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TWF - Tex Willer Forum

Doña Manuela

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  1. Doña Manuela

    [673/675] Il segno di Yama

    Tra l'altro un'altra piacevole novità, rispetto alle storie del filone Mefisto/Yama, è che non c'è SPOILER alcun "prendeteli vivi", alcuna intenzione di catturare vivi tutti i pards per poi ucciderli alla fine... Yama è ben determinato ad eliminare i nostri lungo la loro strada e questo rende più dinamica la vicenda e agguerrita la lotta!
  2. Doña Manuela

    [673/675] Il segno di Yama

    Salve a tutti! Secondo albo davvero avvincente, senza un attimo di respiro e con disegni splendidi. Yama torna ad essere un grande nemico, temibile come ai tempi di "Il figlio di Mefisto", e compaiono per di più alleati altrettanto pericolosi. Entrando più nel merito, S P O I L E R 1)la sequenza del rito, con il sacrificio umano e il viaggio nei cieli neri, mette i brividi ed è rappresentata dal maestro Civitelli in modo da trasmettere il senso d'incubo e di orrore visionario. Mi ha riportato alla mente il viaggio nei mondi di pietra. 2) I pards si trovano in situazioni di serio pericolo a causa della magia di Yama: la scena della voragine nel deserto e la sequenza nella casa del Morisco, in particolare, fanno tenere il fiato sospeso e raggiungono una drammaticità fortissima. Le tavole con Kit che sprofonda nel deserto, il lasso lanciato da Tex e infine il giovane, svenuto e mezzo soffocato, disteso sulla sabbia, così come quelle di Yama armato nella casa del Morisco, che riesce a ferire più o meno gravemente ben tre persone...Brrr! In questi casi le espressioni dipinte da Civitelli sui volti dei pards, di Morisco e di Eusebio incrementano ulteriormente il senso del dramma, penso all'aria ancora sconvolta di Kit mentre viene soccorso dal padre, oppure allo sguardo sofferente di Tiger ferito e sorretto da Carson... 3) Boselli riesce a tratteggiare con poche pennellate la personalità divisa di Yama, e a suggerire con poche vignette i possibili elementi di debolezza all'interno del suo "team" (l'invidia serpeggiante tra i quattro cavalieri, la possibile infedeltà di Hayden). 4) Quando Morisco spiega ai pards che la voragine nel deserto forse non esisteva, ma l'illusione avrebbe potuto comunque essere così forte da uccidere Kit "per suggestione", indirettamente spiega meglio anche l'uccisione di Boris Leonov da parte di Mefisto (che a me era sempre rimasta un po' sullo stomaco) Per quanto riguarda la questione degli oggetti cattolici e la presenza del satanista Hayden, tutta la storia ha sicuramente del conturbante e quindi, KitWiller79, io che sono credente penso di capire da dove derivi il tuo disagio. Un filo di sottile inquietudine l'ho provato anch'io. D'altra parte, non mi sembra di cogliere in questi aspetti un elemento offensivo nei confronti della nostra fede: il fatto che Yama e i suoi alleati siano diabolici e blasfemi li rende infatti più "cattivi" ancora, tanto da essere temuti persino da dei banditi matricolati (mi riferisco al primo albo); del resto, che Yama e Mefisto siano in odore di zolfo non è certo una novità, e mi pare che le invocazioni al diavolo non manchino nelle storie di GLB. Gli oggetti non sono solamente cattolici, ma riguardano tutte le religioni che potevano essere logicamente rappresentate negli Stati Uniti di quell'epoca (il che spiega ragionevolmente l'assenza di simboli musulmani), e non si fa affatto riferimento al loro significato religioso profondo (quello che hai spiegato tu, per intenderci), ma semplicemente alla loro natura di oggetti venerati. Sarebbe stato ben più disturbante vedere una messa nera o una profanazione dell'ostia, fatte per esplicito odio verso il cristianesimo (cosa che non traspare invece in alcun modo). Quanto ad Hayden, visto come è descritto il personaggio, penso francamente che il suo passato di satanista non avrà grande peso sull'evoluzione della storia (pensa a come si comporta quando parla al bandito da sacrificare, e a cosa dice rispetto al rito dello specchio). In fondo qui si parla solo di oggetti, nel "Codice da Vinci" (visto che vi hai fatto cenno) si andava a toccare la stessa figura di Cristo, e ce n'è di differenza! Poi beh, la sensibilità religiosa è qualcosa di molto profondo, e varia da persona a persona. A volte non si capisce neanche razionalmente perché una cosa ci disturbi o meno...
  3. Doña Manuela

