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Messaggi pubblicato da ymalpas
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Delle beghe tra il vecchio Nizzi che sembra un vecchio disco rotto, a ben vedere nel video si è solo ripetuto, le stesse cose le ha dette negli anni in cento altre occasioni e salse, poco mi interessa e anche a voi dico che non ci conviene rimestare nel fango, lasciamolo con il egocentrismo e con i suoi rancori vecchi e nuovi. Il problema principale è che è stato richiamato nel 2017 in un momento in cui la Casa editrice ha deciso di moltiplicare le uscite perché è un autore che conosce Tex, un autore che è capace dei scrivere 330 pagine di fila, un'autore destinato agli speciali, un autore cui il curatore corregge le virgole. Un autore che ha ancora un vasto seguito tra i lettori di Tex, tra i quali mi ci metto anche io. Questo viene a mancare. A Tex restano Boselli e Ruju. Poi avremo le guest star tipo Burattini, Zamberletti, il giovanotto promettente che sta scrivendo per la serie Tex Willer. E intanto Airoldi ti aumenta gli speciali in uscita. Io ci vedo un problema e mi dispiace vedere persone di una certa età litigare per delle scemenze, perché poi lo scotto lo pagheremo noi. Come sempre.
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1 ora fa, Carlo Monni dice:
Non posso dire nulla sui motivi senza l'autorizzazione di chi è stato coinvolto in prima persona ma posso dirvi che per sua scelta Nizzi non scrive più per Tex dal novembre scorso e dopo quest'intervista le sue possibilità di ritornare a scrivere Tex sono ormai ridotte a zero.
Per quanto ne so, rimangono da pubblicare quattro o forse cinque storie sue e poi il sipario calerà definitivamente.
Per fortuna, fatemelo dire.
Lo stesso vale per me. Sapevo che Nizzi aveva finito la sua collaborazione e come Carlo conosco anche i motivi, futili, che stanno alla base di questa rottura e di questo video abbastanza indecente, almeno negli attacchi rivolti a Mauro Boselli. Come Carlo mi attengo al più stretto silenzio. Però su due cose Nizzi ha sacrosanta ragione: la pubblicazione sul mensile di storie che con il mito di Tex hanno poco da spartire (non quelle di Boselli, chiaramente) e sulla spremitura tipo limone del personaggio di Tex, qui la sua analisi mi sembra perfetta e non posso non condividerla.
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, demetrio dice:
Molte grazie, Ymalpas. Ti leggo sempre con piacere nel Forum.
Ma mi sono accorto che manca la pagina 105.
Hai ragione, ho sbagliato incollando la seconda pagina! Rimedio subito:
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Le pagine richieste da In Viaggio Con Tex:
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<span style="color:red">15 ore fa</span>, Mister P dice:
Passata inosservata.
La domanda l'ho fatta io prima di te e nemmeno una settimana fa - mi stavo documentando sull'articolo Maxi Tex che sto scrivendo per il Magazine - e riguardava proprio le differenze tra lo scrivere in prosa un libro sulla vita di Tex (quello uscito nel 2011) e sceneggiare lo stesso argomento per "Nueces Valley". Mi ha risposto che non sarebbero bastate 100 righe e quindi... cari amici possiamo tenerci la nostra curiosità insoddisfatta Non ha proprio tempo per rispondere alle nostre domande e molte volte ha ragione di incavolarsi quando gli cadono le braccia tanto sono banali (senza offesa per nessuno, rammento a tutti che nel 2006 riuscimmo a strappargli il consenso sull'iscrizione a questo forum, allora appena fondato, con la clausola che avrebbe accettato solo domande "intelligenti". La considerazione allora era bassa, tutto sommato aveva ragione lui a dubitare, però oggi questo topic ha 241 pagine ed è una miniera d'oro).
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, borden dice:
Solo visto il film.
Male, molto male. Il film non vale niente. Il libro è tutta un'altra cosa (a parte l'inizio, con il processo e la condanna). Ti consiglio di rimediare prima che puoi! Io ho rimediato, dopo la lettura, tutta la bibliografia sulla Cayenna, da Jussieu a Belbenoit.
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Con colpevole ritardo vorrei analizzare alcuni risultati del sondaggione che si è concluso in data 31 marzo 2022.
1 ) tra i personaggi ricorrenti, i più votati tra quelli di cui ci si augura un ritorno sono DOBERADO e CONCHITA, terzo MACPARLAND (che comunque tornerà fra poco a novembre nel Maxi di Nizzi e Alessandrini). Per i primi due intravvedi possibilità di ritorno ?
2 ) Tra i cattivi più votati per ogni autore il colonnello WATSON di Sergio Bonelli è l'unico ancora in vita. Ritieni che sia un personaggio da storia unica o pensi che potrebbe essere riciclato in una nuova storia ?
3 ) Tra le storie insolite per ambientazione o contesto storico, le più votate risultano:
- Guyana Francese, bagno penale
- baia di Hudson, stazioni commerciali alla base dei fiumi, cacciatori di pellicce
- le Ande e il Perù, i tesori degli incas, El Morisco, tradizioni e culti ancestrali
Ritieni che si possano inventare tre storie partendo da questi dati?
4 ) Dei personaggi della serie Tex Willer stravince la tua Kate Warne che rivedremo nel texone di Dotti. Secondo posto per Brian Carswell. Pensi che possano tornare in campo in altre storie e debuttare sulla serie mensile?
5 ) Due votanti su tre si sono dichiarati favorevoli all'introduzione di personaggi imparentati con gli amici storici ( come Brandon ). Da curatore e da autore che voto avresti espresso tu? Se favorevole, possiamo ipotizzare che in una storia del futuro si affacci uno di questi personaggi?
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<span style="color:red">5 ore fa</span>, borden dice:
Il finale è stato scritto ieri. Civitelli ha iniziato oggi a disegnarlo. Non cambierà.
Questa me la segno, sceneggiatura ultimata il 7 aprile 2022
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Ci ho lavorato questo pomeriggio:
GENNAIO
2007
DANUBIO
La città del male
AL
INVERNO
2015
BOCCI
Maria Pilar
In edicola gennaio 2016
MG
AUTUNNO
2016
CIVITELLI
Il segreto di Lylith
In edicola gennaio 2018
MG
AUTUNNO
2016
DOTTI
Dinamite
In edicola gennaio 2018
MG
GENNAIO
2018
BIGLIA
Giubba rossa
In edicola gennaio 2021
MG
DOTTI
Il ritorno del desperado
In edicola gennaio 2022
MG
AUTUNNO
2012
GENZIANELLA
La valle sacra
Genzianella a marzo 2013 è a 20 tavole
C
SETTEMBRE
2013
ROSSI
Nel buio
In edicola novembre 2014
C
SETTEMBRE
2014
FRANZELLA
Minaccia nelle tenebre
In edicola novembre 2015
C
SETTEMBRE
2014
BERTOZZI
Abilene, Kansas
In edicola novembre 2017
C
PRIMAVERA
2015
DOTTI
Rio Quemado
In edicola novembre 2016
C
AUTUNNO?
