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TWF - Tex Willer Forum

Dix Leroy

Ranchero
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Everything posted by Dix Leroy

  1. Allora chiedo all'amministratore se si può togliere il topic riguardo questa pubblicazione. Forse sarebbe anche meglio aprire il topic degli albi il giorno dell'uscita in edicola. Altri in passato si sono stufati, probabilmente oggi è il mio turno: ho altri posti in cui si possono esprimere opinioni sul già uscito, mentre qui si poteva contribuire (mia speranza vana) a migliorare un prodotto ancora in realizzazione. Criticare ciò che ormai è fatto è inutile!
  2. Ti rispondo io: non avrai nessuna risposta perché hanno troppa paura che non compreremo più il libro. Non potremo nemmeno chiedere se le tavole erano proprio a casa di Sergio. Se facessero tesoro dei consigli dei lettori più appassionati (e dovrebbero) farebbero bene a leggersi tutti i nostri commenti prima di mandare in stampa il libro. Se è cartonato (ad esempio) costasse anche 25 euro e pesasse più di mezzo chilo io lo lascio dove si trova! Per parlare MALE anche della Marvel (che poi non si pensi che non mi piace solo come lavora la Bonelli), da anni inspessiscono la carta per far costare di più i loro albi: per dare più risalto ai colori (dicono loro). Pesa più uno spillato da 24 pagine che un albo di Tex da 112. Visto che frequentate senza timore le librerie soppesate i libri dei supereroi (o delle altre serie Panini): pesano quanto un vitello. E difatti non compro più nulla da loro. Stan Lee e Kack Kirby, una storia inedita rimasta nel cassetto dal 1971 al 2004 e ricomposta cercando per mezza America i frammenti delle tavole originali. Intervistati i componenti della redazione dell'epoca per ricostruire i fatti e su come Kirby aveva immaginato la storia, poi bocciata dall'Uomo così il Re se ne andò alla DC a creare LA SAGA DEL QUARTO MONDO, mica pizza e fichi. Ridisegnate le vignette mancanti, restaurato le tavole, colorate e letterate, per poi affiancare il materiale d'epoca così com'era. A te non interessa, a me la mascella mi è andata per terra e in più parliamo dei Fantastici Quattro. Magari c'è qualcosa da imparare in merito, eh...
  3. Era chiaro fin da subito. Quello che sospetto io è che si tratti dell'unica sceneggiatura intera di Bonelli che abbiate mai visto in redazione. Allora avete escogitato questo sistema per pubblicare la storia. Ma ha senso solo se non ci sono tutte le tavole, altrimenti è valida anche l'osservazione con cui ci siamo scornati ieri. Ho un albo di Lee/Kirby che funziona allo stesso modo: c'è la versione restaurata a colori con i dialoghi e le vignette mancanti realizzate per l'occasione, la raccolta degli originali di Kirby (non letterati) con a fianco le indicazioni di Stan e poi la come in effetti uscì in edicola (rimaneggiata e con contributi di altri disegnatori). Ed era un prodotto da EDICOLA (scommettere e forte con Airoldi) https://www.comicsbox.it/albo/F4_SM_289 Si prende il libro, si scorre sommariamente l'antefatto, si guardano un po' i disegnini per curiosità e poi si passa direttamente a leggere la storia. Se però non finisce o ci sono interruzioni il pensiero sarà comunque "Se si fossero sforzati un po' di più..."
  4. E' molto probabile che sia fatto così. GianLuigi era solito fare uno schema piuttosto preciso della scansione delle vignette, con "disegnini" che raffiguravano i personaggi nella posizione e nell'inquadratura che desiderava. Poi infilava il foglio nella macchina da scrivere e metteva i dialoghi dove andavano messi. In pratica una "brutta copia" di quello che avrebbe dovuto essere la tavola finita. Ne ho visto solo qualcuno, ma sicuramente erano uno spasso per il disegnatore.
