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Landi

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Messaggi pubblicato da Landi

  1. Io comprerò i primi numeri a prescindere dal fatto di avere (quasi) tutto di Tex. Sono sicuro che sarà un prodotto curato in ogni suo aspetto... magari con qualche chicca per noi lettori fedeli (tipo le cartoline della nuova ristampa)

  2. A partire dal 3 marzo, Sergio Bonelli Editore proporrà in edicola e fumetteria una nuova serie di ristampe di Tex intitolata Tex Classic. Sarà riproposta la serie in modo cronologico e integrale in albi brossurati da 64 pagine a colori, nel classico formato bonelliano, per un prezzo di copertina di 2,90 €.

    Cosa ne pensate?

  3. Una domanda a Mauro Boselli, in qualità di curatore della serie. Non vedo, a tutt'oggi, sul sito, la pubblicità di Tex stella d'oro che dovrebbe uscire a metà febbraio (nr.25). Devo pensare a una nuova periodicità annuale o addirittura alla sospensione della ristampa, come 3stelle? (Nel qual caso sarei dispiaciuto, perché ne amavo la grafica e impaginazione)

  4. Gentile Mauro Boselli, Graziano Frediani, nel suo consueto spazio su Tex tre stelle, parla di una nuova collana che partirà fra un paio di mesi. Visto che nulla è trapelato e la curiosità è tanta, puoi darci qualche indizio in questa sede? Grazie.

  5. <span style="color:red;">17 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

    Curioso che ci sia un netto stacco di tempo e di spazio prima della tavolata a casa di El Morisco. Un tempo la famosa colonnina di testo a sinistra lo avrebbe spiegato ed evidenziato ("Qualche giorno dopo, a Pilares").

    Si oramai nel linguaggio moderno dei fumetti la sceneggiatura prevede una gestione diversa dei "passaggi" (a volte si usa la tavola nuova per scandire il tempo, dando per scontato il "qualche giorno dopo")

  6. 8 ore fa, borden dice:

     

    Ma che cosa vuol dire?  Essendo brevi le storie brevi si realizzano in fretta PER QUESTO. Non CON fretta, ma IN fretta. Perchè le pagine sono poche, Che logica è la tua?:rolleyes:

     

    A me le storie bevi piacciono e sembrano artisticamente riuscite. Oltretutto utilssime per testare nuovi autori, cosa altrimenti non possibile. Ma, se ai lettori non dovessero più piacere, le chiuderemo. Allora sarai contento- 

     

    Anzi, per fa contenti anche altri cinque o sei di un altro forum, chiudiamo Tex, chiudiamo la Casa editrice, togliamo lavoro a un migliaio di persone e le loro letture preferite a mezzo mlione di italiani. :lol::lol:

     

    Rido, ma, se dovessimo chiudere le nuove iniziative, sarebbe un serio segnale in quella direzione, ahimè... :huh:

     

    Personalmente le storie brevi (qualcuna più riuscita, qualcuna magari meno) le ritengo un "evoluzione" molto interessante del "linguaggio" usato dagli autori di Tex. Per dirla come quelli di XFactor, per me è SI.

  7. Quando venne presentato, alcuni anni orsono, il primo numero di Tex color, ero, come molti lettori di vecchia data, un po' diffidente: il colore val bene come ricorrenza dei numeri centenari, ma farne una serie regolare mi sembrava inutile... Insomma amavo il classico b/n. Poi con il tempo (ed una maggior attenzione redazionale nella colorazione) ho apprezzato sempre più la serie ed ora attendo sempre con piacere l'uscita biennale. Le storie brevi (autunnali) mi hanno spesso coinvolto, vedere Tex alle prese con intese e brevi storie era una sfida difficile, ma ben raccolta da chi si è cimentato nell'impresa. Devo però dire che questo numero più "corposo" (con le sue 160 pagine) mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. L'aspetto più riuscito riguarda i disegni, tutti all'altezza e tutti ottimamente colorati. Le storie lasciano invece un po' a desiderare: si comincia con quella che da il titolo all'albo, forse la migliore, anche per gli ottimi disegni di Bocci. Rio Quemado, già conosciuta in parte, la preferivo con il finale originale "aperto", le ultime 16 pagine (aggiunte), pur interessanti nel loro sviluppo, tolgono l'originalità della storia (difficile leggere su Tex storie con il finale "aperto" alla fantasia del lettore). Le ultime 3 si leggono con piacere, senza infamia e senza lode, con una citazione ad "amici per la morte" per la presenza di un Tex giovane "magnifico fuorilegge". Voto complessivo 7 alle storie (media) e 8/9 ai disegni.

