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TWF - Tex Willer Forum

Dix Leroy

Ranchero
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Messaggi pubblicato da Dix Leroy

  1. I disegnatori si servono dello specchio essenzialmente per perdere meno tempo a cercare su riviste (o adesso su fermo immagini e foto su Google) e soltanto per trarre spunto per le varie espressioni o la corretta prospettiva e le ombre. Se il ritratto che ne risulta alla fine è un fedele autoritratto di solito non è voluto.

    Poi ci sono autori (mi viene in mente Paul Gulacy) in cui TUTTI i personaggi hanno la stessa identica fisionomia, e guarda caso è la stessa del disegnatore (magari soltanto un po' migliorata).

  2. <span style="color:red">6 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

    Se la domanda è già stata posta, chiedo scusa: perché venne scelto Claudio Villa come copertinista dopo Galep?
    Non mi interessano e non sarebbe opportuno farlo citare le alternative dell'epoca. Scelta azzeccatissima, peraltro, anche perché ritengo che sa stato bravo nel dare continuità e rinnovamento a quella che è una sorta d vetrina del prodotto.

    L'inserimento di Villa nello staff di Tex fu epocale. Arrivò più o meno assieme a Civitelli (che apprezzai da subito per l'estrema pulizia del tratto in contrasto con altri stili più "polverosi", ma venne quasi subito oscurato dall'arrivo di Claudio, che in qualche modo ricordava il Castellini copertinista e disegnatore del primo Nathan Never.

    Galep era in fase calante da tempo e almeno tra le mie conoscenze non si vedeva l'ora arrivasse il numero 400 dove sicuramente ci sarebbe stato un cambio della guardia.

    Nessuno (tra le mie conoscenze, ripeto) pensò nemmeno per un attimo a un altro disegnatore a cui si sarebbero affidate le copertine. Anzi io pensavo addirittura che il 400 doveva essere il numero fatidico in cui anche i disegni interni dovevano essere affidati a Villa (e magari sarebbe stato anche meglio).

  3. <span style="color:red">8 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

    E quindi pagheremo l'albo 200 lire:dubbioso:

    Si, ma la moda delle copertine a tinta unita e il cerchio è nata molto dopo il 1948, forse nella prima serie gigante, che usciva nei tardi anni cinquanta.

    Se ci fosse Panini invece che Bonelli qualche albo a €200 potrebbe anche uscire.

  4. <span style="color:red">22 ore fa</span>, slv396 dice:

    Buonasera,

     

    vorrei iniziare la lettura di Tex Willer, non mi interessa invece il collezionismo (quindi anche mischiare diverse edizioni e ristampe non sarebbe un problema).

    Da dove mi suggerite di partire?

    La serie regolare poi? quella ristampata?

     

    Grazie in anticipo a tutti coloro i quali mi daranno una mano!

    Dico la mia: per leggere un buon Tex originale (scritto da Gianluigi Bonelli) bastano quelli dal 100 al 200 nell'edizione "Nuova Ristampa"

    per avere solo il Tex scoppiettante ma un po' datato degli esordi ovviamente dal 1 al 96 (o la collana "Tex Classic" che è anche a colori)

    per avere la produzione scritta e disegnata secondo gli standard odierni diciamo dal 601 in poi (o il nuovo mensile "Tex Willer")

    per avere soltanto un condensato con volumi a colori autoconclusivi bastano i "centenari" (100/200/300/400/500/575/600/695/700)

  5. 5 minuti fa, borden dice:

     

     

    Sarebbe un aborto. Inutile e dannoso. Scontenterebbe tutti.E gli esempi che fai appartengono a cinquant'anni fa. E neppure erano granchè.  Ma a che pro?

     

    Io avevo proposto un contenitore estivo di questo tipo, peraltro: l'EstaTex! Ma non mi hanno dato retta...

