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natural killer

Ranchero
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Messaggi pubblicato da natural killer

  1. Su Font sono contento che tu, John o Paco ne parliate bene: quello che francamente mi dispiace è che molti dei forumisti rimproverino alla Casa Editrice di non rendersi conto dell'impresentabilità di Font.

    E io molto oggettivamente mi chiedo quanti di quei tredici che nel sondaggio hanno votato 9 ( tra cui il mio voto ) non hanno dato 10 alla storia solo per i disegni di Font. :fumo:
    Però francamente qui si vota la storia, tuttalpiù si esprime un doppio voto sceneggiatura e disegni ma il voto principale io l'ho sempre dato alla storia inteso come soggetto e sceneggiatura, nei casi in cui ho particolarmente apprezzato i disegni l'ho esplicitato dando un 9, un 10 un 10 e lode ai disegni, lo stesso dicasi quando i disegni erano non all'altezza (vedi alaska) ovviamente con ben altro voto!
    A mio parere l'opera va giudicata complessivamente per il risultato di tutte le sue componenti:1. SOGGETTO E' fondamentale perchè rappresenta l'anima della storia2. SCENEGGIATURA Deve assicurare tempi narrativi, equilibrio di azione, efficacia di dialoghi3. MATITE La rappresentazione grafica deve riprodurre i luoghi dell'azione dove si muovono i personaggi che devono essere riconoscibili e realistici (ricordando che anche l'occhio vuole la sua parte e che il troppo storpia) nel rispetto dei principi di anatomia e movimento inseriti in un contesto che tenga conto di dimensioni e prospettiva4. INCHIOSTRAZIONE D' l'impronta definitiva al disegno caratterizzandone il tratto e assicurando il rispetto di luci e ombre e l'equilibrio tra bianchi e neri e il dinamismo dell'azione5. LETTERINGll posizionamento dei baloon l'assenza di errori e la nitidezza dei caratteri di scrittura hanno anch'essi un ruolo determinante nell'estetica finale della tavolaTutti questi elementi devono armonizzarsi e ognuno di essi ha un ruolo importante:una buona storia può essere penalizzata da disegni non all'altezza, così come ottimi disegni non trasformano una storia mediocre in un capolavoro.
  2. Sulla menomazione di Kid Rodelo: devo ammettere che anche a me è sembrato anomalo il braccio amputato di Kid, e certo non mi ha fatto piacere vederlo. Sicuramente è inconsueto, ma in definitiva ci può stare, è una scelta narrativa come un'altra.

    L'amputazione di un arto può apparire anomala su Tex, ma sul piano storico era purtroppo la norma. Le ferite da arma da fuoco andavano spesso e volentieri in suppurazione e, se nel frattempo il ferito non era morto dissanguato, l'unico sistema per salvarlo dall'infezione era l'amputazione. Per evitarla era necessario sterilizzare la ferita prima della suppurazione e i presidi disponibili erano alquanto scarsi. Per non parlar delle condizioni igieniche... La maggior parte dei reduci di guerra che avevano subito ferite riportava a casa qualche pezzo in meno. Sicuramente vedere questo non è piacevole, ma qualche volta ci può stare anche in un fumetto come Tex che, tra l'altro, cerca di essere il più possibile aderente alla realtà, anche per prevenire le critiche sempre in agguato
  3. Beh sotto questo aspetto almeno possiamo stare tranquilli dal momento che non c'è ancora materiale per andare oltre le 30 uscite annunciate (salvo aggiornamenti futuri...)Hai comunque ragione che tutto dipende dall'andamento del mercato. La CSC di Zagor, come era avvenuto per quella di Tex, viene continuamente prolungata. Quella di DyD viceversa si è fermata ai 50 numeri annunciati (c'è però da dire che la serie è progressivamente peggiorata col passare del tempo, tant'? che, a suo tempo, anche io mi sono fermato dopo il n.139, dopo aver constatato che non si intravedeva nessun cambio di rotta)

  4. Magari il problema è che i Maxi pubblicati finora sono 17...... una giusta dose di superstizione può aver influito sulle scelte editoriali. L'accorpamento delle storie dei 21 almanacchi poteva dar vita ad altri 7 volumi (altro numero arcano peraltro già sperimentato nella prima raccoltina a striscia interrotta proprio con il settimo numero...)

  5. E' tempo che la SBE prenda la decisione coraggiosa di riproporre la ristampa (preferibilmente col formato originale costa bianca) dell'intera serie. Accontenterebbe così noi nostalgici affezionati alle origini, con tutte le incongruenze e inesattezze storiche e al contempo consentirebbe ai più giovani di conoscere la saga dall'inizio e seguirla nella sua evoluzione fino alla attuale, che rappresenta l'ultima versione del mondo di Tex nel segno di una continuity transgenerazionale.