    Storie Inedite

    Acc... Colonnello, mi hai fatto prendere un infarto! Ho tirato un grosso sospiro di sollievo solo alla fine del topic e mi sono detta: pensa se fosse stata una storia della serie regolare, alla fine del primo albo trovarsi con Tex morto, nel secondo albo assistere al funerale di Tex, e scoprire solo dopo tre mesi, o magari quattro, dall'inizio della storia che era solo un sogno di Carson da indigestione Infarto a parte, la trama non mi è affatto dispiaciuta! Interessante l'idea degli amici riuniti al funerale, intrigante la figura del sicario mentre invece non mi convincerebbe tanto Mefisto nel ruolo di eminenza grigia della vicenda... Che il vecchio pazzoide si accontenti di far morire Tex per mano di un altro, e con una rapida e (quasi) indolore pallottola in corpo... uhm... Infine, a proposito dell'azione autonoma dei pards in una situazione di "assenza" di Tex, che mi pare fosse l'aspetto che ti era più a cuore sottolineare, mi è venuto in mente che la glbonelliana "La cella della morte" presenta, almeno fino ad un certo punto, una situazione simile: non perché Tex sia morto, naturalmente, ma in quanto incarcerato a Vicksburg e con limitatissima capacità di azione; e così vediamo Kit e Tiger alla guida dei Navajos, alle prese con le giacche azzurre e l'agente indiano, e Carson non solo uomo d'azione, ma anche sapiente tessitore del piano che porterà alla liberazione di Tex. È un'associazione spontanea che mi è venuta leggendo la tua trama, benché la tua storia sia naturalmente molto diversa ^^
  4. Doña Manuela

    Quale Futuro Per Mefisto ?

    Temo che la risposta sarebbe un po' troppo spoilerante, ElyParker... In ogni caso, sarebbe sicuramente una costellazione affascinante. Il rischio maggiore credo sarebbe il soverchiamento di Yama da parte del personaggio di Mefisto. Quanto alla cronologia di Carlo Monni, anch'io sono pienamente convinta. PS In "Il figlio di Mefisto" il demone che appare nello specchio dice a Mefisto che "Sono passati trent'anni da quando la incontrasti [Myriam] per la prima volta". Quindi Yama nel Figlio di Mefisto avrebbe all'incirca quell'età (assai mal portata, direi), e sarebbe perciò indiscutibilmente più vecchio di Kit Willer.
  5. Doña Manuela

    Quale Futuro Per Mefisto ?

