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Thomas Warren

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Messaggi pubblicato da Thomas Warren

  1. Nella presentazione all'ultimo numero della collana dedicata a El Morisco dalla Mondadori c'è scritto: "in una storia firmata da Claudio Nizzi per i testi e da Carlo Marcello per i disegni: una vera primizia, quest'ultima, per un personaggio (El Morisco) che, in precedenza, era stato visualizzato esclusivamente dalle chine di Guglielmo Letteri". E Galep e Villa se li sono scordati? :malediz...

    Una negligenza non di poco conto... Nessuno l'avrà segnalata alla Mondadori? doubt
  2. Letteri era un italiano, che nei tempi magri tra le due guerre, emigr? in Argentina a cercar fortuna. Come lui anche un altro famosissimo Maestro del fumetto sbarc? il lunario in Argentina, per poi, tornare in Italia: Hugo Pratt.

    Sottoscrivo. In più aggiungerei che entrambi i fumettisti erano molto appassionati di musica Jazz. Letteri aveva anche suonato per alcuni anni come chitarrista in un gruppo musicale, mi pare... :trapper:
  3. L'opera di Guglielmo Letteri su Tex è e rimarr?, a mio giudizio, unica e imprescindibile, ne più ne meno di quella di Galleppini, e nessun altro fumettista potr? mai riprodurre in maniera efficace e dosata le atmosfere che questi artisti erano capaci di evocare con pochi tratti di pennello. Entrambi i disegnatori, infatti, pur avendo sviluppato nel corso dei lustri due stili di disegno totalmente differenti per composizione e verosimiglianza narrativa, sono accomunati dall'inconfondibile impronta classica che li contraddistingue. Caratteristica, questa, che anche secondo me, come si osservava in un post precedente, mal si adatta all'evoluzione grafica tipica delle nuove generazioni di disegnatori, sempre più spesso alla ricerca di nuove chiavi di interpretazione dell'immagine e di nuove e più sofisticate tecniche per la cura dei dettagli, per la riproduzione di sfumature, mezzetinte e chiaroscuri. L'unico artista tra le leve storiche texiane ad aver avuto sin dagli esordi "una marcia in più" (e lo dimostra il fatto di essere il principale modello di riferimento per i nuovi fumettisti), è stato Giovanni Ticci, la cui opera è stata probabilmente la prima a prendere seriamente le distanze dai modelli di matrice "raymondiana" per poter meglio sviluppare il dinamismo e la sintesi della figura, e per decodificare il realismo in chiave espressionista. Solo su un piccolo dettaglio non mi trovo del tutto d'accordo con Samuele:

    Il tratto di Letteri era tutt'altro che dettagliato, molto sintetizzato, cosa molto evidente nei primi piani dei suoi volti [...]

    Sui volti di Letteri la sintesi è sempre stata davvero palese, ma credo sia doveroso precisare che il maestro romano ha attraversato varie fasi di ispirazione durante la sua carriera, e ha raggiunto l'apice della forma artistica negli anni '80, periodo in cui le sue tavole erano IMHO grandiose sia a livello di composizione sia per le sue perfette ricostruzioni ambientali e paesaggistiche. Il Letteri de "I delitti del lago ghiacciato" o de "La locanda dei fantasmi" era tutt'altro che sintetico o non curato nei particolari! ::evvai:: Questo discorso non vale naturalmente per il periodo post n. 400, durante il quale il disegnatore era rimasto vittima, suo malgrado, di un crollo artistico verticale...
  4. Una bellissima intervista, molto interessante e viscerale, come tutte le altre che il grande Claudio ci ha talvolta concesso. Per la seconda parte dovremo attendere il giorno 21 di questo mese e sarà incentrata sulla sua intera carriera di disegnatore, come è riportato sul sito della SBE.

