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TWF - Tex Willer Forum

Thomas Warren

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Messaggi pubblicato da Thomas Warren

  1. ? così. Il fumetto è soprattutto disegno e ovviamente poi sceneggiatura. Il disegno ha un impatto immediato sul lettore mentre la storia la scopri leggendo. Se mi si presenta una bella storia e disegni sono brutti per me quell'albo non merita l'acquisto. Ci sono grandi maestri del disegno del passato che sono notevolmente peggiorati nei loro tratti e nuove reclute che non sanno disegnare. Per fare un esempio il maestro Ticci è stato uno di quelli che ho adorato nei primi 100-200 numeri perchè aveva uno stile chiaro e conciso. Da quando è peggiorato il suo disegno io se vedo un albo disegnato da lui non lo compro a priori. Magari mi perdo una bella storia ma sono fatto così. è come chiedermi di vedere un film di Tomb Raider con una cozza al posto di Angelina Jolie. Sarà anche bella la storia ma chi la rappresenta non è all'altezza quindi per me non vale la pena. Ma qui è compito della direzione di Tex scegliere i disegnatori bravi e scartare chi fa obbrobri grafici.

    Per quanto riguarda l'impatto decisivo dei disegni in un albo a fumetti la penso esattamente come te. L'indice di gradimento di un'avventura non può essere dato soltanto dal soggetto, dalla sceneggiatura e dai dialoghi, pur essendo gli elementi fondamentali che determinano lo stare in piedi (il funzionamento logico) della storia stessa; ma il sottoscritto, per un dovere e di correttezza e di completezza elencativa (oltrech? per una sua grande passione per i 'dietro le quinte' :D), è solito attribuire a tali fattori una menzione particolare, in quanto costituiscono la "regia" della storia, l'apparato strutturale e sequenziale che ordina e scandisce i tempi della narrazione. Tuttavia, al capitolo grafico viene tradizionalmente attribuito un maggiore peso nelle valutazioni in quanto è il primo, come dicevi, ad offrire al lettore un impatto visivo istantaneo, immediato, finalizzato alla comprensione del contesto.


    Sul presunto decadimento grafico di Ticci, invece, sono in disaccordo. A mio giudizio, le sue ultime prove sono tutt'altro che decadenti, sia sotto il profilo delle proporzioni e del dinamismo delle scene d'azione, sia per quanto riguarda la resa espressiva ed estetica dei personaggi (profilo in cui il Maestro senese è sempre stato un'eccellenza), le raffigurazioni ambientali e quant'altro. Del resto, per accertarsene basta dare un'occhiata ai maestosi acquarelli che io stesso ho postato nella sua galleria qui sul TWF. Di conseguenza, quello che tu hai apostrofato come declino artistico io lo evidenzierei in ben diversa maniera, sotto le luci di una semplice evoluzione stilistica.
    A questo proposito, ho notato che in molti, su questo stesso forum, hanno contestato più volte a Ticci l'eccessivo sintetismo che contraddistingue le sue più recenti opere, e non capisco fino a che punto questo segno distintivo, che da anni non fa che esprimere appieno la grande personalit? dell'autore, possa essere considerato dal pubblico e dalla critica una debolezza, un segno di crollo.
    Mi rendo conto benissimo che ciò dipende unicamente da una divergenza di gusti e di opinioni, ma non vi nascondo che a volte, davanti a certe osservazioni, rimango piuttosto perplesso... doubt

    Tex io lo compro a prescindere sia se è la serie regolare sia se sono speciali. Nell'ambito del'albo poi si possono dare giudizi positivi o negativi sui disegni e sulla sceneggiatura ma non comprarlo a priori non mi trova d'accordo. Io compro Tex per leggere Tex e mi interessa il personaggio e leggere le sue storie indipendendemente da chi ha redatto l'albo.

    Assolutamente d'accordo. Inoltre, l'avere certi autori ai testi e/o ai disegni non è mai garanzia di storie impubblicabili o che, viceversa, rasentano il capolavoro...
  2. Ergo, se la Bonelli mi vuole recuperare come lettore stabile deve darmi belle storie ben disegnate e non degli scarabocchi stilizzati come purtroppo si è visto in alcune occasioni.

