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[Texone N.41] Ben il bugiardo
ymalpas ha risposto nella discussione di MacParland pubblicata in Le storie inedite
Un buon Texone, non un capolavoro di sceneggiatura, ma ci vedo un capo e una coda in una storia che tenta, con più o meno successo, la via dell'originalità in quel ha di rendere un visibile omaggio ai miti viventi che sono oggi Tex e Carson. Confesso che è uno degli aspetti che mi sono piaciuti di più. Scorrevole e godibile dalla prima pagina all'ultima, l'unica cosa che gli manca è in fondo solo la classicità glbonelliana, ma ci ho visto molto del Nizzi che fu, quello che ancora riusciva a farci divertire con le sue sceneggiature, così come nei disegni ho pensato più di una volta a Ticci, insomma un prodotto riconoscibile come Tex e non mi pare poco. Buone trovate, persino in quelle contestate sul ponte ballerino la cui presenza, fin dalla prima vignetta, ne suggeriva la conclusione, ma sempre un Tex (e Carson) che ti tirano le castagne roventi dal fuoco, sempre nel posto e nel momento giusto presenti. Con Ruju non sono sempre tenero, ma con storie come questa ha la mia benedizione. PS, detto per inciso, Biglia era la ragione prima delle lamentele di Claudio Nizzi che avrebbe voluto i suoi pennelli per la sua storia: se in questo Texone fosse finita la storia di cui si è dovuto fare carico Bruzzo, beh ancora una volta penso a una bella doccia torrenziale di umiltà sul capo dello sceneggiatore di Fiumalbo e sulle sue insensate pretese. Sic transit gloria mundi. -
[774/775/776] Rick Master, Detective
ymalpas ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Le storie inedite
La banda di assaltatori sardi dei furgoni portavalori smantellata dopo decine di rapine perché uno di loro smarrisce sul posto il foglietto promemoria con tutti i numeri di telefono dei componenti della banda. Se la sceneggia Boselli è una vaccata di storia, peccato che sia successo il mese scorso o l'altro. Il diavolo fa la pentola e dimentica il coperchio. In un giallo che ho letto qualche mese fa l'autore dice una massima che è sempre vera: l'assassino lascia sempre una traccia del suo misfatto, spesso la più demenziale. -
[774/775/776] Rick Master, Detective
ymalpas ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Le storie inedite
Se davvero Dark è la figlia di Satania, è davvero lodevole il fatto che Borden abbia tirato da questo personaggio due storie che, partendo da ingredienti simili (associazione malavitosa, per esempio), narrativamente hanno dei ''plot'' assolutamente diversi, evitando così lo scoglio della ripetitività che di solito pesa in avventure che ripropongono il ritorno di un vecchio antagonista. È sicuramente da applausi aver riproposto la figlia di Satania così come l'ha fatto, cogliendo di sorpresa i lettori, che solo alla fine della storia ne scoprono la presenza (e si interrogano ancora, a giorni dalla prima lettura, sulla sua identità). Se non è geniale riproporre una storia su un nemico noto e fare in modo che i lettori per tre quarti della storia manco si accorgano che dietro a tirare i fili c'è proprio lei, che si è pure liberata dell'ingombrante ombra materna (Borden ci fa notare che nella suite dell'attico a tradirla è il suo amore per il lusso e una civetteria tutta femminile, niente scimmiette o oranghi questa volta). Ma l'assoluta originalità di questa storia va ricercata soprattutto nel fatto che non è incentrata sul nemico e solo in parte sul ragazzino rapito. La storia verte tutta sul team con Rick Master. La sua riproposizione è la vera novità di questi tre numeri della serie regolare e siamo di fronte a un personaggio che pur essendo vecchio di 60 anni era praticamente sconosciuto alla platea dei lettori: l'abilità di Borden è stata di presentarci Rick in modo tale che non sembra un personaggio nuovo ma diresti quasi di ritrovarti davanti a un amico storico apparso in una decina di storie precedenti, uno di quelli che insomma hai sempre conosciuto e invece niente di tutto questo. E tuttavia è già diventato un classico di cui non potrai fare a meno. E a differenza di diversi personaggi nati dalla penna di Boselli, è simpatico e affascinante nella sua umanità, e introduce nelle storie di Tex il