    A me piaceva il fatto di comprare un albo solo. Ora però (se non è un problema) ci racconti di come sarebbe stato l'EstaTex, visto che la mia idea di acquisti ora si è focalizzata solo sul Bis estivo.

  6. <span style="color:red">34 minuti fa</span>, borden dice:

     

     

    Non ti è chiaro che più grosso l'albo e più costa, perché il problema di quest'anno è l'aumento pazzesco delle materie prime. Non potrebbe certo costare di meno, oltretutto, ma secondo quale logica mai potrebbe? Oltre a essere una cosa brutta da vedersi... Un giano bifronte... Mah!

    Non ho parlato di un Flip book (perché non siamo in America). Come farebbe un Tex mensile di 160 pagine bn costare più di un Color Tex di 160 pagine a colori adesso me lo spieghi tu!

    <span style="color:red">3 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

    Non ho parlato di un Flip book (perché non siamo in America). Come farebbe un Tex mensile di 160 pagine bn costare più di un Color Tex di 160 pagine a colori adesso me lo spieghi tu!

    Non era bello neanche il comandante Mark con Alan Mistero appiccicato in fondo, o le strisce di Tex con i Marines di Missaglia in appendice. Quando bisogna far di necessità virtù si fa questo e altro. Comunque è tutto per conversare amabilmente, io non voglio insegnare niente a nessuno.

     

  7. 20 ore fa, dario63 dice:

    Premesso che quanto stiamo discutendo qui difficilmente potrà avere una qualche forma di attenzione e di applicazione da parte dei vertici delle edizioni Bonelli...

    Scusami però @Dix Leroy, ma non riesco proprio a comprendere i vantaggi della tua (a mio discutibile avviso) stravagante proposta di fondere, di fatto, la pubblicazione di Tex con quella della nuova serie "Tex Willer".

    Anzitutto, non spieghi quale dovrebbe essere il prezzo di copertina di questo albo (ma comunque l'aumento della foliazione del singolo albo credo sarebbe un motivo sufficiente per ritoccare i prezzi al rialzo rispetto alle due testate sommate)...

    Inoltre, questo implicherebbe lo stravolgimento dei ritmi di pubblicazione già programmati  per le storie in fase di completamento, dal momento che, di solito, le storie di recente pubblicazione durano due albi interi (quindi 224 pagine e non solo 200). Dubito peraltro che questo tipo di cambiamento dell'impostazione della lunghezza delle storie (presumibilmente, un loro accorciamento) possa apportare vantaggi sul loro livello qualitativo.

    Infine, pur constatando che i partecipanti a questo forum sono in gran parte (ma non tutti) lettori di entrambe le serie, non capisco per quale motivo si debba costringere il lettore di Tex ad acquistare insieme due serie di cui magari una non è particolarmente gradita.

    Tutto sommato, mi pare proprio una prospettiva che irrigidisce l'attuale impostazione e può creare più scontenti che approvazioni...

    Che problema c'è a recarsi in edicola due volte al mese anziché una?

    Amico Dario, premetto che la mia esternazione era poco più di una provocazione, ma ora che mi ci fai pensare meglio si può anche ragionare e andare sul pratico. Quando l'editoria attraversò una crisi forse peggiore di questa che stiamo vivendo la si affrontò ridimensionando l'uso del colore (poi il fumetto italiano dovette essere quasi sempre in bianco e nero), poi con la diminuzione della foliazione e poi del formato (dall'albogiornale Audace alle 32 pagine della striscia" che forse ne era un foglio solo).

    Ora invece si preferisce stampare a colori il retro della copertina, aumentare le uscite e ogni tanto il prezzo.

    Un albo di Tex com'era agli inizi degli anni sessanta e con due storie com'era la Collana Araldo non intaccherebbe la tradizione, ridurrebbe i costi della realizzazione di due albi distinti (c'è comunque una copertina di meno) e probabilmente il prezzo al cliente.

