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Messaggi pubblicato da natural killer
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Intanto su questo forum gli utenti sembrano avere le idee chiarissime, 19 voti nel sondaggio sulla migliore storia dell'anno in neanche 24 ore!!! Con 9 voti a "Giovani assassini" e 9 a "La stirpe dell'abisso". La polizia postale, su sollecitazione di ubc, in queste ore sta indagando, ma siamo tranquilli come i mufloni liberi di scorrazzare nelle desolate e selvagge terre del Gennargentu (scusate la nota poetica finale).
http://www.isoladisardegna.com/nuoro/scheda.asp-IDC=5&IDL=IT.htm
Eccone una coppia vicino a casa...
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Borden, so che probabilmente è tardi e i giochi sono già stati fatti ma sarebbe possibile includere quest'ultima storia nella Collezione Storica a colori prima che questa si fermi per chissà quanto tempo? Mi piacerebbe davvero tanto godermela a colori visto che è molto bella. Si tratterebbe solo di un volume in più.
Penso che si tratterà di aspettare un paio di anni per avere l'aggiornamento della CSAC.
Intanto tra due settimane parte l'aggiornamento degli speciali con la pubblicazione degli ultimi quattro Texoni.
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E speriamo che invii QUALCHE PAGINA della sua storia che ha in mano da dicembre scorso...
Non potremmo pensare di leggerla su un volume della Tex d'Autore? Anche Serpieri in origine doveva essere sul color... o sbaglio?
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La fisionomia di un personaggio varia naturalmente da un disegnatore all'altro. Personalmente ricordo che il primo Tex che trovai strano è stato quello di Fusco, salvo poi entrare in familiarità con la sua rappresentazione, e poi ogni nuova interpretazione.
Dal punto di vista grafico, per quella che è la consuetudine pur nelle ormai numerosissime versioni da parte di tanti disegnatori, quello di Serpieri, ora come ora non è Tex. Starà allo sviluppo della storia convincerci che il fiero meticcio disegnato PES sia proprio Tex.
In ogni caso la coraggiosa strada intrapresa dalla SBE va applaudita e incoraggiata, ben venga l'autore con la A maiuscola a regalarci ulteriori storie di Tex.
L'unica cosa che sono sicuro non gradirei (ma forse a causa della mia età...) è una eventuale comparsa di Ultimate Tex... magari con tratto caricaturale
http://kendal14.deviantart.com/art/Tex-Willer-207878443
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Mi avete incuriosito e sono andato a leggere
Purtroppo la prosa dell'Oliva mi è risultata insopportabile e non ho concluso la lettura
La scheda...????!!!!
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Ciao a tutti.
Visti i disegni faccio fatica a leggere questa storia e sono tentato di non prendere l'albo o gli albi successivi.
Qualcuno mi può dare un buon motivo per prenderli invece? Magari riguardo la bravura dell'autore e delle sue storie
Primo motivo: è una storia di Tex
Secondo motivo: tutte le storie che si sviluppano sulla base di antefatti del passato di Tex si sono sempre rivelate di ottima fattura
Terzo motivo: è scritta da Boselli che rappresenta oggi una vera e propria garanzia
Quarto motivo: al di là dei gusti personali, sempre legittimi, i disegni sono realizzati con grande maestria e senso cinematografico per sequenza e inquadrature, con grande attenzione della resa dei paesaggi nei diversi campi e della espressione dei personaggi soprattutto nei piani ravvicinati. Molto efficace la rappresentazione del temporale...
Quinto motivo: la lettura consentirà di partecipare a questa discussione...
Può bastare?
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La cronologia di Tex che possiamo affrontare sotto due diversi aspetti, quello editoriale con la sequenza delle pubblicazioni nei vari formati e la successione delle diverse ristampe e quello filologico ricostruendo la catena di eventi narrati nelle diverse storie, è un argomento assai caro ad alcuni di noi.