    Sul capitolo disegni anch'io non concedo sconti di alcun genere. Difficilmente mi è capitato in passato di transigere su questo argomento. Personalmente non ho mai sopportato quando delle avventure lunghe, epiche, entusiasmanti, magari in linea col canone "Bonelliano" e identificabili come capolavori di sceneggiatura, sono state quasi del tutto affossate da una parte grafica indegna di questo nome e senza dubbio non all'altezza della componente letteraria.
  3. Anch'io dissento dal discorso di Carlo. Che gli ultimi 10 di lavoro di Claudio Nizzi sulla testata siano stati segnati da storie vacillanti e da numerose cadute di stile è un fatto che non si discute, ma da qui a dire che abbia "praticamente combinato solo disastri", pare anche a me un'affermazione un tantino esagerata. Nulla di paragonabile, certo, ma se vogliamo dirla tutta, anche Boselli e Nolitta hanno avuto i loro piccoli cedimenti, a suo tempo. Escludo Faraci che li sta purtroppo avendo al momento attuale...

  4. PS. IMPORTANTE: Bisognerebbe vedere cosa ne pensano i moderatori perchè purtroppo questa sezione galleria del forum è riservata solo ai lavori TEXIANI, mi se che ti verranno spostate da qualche altra parte...

    A quanto ho potuto vedere, questa galleria ospita anche delle opere non texiane, e in ogni caso, per un piccolo strappo alla regola come questo, non mi sembra davvero il caso di aprire un nuovo spazio apposito. Ma non sta a me valutare certe cose: gli affari amministrativi non sono il mio punto di forza, almeno per il momento... ;)
  5. Come vi avevo promesso, in esclusiva per voi gli affreschi che Aurelio Galleppini realizz? nel lontano 1947, poco prima del suo trasferimento a Milano, per l'istituto religioso "San Vincenzo De Paoli" di Cagliari. Da queste splendide opere si evince che l'artista sardo, oltre ad essere stato un maestro riconosciuto delle tavole a fumetti e delle illustrazioni, era anche maledettamente abile nel campo della pittura, da lui sempre considerata, prima ancora dei comics, come la sua più grande passione. Perdonate la non eccelsa definizione delle immagini.

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  6. Il generale Davis è stato ideato da Nizzi, giusto? C'è una qualche probabilità che per esempio Boselli lo riprenda in una storia futura?

    penso di no. Anche perchè Borden in più occasioni sollecitato su questo argomento ha fatto capire che come personaggio il Generale Davis non gli interessa. Magari ci potrebbe pensare Nizzi e scrivere un episodio che tratti di quest' incontro. Però so che sperare in una sua futura storia è utopico anche perchè ormai ha archiviato per sempre le sceneggiature di Tex. Ma non per i fumetti in generale: ad oggi il buon Nizzi sembra che stia scrivendo tre albi per Le Storie. Vedremo.
    Che Boselli riponesse scarsa fiducia sul personaggio del Generale Davis è un fatto di cui eravamo tutti al corrente da parecchio tempo. Sull'uscita di scena texiana di Nizzi, invece, non ho ancora perso del tutto le speranze. In fondo, solo le salme non cambiano idea, e pur non volendo tornare al lavoro sulla serie regolare, per una storia breve a colori potrebbe pure farcelo, un pensierino, visto che attualmente è ancora attivo nel campo delle sceneggiature... Spero che le mie non rimangano illusioni. -_-
  7. Ne hai saltata una Warren. La aggiungo io

    In realtà non l'ho saltata, ma non riuscivo a postarla a causa di un problemino di connessione che ora ho risolto. Grazie, comunque... ;)

    Civitelli sempre all'altezza... mi sembra una storia che promette bene. Poi sono curioso di vedere e leggere Tex che gioca a carte, come anticip? Boselli non ricordo dove (sempre se non mi sto confondendo). E' dai tempi di "Missione Suicida" di Nolitta e Galep (anche se in passato Bonelli ci aveva regalato una storia con finale "pokeresco" in una storia celebre disegnata fa Muzzi chiamata non a caso "L'Ultimo Poker") che non c'è una storia che ci mostri quanto sua abile il nostro eroe con le carte. Già perchè il ranger oltre a saperci fare con le colt è un gambler di quelli tosti!