    È vero, l'età di Yama non quadra... del resto, in "Mefisto!", Carson chiede a Nuvola Rossa se quello che ha visto nella visione potrebbe essere Yama, descrivendolo come uno "spaventapasseri di quarant'anni che ne dimostra molti di più". E Kit Willer non ha certo quarant'anni. La cosa strana a questo punto è che, sempre in "Mefisto!", Lily chiede al fratello: "Non sapevo che ti fossi sposato", come se fosse qualcosa accaduto DOPO la loro separazione, e quindi dopo i fatti di "Fuorilegge". È però vero che, in un momento antecedente a "Fuorilegge", fratello e sorella avrebbero potuto essere già stati separati per un periodo, durante il quale Mefisto aveva conosciuto Myriam, all'insaputa di Lily. Questo impone che, quando fratello e sorella si riuniscono in "Fuorilegge", per poi rimanere nuovamente e definitivamente separati, Mefisto non abbia mai parlato con Lily di sua moglie e di suo figlio, il che può essere un po' strano ma non impossibile. Per quanto riguarda "Il passato di Mefisto", certamente non potrebbe essere tutto raccontato come una storia di Tex, anche perché mancherebbe il personaggio principale: Tex! Però potrebbe fornire alcuni spunti per una storia nel presente (ad esempio il reincontro di Mefisto con personaggi da lui incontrati nel suo passato). Qualcosa potrebbe essere narrato come flashback, purché abbia qualche significato per una storia nel presente. Quanto alla motivazione per intraprendere gli studi esoterici, sono d'accordo anch'io con Carlo Monni: può essere stata solo l'odio per Tex e il desiderio di vendetta.
  6. Doña Manuela

    Quale Futuro Per Mefisto ?

    Mi riallaccio a questa discussione perché, da quando è stato annunciato che Mefisto tornerà in ben due storie, mi è capitato di fantasticare con ipotesi campate in aria sul ritorno del negromante arcinemico di Tex (che è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti, tanto che sono stata grata a Nizzi di averlo resuscitato - benché io non sia normalmente una grande fan dei ritorni dall'oltretomba). Nel farlo mi è venuto da riflettere su quello che può apparire il principale pericolo di un personaggio come Mefisto, quello di incorrere in trame ripetute, in cliché, nel già detto. Mi sono chiesta, Mefisto è un personaggio che ha già detto tutto (evidentemente no, visto che Boselli ne ha tratto materiale per ben due storie, senza contare quella attuale di Yama)? E, se no, quali aspetti sono rimasti meno sfruttati o solamente accennati? Le riflessioni conseguenti mi hanno fatto venire in mente questi punti, su cui mi farebbe piacere conoscere il parere di voi appassionati del forum 1) Partendo dalla caratterizzazione di Mefisto, il personaggio ha delle "abilità secondarie" oltre alla magia: una grande astuzia, seppur venata di follia; un'ottima capacità di travestirsi; competenze chimiche e naturali, conoscenze nel campo della medicina (sa curare davvero i suoi pazienti, quando si traveste da dottore) e dei veleni, che prepara personalmente in "Incubo". Oltre a questo, alcuni tratti del suo carattere contemplano una certa eleganza (che si nota, fino ad un certo punto, nell'abbigliamento, quando non indossa le sue palandrane) e perfino un certo senso della beffa (ad esempio quando denuncia Carson allo sceriffo in "La gola della morte" e nell'ultima di Nizzi, quando si fa aggiustare il carro dai 4 pards). Per quanto riguarda gli affetti, interessante il fatto che la sorella sia l'unica persona verso la quale prova ancora un affetto umano (che non mi pare esserci nei confronti del figlio), che dimostra nell'ultima storia di Nizzi. Mefisto dimostra infine una certa cultura (a parte la magia e le scienze, dice anche di sapere il latino, e possiede diversi libri). Proprio questo elemento dei libri, che ogni tanto sono stati ritratti in qualche vignetta e a cui si allude in "Il figlio di Mefisto", mi ha portato a chiedermi, e siamo al primo punto davvero "aperto" su cui tutto è ancora da raccontare: 2) Ma dove ha acquisito Mefisto questa cultura? Dove può aver compiuto, un illusionista da strapazzo, studi tali da portarlo a conoscere la medicina, le scienze, il latino e, infine, l'esoterismo? Questi libri, come se li è procurati? Immagino che volumi di scienza e magia non fossero proprio così comuni nel west. Le ipotesi si sprecano: li ha rubati in qualche missione spagnola? Ha avuto un mentore? Ha frequentato qualche città dell'est? 3) Ulteriore punto oscuro, sempre riguardante il passato di Mefisto, è quello che concerne il momento successivo al suo arrivo a forte Tampico insieme a Lily (ammesso che ci siano arrivati): come mai i due non sono finiti sulla forca? E come mai sono stati separati? Lily, in "Mefisto!", parla semplicemente di prigione e poi del suo passato di entraineuse in America, prima di incontrare Boris... Ma su Mefisto non sappiamo nulla di ciò che accade tra "Fuorilegge" e "La gola della morte", a parte che, in qualche momento di questo intervallo, Mefisto avrà una relazione con Myriam da cui nascerà suo figlio. In "Il figlio di Mefisto" Myriam parla, in proposito, di "orribili esperimenti" che Mefisto allora già faceva, quindi si era già avvicinato all'esoterismo e alla magia nera. 4) Ecco l'altra grande domanda: come mai Mefisto, da illusionista senza alcuna velleità medianica, ha deciso di avvicinarsi alla negromanzia? In che occasione gli può essere venuto in mente, e come avrà fatto? Sarà stato un autodidatta o sarà stato iniziato da qualcuno? 5) Infine, rileggendo le storie che vedono come antagonista Mefisto, mi è venuto da pensare che le scene in cui il vecchio mago dà il meglio di sé sono quelle in cui agisce da solo e in prima persona, imho: nella Gola della Morte, nella seconda parte, gestisce come un perfetto boss la "Banda dei Kit" , spacciandosi poi per un innocuo guaritore... in "Incubo" cattura, da solo e in prima persona, Kit Willer, liquida Yhopi, ed elimina il baro Ben Parker... e mi piace ricordare anche la sequenza dell'attacco alla diligenza in "Mefisto!", oltre a quella finale del frate lebbroso. Per questo, in futuro, quasi quasi lo vedrei con meno alleati possibile, anche se non è nel suo stile... Scusate la prolissità!
  7. Doña Manuela

