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Andrea67

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Messaggi pubblicato da Andrea67

  1. A parte il fatto che capisco la metà delle cose che scrivi, ma questo sarà un mio limite.

    Del resto, quando citi il dizionario, giuro che non capisco a che cosa ti riferisci. Ma campo lo stesso.

    A quei tempi era un po' più facile sfondare con i fumetti, infatti Blek e Miki vendevano molto più di Tex, e finanche il PR di Lavezzolo restava in edicola.

    Riconosco a GLB i meriti della creazione del personaggio, ma da questo ad affermare che quello scritto attualmente non è valido ce ne vuole.

    A me piacciono più le storie di Boselli, e quando affermo che sono oggettivamente più belle di quelle di GLB metto in atto una provocazione. Lo capirebbe chiunque tranne chi ha talmente tanti prosciutti sugli occhi da giudicare la storia del topic più bella di altre Boselliane.

  2. Forse a te non piace più, quindi potresti smettere di leggerlo.

    Che mi significa che mentre si commenta una storia, si vadano a criticarne altre due che con quella non hanno nulla a che fare?

    GLB lo ha creato. Ebbene? Chiunque scriva dopo di lui, scriverà peggio? Che sciocchezza!

    Ti svelo un segreto: un certo Lavezzolo ha creato il PR, ma Canzio lo ha reso molto più piacevole. E questo è oggettivo.

     

    P.S. Sicuramente Blek lo conosci meglio tu. Io non lo leggo da 40 anni.

  3. Non eri tu quello che non faceva paragoni?

    E poi che senso ha paragonare delle storie di tempi così diversi?

    Quella di GLB è una storia appena sufficiente, stile Blek o Miki, ma i tempi erano quelli...

    Le due da te citate di Boselli sono due signore storie.

    Come ti ha già detto qualcuno, se non ti piacciono, continua a fare indigestione dei primi 200 numeri.

  4. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Wasted Years dice:

    Chi non lo ammette é nostalgico, prosciutti sugli occhi, oggettivamente piű belle, forse me ne intendo proprio per quello. Un campionario di frasi che significano ho ragione perché ho ragione.  Ha scordato dimostrami il contrario, trovo il discorso incompleto. Oggettivamente più bello è stupendo, peccato che la bellezza sia soggettiva perché la bellezza è un valore e non un fatto. 

    Da quale pulpito!

    Da chi aveva appena scritto (non a me) che forse non ne capiva di rock perché non conosceva gli Iron  Maiden, per me uno dei gruppi più sopravvalutati dell'universo rock (consiglio disinteressato: se ti piace il genere, ascolta i Whitesnake o i primi Raimbow).

     

    Tornando a Tex, nessuno vuole dissacrare il suo creatore, ci mancherebbe. Suo tutto il merito.

    Ma ora che non c'è più vogliamo voltare pagina? O continuerete a leggere i primi 200 albi?

    A proposito, nella mia rilettura, sono arrivato alla storia El Morisco.

    Senza voler essere dissacrante, e visto che i gusti sono soggettivi, mi posso permettere di dire che la seconda parte (dopo la morte di Pablito) è di una noia pazzesca? Che è un polpettone che non riesco a rileggere più attentamente da non so quanti anni? Se la scrivesse oggi Faraci una storia così, verrebbe crocefisso.

  5. Penso che sia assurdo che ci sia ancora gente che chiede che gli attuali sceneggiatori scrivano Tex come GLB.

    Si è detto e ridetto che ciò non è possibile. Per quanto si possa sforzare, un autore deve mantenere il suo stile, se ha personalità. E Boselli ne ha.

    Penso di aver capito che non sono le storie che non piacciono (visto che sono, in media, oggettivamente più belle di quelle di GLB. E chi non lo ammette è semplicemente assalito da furore nostalgico) ma il personaggio Tex, che non è più sempre al centro della storia e che, soprattutto, non è guascone come quello del primo GLB. E sottolineo "del primo ", perché se si leggono le storie della seconda parte della sua carriera senza i prosciutti sugli occhi, ci si accorgerà che anche Lui lo aveva fatto maturare. È un normale processo evolutivo.

    Conclusione : Boselli scrive delle grandi storie con un Tex che si avvicina parecchio a quello del suo creatore. Che vogliamo fare?

     

    P.S. Gli Iron Maiden non mi piacciono e non per questo non ne capisco di musica rock. Anzi, forse me ne intendo proprio per questo.

