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TWF - Tex Willer Forum

ymalpas

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  1. La storia si legge bene anche se è tutto un susseguirsi di coincidenze. Tex e Carson che ritornano a Redrock dopo cinque anni, trovano Rick Sanders sceriffo e fin qui va bene. Ma ecco che rispuntano d'incanto anche i vecchi antagonisti, Spring e Holmer e fa capolino un improbabile cugino di El Tuerto che replica le gesta del defunto. E tutto avviene contemporaneamente. Ecco queste cose sono da evitarsi: sarebbe bastato nella sceneggiatura specificare che l'arrivo di Tex a Redrock è dovuto PROPRIO a una chiamata di Sanders, ora sceriffo, perché da qualche tempo ha avuto delle noie con i vecchi nemici e tutto diventa plausibile. Messa così invece è poco credibile e non so, ma a me basta questo per falsare la storia, altro che origlioni!

    • Grazie (+1) 2
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  2. Bel balenottero anche per me, dall'impostazione classica, che anche senza i disegni di Alessandrini (che ho comunque apprezzato) non avrebbe comunque meritato i tre albi sulla serie regolare. La storia si lascia leggere con scorrevolezza, senza momenti di stanca, certo non mancano le sequenze in cui lo sceneggiatore tira la manica al lettore, tipo il colonnello babbione, l'agguato degli hualpai a Kit ecc, cioè tutti quei momenti pilotati in cui non riesce a conservare la naturalezza ma appare come il deus ex machina della storia trasformandola rapidamente in una parodia. Divertenti i dialoghi, che sono forse la cosa più riuscita dell'intero Maxi Tex, specie nei momenti in cui i pards si scambiano le solite battute ironiche. Apprezzabile anche il ripescaggio di Mac Parland e di Allan Pinkerton, anche se poi la loro gestione nell'economia della storia non si rivela del tutto ottimale. Bel momento anche l'arrivo del generale tirapiedi di Davis, un tipetto con le idee chiare e con il fare sbrigativo, un personaggio che se Nizzi avesse continuato a scrivere Tex avrei rivisto volentieri in una nuova storia. Forse il Maxi non vale la banconota da dieci euro che ho speso, ma su Tex si è letto decisamente di peggio.

  3. <span style="color:red">12 ore fa</span>, borden dice:

    Troppo lungo replicare. Ovviamente io penso esattamente  che ai disegnatori si deve dare appunto ciò che sanno fare meglio. E non ho mai detto quella frase a Nizzi. Lui è Guarino dicono balle come se piovesse. Ancora non l’avete capito? :lol:

     

    Invece non è così scontato. Uno pensa che se un signore ottantenne con una gloriosa carriera alle spalle affermi queste cose perché (in fondo) è vero.

     

    Io dapprima ho pensato che in quella occasione ha usato una frase infelice, cioè ha riportato una tua frase in maniera non proprio fedele, questo a volte capita, e magari questa frase era tutta da riferirsi alla questione spinosa dell'ultima storia che lui voleva vedere disegnata da Biglia mentre per ragioni - tecniche - questo non è stato possibile. E tu sei diventato il capro espiatorio.

     

    E invece è come se io estrapolando da quel video quelle righe che ti concernono invece di farlo letteralmente parola per parola mi mettessi all'improvviso a inventare balle di sana pianta. Non ci farei una bella figura.

     

    Ma l'interesse di queste righe risiede comunque IMO non nella sterile polemica che non fa che confermare la sua acredine nei tuoi confronti (implicito riconoscimento al tuo lavoro su Tex) ma laddove tu e Nizzi ricostruite un modus operandi, sia nella scrittura di una sceneggiatura che nella individuazione di un disegnatore.