E se per il primo aspetto, al di là delle difficoltà determinate dalle numerose ristampe esistenti si può arrivare a una cronologia condivisa, per il secondo punto le difficoltà sono incrementate da diversi elementi, intanto la scarsa attenzione che GLB metteva nel rispetto della cronologia e dell'ambientazione storica e la più volte citata contemporaneità delle vicende che sono ambientate in un preciso, ma vago arco temporale nel quale i pards presentano una età approssimativa.
La continuity può essere ricostruita su alcuni filoni narrativi che vedono il ritorno di personaggi ricorrenti con vicende sequenziali nelle diverse storie, ma questo esercizio risulta più arduo nella prima produzione e nelle vicende vissute successivamente in flashback e incastrate nella filologia texiana.
Questo ci porta a inserire ogni nuovo ritorno al passato in una sequenza temporale che cerchiamo di ingabbiare all'interno dei punti noti che abbiamo a disposizione e che fa sostenere a Carlo e a Sandro che il giovane Tex che dice di essere padre e di essere ranger non può, alla luce di quanto avvenuto in precedenza, non essere vedovo, quantunque quest'ultima affermazione non sia esplicitata nella storia.
Ora poichè fino a prova contraria la storia resta un'opera di fantasia propria dell'autore, se quest'ultimo nega che Tex in questo frangente sia vedovo, così come nella storia precedente Eusebio da discendente degli Aztechi diventava discendente dei Maya, da parte mia non ho difficoltà ad accettare questi spostamenti dalle nozioni certificate dalle storie classiche.
Quello che veramente ritengo importante è che la storia sia congegnata e realizzata in maniera tale da risultare alla fine plausibile e appagante, cosa che fino a questo punto, almeno dal mio punto di vista, è stata.
Peraltro borden non ha detto che Tex non sia vedovo, ma ha solo detto che non è stato detto fino a ora nella storia che lo sia... scusate il bisticcio di parole...
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Comunque è Molly. E preferisce chiamarsi Dallas.
Già, come lei
Molly Volley
Ci siamo fatti distrarre... ma il voto resta valido, eh...
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Diciamo che un Tex ancora poco esperto non ha cercato a sufficienza...
... scherzo, Mauro....
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Escluso Kit Willer per ovvie ragioni, Pasquale Ruju in Mezzosangue (n.621) ci ha già descritto molto efficacemente il meticcio Nakua (madre indiana e padre bianco) che cresciuto tra gli indiani, ma ai margini e malvisto dai coetanei, trova a suo modo riscatto quando si trasforma in abilissimo pistolero sotto la guida del trafficante gunman Edward Santos e ben si adatta al modo di vivere dei bianchi. Ora borden ci propone un meticcio (madre bianca e padre indiano) nato dalla violenza e cresciuto (non sappiamo come) fino a 16 anni tra i bianchi fino a quando il padre è andato a riprenderselo.
Mi aspetto oltre alla immancabile azione un approfondimento psicologico, soprattutto del ragazzo che avrà comportamenti non necessariamente scontati (pensiamo ai recenti fatti di cronaca relativi all'integralismo...)
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Ho trovato l'inizio della storia molto convincente anch'io.
Sono curioso di scoprire il seguito, soprattutto in funzione dei risvolti psicologici che caratterizzeranno i vari personaggi nei riguardi del ragazzo....
e soprattutto quelli del ragazzo...
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Storia che parte molto bene sia nella sceneggiatura che nella resa grafica.
Il giovane Tex da par suo porta in salvo la ragazza e assiste alla necessaria uscita di scena del pard non contemplato nella serie.
Unico errore quello di non cercare il cadavere di Charvez...ma anche questo necessario per lo sviluppo della storia.
Se l'antefatto così ricco di elementi è un ottimo antipasto, attendiamo con curiosità che ci venga servito il resto...
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Interessante la cronologia di Carlo, ma allora supponendo che sia vera ci sarebbe un'errore di Boselli nello scrivere "poco dopo" come dice Carlo nel suo messaggio precedente.
Sarebbe interessante sentire cosa ne pensa l'autore.