  5. Un bel dilemma, questo... _ahsisi Stabilire un corretto ordine di preferenza è più complicato di quanto si immagini, almeno per quanto mi riguarda. Ma ci voglio provare lo stesso e accetto la sfida:- Aurelio Galleppini- Giovanni Ticci- Claudio Villa- Fabio Civitelli- Guglielmo LetteriIl tutto senza contare altri grandi maestri del calibro di Alberto Giolitti, Erio Nicol', Carlo Raffaele Marcello, Fernando Fusco, Jesus Blasco e Josè Ortiz, che negli anni hanno contribuito, con la loro preziosissima opera artistica, a dare ulteriore spessore e qualità alla saga di Tex. Tra le guest star, invece, prediligo Magnus su tutti, seguito a ruota da Bernet, Frisenda e Suarez.

  6. Facendo i dovuti scongiuri, felice di ricredermi, anche in considerazione delle incazzature che ho provato in questi anni ( dal "decadimento" di Nizzi, alla "testardaggine" di Boselli con in mezzo la grossa delusione Faraci ). :malediz... Hasta lu?go! :trapper:

    Difficile darti torto... A parte la nota testardaggine di Boselli, della cui opera personalmente non mi son mai lamentato, il crollo verticale di Nizzi e di Faraci ha pesato non poco sulla testata, negli ultimi anni. L'importante è non perdere mai del tutto la fiducia, Capelli d'Argento. Il meglio di Faraci verr? presto, ne sono sicuro: c'è il nostro Borden a farlo rinsavire! ::evvai:: :D
  7. Mi accodo anche io alla fila di forumisti nostalgici del fotografo Timothy O'Sullivan, celebre figura storica degli Stati Uniti dell'Ottocento e coprotagonista, come ben saprete, in sole due storie di Aquila Della Notte. Anche la spietata Ah-Toy meriterebbe, secondo me, un ritorno nella scena. Mi fa molto piacere, poi, il fatto che Borden stia seriamente pensando ad una nuova storia in Alaska con la partecipazione di Capitan Barbanera, comprimario che, IMHO, ha lasciato un segno importante nella saga di Tex, oltrech? un buon ricordo nella mente dei lettori. Riportare alla luce certi personaggi "dormienti" (e non parlo di quelli sopra citati) potrebbe anche essere l'occasione giusta per un cambio di ambientazione e per una trasferta occasionale dei quattro pards in regioni selvagge o esotiche in cui Tex non si è ancora portato. Data l'enorme estensione territoriale del Nord-America e la sua immensa varietà ambientale e morfologica, ci sarebbe solo l'imbarazzo della scelta... Confido sempre di più nella nuova gestione di Boselli. ;)

  8. Mi scuso preventivamente anche io per l'off-topic, ma non potrei essere più d'accordo con te, Paco. Certi atteggiamenti lasciano molto a desiderare, specialmente quando provengono da parte di chi afferma, con lingua (bi)forcuta, di amare un personaggio e di avere a cuore la sua sorte.
    In tutta franchezza, spero di non dover rileggere in futuro recensioni "truccate" e attacchi arbitrari nei confronti della SBE e dei suoi dipendenti (come mi è capitato qualche mese fa), sia da parte di Ubc che dalle loro succursali...

    [...] offese al sacro verbo bonelliano [...]

