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Claudio Nizzi subito su Tex (anche mensile) con regolarità, alternandosi a Boselli e Ruju!
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Nizzi 218! Se non ha diritto lui ad essere considerato uno dei "papà" di Tex, non so chi altro dopo GL Bonelli...
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1 ora fa, Letizia dice:
Letizia non dimenticare che nel numero 99 Tex è vittima di uno "sporco" trucco e pur ferito va a sconfiggere, in un nuovo duello, il rivale
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<span style="color:red;">21 minuti fa</span>, ymalpas dice:
Molto affascinante ricostruzione della sua personalità ma nell'albo quali elementi ti permettono di affermarlo ? E' un trapper che si è guadagnato il nome nel modo in cui Ruju l'ha raccontato, ma passi per simbionte, non è certo un vero uomo lupo. In genere non ho in molta simpatia questi fenomeni da baraccone e già li contestavo in passato con tutte le mie forze a Mauro Boselli quando li usava (per esempio vedi la scombinata banda Thunder). E resta il fatto che Tex ci viene mostrato più fallibile di quello che normalmente dovrebbe essere, perennemente in ritardo sugli avversari, due tomi che fanno il bello e il brutto tempo nella cittadina di Silver Bow per due giorni, uccidendo e spaventando la popolazione, con i due "campioni" impotenti. E non parliamo di una banda di fuorilegge numerosa ( come nella storia di Nizzi "il villaggio assediato" ) ma di due uomini contro due uomini. Non compro l'albo certo per vedere quanto è belluino Wolfman o quanto è sfregiato War Cry, quanto al "giallo" è appena accennato e non mi sembra degno di applausi, nè per vedere quanto possano essere vigliacchi gli amici del gambler! Se non si riesce a centrare la figura di Tex tutto il resto conta, ahimé, poco o niente.
Sottoscrivo l'analisi di Sandro (nei suoi due interventi su questo albo) al 100%
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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, JACK DEVIL dice:
Concordo in tutto, chiedo solo di non paragonare Boselli con Nizzi. É come paragonare una 500 con una Ferrari. Penso che Boselli possa essere comparato solo a G.L. Bonelli
Niente da dire sul bravo Boselli... Ma paragonare il maestro Nizzi ad una 500 (rispetto ad una Ferrari) è inaccettabile per me (pare personale)
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<span style="color:red;">10 minuti fa</span>, Letizia dice:
Fammi capire.
Se il legame tra i due fratelli giustifica e dà credibilità ai personaggi, significa forse che ,se non approfondiamo il fatto che tra i due fratelli c'è un legame profondo, la storia è ingiustificata e i personaggi sono poco credibili?
E in che modo si poteva spiegare ai lettori, o almeno a quelli che non l'hanno capito, che il legame tra i due fratelli era profondo?
Il buon Ruju doveva pensarla e sceneggiarla... A volte bastano due pagine e tutto quadrava di più nella storia... Così sembra di avere a che fare con uno psicopatico (Wolfman)
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Letizia dice:
I due fratelli non sono certo dei santarellini.
Avrebbe giovato alla storia le motivazioni che hanno portato "sulla via del male" i due fratelli?
Sapere che sono cresciuti in terre selvagge senza i genitori o peggio con il padre che picchiava quotidianamente la madre, tutto questo avrebbe approfondito il loro carattere?
I due fratelli sono delinquenti, ma comunque accomunati da un legame di sangue, un forte legame di sangue che porta il fratello superstite a voler fare una strage perché gli è stato spezzato questo legame, questo è quanto.
Poi si sarebbe potuto approfondire il legame tra il ragazzino e la sorella, tra quest'ultima e la sua amica.
E poi, perché diavolo (qualcuno già l'ha fatto notare) Tex e Kit si trovavano da quelle parti? E poi...
Ma è meglio che mi fermo qui perché, secondo i miei calcoli abbiamo superato le 330 pagine.
Io invece penso che lasciare qualcosa all'immaginazione del lettore, senza esagerare naturalmente, sia una cosa molto stimolante.
Cara Letizia, il problema qui è che il legame tra i due fratelli giustificherebbe tutta la storia dal punto di vista della credibilità dei personaggi e della storia stessa.
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Ecco una mia prima impressione: storia di disceto livello, con tratto grafico molto buono. Però non mi convince assolutamente il rapporto tra i due fratelli Justin e "Wolfman"... Un tale legame richiedeva un approfondimento psicologico di ben altro livello di quello proposto. Questo aspetto svaluta molto la storia per la centralità del tema assunto nello sviluppo della trama. Quindi non più di una sufficienza per me.