metodo deduttivo ottocentesco, un personaggio ''nuovo'' se pensiamo che i detective presentati in precedenza non erano per niente paragonabili a Rick, per esempio il Mac Parland apparso nella prima storia. Di feuilletonesco questa storia ha anche altri fili narrativi che vedo in evoluzione, per esempio il rapporto sentimentale nascente tra Claire e lo stesso Rick, che fa da pari con il matrimonio di Lavinia di cui veniamo a sapere nel primo albo. Sono personaggi in mutazione, non statici, che hanno una vita propria: tante volte ci siano chiesti se potessimo narrare qualcosa in più sugli affetti degli amici storici e sappiamo fin troppo bene che su questo fronte non si può raccontare molto, sono personaggi come ingessati. Ma con i personaggi minori, che però stanno diventando classici, come Lavinia e Claire, questo è possibile ed è una novità che potrà dividere i lettori ma che personalmente trovo degna di interesse. Chi critica la storia e la denuncia per una presunta mancanza di idee solo perché ripropone personaggi conosciuti, sembra non voler vedere quanti personaggi nuovi compaiono in realtà in queste pagine e che sembrano non essere destinati a rimanere delle mere comparse. Il cinese a capo della triade, sua figlia, il suo hatchet man (non ricordo i nomi ma li ricordo benissimo come personaggi), sembravano destinati a recitare un ruolo di primo piano e invece sono serviti tutto sommato solo a sviare brillantemente l'attenzione dei lettori dal vero antagonista: sono dei personaggi che rivedremo sicuramente in qualche altra storia slegata da questa, perché hanno già acquisito una statura tale che da soli potranno addossarsi il carico di una nuova avventura. Non vorrei dimenticare tutti gli altri fili minori che tessono questa storia, uno per tutti la rivalità tra Master e i poco brillanti poliziotti della centrale, non so se retaggio della storia bonelliana o di pura invenzione boselliana, poco importa in definitiva, ma che concorrono pienamente a fare di questa la migliore storia che abbiamo letto quest'anno. Una storia eccessivamente dialogata e ricca di salamecchi? Ma anche questo non è un segno di decadenza ma qualcosa di estrapolato dal feuilleton ottocentesco. Forse c'è della verità nel dire che i dialoghi dovrebbero essere più snelli, ma perché voler sminuire tutta l'azione, a tratti indiavolata, di cui è impregnata questa avventura? Come già nella storia newyorchese del Maestro, anche questa deve molto interesse alla documentazione storica che le fa da sfondo e che sembra passare volentieri in secondo piano. Io apprezzo questo tentativo da parte dell'autore. Il fumetto in questo casdo non è più solo uno svago, ma diventa una lettura istruttiva che punta tutte le sue carte sul realismo. Non si può disconoscerlo e pazienza se talvolta pare ridondante. Un'avventura che mi ha divertito, densa, pregna di avvenimenti e di personaggi di colore, che mostra la passione nello scriverla e non certo il suo decadimento. Originale, bella, ben squadrata, per fortuna è finita (almeno questa volta) sulla serie regolare. -
Toto-Nome personaggio misterioso storia "Rick Master, detective"
ymalpas ha risposto nella discussione di Doudou pubblicata in Sondaggi Texiani
Comunque la figlia di Lily Dickart e Boris Leonov, onesta e pudica, alleata dei pards e facile preda per Kit Willer, ci starebbe. (PS se al Diablero non piace, tre anni di sospensione dal forum ) -
Toto-Nome personaggio misterioso storia "Rick Master, detective"
ymalpas ha risposto nella discussione di Doudou pubblicata in Sondaggi Texiani
Un ulteriore indizio che ci ricollega alla prima storia di Joan Fischer è proprio il numero dei componenti dell'associazione malavitosa: era il club dei 13. La missione principale comunque era quella di ritrovare il ragazzino rapito, missione compiuta. L'estesa ramificazione della banda è un fatto emerso nel corso delle indagini che non verranno abbandonate e saranno riprese "quando ritroveranno il bandolo di questa matassa", frase estrapolata dalle pagine finali, un modo di dire al lettore: aspetta i tempi tecnici di lavorazione della prossima storia. E' vero che i lettori di Tex non sono abituati a questo tipo di finale che resta atipico solo perché l'identità del nemico resta ancora se non sconosciuta imprecisata (anche se la tavola in cui Dark guarda dallo spioncino con i suoi occhioni blu è IMO abbastanza rivelatrice), ma di finali in cui il nemico se la svigna ingegnosamente all'ultimo momento ne abbiamo letto tanti, per esempio quello della prima storia della Tigre Nera. -
