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Questo numero oltre alla copertina con doppio soggetto presenta un'altra curiosità nel titolo che ricorda quello di un mitico episodio di Ken Parker
Più che altro "lo scrittore impegnato alla scrivania" sembra un Claudio Villa giovane.
Effettivamente...
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Questo numero oltre alla copertina con doppio soggetto presenta un'altra curiosità nel titolo che ricorda quello di un mitico episodio di Ken Parker
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Mauro Laurenti ha una particolare capacità di rendere al meglio la rappresentazione di personaggi femminili (basti pensare alle bellissime Gambit e Marie Laveau coprotagoniste della mitica avventura di Zagor Vendetta Vudu scritta da Mauro Boselli) ma in questo disegno, indubbiamente suggestivo la sua abilità non risulta espressa al meglio. In particolare tutti e tre i protagonisti viventi appaiono poco naturali, da Tex, eccessivamente rigido, a Lilyth, in cui non convince il decoltè e la posizione della gamba destra, fino al cavallo che lascio commentare al più esperto John Deere.
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Ho risposto contemporaneamente ad Anatas che mi ha preceduto di un soffio
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Visto da me che non ho ancora vent'anni Tex non mi sembra un fumetto da vecchi. Io non leggo Tex da moltissimo però mi piacerebbe vedere una pagina Facebook ufficiale.....
Facilissimo
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Tra le iniziative del cinquantenario nel 1998, venne prodotta la pin da giacca in diversi colori
ho ritrovato da poco la mia, regalatami all'epoca da un carissimo amico
Vissuta, ma conservata come un cimelio!
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Ottima notizia!
Grazie!
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Ciao Mauro.
Nella pagina Facebook Giorgio Giusfredi mostra una tavola (bellissima) di Andrea Venturi.
Mi viene da chiederti se, a fronte della sua nota abilità a confezionare ottime portate sia dietro i fornelli che davanti alla tastiera, possiamo aspettarci una sua storia anche per Tex, dopo il brillante esordio su Zagor con Il signore dell'isola accanto al suo maestro Colombo.
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Confermo l'esistenza della discussione
http://texwiller.ch/index.php/topic/630-tra-i-pard-preferisco/
In ogni caso anch'io indico Carson...
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Stavolta Faraci ha confezionato una trama di tutto rispetto.
Dialoghi efficaci nonostante appaiono a tratti un po' rindondanti.
Scene di azione gestite efficacemente senza le esagerazioni spesso rimproverate a Tito.
La stessa scena della rissa nel saloon non ha l'aria di essere fine a se stessa, ma appare propedeutica allo sviluppo futuro della vicenda. Del resto la centralità del saloon è confermata dalla copertina del prossimo albo che promette momenti di alta tensione proprio all'interno del locale.
La trama abbastanza scontata del ladro di cavalli condannato all'impiccagione per l'omicidio di un cowboy, con un capro espiatorio individuato in un ex detenuto riabilitato incastrato per oscuri motivi appare sotto un diversa luce nel momento in cui si apprende della relazione sentimentale che quest'ultimo ha sviluppato con la figlia del boss locale.
Una lunga serie di personaggi da distribuire tra buoni (pochi) e cattivi (molti), ma non tutti appaiono per quello che sono...
Evidentemente la relazione tra la giovane coppia è stata scoperta e proprio quella pare essere il vero movente di tutta la vicenda. Chi può avere interesse a eliminare lo scomodo amante? Il padre della ragazza, boss incontrastato della regione? O forse un altro pretendente attratto dalla giovane Felicia e magari anche dall'idea di poter subentrare al potente padre di lei?
E il misterioso assassino nell'ombra, che come dice Sam Stone, appare individuabile nel meno sospettabile, ma vedremo se qui Faraci riuscirà a stupirci...
E lo sceriffo è solo un ottuso servitore della legge e della giustizia o anche lui fa parte attivamente del complotto o è soltanto una pedina inconsapevole nello scacchiere progettato dall'anima nera che sfrutta il suo astio nei confronti del giovane Russel?
Bella infine la figura di Trevor, braccio esecutivo dei lavori sporchi del boss, che mostra tutta la sua abilità nel domare un cavallo riottoso come nel rintracciare rapidamente il latitante Russel.
E Felicia è l'ingenua ragazza innamorata che appare o anche da lei possiamo aspettarci qualche sorpresa?
L'impianto narrativo fino a questo punto lascia aperte diverse vie di sviluppo alla storia che sicuramente semina interesse e qualche dubbio.