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Non ho mai capito questa acrimonia per Nizzi. Confermo autore di bellissime storie. Non si può ricordare un autore solo per alcune (qualcuno dice tante, ma qui siamo a livello di pareri personali) storie poco riuscite, figli della fretta dell'unico autore per lunghi periodi. Come in una storia d'amore, quando finisce, solo la sofferenza finale qualcuno/a rimembra. Io di Nizzi ho un ottimo ricordo e per me è padre adottivo (di Tex). Lo rileggo con molto piacere.
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<span style="color:red;">8 ore fa</span>, Leo dice:
Rivedere Nizzi ai testi è un po' come tornare indietro nel tempo. Ne sono felice, sperando che la lunga pausa gli abbia giovato.
Per me un "evento". Nizzi è uno dei papà di Tex
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Un po' insoddisfatto di quello che leggo ultimamente su Tex, ho deciso di andare a rileggermi i numeri da 100 a 200, i grandi classici. Orbene questo è un altro Tex, è un Tex che non esista a lasciare morire nel deserto chi si è comportato in maniera ignobile, che concede a chi lo è stato un po' meno, la scelta di spararsi un colpo, invece di morire di stenti. Che lascia solo il tempo di rendersi conto della sua presenza prima di sterminare la banda che ha causato materialmente l'epidemia fra il suo popolo. Tex che dice "contro certa gente l'unica legge che conosco è questa", mostrando la sua Colt. Qualsiasi sceneggiatore pretenda di scrivere anche una sola riga di Tex, deve tenere presente che Tex è questo, quello voluto dal "padre" Bonelli. Ogni altra intepretazione, personalmente, la ritengo arbitraria.
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Non è facile scrivere una "Storia" in 48 pagine, molto spazio è lasciato al "non detto" e il protagonista assoluto diventa il disegnatore (molto bravi quelli scelti per questa collana). Grande Andreucci allora, mentre dal soggetto mi aspettavo di più... forse il numero meno interessante fra i cartonati usciti finora.
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Invito tutti a rileggere questa storia conclusa con l'albo attualmente in edicola nella collana "nuova ristampa"... Soprattutto per chi ha dimenticato che Nizzi è stato il più grande autore di Tex dopo G.L. Bonelli.
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Dopo un ottimo primo albo, a cui avevo dedicato entusiastiche recensioni, la seconda parte mi lascia allibito. La storia di Lupe così come è raccontata non mi mancava proprio, sinceramente l'avrei lasciata nel paradiso dei fumetti dove l'aveva collocata il buon G.L.B. Salvo i disegni del bravo Piccinelli, che qui raggiungere alte vette artistiche.
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In un'altra situazione, nella storia del fumetto, avrei suggerito, addirittura, una collana parallela che narrasse solo quel passato mai narrato. Ma visto i numeri non più grandiosi di vendita delle nuvole parlanti, meglio coltivare nelle collane parallele (Texone, Maxi, Color, Cartonato... Ma quante sono? Allora Tex vende!), tutto ciò che Bonelli neanche ha immaginato. Con la supervisione di Boselli, mi "fido" che tutto sarà logico e inquadrato nella storia (la nostra storia... mica quella vera). L'ultimo Texone docet.
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Storia senza infamia e senza lode che si fa leggere piacevolmente. La particolarità del soggetto sta nella coppia Tex/Kit, vista raramente in azione solitaria. Disegni per me molto buoni... comunque io aspetto Lupe per emozionarmi un po', sufficienza piena ma niente di più.
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È un capolavoro (analisi più approfondita dopo)
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Nessuna domanda, ma un grazie per il "Texone" che ho appena letto... Brividi che solo chi legge Tex da quasi 50 anni (come me) può capire...
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Il mondo di Tex è bellissimo così com'è... Non togliermi i candelotti di dinamite e la montagna di patatine fritte per una bazzecola come la cronologia e la realtà storica.
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http://www.sergiobonelli.it/video/2017/06/13/news/il-texone-2017-trailer-1001291/
Guardate! Uno spettacolo si preannuncia.
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Ho letto, con moltissimo ritardo, questo Maxi. Era rimasto in archivio perché i disegni non mi piacevano proprio, già al primo impatto. Avendo letto l'opera omnia Tex, mi sento autorizzato a dire che questo rappresenta il punto più basso di quello pubblicato finora. Boselli non si offenderà perché è un grande scrittore di storie (anche e soprattutto su Tex) e questo è stato, a parer mio, solo uno scivolone che può capitare anche ai grandi. Disegni improponibili.
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Personalmente non devo rivalutare Nizzi perché ritengo che abbia scritto sempre storie di buon livello di Tex: alcuni capolavori, altri da "mestierante". L'inevitabile ripetitività e il declino come sceneggiatore è dovuto al numero incredibile di storie scritte. Il mio autore preferito su Tex dopo il maestro Bonelli.
[Color Tex N. 12] Sparate sul pianista e altre storie
in Color Tex
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Io penso che questa collana (insieme al cartonato) sia quella adatta per "osare" (sia nei testi che nei disegni).