Toto-Nome personaggio misterioso storia "Rick Master, detective"
ymalpas ha risposto nella discussione di Doudou pubblicata in Sondaggi Texiani
Sarà dura aspettare tre anni la prossima storia con questo dubbio amletico: sarà lei o non sarà lei? -
Toto-Nome personaggio misterioso storia "Rick Master, detective"
ymalpas ha risposto nella discussione di Doudou pubblicata in Sondaggi Texiani
Tenete presente che è una donna giovane, bíonda, bella e che odia a morte i due pards. Non può essere Lily. Tutto lascia supporre che sia invece la figlia di Satania. Così avrebbe più senso anche la puntatina a Los Angeles nel primo albo. MA Difficile che una storia destinata inizialmente al Maxi possa essere il sequel di una storia apparsa sul mensile. Fin dall'inizio Borden pensava al formato Maxi Tex. Anche supponendo che Boselli abbia pensato alla figlia di Satania (che chiamerò d'ora in poi Lucifera per evitare di stare a scrivere sempre la figlia di...) solo all'ultimo momento, allora però difficilmente si spiegherebbero proprio le pagine losangeline, a meno che Benevento non abbia ridisegnato delle pagine. Sarei curioso di sapere da Borden com'è andata. Comunque è la prima volta che capita che l'ultima pagina non sveli il vero volto del nemico. Se è davvero Lucifera, stiamo assistendo alla nascita di una antagonista di spessore destinato a superare anche il personaggio che gli è servito come modello di partenza. L'abbigliamento di Dark, il fisico e il mascheramento lasciano propendere che si tratti proprio di Lucifera. Lily non avrebbe bisogno alcuno di mascherarsi. Nella terza storia in lavorazione la vedremo probabilmente in coppia con il figlio della Tigre Nera: hanno molti punti in comune 😂 -
Nolitta e Nizzi: un eterno odi et amo
ymalpas ha risposto nella discussione di Arthur_Morgan pubblicata in Gli Autori
Il titolo è fuorviante. Davvero Sergio Bonelli e Claudio Nizzi hanno vissuto due fasi della propria vita caratterizzate da amore e odio. Nella prima fase Nizzi era visto come il salvatore della patria, molto ascoltato in redazione e dallo stesso Sergio che quando lo presentò alla madre per la prima volta disse più o meno: "ecco l'uomo che ci dona il pane quotidiano". Sia sempre lodato, ma anche no. Dopo il 2000 infatti la crisi dei rapporti diventa sempre più evidente, con la redazione che a un certo punto boccia ogni soggetto che Nizzi presenti (si, ne presenta diversi ovviamente, in modo che qualcuno finisce anche per essere sciaguratamente anche pubblicato), un tira e molla estenuante, poi il litigio finale con Sergio non ricordo più dovuto a che cosa, forse la lingua lunga e tagliente, il suo ritiro quando ormai Sergio l'ha già rimpiazzato con Boselli (che gli sceneggia i due texoni), D'Antonio, Ruju e Faraci. Del suo ritorno nel 2017, deve ringraziare soprattutto Boselli ( e sappiamo bene anche come l'ha fatto). Difficilmente leggeremo il suo nome nel numero di luglio nello spazio riservato al curatore al posto di Boselli. Tranquilli. -
[Maxi Tex N. 36] Occhi nel Buio
ymalpas ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Maxi
Alla fine l'ho letta pure io. Come storia non c'è da strapparsi i capelli, però è vero che paga anche per i disegni di Casertano, per me poco texiani. Mi sono piaciute poco certe estremizzazioni: il Tex che rifiuta di stringere la mano, il giovane che torna nell'ovile nonostante i dissapori con il padre e poi si comporta come se niente fosse, il mostro che tormenta Cardwell che più pacchiano non si può, che poi non si capisce cosa dovrebbe rappresentare se non improbabili rimorsi di coscienza in un personaggio che è descritto come uno squalo. Salvo solo il mistero, giallo ben costruito ma niente sorprese, soprattutto per chi ha letto Agata Christie. Poco texiano come Maxi, vado controcorrente dicendo che Ruju è stato decisamente più convincente in altre storie, la sua firma su uno speciale deve ormai far riflettere bene se fare la spesa, considerati ormai anche i costi del balenottero. Editoriale di Davide Bonelli ridicolo, se non patetico. Voto: cinque. Davvero non si può chiedere a un lettore di Tex, dopo ottanta anni di storie con tutti gli attributi, di accontentarsi di questa minestrina che negli ultimi vent'anni ormai è servita sempre più spesso sulla nostra tavola. Ma basta, per favore, non abbiamo tutti l'anello al naso, a poco a poco si fa facendo morire il personaggio. -