    Per otto euro scarsi e per un formato così oggi abbiamo un Tex Color. Quindi dimmi te dove sarebbe il problema. E se il nuovo Tex fosse tutto a colori anche Dotti continuerebbe a realizzare la copertina (che sarebbe all'interno).

  8. <span style="color:red">5 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Tu ci scherzi Franco: se lo scopo di questi fantomatici bollini, per la redazione, è quello di indurre il lettore ad acquistare l'albo, Mauro che contribuisce con la sua professionalità a tenere in piedi la testata, lo meriterebbe davvero! :)

     

    Però concordo con Diablero, finiamola di suggerire patacche ad Airoldi, se no, non ne usciamo più! :P:D

    Ma non è lo scopo di questa discussione mettere alla berlina questa procedura e nel nostro piccolo indurre la casa editrice a cercare di moderarsi?

  9. Io non mi vergogno di essere un GLBoneliiano e su Tex cerco alcune cose e mi ritengo soddisfatto se le trovo (chiunque scrivi o disegni Tex).

    Aderenza storica, riferimenti a personaggi reali, ricostruzione fedele di avvenimenti, situazioni, ambienti, coerenza con gli aspetti legali o storici, corrispondenza con quanto successo nelle storie precedenti, magari lette vent'anni prima... non mi interessano!

    Io leggo fumetti per divertirmi e rilassarmi o recepire un messaggio: spesso è questo che non trovo e una volta finita la storia non mi resta nulla.

    • +1 1
  10. 52 minuti fa, borden dice:

    Avete tutti dimenticato i bollini GM Garanzia Morale introdotti da Sergio per lunghi anni...:rolleyes:

     

    Ora sono stati tolti dalle copertine degli arretrati (visibili ormai solo sul sito), ma ciò non significa che non ci siano stati. 

    Come intrusione alla grafica di copertina posso essere d'accordo, ma il marchio di Garanzia Morale non è certo un invito a comprare l'albo o per celebrare un evento. Si trattava di un pallido tentativo di sviare i detrattori del fumetto o rassicurare i genitori.

    Penso che Bonelli sia stato contentissimo quando non fu più necessario inserirlo!

    Invece il codice a barre (sempre in prima pagina nei fumetti di supereroi) viene tranquillamente buttato dietro,

    con buona pace degli edicolanti che spesso lo cercano per leggerlo e aggiornare il database dei venduti.

  11. Però devo ammettere che l'apparizione della patacca (con tanto di articolo dedicato sulle news del sito Bonelli) ha destato in me il desiderio di vedere cosa se ne diceva qui. Confesso che Tex non lo leggo e non lo compro più da diversi mesi e quindi non avevo più motivo per intervenire qui. Saluto in ritardo tutti quelli che mi hanno ricordato il giorno del mio compleanno.

    Diablero ha scritto una cosa scherzosa ma che si potrebbe prendere in considerazione: quei bollini, belli o brutti che siano facciamoli adesivi per davvero, con un particolare supporto chiamato giustamente "removibile", in modo che chiunque se ne senta infastidito lo possa togliere senza danneggiare l'albo.

    In ogni modo questa notizia mi ha riavvicinato a Tex anche se in modo non soddisfacente per le vendite.

    Comunque un sincero augurio di buon anno a tutto il forum.

  12. Se mi confermate che è l'ultima storia di Nizzi per Tex va acquistata, che sia brutta ma ancor meglio se è bella,

    non fosse altro per il fatto che chiuderebbe un'altra fase della carriera del nostro Ranger (com'era il 400 con l'ultimo lavoro di Galep

    o "Il medaglione spagnolo" con il commiato di GLB.

    La copertina è molto suggestiva e ben bilanciata. Il fatto che sia una storia unica (e non due vicende neanche legate)

    è un altro punto a favore, i disegni di Casertano una garanzia.

    Probabilmente lo infilerò a forza in qualche posto da dove non si riuscirà più a estrarlo, ma questo lo prenderò.