2014
BABINI
FONT
Teton Pass
In edicola novembre 2019
C
CARNEVALE
La casa del giudice
In edicola novembre 2020
C
MASALA
La terribile banda
In edicola novembre 2021
C
AUTUNNO
2014
ALBERTI
Frontera!
In edicola settembre 2015
RF
AUTUNNO
2014
STANO
Painted desert
In edicola febbraio 2016
RF
GENNAIO
2016
ANDREUCCI
Il vendicatore
In edicola settembre 2017
RF
MASTANTUONO
Giustizia a Corpus Christi
In edicola febbraio 2018
RF
GENNAIO
2016
BRECCIA
Snakeman
Nel settembre 2017 Breccia a pag. 10
RF
MAGGIO
2016
DE ANGELIS
Vivo o morto!
De Angelis inizia nell’autunno 2016
TW
BRINDISI
I due disertori
In edicola marzo 2019
TW
DE ANGELIS
Pinkerton Lady
In edicola agosto 2019
TW
GIUGNO
2016
RUBINI
L'agente federale
In edicola aprile 2020
TW
BRINDISI
I razziatori del Nueces
In edicola ottobre 2020
TW
DEL VECCHIO
Sull'alto Missouri
In edicola marzo 2021
TW
BRINDISI
I guerriglieri di Juan Cortina
In edicola marzo 2022
TW
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In effetti ho puntato alla serie regolare anche perché per le storie degli speciali c'era il segreto redazionale e quindi o non se ne parlava o se ne parlava quando erano già in corso e prossime alla fine. Fai quello che puoi Mauro, tieni però presente che sarebbe ora che anche tu come già fatto da Nizzi ti dedicassi a un libro-intervista su tutte le tue storie, ovvero sulle storie degli ultimi trent'anni di Tex. Se vivessi dalle tue parti sarebbe cosa già fatta. Magari ci pensasse il buon Monni, la persona più indicata, o Diablero che non ho idea di dove viva. O meglio ancora, scritto di tua mano, anche se la presenza di un'intervistatore è di stimolo. E poi come già fatto con Guarino, non ci costa niente aprire un topic sul forum con le domande degli utenti e le risposte se le leggono comprando il volume. Sei troppo occupato, lo so, ma in un anno di tempo un libro così lo scrivi.
Dovrebbero mancare, per semplificare il lavoro, queste storie (provo a spulciare il topic delle anteprime):
(vedi messaggio sotto) -
Il 1/4/2022 at 10:40, ymalpas dice:
So di incuriosirvi ma questa volta posso in parte farmi perdonare con una piccola anteprima che riguarda però la collana Tex Willer e che leggeremo l'anno prossimo prima della storia su "La mano rossa", una storia lunga affidata a un disegnatore che ancora non fa parte dello staff di Tex (di Dampyr?) e che sarà ambientata quasi del tutto all'interno di un penitenziario dell'Est dopo che il fuorilegge Tex cadrà nella rete tesa dalla legge e da un suo nemico. In effetti Mauro Boselli ha pensato che, anche per rompere la monotonia legata a un personaggio in eterna fuga, dovesse esserci uno stacco in cui far maturare sempre di più il suo concetto di giustizia a scapito di quello della legge. Contemporaneamente è in lavorazione da parte di un altro autore dello staff uno speciale che andrà a sommarsi a questa storia e che costituirà lo speciale estivo del 2023
(Anche se non ci sono state reazioni particolari a questa fake news dei primo aprile )
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Cronologia delle storie di Mauro Boselli, corretta fino al 2005 circa e aggiornata fino al 2021. Chiedo a Borden se può correggere gli errori intervenendo direttamente sulla tabella (basta un semplice copia incolla) aggiungendo le storie che ancora mancano ?
CRONOLOGIA DELLE STORIE DI MAURO BOSELLI
1981
LETTERI
La minaccia invisibile
Sceneggiata dal 1981 al 1983, disegnata nel 1985, nuovo finale disegnato nei primi mesi del 1986.
1992
MARCELLO
Il passato di Carson
Prime 99 pagine di sceneggiatura nel 1992, poi da gennaio all’estate 1994, Marcello finisce a settembre.
AUTUNNO
1994
MARCELLO
Cercatori di piste
La lavorazione si conclude nell’estate 1995.
AUTUNNO
1994
LETTERI
La minaccia nel deserto
La lavorazione si conclude nell’estate 1995.
INVERNO
1995
CAPITANIO
Bad River
La lavorazione si conclude nell’autunno 1995.
AL
INVERNO
1995
GATTIA
Glorieta Pass
La lavorazione si conclude nell’autunno 1995.
AL
AUTUNNO
1995
FONT
Gli Assassini
La sceneggiatura conclusa nel gennaio 1997.
T
AUTUNNO
1995
LETTERI
Wild West Show
La lavorazione si conclude nel settembre 1996.
GENNAIO
1996
MARCELLO
Gli invincibili
La sceneggiatura è conclusa nel dicembre 1996.
SETTEMBRE
1996
CAPITANIO
Matador
La sceneggiatura è conclusa solo nel dicembre 1998, quando a Capitanio restano 60 tavole da disegnare.
OTTOBRE
1996
LETTERI
Il ritorno del Morisco
La lavorazione si conclude nel novembre 1997.
GENNAIO
1997
TICCI
Golden Pass
La sceneggiatura di Boselli inizia a pagina 15 del numero 467 ed è conclusa nel settembre 1998.
FEBBRAIO
1997
MARCELLO
Bufera sulle Montagne Rocciose
La sceneggiatura è conclusa nel giugno 1997.
MAGGIO
1997
ORTIZ
Sulla pista di Fort Apache
La sceneggiatura è conclusa nel luglio 1998.
SETTEMBRE
1997
MARCELLO
I sette assassini
La sceneggiatura è conclusa nel novembre 1998.
GENNAIO
1998
LETTERI
La lunga pista
La sceneggiatura è conclusa nel settembre 1998.
MARZO
1998
FONT
La legge del deserto
La sceneggiatura è conclusa nel settembre 1998.
AL
GENNAIO
1999
MARCELLO
Il diavolo della sierra
La sceneggiatura è conclusa nel giugno 1999.
GENNAIO
1999
FONT
Nei territori del Nordovest
La sceneggiatura è conclusa nel gennaio 2001.