     

    Vent'anni fa e più (tu non ne hai mai parlato), mi sembra di ricordare che Nizzi abbia parlato non ricordo più dove di certe riunioni in redazione mensili (?) per coordinare il vostro lavoro, in cui vi scambiavate le informazioni in maniera sbrigativa sulle vostre storie in lavorazione. Mi chiedo se in tali riunioni fosse così potente da fare sempre il bello e cattivo tempo, come se la considerazione di Sergio Bonelli nei confronti del suo lavoro fosse illimitata, così da accaparrarsi sempre le uscite più prestigiose (per esempio i Texoni), i disegnatori preferiti (Villa, Civitelli, Ticci, Fusco) e gli spunti migliori allora a disposizione (nuova storia di Mefisto, Tex e Custer ecc). Senza nulla togliere  alla tua ultima bellissima storia incentrata su Yama e Mefisto, mi chiedo cosa avrebbe potuto sfornare la tua mente nel 1996, cioè ai tempi del Boselli prima maniera e senza, ovviamente, la cosiddetta "mefistolata" di Nizzi, con una base di partenza, la prima parte di una sceneggiatura GLBonelliana su Cagliostro storico ambientata a Parigi, che abbiamo potuto leggere nell'albo 501 (non a caso l'unico che vale dei quattro numeri poi andati in edicola). E ovviamente con il Villa da urlo di quella storia.

     

    Mi scuso con gli altri utenti per l'off topic, magari spostiamo i messaggi nella discussione sulle domande all'autore.

  4. <span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

    non ho la minima idea di che storia sia l'ultima da te citata per Rossi...

     

    Ho controllato nel tabellone ed è un color di 160 tavole. Sinceramente ora non ricordo chi me ne ha parlato. Forse Carlo Monni ne sa qualcosa...

     

    <span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

    Io ho SEMPRE scritto le storie sapendo quale sarebbe stato il disegnatore.

     

    Riporto quanto ha affermato sulla questione Nizzi nell'incontro a Lerici avvenuto nel 2022. Così magari ne approfiotti per replicare direttamente a lui.

     

     

     

    Guarino: Ma una cosa interessante è che tutti i disegnatori amano lavorare con te, perché tu hai molto rispetto dei disegnatori e cerchi di agevolarli. Ad esempio Boselli, che hai nominato prima, lui sostiene che i disegnatori sono al servizio dello sceneggiatore e devono disegnare qualunque cosa lo sceneggiatore immagini, mentre tu hai una concezione un po' diversa...

     

    Nizzi: Beh... così alla lettera è anche vero, questo resta vero, non è tanto che tu li voglia compiacere, ma se tu vuoi ottenere il meglio da loro, fai le cose che loro sanno fare meglio. I disegnatori sono tutti bravi ma non tutti sanno fare bene le stesse cose, per esempio Ticci che è forse il più grande di tutti, non sa fare le donne, quindi lui dice: "non mi mettete le donne perché non le so disegnare". Fusco! Ora Fusco non vuole gli ambienti chiusi, lui è un disegnatore che ama stare en plein air, cioè disegnare gli esterni e quindi tu cosa fai, gli metti... molti esterni! Questo non significa accondiscendere il disegnatore, significa semplicemente ottenere il meglio da lui.

     

    Valorizzarlo...

     

    Dopo aver sospeso di scrivere Tex nel 2008 o nel 2009, non ricordo, sono stato fino al 2017 che  non l'ho più scritto per una serie di motivi che è inutile riassumere, poi ho avuto l'infelice idea di ricominciare, perché avevo ancora in mente... un po' di nostalgia della Bonelli che avevo conosciuto, che era la Bonelli con Sergio Bonelli padrone  e Decio Canzio direttore, io avevo i miei rapporti con loro. Ora invece sono alle prese con Mauro Boselli, voglio dire, lui per esempio non mi diceva mai per quale disegnatore avrei dovuto scrivere: "tu scrivila e poi la do io a chi mi pare". Questa era già una partenza... no? E mi fermo qui. E riprendo il discorso di prima, sarebbe come se uno sceneggiatore di cinema facesse fare le parti sbagliate agli attori, butterebbe via il vantaggio di avere un bravo attore.

     

    Per continuare le differenze con Boselli, lui non fa soggetti, tu invece fai...