"poco dopo" è una forma avverbiale indeterminata. Il flashback dovrebbe essere ambientato nel 1872, il che è comunque compatibile con il "poco dopo" usato da Boselli in riferimento alla guerra civile.
Tutta colpa della didascalia...
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Non sono d'accordo invece quando definisci "banalotto" il rimedio proposto dal Morisco: mi pare che la "maledizione" della famiglia Diago nasca dal mescolare il proprio sangue con quello della famosa stirpe dell'abisso, quindi trovo la soluzione di Boselli accettabile e coerente. L'unica alternativa secondo me era sacrificare la bella Leonora, ma sarebbe stato un peccato (gia' le morti di Victor e del figlio Sebastian bastano).
Vorrei sentire a questo punto l'esperto natural killer che da quanto mi è sembrato di capire non è estraneo alla materia. Il sangue di per se può portare a un'infezione, non alla trasformazione di un essere umano in rettile. Se è immaginabile una manifestazione cutanea che porta la pelle della persona ormai infetta a somigliare a un rettile, ciò che si riscontrerebbe per esempio nella legione dei peones trasformati, gli occhi a lamella di Sandoral e la sua capacità di vedere tramite e/o di comunicare con normalissimi rettili ha un'origine senz'altro più complessa. Difficilmente, insomma, delle trasfusioni potrebbero portare alla perfetta guarigione della bella Leonora che è nata contaminata e che non è vittima di nessun contagio posteriore. Su Sandoral restano tutti i misteri, chi diamine é costui ? partendo da questo presupposto, Boselli avrà modo di riprendere la sua figura in una o più storie successive in cui cercherà di vendicarsi oppure, con opportuni flshback, di narrare le proprie origini. Se Boselli non lo fa, questa storia perde automaticamente uno o due punti di interesse.
Ovviamente siamo nel regno del puramente fantastico (a proposito, finalmente una storia dove il soprannaturale rimane soprannaturale vero fino alla fine!), quindi non possiamo pretendere che tutto sia convincente fino in fondo, pero' e' bene che la storia abbia comunque una sua coerenza interna. Potremmo ad esempio pensare che il sangue di Leonora sia irrimediabilmente infetto, ma che periodiche trasfusioni possano "diluire" il suo sangue malato e attenuarne o eliminarne i sintomi. Lasciamo la parola all'ematologo del forum a questo punto!
D'accordissimo con te invece sul fatto che rimangono dei punti oscuri sui misteriosi poteri di Sandoral, piacerebbe anche a me che Boselli lo riprendesse in futuro per darci qualche spiegazione in piu' (e credo che con il finale che ha scelto si sia voluta lasciare aperta questa possibilita'). In un topic di qualche tempo fa ci chiedevamo se potesse nascere un nuovo arcinemico per Tex, chissa' se Sandoral non possa ricoprire questo ruolo (anche se, al momento, mi sembra avere caratteristiche troppo simili a quelle di Mefisto e Yama).
Mi ero ripromesso di astenermi dal commentare questo aspetto del sangue dal punto di vista biologico.
Devo dire prima di tutto che dal punto di vista narrativo e sotto un aspetto puramente di fantasia, la soluzione trovata è sicuramente la più efficace.
NOTE TECNICHE
Chiaramente in realtà non è possibile creare organismi ibridi o chimerici, né tramite una contaminazione ematica, attraverso la quale si possono trasmettere infezioni in grado di indurre malattie, ma non certo trasformazioni dell'aspetto fenotipico, né attraverso fecondazione, naturale o in vitro (in laboratorio) di gameti appartenenti a specie differenti. Appare quindi oggi inverosimile la commistione tra uomo e rettile, sia genetica che attraverso trasfusione eterologa. La trasfusione è possibile solo tra individui della stessa specie che presentino compatibilità di gruppo sanguigno o da donatori universali 0 Rh neg, in ogni altro caso si concretizza una reazione trasfusionale che, oltre a mettere a repentaglio la vita del ricevente, produce una distruzione del sangue incompatibile mediante reazione emolitica, oltre all'intervento delle mie care cellule natural killer che provvedono a eliminare gli "intrusi" . Questo anche nel caso del sangue verde della stirpe dell'abisso. A proposito ricordo che il sangue è sempre rosso in quanto il colore è determinato dalla presenza del pigmento emoglobinico legato all'ossigeno e tende a diventare più scuro dopo la cessione dell'ossigeno ai tessuti.