Tex Collezione Book
ymalpas ha risposto nella discussione di newchautaqua pubblicata in "Fuori Serie"
Letizia, le immagini che ho postato hanno una buona risoluzione: i dettagli appaiono chiaramente se ci clicchi sopra. Il book è chiaramente photoshoppato: male. -
Ristampa Anastatica Dei Non Censurati Di Tex
ymalpas ha risposto nella discussione di ymalpas pubblicata in La Serie e i Personaggi
Vai al topic specifico. -
Tex Collezione Book
ymalpas ha risposto nella discussione di newchautaqua pubblicata in "Fuori Serie"
In realtà c'entra poco la cultura in materia o meno, basta semplicemente accostare un originale al book cartonato. La rabbia è per l'occasione persa, per la superficialità, ancora una volta devo constatare quanta scarsa considerazione nei confronti dei lettori, o almeno di quella fascia di più esigenti. . Sono immagini abbastanza grandi per notare i particolari. Al di là dei colori che di vintage hanno poco, guardate i lacci del sombrero del messicano all'altezza del braccio. Una photoshoppatura fatta male, ci traffico da trent'anni con il programma per farmi sfuggire questi dettagli. Non ho guardato alle tavole interne, ma Tesah è con la gonna 1986 della Tutto Tex: hanno rifatto la Tutto Tex con il cartoncino! Dovrei passare in rassegna i dettagli dei neri, per esempio dei pantaloni di Tex, per vedere se le immagini sono veramente fedeli come resa. Lasciamo perdere poi ''uomini'' al posto di ''scagnozzi'', pugno nell'occhio in 4 di copertina. Se avessero provato veramente a fare un'edizione filologica, ma riproproporre sempre le stesse cose! -
Tex Collezione Book
ymalpas ha risposto nella discussione di newchautaqua pubblicata in "Fuori Serie"
Come ho scritto nell'altro topic, la copertina è solo in apparenza fedele all'originale del 58. Mi sono andato a guardare la ristampa di 350 lire e quella si che è fedele. Questo cartonato è un lavoro pacchiano. Se servono le foto posso pure postarle, ma non ne ho voglia. -
Ristampa Anastatica Dei Non Censurati Di Tex
ymalpas ha risposto nella discussione di ymalpas pubblicata in La Serie e i Personaggi
Stiamo parlando di 12 anni fa, non ho più le foto. Resta il fatto che il lavoro fatto dalla Mercury è pessimo. Faccio notare che la ristampa SBE della nuovissima cartonata non è molto meglio, mi è bastato dare uno sguardo a un solo particolare della copertina per capire che non è una cosa professionale. Quasi quasi farei un salto a Milano per spiegare loro come si fanno, bene, le cose. -
[774/775/776] Rick Master, Detective
ymalpas ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Le storie inedite
Nel primo albo non c'è traccia del nemico. Credo che sia una delle rare volte in cui ciò accade. A meno che non mi sbagli. L'animaccia nera è un bianco o un cinese? Il titolo del secondo albo dovrebbe darci ragguagli maggiori sull'identità dei rapitori: se Boselli non si smentisce l'aver tirato in ballo i cinesi (e Rick Master) e un passaggio più o meno infruttuoso a Los Angeles sono due elementi che potranno servirci a chiarire il "giallo" prima della lettura del terzo albo. -
[774/775/776] Rick Master, Detective
ymalpas ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Le storie inedite
Per far notare solo un dettaglio che la dice lunga su chi scrive le storie e non si accontenta del brodino riscaldato, la scenetta iniziale con la biondina che manifesta tutta la sua diffidenza nei confronti di Shimizu, spacciandolo per un cinese, che rispecchia la realtà dei fatti di inizio novecento con la paura del ''giallo'', ben testimoniata anche a livello fumettistico. Tocchi di classe. -
[774/775/776] Rick Master, Detective
ymalpas ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Le storie inedite