  6. SPARATE SUL PIANISTA

    di Rauch e Frisenda

     

    Buona la prima, si dice, e Ruju ci consegna una bella coppia di nemici, che però non impensierisce il nostro Tex. Eppure, quando ho visto il duello con Carson, mi era preso un colpo. I duelli fanno sempre il loro effetto. Bel finale.

    Frisenda non convincente con Tex (non mi piace il volto), ma bravo su tutto il resto. Nella media!

    Voto alla storia: 7,5

    Voto ai disegni: 7,5

     

    IO UCCIDERO’ TEX WILLER

    di Giusfredi e Soldi

     

    Soggetto interessante e belle sparatorie con un finale spiazzante. Giusfredi promosso con riserva.

    L’esordiente Soldi non sfigura ed offre una buona prova.

    Voto alla storia: 6,5

    Voto ai disegni: 7,5

     

    GIUSTIZIA

    di Cavaletto e Poli

     

    Buona trama, intrisa d’azione, con un finale amaro che sarebbe andato bene per una storia più a lungo respiro.

    Poli risponde bene, anche se non mi era piaciuto nella prima scazzottata di Tex con il rapinatore (ad essere precisi, nella prima scena della stessa), ma poi si rifà ampiamente.

    Voto alla storia: 7

    Voto ai disegni: 7,5

     

    ABILENE, KANSAS

    di Boselli e Bertozzi

     

    Boselli mette in atto la lezione Nolittiana, dimostrando che i cattivi non lo sono mai completamente, e c’è sempre qualcosa di buono in loro. In questo caso, abbiamo un ricercato del quale non scopriremo mai se fosse colpevole o innocente, ma sono certo che lo ritroveremo quale sceriffo di qualche sperduta cittadina del west.

    Storia,comunque, di ordinaria amministrazione, per lui.

    Dei disegni sono soddisfatto e non sono d’accordo con chi dice che il Tex illustrato è uguale a quello attuale. A me sembra un bel po’ più giovane,ma non giovanissimo. Andate a rileggervi Tra due bandiere, ambientata addirittura qualche anno prima.

    Voto alla storia: 7

    Voto ai disegni: 7,5

     

    DAL TRAMONTO ALL’ALBA

    di Nizzi e Zaghi


    Buon ritorno di Nizzi con una storia classica, che però fa sempre il suo effetto. Due gruppi di nemici, il capo di uno dei quali ha un motivo per volersi vendicare di Tex, mentre il secondo gruppo è composto da rapinatori che credono che il ranger sia alle loro calcagna.

    I disegni sono i più belli del lotto. Bella scoperta questo Zaghi. Complimenti!

    Voto alla storia: 7,5

    Voto ai disegni: 8,5

  7. <span style="color:red;">21 ore fa</span>, Sam Stone dice:

    Ti rimando alla discussione delle storie in lavorazione, al momento ci sono varie storie di Faraci (non tante) che devono uscire, ma non credo ce ne saranno di nuove in futuro.

    Anche perchè ora è entrato ufficialmente nello staff di Zagor, dopo la miniserie di Cico, sta approdando sulla serie regolare.

    Questa non è una notizia certa. A parte il color con Brad Barron, che sta scrivendo per ovvi motivi, non ci sono altre sue storie in lavorazione.

  8. @Carlo: che sia una scelta narrativa è scontato, però quando vedo che mancano meno di 15 tavole e ancora non si è scoperto l'assassino, deve iniziare lo scontro con i due selvaggi ecc.ecc., allora penso che forse si sarebbero potuti ottimizzare meglio i tempi.

    Tanto premesso, resta un'ottima storia che lascia qualche rimpianto per i motivi di cui sopra.

  9. <span style="color:red;">9 ore fa</span>, Letizia dice:

    24 anni or sono (quasi 25) Sergio Bonelli scrisse una storia di 624 pagine tutte realizzate da Guglielmo Letteri.

    La storia iniziò a pagina 79 del n. 387 e finì con l'ultima pagina del n. 392.

    Le 624 pagine non andarono tutte in stampa anche se Letteri le aveva già tutte completate: il buon Nolitta si fece convincere a tagliare una quarantina di pagine.

    Peccato.

    Naturalmente questo è un episodio unico: gli Uomini Giaguaro è in assoluto la storia più lunga di Tex.

    Ma erano altri tempi.

    Se l'avessero tagliata ulteriormente sarebbe stato meglio.