FINE NOTE TECNICHE
Detto questo, se ci spostiamo in un'opera di fantasia e vogliamo godere appieno lo sviluppo della storia, nel momento in cui accettiamo che la stirpe dell'abisso derivi da un incrocio tra uomo e rettile avvenuto sia mediante fecondazione eterologa, sia attraverso contaminazione per via ematica, possiamo considerare assolutamente plausibile anche l'approccio terapeutico ipotizzato da El Morisco per la cura di un processo di trasformazione in atto non ancora irreversibile.
Relativamente a Sandoral è un personaggio che possiede ancora molte potenzialità e non mi stupirebbe affatto in futuro leggere del suo ritorno.
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Voto per Dallas-Mollie
Preferenza a due antagonisti che avrebbero potuto essere ancora più ostici: Vladar e Sandoral
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Il primo Albo d'Oro di tex del 1954. La quarta di copertina conteneva oltre agli aneddoti storici anche un articolo dedicato ai cavalli americani!
Per quanto leggermente malandata, la copertina del primo Albo d'Oro fa sempre il suo bell'effetto...
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Degna conclusione di una storia gestita alla grande dall'inizio alla fine.
Un ritmo serrato dalla prima all'ultima tavola di questa sequenza conclusiva, ricca di colpi di scena e ad alto tasso adrenalinico.
Tempi giusti, nessun finale affrettato, colpi di scena ripetuti e ricchezza di azione.
Tutti i pards hanno modo di mettersi in evidenza e fare ognuno la propria parte.
Geniale la battuta di Carson sul tram a vapore che richiama alla mente il mitico Gamba de Legn che ha fatto la storia di Milano.
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Nel 2000 esce in Germania la terza serie . Il Comic Club Hannover inizia la pubblicazione della serie conosciuta in Italia come "Tex Quindicinale" gli Albi d'Oro.
Anche in questo caso, riguarda le avventure di Tex dal 1948 e comprendeva 20 numeri.
Nel 2012 sono stati pubblicati altri 10 numeri.
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Tex è stato pubblicato anche in Germania a partire dal 1985, curiosamente, nel formato a striscia!
Le copertine non ricalcano quelle dell'edizione originale italiana, tuttavia è sempre un disegno di Galep a figurare, preso dalle pagine interne
e colorato con un effetto decisamente "vintage".
Nel 1985 esce la seconda serie comprendente 27 numeri, traduzione della prima edizione italiana a "Striscia" dal 1948.
In Germania questo formato è chiamato “piccolo”. Casa editrice Nostalgie Comic Verlag - Ludwigshafen
TITOLI
Nr. 1 Das geheimnisvolle Totem
Nr. 2 Der sprechende Fels
Nr. 3 Terror in Calver City
Nr. 4 Die Rote Hand
Nr. 5 Der Tödliche Pfeil
Nr. 6 Blutspur
Nr. 7 Die Geisterhand
Nr. 8 El Diablo
Nr. 9 TodesspurNr. 10 Terror in El Paso
Nr. 11 Im Verbrechernest von El Diablo
Nr. 12 Die Tochter des Desperado
Nr. 13 Der Mädchenräuber
Nr. 14 Am Rand des Abgrunds
Nr. 15 Einer gegen fünf
Nr. 16 Der Kapitän der River's Queen
Nr. 17 Flammen in der Nacht
Nr. 18 MenschenjagdNr. 19 Einer gegen zwanzig
Nr. 20 Kid Billy's Bande
Nr. 21 Überfall im Canyon
Nr. 22 Auf dem Kriegspfad
Nr. 23 Ein Waghalsiger Plan
Nr. 24 Das Geheimnis des goldenen Götzen
Nr. 25 Estrella de Rio
Nr. 26 Der Tod wartet in der Dunkelheit
Nr. 27 Die Entführungaltre copertine...