    "Boselliano", vorrai dire! :lol2:
  9. Ed eccomi a commentare insieme a voi la prima parte di questa storia. Ho terminato la lettura dell'albo poco fa e ho avuto il piacere di constatare che le mie aspettative di fiducia nel duo Ruju-Seijas non sono state deluse, almeno finora, e che tra i due autori pare si riconfermi saldamente un'intesa di lavoro perfetta. Lo sceneggiatore, pur trattando le ambientazioni tipiche del Western classico, è stato capace di donare alla trama e alla narrazione un taglio tutto sommato originale, grazie soprattutto alla figura di Wasape, feroce predone Comanche che, rimasto inconsapevolmente vittima di un complotto ordito con spregiudicata abilità alle spalle del suo popolo, crede di godere del dono dell'immortalit?, interpretando quindi la sua sopravvivenza all'impiccagione come un atto voluto dagli Dei al fine di spingere la nazione Comanche alla riconquista delle terre colonizzate dai bianchi. Partendo da questo spunto di base, il finale lo si potrebbe intuire con facilit?, ma sono sicuro che Ruju si sia tenuto un'asso nella manica che, al momento giusto, farà entrare nel gioco per dare ulteriore brio alla vicenda. Niente da obiettare, invece, per la stesura dei dialoghi e per l'ottima gestione del team Tex e Carson, condotta come meglio non si sarebbe potuto. In questo senso, ho trovato disarmante l'abilità con cui Ruju è riuscito a conferire ai due pards sintonia, coordinazione ed equilibrio caratteriale, ponendoli con immediatezza al centro dei riflettori, senza che le azioni dell'uno non vadano ad intralciare o sminuire del ruolo dell'altro, cosa che purtroppo si verificava spesso in alcune storie di Claudio Nizzi, in cui il "vecchio cammello" finiva per essere ridicolizzato e svilito alla stregua di un fenomeno da baraccone o di un vegliardo da ospizio. Per questi motivi, quindi, una prova finora molto positiva, per Ruju... Cosè come è positiva l'opera grafica di Ernesto Garc?a Seijas, giunto alla sua quinta storia di Tex. Come sempre infallibile nella resa espressiva dei personaggi e nella costruzione "drammatica" delle sequenze, la sua impronta grafica pulita e classica si adatta molto bene alle atmosfere polverose e desolate e alla visualizzazione delle scene d'azione; si vedano, ad esempio, la scena in flashback sulla cattura di Wasape (da pag. 17 in poi) o la rissa nel saloon di Fort Worth (pag. 72), illustrate con dinamismo e verosimiglianza. Alla prossima! :trapper:

  10. Ho acquistato l'albo questa mattina e attendo con ansia di poterlo leggere, ancor di più dopo aver letto i commenti entusiastici di Paco. Ruju mi convince sempre di più e nutro completa fiducia su di lui come sul maestro argentino Seijas.

    Per non perdere il resto della giornata (lavorativa), puoi indicarmi dove guardare?Grazie.

    Nel topic "Anteprima Copertine" si è parlato più volte di questo aspetto... Vai a pagina 66 della discussione e trovi tutto! ;)
  11. Avercene, di autori così prolifici come voi... Le statistiche del sondaggio evidenziano il tuo sorpasso ai danni di Nolitta e ti classificano addirittura come il primo sceneggiatore bonelliano candidato in futuro a superare Nizzi... Non me l'aspettavo proprio. Tantissimi complimenti anche da parte mia, caro Mauro!

    Sai per caso se esista analoga graduatoria per i disegnatori?

    Ne puoi trovare una sul Tex Willer Blog sui disegnatori texiani più prolifici di sempre, risalente al 2010 e valida tutt'oggi, anche se in realtà le cifre andrebbero aggiornate: Clicca qui!
  12. Mi trovo grossomodo d'accordo con Shane. Personalmente, a parte il concetto espresso sulla verosimiglianza storica, trovo sia del tutto inutile, ai fini delle avventure texiane, inserire la componente erotica nel percorso narrativo della testata. Tex è un personaggio che piace ai lettori per tutte quelle caratteristiche peculiari che ne hanno decretato il successo nei suoi 65 anni di vita editoriale, elementi distintivi che nel corso del tempo gli hanno fatto acquisire un'identificazione ben precisa nell'immaginario popolare, e in virt? di questo semplice ragionamento, non ha certo bisogno di simili espedienti per incrementare il numero delle vendite e dei giovani lettori... Se poi, per qualche impulso controverso degli autori, si decidesse di dare maggior risalto all'erotismo, la cosa non mi scandalizzerebbe affatto, a condizione però che il tema venga trattato in maniera marginale e che si cerchi di evitare un porno fine a se stesso. :indiano: Sono quindi più propenso ad optare per la seconda opzione del sondaggio.