  6. Beh è ovvio che è per quel motivo li... però notiamo con la ristampa dei texoni non lo hanno fatto...

    Probabilmente il numero di pagine dei Texoni si prestava maggiormente al formato della collana. Di sicuro il risultato è completamente diverso oltre a consentire la possibilità di comprare albi singoli autoconclusivi.
  7. Ho già espresso la mia idea che la scelta di spezzare le storie nasca dall'esigenza di uniformare gli albi. Più maliziosamente possiamo pensare che lo scopo sia quello di costringere a comprare l'albo successivo per leggere la conclusione della storia. Il risultato purtroppo non è dei migliori e certamente sarebbe stato meglio proporre le storie intere come erano già uscite nei Maxi e accorpare più storie degli almanacchi, ma ormai sono così. Io continuerà a prenderli anche se ho già tutti gli originali per lo stesso motivo per cui ho raccolto tutta la CSC di Tex e di Zagor: sono personaggi che mi accompagnano da una vita.

  8. C'era qualcosa che non mi tornava in questa storia, ma non riuscivo a focalizzare. Ora ci sono arrivato: si tratta del titolo. Il prigioniero di Yuma centralizza la vicenda su Kid Rodelo che a parte il finale dove compie la vendetta e sopravvive (non penso serva ancora lo spoiler) ha un ruolo secondario rispetto al fratello che appare il vero motore fino al suo ultimo respiro. Forse il titolo del secondo albo Giovani assassini risulta IMHO più evocativo di tutta la storia.

  9. Volete che inserisca un'immagine è E' quella con il cartello in mano, giusto? Ma se mi si rompe lo scanner, come la mettiamo, mi ripagate i danni ?

    Al posto tuo, caro Sandro, non mi fiderei troppo a lasciare la dolce signora incontrollata all'interno del tuo scanner :lol2: Comunque si, è quella col cartello....
  10. Avendo "saltato" questa avventura è un piacere leggere le recensioni. Per una volta ( sempre che non ce ne siano altre ) sto' alla finestra. Spero solo non mi venga il diabete dopo tutto questo zucchero che mi sono, fin qui, sorbito....... :fumo:

    Tranquillo capelli d'argento, baster? un p? di dieta... Però la storia è proprio bella
  11. Ciao Mauro, le copertine che Ticci ha preparato per la nuova collezione storia a colori Tex Gold come sono state decise? Carta bianca al maestro senese oppure ha avuto delle indicazioni sulle scene da fare?Grazie

    Sinceramente non lo so. Non curo n° dirigo io la Collezione di Repubblica!
    Intuisco scarsa empatia per l'iniziativa editoriale di Repubblica. Fortunatamente sei il curatore di Tex nella casa madre e stai dimostrando di riuscire a farlo mantenendo la capacità di regalarci grandi storie di Tex, di Zagor e di Dampyr.
    Se ne occupano altri, in Casa editrice e fuori. Tutto qui. Che c'entra la scarsa empatia? Ho empatia per Dylan Dog ma mica lo faccio io.
    Ho probabilmente equivocato la tua risposta secca. Con scarsa empatia intendevo che (ma era solo la mia percezione) non sentissi dentro di te la collezione storica a colori e ti limitassi a osservarla dall'esterno senza entrare nelle dinamiche editoriali. Non intendevo empatia come"comprensione profonda dell'altrui sentire", ma mi limitavo alla sola traduzione letterale di sentire dentro. Ciao Marco
  12. A noi resta soltanto da aspettare di poterla leggere per scoprire cosa succeder? e poter poi dare libero sfogo ai nostri commenti.

    Cosè a occhio, direi che l'attesa almeno per la prima storia (quella di Font) durer? almeno sino alla fine del 2015.
    Non importa Carlo, nel frattempo avremo sicuramente altre storie da commentare e aspettare, grazie anche alle tue graditissime anticipazioni.
  13. Chissà se dopo ci ha provato Montalesè? (che mala lingua sono neh)

    Magari ci ha provato il suo luogotenente Drigo, che nella ristampa abbiamo visto che si chiamava Jorge e magari non era un secondo nome ma un secondo Drigo, cioè il suo gemello... insomma, la Lupe è tanto tanto simpatica ma leggerina e disinvolta, ovvia! :lol2:
    Jorge doubt chi è costui?Acc... sta a vedere che mi tocca recuperare anche le ristampe :malediz...
    Nella storia in cui appare Lupe Drigo è raffigurato da Galep come un tipo cicciottello dalla faccia rotonda e paffuta e con i baffi mentre nella precedente apparizione era un tipo alto, segaligno e con il viso lungo e il naso affilato. Praticamente i due personaggi avevano in comune solo il nome. Sergio Bonelli ha deciso, quindi (e stavolta mi sentirei di dargli ragione) di dare un altro nome, Jorge appunto, al personaggio che è apparso nella storia di Lupe.
    Grazie Carlo. Si è trattato dunque di sottolineare che i due Drigo non erano lo stesso personaggio cambiando il nome al secondo. Fortuna che Kit Carson e Kit Willer possiedono anche un cognome che ci impedisce di confonderli.... Beh, forse non devo inseguire le ristampe.
  14. Ciao Mauro, le copertine che Ticci ha preparato per la nuova collezione storia a colori Tex Gold come sono state decise? Carta bianca al maestro senese oppure ha avuto delle indicazioni sulle scene da fare?Grazie

