protagonista, rilassante nell'atmosfera che emana ma lasciando presagire la tempesta dopo la quiete. Decisamente la mia preferita su "Tex Willer" finora.

     

     

    Domanda, scusa, di quelle che non hanno risposta. Ha lavorato di  fantasia sulla base della sua conoscenza del West. Punto. Non ha copiato da nessuna copertina o fotografia.

  16. <span style="color:red">18 ore fa</span>, Exit dice:

    Ok.

    Avrei preferito non citarli, ma visto che insisti.

    In questi ultimi mesi ho visto esordire sulla serie inedita, Zamberletti, Rauch e Burattini.

     

     

     

    Beh, bisognerà pure provare qualche autore, no? Altrimenti si chiude. Ma non mi sembra che i nomi da te citati stiano imperversando.

  17. 3 ore fa, Exit dice:

    Rispondo.

    Un autore imho è Nizzi.

    Un altro per me è Ruju.

    Il primo si potrà dire che ormai si è allontanato ma ha ancora alcune storie che sembra usciranno in futuro, l'altro mi pare in piena attività e imho da diverse storie non fa che peggiorare.

     

     

    In effetti Nizzi non è un fuori uscito in senso stretto, semmai un rientrato. Ruju invece proviene da DD e altro, quindi è più corretto. 

    Parlavi di  "autori provenienti da altre serie"!!!

     

    Ti arrampichi sugli specchi. Ruju scrive Tex da quindici anni e Nizzi, il più prolifico autore di Tex in assoluto, da più di quaranta. Affermazioni grottesche.

     

  18. 31 minuti fa, Letizia dice:

    E un Tex di Zerocalcare non mi pare una cosa impossibile.

    Il fatto che non lo farà mai è un'altra cosa.

     

     

    Io parlo di cose possibili. Se non lo farà mai, è impossibile.

    8 minuti fa, Exit dice:

    Da nessuna parte. Idea personalissima.

    Non frequentando via Buonarroti mi baso solo su sensazioni personali. Poi meglio se sbaglio di brutto.

     

     

     

    Ti chiarisco. Non si tratta qui di tue impressioni. Tu hai testualmente detto che questi attori STANNO MANDANDO (non hai detto "Se ci fossero potrebbero mandare") Tex a puttane.

     

    Adesso chiarisci tu. Ci sono? Chi sono?

     

    Se non sai rispondere, ammetti che non ci sono.

     

    E non si tratta di"frequentare Via Buonarroti", ma di leggere i nomi sugli albi in edicola. Quindi?

  19. 26 minuti fa, Letizia dice:

    E vero, non conosco l'uomo Zerocalcare e non so cosa non gli piace fare.

    Ma se Totò, persona molto intelligente, ha saputo interpretare un film come "Una di quelle",  nulla si può escludere tranne l'impossibile.

     

    Sbagli.

     

    L'attore, se bravo, può fare tutto, perché FINGE.

     

    Lo scrittore bravo non può fingere. Può solo essere se stesso. Ergo...

     

     

  20. 2 ore fa, Exit dice:

    Quest'idea che in mancanza di meglio (perché liberato da testate chiuse o perché non ciò sono volontari disponibili) chiunque possa realizzare Tex è il male e sta mandando a signorine un fumetto ultrasettantennale.

    Ma di chi diamine sarebbe questa "idea"? Tu vedi proprio la realtà con le reti deformanti  dei tuoi occhiali! Dove sarebbero gli autori fuoriusciti da testate chiuse che mandano a puttane Tex? Perché dai per assodato un futuro che ancora non è scritto, si può sapere?

    2 ore fa, Letizia dice:

    Come lo sai?

    Michele è una persona molto intelligente e, anche se fa un altro tipo di fumetti, non credi che sarebbe in grado di scrivere un ottimo Tex?

     

    Tu, che sei intelligente, hai formulato una grossa ingenuità. No, Zerocalcare non potrebbe scrivere Tex. Perché non lo conosce, perché non è nelle sue corde, e, soprattutto, perché il fumetto di evasione mainstream lui certamente lo detesta e non lo scriverebbe mai!

     

    Ma neanche Guccini, a cui Tex PIACE, lo potrebbe scrivere. Perché faceva fumetti d'altro genere, quelli bellissimi che sapeva fare con Bonvi.

     

    E neanche Art Spiegelman., Arthur Rimbaud e Lev Tolstoj lo saprebbero fare, anche se, nei loro rispettivi generi, sono bravissimi. 

     

    A me sembrano considerazioni ovvie!

  21. <span style="color:red">3 ore fa</span>, Letizia dice:

    Bos, la butto lì.

    Perché, in occasione del 75mo di Tex, non pubblicate un'edizione integrale del numero 390 "Il dio azteco" con le 38 pagine mancanti de "i predoni rossi"?

    Tra l'altro vi servirebbe come test per valutare la possibilità di pubblicare la storia completa in 2/3 volumi.

     

    Se stai scherzando stavolta non fa ridere.

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