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Letizia

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Messaggi pubblicato da Letizia

  1. L'Apocalisse di Giovanni è di difficilissima interpretazione.

    I quattro cavalieri appaiono all'apertura dei primi quattro dei sette sigilli e così pure i quattro esseri viventi che non necessariamente coincidono con i quattro cavalieri.

    È probabile invece che si tratti di "personaggi" diversi, perché ognuno dei quattro esseri viventi dice «Vieni» a qualcuno che può essere soltanto un cavaliere.

    La simbologia degli oggetti posseduti dal cavaliere in sella al cavallo bianco, l'arco e la corona, può tranquillamente avere il significato di potere e di conquista: il cavaliere (Ap. 6.2) ... uscì vittorioso per vincere ancora.

    Non dimentichiamo che il libro dell'Apocalisse è attribuito a Giovanni, l'apostolo di Cristo che era ai piedi della croce, per cui è abbastanza improbabile che abbia associato arco e corona alla potenza divina del Cristo.

    Il colore dei cavalli è: bianco, rosso fuoco, nero, verde (Ap. 6.2-8).

    Il versetto 8 recita testualmente: "E vidi: ecco, un cavallo verde. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli inferi lo seguivano."

  2. Io penso che il titolo originale inglese si riferisca non al colore o alla tonalità del colore del cavallo, come recita l'Apocalisse di Giovanni, ma che l'aggettivo sia da attribuirsi, in un gioco di parole, proprio al cavaliere.

    Lo si intuisce dalle parole di LaHood quando incontra il predicatore e gli dice che lo avrebbe immaginato più emaciato.

    Non ricordo l'aggettivo usato nella versione italiana e non conosco la versione inglese del film, ma il senso è comunque quello: pallido.

    Inoltre la versione più accreditata su ciò che simboleggiano i quattro cavalieri dell'Apocalisse è: conquista, guerra, carestia e morte.

    Il primo cavaliere, sul cavallo bianco, sembra essere più l'anticristo che il Cristo stesso.

    • +1 1
  3. 56 minuti fa, Diablero dice:

    il titolo è "Pale Rider", non "rider on a pale horse"...

    Se io dovessi tradurre in inglese "cavaliere pallido" (con l'aggettivo pallido che assume i vari significati, tipo non abbronzato, smunto, malandato, smorto, debole ecc.), avrei delle serie difficoltà a non usare la traduzione "pale rider".

     

  4. <span style="color:red">14 ore fa</span>, ggaaco dice:

    Mi spiegate dove è il multiplo di 16

    Ho capito

    Se nel commento tu avessi cancellato il "mi spiegate" non avrei mai osato "spiegartelo".

    <span style="color:red">12 ore fa</span>, ggaaco dice:

    non sono mica un minus habens

    Non sei di certo un minus habens, ma un po' distratto, sì.

  5. <span style="color:red">13 ore fa</span>, Leo dice:

    Noi nizziani

    Sei nizziano?

    Ma nel senso che sei concittadino di Garibaldi?

    Io pensavo che tu fossi troppo intelligente per affibbiarti delle etichette.

    Pensavo che tu fossi del tipo: Nizzi mi piace quando scrive "Tex il grande"  e non mi piace quando scrive "La città al microonde".

    Che non ti piacessero i cliché.

     

  6. Adesso, Hellingen dice:

    Rockwell, se non sbaglio un tuo personaggio

    Sbagli.

    Il mio personaggio è Coguaro.

    E, a onor del vero, Ruju ha ripreso il soggetto ma ha realizzato una sceneggiatura che rispecchia molto poco la mia trama.

    Avevo in mente di pubblicare il mio racconto originale, ma non l'ho fatto e non lo farò per rispetto prima di tutto per Boselli e poi per Ruju.

    Adesso, Hellingen dice:

    dannatamente prevenuta

    Ecco un giudizio che non accetto, che dimostra che non hai capito assolutamente niente.

    Io adoro alcune storie di Nizzi, specialmente il primo Texone: se fossi dannatamente prevenuta (che significa dare un giudizio negativo a prescindere), non direi mai una cosa del genere.