    Sinceramente non lo so. Non curo n° dirigo io la Collezione di Repubblica!
    Intuisco scarsa empatia per l'iniziativa editoriale di Repubblica. Fortunatamente sei il curatore di Tex nella casa madre e stai dimostrando di riuscire a farlo mantenendo la capacità di regalarci grandi storie di Tex, di Zagor e di Dampyr.
  15. Gli amici storici di Tex sono suoi coetanei, e compaiono ogni tanto nella serie. Boselli ha creato due alleati occasionali giovani, più vicini a Kit che a Tex, ossia il ten Baines e Donen. Potrebbe essere che in futuro questi siano nuovamente utilizzati, in una continuity che ogni tanto prevede di rincontrare? gli amici, in fondo i nostri girano continuamente in lungo e in largo il West.

    Francamente faccio un po' fatica a considerare Baines e lo stesso Donen alla stregua degli amici storici come Montales, Brandon, Morisco, Pat, GrosJean, Devlin e gruppo Frisco, Davis, Cochise e via elencando.
    Si... e non penso proprio che Boselli avesse in mente di creare nuovi amici storici per Tex e i pards.
    Se per storici intendi gente che possa ritornare i? e più volte allora mi sa che tii sbagli.
    Per amici storici, Carlo, io intendo quelli che ho elencato. Gli altri li considero al massimo amici ricorrenti, per diventare storici dovranno dimostrare di meritarlo.
  16. Scusate non ho la competenza per potermi addentrare su quanto discusso sinora. Vorrei solo dare una mia impressione sulla parte grafica, ovvero dalle tavole in anteprima ho l'impressione di trovarmi di fronte quasi ad un altro disegnatorerispetto a quello di "Cacciatori di Fossili" o "La grande rapina". Ortiz non è mai stato uno dei miei disegnatori preferiti, ma ho apprezzato, come detto sopra, le prime storie da lui disegnate. Mi dispiace che non abbia potuto mantenere negli anni, forse per la vecchiaia o per malattia (non sono a conoscenza delle vicissitudini dell'artista) il medesimo stile grafico degli inizi. Essendo personalmente più legato alla parte grafica in un fumetto, se essa non mi coinvolge di conseguenza non sono molto invogliato a leggerne la storia, in questo caso i disegni trovo che non siano ben realizzati.

    Il problema della decadenza artistica coinvolge anche i grandi pittori, per i quali però si tende a individuare nuove fasi creative. Nell'ambito fumettistico, dove un genere è ben caratterizzato e, soprattutto quando si tratta di disegno realistico, si devono rispettare non solo canoni estetici, ma anche regole stilistiche, la perdita del tratto caratteristico, legata magari a problemi di vista o di fermezza di mano o di ridotta velocit? o tutte le cose messe insieme, determina uno scadimento della qualità del disegno. Anche su Tex abbiamo avuto il dispiacere di assistere alla involuzione di grandissimi disegnatori, anche per il grandissimo buon cuore dell'indimenticabile Sergio.
  17. Ho riletto la storia nella versione a colori della Tex Gold. La seconda esperienza texiana della coppia Segura Ortiz ci regala una bella avventura con un tema interessante e ricca di colpi di scena. L'unico problema è dato dalla presenza di Tex e Carson che sembrano IMHO un corpo estraneo, costretti a muoversi sempre in ritardo e a recitare un copione non adeguato. I veri protagonisti sono Portman e Buchanan con i suoi fedeli. In definitiva Tex c'è, ma.. non è il vero Tex

  18. Chissà se dopo ci ha provato Montalesè? (che mala lingua sono neh)

    Magari ci ha provato il suo luogotenente Drigo, che nella ristampa abbiamo visto che si chiamava Jorge e magari non era un secondo nome ma un secondo Drigo, cioè il suo gemello... insomma, la Lupe è tanto tanto simpatica ma leggerina e disinvolta, ovvia! :lol2:
    Jorge doubt chi è costui?Acc... sta a vedere che mi tocca recuperare anche le ristampe :malediz...
  19. Gli amici storici di Tex sono suoi coetanei, e compaiono ogni tanto nella serie. Boselli ha creato due alleati occasionali giovani, più vicini a Kit che a Tex, ossia il ten Baines e Donen. Potrebbe essere che in futuro questi siano nuovamente utilizzati, in una continuity che ogni tanto prevede di rincontrare gli amici, in fondo i nostri girano continuamente in lungo e in largo il West.