  13. Seppure in abbondante ritardo, mi unisco anch'io ai complimenti per l'ottimo Texone di cui ci hai fatto dono quest'anno, Pasquale. Personalmente ho trovato i dialoghi gradevoli e tipicamente texiani, mentre le atmosfere cupe della trama, complici anche i disegni di Corrado Roi, erano molto suggestive e ben dosate, e mi hanno riportato alla mente le stesse emozioni che ho provato nel leggere gli Speciali "La cavalcata del morto" di Civitelli o "La valle del terrore" del grande Magnus... Buon lavoro e ancora congratulazioni! :)

  14. Come ipotizzavano poc'anzi Pedro e Sam, è assai probabile che, pur avendo organizzato una cerimonia apparentemente perfetta e perdipiù compiuta alla luce di parecchi testimoni, l'esercito ci abbia messo lo zampino. Un punto a favore di questa tesi lo si può individuare anche nell'articolo di premessa abbinato all'albo, dal sito della SBE:

    "Wasape, irriducibile e crudele predone Comanche assicurato alla giustizia da Tex e Carson, viene impiccato a Fort Worth. Ma il suo corpo scompare e, poco dopo, nelle praterie del Texas si sparge l'inquietante diceria che Wasape è tornato a cavalcare, massacrare e distruggere! Partiti per dare la caccia al sanguinario fantasma, Tex e Carson si rendono presto conto che c'è del marcio anche a Fort Worth..."
    @Sergio Bonelli Editore

    Il fatto che i due pards si rendano conto che a Fort Worth ci sia del marcio, mi fa pensare che qualche ufficiale corrotto, in combutta coi predoni indiani, abbia avuto una parte nella falsa impiccagione e nell'evasione del feroce Wasape.

    Inoltre se alla SBE ritengono Wasape un personaggio di spessore, perchè non intitolargli almeno un albo?

    Concordo. Lo avrei senz'altro preferito all'anonimo titolo "Furia Comanche"... -_-
  15. Beh, diavolo, devo proprio ammettere che questo Wasape sembra essere uno di quegli antagonisti dai quali ci si può aspettare di tutto, un uomo dalle mille sorprese insomma, e questo mi lascia ben sperare in una bella storia! Bisogna convenire che è raro che un criminale (un detenuto dall'esercito, per giunta) possa sopravvivere a quel modo a un'impiccagione e sono curioso di sapere come si regoler? Tex con un simile avversario che ha fama di essere immortale... _ahsisi

  16. io sono a favore di storie con elementi horror e di magia... con parsimonia, certo, ma ci devono stare. Per Tex è sempre stato così e nell'epoca d'oro quando, insieme a storie come Vendetta Indiana ti leggevi capolavori indiscutibili come El Morisco, Diablero e Il Fiore della Morte.

    Sono del tutto d'accordo. Lo sconfinamento su Tex del genere horror e dei vari elementi magico-soprannaturali non dovrebbe mai diventare una prassi abituale, ma ritrovare una volta ogni tanto quelle atmosfere cupe e gotiche, tipiche delle storie che hai elencato, non guasta certo la lettura... In attesa della storia di Piccinelli, che si prennuncia molto piccante in questo senso (o almeno così ha lasciato intendere Monni), ci godremo in santa pace "Furia comanche" e il suo seguito... :trapper:
  17. La prima tavola mostrata suscita la mia curiosità: sono davvero ansioso di scoprire quale sarà il trucco che permette a Wasape si sfuggire a una così intensa pioggia di pallottole.