M
FEBBRAIO
1999
ORTIZ
La miniera del fantasma
La sceneggiatura è conclusa nel ottobre 1999.
MARZO
1999
LETTERI
A sangue freddo
La sceneggiatura è conclusa nel dicembre 1999.
GENNAIO
2000
ANDREUCCI
Eroe per caso
La sceneggiatura è conclusa nel dicembre 2000.
AL
FEBBRAIO
2000
MARCELLO
La grande invasione
La sceneggiatura è conclusa nel dicembre 2000.
MARZO
2000
LETTERI
A sud del Rio Grande
La sceneggiatura è conclusa nel giugno 2001.
OTTOBRE
2000
CAPITANIO
FONT
Colorado Belle
Le prime pagine di sceneggiatura affidate a Capitanio; nel gennaio del 2004 la sceneggiatura riprende da pagina 29 ed è conclusa nell'ottobre 2004.
MAGGIO
2001
FONT
I Lupi Rossi
La sceneggiatura è conclusa nel settembre 2003.
OTTOBRE
2001
LETTERI
Il diadema indiano
La sceneggiatura è conclusa nel marzo del 2004.
NOVEMBRE
2001
MARCELLO FONT
Morte nella nebbia
La sceneggiatura è conclusa nel maggio 2002. Font la riprende nel 2004 e la termina nel maggio 2006.
APRILE
2002
SOMMER
L'ultima diligenza
LUGLIO
2002
VILLA
Tex l’inesorabile
Interrotta a pagina 110 nell'ottobre 2005 quando Villa si ferma alla tavola numero 94.
T
GIUGNO
2003
SPADA
Spedizione in Messico
FEBBRAIO
2004
REPETTO
Intrigo nel Klondike
La sceneggiatura è conclusa nell’aprile 2005.
MAGGIO
2004
SUAREZ
I ribelli di Cuba
T
GENNAIO
2005
SEIJAS
Polizia Indiana
La sceneggiatura è conclusa nel luglio 2005.
AL
GIUGNO
2005
FRISENDA
Patagonia
La sceneggiatura è conclusa nel luglio 2008.
T
OTTOBRE
2005
TICCI
Buffalo Soldiers
NOVEMBRE
2005
SEIJAS
Il fuggiasco
DICEMBRE
2005
BIANCHINI
Omicidio in Bourbon Street
MAGGIO
2006
PICCINELLI
Vendetta per Montales
MAGGIO
2006
TORRICELLI
Faccia di cuoio
GIUGNO
2006
FONT
Terre maledette
GIUGNO
2006
MASTANTUONO
Missouri
OTTOBRE
2007
DE VESCOVI
LEOMACS
I sabotatori
Leomacs inizia nell’inverno 2008.
AUTUNNO
2007
FERNANDEZ
Alaska
M
INVERNO
2008
TICCI
Tex 600
INVERNO
2008
FONT
La mano del morto
LUGLIO
2008
MASTANTUONO
I giustizieri di Vegas
OTTOBRE
2008
PICCINELLI
I trappers di Yellowstone
Soggetto del gennaio 2008, disegni iniziati a ottobre.
MARZO
2009
CIVITELLI
Cavalcando con il morto
Sceneggiatura pagina 46 nell’aprile 2009, Civitelli inizia nel giugno 2009.
T
MAGGIO
2009
FRISENDA
Il segreto del giudice Bean
GIUGNO
2009
VENTURI
I pionieri
OTTOBRE
2009
GOMEZ
La pista dei fuorilegge
AL
MARZO
2010
BRINDISI
E venne il giorno
C
NOVEMBRE
2010
ANDREUCCI
Salt River
Andreucci inizia nel gennaio 2011.
2010
CARNEVALE
MASTANTUONO
Luna insanguinata
Mastantuono inizia nel febbraio 2011.
PRIMAVERA
2011
FREGHIERI
CIVITELLI
Delta Queen
Civitelli inizia nel febbraio 2012.
C
PRIMAVERA
2011
PICCINELLI
La stirpe dell’abisso
PRIMAVERA
2011
FONT
Giovani assassini
APRILE
2011
TICCI
Lo sciamano bianco
C
LUGLIO
2011
DANUBIO
Ricercato vivo o morto
LUGLIO
2011
ACCIARINO
Tombstone Epitaph
SETTEMBRE
2011
DOTTI
El Supremo
LUGLIO
2012
CARNEVALE
La vendetta delle ombre
T
OTTOBRE
2012
MASTANTUONO
Jethro!
Mastantuono inizia nell’autunno 2014?
GENNAIO
2013
ANDREUCCI
Il magnifico fuorilegge
Andreucci inizia nell’agosto 2013.
T
MARZO
2013
MAJO
I rangers di Finnegan
Majo inizia nell’autunno 2013.
T
PRIMAVERA
2013
FONT
Winnipeg
SETTEMBRE
2013
CIVITELLI
Il segno di Yama
AUTUNNO
2013
ZUCCHERI
Doc!
T
INVERNO
2014
BRUZZO
Alla ricerca delle navi perdute
SETTEMBRE
2014
PICCINELLI
Il ritorno di Lupe
GENNAIO
2015
CIVITELLI
Tex 700
GENNAIO
2015
CESTARO
Il manicomio del d. Weyland
MARZO
2015
DEL VECCHIO
Nueces Valley
M
GIUGNO
2015
DOTTI
L’ombra del Maestro
OTTOBRE
2015
BENEVENTO
La maschera di cera
FEBBRAIO
2016
TICCI
L’ultima vendetta
GIUGNO
2016
SEIJAS
Netdahe!
GIUGNO
2016
RUBINI
L’agente federale
TW
SETTEMBRE
2017
VENTURI
La Tigre
NOVEMBRE
2017
PICCINELLI
I tre fratelli Bill
?
CIVITELLI
"Mefisto parte III"
NOVEMBRE
2018
DOTTI
"Per l’onore del Texas"
TX
GENNAIO
2019
LAURENTI
Una colt per Manuela Montoya
Soggetto risalente al 2018.
GENNAIO
2019
BOCCI
"Il mistero della montagna"
OTTOBRE
2019
VILLA
"Lilith"
APRILE
2020
ANDREUCCI
Barbanera
Sceneggiatura iniziata nella primavera 2020, disegni nel febbraio 2021.
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Beh, io non posso che ringraziarvi per la vostra bontà, probabile che riutilizzi questo materiale per farne un articolo del prossimo magazine, magari più snello e riveduto. Ringrazio Mauro Boselli per il tempo che mi ha come sempre dedicato, certi retroscena devono restare coperti dal silenzio ovviamente e lo resteranno!