    [673/675] Il segno di Yama

    Evviva, le anticipazioni di Ymalpas fanno venire davvero l'acquolina in bocca! Hai ragione ElyParker, dicembre si farà attendere e l'attesa tra dicembre e gennaio credo sarà ancora più lunga. Questo albo d'inizio è piaciuto davvero molto anche a me, per alcuni aspetti in particolare: le pagine iniziali che, come è stato già ampiamente detto, riportano allo stile glbonelliano e alle atmosfere del "Figlio di Mefisto"; il ritmo serratissimo degli avvenimenti; l'accurato scavo della psicologia di Yama; l'originalità dell'impianto narrativo rispetto alle precedenti storie di Mefisto e Yama (una cosa che ho particolarmente apprezzato, ad esempio, è la manifestazione del nemico tramite indizi che si svelano poco a poco, fino alla vignetta finale dell'albo, cosicché i pards non scoprono in anticipo con chi hanno a che fare; questo "effetto sorpresa" si perdeva imho quasi del tutto nell'ultima di Nizzi, dove il ritorno di Mefisto veniva previsto da Nuvola Rossa all'inizio del primo albo). Per quanto riguarda gli splendidi disegni di Civitelli, non resta che inchinarsi davanti a capolavori come le tavole con la tempesta, quelle del sogno di Yama o le scene al buio della sparatoria nel saloon Nei prossimi albi le mie maggiori aspettative riguardano la presenza del Morisco, che mi intriga assai visto che aveva già avuto un confronto con Yama nella storia "L'ombra di Mefisto", e i nuovi alleati di Yama, diversi dalle solite sette/tribù misteriose e, a quanto pare, molto più pericolosi...
  8. Doña Manuela