    E questo è sintomo di scarsa capacità analitica: spari sulla croce rossa perché non ti piace il rosso.

    Se non hai afferrato il paragone, sarò più esplicita: esprimi giudizi superficiali.

    Adesso, Hellingen dice:

    astio (portato all' estremo)

    Ecco un altro tuo giudizio a conferma di quanto ho già detto.

    Non so se conosci il significato delle parole: astio è il rancore provato nei confronti di una persona da cui ritieni di aver ricevuto un grave torto.

    Portato all'estremo è un sentimento peggiore dell'odio.

    Se non sapessi che tu hai usato questa parola con la superficialità che ti contraddistingue, ti direi: "ma come ti permetti di bollarmi come un essere così schifoso?", ma sono sicura della tua immaturità e, per questa volta, ci passo sopra.

    Ma in futuro stai ben attento a sparare sentenze così offensive, perché io non sono uno zuccherino.

    • +1 3
  7. <span style="color:red">11 ore fa</span>, Hellingen dice:

    non ho ancora terminato,

    Non lo terminare, non ne vale la pena.

    È solo, secondo me, un continuo e insulso battibecco tra Tex e Carson inserito in una trama vista e rivista che non presenta alcun nuovo o interessante elemento che ne giustifichi una rivisitazione.

    <span style="color:red">12 ore fa</span>, Hellingen dice:

    non credo di aver fatto male

    Io credo invece di sì.

    Ciascuno è libero di esprimere i suoi giudizi anche se sono stati espressi precedentemente fino alla nausea.

    E con questo voglio dire anche che pure tu hai il diritto di esprimere i tuoi giudizi, specialmente perché, anche se non li condivido, il tuo diritto di espressione pesa quanto il mio e quello di chiunque altro.

     

  8. A proposito di politicamente corretto.

    In questi giorni ho rivisto per l'ennesima volta i Blues Brothers.

    A parte il fatto che i nazisti dell'Illinois ci fanno una figura di m...a e che si tratta di satira antinazista, ma il loro capo dice "... l'ebreo sta usando il negro ..." e io, sarò profondamente scorretta, ma preferisco di gran lunga la frase originale piuttosto che "... l'israelita sta usando l'uomo di colore ...".

    • Mi piace (+1) 1
  9. <span style="color:red">20 minuti fa</span>, Jeff_Weber dice:

    a mio avviso per la questione del contesto storico

    Parere indiscutibilmente accettato ma non condiviso.

    E sai perché?

    Perché la modifica non migliora né peggiora assolutamente nulla.

    A nessuno, che leggesse oggi la Mano Rossa di GLB per la prima volta, verrebbe in mente: certo che un barbiere cinese stona proprio, perché l'autore non ci ha messo un barbiere messicano?

  10. 4 ore fa, Jeff_Weber dice:

    Non sarebbe da @borden fregarsene

    Non conosci il Bos, è evidente.

    Lui, di un particolare così insignificante, credimi, se ne strafotte (mi si perdono il francesismo).

     

    Per quanto riguarda la mia passione per I fumetti, e in particolare per Pecos Bill, proprio Pecos Bill mi ha insegnato a non far troppo caso a fatti o eventi di secondaria importanza.

    È noto infatti che la velocità di Martina e l'uscita spesso settimanale degli albi costringeva l'utilizzo di più autori grafici nella stessa storia: questo provocava delle vistose differenze nelle sembianze e negli abiti dei vari personaggi che, dall'ultima pagina dell'episodio precedente e la prima di quello successivo, presentavano differenze tali da renderli (orrore, orrore) irriconoscibili.

     

    Quindi non mi scandalizzo troppo se per un autore un barbiere è cinese e per un altro è messicano.

    Un particolare che può risultare interessante per qualcuno: nella versione non censurata di GLB Burke, riconoscendo Tex che credeva morto e sepolto nella grotta, lo chiama Tex Killer.

    È una delle tre o quattro vignette che è sfuggita ai correttori che modificavano tutti i Killer in Willer su ordine di Tea.

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