So di incuriosirvi ma questa volta posso in parte farmi perdonare con una piccola anteprima che riguarda però la collana Tex Willer e che leggeremo l'anno prossimo prima della storia su "La mano rossa", una storia lunga affidata a un disegnatore che ancora non fa parte dello staff di Tex (di Dampyr?) e che sarà ambientata quasi del tutto all'interno di un penitenziario dell'Est dopo che il fuorilegge Tex cadrà nella rete tesa dalla legge e da un suo nemico. In effetti Mauro Boselli ha pensato che, anche per rompere la monotonia legata a un personaggio in eterna fuga, dovesse esserci uno stacco in cui far maturare sempre di più il suo concetto di giustizia a scapito di quello della legge. Contemporaneamente è in lavorazione da parte di un altro autore dello staff uno speciale che andrà a sommarsi a questa storia e che costituirà lo speciale estivo del 2023. Questo solo per farvi capire come la redazione sia incessantemente al lavoro su nuove storie di cui sappiamo poco o nulla
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Parte quinta. La rinascita (2017 - 2022)
Nel corso del biennio 2015 e 2016 sono messe in lavorazione tra brevi e lunghe almeno cinque storie che figureranno negli anni successivi nei Maxi Tex. Una di queste avventure Mauro Boselli inizia a sceneggiarla intorno al mese di marzo 2015 e ne parla sul forum di Tex come di una storia epocale. "Nueces Valley", disegnata da Pasquale Del Vecchio vede una riduzione del numero delle pagine a 276 (la storia ne ha 254) e un ulteriore aumento di quaranta centesimi sul prezzo di copertina (6,90 euro). Il nuovo Maxi Tex è impreziosito anche da una nuova grafica nella copertina, voluta dalla Direzione per dare una scossa alla serie. Ma è soprattutto la storia incentrata sui pionieri della valle del Nueces, sull'infanzia di Tex, la famiglia e gli amici, i primi amori, le prime avventure e l'incontro con Jim Bridger a essere molto bella, forse troppo per figurare in una collana che fino ad allora non ne aveva ancora conosciuto di così importanti. Eppure la storia in partenza nasce proprio per il balenottero (ma il Tex giovane è già una realtà nella collana dei Cartonati "francesi" e in lavorazione c'è una storia "speciale" di Boselli con De Angelis ai disegni che, ancora i lettori non lo sanno, si appresta a diventare la prima avventura della nuova serie "Tex Willer") e non possiamo non vedere in questa mossa da parte di Boselli un tentativo (riuscitissimo) di riportare i Maxi Tex ai fasti dei primi anni.
Nel 2018 il Maxi Tex raddoppia! Ne usciranno ormai due numeri all'anno, uno primaverile e uno (come di consueto) autunnale. Anche questa decisione parte dai piani alti della Sergio Bonelli Editore e l'intento è chiaramente quello di raddoppiare le vendite annuali della collana. La storia "La grande corsa", che ricorda il film western "Bite the bullet" di Richard Brooks, incentrata su una gara organizzata dal San Francisco Examiner (il giornale di Sam Brennan) da Tucson fino alla California con un ricco premio in palio, è abilmente sceneggiata da Ruju che è affiancato, come già sappiamo, da Diso che l'ha disegnata nel 2015. Il disegnatore romano è proprio la nota negativa di questo Maxi Tex, però va considerato che la redazione ne ha preso atto, a oggi non è stata infatti pubblicata ne la storia breve ne la storia "La guerra di Owl Creek" (entrambe con le sue chine) la cui pubblicazione è certa ma sarà diluita, per così dire, negli anni, e dopo aver realizzato le tavole di questa storia Diso è tornato su Mister No.
Il secondo Maxi Tex del 2018 comporta due storie (com'era già successo nel 2000 e nel 2015). Il tentativo si ripeterà anche con i due Maxi Tex del 2019 e con quello autunnale del 2020 e primaverile del 2021 e del 2022. La redazione si preoccupa evidentemente di garantire l'uscita regolare di due balenotteri semestrali ogni anno. La formula delle due storie permette di non affidare le tavole a dei velocisti come Diso e Cossu, lasciando spazio a altri disegnatori che sono in grado di garantire una migliore resa grafica senza doverli tenere impegnati anni e anni su un'unica lunga storia. Un altro ostacolo non di poco conto per il curatore Boselli è il trovare degli sceneggiatori capaci di scrivere due sceneggiature all'anno di oltre trecento pagine! Per esempio uno di quelli a cui l'ha allora proposto è Recchioni che ha rifiutato, un altro è Claudio Nizzi allora di ritorno su Tex che nel 2017 imbastisce invece un Maxi Tex lungo per Alessandrini. Nel Maxi Tex "Deserto Mohave" troviamo dunque una storia di due albi che dà il titolo all'albo (come nel caso di quello del 2016 il titolo inglese "Mohave Desert" originario verrà italianizzato in fase di stampa), l'avventura è sceneggiata da Manfredi dal 2016 e disegnata nel suo piccolo scantinato di Casalnuovo da Nespolino (come racconta divertito in un'intervista a La Repubblica). L'altra storia breve è sceneggiata dalla primavera del 2011 da Faraci e disegnata da Ginosatis (il cui titolo è "L'ultimo treno da Stonewell"). Se la prima storia nasce per la serie regolare ed è dirottata sul Maxi Tex perché, come la giudicano sul forum di Tex i lettori, è interessante ma anche un po' "bizzarra" e "cervellotica", la seconda di Faraci, molto più vecchia, era stata pensata per un Almanacco del West, una storia rimasta in giacenza dunque, è anche l'ultima pubblicata di Faraci (in attesa, ovviamente, del Texone di Altuna ancora in fase di perenne realizzazione). In copertina troneggia il bollino sui settant'anni del personaggio e un fastidioso triangolino sul bordo superiore che pubblicizza le figurine allegate in regalo.
Il Maxi Tex "Il cavallo di ferro" contiene due classiche storie western (l'altra è intitolata "La carovana dei Cherokee") di Mignacco illustrate entrambe da Cossu. Nell'autunno del 2017 Mauro Boselli ha infatti deciso di provare la carta dello sceneggiatore ligure che aveva in precedenza scritto una breve storia per un Color Tex. La prima avventura che inizia come il classico di GL Bonelli "Sangue Navajo" e finisce come l'altrettanto classico "Canyon Diablo", vede un giovane Dakota preparare la sua personale vendetta contro la compagnia ferroviaria per cui lavora. La trama si intona bene sulle note della canzone di Guccini "La locomotiva". La seconda storia con una pacifica carovana di Cherokee in balia degli Utes che sono sul sentiero di guerra ricorda una altro capolavoro bonelliano, "Terra Promessa" illustrato negli anni settanta da Ticci. Non citiamo a caso simili capolavori, il fatto è che entrambe le storie di questo Maxi Tex restano tiepide e lo sceneggiatore se non bocciato è per lo meno rimandato (non risultano in lavorazione altre sue storie).