     

    Ma certo, ma questo per due motivi. Uno, perché il disegnatore ha il diritto di sapere come va a finire la storia, perché è chiaro che se io il falso agente della Pinkerton non gli avessi detto prima che era il colpevole finale, lui l'avrebbe fatto in un altro modo, invece il disegnatore accorto, in quel caso era Letteri, lui non era un grandissimo disegnatore western, non aveva il segno western, però era bravissimo a fare le espressioni dei personaggi, cosa molto importante, cosa che non sanno fare i disegnatori d'oggi che sono bravini in tante cose ma in quello proprio no, non tutti eh, alcuni  le sanno fare,  Villa le sa fare, i Cestaro le sanno fare e così via. Due, anche per me, io ho scritto anche fino a dodici storie contemporaneamente negli anni ottanta quando ero rimasto solo a scriverle, tanto è vero che mi sono buscato anche una depressione per eccesso di lavoro dopo, un affaticamento. Comunque se io non avessi fatto una scaletta molto dettagliata! Perché cosa facevo? scrivevo cento pagine per un disegnatore e gli venivano spedite e quel disegnatore lì diciamo che era a posto per un certo numero di mesi a seconda della sua velocità. Perché una volta Galep faceva anche quaranta tavole al mese, oggi abbiamo disegnatori giovani che ne fanno sette, otto e non si sa se perché sono ricchi o sono pigri, ricchi di famiglia, non perché guadagnano con sette tavole! Quindi io quando ritornavo a proseguire la storia se non avessi avuto la scaletta dettagliata mi sarei dovuto andare a rileggere tutto, insomma mi sarei trovato male, invece trovandomi già la scaletta già fatta... Quindi io non so come faccia Boselli a mandare dieci pagine alla volta, io forse lo so, perché lo capisco da come scrive, però (sorride) ... è un'altra cosa! Il disegnatore ha il diritto di sapere come va a finire la storia per potersi regolare con la caratterizzazione dei personaggi, questa è una legge, non scritta, ma i bravi sceneggiatori sanno che bisogna fare così.

     

    [citazione tratta da filmato su youtube intorno ai minuti 23:00 - 26:00]

  5. <span style="color:red">22 minuti fa</span>, borden dice:

    Ok, ma la sceneggiatura l'ha scritta dopo e ha modificato un paio di passaggi del soggetto.

     

    Per ammissione dello stesso Nizzi lui scrive dei soggetti molto dettagliati a differenza di quanto fai tu Mauro (Nizzi cita sempre i tempi in cui scriveva tante sceneggiature contemporaneamente e per non andare a rileggersele daccapo ogni volta che si tratta di mandare altre parti di sceneggiature (in genere una settantina di pagine, per un totale di tre invii) ai vari disegnatori, questo metodo gli è o meglio era congeniale). Il soggetto della storia di Filippucci fu scritto dunque nel 2008 e, come conferma Carlo Monni, Canzio gli chiese delle modifiche, goccia che lo portò a dire basta con Tex. Se nel 2017 scrivendo la sceneggiatura qualcosa ha cambiato come dici anche tu, resta pur sempre una storia che apparteneva al vecchio Nizzi.

     

    <span style="color:red">37 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

    Più che essere lento Alessandrini ha avuto dei problemi personali che gli hanno impedito di disegnare con il suo solito ritmo per lungo tempo. Ora, per fortuna, sembra tutto passato.

     

    Come pensavo. Questa volta però è andato "lento", lui che lento non è. Se non ricordo male il Maxi Tex era stato messo nella programmazione delle uscite del 2022 ed è slittato di sei mesi. Spero anche io che abbia risolto i suoi problemi. Resterà su Tex ?

     

    <span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

    Veramente accusa me di quello che facevano e teorizzavano Canzio e Bonelli. Io ho fatto sempre il contrario e lui, come tutti, ha sempre saputo a chi sarebbero andate le sue storie.