  5. E' molto probabile che alla fine si tratti di un qualcosa che non passerà alla storia. Per quanto Sergio Bonelli avesse delle "fisse", raramente storie di cui ha posto il veto erano invece gemme imperdibili. Lo stesso "Tex il Grande" era per lui una storia che i normali lettori non avrebbero capito o ben accolto, allora ne fece un volumone speciale che si esaurì nel giro di qualche ora e venne subito ristampato. "Il medaglione spagnolo" era l'ultima storia di Tex scritta da Bonelli padre: ci ha voluto scrivere una prefazione che puntualizzasse per bene la situazione, e venne pubblicata ugualmente. Con le giuste proporzioni leggere una storia mai vista del patriarca del fumetto italiano è come la pubblicazione di un inedito (autentico) di Shakespeare, che poi si tratti di una raccolta di mezze idee e neanche tanto riuscite poco importa. Sarebbe molto bello che uscissero anche quei due romanzi di cui si sono perse le tracce, che a mio parere invece sono molto divertenti e scorrevoli.
  6. Si, e ho anche provato a venderlo. Anche a buon prezzo. E' troppo grande e pesante mi rispondono. Adesso spesso la borsa con all'interno il libro si incastra nella porta e mi ricorda l'incauto acquisto. Non è un libro, è soltanto un intralcio alla libera circolazione. Non sto assolutamente scherzando, se ci penso lo odio. Ma sbagliare serve a migliorare e non cascarci ancora. Se non pesasse così tanto stasera me lo caricherei in spalla per portarlo al mercatino dell'usato, invece ho paura che mi toccherà regalarlo alla biblioteca, che diranno "Non lo vogliamo, è solo un fumetto!" Vi saluto, mi è passata la voglia di comprare "Ombre di Morte".
  7. In pochi sono riusciti a rifarsi a Galep: poi c'è chi non ci ha neanche provato, magari perché ci ha messo una vita a costruire un proprio stile. Sminuire il lavoro di un seppur onesto artigiano è poco elegante, ma a volte è solo per cavarsi dall'impaccio della domanda. Il fatto che anche pochi si rifanno a Tarquinio significa che copiarlo non è tanto facile. Personalmente ci ho messo un po' a farmelo piacere (e capisco il Sergio Bonelli che gli ha dato una possibilità ma poi ha fatto sparire la storia) eppure non vedo nessun altro a disegnare il "Giudice Bean" o "Il Ribelle" di Nolitta. E sono due opere sicuramente minori nella sua produzione. Stasera ho pensato che mi piacerebbe vedere questa storia pubblicata a striscia, invece che su un cartonato: anni fa ho ceduto a quello del Texone di Villa, l'ho letto con molta fatica per poi riporlo con le braccia indolenzite nella borsetta della libreria dove l'ho comprato. E' ancora là da quel giorno.
  8. Per alcuni è un ingrediente fondamentale della narrazione a fumetti (e Nizzi non ne era esente). Serve innanzitutto ad aumentare il numero delle pagine da leggere, ad accompagnare il lettore smemorato che nella progressione degli eventi perde traccia degli avvenimenti e non ultimo per dare allo sceneggiatore la possibilità di sfornare poche storie l'anno e al disegnatore di essere impegnato per lo stesso periodo. Propongo una ristampa "stringata" con gli episodi ridotti almeno di un terzo, magari a striscia...
  9. Ci sono parecchie altre cose che non piacciono nemmeno a me, ma se continuano per questa strada può significare che il pubblico gradisce.
  10. Se posso, forse è proprio quello il problema. Nei decenni trascorsi lo "Zagoriano" era messo in disparte, ma col tempo ha trovato alleati costituendo una specie di circolo, che difende il personaggio coi denti. Lo spirito con la scure ha i suoi raduni e nei paesi della Ex-Yugoslavia è acclamato forse più che da noi. Eppure loro hanno il disco in vinile con le canzoni di Graziano Romani, mentre gli appassionati del Ranger devono accontentarsi del cd. Tra la camicia gialla e la casacca senza maniche (con DUE frange) e il segnale "tira qui!" non c'è storia: la maglietta di Zagor vince 2 a 0. Cico di Zagor si legge uguale a Cita di Tarzan (con rispetto parlando).
  11. Ci mancherebbe altro. C'era un tale che non era d'accordo con me, ma avrebbe dato la vita perché io possa continuare a esprimere la mia opinione. Altri tempi, vero? Ma come dico spesso "finiamola qui". Nessuno cambierà la propria idea, per quanto proveremo a dissuadere e portare argomenti. Ci sta anche che chi è in disaccordo canzoni e derida, anche se qui però abbiamo tutti una certa età, che dovrebbe portare saggezza.