    Francamente faccio un po' fatica a considerare Baines e lo stesso Donen alla stregua degli amici storici come Montales, Brandon, Morisco, Pat, GrosJean, Devlin e gruppo Frisco, Davis, Cochise e via elencando.
  20. Considerazioni personali:1. Smalto. Non sono stato io a tirare in ballo l'argomento, ma intendevo solo ?giustificare? l'operato di disegnatori e coloratori che evidentemente non hanno utilizzato un anacronismo.2. Ceretta. E? sufficiente guardare la vignetta?3. Vignetta in questione. Poco felice come risultato grafico, ma efficace dal punto di vista narrativo:

    Consuelo è l'unica a risondere alla chiamata del boss e ?in lettura più approfondita- è lo strumento che guida Kid Rodelo direttamente al suo cospetto. Alla destra della ragazza è presente un'ombra di qualcuno che la segue da vicino, verosimilmente tenendola sotto tiro con una pistola impugnata con la mano sinistra (e la scelta di non volerne svelare ancora l'identit? giustifica il primo piano anomalo sulla ragazza nascondendone anche l'espressione del volto)
    4. A proposito di ombre. L'intera sequenza South California pag.96-105,
    nella quale si concretizza l'appuntamento con la vendetta, è ambientata in pieno giorno, come si evince dalle ombre proiettate quasi verticalmente in tutte le vignette. Tutte tranne la seconda della striscia centrale di pag.96, dove su Consuelo a bordo vasca si allunga un'ombra (di Kid Rodelo che evidentemente si è già sbarazzato, senza sparare un colpo di Ramirez e Ortega, i cui cadaveri appariranno nella tavola seguente, rispettivamente dentro la villa e nel cortile o alternativamente di Murdock, momentaneamente sparito di scena) che sebbene utile alla narrazione è in contrasto con tutte le luci . Questo se vogliamo a tutti i costi cercare la nota stonata (o pelo nell'uovo che dir si voglia)
    5. Consuelo in piscina. La tavola, tanto discussa nel numero precedente, si rivela invece essere funzionale e non messa l' per caso o per ornamento.
    La piscina sarà il luogo dove Gradson trova il tragico epilogo alla sua esistenza e la ragazza sarà, suo malgrado, il mezzo che consente a Kid Rodelo di sorprendere il losco banchiere, che alla vista di Consuelo abbassa la guardia di fronte a una delle sue -tante- debolezze.
    Confermo quindi l'ottimo giudizio già espresso su questa storia e rinnovo i miei complimenti a Mauro Boselli per come ha creato e gestito tutte le fasi della vicenda che, come promesso, trover? ulteriori sviluppi. Font infine, che piaccia o meno il suo tratto, si conferma un maestro del suo genere e ancora una volta dimostra di trovarsi completamente a suo agio nelle ambientazioni western. Hola amigos, que viva Tex
  21. Mia cara, sarà ancora più preciso: storico è un aggettivo che si usa prevalentemente per la Storia quella co la S maiuscola, per esempio in evento o fatto storico e simili. Idem per l'avverbio storicamentePer quanto riguarda le storie narrate , l'aggettivo storico è fuori luogo e genera confusione. L'aggettivo corretto ?: "narrativo". Se tu dici tempi storici, ti riferisci all'ambientazione temporale (ad esempio la Guerra Civile o il 1880), se dici tempi narrativi, invece, intendi la scansione temporale interna alla storia (24 ore, una settimana, un mese etc.)Cosè è più chiaro?L'Accademia della Crusca non so, ma la mia maestra sarebbe fera di me. :lol2:

    Con buona pace della maestra mia, di Carlo Monni e di tutti gli altri, la lingua italiana, pur nella sua ricchezza (che purtroppo stiamo perdendo?) presenta spesso nomi con più significati e i derivati, composti e alterati non sempre sono applicabili a tutte le accezioni del termine. Cosè come giustamente dice Carlo, la Storia con la S maiuscola è altra cosa rispetto alla storia narrata o alla storia personale di ciascuno o tante altre sfumature (non contar storie, ha una storia con, è tutta un'altra storia e via dicendo)Quindi si può raccontare la Storia (History direbbero gli inglesi) facendo ricorso a una storia (story) vera o di fantasia, reale o più o meno verosimile (concordanza storica) con avvenimenti temporalmente collegati (concordanza narrativa)Allora se la prossima storia che avremo il piacere di leggere dovesse far incontrare Tex e uno o più Seminoles in Florida ritengo non debba essere considerato fuori luogo, n° dal punto di vista storico, n° da quello narrativo
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