Il secondo Maxi Tex del 2019, il venticinquesimo della collana, ripropone la formula delle due (entrambe buone) storie questa volta di Pasquale Ruju. La prima è disegnata da Miguel Angel Repetto e segna un suo ritorno sulla collana (dove mancava dal 2012). La storia è pubblicata appena qualche mese dopo la morte dell'artista argentino che si è spento a Lujan all'età di quasi novant'anni qualche mese prima il 10 maggio 2019. La sceneggiatura, provvisoriamente intitolata "Il re di Chicago" (il titolo è poi leggermente modificato in fase di stampa), nasceva da un soggetto della primavera del 2012 destinato all'Almanacco del West. Repetto, che a causa di problemi di salute aveva notevolmente rallentato i tempi di lavorazione già con la precedente storia da lui illustrata(per l'appunto il Maxi Tex "La legge di Starker" di Faraci), dà il benestare solo per una storia di un albo, ne disegna novanta tavole e dopo appena qualche anno deve però fermarsi. La storia è completata da Bruzzo dopo la sua morte (nell'albo interviene a pagina 97 cercando di imitare il tratto del maestro argentino): è la seconda volta che nei Maxi Tex assistiamo a un avvicendamento di disegnatori dovuto alla morte di uno di essi, era già successo nel Maxi Tex del 2006 con Della Monica che aveva completato la storia precedentemente illustrata da Letteri. L'altra storia del Maxi Tex è intitolata "Tempesta" e nasce all'inizio del 2015 con il titolo di lavorazione "Sull'orlo dell'abisso" per la serie regolare con i disegni di Rossi. Il balenottero subisce un ulteriore rincaro, questa volta piuttosto pesante, addirittura di un euro ed è perciò ora venduto a 7,90 euro!
Due storie di Ruju finiscono anche nel Maxi Tex primaverile del 2020. La prima, illustrata da Cossu e intitolata "Caccia a Tiger Jack", risale come soggetto ai primi mesi del 2019 ed è disegnata velocemente dall'artista romano. La storia ha il pregio di dare spazio al pard navajo di Tex, coinvolto in una storia tra le nevi che lo vede alle prese con la tratta di alcune giovani indiane. L'ambientazione invernale riesce anche a rendere più gradevoli le tavole di Cossu per via del suo tratto "pulito". La seconda è invece disegnata dal quasi ottantenne Mangiarano in arte Felmang. Nella primavera del 2016 Ruju inizia a sceneggiare la storia provvisoriamente intitolata "Abissi di follia" per l'Almanacco del West. Con il personaggio principale, molto particolare, una chiromante (la bella Alithia che ricorda una giovane Gina Lollobrigida) l'autore omaggia il classico di Tex "La dama di Picche". Con la chiusura degli Almanacchi del West cambia anche la destinazione di questa storia che è pubblicata nel balenottero con il titolo "Il veleno della Zingara". Come è avvenuto negli ultimi anni queste rimanenze pensate per l'Almanacco sono pubblicate affiancate a una storia di due albi destinata alla serie regolare (vedi tra gli ultimi Maxi Tex le storie "Desert Mohave" o "Tempesta"), non è il caso comunque di "Caccia a Tiger Jack" che nasce destinata proprio a questa collana. Felmang termina solo a ridosso della pubblicazione e le tavole vedono ripetuti interventi di Germano Ferri, per esempio nelle pp. 269/274 o in 304/318. Sul conteggio totale del numero delle pagine ne mancano tre, due tavole sono state tolte dalla storia illustrata da Cossu mentre per errore Ruju scrive una tavola in meno per la storia disegnata invece da Felmang!
I tre fratelli Bill, Sam, Kid e Black sono dei personaggi creati da G.L. Bonelli negli anni cinquanta (le prime strisce uscirono più precisamente nel 1952) che conobbero un certo favore popolare negli anni settanta quando le loro storie furono ristampate negli albi della collana Rodeo. L'idea di un team-up con Tex è almeno dal 2016 nella testa dello sceneggiatore e si concretizza da parte di Mauro Boselli nell'autunno del 2017 un po' come una scommessa, la redazione infatti ritiene quelle vecchie storie ormai sorpassate. Il Maxi Tex ha anche un'altra particolarità, si ricollega infatti alla storia "Netdahe" appena uscita sulla serie regolare con i disegni di Seijas che per l'appunto aveva un finale aperto sulla quale la storia del balenottero disegnata da Piccinelli si innesta. Simpatici, spericolati ma anche sopra le righe, i tre fratelli riescono nella sceneggiatura di Boselli a rimanere loro stessi e a convivere, senza troppo rubargli la scena, con Tex che come tutti i personaggi nati dalla penna di Bonelli padre a loro somiglia. La storia non è un capolavoro ma una di quelle che comunque segnano positivamente la collana dei Maxi Tex, tanto che l'autore ha pensato a un nuovo team-up con un altro personaggio bonelliano, questa volta il detective Rick Master, in una storia attualmente in fase di realizzazione con i disegni di Benevento e destinata a uno dei Maxi Tex dei prossimi anni.
Nella primavera del 2021 si ritorna a un Maxi Tex con due storie. La prima è di Claudio Nizzi e nasce da un soggetto approvato nell'autunno 2018 con il titolo di lavorazione di "Dragoon Mountains". I disegni sono di Rodolfo Torti che per lui ha già illustrato una breve storia di 32 pagine per un Color Tex. Questo è il sesto Maxi Tex di Nizzi che mancava nella collana dal 2008, è infatti uno di quegli autori rari che conoscono Tex e hanno il favore del pubblico richiamati nello staff da parte di Boselli proprio per la sua capacità di produrre storie lunghe da destinare al balenottero (dalla primavera del 2017 infatti è in lavorazione "La grande congiura" una sua lunga e complessa avventura ambientata in parte in Arizona e in parte a Washington con i disegni di Alessandrini che sarà pubblicata molto probabilmente nel prossimo ottobre, mentre un'altra storia da tre albi da lui sceneggiata nel 2021 e quasi ultimata dal velocissimo Casertano potrà essere pubblicata già dal prossimo anno forse proprio su un Maxi Tex). L'altra storia "Neve rossa" è un'altra di quelle destinate originariamente all'Almanacco del West e rimaste a lungo in giacenza per essere poi pubblicate con una storia di due albi (come già "Caccia a Tiger Jack" anche "Il segreto della missione spagnola" nasce commissionata però per il Maxi, anche per via dei disegni che troverebbero difficilmente spazio nella serie regolare). Il soggetto di Ruju nasce nell'autunno del 2013 per José Ortiz che prima di morire fa appena in tempo a realizzare le matite di due tavole, viene quindi affidata a De Luca, qui alla sua prima storia western. Per Boselli sarà una storia destinata a restare unica, se infatti ne riconosce la bontà dei disegni, li ritiene poco adatti a Tex. Ancora una volta dobbiamo mettere in risalto da una parte gli interventi di una grafica invasiva con il bollino degli ottant'anni della Casa editrice e lo strillo triangolare che pubblicizza nel bordo superiore la medaglia in omaggio, dall'altra invece il cospicuo aumento di prezzo ancora di un euro, con il costo portato a 8,90 euro (erano 6,50 euro appena cinque anni prima).