  12. Io ho il ricordo nettissimo di fratelli, zii, nonni o semplici conoscenti della mia lontana gioventù che DETESTAVANO fino alla rissa per partito preso, senza conoscere nulla di ciò che osteggiavano. Chi leggeva Tex derideva chi leggeva Zagor, con motivi tipo "Perché SI!". Poi si veniva a sapere che i collezionisti di Tex avevano anche tutti quelli della Zenith Gigante. Non si può leggere Zagor con lo stesso spirito con cui si comincia una storia di Tex, altrimenti verranno all'occhio alcune "pecche" che però sono anche l'essenza del personaggio e della sua saga. A me piace tantissimo leggere "Il Grande Blek", ogni volta che ne trovavo qualcuno non potevo resistere e me lo compravo. Le sue storie sono banalissime, ingenue, buffe e inverosimili. E mi piacciono per quello. Un'altra testata che poi per me è scaduta troppo, ma anche ai suoi esordi era molto terra-terra è Alan Ford. Qualcuno ci trova satira e significati nascosti, mentre molto spesso le storie sono telefonatissime, magari con un paio di scene spiazzanti, magari messe a caso e non realmente risolutive. E' il suo bello!
  13. La più grande differenza tra le prime storie e le più moderne è che se pur con validi motivi (le prime avventure erano destinate agli smilzi albi a striscia) le prime sono grintose, veloci e senza alcun momento di stanca, mentre oggi per albi interi tutto sembra per aria e non si arriva mai al dunque, se non nelle battute finali. A volte mi è toccato pensare: "Alla malora... e ci voleva così tanto? E neanche mi ricordo come era cominciato tutto questo affare!" L'entrata in scena di Kit Willer è davvero spiccia: in una manciata di vignette viene presentato, si intuisce la situazione familiare e tanti saluti. Poi verrà rapito e stavolta ci vorrà davvero tempo e fatica a toglierlo dai guai e nella storia seguente... saranno già passati dieci anni!
  14. Per rinfrescare una polemica dei mesi scorsi, non è detto che fra qualche tempo potremo incappare in fumetti disegnati "alla maniera di" con la famigerata A.I. Io una nuova storia "alla Galep" dei bei tempi la comprerei pure.
  15. E' proprio una bella collezione! Io per vedere tutti gli albi senza buchi ci ho messo decenni! Poi il fatto che non siano proprio prime stampe non ha neanche tutta questa importanza. Questi li puoi mostrare, sfogliare e leggere in tutta tranquillità (prestare MAI). Come a me stranisce leggere il Tex di oggi (curato, dettagliato, fin troppo complesso), è facile che a prima battuta queste prime avventure sembreranno acerbe, realizzate senza cura e con sviste grandi come una casa, ma una volta abituaticisi il Tex di G.L.Bonelli è inimitabile e sempre sulla breccia!
  16. La definizione corretta è "universo condiviso", il quale appunto raggruppa diversi personaggi in un'unica linea temporale. Il multiverso prevede che i personaggi appartengano a linee temporali distinte, che si possono incontrare a causa di anomalie o apparecchiature. Da quello che so (poi ci saranno i soliti che si divertiranno a smentirmi) il Tex canonico e i Tre Bill vivono nella stessa linea temporale. Il giovane Tex (che non garantisco sia lo stesso della regolare) vive nella stessa linea temporale di un vecchio Zagor (che sembrerebbe quello ufficiale). Martin Mystere vive nella stessa linea temporale di Dylan Dog e ha incontrato Mister No (seppur aiutato dalla tecnologia) Zagor e Dragonero si sono incontrati per via di una "scorciatoia spazio-temporale" per cui non è detto che in realtà condividano il medesimo universo. Sono cose abbastanza distanti da una solida trama western, per quanto di ampie vedute come è sempre stato il west di Tex. Secondo me, a lui stesso credo non interessi granché: se c'è qualcuno in difficoltà lo aiuterà, se c'è qualcun altro da sbatacchiare state certi che non si tirerà indietro!
  17. In pratica sarebbe stilare una lista di disegnatori che non ci piacciono. Rivela i nostri gusti, ma nulla più, dato che se un artista è sulla piazza un motivo dovrà pur esserci. La collana dei Texoni non potrà ospitare tratti troppo cartooneschi (penso a Ortolani o Zerocalcare), a quelli troppo simili ad altri disegnatori (Torti, Piccinelli oppure fuori SBE Dario Perucca), oppure grandi star del passato che non hanno mai ambito a illustrare centinaia di pagine (Castellini e simili). Butto il nome di Roberto Diso, ma in fin dei conti se lo meriterebbe anche.