Grandissimo primo albo e devo dire che è una fortuna che la storia (come questa si preannuncia) abbia evitato di finire tra gli irti scogli dei Maxi e magari finire letta non proprio da tutti (infatti ho comprato anche il maxi Tex e non so quando troverò la voglia di sfogliarlo). Boselli è una garanzia di qualità e in queste pagine mi ha persino strappato più di un sorriso, anche meno verboso di certe ultime storie e concreto nel delineare una trama che troverà il suo pieno sviluppo nel secondo albo. Non conosco il Rick Master bonelliano, ma questo che figura in queste pagine è simpaticissimo (compreso il suo domestico giapponese). Non vedo l'ora di leggere il secondo albo per vederlo finalmente al fianco dei due pards. La storia è appassionante e rivedere in azione thong e hatchet men per le strade di Chinatown mi ha riportato ai classici anni settanta incentrati sulle triadi cinesi, che mostrano qui un volto umano sconosciuto e se come penso Tex si troverà in questa storia a dover aiutarne addirittura il capo, sarà una situazione inedita e gustosa tutta da leggere. Disegni di Benevento che sono una benedizione per questa storia, accurati e dettagliati, meriterebbero il grande formato. Se gli albi di Tex fossero tutti come questo venderebbe ancora 700000 copie al mese. -
Nuovi Aumenti albi Bonelli 2025
ymalpas ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in La Serie e i Personaggi
Gli aumenti ci stanno. Li abbiamo sempre avuti e il costo di un albo resta, tutto sommato, alla portata di tutte le tasche, sia che si parli di 4,90 sia che si parli di 5,90. Tuttavia ne parlavamo già mesi fa pronosticando il mese in cui si sarebbe avuto il rincaro. Quindi, non c'è nessuna sorpresa. Sappiamo da tempo ormai che gli aumenti sono dettati da una politica editoriale piuttosto che dalle reali contingenze. Per esempio i costi della carta, che il buon Sergio tirava in ballo ogni volta e se non ci credevi, ti veniva la voglia di crederci lo stesso, perché ci stava. Perché era un editore che ti dava l'idea che fosse ben lontano dal concetto di spremere le tasche ai lettori dei suoi albi. Per quanto ne sappiamo, e ne sappiamo ben poco, è sempre possibile che alla base di questi rincari programmati a distanza di due anni (sono due?), ci siano inesorabilmente conti da far quadrare a fine mese, dall'inflazione al cronico calo dei lettori o a chissà cos'altro. In ogni caso, è qui che voglio arrivare, c'è un errore nella comunicazione. Leggendo i messaggi di questa discussione, sono in tanti a sentire sulla propria pelle, fortemente, la sensazione di essere vacche da mungere o polli da spennare. Una sensazione che in passato non ho mai provato. E non c'è niente di peggio per un editore in difficoltà che affidarsi a strategie commerciali come il classico contentino sotto forma di gadget, di solito penoso, che psicologicamente dovrebbe attutire l'impatto del costo maggiorato al momento dell'acquisto, nel mese in cui si verifica. Dal mese successivo il rospo è stato già ingoiato. Questi sono messaggi assolutamente da non veicolare nella comunicazione tra l'editore e la sua utenza. Il secondo errore sta nel ritenere ineluttabile il crollo delle vendite e il mancato ricambio generazionale. Si rifugiano in un progressivo e più o meno rassicurante (per loro) aumento dei prezzi che ti permette ancora di far quadrare i numeri senza cercare soluzioni radicali alternative. Ecco dunque fioccare le collane, le ristampe, con gli autori costretti a produrre tavole e tavole di sceneggiatura con la conseguenza inevitabile del calo della qualità del prodotto che alterna così rare belle storie al piattume generale. Il lettore non è che si fa passare tutto per buono, se ne accorge se una storia che una volta sarebbe finita cassata nel cassetto di via Buonarroti oggi ti occupa invece due mesi della serie regolare. E non è vero che con cinque euro non si trova niente di meglio, anche in edicola, dove per lo stesso prezzo di prendi un romanzo o un saggio. Se in edicola compro, per abitudine, prodotti che so già che non leggerò, e mi sta capitando sempre più spesso ormai, il segnale d'allarme c'è o ci dovrebbe essere, tu editore stai mandando in edicola prodotti che non interessano, il danno nella fiducia che il lettore mese dopo mese ti concede è incalcolabile. Io posso ancora permettermi una spesa che ogni mese gravita comunque intorno ai trenta euro circa, che non è poco, sia chiaro, e penso tra me e me a chi me lo fa fare per albi che alla fine so già che neanche leggerò. È una follia bella e buona. Sapendo poi che ci saranno dei rincari, tipo il maxi a 11 euro! ...insomma andiamo di bene in meglio, ma per quanto ancora? -