    Lupe

    Grazie delle spiegazioni, Ymalpas! Vista la mia gioventù non solo forumistica, ma anche (almeno relativamente ^^) anagrafica, ho certamente tante cose da scoprire e da imparare. Ma proprio visto quanto dici sulla "consumazione", scusate per la domanda sciocca... la figlia non potrebbe essere stata concepita proprio in un qualche momento della storia a cavallo tra 6 e 7, in occasione del primo incontro tra Tex e Lupe? Quale problema porrebbe l'eventuale primogenitura della ragazza rispetto a Kit? L'unica cosa che mi viene in mente è la successione alla guida dei Navajos, ma non mi pare che in questo senso la figlia di Lupe, primogenita o meno, potrebbe rappresentare un ostacolo, visto che Kit è discendente di Lilyth e di Freccia Rossa, mentre la figlia di Lupe con gli indiani non avrebbe proprio nulla a che vedere.
  9. Oltre ai prossimi albi della storia attuale con Yama, sicuramente le due storie venture con Mefisto e il ritorno di Proteus
  10. Doña Manuela

    Lupe

    Sono d'accordo sul fatto che non sarebbe né scandaloso né irriverente da parte di Tex, visto che è vedovo. E, intendiamoci, non sono per niente contraria alla comparsa, prima o poi, di una nuova compagna per il Nostro. Lupe, poi, sarebbe perfetta, con quel carattere pepato e intraprendente: di certo non si limiterebbe a fare il soprammobile, o a farsi rapire e salvare. Né la mia perplessità concerne la possibilità di Tex di dimostrare sentimenti di particolare affetto verso alcune donne speciali che incontra durante il suo cammino, come Alyson, e di innamorarsi di nuovo, dopo così tanti anni di vedovanza. Il problema nasce invece per me da come è stato descritto, nel corso della saga, il rapporto con Lilyth e il suo ricordo: l'unica donna di cui Tex parla ripetutamente coi pards, con accenti inequivocabili di amore e di nostalgia, è proprio la moglie. Ciò potrebbe senz'altro cambiare nel presente della saga, ma, nel caso dell'eventuale figlia di Lupe e Tex, stiamo parlando del passato. Se avesse avuto una relazione, e addirittura una figlia, con Lupe poco dopo la morte di Lilyth, e se Lupe occupasse un posto così grande nel suo cuore, come mai Tex non ne avrebbe mai parlato? Non dico che sia necessariamente un bene che il rapporto di Tex con la moglie e con le altre donne sia sempre stato ritratto così. Però è un dato di fatto...
  11. Doña Manuela

    Lupe

    Ad essere onesta, l'idea di una possibile relazione con Lupe dopo la morte di Lylith mi lascia un po' perplessa... Prima di Lylith, per quanto mi riguarda, Tex può avere avuto tutte le donne di questo mondo, ma una relazione e una paternità successivi alla sua vedovanza mi sembrerebbero sminuire il valore "mitico" ed emotivo di una storia leggendaria come "Il giuramento". Quando, all'inizio di "Il giuramento", Tex parla di Lylith al figlio, la descrive più o meno così: "Era come il chiaro di luna in una notte d'estate... E i suoi occhi verdi ricordavano lo scorrere delle acque del Colorado fra le rocce del Grand Canyon". Si vede bene che, dopo tanti anni, Tex è ancora molto innamorato della defunta moglie e la stessa atmosfera è stata rievocata in altre storie in cui si parla di Lylith. Una seconda relazione con Lupe negli anni dell'infanzia di Kit, con secondo colpevole abbandono per di più, mi sembrerebbe in qualche modo stonata rispetto a questo. Per quanto riguarda Lupe, l'abbandono di Tex nel n. 7 potrebbe anche aver modificato i suoi sentimenti. Potrebbe aver trovato un altro compagno per ripicca... Tutto è possibile In fondo, al suo posto, io mi sarei infuriata come una iena
  12. Doña Manuela

    [673/675] Il segno di Yama

    È possibile che la dissociazione della personalità sia avvenuta non all'inizio, ma alla fine de "I figli del sole", quando Tex tocca il fantasma di Yama con l'anello e Yama si dissolve in una fiammata? È sempre verso la fine di quella storia che Yama perde parte dei suoi poteri, se ben ricordo, dopo aver offeso lo spirito dell'anello nero...
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