E veniamo a "Mississipi Ring", l'ultimo Maxi Tex, il ventinovesimo, uscito nell'ottobre 2021 con i testi di Manfredi e i disegni di Rotundo il cui Texone è andato in edicola nel mese di giugno. La storia è in lavorazione dall'autunno 2015 e con il titolo di lavorazione "Sulle rive del Mississipi" è prevista inizialmente per la serie regolare. Mauro Boselli a proposito della trama, dà un'analisi esemplificativa dello stile di Manfredi: "[...] è un viaggio lineare diviso in tre capitoli relativi ai diversi testimoni. In ogni capitolo appaiono nuovi personaggi e quelli precedenti (vedi il sicario delle prime cento pagine) vengono quasi accantonati [...] Il comportamento dei personaggi è manfredianamente e postmodernamente imprevedibile e bizzarro e i dettagli sono coloriti e barocchi [... ] Anche i motivo del contendere è complesso e poco limpido, con dettagli politico-sociali postmodernisti". Lo stesso curatore, sempre nel forum di Tex, parla anche di una sceneggiatura pesantemente riscritta nei dialoghi: "Le sequenze dinamiche sono tutte salve, mentre i dialoghi totalmente anacronistici, filosofici, politici o semplicemente "strani" e fuori centro sono stati eliminati o ridotti all'osso" e spiega anche perché alla fine la storia sia stata pubblicata sul balenottero: "Con questo andamento bizzarro e picaresco andava letta tutta assieme e non era adatta alla regolare". In effetti il dirottamento è reso possibile anche soprattutto dalla certezza della pubblicazione sulla serie regolare della storia in quattro albi di Boselli e Bruzzo. Con le correzioni apportate resta alla fine buon Maxi Tex da leggere e che riesce anche a divertire, certo Manfredi non è Boselli e anche i disegni di Rotundo sono forse un po' troppo personali.
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E con questo abbiamo concluso la breve, ma spero esauriente, storia di questa collana. Sulle nuove storie in lavorazione Mauro Boselli non si è voluto sbottonare e custodisce gelosamente i segreti della redazione, non ci provo nemmeno a tentare di tracciare il futuro di questa collana di cui abbiamo notizie solo frammentarie. Voglio però soffermarmi su due aspetti che generano un po' di preoccupazione:
a ) il primo è l'aumento di prezzo biennale di un euro che ci porterà ben presto a pagare il Maxi Tex dieci euro e va bene quando le storie sono di tre albi e pensate in grande da Boselli, va molto meno bene quando le storie sono due per albo e risultano prive di "mordente" e illustrate da disegnatori che sono ormai vecchie glorie poco adatte a Tex e forse poco adatte al western in generale.
b ) Anche se le storie di un albo in giacenza dovrebbero essere quasi finite (con il prossimo Maxi Tex ne eliminiamo altre due di Scascitelli dalla lista di quelle in giacenza da tempo, incombe però sempre la minaccia di una storia breve di Diso che ha disegnato circa dieci anni fa) resta il grande problema delle storie lunghe di tre albi. Il Maxi Tex è nato come contenitore di un'unica lunga storia di trecentotrenta pagine che i lettori potevano leggere in una volta sola, nel 2000 c'è stato il caso del Maxi Tex con le due storie di Repetto ma doveva restare un'eccezione e lo è rimasta a lungo! Negli ultimi dieci anni però i Maxi Tex hanno ospitato invece spesso due storie e questo può piacere e non piacere. Le storie lunghe le abbiamo avute con Boselli (e che storie!) ma Ruju ha evidenti difficoltà nel confrontarsi con le storie di più di 220 tavole. Su Nizzi sappiamo di poter contare con almeno altre due storie lunghe da pubblicare, ma anagraficamente... Manfredi resta lontano dalla Bonelli e le sue storie sono oggetto di correzioni profonde, revisioni che a leggere le parole di Boselli in redazione non sembrano più volersi fare carico.
Venendo al dunque, la Direzione vuole i due Maxi Tex annuali, ce li farà pagare dieci euro, ci scorderemo le storie di tre albi se non con pubblicazioni una tantum (conto quattro storie lunghe più quella di Altuna se mai la finirà). Ho voluto intitolare quest'ultima parte "La rinascita" perché innegabilmente non si possono non cogliere i tentativi finora fatti per rimettere in sesto la collana, ma gli interrogativi restano pesanti e sono nodi difficili da sciogliere. Se questo è un discorso troppo pessimista lo diranno, spero, i commenti in questa discussione. E lo dirà una programmazione editoriale sulla quale per il momento Boselli non vuole sbilanciarsi, spero possa almeno rassicurarci su queste nere previsioni.
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Ma guarda che è solo divertimento, non stai togliendo il pane a nessuno!
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Chiedo a Boselli se invece di fare il remake di "Alaska non possa imbastire più semplicemente una nuova storia ambientata li che coinvolga alcuni dei personaggi di quel maxi, anche i Tlingit, magari trovando proprio nel maxi del 2013 qualche appiglio narrativo per farli tornare e sfruttare quella leggenda da qualche altro punto di vista e farla disegnare questa volta a delle mani sicure ?