     

    A dire il vero Nizzi  ha sempre detto che lui scriveva le storie su misura una volta che veniva a sapere per chi le avrebbe scritte. Così, a caso, cito gli esempi di Calegari e l'almanacco, di Letteri (storie cittadine con i cinesi o del mistero), di Magnus o meglio ancora del texone di Bernet (il personaggio chiave di Lola), per non parlare di Kubert. Quello che dimentica di dire è che a te lasciava i disegnatori con cui non si trovava a suo agio, per cui tu qualunque storia tu scrivessi, con quei disegnatori avevi PER FORZA a che fare! Troppo comodo come ragionamento il suo. Però ricordo che anche tu Mauro diverse volte hai scritto storie ritagliate su misura, per esempio "Matador" per Capitanio oppure "Cuba libre" per Suarez.

     

    <span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

    Biglia è stato stornato sul Texone! Così ho dato la storia a... Bruzzo? Mi pare... Ho troppe storie in ballo. Comunque uno bravo.  Ma lui avrebbe voluto farla con Biglia e che dessi a lui, Nizzi, il Texone!

     

    Si è una cosa nota, per lo meno io lo sapevo, magari è una news per gli altri del forum. Qui lui ha peccato di scarsa umiltà, ma ormai si è capito che un po' megalomane lo è, per non parlare della considerazione che porta a  Bruzzo che è un signor disegnatore, certo non una seconda scelta.

     

    <span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

    Sarà una delle sue ultime tre storie, compresa quella di Ticci e un'altra ancora.   

     

    Sono in effetti tre storie per la serie regolare mensile e due per degli speciali, per l'esattezza abbiamo:

     

    FUGA VERSO IL CONFINE di TIcci

    L'UOMO SENZA PAURA di Volante

    SOLDATO BLU di Bruzzo

    UN MALEDETTO IMBROGLIO, Color Tex di Filippucci

    IL MAXI TEX di Rossi, se la storia l'ha scritta e consegnata tutta, come ultimamente stava facendo, e come mi lascia supporre il fatto che alla fine sia stata assegnata al disegnatore.

  6. Premesso che non ho ancora letto l'albo, vorrei fare sommessamente notare che questo Maxi è,

     

    storia breve "Dal tramonto all'alba" per il color disegnata da Zaghi e da lui scritta nel dicembre 2016

    e storia di due albi "L'assedio di mezcali" che non fa testo perché risalente comunque  al 2008

    storie che mettiamo da parte,

     

    la prima VERA storia che Nizzi scrive nel 2017 dopo il suo ritorno su Tex.

     

    <span style="color:red">1 ora fa</span>, LedZepp dice:

    Ne consiglierei l'acquisto, soprattutto perché Nizzi migliora decisamente rispetto all'ultimo Maxi e la sceneggiatura è davvero frizzante con dialoghi che non annoiano mai.

     

    Non vorrei dirlo ma a giudicare da quello che è venuto dopo (e che abbiamo letto prima, per via di un Alessandrini lento) l'autore di Fiumalbo le batterie le ha scaricate presto.

     

    Se è vero che nel 2017 scrive una storia per Ticci (per il quale si dovrebbe pensare che abbia riservato le sue cartucce migliori, storia che non abbiamo ancora letto, di cui si vocifera non proprio un gran bene, ma che giudicheremo solo quando il disegnatore l'avrà conclusa), c'è anche la storia breve per il Color "Funerale a Sierrita" per Torti che mostra già delle pecche.

     

    Poi nel 2018 c'è si la storia di Mastantuono, abbastanza divertente, senz'altro la migliore di quelle che abbiamo letto dopo il suo ritorno, c'è anche un'altro Color lungo per Torti intitolato "Un capestro per Kit Willer". E qui siamo a un Nizzi che ha perso IMO del tutto lo smalto iniziale.

     

    Parere confermato dal secondo Color di Torti e dal Maxi di Casertano, senza citare nemmeno la breve di Gualandris quasi certamente contemporanea come stesura di quest'ultima.

     

    <span style="color:red">56 minuti fa</span>, borden dice:

    Vero, è un peccato (ma ha fatto tutto lui e indietro stavolta io non torno).

