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TWF - Tex Willer Forum

Red Arrow

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Messaggi pubblicato da Red Arrow

  1. Esempio della meravigliosa spigliatezza di Bonelli padre. Le vicende si susseguono a volte travolgendo il lettore ma non annoiandolo affatto. Personalmente apprezzo sempre l'intervento dei Navajos come spalla dei Nostri rispetto alla cavalleria. Cosa che stavolta non sarebbe stata plausibile dato il pur labile collegamento dei delinquenti con i nordisti. Questa è una delle storie dei primi tempi che mi piacciono di più. 

  2. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

    Dopotutto, GL Bonelli è quello che ha trovato moglie a Tex dopo pochi albi (legato al palo della tortura perchè un vero eroe cerca sempre di evitare il matrimonio, e subito vedono per esigenze dell'avventura), mentre Nolitta per decenni a Zagor ha dato solo la compagnia di Cico: mi pare chiaro chi dei due non voleva donne nelle storie! :lol:

    :D

    Chiaro che i rapporti sentimentali sono una complicazione in serie d'avventura, dall'Iliade in poi, a meno di non costituire sottotrame che vanno però sapute gestire

  3. Il 6/4/2021 at 22:16, Condor senza meta dice:

    Aneddoti e curiosità, soprattutto nei buffi disegnini di Galep, atti a riempire i colonnini vuoti, sono arcinoti

    Commento il tuo commento visto che anch'io ho deciso recentemente di... ripartire da zero! 

    Oggi come oggi quei disegnini sono fra le cose che mi piacciono di più. Tipo oggetti vintage

    Il 6/4/2021 at 22:16, Condor senza meta dice:

    Nelle storie delle origini, contrariamente a quel che si pensa, la componente femminile nel mondo di Tex è molto presente e importante (vedere anche nella seguenti storie Johan o Marie Gold) e fa bene, a mio avviso, Borden nella nuova serie, a liberarsi dalla presunta regola bigotta che il nostro eroe debba rimanere freddo dinanzi il muliebre fascino. 

    Probabilmente all'inizio GLB non aveva le idee chiare sull'evoluzione del personaggio in questo aspetto e vista la direzione intrapresa poi bene ha fatto a eliminare progressivamente le donne. 

    Con la sensibilità attuale - che direi risente del "revisionismo" western degli anni '70 - sarebbe stato difficile per Borden tornare a ignorarle. 

  4. Anche stavolta mi sono divertito a rileggerla. GLB tesse un notevole intreccio di situazioni, passando dagli attentati alla ferrovia alle malefatte dei due fratelli messicani. Spassosa la cura per far tornare la memoria alla povera signora Horton: Tex neurologo! Fantasia senza limiti nel verso senso della parola. 

  5. <span style="color:red">4 ore fa</span>, Magico Vento dice:

    E non venirmi a dire che non sono frasi razziste;)

    Estrapolate dal contesto sono sicuramente espressioni razziste. Però considerando come tu ricordi l'epoca in cui sono state scritte e la "concitazione del momento" ci stanno. Sarebbe sciocco per esempio censurarle adesso. Tanto varrebbe riscrivere tutti i dialoghi. E anche modificare i caratteri delle didascalie. E chissà quanto ancora... Verrebbe fuori una schifezza di storia. Penso che chiunque sia dotato di buon senso sia in grado di cogliere l'assenza di qualsiasi tipo di razzismo in Gian Luigi Bonelli e quindi in Tex e Carson

  6. voto 10!

    Non mi importa nulla del fatto che i disegni visti oggi non siano paragonabili a quelli di un Ticci, un Villa o un Civitelli. La storia è avvincente, briosa, emozionante persino.

    Mi è venuta una domanda. Si tratta della prima delle innumerevoli botte in testa subite dal povero Carson o ce ne sono state già altre? Non ho fatto caso a questo dettaglio nella lettura dei numeri precedenti.