  10. <span style="color:red;">6 ore fa</span>, ymalpas dice:

     

    Sembra sfuggire il senso che da Ruju alla scena della separazione, con almeno due vignette in cui il focus è puntato sulla pistola che il fratello di Wolfman accarezza ripetutamente con la mano quando il fratello accenna all' idea di spezzargli le ossa per costringerlo a restare nel capanno  con lui e Wolf Cry. Leggendo quelle vignette appare chiaro come Wolfman paia davvero intenzionato  a storpiare il fratello almeno quanto quest'ultimo sia deciso a impiombarlo nel caso tenti qualche mossa per fermarlo. Dire che ci può stare, dunque, può anche andarmi bene, farne un assioma come altri hanno fatto neanche per sogno.

     

     

    Cosa ci troviate in un avversario che si limita a uccidere sanguinariamente non so davvero. Tutte le scene ci sono mostrate con il fatto compiuto, lasciando spazio alla nostra immaginazione e la vostra cavalca, da quello che leggo. Non sarà davvero che si spacci un personaggio "di livello superiore" per la barba folta e la cicatrice sul viso ? Andiamo, è un personaggio sconclusionato, che a parte uccidere a sangue freddo dei vigliacchi... non mostra altri attributi. E avete il coraggio di criticare Jim Bridger.

    Vatti a rileggere la scena con i lupi.

    A parte tutto il resto...

    <span style="color:red;">2 ore fa</span>, borden dice:

    Piantala di dire sciocchezze che non fanno ridere.  Tutti dobbiamo stare dentro un certo numero di pagine, altrimenti la storia NON ESCE. Ammesso che ci sia, un finale affrettato, è colpa dello sceneggiatore non aver gestito bene le tavole a disposizione. Nel caso di Ruju, è sua, Nel caso mio, è mia.

    Ma infatti sono d'accordo. Non ho detto che le storie non possono non durare 220 pagine. Però l'autore deve gestirle meglio concentrandosi sul finale che probabilmente è la parte più importante della storia, o comunque quella che si ricorda di più.

    Troppe volte ho letto albi con decine di tavole che mi facevano sbadigliare (e quindi sacrificabili) e finali di pochissime pagine.

  11. La storia è bellissima! Un avvincente giallo condito da thriller e avventura.
    Finalmente un avversario all'altezza che, unitamente alle atmosfere da grande nord, contribuisce a far entrare questa storia tra le migliori di Ruju. Forse è proprio la più bella, fino ad ora.
    Che cosa è mancato per farla considerare un capolavoro? Il solito finale affrettato, che ormai è il marchio di fabbrica della Bonelli tutta, chiunque sia lo sceneggiatore. Mancavano solo 12 pagine e ancora avevamo Wolfman vivo, lo sceriffo prigioniero, il giallo da risolvere. Ma perché? Non si poteva allungare un po' di più, innanzitutto, il duello che, vista la caratura dell'avversario, meritava qualche altra tavola e, magari, una bella ferita su Tex. Inoltre, una bella caccia all'indiano non avrebbe stonato.
    Peccato! Ma comunque ottima storia che si farà ricordare.
    Voto alla storia: 8,4
    Voto ai disegni: 8

  12. Bellissimo Maxi! E aggiungo, finalmente!
    Solitamente mi intrigano tutte le storie ambientate nel passato e che svelano un pezzetto di vita, giovanile o no, vissuta dal protagonista. Se poi la stessa è anche avvincente come questa, un minuto di applausi.
    Sembra di leggere una storia di GLB, scritta con i suoi tempi e con il suo linguaggio.
    Perfetta costruzione della famiglia del futuro ranger il cui padre non poteva non essere così carismatico. Il fratello mantiene il carattere già delineato dal suo creatore. Giusto, invece, non svelare di più sulla mamma se non quello che si vede o si intuisce.
    Mi è piaciuto, inoltre, il riferimento a Davis, personaggio, ricordiamolo, creato da Nizzi.
    Se può servire, esorto Boselli a regalarci qualche altra perla come questa e come l'ultimo Texone, che riempiano i numerosi buchi della vita di Tex. Mi aspetto, tra l'altro, forse nella collana Magazine, un approfondimento dell'avventura vissuta con Carson, appena accennata da Bridger.
    Molto azzeccati i disegni di Del Vecchio raffiguranti Tex giovane e famiglia. Mi piace un po' meno quando raffigura il Tex attuale, mentre sono sempre ottimi gli altri tre padre.
    Voto alla storia: 8,8
    Voto ai disegni: 8,5

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