     

    A sentire la sua campana è lui che fa l'offeso e saresti tu a doverti scusarti per la tua "pessima" gestione nella assegnazione dei disegnatori: cavolo violi una legge non scritta del codice dei - bravi - sceneggiatori, ipse dixit, facendogli scrivere delle nuove storie senza che lui nemmeno sappia chi sarà poi a disegnarle!!!  Non ce lo vedo presto a riprendere la sua collaborazione con la casa editrice e soprattutto con te, violatore di leggi non scritte :lol:

  7. Succede anche questo. Io fino a tot anni fa compravi in doppia copia Tex, Speciali di Tex (escluso l'Almanacco/Magazine), serie Tex Willer e Zagor. In singola copia certi speciali dello Spirito con la scure. 

     

    Con il continuo aumento dei prezzi ho dovuto fare delle scelte.

     

    Prima ho rinunciato alla doppia copia di Zagor, poi agli speciali di Zagor, poi alla doppia copia degli speciali di Tex.

     

    Fino all'anno scorso prendevo in doppia copia inedito di Tex e serie Tex Willer. A questi sommavo l'uscita mensile di Zagor e gli speciali, ormai mensili, di Tex.

     

    Quest'anno ho fatto fuori la doppia copia del Tex Willer.

     

    Il recentissimo aumento mi porterà a fare altre scelte. Da questo mese prendo in singola copia l'inedito di Tex (in doppia coppia solo le uscite di Boselli).

     

    Nei prossimi mesi rinuncerò probabilmente a Zagor. Arrivo al 700 e poi compro solo le storie che potenzialmente mi interessano fino a che dirò basta del tutto.

     

    Di Tex continuerò a comprare tutto ma in singola coppia. E quanto durerà ancora?

     

    Se tra due anni mi sparano un altro aumento di 50 centesimi non è che ho scritto sulla fronte la parola giocondo.

     

    Con me, solo con Tex inedito e nuova serie, pago al mese un euro in più, ma ne risparmio 7€ 80 evitando la doppia coppia. Vedi a cosa ti portano gli aumenti eccessivi e come ha dimostrato esemplarmente Diablero anche ingiustificati. E non parlo delle copertine ridicole come quella di questo mese, dei bollini e dei gadget ridicoli.

     

    Basta c****! State facendo scappare i lettori. 

     

    P.S. non sono una persona che ha difficoltà economiche o problemi di spazio.

    • +1 1
  8. <span style="color:red">30 minuti fa</span>, Mister P dice:

    I delitti del lago ghiacciato 1985 :blink:?

     

    Bravo! Ho sbagliato nell'inserimento e poi l'errore mi è sfuggito. In effetti I delitti del lago ghiacciato sono chiaramente una storia del 1983, Letteri poi disegna la storia di Bonelli e intorno al 1985 inizia La locanda dei fantasmi. Sempre nel 1985 disegna anche la prima storia di Boselli (presumo nella seconda metà dell'anno, che finisce nel gennaio 1986).

  9. Di seguito inserisco la cronologia NON UFFICIALE delle storie di Claudio Nizzi, aggiornata e riveduta al 2021.

     

    I dati, per alcune storie, sono purtroppo solo approssimativi, quindi questa non è da considerarsi una cronologia ufficiale come quella a suo tempo postata per Mauro Boselli. Con l'aiuto di tutti i forumisti l'intento è dunque quello di limare e di correggere (il più possibile) gli eventuali errori presenti.

     

    Lascio ora spazio a tutte le vostre osservazioni.

     

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    Copyright TWF Forum.

    • Mi piace (+1) 1
  10. Rileggendo i commenti lasciati da Diablero, sempre molto pertinenti, una delle colpe della storia non è forse quella di voler individuare una spiegazione logica e razionale per quella che resta una leggenda, pur recente, ma radicata ormai profondamente tra i popoli latinoamericani?