PER LE ALTRE CLIC SUL TITOLO
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Nella immagine in alto "Nel regno di Mefisto", uno dei due rarissimi puzzle di Tex
realizzati dalla Mondadori in formato gigante (cm 67,7 x 47,7) negli anni novanta.
Il costo di ognuno ha raggiunto oggi la cifra iperbolica di 250/300 euro!
Questo è l'altro
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Mah, il vecchio cammello non se ne lascia scappare una...
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Grazie mille!
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Può essere di pubblica utilità, data quasi la biennale assenza dalle pagine di Tex. Sarà aggiornata periodicamente a cura dell'amministrazione del forum.
Ciao Sandro.
E possibile rimettere la lista, magari aggiornata...?
Grazie
Marco
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La didascalia è un elemento costitutivo del fumetto.
Il fumetto inteso come racconto visivo è composto da immagini e parole.
Le immagini hanno il ruolo prevalente e vanno a comporre il messaggio utilizzando gli elementi costitutivi della immagine
1.nella tavola:vignetta, formato, montaggio o sequenza, impaginazione (gabbia)
2. nella vignetta: contorno, piani, campi, inquadratura
Le parole accompagnano le immagini e possono essere libere (onomatopee) o circoscritte nelle nuvolette o nelle didascalie
Queste ultime che avevano un ruolo preponderante ed esclusivo nel protofumetto quando ogni vignetta sovrastava una didascalia esplicativa che conteneva tutto il testo dialoghi compresi e via via nel tempo si sono evolute fino alla situazione moderna in cui riconosciamo schematicamente didascalie di testa didascalie di coda e colonnini.
A seconda della funzione le didascalie possono essere
1. temporali che indicano un cambiamento di tempo (poco dopo, più tardi, dopo alcuni giorni, ecc..)
2. locali indicative di cambiamento di luogo (nello stesso tempo, in città, a Boston, contemporaneamente, ecc..)
3. emozionali se informano sullo stato d'animo (folle d'ira, demoralizzato, ecc...)
4. riassuntive se ricordano qualcosa detto in precedenza
5. esplicative quando descrivono ciò che è già evidente dal disegno
6. di stacco come i famosi colonnini di Galep con cagnolini, uccellini, caffettiere, ecc...
La tendenza del fumetto moderno è quella di privilegiare l'aspetto grafico riducendo all'essenziale le scritte.
La caratteristica principale di Tex sta a mio avviso nella costruzione dei dialoghi che devono sempre essere riconoscibili e attribuibili a ciascun personaggio, le didascalie possono aiutare, ma non dovrebbero avere l'invasività che le caratterizzavano in passato per i motivi già esposti da Carlo
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[649/651] La Stirpe Dell'abisso
in Le Storie dal 601 al 700
Pubblicato · Modificato da natural killer
La caratteristica delle storie a puntate è quella di lasciare le cose in sospeso suscitando la curiosità e accendendo la fantasia. Questo ci porta a immaginare possibili conclusioni che raramente coincidono con quelle già scritte e non ancora pubblicate. Da qui a volte nasce la delusione di vedere finali non corrispondenti a quanto immaginato.
Personalmente sono invece lieto di essere piacevolmente stupito da conclusioni differenti da quelle ipotizzate.
In questa storia in particolare il finale è stato per me all'altezza dell'intera avventura, considerando che se un prologo o una introduzione possono svilupparsi in maniera differente, in funzione dello sviluppo della trama, la conclusione in quanto tale non dovrebbe dilungarsi a scapito del corpo centrale del racconto che coincide con lo svolgimento degli eventi che costituiscono l'ossatura della storia.
Se l'autore riterrà di dover ulteriormente chiarire o approfondire alcuni elementi o situazioni lo farà in una storia successiva, altrimenti può essere chiusa qui.