Nuovi Aumenti albi Bonelli 2025
ymalpas ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in La Serie e i Personaggi
Per me che mi prendo all'inizio del mese con dieci euro (banconota) il Tex e lo Zagor, dover tirare fuori la moneta da un euro (o due) fa molta differenza. Psicologicamente, non monetariamente. E pagare per il Tex Wiler il prezzo che pagavo fino a ieri per il gigante anche. L'aumento dei prezzi, poi, che a questo punto diventa prevedibile come il tempo a Londra d'inverno pure non giova: mi sento un bove al mattatoio. Vediamo a quanto ammonta il rincaro, ma resta una politica editoriale assolutamente discutibile. Poi gli alti e bassi sulla serie regolare (l'ultimo albo neppure letto...) Infine, le edicole chiudono perché i prodotti in vendita non si vendono come si vendevano prima. Inutile prendersela con la gente che non legge più o con gli smartphone, la verità è che se proponi un prodotto di valore la gente te lo acquista. E TE LO LEGGE! Negli anni settanta Tex vendeva 700000 copie senza uscite collaterali e storie con tutti gli attributi, Zagor Idem, Mister No idem. Oggi quella qualità ce la scordiamo e siamo costretti a pagare di più un prodotto che vale meno e che per questo vende dieci volte di meno. E le edicole chiudono, certo che chiudono, per tutta questa roba che resta invenduta perché è scadente. Ma è un problema non solo della Bonelli ma della carta stampata in generale. Prendiamo i quotidiani nazionali o locali che veramente ci vuole fegato a leggerli, per non dire che a me verrebbe la voglia di andare a picchiarli tutti quanti... Altro che regalare loro uno o due euro al giorno come mi capitava solo trent'anni fa. E le edicole chiudono. E si dà la colpa alle edicole. Ma è come nascondersi dietro un dito che però non nasconde la pochezza di quello che mandi in stampa con rincari la cui ragione di essere è quella di coprire i buchi nei bilanci annuali in cronica perdita. È brutale come analisi ma cercare capri espiatori non aiuterà a salvare il salvabile. Così come l'ennesima ristampa cartonata che avrei comprato e seguito numero dopo numero se in prima pagina avessi letto scagnozzi invece che uomini. Non è una questione di spendere una manciata di euro in più o in meno, è proprio quello che mandi in edicola, CHE NON INTERESSA. Ma quanto ci vuole a capirlo? Io ho perso la speranza. -
[Magazine N.12] Mistero sui monti Colorado - Barbary Coast
ymalpas ha risposto nella discussione di MacParland pubblicata in Almanacchi
Lette le due storie circa una settimana fa, della prima incredibilmente non ricordo più nemmeno la trama, della seconda di Boselli invece ricordo tutto, con la simpatica carrellata di nemici, in particolare la signoria Piggott, i tipacci della palestra che è sempre piacevole rivedere, e le disavventure di Devlin che riesce comunque a uscire a testa alta. Tutti i personaggi andrebbero riproposti in una nuova avventura di cui questo breve episodio andrebbe a costituire l'antecedente, con Tex e i pards, ovviamente. Spero che Boselli ci pensi! -
[772/773] Il morso dello scorpione
ymalpas ha risposto nella discussione di MacParland pubblicata in Le Storie dal 701 al 800
Siamo di fronte alla solita storia che non aggiungerà niente al mito di Tex: da destinare a qualche speciale più che da inserire nella serie regolare. Poco altro da aggiungere, IMO. -
Addio a Gianfranco Manfredi
ymalpas ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Gli Autori
Per rispondere a Diablero, non ho tutti i dati sulle storie di Manfredi, però: Texone di Freghieri è del dicembre 2019 Color Tex di Cossu è del dicembre 2019 La regina dei vampiri è del novembre 2016 Il cartonato di De Vita risale ai primi mesi (inverno) del 2015 La banda dei serpenti è del febbraio 2014 Deserto Mojave è un soggetto del novembre 2014 La breve di Biglia del Color Tex è del settembre 2012 Oro nero è dell'agosto 2011 Sei divise nella polvere è del gennaio 2009 La grande sete è dell'autunno 2006 Il texone di Gómez è dell'autunno 2006 Non ho altri dati 😒 Deserto Mojhave era per la serie mensile! -