    Come scritto in altra discussione le espressioni variopinte di Carson sono tante e esilaranti

  7. Nel solo numero che sto rileggendo (Dodge City, n. 18) ho trovato fra le altre queste espressioni di Carson:

    • tempeste e fulmini!
    • per tutte le corna di messer satanasso!
    • corna di centomila diavoli!
    • per la coda di satanasso!
    • fulmini e saette!
    • corna di belzebù!
    • peste e corna!
    • inferno e dannazione!
    • per le corna di tutti i dannati diavoli dell'inferno!
    • sangue di belzebù!
    • per le budella di satanasso!
    • peste corna e fulmini lubrificati!

    Come non amarlo! (e non amare Gian Luigi Bonelli!!)

    • +1 1
  8. Mi hanno sempre divertito le espressioni etniche usate da GLB. I messicani con i loro Sangre y muerte! e Maldito gringo! spesso lasciati a metà perché raggiunti nel frattempo da una pallottola dei nostri pards. 

    Ma anche le politically scorrettissime Palla di neve o Limoncino a neri e gialli, in un tempo in cui tali epiteti non avevano nulla di offensivo ma anzi di simpaticamente affettuoso. 

    Circa il linguaggio di Carson ho l'imbarazzo della scelta. 

  9. <span style="color:red">4 ore fa</span>, ymalpas dice:

     

    Ma Mefisto no. E' l'arcinemico della serie gigante. Non può esserlo della nuova serie. 

     

    Sono del tutto d'accordo col il ragionamento ben motivato di Ymalpas. 

    E poi a Borden chi glielo fa fare di complicarsi la vita per un motivo così futile? Perché a noi piace Mefisto? Rischiando di scontentare tanti che troverebbero chissà quante incoerenze vere o presunte nella sua riapparizione? 

    Immagino che se gli venisse l'idea geniale lo riproporrebbe. Ma intanto credo abbia altro per la testa.

    (Spero di avere interpretato bene il suo pensiero...) 

  10. <span style="color:red">7 ore fa</span>, Juan Ortega dice:

    Pur essendo un estimatore del suo Tex (e più in generale proprio di Sergio) non è una delle sue storie che preferisco. Riconosco però una perfezione formale da applausi.

    Sarei curioso di sapere da voi tre o anche da altri quali storie di Nolitta ritenete migliori di El Muerto. Sperando di non andare OT - non ho trovato però un sondaggio su questo tema nel forum perciò chiedo qui

  11. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Grande Proteus dice:

     muerto è un ottima storia, sarà che l'ho letta così tante volte che non mi fa più quella impressione epica. 

    Forse è l'unica storia di Nolitta che mi è piaciuta veramente. A differenza di te non la rileggo spesso proprio per evitare l'assuefazione. Mi sembra che l'autore abbia trovato un mix magico per equilibrare i vari elementi della vicenda - flashback, avversario coi fiocchi, duello finale di stampo sergioleoniano,... - i quali presi singolarmente non sono poi così eccezionali ma ben amalgamati sì. 

  12. <span style="color:red">58 minuti fa</span>, Poe dice:

    Perdonate la mia ottusità, ma non capisco bene perché Mefisto sulla serie Tex Willer potrà ricomparire solo un'altra volta e poi più, e non continuare invece ad essere lui il Nemico principale del nostro eroe.

    Dopo il loro incontro, che riprenderà la storia bonelliana Fuorilegge/L'eroe del Messico, perché mai Boselli non potrebbe riutilizzare l'espediente di "Pinkerton Lady", cioè far agire Tex e Mefisto in parallelo senza incontrarsi (visto che il loro secondo incontrò dovrà avvenire solo ne "La gola della morte")?

    Una, due... storie in cui Tex si scontra con criminali, fanatici o quant'altro, senza sapere che dietro le quinte c'è Mefisto e viceversa.

     

    Questo permetterebbe, tra l'altro, di farci conoscere come Mefisto, da semplice spia illusionista sia diventato il negromante de "La gola della morte", e che fine ha fatto la sorella, e magari farci vedere anche il giovane Yama e Myriam... Servirebbe, appunto, a completare il quadro dell'evoluzione di tutta l'allegra famiglia di pazzoidi... :lol:

    Boh io non ho tutto questo interesse di conoscere l'evoluzione di Mefisto, preferisco lasciarla avvolta nel mistero.