     

    È evidente come, nel suo impianto, la sceneggiatura si riallacci a storie glbonelliane come ''La regina della notte'', anch'essa debitrice di antiche leggende presenti in quelle contrade. Burattini resta attaccato anche al vecchio concetto bonelliano dei corpi dissanguati che ricorda da vicino per esempio ''Sierra Encantada''.

     

    Ma dice che i chupacabras sono il frutto delle esperienze dell'alchimista spagnolo dedito alla stregoneria. Lascia però una porta aperta al fantastico individuando le cause delle trasformazioni nelle misteriose sostanze o miasmi presenti nelle profondità della terra più o meno come aveva fatto GL Bonelli, che sarebbero responsabili della bestialità riscontrabile nei membri della spedizione del naturalista Hewitt, privati di umanità e vampirizzati allo stesso modo dei chupacabras.

     

    Burattini introduce insomma un retroterra storico alla leggenda, di sua invenzione, campato per aria quanto volete, ma come GL Bonelli sembra lasciare una porta aperta al fantastico puro. 

     

    Proprio qui El Morisco avrebbe dovuto giocare le sue carte, ma nell'antro dell'alchimista si mostra fin troppo remissivo nell'accogliere le proposte di Tex di lasciare l'antro il più rapidamente possibile.

     

    E dove GL Bonelli puntava deciso sul fantastico contando sulle atmosfere e su sequenze dal forte impatto drammatico e visivo, Burattini se ne esce con un western contaminato, con richiami all'horror cinematrografico da ''La casa'' a ''Non aprite quella porta'', è forse questo che meno convince in questa storia?

     

    Scrivere di fantastico non è per tutti: con successo l'ha fatto solo Bonelli padre, che ci sguazzava a suo agio, Boselli con alterne fortune, Nizzi non ci ha mai provato, Ruju dopo la storia del pistolero vudu è meglio che non ci provi più.

  11. Come è stato scritto da altri prima di me, una storia tutt'altro che memorabile, che sembra promettere molto ma non riesce a colmare le attese che il primo albo aveva suscitato. Se gli ingredienti sono diversi, l'intreccio resta povero. El Morisco sembra tirato in ballo tanto per farcelo stare, perché le storie ''fantastiche'' hanno bisogno della sua presenza tanto quanto un documento ufficiale del timbro sulla marca da bollo. L'unico sussulto sembra esserci con il tradimento del giovane, ma ti cadono le braccia a leggerne le motivazioni. La sorella, che è una bella cavalla, non ha proprio niente a che vedere in questa storia, poteva essere una risorsa invece è di un piattume come poche (pensiamo alle donne che tira in ballo Boselli, da Colorado Belle a Sarah Wyatt), solo Rubini si è divertito a disegnarla. E qui viene la nota dolente, perché lui è un signor disegnatore e meriterebbe storie di ben altro spessore da illustrare. Per concludere, storia senza infamia e senza lode, dal debutto di Burattini mi aspettavo molto di più, c'è un po' di amaro in bocca.

    • +1 1
  12. Il volto è leggermente sproporzionato e lo sfondo è abbozzato, come se si fosse trattato di un ritaglio da un'illustrazione (recente) con lo sfondo da creare, con copertina poi bocciata in redazione e rimasta dunque ferma, nello stato documentato oggi. Curiosamente il titolo è poi modificato da Messaggeri in Messaggero. La copertina finale del 303 è più in sintonia con la storia, vista la presenza dell'uomo della morte, ma anche qui non escludiamo un ritaglio del Tex in primo piano e uno sfondo poi aggiunto che pare comunque di stampo galleppiniano. Il tratto di Galep in quegli anni è ancora più che accettabile, difatti in questa copertina è solo il volto di Tex a stonare, mentre per il resto niente pare annunciare cali vistosi nella qualità.

  13. 4 ore fa, Leo dice:

    Complimenti a Ymalpas per il sondaggio che è soprattutto un divertimento, ma che, chissà, qualche spunto potrebbe pure darlo a Boselli... 