Addio a Gianfranco Manfredi
ymalpas ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Gli Autori
Un mio piccolo aneddoto sull'autore che ci ha lasciati. Eravamo nel 2009, credo, e Manfredi era appena passato alla serie regolare con la storia dell'acqua disegnata da Civitelli e ricordata poco sopra da Monni. Era l'epoca in cui il forum cercava di emergere dalla mediocrità e tra gli utenti che si davano da fare vi era un indiavolato Anthony Steffen, che davvero si prodigava in tutte le maniere. Fu lui ad avere l'idea del Tex Magazine del forum e sempre lui a fare una piccola intervista a Manfredi che aveva contattato in privato. Ricordo che mentre ne parlavamo gli dissi: Carmelo, che ne dici di mettere l'intervista direttamente sul magazine? (Era inizialmente prevista infatti la sua pubblicazione sulle pagine del forum). Fu così che decidemmo di fare qualche altra domanda a Manfredi e alla fine ne venne fuori un'intervista carina e simpatica di diverse pagine. Lui fu gentilissimo e rispose a tutto senza mai tirarsi indietro. Quando il magazine fu online, attraverso Mauro Boselli giunse nelle mani di Sergio, immagino in una versione cartacea stampata negli uffici della casa editrice. Il Sergione ci fece sapere che reputava la nostra davvero una bella iniziativa, aveva sempre un occhio di riguardo e qualche buona parola per i piccoli fanzinari da incoraggiare, e venne fuori che una delle cose che maggiormente lo sorprese fu proprio la disponibilità che Manfredi ci aveva concesso (visto che eravamo proprio alle prime armi e nessuno ci conosceva). Non riusciva proprio a capacitarsene. Con l'autore ebbi anche il modo di fare una gaffe ponendogli la domanda se dovessimo considerare quella storia in edicola come una storia a tesi, idea che lo rivoltava proprio, che ne potevo sapere, decisi lo stesso di conservare quella domanda nell'intervista del magazine e la relativa risposta un po' piccata in cui il buon Manfredi mi tirava le orecchie! Lo ricordo con molta simpatia anche se le storie pubblicate su Tex le ho sempre giudicate atipiche. -
[770/771] Il soldato fuggiasco
ymalpas ha risposto nella discussione di MacParland pubblicata in Le Storie dal 701 al 800
Letto. Tutto sommato un qualcosa di leggibile, pensavo peggio, ma sono d'accordo con quelli che dicono che è un brodino riscaldato, ciò che non può andare bene peri nostri palati anche solo a considerare come era imbandita la tavola di Tex un tempo. La sequenza finale sinceramente non l'ho capita molto, molto teatrale ma anche perché ritardare l'entrata del ''testimone'' solo per dare la possibilità al colpevole di dichiarare prima la sua innocenza? Bella e toccante invece l'ultima vignetta di pagina 114, con l'indianina che se ne va dopo essersi vendicata. Con la bellissima copertina di Villa, quasi quasi da sola vale la spesa per l'albo. Su Tex abbiamo letto molto di peggio e quello che ci aspetta per questo 2025 non mi fa ben sperare, a cominciare dalla storia del mese successivo, con dei disegni (del nostro vecchio pard Ginosatis, tra i fondatori di questo forum nel 2006) che non mi entusiasmano troppo e un nemico escogitato da Ruju, el escorpion, che mi ispira anche di meno. Speriamo invece che con la primavera piova un po' più di luce e calore sulle storie del nostro Tex, se ne sente tanto il bisogno. -
[Tex Willer N.67/70] El Diablo
ymalpas ha risposto nella discussione di MacParland pubblicata in Tex Willer
Però è spiegato bene dopo che era una pratica adottata per domare i cavalli più irrequieti - cioè una cosa vera e reale - che se su Tex non si era mai vista resta una bella trovata narrativa. Meglio questo che le soluzioni banalissime e fasulle escogitate da altri autori che mi fanno sbadigliare e di cui sono piene gli albi di Tex. Tu e Borden dovreste seppellire l'ascia di guerra, tu sei il miglior utente del forum (al netto delle polemiche) e lui l'unico autore della Bonelli capace di scrivere grandi storie di Tex, davvero imperdonabili questi bisticci verbali. Peccato che non si possa fare un "tutti al bancone, è rimasta ancora qualche bottiglia intatta".