  18. Boh, nonostante ritenga Civitelli uno dei miei disegnatori preferiti questo romanzo a fumetti dalle anteprime ha più l'aspetto di un album di figurine. Altro non scrivo perché è difficile criticare un albo senza averlo effettivamente visto o letto. Un nuovo riferimento a Zagor mi sembra inopportuno e troppo vicino al precedente. L'evento se continuamente riproposto perde di valore e diventa normalità. Il "multiverso Bonelli" può essere un piacevole diversivo, ma (appunto) che sia tale.
  19. I prezzi "fuori di testa" vanno (giustamente) applicati ad albi spillati primissima stampa senza difetti. Agli altri che propinano Tex sopra i venti euro l'uno digli pure che sono loro fuori di testa. Gira, interessati e abbi pazienza: in ogni via d'Italia esiste una collezione di Tex più o meno completa e prima o poi verrà smembrata e rimessa in commercio.
  20. Per dire: se il buon Satanasso96 avesse esordito con "Mi interessa Tex come personaggio, ma ho visto che sono usciti mille e più titoli e la cosa per me è improponibile", anche io avrei consigliato la serie "Tex Willer", perché è più in sintonia con i gusti moderni, riscrive la mitologia aggiungendo coerenza e soprattutto sono meno albi, meno pagine e meno soldi da spendere!
  21. boh, ognuno la intende come preferisce, ma quando si parla di "Collezione di Tex" si parla soltanto della Seconda collana Gigante. Il resto sono extra/collaterali/speciali che magari aggiungono spessore, ma non valore alla raccolta. Gli albi "vecchi" sarebbe preferibile fossero prezzati L.200, anche perché in grandissima parte non li troverai originali ugualmente. Adesso mi è difficile controllare, ma il primo aumento (a L.250) avvenne soltanto nei primi anni settanta, quindi albi del primo centinaio a L.350 sono ristampe dai tardi anni settanta, mentre uscirono la prima volta quasi vent'anni prima.
  22. E' giusto, ma fino all'uscita dell'albo di cosa parliamo? Senza passare il segno e sfiorare la rissa ognuno è libero di esprimere la sensazione che gli ha dato l'annuncio di questa storia speciale. Un fatto è che anche un disaffezionato come me aspetta con tiepida attesa (non è un refuso) e comprerà l'albo. Io sono un convinto sostenitore del colore nei fumetti e dal poco che si è visto (per me) si tratta di una delle colorazioni migliori viste sulla regolare.
  23. Di tutte le collezioni di fumetti, quella di Tex è ancora quella più facile da recuperare. Può essere una cosa lunga e dispendiosa, ma impossibile ancora no. Sapevo di collezioni che si tramandavano di padre in figlio (tipo la mia), ma poi arriva il nipote sciagurato, la moglie che vuole spazio per le scarpe oppure la coppia di gemellini in arrivo, e così gli albi tanto amati vengono messi su Ebay, svenduti alle fiere o ai mercatini o portati al rigattiere. Sta a noi stare sempre vigili e accaparrarsi i pezzi migliori. Una piccola "cattiveria" per restare sul titolo della discussione: compra gli albi nuovi e leggili subito, perché sono molto diversi da come Tex veniva raccontato in passato. Io che l'ho conosciuto nella sua epoca storica ne ho molta nostalgia, mentre c'è una "bella" fetta di collezione (si parla di quasi vent'anni fa), che si potrebbe definire "trascurabile". Cominciando dal Tex moderno il giudizio complessivo potrebbe essere più obbiettivo e preferire questa epoca alle precedenti.
  24. Per scrivere un seguito o almeno una storia che rimanda al passato il "gancio" è necessario, altrimenti veniva una storia di trafficanti come tante altre e allora era il rimando al "Giuramento" a essere forzato. E' una legge della narrazione. Che poi molti ne abbiano ormai le scatole piene di tutti questi rimandi al passato è legittimo e spesso mi ci metto anch'io. Ma si tratta di una storia anniversario, un po' come quella del numero 700: occorre essere comprensivi.
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