    Inoltre lo sforzo di coinvolgere Mefisto senza farlo incontrare mai con Tex mi sembra piuttosto gravoso oltre che inutile.

  13. <span style="color:red">1 ora fa</span>, ymalpas dice:

     

    Era chiaro anche prima, la mia era solo una precisazione, anche se un po' di pianificazione secondo me tu ce la metti. 

     

    Vedi il tuo Nick Castle, ce l'ho in mente da quando è stato aperto questo topic.

     

    Entra in scena dopo circa 640 numeri. Ha un ruolo tutto sommato di cattivo minore nella prima storia. 

    Sta antipatico un po' a tutti i lettori perché così l'hai voluto tu stesso, non nasce cioè con l'intento di creare dell'empatia (Mefisto, Yama invece un pò la creano).

    In quella storia si capisce subito che mentre El supremo è solo un manichino destinato a sparire, Nick ha un'anima, ha spessore umano, in negativo, ma ce l'ha.

    Difatti scappa via.

     

    Nella seconda storia in cui compare, dopo circa 50 numeri, il suo apporto cresce considerevolmente anche se ancora non è il prim'attore, ruolo ricoperto dal Maestro.

    Anche in questa storia mostra delle doti, non è più una mezza tacca, ma deve ancora levarsi di dosso del tutto la pelle del gregario.

    Nell'ultimo albo viene anche malmenato, con soddisfazione evidente dei lettori e penso anche dello sceneggiatore, prima di essere spedito in prigione.

     

    Passiamo ora alla terza storia in cui lo rivedremo.

    E' in programma, mi è sembrato di capire.

    E' un personaggio di Dotti e da quello che tu stesso hai raccontato il disegnatore ritornerà alla serie regolare con la storia ambientata a Dry Tortugas, dove c'è un penitenziario. Ora facendo una piccola somma, tra i clienti della prigione potrebbe esserci proprio Castle.

    Questo spiegherebbe anche perché questa storia che pensavi di scrivere da dieci anni sia messa in lavorazione solo ora.

    Cioè tu per Castle, nonostante le smentite, avevi chiaro un percorso ben definito: contavi di affiancarlo al Maestro, probabilmente avevi già deciso di spedirlo a sud di Key West.

    Se le mie congetture sono esatte, stavolta per Castle c'è un ruolo da protagonista.

    Dopo una lunga gavetta eccolo di fronte a Tex per la prima volta (nella prima storia non si erano mai incrociati, nella seconda solo nelle pagine conclusive).

    Una storia in cui dovrebbe crescere tantissimo.

    Starà poi solo a te decidere se dopo una fuga, dopo la galera, il personaggio dovrà per forza incontrare la morte.

    Se questo non dovesse accadere, per un personaggio che è apparso recentemente  e per ben tre volte nell'arco di 150 numeri (in delle storie quadruple), un trattamento che non hai riservato a nessuno dei tuoi personaggi (se non la famiglia Rodelo, che meriterebbe un discorso a parte), l'arcinemico è presto creato, una nuova nemesi dopo che Mefisto e la famiglia Dickart sarà probabilmente parcheggiata dopo la monumentale storia che è ancora in lavorazione e che, a differenza di altri, io aspetto di leggere avidamente.

    A me invece il buon Castle mi sta piuttosto simpatico, è un nemico 2.0 e al limite potrebbe persino cambiare bandiera e schierarsi con Tex. Abbiamo già visto percorsi di questo genere nei personaggi di Boselli. 

    Non mi pare sia nato così poliedrico, lo è diventato e ora attendo con interesse la sua evoluzione. 

  14. <span style="color:red">12 ore fa</span>, Poe dice:

    Ken Parker era degli anni'70 (non '60)

    MI riferivo al Tex degli anni' 60, non a KP, e al fatto che pur ammirando tantissimo e continuando a rileggere quel Tex con gran piacere non credo proprio che oggi sia possibile riproporne lo stile.

    Il successo della collana Tex Willer a mio parere dipende dall'essere riuscito a ricreare quell'aria "alla GLB" con linguaggio e disegno moderni. 