    Giusta osservazione, la tua... Sarà sicuramente bello rivedere dopo molti anni il nostro Ranger al tavolo da poker, alle prese coi ricchi giocatori professionisti. Visto che siamo in vena di citazioni, tra i siparietti di gioco che il personaggio ha talvolta vissuto, mi è rimasto impresso nella memoria (chissà per quale motivo, poi?) quello dell'avventura "La Banda del Teschio" (n.351-353) di Nizzi e Blasco, anch'esso ambientato in un battello nel fiume Mississippi, in cui Tex e Carson si cimentano a poker con due gamblers che poi, su ordine di un pezzo grosso, attirano i due pards in un tranello mortale... L'anticipazione correlata a questa storia non l'ha rivelata Boselli, ma lo stesso Civitelli nell'intervista per il TW Magazine... ::evvai::
  8. Le tue parole sono la voce della verità, Satan. clap E' chiaro che Tex non potr? più vivere un boom come quello del 1970, così come è altrettanto chiaro il fatto che ogni anno nel nostro Paese un numero consistente di edicole chiudano per sempre i battenti... Purtroppo è una tragica realtà dei nostri giorni, e sarà tale anche nei tempi futuri. Una realtà amara come il fiele. Questa è una ulteriore prova che anche l'editoria nostrana, al pari degli altri Paesi, sta colando a picco in men che non si dica, in particolare per quanto riguarda la pubblicazione di riviste, di quotidiani e dei nostri amati albi a fumetti. Non esiste cura in grado di sconfiggere questa cancrena che sta seriamente minacciando di divorare l'intero mondo della carta stampata, ma, come dicevo nel mio precendente intervento, l'unico rimedio atto a inibire questo inesorabile declino è quello di investire nei propri prodotti, rilanciando la loro immagine presso il pubblico pubblicizzandoli e promuovendo nuove iniziative. Un significativo passo avanti per Tex la SBE lo ha senz'altro fatto, con l'introduzione delle Storie Brevi e con la nuova gestione targata "Boselli", ma non basta ancora. Io ho quindici anni, e da quando ho iniziato a leggere regolarmente le avventure di Tex, vale a dire dal 2007 a oggi, la testata ha perso ben 40.000 copie mensili. Un p? troppe per rimanere indifferenti, non trovate?

