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natural killer

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Messaggi pubblicato da natural killer

  1. Padre Crandall per l'affinità della copertina del prossimo numero con quella de Il marchio di Satana....

     

    John Coffin per la manifestata volontà di borden di riportarlo in scena e per la corrispondenza delle caratteristiche alle prerogative indicate....

     

    Jack Thunder per la sua pregressa esperienza con Kid Rodelo,che mi appare però come una soluzione troppo semplice e prevedibile....

     

    Si tratta sempre di personaggi dati per morti senza che ve ne sia stata una effettiva constatazione di avvenuto decesso.

     

    Ma se dobbiamo pensare a vecchi nemici presunti morti...

    chi è sopravvissuto già una una volta all'inferno di un incendio riportandone menomazioni fisiche?

    chi a seguito di ciò divenne un abilissimo e pagatissimo pistolero a immagine e somiglianza di coloro che ha ingaggiato?

    chi ha dimostrato un odio profondo nei confronti di Tex responsabile del suo stato e della morte dei suoi fratelli?

    chi nello scontro finale nel cimitero di Pueblo Feliz è scivolato nella fossa da lui stesso preparata per Tex dopo essere stato battuto nel duello finale?

    chi in suddetta fossa non è stato coperto di terra alla fine della storia?

     

    Avanzo la clamorosa candidatura di Paco Ordonez, non l'amico Mario, bensì il terribile El Muerto, fortissimo antagonista di Tex creato dal grande Nolitta che, oltre a possedere tutti i requisiti (l'uso della destra potrebbe essere stato rovinato dall'ultimo scontro con Tex e il suo aspetto potrebbe averlo indotto, a differenza dell'altra volta ad agire nel buio sviluppando notevoli capacità di azione in assenza di luce) presenta anche uno spessore tale da potersi avvicinare a Mefisto in qualità di possibile nemesi di Tex.

  2. Capisco Carlo che tu pensi probabilmente a John Coffin primo nemico di Tex perito nell'incendio del suo ranch dove Tex l'aveva lasciato.

    Parliamo quindi di un personaggio comparso nei primi 50 numeri (nel primo addirittura) e che potrebbe avere tutti i requisiti indicati.

    La morte di Coffin era stata confermata dal dottore di Lineville nel n.4, (ma questa testimonianza può venir facilmente smontata in tribunale...)

     

    La seconda apparizione nel flashback del passato di Tex lo vede in azione al fianco di Tom Rebo inn un periodo antecedente. Nelle ristampe divenne Moffin....

     

    Beh effettivamente Coffin ottempera a tutte le condizioni a patto che, conditio sine qua non, Boselli abbia stabilito che in quell'incendio il Coffin non perì.

  3. La nemesi di Tex è per definizione e universale consenso una e una sola: MEFISTO

     

    Ora poichè mi pare piuttosto improbabile che il vecchio stregone possa apparire a sorpresa in questa storia mentre già si discute del suo ritorno ufficiale, ecco allora che il misterioso rivale, chiunque egli sia, non possa aspirare minimamente allo spessore di Mefisto, vera, unica e insostituibile nemesi di Tex

     

    Dunque non di nemesi si tratta, ma di un vecchio nemico, tornato magari anche lui dall'inferno dove si pensava potesse avere preso alloggio definitivo, senza considerare che evidentemente neanche messer Satanasso potesse non averlo voluto tra i piedi

     

    In questo contesto Crandall, adoratore del demonio e portatore della croce patriarcale di Lorena, perito (?) nel fuoco con l'ossessione di Tex potrebbe, come ipotizzato da Sandro avere i requisiti per ricoprire il ruolo. 

  4. Terminata la lettura.

     

    RRobe imbastisce una storia di Tex allo stato puro senza fronzoli e caratterizzata da ritmo e azione che sono evidentemente i suoi parametri di riferimento per la scrittura del ranger. Ancora una volta fa valere la sua poliedrica capacità di sceneggiatore con una ottima alternanza delle fasi narrative, buona padronanza dei dialoghi (si vede che Tex lo conosce....) e una sorprendente gestione del quartetto sia quando è in scena al completo che quando si trova diviso nelle insolite coppie Tex & Tiger e Kit & Kit.

    Forse poco spazio è lasciato a una caratterizzazione approfondita dei diversi personaggi che si susseguono nell'albo, ma questo può essere interpretato con la volontà di dare maggiore risalto ai protagonisti rispetto al nutrito cast di comprimari. Personaggi come il giudice e il doc ( finalmente un ... collega che mostra qualcosa di diverso dalla capacità di maneggiare aghi e/o bottiglia!) avrebbero meritato un maggior approfondimento, ma anche così il risultato finale è di una storia che si lascia leggere con piacere.