  15. <span style="color:red">3 minuti fa</span>, Leo dice:

     

    Non ho detto che Boselli ha reso Tex uguale a Ken Parker, ho solo detto che lo ha avvicinato (d'altronde, lo dice lo stesso Boselli prima del mio post) con una scrittura a tratti più intimista e con un moderato approfondimento psicologico. Tex non è e non può essere Ken, ma è proprio quello che avevo scritto...

    Sì ho capito il tuo punto, a me pare che in fondo Boselli ha reso Tex più in linea con la sensibilità attuale che per ovvi motivi differisce da quella degli anni '60. Soltanto che parlare di avvicinare Tex a Ken sembra quasi dare l'idea che il primo sia un'opera immatura e il secondo una compiuta, quando come stiamo dicendo si tratta di ambiti totalmente differenti, e Tex andava e va benissimo così com'è.

  16. <span style="color:red">28 minuti fa</span>, Leo dice:

     

    Chi ha avvicinato Tex a Ken Parker sei stato tu, facendo tesoro anche di quel capolavoro che è stato Oklahoma. Certo, la tua opera non sconfina nel "verismo" berardiano, e gli si avvicina soprattutto nel maggior intimismo ravvisabile in certe tue storie, e in un certo "lirismo" (si dice così?) sobrio e ben calibrato, che si innesta nella struttura texiana senza deformarla, rendendola anzi più matura e, per l'appunto, più kenparkeriana, senza però fargli perdere nemmeno un briciolo di texianita'.

    Non mi sembra si possa dire propriamente che Boselli abbia avvicinato Tex a Ken. Per fortuna! Ben venga un poco di approfondimento psicologico dei personaggi ma intimismo berardiano - alla Ken o alla Julia - in Tex proprio no. Ho riletto recentemente KP apprezzandolo più della prima volta, considero Oklahoma un unicum interessante... ma per me Tex è tutt'altra cosa! Spero quindi che continui a tenersi ben lontano da atmosfere kenparkeriane come mi pare sia sempre accaduto finora.

  17. <span style="color:red">19 ore fa</span>, MacParland dice:

    I nemici ovviamente ci devono essere, ma la cosa che m'interessa di più sono i comprimari buoni.

    In effetti la penso così per quanto riguarda la nuova serie. Confido nell'abilità di Borden di trovare un passato anche per tutti quei personaggi che abbiamo già conosciuto (e amato).

    Invece per la serie regolare trovo interessanti figure alla Castle che servono alla continuity anche se da qui a parlare di arcinemico ce ne passa. E mi piacciono di più le grandi storie che si concludono come nel caso di El Muerto o Lucero rispetto ai "ritorni di..."di solito parecchio inferiori alle prime apparizioni.

  18. Una delle migliori storie dell'epoca a mio parere. Indagini, intrighi, scazzottate... sembra che sia finita e invece la storia riparte con Donna Manuela che si incontra con El Lobo. GLB sembra davvero ispirato, né l'incongruenza cronologica inficia minimamente la briosità della vicenda. Ritrovo questa spensieratezza nella nuova serie del giovane Tex - dove però Boselli sta bene attento alla "filologia" texiana. Gran bella rilettura!

  19. <span style="color:red;">2 ore fa</span>, ymalpas dice:

    Attenti a non confonderli! (messaggio rivolto soprattutto ai disegnatori di Tex)

    Non ho ben capito caro Ymalpas cosa c'entrino gli ortodossi con le altre 3 categorie :lol: 

    Le quali invece almeno a me sembrano avere parecchi punti di contatto.

     

    Nel complesso questa storia pur ben condotta da Ruju mi sembra meno "ariosa" delle precedenti. Vedremo nel prossimo numero se mi sbaglio...

  20. Sono soddisfatto di questo ritorno di Nizzi sulla serie regolare. Non è una storia memorabile ma non trovo i difetti dell'ultimo Nizzi sottotono. Mi sembra che si sia liberato da certe costrizioni che rendevano farraginosa la trama. Qui non c'è gran originalità ma lo stesso si potrebbe dire di tante cose di GLB che non per questo risultavano meno attraenti. Bene anche Filippucci. 

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