    Potrebbe nascondere sotto la camicia un'armatura di metallo che lo protegge dai proiettili, come la bella Sarita nel texone "La cavalcata del Morto"...
  18. Con un metodo di scrittura simile, il disegnatore è sicuramente avvantaggiato, in quanto non ha altro da fare che riprodurre la scena esattamente come nello storyboard. Un grande sceneggiatore, GLB. Io sapevo che Nizzi descriveva le vignette singolarmente e tutte a parole, ed eseguiva degli schizzi per scene più complesse, ma pensavo che Boselli facesse lo stesso e non che mettesse le freccette nella sceneggiatura. Questa mi giunge nuova... :lupod:

  19. Estratto dal lancio pubblicitario della SBE preparato per il 2028:Cari lettori, la nostra testata principe Tex gode ottima salute, viaggiamo ormai stabilmente su un milione di copie che mensilmente raggiungono i lettori di tutto il mondo che le visualizzano sui loro ipertablet in ultracolor 3D direttamente tradotte nelle loro lingue madri tramite download satellitare alla modica cifra di 5 merkel (la nuova banconota che dal 2016 ha sostituito l'euro ndr). Ma per festeggiare il nr. 800 abbiamo pensato di distribuire l'albo in formato cartaceo ed in b/n. I testi sono dell'inossidabile Mauro Boselli mentre i disegni saranno del grande copertinista Claudio Villa che dopo aver terminato il suo Texone nel 2026 si è dato anima e cuore a questa grande storia celebrativa!P. S. Scusa Claudio per la battuta...? :trapper:? noi tutti aspettiamo con grande interesse il tuo Texone? :inch:

    Grande, West10! :lol2: clap Addirittura un milione di copie visualizzate mediante tecnologia ultra-moderna e impianti satellitari... Auguriamocelo davvero, un così duraturo successo, anche se io (come la maggior parte di voi, presumo) sono molto più legato al profumo e al dolce fruscio della carta che agli ipertablet. E auguriamoci anche di avere ancora nel 2028 Boselli e Villa a tenerci compagnia su Tex, sempre intenti a sfornare storie e copertine a pieno ritmo! Io intanto lavorer? sodo per entrare a far parte dello staff del Ranger come disegnatore... :D
  20. in questo caso mi sento di prendere le "difese" di John Deere. Non si tratta di esporre le proprie idee liberamente o meno, non è questo in discussione. N° di vedere quello che non c'è. E' normale che gli salta la mosca al naso a John in quanto Anatas non è che afferma la sua tesi ma demolisce le altrui argomentazioni con un laconico "non creiamo altri problemi a Boselli" che è diverso dal dire soltanto "a me quest'idea non mi piace". Facile da capire no?Poi, Santana, penso anche che un giovane può non sempre fare messaggi illuminanti come i tuoi (e appunto per questo intervengo gli esperti del forum per indirizzarli nel modo giusto) eppure anche sul punto del mangiare ancora tante bistecche mi trovo in totale disaccordo. Non mi sembra che nei messaggi di John ci sia stata supponenza o banalit?. E in questo forum ne ho lette di castronerie anche da parte di utenti anziani! Forse non conosce bene le tempistiche su quanto tempo occorre a un disegnatore come Civitelli per disegnare un albo figuriamoci quattro albi! Detto questo spero vivamente che non si trasformi una simpatica e amichevole discussione su un qualcosa di ipotetico su come celebrare il settantennale e il numero 700 (che poi a me francamente non interessa cosa faranno confido solo in Boselli che scriva storie buone come già sta facendo, ma è un altro discorso questo) in uno spazio in cui, giovani o meno giovani, debbano stare attenti a ciò che scrivono o pensare a quante bistecche debbano mangiare. E se fossero vegani? Ogni tanto sti piedistalli lasciateli in soffitta please. Senza rancore!