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AVVISO: Ultimi giorni per votare in questo sondaggio, avverto che chiudo la sera del 31 marzo! I ritardatari non aspettino l'ultimo momento
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Parte quarta. Gli anni di Faraci e Ruju (2011 - 2016)
Quello uscito nell'ottobre 2011 è il primo Maxi Tex pubblicato dopo la scomparsa dell'editore. I lettori sanno già anche che sarà l'ultimo sceneggiato dallo spagnolo, il quinto in coppia con l'amico Ortiz. A confermarlo, appena pochi mesi dopo, nel gennaio 2012, sarà anche la morte dello stesso Segura avvenuta a Valencia. Se guardiamo la programmazione dei Maxi Tex di quegli anni, osserviamo che tra il 2007 e il 2008 sono messi in lavorazione tre Maxi Tex (ma uno è in realtà il Texone di Fernandez che viene dirottato subito sul balenottero) che copriranno le uscite tra il 2011 e il 2013, mentre nel biennio 2009 e 2010 non viene avviata nessuna nuova avventura destinata a questo speciale. Tra il 2011 e il 2015 solo la velocità di disegnatori come Diso e Cossu permetterà la regolare uscita dei Maxi Tex con delle storie che riscontreranno il consenso dei lettori ma risulteranno anche penalizzate sotto il punto di vista grafico. Ritornando a parlare dello speciale "L'ora del massacro" il cui soggetto risale all'autunno del 2008, è una storia cupa e crepuscolare che vede un convoglio di cinque pendagli da forca diretto a Phoenix e scortato da Tex e da un gruppo di Rangers attaccato da misteriosi assalitori che liberano i prigionieri, che in breve tempo, dopo essersi dispersi, fanno perdere le loro tracce. La trama della storia ricalca un po' quella del precedente Maxi Tex di Segura, la sceneggiatura è rivista da Canzio e Boselli, si parla anche di 24 pagine con sequenze lunghe e troppo dispersive che vengono tagliate in fase redazionale. A peggiorare il tutto dei disegni di Ortiz non all'altezza!
Le 324 pagine del Maxi Tex "La legge di Starker" (il titolo di lavorazione della storia pare fosse "La legge di Starkey", se c'è stato un cambiamento finale nel nome dell'antagonista questo potrebbe essere dovuto alla presenza in un recente Almanacco del West di Boselli e Danubio intitolato "La città del male" di un cattivo che aveva lo stesso cognome) sembra essere l'ultimo lavoro di Repetto che si è messo a lavorare sulla storia nell'autunno del 2007 e l'ha faticosamente portata a conclusione solo più di quattro anni dopo nei primi mesi del 2012. Si scopre poi un po' a sorpresa che si è messo al lavoro su una storia breve commissionata a Ruju per un Almanacco del West e ambientata a Chicago, anche questa sarà segnata da una lavorazione ancora più sofferta - il disegnatore resterà a lungo fermo a causa della malattia quando mancavano poche pagine dalla fine - sarà poi pubblicata proprio su un Maxi Tex nel 2019 di cui parleremo nell'ultima parte). Il protagonista del secondo Maxi Tex di Faraci è il temuto sceriffo Gregory Starker che rappresenta la legge a Blackfalls nella cui main street troneggia un cappio appeso a una forca. Tex, giunto in città, non tarderà a sentire puzza di bruciato. Il balenottero mediamente piace ai lettori che lo giudicano come uno dei migliori degli ultimi anni! Passa quasi inosservato l'aumento di trenta centesimi in copertina.
Intorno al 2008 Boselli si mette al lavoro su un Texone per l'argentino Lito Fernandez intitolato provvisoriamente "Alaska" (il titolo sarà poi confermato in fase di stampa) che si ricollega un po', per la sua ambientazione, allo storico Maxi Tex di Boselli e Font "Nei territori del Nord Ovest" (non a caso della storia fanno parte sia Gros-Jean che Kathy Dawn). L'avventura imbastita da Boselli tra i fiordi dell'Alaska vede contrapposti da una parte la curma del capitano Roscoe e dall'altra i nativi Tlingit e il motivo del contendere è la misteriosa scomparsa di alcune giovani indiane... Quando Boselli è arrivato a circa pagina 50 giungono in redazione le prime venti tavole disegnate in modo alquanto scadente e poco professionale. Il fatto è che il disegnatore dirige una scuola ed è solito assegnare ai suoi allievi le matite delle sue storie che poi lui inchiostra. Sergio, che per ragioni contrattuali non può rispedire al mittente quelle prime tavole inguardabili (monetizzando un Texone costa all'editore non meno di 100000 euro) ordina a Boselli di proseguire con la sceneggiatura che diventa però, allungata di un centinaio di pagine, quella di un Maxi Tex. In un'intervista Fernandez giunge addirittura a lamentarsi della lunghezza della storia che per lui non finiva mai! In fase redazionale i disegni sono anche rivisti e corretti dai grafici della Bonelli: i personaggi sono per esempio uniformati a livello dei volti e dei vestiti che originariamente cambiavano da una tavola all'altra. Anche la storia che beneficiava di un soggetto originale che Boselli aveva tratto dai miti e dalle leggende del Nord risulta fiacca, l'autore mostra manifestamente difficoltà a lavorare partendo dal presupposto che le tavole saranno poi illustrate in un modo ai limiti dell'infantile, è l'unica storia di cui si pente, anni dopo dichiara che se mai si manifestasse l'occasione, sarebbe pronto a riscrivere e a farla ridisegnare, per esempio da Font. Tra i lettori si discute molto sull'opportunità della pubblicazione di un albo come questo, tenuto conto che c'era almeno un Maxi Tex disegnato da Diso pronto (e che sarà pubblicato l'anno successivo), alla fine valgono le ragioni meramente economiche e nelle edicole va il peggiore dei Maxi Tex, tra l'incredulità generale che si può leggere nei volti dei lettori per esempio nelle varie fiere del Fumetto del 2013.
La china si risale lentamente anche con un Maxi Tex come quello pubblicato nel 2014. Infatti la storia di Ruju ottiene mediamente il consenso dei lettori, alle matite e inchiostri c'è invece il veterano Diso al suo quarto Maxi Tex, che ha iniziato a disegnare nella primavera del 2011 e con la sua media di una tavola disegnata al giorno ha finito poco più di un anno dopo. Tanto per chiarire le idee sulla velocità del disegnatore romano, sempre su testi di Ruju nell'autunno del 2012 si mette al lavoro su una storia di 146 tavole ancora inedita, nell'autunno del 2013 inizia un altro Maxi Tex intitolato provvisoriamente "La guerra di Owl Creek" ancora inedito, alla fine del 2014 inizia infine la sua ultima storia per Tex, è "La grande corsa"che finirà sul Maxi Tex dell'aprile 2018. L'avamposto dell'infamia, incentrato su un gruppo di disertori che dopo aver ucciso a tradimento il loro capitano per appropriarsi delle paghe dell'esercito, si rifugia in pieno territorio indiano in un avamposto abbandonato che dà il titolo alla storia, è la prima storia lunga di tre albi scritta da Ruju per Tex. Nuovo aumento in copertina di venti centesimi, Il Maxi Tex costa ora 6,50 euro.
