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TWF - Tex Willer Forum

pino1980

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Messaggi pubblicato da pino1980

  1. Comprato e letto, e devo dire che non sono per niente entusiasta...

    Perchè non far rimanere Tex sempre uguale a se stesso?

    Per me il Vero Tex d'Autore è quello che che abbiamo conosciuto con G.L. Bonelli, continuato a conoscere con Nizzi, e ormai quasi dimenticato con Boselli e gli altri...

    Secondo me con questa uscita si è persa una grande occasione: bella la scelta di immaginare Carson anziano che racconta e il giornalista che prende spunto per le sue storie, ma avrei preferito che Tex rimanesse sempre quello che abbiamo conosciuto, e secondo me non lo è.

    " La texianità è un bagno tiepido in cui il lettore si immerge ogni mese quando legge il nuovo albo, sapendo di ritrovarvi quei sapori e profumi che ben conosce e che desidera siano sempre gli stessi.". (Cit. Nizzi dal libro intervista "Tex secondo Nizzi"). Io la penso così, sempre e comunque.

  2. Piaciuto tanto questo albo, non vedo l'ora di leggere il seguito...

    Eccezionale il personaggio di Chavez, molto misterioso e spietato ...belli i sogni di Simmons, e perfetto l'uso delle didascalie in una parte del viaggio (e io che ne sono un accanito sostenitore ho avuto molto piacere di vederle). Non sono d'accordo con chi dice che meno si vede il narratore meglio è, perchè se il narratore è bravo (e Boselli lo è) riescono a dare quell'emozione in più al lettore. Sono queste le didascalie che vorrei vedere spesso ! Bravo Borden!

  3. Considerando i vari autori che si sono alternati su Tex, io direi che a mio parere, il miglior sceneggiatore di sempre è stato Nizzi, a parte l'ultimo periodo che non si riconosceva più purtroppo... Come soggetti, mi piace molto Boselli, molta fantasia e capacità di inventare situazioni sempre diverse.

    Faraci e Ruju ottimi autori. Anche Canzio mi è piaciuto, nella sua storia "L'oro di Klaatu". Medda in Bande Rivali, bellissima..

    Berardi, col migliore Maxi di sempre..

    Di Nizzi ho amato l'umanità dei personaggi (chi ha letto il quarto centinaio sà di cosa parlo..), quindi voto lui per le storie che ci ha regalato...e auguro un buon lavoro per i nuovi autori.

  4. Il bello dei 4 pards è la diversità, ed è bello quando gli autori riescono a farla emergere.

    Io che sono "cresciuto" texianamente col Tex di Nizzi, dico la mia, di come ho sempre pensato i pards..

    Carson,:come qualcuno ha già detto, è la parte umana di Tex. Brontolone quando serve , pronto a godere dei piaceri della vita, prudente.

    Kit Willer: imprudente, un pò matto, nel pericolo ci si tuffa.

    Tiger Jack: la concretezza fatta persona: parla poco, agisce molto, e riflette tanto. In gamba come pochi.

    Tex: il leader del gruppo, l'organizzatore, quello che prende l'iniziativa.

  5. Anche per me il primo albo letto è stato "La leggenda della vecchia missione", e condivido tutto ciò che hai scritto, quello che contesto sono le critiche feroci che gli sono state mosse, che secondo me sono  ingiuste perchè prima di tutto non mi sembravano talmente brutte le storie (anche se sono lontane dal suo periodo buono) e comunque ingenerose verso un autore che ha scritto storie memorabili ed emozionanti.

    Mi riferisco a commenti tipo "ha infangato Tex, lo ha ridicolizzato, o a qualcuno che esaltava la storia di Boselli "Eroe per caso" mettendola addirittura sopra "l'uomo con la frusta".. Beh, questo tipo di critiche, al di là dei gusti che sono diversi, mi sanno tanto di persone che non hanno mai letto le storie che tu hai citato...

    Per essere obiettivi.. per me un ottimo autore, va giudicato sicuramente in tutto quello che ha fatto, ma non si possono dire certe cose solo riferendosi alle ultime storie...questo non è essere obiettivi. 

  6. Sono d'accordo con chi difende Claudio Nizzi, personalmente ho iniziato a leggere Tex dal 1988 (avevo 8 anni), ho riletto i numeri precedenti e tuttora continuo a comprare Tex. Nulla da dire sui nuovi autori, che sono bravi, ma per quanto mi riguarda, il Mio Tex è quello di Claudio Nizzi.

    Le sceneggiature erano fantastiche, i dialoghi pure, l'uso intelligente delle didascalie, il recupero di personaggi di G.L.Bonelli...

    Nel suo Tex avvertivo l'umanità del personaggio, il legame tra lui e i suoi pards (ognuno dotato di un proprio carattere, diversamente da quello che leggo oggi, in cui i personaggi sono interscambiambili..), l'ironia..