     

    Ma il suggerimento non viene da me ma dalle risposte che date voi. Per esempio il veliero della morte sul Platte river, che sorge spettrale tra le nebbie, che annuncia la morte di qualcuno, probabilmente in tanti hanno pensato ai commenti che farebbe Carson nel votare questa opzione, per me è davvero inaspettato come risultato. E tra i personaggi filmici, infiniti nel numero, mi sarei aspettato semmai nuovi contributi, che so un Tex e Zeb Macahan (almeno quelli come me che sono cresciuti seguendone appassionatamente le gesta a cavallo tra gli anni settanta e ottanta), l'idea non sarebbe da buttare anche se, certo, non da inflazionare (ma abbiamo visto extraterrestri e dinosauri, siamo scesi con Mefisto tra i cerchi infernali, farebbe sorridere la posizione di chi dicesse che non si può fare, l'importante resta la storia che deve essere valida, i personaggi poi possono aggiungere come le spezie quel giusto tocco o guastare il piatto, ma lasciamo lavorare il cuoco senza paletti!)

     

     

    E poi farebbe parlare di Tex nei giornali e in televisione!

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  14. <span style="color:red">16 ore fa</span>, Diablero dice:

    Anche stavolta spesso mancavano le mie risposte fra le varie opzioni...  :rolleyes:

     

    Però ho inserito qualche opzione in più pensando anche a te e a tutti quelli che per rispondere lamentavano l'assenza di certe opzioni: per il sondaggio 4 cercherò (o meglio cercheremo io e Mac Parland che vorrei associare anche a questa iniziativa) di implementare le possibilità di risposta.

     

    <span style="color:red">16 ore fa</span>, Diablero dice:

    Se non si fosse capito: non mi piacciono i "ritorni", e in particolare NON VOGLIO STORIE FATTE PER "FAR TORNARE" TIZIO O CAIO "CHE LO CHIEDONO I LETTORI"!.  In genere sono garanzia assoluta di fetenzia...

     

    Non credo che il numero delle risposte a favore di un personaggio aumenti di molto il rischio di un ritorno: Lena e Donna hanno stravinto, per me un po' a sorpresa, Mauro Boselli sa da anni che le reclamiamo ma ha fatto ritornare solo una giovane Lena nella storia ''Missouri'' dove era funzionale, mentre per un ritorno di madre e figlia, assenti dalla serie mensile da 300 numeri (!) aspetta di avere la giusta idea. Mentre tra le protagoniste degli ultimi anni ha vinto la gazza ladra, altra assoluta sorpresa, se Ruju ci segue gli farà piacere. Ed è giusto che il curatore, in fase di approvazione di un soggetto sappia che quel personaggio è gradito ai lettori. Tra i personaggi bonelliani un Billy Bart che dovrebbe figurare nella nuova storia dei Barbanera, il che dovrebbe essere una news per molti lettori, ha ottenuto un bel po' di preferenze, cosa che dovrebbe confortare Mauro Boselli!

     

    <span style="color:red">16 ore fa</span>, Diablero dice:

    Vedi sopra (e oltretutto "le nuove collane annuali" HANNO ROTTO I CO***ONI! )

     

    Siamo sulla stessa lunghezza d'onda, però tutto sta a indicare che a fronte del calo dei lettori la SBE non abbia altra strada se non quella di aumentare il numero di uscite per garantire nuove fonti d'entrata e assicurare il lavoro ai suoi ''dipendenti''. Da qui trovo che l'interesse sia quello di individuare e suggerire qualche proposta, i voti dei lettori nel bene e nel male dovrebbero essere molto indicativi, vedi per esempio la sonora bocciatura di una nuova serie a striscia settimanale (bocciata da sei lettori su dieci).

     

    <span style="color:red">17 ore fa</span>, Diablero dice:

    . Nel 2023 ricorrono i 40 anni di Boselli autore di Tex. Nei cinque periodi sotto individuati, dove è stato secondo te più brillante e convincente?