Nel 2015 Il Maxi Tex ritorna alla formula già sperimentata nel 2000, contiene infatti due storie che Faraci sceneggia nel 2013 per due disegnatori diversi. La prima a figurare nell'albo è quella di Cossu, "La rabbia di Rick Melville", un soggetto che ha la stessa base di partenza di altre storie sceneggiate da Faraci, in cui vediamo Tex giungere in aiuto del protagonista che pur di vendicarsi rischia di cadere in una spirale di sangue. La seconda storia intitolata "Il prezzo dell'odio" (che era anche il titolo di lavorazione) è illustrata (male) da Ortiz che morirà a Valencia il 23 dicembre del 2013 dopo averla finita. Il soggetto, più incalzante e meno prevedibile del primo, vede questa volta Tex riscattare da un'accusa falsa una banda di ribelli apache. La bella copertina di Claudio Villa, che riscuote parecchi consensi tra i lettori, presenta un titolo diverso "La giustizia di Tex" che, come spiega Tito Faraci, è stato scelto opportunamente per il filo conduttore che le due storie hanno in comune, per l'appunto il concetto di giustizia per Tex.
Blackbull Bridge, ai tempi della guerra civile, fu il teatro di una sanguinosa battaglia. Quello che ne fu l'eroe, il maggiore sudista Sizemore, tenta ora di accaparrarsi le terre al di là del fiume e del ponte, dove sorge la cittadina di Bellefolk abitata da ex schiavi neri. La storia sceneggiata da Ruju nel 2015 per il veloce Cossu è, non a caso, intitolata provvisoriamente "Battle bridge", titolo che poi conserva nella copertina dell'albo tradotto però in italiano. La storia del ventesimo Maxi Tex del 2016 con un soggetto trito e ritrito convince i lettori senza però destare entusiasmi particolari, nelle 288 pagine mancano infatti guizzi e scene a sorpresa degne di nota e i disegni dell'onesto mestierante Cossu non soddisfano tutti i palati!
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Sulla questione dei Maxi e della loro utilità (disegnatori che non beneficiano di una vera e propria pensione e sono costretti a campare inchiostrando tavole su tavole fino a ottant'anni) ne abbiamo discusso fino allo sfinimento già in passato quando avevo aperto un topic con un titolo che diceva più o meno se non era giunta l'ora di chiuderlo questo Maxi Tex. Lo scopo di questo topic però è un altro, è quello di tracciarne una storia e quindi anche di puntualizzarne gli aspetti negativi. Ho finora scritto tre parti delle cinque previste e sono arrivato al 2010. Seguiranno prossimamente la quarta parte intitolata "Il breve interregno di Faraci e Ruju" in cui probabilmente dovrò ancora parlare di certi aspetti negativi, per poi passare alla quinta parte intitolata "Gli ultimi anni" in cui partirò dal nuovo look della copertina, dalla decisa conduzione di Mauro Boselli e dal futuro che si prospetta per questa collana, in cui i toni della discussione ritorneranno a essere positivi (cercherò di strappare qualche informazione al curatore se, come ha sempre fatto finora, avrà la compiacenza di rispondere a qualche mia domanda).
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Il color nasce dal successo di Tex Repubblica a colori. Se da un lato Sergio poteva essere tentato dal lancio di una nuova collana, dall'altro soppesate che oggi abbiamo due color annuali e due maxi annuali. Una nuova serie con il suo speciale di natale. Due cartonati alla francese. State contestando questo? Volete assimilare la gestione prudente di Sergio Bonelli con l'attuale mercificazione del marchio Tex? Davvero non vi capisco. Se volete contestare che il maxi per Sergio era il contenitore per delle storie non pubblicabili fatelo ma spiegatemi con il massimo della chiarezza dove sto sbagliando a pensarla così. Mi dovete spiegare i timori di un editore cui ripugna la pubblicazione del Texone di Seijas in una collana a cui tiene e va fiero con l'andazzo odierno che a casa mia definisco 'spremere i limoni'. Adesso aspetto Diablero che vi demolirà del tutto con le sue argomentazioni.
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<span style="color:red">57 minuti fa</span>, Poe dice:
Non ne sarei così sicuro. Già con Sergio Bonelli quasi tutte le testate avevano i loro Speciali, Maxi, Almanacchi, ecc.
L'Almanacco è una collana a parte, una sorta di rivista con articoli sul west a cui si è aggiunta una piccola storia. Le vere collane sono la serie regolare e i Texoni. Il maxi nasce per smaltire storie non pubblicabili. Ci puoi girare intorno quanto vuoi, ma è cosi. Dal 2012 si aggiungono due color, due cartonati, dodici numeri della serie Tex Willer, il maxi è pubblicato in due uscite annuali. Aumentano le patacche e i bollini stampati in copertina. Si, insomma, la matematica non è un'opinione.
<span style="color:red">1 ora fa</span>, Poe dice:Mah... si diceva poco sopra che anche nel periodo di crisi di Nizzi post-500 non è che ci fossero sempre delle storie meravigliose sulla regolare e che anzi Sergio non si preoccupava troppo di pubblicare cose come "I fratelli Donegan", "Oltre il fiume" e "Moctezuma", ecc.
La colpa non era di Sergio, ma purtroppo di Nizzi. Dovresti rileggere cosa dice a proposito della storia di Ukasi, che non tenta neanche di difendere sul libro intervista di Guarino: capirai quali erano i loro rapporti allora. Poi Sergio nei primi anni duemila ci aveva provato: Boselli non stava bene, D'Antonio tentennava, poi Ruju, Faraci e Manfredi ma nessuno di loro in grado di eguagliare le storie migliori di Nizzi degli anni ottanta e in parte novanta, ne tantomeno avvicinarsi ai capolavori di Boselli. Insomma non è che Sergio avesse mollato la serie regolare, pubblicava il meno peggio di quello che il convento passava. Nizzi si è ritirato nel 2008 perché era stufo di vedersi bocciare i soggetti. Ukasi è una storia del 2006 che doveva disegnare Fusco, Nizzi racconta come il soggetto subì una serie di modifiche perché le idee iniziali di Nizzi non piacevano a Sergio. Nizzi non riesce a capacitarsi di come alla fine sia passata la trovata più balorda: ammette che Sergio doveva essere sfinito. Paragonare la situazione di allora a quella delle storie pubblicate nel 2021 è del tutto fuori luogo.
<span style="color:red">1 ora fa</span>, Poe dice:Per quanto riguarda i Texoni, non so di che cosa ci si lamenti (a livello di disegni almeno).
E chi si lamenta?
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[738/740] Il Manicomio del Dottor Weyland
in Le Storie dal 701 al 800
Pubblicato
Nel West pare che la "camicia gialla" fosse in realtà molto diffusa. Almeno lo era nelle dime novels. Una copertina tra le centinaia:
E' il comandante Mark ?
Chi quello con il procione in testa e la camicia blu ?
Si.
No, è Squatty Dick.