  13. 41 minuti fa, Laramie dice:

    Fingiamo che Bonelli venda SOLO in digitale

    mettiamo che un singolo albo venga venduto a 1 euro (0,99 cents, si sa come funziona)

     

    3) Bonelli 3.0: si tratta di ri-pianificare TUTTA la strategia aziendale nel medio-lungo termine. 

    E' un errore che fanno molti: si deve diversificare l'offerta non escludere un mezzo a favore dell'altro. Una Bonelli solo digitale chiuderà tra i debiti esattamente come la Bonelli solo editrice di albi o libri.

    L'albo fisico ha un costo in cui la stampa e la carta sono importanti ma non fondamentali, in quanto è un prodotto originale e non importato, quindi il costo all'utente dovrà essere il medesimo che sia in carta o in digitale, perché è soltanto un modo diverso di usufruirne.

    Abbassare il prezzo a un euro equivale a svenderlo, a sfavore del corrispettivo cartaceo ma complessivamente di tutta la filiera (dallo sceneggiatore al disegnatore al letterista e a chi cura l'impaginazione.

    La messa in piedi di una piattaforma che consenta di pubblicizzare e distribuire albi digitali significa un investimento enorme e ancora una volta sarà necessario che l'utente contribuisca a tenerlo in piedi con i suoi acquisti, esattamente come è successo fino ad adesso.

    Discorso diverso per le ristampe: non dovendo più occupare tempo a ristampare albi di cui non si sa bene quanto verrà venduto e non trattandosi più di materiale inedito, volumi come "Le Storie Cult" potrebbero essere più assidui come uscite (penso a serie complete e non una semplice selezione) e magari un prezzo più allettante.

    Io proporrei di riesumare la "Tre Stelle" ovvero di proporre (a questo punto a un euro in meno), le storie di Tex di cinquanta mesi prima, tanto per vedere come reagisce il mercato.

     

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  14. Anche io vorrei dire la mia:

    Innanzitutto la Bonelli deve continuare a stampare, finché esisterà anche solo una edicola in Italia, perché regge in piedi quasi da sola una struttura (tipografie, legatorie, distributori edicolanti e librai) e una cosa non deve per forza escludere l'altra.

    Con ogni mezzo deve coinvolgere i suoi lettori e invogliarne di nuovi, ma deve farlo anche con chi non interessa la carta, la sensazione di tenere in mano un albo, annusarne il (cattivo) odore e che adora collezionarli.

    Poi, vista la sua grande storia deve fare in modo di proseguire la tradizione e non scimmiottare l'ultima moda o la tendenza del periodo, insomma i Manga sono fatti dai giapponesi, noi dobbiamo leggere nelle testate SBE dei bei fumetti con lo stile italiano (per motivi persi nella notte dei tempi mai con personaggi italiani).

    L'offerta digitale deve rivolgersi a chi non ha più posto in casa, a quelli che comprano il cartaceo e per vari motivi l'albo neanche lo sfogliano e a quelli che per altri motivi (vedasi l'introvabilità di certe testate) vorrebero leggere una storia ma non la trovano! Poi una volta terminata la COLLEZIONE digitale (come succede con i supporti musicali), a molti verrà la voglia di recuperare quegli ammassi di carta, colla rinsecchita, angoli spuntati, copertine scollate e polvere, quando non si trovano dentro le tarme....

     

  15. "rimedio" con quel poco che conosco fin qui (l'albo non ce l'ho): copertina con qualcosa di già visto (fondo bianco, posa simile a copertine anche recenti), e una nuova occasione per Freghieri per farsi conoscere e benvolere da chi legge solo Tex, anche se qua e là penso di aver già letto qualche altra sua storia di Martin Mystére. Encomiabile il fatto di aver saputo sincronizzare le uscite in modo che questo bis non spezzasse la storia in corso.

    Non è facile.