    Ho letto tante cose brutte sulle sue storie, tipo figuracce che personalmente non vedo, io che ho sempre avuto l'immagine di Tex come persona NORMALE quindi soggetta ad errori, commenti cattivi che secondo me non merita assolutamente!

    Probabilmente i suoi critici più feroci non hanno letto tutte le sue storie, altrimenti sarebbero stati più leggeri sulle critiche, perchè nemmeno a me sono piaciute le ultime,ma non ritrovo che siano così negative come si dicono...

    A voler cercare il pelo nell'uovo, si trova sempre un difetto.

    Leggo di recenti critiche a Boselli sull'origine di Eusebio, sulla messa ai voti della liberazione di un prigioniero, sul fatto che Kit beva oppure no...

    Personalmente, nella lettura di Tex io cerco EMOZIONI, e non stò a guardare le imperfezioni.

    E anche se Nizzi non scriverà più Tex, personalmente io dico Grazie Claudio, per tutte le storie fantastiche (e non sono cinque o sei come qualcuno ha detto, ma molte di più). Per me, al momento, senza voler togliere niente agli altri, il numero 1 è lui.

  7. Una delle mie storie preferite, bello il soggetto e sceneggiatura da applausi...

    Le mie parti preferite: 1, quando Tex toglie Kit dalle mani di Wolson, e gli dà una bella lezione..

    2 quando Kit aggredisce il capitano Buntline e viene arrestato.

    3 La parte finale quando Kit Carson, alla testa di una grossa banda di Navajo, libera Tex dai soldati.

    Una storia in cui si sente forte il legame tra i pards, e nella quale vengono messe in risalto alcune delle loro caratteristiche.

    Altro che Carson macchietta e Kit spalla del padre! Queste sono le storie che mi piacciono, e che mi mancano tanto! Grande Nizzi!

    Soggetto= 7

    Sceneggiatura=9,5

    Disegni=9

  8. Purtroppo è così, la gente legge di meno, sia libri che fumetti, ma personalmente credo che questa tendenza si arresterà e il numero di lettori diventerà stabile, personalmente oltre ai fumetto leggo tanti libri, e non c'è paragone tra un libro letto su un tablet e la versione cartacea, è tutta un altra cosa...

  9. E' vero che nel periodo post 500 Nizzi ha scritto storie che non erano belle come quelle a cui eravamo abituati, ma non le reputo "pessime" come a volte leggo...

    Semplicemente ha avuto un calo, cosa che può capitare a tutti.

    Io leggo Tex dal 334 (la leggenda della vecchia missione), ho poi riletto i precedenti e ancora oggi li compro, e posso dire che sono ingenerose tante critiche di cui è stato oggetto Nizzi, che è l'autore che mi ha fatto innamorare di Tex.

    Ho letto tutti i numeri sinora usciti, e sono iscritto da poco sul forum, e veramente mi fà male leggere delle cose che secondo me sono sbagliate su Nizzi

  10. Ho letto anche io la recensione di Ubc, e che dire...

    Hanno sparato a zero su una storia scritta bene ed emozionante, sono stati poco corretti verso l'autore della storia e anche verso chi le storie non le scrive più.

    Io personalmente credo che visto che qui da noi (per fortuna!) esiste la libertà di espressione  dobbiamo accettare che ci sia anche questo tipo di critica, di persone che secondo me sarebbero capaci di trovare il pelo nell'uovo anche nel capolavoro assoluto..

    Ma le critiche sono critiche, e se servono a migliorare va bene, altrimenti lasciano il tempo che trovano, e queste qui non sono degne di essere prese in considerazione o di risposte, sarebbe come cercare di parlare con uno che non può e non vuole capirti.

    Quindi io dico... bravo Mauro per la storia, che a me è piaciuta molto, bravo per le risposte che dai a noi lettori e anche a chi non lo è, perchè confrontarsi con gli altri lo fanno le persone intelligenti, che si mettono in gioco e mettono in discussione anche se stessi, nel tuo caso per regalare a noi lettori emozioni sempre nuove..

  11. Le sceneggiature di Nizzi io le amavo, e nemmeno i soggetti mi dispiacevano, anzi...solo effettivamente il calo c'è stato, ma è anche normale non dare sempre il massimo, ma secondo me la tendenza si sarebbe invertita.

    Trovo veramente di cattivo gusto quelli che criticano Nizzi, perchè al di là di alcune storie non belle, io non dimentico mai il periodo dal 300 al 400 circa che è pieno di storie veramente emozionanti.

    Non che mi dispiacciano le storie di Boselli, che comunque considero un ottimo autore con delle idee davvero niente male, ma mi sarebbe piaciuto leggere alternate storie di entrambi, che fanno gioco di squadra e ci regalano storie emozionanti..