Per quanto riguarda i disegni buona prova di Rossano Rossi che si mantiene in una tradizione classica con un riferimento all'impronta di Civitelli.
Aspettiamo la conclusione per un giudizio definitivo.
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voto la 4
preferenze per la 9 e la 14
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Un'altra storica copertina di Galep extra Tex
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Voto la 1
Preferenza alla 14.
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Il 16 gennaio 2001 al Cimitero Monumentale di Milano vennero celebrati di Gianluigi Bonelli
Ma non è sepolto lì come ebbe a dire suo figlio Sergio
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Una serie di acquerelli di Ticci presentati a Lucca, alcuni già postati tempo fa
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Una simpatica parodia disneyana
http://www.cuoreacciaio.it/2015/02/portfolio-ivano-codina-prima-parte.html
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Magari in questa occasione può esserci stato un contatto...per una nuova storia (anche perchè io, le altre le ho lette tutte)...
...possiamo almeno sperarci...
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La linea Tex della Daim Press è ora molto difficile da trovare.
In compenso si reperisce facilmente la maglietta con il logo Tex della Fruit of the Loom in diversi colori (nero, bianco, blu, celeste, rosso, grigio, giallo, marrone, piombo, viola, sabbia e arancio)
http://www.ebay.it/itm/T-SHIRT-UOMO-TEX-WILLER-2-stampa-GIALLO-by-SHIRTSERVICE-/180942458213
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In realtà Galep trasse l'ispirazione da una fotografia che lo ritraeva nella posa di Bogart (tale foto è presente in uno dei tanti volumi dedicati al disegnatore ma non ricordo più esattamente in quale). L'immagine di Bogart era particolarmente cara a Sergio Bonelli che ne aveva un quadro nel suo ufficio, in via Buonoarroti a Milano.
Hai ragione Sandro.
Ho trovato il volume e la foto
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Perdonami se intervengo Sandro. A Johnny Colt ho risposto in privato.
In generale però volevo aggiungere che a un pur nobilissimo albo in quelle condizioni preferisco una ristampa immacolata...
In ogni caso la 1-29 è da considerarsi fuori portata
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Ci accingiamo con questa storia ad assistere nell'inedito scenario di New York ad almeno tre ritorni.
Il Maestro
Nick Castle
Pat Mac Ryan
Quest'ultimo è stato uno degli amici di Tex tra i più amati e rivederlo è senz'altro per me motivo di grande soddisfazione.
Il maestro è un nemico che possiamo definire storico dopo le sue precedenti apparizioni e che promette una nuova situazione ostica per le sue doti notevolissime di antagonista di razza.
Nick Castle ha al suo attivo l'unica apparizione agli ordini di El Supremo, dove ha mostrato tutta la sua abilità scampando (si spera temporaneamente) al meritato castigo da parte di Tex, che con lui ha ancora un conto aperto (da chiudere con tanto di interessi)
Pat sappiamo essere un simpatico vagabondo capace di riapparire in qualunque situazione.
Liddel sconta la sua pena nel penitenziario dove è finito al termine della sua ultima apparizione.
Castle è colui che conosciamo meno (come è venuto fuori dall'Isola delle nebbie mentre svaniva il sogno di El Supremo? si è portato via una cospicua fetta del tesoro? come avverrà il contatto con il Maestro? e sarà quest'ultimo ad arrivare a lui perchè lo tragga fuori dai guai o sarà il biondo a liberare Liddel per sfruttare le sue capacità? o i due si incontreranno da detenuti e troveranno il sistema di evadere e iniziare un sodalizio criminale? o l'incontro avverrà tra uomini liberi dopo che il maestro ha riacquistato la libertà?) ma sappiamo essere in grado di contrastare i nostri sia per l'abilità con le armi, ma soprattutto per l'utilizzo di un cervello sopraffino.
Tutti questi ingredienti, che sono certo Mauro saprà amalgamare alla meglio, promettono di regalarci una storia memorabile.
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Storica tavola per la realizzazione della quale Galep si ispirò a una vecchia immagine promozionale di Humphrey Bogart
Da notare come la camicia di Tex non sia del giallo comics uniforme in voga attualmente...
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La prima immagine è apparsa anche come quarta di copertina del n.22 del Tex I Serie Gigante (1-29)
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A beh, allora va già meglio
Nona Serie A Striscia [Serie Gialla 1-9]
in Copertine delle strisce
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preferenze 4 e 9