  8. Dopo un buon primo albo, che lasciava presagire un ottimo proseguimento, la storia si "perde" come i suoi personaggi, che mai seguono una logica precisa nei loro comportamenti. Anche i disegni Seijas, pur piacevoli, non sono certamente centrati nei primi piani di Tex (basta guardare la seconda vignetta di pag. 35) e a volte sono troppo "carichi" di neri. Insufficiente il tutto... Per fortuna ora arriva Yama...

  9. Personalmente apprezzo molto questa nuova serie, il cosiddetto "cartonato alla francese", che nei primi tre numeri ha offerto grandi storie (a me è piaciuto molto anche l'albo di Serpieri, dai più criticato), con disegni sempre all'altezza e storie che esplorano territori interessanti, collocandosi ai margini della serie, dando così  sfogo alla fantasia degli autori. Ma questo forse é il volume che mi convince meno, con un soggetto sviluppato in maniera un po' "piatta" e senza quei "colpi di coda" che avevano caratterizzato le prime uscite. Comunque piacevole alla lettura, ottimi i disegni e la grafica del prodotto, albo da avere assolutamente nella libreria di ogni appassionato di Tex.

  10. Primo albo che si legge tutto d'un fiato, molto piacevole, premessa alla storia del prossimo  albo che non rivela, però, qualche mistero. Dialoghi e ritmo strepitosi, sceneggiatura da 10 (bravo Manfredi!). Non mi convincono i disegni troppo inchiostrati e il volto di Tex, non centrato. Buone invece le caratterizzazioni degli altri personaggi. Invito alla lettura anche chi, di solito, aspetta il secondo albo che conclude la storia, perché la prima parte è quasi autoconclusiva. 

  11. Domanda semplice semplice: non conosco le dinamiche che si sono create all'interno della Bonelli Editore, non so come stia Nizzi, ne cosa faccia ora, ma ritieni possibile, nella tua qualità di curatore, che Claudio Nizzi ritorni a scrivere una storia per Tex in futuro? 

    • +1 1
  12. ... al di là di ogni considerazione sull'(inevitabile) evoluzione (o involuzione?) del nostro Tex, personalmente questa storia non mi ha convinto appieno: per la mancanza del "ritmo" giusto, per una certa scontatezza della storia, per disegni solo sufficienti, per l'esasperata ricerca di raccontare la Storia (vera o leggendaria che sia) dimenticandosi dell'Avventura. Ho amato di più altre storie del bravo Boselli... Questa poco più che sufficiente (come i disegni).

  13. Faccio un intervento fuori dal coro, premetto che non voglio fare polemiche ma solo dare un parere prettamente personale.
    A onor del vero con questa storia ho pensato seriamente concluso il mio viaggio affianco a Tex. Con la lettura del terzo albo mi sono accorto che la storia in sè è veramente buona, ottima direi, avevo letto una bellissima storia del west con un Tex in gran spolvero, capace, scaltro, forte, un vero dominatore sul campo, eppure la fine mi lasciava un senso di disagio dentro anzi un certo senso di rabbia. Dopo un pò di riflessione ho capito che era il superuomo texiano, il simulacro creato appositamente in questi anni che mi creava il senso di rabbia. Per anni abbiamo battibeccato per molte differenze di vedute riguardo il personaggio di Tex, presenza, comprimari, centralità, tradizione, canone, ma solo ora mi sono reso conto che sotto ai miei occhi ho visto sparire il " mio " amico Tex sostituito da un clone con le sue sembianze e un frullato di caratteristiche atte alla bisogna, una copia quasi perfetta ma senza l'anima della leggenda che era.  In definitiva credo che lascerò questo nuovo Tex 2.0 a voi che lo sostenete con tanto fervore, io ho perso definitivamente il mio amico Tex, quello che mi portava a spasso nelle praterie cavalcando con la fantasia.  Auguro un gran bene a questo nuovo Tex ed anche a chi lo seguirà.

    ... non farlo GIANBART

  14. Appena finito di leggere. Ideale per la lettura sotto l'ombrellone :D. Storia che mi è molto piaciuta sia come testi che come disegni. Non mi aspettavo che finisse con l' impiccagione  di Capitan Jack. Speravo  che il nostro eroe riuscicce a salvarlo dalla forca. Trovo strano che non sia comparso Tiger,  che di solito c'è nelle storie che narrano di  indiani. Complimenti per il magnifico lavoro.:):generalenordista:

    paolo r. occhio a segnalare lo spoiler...:o

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