     

    Evito qualunque commento che possa contenere elementi di spoiler giacchè l'albo è appena uscito e molti ancora dovranno leggerlo.

     

    Un cenno ai disegni di Pasquale Del Vecchio realizzati con un tratto molto pulito e preciso che danno una interpretazione molto vicina ai canoni classici del personaggio.

    La colorazione è ben curata e rende merito al disegno di Del Vecchio, anche se mantiene le tonalità monocromatiche che caratterizzano la serie a differenza delle colorazioni che abbiamo potuto apprezzare sugli speciali de Le Storie e di Dragonero. Il color di Zagor presenta colori analoghi a questo di Tex, quello di Julia non so per il protrarsi della mia protesta verso Berardi per la gestione finale della saga di Ken Parker.

  5. Preso stamattina.

     

    La copertina del mio presenta Carson in versione occhi bianchi, come l'immagine girata in anteprima

     

    6rHz9Y7l.jpg

     

    Ci sarà anche una variante con gli occhi rifiniti?

     

    Stasera lettura, poi seguirà il commento (non ho letto quello di John Deere opportunamente segnalato come spoilerante)

  6. Queste sensazioni stridenti le colgo ogni volta che si affrontino argomenti di natura medica o genericamente biologica. Ma ormai mi ci sono abituato e se proprio non sono inverosimili al punto dell'assurdità ho imparato a reggerle.
    In realtà al di là della verosimiglianza e compatibilità storica, siamo di fronte a opere di fantasia dove molte licenze vengono concesse (a differenza del periodo di ferma, che per inciso io ho prestato in marina) e dove tra autori e lettori continua a vigere il patto di sospensione dell'incredulità. 

  7. Se non la prima storia, I sette assassini, nella quale Kid Rodelo faceva parte della banda di forsennati di Jack Thunder , accolta con scetticismo all'epoca della sua uscita e successivamente rivalutata come ideale seguito del passato di Carson, tutte storie di Boselli e Marcello, è consigliabile leggere almeno l'ultima apparizione del Kid ne I giovani assassini dell'anno scorso di Boselli e Font i cui eventi precedono la storia che sta per incominciare.

  8. La rilettura ha confermato le sensazioni che ricordavo.

     

    Parto dai disegni che segnano lo straordinario esordio di Pasquale Frisenda su Tex. Vero che l'esperienza maturata prima nello Studio Milazzo e poi su Magico Vento gli ha consentito di acquisire assoluta confidenza con le ambientazioni western, ma la padronanza con cui realizza Tex nella sua personalissima interpretazione del protagonista e dei pards colpisce notevolmente. Tavole bellissime e vive che accompagnano lo sviluppo della storia dall'inizio alla fine.

     

    Storia che nata, come sappiamo, da unì'dea del grande Sergio, ci porta in una ambientazione lontana dal sud-ovest, ma allo stesso tempo straordinariamente western e dove Tex e soprattutto il mezzosangue Kit si trovano immersi fino alla immedesimazione nella malinconica sorte destinata alla popolazione indigena.

    Dialoghi sempre equilibrati sia nella lunga parte preparatoria che in quella di vera e propria azione fino allo struggente finale.

    Parata di personaggi ben caratterizzati e collocati efficacemente nel contesto della storia, ciascuno con il suo ruolo giocato fino in fondo.

     

    E come non pensare con questa impresa di Tex così lontano da casa al nostro Eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi, indirettamente ricordato dal nome della prigioniera Anita.

     

    Non essendo espertissimo nell'organizzazione militare dell'esercito argentino di due secoli orsono non mi pesano eccessivamente le incongruenze sottolineate da WY, mentre per quanto riguarda la semplificazione delle gerarchie della carriera militare, saltando i gradi intermedi, è una caratteristica consolidata delle storie di Tex.

    Nell'immaginario collettivo di chi non abbia avuto esperienza militare è più che sufficiente la scala gerarchica semplificata (caporale-sergente-tenente-capitano-maggiore-colonnello-generale).

     

    Confermo la mia ottima valutazione di questo capolavoro e ringrazio Wasted Years per avermi dato l'occasione di rileggerlo.

    • +1 1
  9. La minuziosa analisi di Wasted Years mi induce a rileggere Patagonia, il Texone che nella mia personalissima graduatoria continua a occupare il primo posto.

    Lo farò stanotte, dopo il ritorno di Hellingen, domani commento.

    • +1 1
  10. Non conosco i termini del conflitto tra Antonio e Mauro, né ho particolarmente interesse ad approfondirli.

     

    Auspico però una possibile convivenza su questo forum di due autentici appassionati di Tex, uno in qualità di autore e curatore, l'altro come lettore, o se ben avevo capito le sue intenzioni ex-exlettore che si riprometteva di recuperare le storie perdute per rientrare a pieno titolo nelle varie discussioni.