    Da "Il passato di Carson" a "La grande invasione"

    Da "A sud del Rio Grande" a "Spedizione in Messico"

    Da "Buffalo Soldiers" a "Gli schiavisti"

    Da "Salt River" a "Il ritorno di Lupe"

    Da "L’ombra del Maestro" a "Il trionfo di Mefisto"

     

    Anche questa è una risposta un po' a caso, oltretutto devo ancora leggere un sacco di storie sue...

     

    La domanda nasceva un po' come risposta, possibile e non scontata, per tutti quelli che la pensano come Claudio Nizzi e non sono pochi: ho letto in una sua recente intervista datata 2020 che scrivendo le sue nuove sceneggiature lui si era riletto le storie degli ultimi otto anni (in cui era stato assente) giudicandole pessime. Giudizio non solo ingeneroso anche solo a pensare certe schifezze che aveva scritto lui prima di lasciare Tex nel 2008, ma considerando le storie che Boselli ha scritto negli ultimi dieci anni non solo per la serie regolare ma anche per la collana Tex Willer, la vittoria delle storie della fascia anni novanta non la davo così per scontata. 

     

    Per il resto, questi sondaggi sono solo ''entertaiment''. 

  15. Le mie scelte:

    1) vorrei una mini serie su Tiger

    2) una nuova storia con Rita Duchesne

    3) Il ritorno di Sarah Wyatt

    4) Una storia tutta dedicata a Eusebio

    5) Dei personaggi della prima ora di Boselli riprenderei ancora Diamond Johnny

    6) Non sono un fanatico dei team up

    7) Alaska di nuovo scritta e disegnata magari sulla serie regolare

    8) Vorrei vedere "Gli strangolatori" ridisegnata e riscritta, una storia che poteva e doveva dare di più

    9) Una nuova storia ambientata all'interno della piramide misteriosa che contiene ancora dei misteri?

    10) Durante la guerra civile Tex a New Orleans?

    11) Una storia tra i vampiri mitici del New England?

    12) Potrebbe essere una buona idea la stoia con l'indiano pazzo Queho

    13) Di tutti i topoi texiani mi piace la partita a poker

    14) La prossima storia di Barbanera

    15) Confermo: non mi interessano molto i team up

    16) Il personaggio più bello degli ultimi dieci anni è Molly Rainey

    17) Su Nizzi tanto scetticismo. Purtroppo.

    18) Di Boselli il periodo più felice mi sembra proprio l'ultimo che stiamo vivendo.

    19) Sui bollini: bastaaaa!

    20) Tra i personaggi letterari forse Phileas Fogg

    21) Armonica

    22) il capitano della Mary e il suo secondo

    23) origini dei personaggi e primi incontri: se la storia è bella e interessante, perché no?

    24) Una serie di pochi numeri ambientata durante il periodo con Kit Willer più giovane?

    25) Quella delle strisce settimanali non sarebbe per me una buona idea.

    • +1 1
  16. Nuovo sondaggio in formato Maxi per gli iscritti del Tex Willer Forum.

     

    Contiene 25 domande, diverse rispetto ai due precedenti sondaggi su cui abbiamo votato qualche anno fa.

     

    E' possibile che nelle opzioni troviate qualche errore. Chiedo venia: difficile e impegnativo è formulare così

     

    tante nuove domande mantenendo alto (almeno spero) l'interesse, certe domande richiedono una conoscenza

     

    o una memoria di un certo peso. Da queste iniziative del forum, d'altronde, potrebbero nascere idee che magari

     

    come qualche volta è accaduto in passato diano i loro frutti! Buon voto a tutti!

     

     

  17. In un anno monopolizzato o quasi dalle storie mefistiane, l'oscar di migliore storia va sicuramente a quella di Boselli e Cestaro. Per la migliore copertina invece premio l'ultima con Mefisto (serie regolare) e quella de i guerrilleri di Cortina (per la serie Tex Willer). Tra i personaggi dell'anno Mefisto e per gli speciali Lorelai (Color tex estivo). Il miglior speciale come storie mi è sembrato per il 2022 il Magazine con la storia di Montales.

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