  9. Mi complimento innanzitutto con Paco per averci sottoposto questo argomento ricco di spunti di riflessione, e mi allineo a quanto è già stato detto in precedenza. In particolare ho apprezzato molto il tuo appunto (che poi Ulzana ha approfondito) sulla scarsa considerazione in cui finora la Bonelli ha tenuto le promozioni e le iniziative pubblicitarie a beneficio della testata. Credo sia divenuto davvero troppo comodo imputare a oltranza la persistenza del trend negativo delle vendite all'attuale crisi economica o alle divergenze degli interessi degli italiani, per quanto fondati essi siano. Si deve entrare nell'ottica di idee, come diceva qualcuno, che la situazione economico-sociale di oggi non è più paragonabile a quella sfocata realtà di Boom degli Anni '60 oggi ricordata con malinconia da tutti coloro che l'hanno vissuta; era un'epoca, come ben sapete, in cui il fumetto figurava nell'immaginario popolare come uno dei pochi passatempi che gli adolescenti potevano permettersi, e in cui un certo Ranger in camicia gialla di nostra conoscenza aveva buon gioco nel marciare tra le vie del successo e nel raggiungere cifre di vendita spasmodiche oramai non più raggiungibili. Al giorno d'oggi, purtroppo o per fortuna (chi lo sa?), la tecnologia moderna e la digitalizzazione hanno smantellato dalle fondamenta tutti i limiti comunicativi del passato e rivoluzionato l'assetto mondiale dell'informazione. Sono dati di fatto, realtà nude e crude. Non storielle da morti di sonno. E in un simile clima di cambiamento globale, la mossa migliore che la SBE possa fare per arginare l'erosione delle vendite di Tex, oltre che per svecchiare il personaggio, è sfruttare a proprio vantaggio e in maniera migliore la rete e i Social Network per promuovere progetti, nuove opere e iniziative, per dare il via ad un rilancio d'immagine del personaggio finalmente degno di questa definizione, rivolto sia ai lettori storici che alle nuove generazioni... In conclusione, mi sento di dare una ben chiara risposta alla affermazione provocatoria che fa da titolo alla discussione: Tex non è un fumetto prodotto e pubblicato a uso e consumo dei vecchi, e la presenza mia e di altri giovani tra i lettori del personaggio smentisce tale teoria, ma questo purtroppo, come diceva Ulzana, è il falso mito che da anni circola tra i non appassionati, e la Bonelli deve fare in modo che certe grosse cazzate affondino definitivamente. Non sarà semplice, questo è sicuro, ma ci dobbiamo provare. E un primo passo per riuscire in questa difficile missione potrebbe essere proprio quello di dare un'occhiata ai nostri saggi proponimenti. :trapper: Per il resto, confido nella gestione di Boselli, che IMHO ha già cominciato a dare i suoi buoni risultati, e nel futuro progresso di rinnovamento preannunciato da Monni, che a quanto pare, è il solito bene informato...

  10. Sindrome di Stendhal' :D

    Per l'amor di Cristo... Figuriamoci allora cosa ti succeder? quando poster? gli altri dipinti del maestro senese che ho trovato in quel famoso sito! In previsione di quel momento ti consiglio di reggerti saldo alla sedia, hombre... _ahsisi :shock:
  11. Se ho ben capito nel ritorno di Lupe Velasco dovremmo intuire che fra lei e Tex c'è stata più di una amicizia...

    La tua intuizione è corretta. Diverso tempo fa, parlando di questo suo futuro progetto, Boselli ha sottolineato il fatto che il rapporto d'amicizia tra Tex e la giovane Lupe potrebbe essere in realtà sfociato in una romantica storia d'amore (e di sesso). Da parte mia, nutro completa fiducia nel vulcanico Boselli e pregusto nell'attesa gli inevitabili commenti ironici di Carson... _ahsisi

    Secondo voi Loa ha avuto delle relazioni con Lafayette alias Baron Samedi (personaggio molto ricco) e/o Mefisto (stregone potente)? Se ricordate nell'albo 502 lui la guarda con un fare un po' ambiguo.

    E' un'eventualit? da non escludere. Ricordo bene anch'io i toni melensi e sarcastici con cui Mefisto si rivolgeva alla mambo: "Ah... Ci sei anche tu, mia nera colombella!" (frase tratta dalla pagina 12 dell'albo n.502). Tuttavia, se l'ipotesi di un rapporto intimo tra i due fosse fondata, degli esseri dall'animo pervaso dal male come Mefisto e il suo rampollo Yama non potrebbero aver vissuto, secondo me, dei sentimenti degni di questa definizione...
  12. Barison inizier? la sua breve a ottobre.

    Voglio ringraziarti anche io, Mauro, per averci messo al corrente di una notizia che da diverso tempo attendevo e che al pari di me giunger? sicuramente gradita alle orecchie di molti forumisti. I bozzetti di studio per Tex realizzati da Barison, a quanto ho potuto constatare, sono stati accolti molto positivamente sul Forum, e dal canto mio non posso far altro che congratularmi con voi per l'ottima scelta!Grazie per la tua disponibilit?... A presto! :trapper:
  13. Personalmente ho riscontrato una certa linearit? di narrazione in tutte e quattro le storie, non ho trovato le trame particolarmente ingarbugliate o di difficile comprensione. Del resto, un esiguo spazio di sole 32 pagine non può consentire allo sceneggiatore di sviluppare intrecci molto complessi. Sul capitolo disegni non mi pronuncio ancora, almeno finch? non sarà andato a rileggermi l'albo...