  12. Io credo che se ci mettiamo a vedere i fatti storici avvenuti realmente e come sono collocati nella saga di Tex, troveremmo "errori" dal primo numero...

    Quindi, non stiamo a pensare di dare una collocazione temporale a episodi di fantasia di un personaggio di fantasia, godiamoci le storie...

    a me piace il prologo, sono curioso di vederla finita e allora casoma esprimerò il mio giudizio..

  13. Integralismo e avanguardismo.... secondo me due parole che non c'entrano niente con gusti diversi su Tex!

    Però da quello che leggo mi sembra che io sia un "integralista" secondo qualcuno.

    Perchè amo le didascalie descrittive, che secondo me arricchiscono la lettura della storia e sono in grado di darti quell'emozione in più...

    Perchè non mi piacciono le storie col numero preciso di albi già stabilite, che secondo me limitano lo scrittore stesso (finali affrettati più del dovuto, storie allungate più del necessario..)

    Perchè mi piace se Tex qualche volta cade in trappola (in fondo è un ranger, non un supereroe)

    Perchè mi piace che la storia (o meglio, la maggior parte delle storie) sia incentrata intorno a Tex, e non su altri comprimari con Tex che fa le comparse...

    Perchè mi piacevano, a fine albo, la copertina del prossimo numero, con un "trailer" scritto, e tre vignette, invece di leggere nel 2014 che nel 2016 tornerà Yama, o che non essendo ancora uscito in edicola "Luna Insanguinata", già sò che il prossimo si chiamerà "Charvez il crudele", che la prossima storia sarà di 220 o 330 pagine...e che navigando su internet, trovi più vignette di albi ancora usciti di quelli che siano necessari..

    Perchè mi piaceva un Tex più umano, un Tex più vero, ironico, meno sdolcinato, che non capisce e prevede tutto alla perfezione, un Tex in cui tutti i personaggi non siano laureati al CEPU, in cui non c'è un continuo complimentarsi con Tex e i suoi pards...

    Perchè mi piacevano i dialoghi lunghi intorno ad un fuoco, o fuori una capanna, dialoghi ricchissimi che purtroppo non leggo più.

    Insomma, mi mancano tutte quelle componenti che secondo me solo Claudio Nizzi era riuscito a mettere in campo.

    E a chi dice che tutte queste "modernità" siano utili per la sopravvivenza del personaggio, io dico..

    siamo ormai nel 2015, Internet, Tablet, Pay Tv.. è dura per questo la sopravvivenza, non perchè ci sono le didascalie, o perchè Tex talvolta cade in trappola, ma semplicemente perchè leggere fumetti non è più un passatempo diffuso come lo era anni prima.

    Io credo che lo straordinario successo di Tex come fumetto, sia dovuto soprattutto al suo essere umano, perchè di supereroi ce ne sono tanti, e spesso sono interscambiabili, ma un Tex supereroe non ha l'anima che aveva il Tex di Bonelli, Nizzi e Nolitta....secondo me

  14. Infatti, sono gusti..

    Ma io credo che parlare di modernità è sbagliato, semmai si può dire che è una tendenza...

    Che poi l'abolizione delle didascalie sia fatta da D'Antonio, Berardi, con tutto il rispetto per questi grandi scrittori...ma non c'entra niente!

    Io per esempio, della stessa storia, mi emoziona di più leggere il libro che vedere il film, nonostante il film abbia più componenti, tipo la musica, il ritmo, un modo di pronunciare una frase...

    A me emoziona di più leggere due parole nero su bianco, altri si emozionano con le immagini, qualcuno con la musica...ma non c'entra l'essere moderni o meno,secondo me.

  15. però... però vorrei dire che DIPENDE.

     

    Mi spiego. Io leggo fumetti da tanti anni e sono ormai abituato ai cambi di scena repentini e tipici del cinema (Berardi o Sclavi docet) e le didascalie temporali del tipo "il giorno dopo" e altre di questo tipo ci possono stare e anche non stare. Poi prendo in mano l'albo numero 10 di Tex "Il Tranello" (insieme a "Il Figlio di Mefisto" una delle mie storie prefierte di tutta la serie) e leggo a pagina dieci:

     

    "Un'ondata di vecchi ricordi... ricordi di una vita avventurosa, fatta di pericoli e sacrifici, di lotte selvagge e infernali cavalcate, sommerge il cuore dell'antico ranger... per un attimo Tex e Kit si guardano negli occhi, quindi, incapaci di parlare, si stringono in un forte abbraccio."

     

    Ecco, davanti a una didascalia così evocativa io ci vedo tanto pathos! Forse ciò è dovuto ai ricordi nostalgici delle mie prime letture texiane però avercene di didascalie così!

    Questo è quello che intendo io, non le didascalie "inutili" che spiegano cose ovvie,!

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