    Quoto in tutto e per tutto, Ulzana. Era evidente che Jonh aveva solamente espresso il suo parere (magari esprimendosi in un modo poco corretto, questo sè, ma di certamente senza l'intenzione di offendere l'uno o l'altro utente) e, con tutto il rispetto, non mi sembra davvero il caso di trasformare una semplice discussione, un piccolo scambio di vedute come questo in una lite tra chi st? più in alto e chi st? in basso. A questo proposito, non condivido nemmeno la volont? di rimarcare i propri ruoli e di cedere a certi rimproveri per due frasi talmente banali. La correzione è sempre la benvenuta, ma se proprio dobbiamo continuare a interloquire in questi termini, apriamo una discussione in opportuna sede e risolvete l' tutte le vostre beghe. Sempre con rispetto parlando, per carit?! Al fine di evitare spiacevoli equivoci, il mio è solo un SUGGERIMENTO, non una presa di posizione, n° tantomeno una mancanza di rispetto. ;)

    Che non cominciamo a vedere quello che non c'è, e comunque non trovo nulla di simpatico (o meno) in quello che scrive ognuno di noi, ma ultimamente, trovo solo tantissimi messaggi "poveri" di sostanza e chi li scrive (guarda caso) sono proprio i giovani ragazzi iscritti da poco

    . Anche su questo punto sono in totale disaccordo, Santana. Idiozie e castronate, come diceva anche Ulzana, ne ho lette parecchie, anche in altri forum, da utenti ben più anziani di John o del sottoscritto. Come se essere un utente iscritto da poco tempo fosse sempre sinonimo di carenza di sostanza e di contenuti nei messaggi! Per quanto mi riguarda, avere 60 anni invece di 15 o 17 non è mai garanzia di interventi corretti e appropriati o, magari, di un quoziente intellettivo pari alla norma. Se volete citare in giudizio degli utenti in particolare, fate nomi e cognomi e discutete pure con i diretti interessati, ma cercate di evitare queste inutili ed insensate generalizzazioni, per favore, e di coinvolgere apertamente una certo gruppo di persone piuttosto che un'altro. :inch: ::evvai:: Ribadisco che, da parte mia, non c'è nel modo più assoluto la volont? di dare ordini a chi è più "grande" di me o di calarmi nei panni del bacchettone arrogante e presuntuoso (anche perchè il mio carattere non me lo consentirebbe mai, chi mi conosce lo sa), ma ho sentito che era necessario intervenire per cercar di sbrogliare questa matassa. Spero siate comprensivi nei miei riguardi... ;)
  21. L'idea di una lunga avventura di 6 albi non mi convince e non la considero realizzabile in un lasso di tempo di soli 4 anni, tanto per la lentezza e per la laboriosit? della produzione (sia dei testi che dei disegni), quanto per il fatto che un'iniziativa simile andrebbe inevitabilmente a scontrarsi con la collaudatissima tradizione texiana. Bisogna anche riconoscere, col senno di poi, che l'idea di realizzare il primo e l'ultimo albo della storia a colori a ridosso dei quattro numeri centrali in bianco e nero, non avrebbe davvero senso. -_nono Anche secondo me, come hanno accennato poc'anzi Ymalpas e John Deere, la soluzione migliore (o, se preferite, la più fattibile in tempi brevi) sarebbe quella delle due storie intermedie concatenate tra loro, basate sull'esempio di continuity delle nolittiane "Giungla crudele" e Artigli nelle tenebre". Anche la proposta di una saga di 440 pagine potrebbe essere presa in esame, a patto, però, che ci si pensi seriamente da oggi! Nell'eventualit?, un disegnatore come Dotti, che ha una media di circa 20 pagine al mese, riuscirebbe a portare a termine il lavoro giusto in tempo per una programmazione nell'ottobre 2018. Sulle ambientazioni e sui comprimari, nell'uno o nell'altro caso, ci si potrebbe sbizzarrire e potrebbe essere l'occasione giusta per ripescare Pat Mc Ryan e altre celebri personalit? texiane che non vediamo da ormai tanti anni. Data l'inesausta fantasia di cui dispone ultimamente Boselli, possiamo star certi che andremo a colpo sicuro! ::evvai:: Staremo a vedere.

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