  14. Nessun commento dedicato a quest'ultima opera? Ragazzi, mi deludete! :shock: Ma visto che nessuno di voi vuole sbottonarsi, rincaro la dose con una breve sequenza di acquerelli inediti, sempre firmati da Giovanni Ticci, che ho scovato recentemente in un sito Web di cui ho purtroppo smarrito l'indirizzo.

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  15. la nascita del color tex storie brevi rende più facile il reclutamento di artisti di gridomi vengono 4 nomi che mi piacerebbe vedere: BARISON - HUPPEN - SICOMORO - ELEUTERI SERPIERI ci sono qualche possibilità?

    Che io sappia, Serpieri dovrebbe essere gia' al lavoro su una storia breve a colori, che pero' non verra' pubblicata sull'edizione autunnale del ColorTex, ma su un volume speciale e fuoriserie...
  16. La scelta non è semplice n° scontata, parlando di uno dei più importanti maestri internazionali del fumetto come Giovanni Ticci, ma tra le sue storiche opere texiane prediligo su tutte quelle radunate all'interno della fascia 200-300, che contiene alcuni dei più bei classici antologici di tutta la serie come "Santa Cruz", "Giungla crudele" e "Il disertore", per concludere con l'ndimenticabile capolavoro che risponde al titolo di "Fuga da Anderville". :inch: Durante questo lasso di tempo, che va dal 1977 fino al 1985, l'autore senese vive un intenso e florido periodo di maturazione artistica, nel corso del quale il suo tratto dettagliato e squisitamente cinematografico comincia gradualmente a fondere il realismo con la sintesi grafica, ottenendo ben presto un'impronta stilistica personale, armonica, equilibrata, che sempre più assumer? nel tempo un'identificazione ben precisa e inconfondibile, tanto da non renderla più paragonabile ai primissimi riferimenti grafici di scuola "giolittiana". E a mio giudizio, è proprio in questo clima di "rinnovamento" che il Ticci è riuscito a dare il meglio di sè...

  17. Dal sito della Sergio Bonelli Editore, l'articolo di presentazione di questa storia, che si preannuncia via via sempre più intrigante e movimentata:

    ? una sala da gioco galleggiante, la più splendida che abbia mai navigato lungo il Mississippi, ma le mille luci della ?Delta Queen° nascondono un cuore di tenebra. Per proseguire le indagini di un ranger assassinato, Tex e i suoi pards si imbarcano sotto falsa identit? sulla regina del Mississippi... Ed è l'inizio di un viaggio denso di insidie e d'imprevisti per l'elegante steamboat e i suoi danarosi passeggeri, sinch?, dal dedalo di canali che forma il delta del grande fiume, comparir? l'ultima, pericolosa minaccia...
    @Sbe

  18. L'avvenente signorina mi intriga sempre di più. _ahsisi E' assolutamente fenomenale la quarta vignetta, che la ritrae col volto in ombra mentre fuma... Una caratterizzazione del personaggio quasi eccellente, quella di Andreucci, che lascia ben sperare in una sua ottima prova.

  19. Per pulizia del disegno, nitidezza tra bianco e nero, molte tavole di Civitelli forse possono ricordare come disegnava Letteri, solo che poi Civitelli lavora molto più finemente sui dettagli (il puntinismo... nei paesaggi notturni... i controluce... roba da delirio... ::evvai::  ::evvai:: ):)

    Il paragone tra l'arte di Letteri e quella di Civitelli, per pulizia del tratto e quant'altro, ci potrebbe anche stare, anche se un p? a fatica, forse. Piuttosto, graficamente parlando, mi verrebbe più spontaneo raffrontarlo con gli impareggiabili pennelli dell'argentino Ernesto R. Garc?a Seijas, il cui stile contiene altresè molti tratti somatici tipici delle tavole del grande Guglielmo (come ad esempio, l'uso frequente dei retini per la creazione delle mezze tinte, la calibratura e l'impiego ponderato dei neri, ecc.)...
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