     

    Gli anni in genere smussano i caratteri spigolosi, a volte invece li accentuano... non so in questo caso, ma magari avrò modo di giudicare in proposito, se ci sarà un seguito al ritorno di Wasted Years.

  11. Beh, la famosa prossima puntata è vicina.

     

    Vedremo chi avrà avuto ragione nella famosa, contestatissima votazione.

     

    Vedremo le reali condizioni fisiche del giovane assassino superstite beneficiario della suddetta votazione.

     

    Vedremo che strada percorrerà la famiglia allargata una volta giunta in Canada.

     

    Vedremo cosa borden ha escogitato nel primo seguito di questa storia.

     

    Manca meno di una settimana per iniziare la tripla che ci accompagnerà fino ad ottobre.

  12. Ci sarà un prossimo cartonato rosso?

     

    E se si, sarà Mondadori o SBE?

     

    Da quando c'è stato l'annuncio dello sbarco diretto in libreria della SBE, non sono trapelate grosse novità (anche se si vocifera dell'uscita di Greystorm in tre volumi e del classico di Zagor La marcia della disperazione )

     

    Il volume in B/N Vendetta indiana si immagina in formato Oscar (Supermito)

     

    Il cartonato a colori di Mister No potrebbe essere indicativo della linea editoriale per i libri di maggior pregio.

     

    Aspettiamo notizie ufficiali!

  13. Concordo con Sam Stone con il consiglio n.1 di leggere le storie arretrate senza far precedere la lettura dalla rassegna dei giudizi altrui.

     

    Non guardare chi le ha scritte mi sembra impresa ai limiti dell' impossibile per chi frequenta forum tematici con un minimo di partecipazione.

     

    Anche evitando anticipazioni web e di leggere direttamente sull'albo il nome degli autori, questi ultimi sono piuttosto riconoscibili da chi ha una certa familiarità con la serie.

     

    Il riconoscimento del disegnatore è sicuramente più immediato, ma anche lo stile di scrittura differenzia, fortunatamente, i diversi autori.

  14. Filosofia semplice, ma efficace!

     

    Il problema è che io non resisto a qualunque pubblicazione relativa a Tex...

     

    ma d'altra parte non è che tutto quello che prendo mi debba necessariamente piacere, sarà che la mia generazione è stata abituata a prendere quel che passa il convento...

     

    l'importante è che il "convento" non se ne approfitti troppo!

     

    Diso su JD per me era il n.1, su Tex non mi ha mai convinto pienamente

  15. Siamo nella fase di transizione con la penultima storia storia pubblicata a strisce (nn. 6-10 Serie Rodeo) quando era ormai evidente il favore mostrato dal pubblico per il formato gigante che di lì a poco avrebbe raggiunto e soppiantato le mitiche strisce. La ristampa dell'ultima storia a strisce era stata anticipata per cui questa risulta essere l'ultima ristampa pubblicata sul Tex Gigante, tutte le altre storie erano invece inedite,anche se alcune concepite per la pubblicazione a striscia. E' evidente come storie destinate a esordire in formato 21/16 presentino oltre a un diverso studio grafico delle tavole su tre strisce anche un diverso impegno nella sceneggiatura, riducendo la necessità di avere climax ravvicinati o comunque interruzioni frequenti che nel racconto a striscia, rimontato in sequenze rapide implica la sensazione di frammentazione e di rapido passaggio di alcune situazioni e diversi personaggi,  che possono pertanto apparire "bruciati" in poche tavole.

    E l'evoluzione si coglie anche nel tratto di Letteri che dopo questa storia ha realizzato due autentici capolavori come El Morisco (Il signore degli abissi nn.101-103) e Il ritorno del Drago (Chinatown nn.109-113)

    • +1 1
  16. Eccomi qua.

    Complimenti a Sandro per l'interessantissimo sondaggio.

     

    Premesso che ove possibile le leggerei tutte domani ho distribuito così i miei voti

     

    Boselli: Il ritorno del Maestro che sto aspettando fin dalla fine di El Supremo per vedere se Tex, alla seconda occasione,riuscirà a dare il fatto suo a Nick Castle o se quest'ultimo riuscirà ancora una volta a cavarsela. In più il ritorno di Pat e l'esordio di NY in una storia di Tex. Meno entusiasmo per il ritorno del Maestro, molto di più per i disegni di Dotti.

     

    Ruju: L'onore di un guerriero per ammirare nei disegni di Giovanni Ticci i fieri Indiani delle pianure in una storia che immagino intrisa di western fino al midollo.

     

    Faraci: I letti di lava, texone di Breccia che dovrebbe ormai essere pronto, per la curiosità di vedere le tavole del maestro argentino con la sua interpretazione di Tex dopo quella di DyD di alcuni anni fa

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