  16. 14 minuti fa, KitWiller dice:

    Rispondendo alla montagna di messaggi:

    1 No all'abolizione completa dei color, al massimo abolire quello storie brevi

    2 Lo streaming è completamente diverso: il contenuto non è tuo, bensì in abbonamento e non è neppure fisico (tex mantiene un suo valore anche una volta comprato e letto)

    3 Penso che sia ancora possibile (anche grazie a Internet e mercatini) per un giovane, come me,  partire da zero e sperare di "costruire" una collezione completa in tutto speciali compresi.

    P.S. Ritengo che la strategia giusta sia questa: non "perdere" nessun albo inedito che esce in edicola e contemporaneamente recuperare pian piano gli albi passati. 

    Assicurati di avere una stanza intera dedicata alla tua collezione: comprare tutto quello che esce e recuperare quello già uscito significa che quando avrai tutto sarà parecchia roba.

  17. Parlo da ex-Texiano (ormai) perché anche a me tutta questa offerta continua non ha più senso per me.

    L'uscita di un nuovo albo bis era logica e se fosse solo un albo mensile in più all'anno non sarebbe neanche male.

    Ma ora il concetto di "speciale" ha perso di significato e vuol dire soltanto altri albi da accatastare a volte senza averli letti.

    C'è stato un tempo in cui seguivo almeno una decina di testate al mese, ma non erano collezioni e alla fine mi resi conto

    che era solo un modo per passare il tempo libero. Poi questo con gli anni è venuto meno, oppure ho trovato o meglio ho

    dovuto trovare anche altri modi per trascorrerlo.

    Una osservazione che comunque temo di aver già fatto: la collezione di Tex nel futuro sarà come nel passato:

    gli albi mensili della collana gigante, senza nessun altro collaterale. (al massimo esisteranno collezioni di Texoni o di Maxi...)

    Di questo potete star tranquilli.

  18. Beh, visto che nei fumetti, nei film o nei telefilm nessuno trova mai un minuto per alimentarsi in maniera dignitosa (però

    il tempo per sbaciucchi e stropicci di lenzuola lo trovano sempre), vedere Tex e pard indaffarati nella preparazione

    di bistecche e arrosti potrebbe essere una novità quasi geniale. Poi però a qualcuno toccherà anche lavare i piatti,

    e quello si che è noioso.

  19. Tex nel suo periodo classico si trovava in situazioni fantastiche, horror (stemperato) e sovrannaturale molto più che in atmosfere prettamente western. Anche le storie con gli indiani erano piene di riferimenti a tesori nascosti, creature più o meno mitiche...

    E devo dire che era la marcia in più che me lo faceva preferire rispetto ai soliti assedi al forte di turno, agli inseguimenti agli svaligiatori di banche o razziatori di mandrie che si trovavano in tutti gli altri fumetti dell'epoca.

  20. A questo punto netta solidarietà a Mauro Boselli e Claudio Villa.

    Marvel & DC hanno saccheggiato immagini di copertina dappertutto e centinaia di disegni di Galep sono tratti da manifesti e copertine di libri. E va bene così.

    La storia di Magico Vento non è uscita quest'anno e il nuovo albo di Tex (TEX!) non può in nessun modo danneggiare le vendite di una collana che neanche esce più.

    E anche se la storia interna fosse uguale (e non lo può essere) ci sono centinaia di esempi simili. Allora bruciamo le copie di "Apocalipse Now", storiaccia copiata di sana pianta dal ben più noto "Cuore di Tenebra".

  21. Non sono d'accordo nel paragonare la parabola (se così si può dire) di Nizzi con quella di Boselli.

    Il primo ha visto esaurire la sua vena creativa ma ha dovuto continuare finché qualcuno lo ha sostituito,

    mentre l'altro ha pian piano modificato il suo modo di inventare storie, senza perdere ispirazione, tranne sporadici episodi. Come con l'arte di Ticci rimane sempre in media alta, anche se preferisco i vecchi lavori.

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