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TWF - Tex Willer Forum

Kershaw

Cowboy
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  1. Kershaw

    [Color Tex N. 13] Piombo e oro

    Questa collana e quella del magazine per me potrebbero metterle definitivamenter in naftalina che non ci sprecherei una lacrima. In quanto a Piombo e Oro è scarso anche come prodotto da ombrellone. L'unico personaggio che poteva essere di un qualche interesse, lo sharpshooter Krauser, non è stato approfondito come si deve. Che significato ha inserire in una storia di Tex un character alquanto inusuale nel western (del resto se non ricordo male già in una storia breve simile figura venne esploitata malissimo) per poi fargli fare la figura del beccaccione? I peones si stanno rivoltando contro il suo datore di lavoro e lui se ne sta in agguato a inquadrare Carson in attesa dell'arrivo di Tex. Il quale salta su come una molla a saltaleone e lo liquida in un amen. L'idea poteva essere buona, lo sviluppo è alquanto carente. Un altro albo da mettere nel dimeticatoio. Per la cronaca le fattezze di Channing sono ricalcate paro paro da quelle dell'attore John Dehner, buon caratterista di film western (Dove la terra scotta, l'Ultimo Apache, Furia selvaggia) e non solo, attivo dal 1941 al 1985.
  2. Controcorrente alla maggior parte dei commenti che precedono, questo capitolo della saga di Mister P non aggiunge alcunché al suo background, e a meno che non debba farmi visitare dall'oculista, una delle ultime vignette ce lo mostra di fronte alla locomotiva lanciata mentre lui urla un bell'AAHH! Quindi a mio avviso è Game Over per il cattivone. Certo se all'ultimo si è trasformato in Spiderman allora ce lo ritroveremo tra qualche annetto in una nuova avventura, che Dio ce ne scampi e liberi. Quindi R.I.P. Perry Drayton! In quanto a usare la barba lunga del suo mentore, avrebbe dovuto scuoiargli la faccia come il Dottor Lecter, anche se poi per poterla adattare alla bisogna avrebbe dovuto mettersi di buzzo buono! Mah, questa è una delle tante défaillances della storia. Ribadisco che fino a questo caldo agosto 2018 il settantennale non ha riservato certo della gran sorprese. Speriamo che il prossimo, con Ticci ai disegni, sia meglio.
  3. Leggendo i giudizi di chi mi ha preceduto comincio a dubitare di aver letto la medesima storia. Buona sceneggiatura di Ruju: ma quando mai? Tex che ad ogni piè sospinto rimarca come gli occhi tradiscano sempre la vera natura dell'uomo, alla faccia di qualsivoglia abilità trasformistica, però la prima volta che incontra il giudice Drayton non se ne accorge, salvo poi dire a Carson che c'era qualcosa nel suo sguardo di poco convincente. Mister P che usando solo un po' di calce e polvere, nonché delle provvidenziali bacche che rallentano i processi vitali (bella trovata, Ruju!), riesce a sfangarla da Yuma. E la barba dell'abate Faria come ha fatto a ricrearla? A pag. 19 di Kit contro Kit, mentre Tex e Carson son fuori dalla capanna di Devan il ranger si presenta con tanto di nome e cognome e la pagina seguente chiede a Devan come faccia a conoscere le sue generalità? E Mrs. Dawson quand'è che P l'ha liquidata per poi impersonarla? Ma quello che è peggio non riesco a capire la necessità di spoilerare il momento clou di tutta l'avventura per poi rifilare a Kit una comparsata di poche pagine, dove riesce comunque a fare la figura del beccaccione e venire salvato all'ultimo momento dal padre. Il quale, dal canto suo, si è visto stramazzare il cavallo di sotto e, mentre il figlio insegue P a spron battuto, lui correndo sui tacchi alti riesce a giungere in tempo per salvarlo da una fine ingloriosa? Poi se davvero qualcuno dei forumisti crede che questo non sia stato il canto del cigno per Perry Drayton e che possa in qualche modo averla scampata dopo un tete-à-tete con una locomotiva in corsa, allora possiamo davvero credere che anche gli asini possono volare. Il finale nessuno l'ha visto perché lo sceneggiatore ha pensato bene di non metterlo, chissà perchè?
  4. Riletti i tre volumi di recente. Storia che si rifà senza alcun dubbio ai western cavalleria vs. apaches di John Ford. Il tratto di Ortiz è molto adatto a questo genere di avventure, i personaggi sono ben caratterizzati e le scene notturne rese in modo alquanto efficace. La raffigurazione di Liz sullo steamboat mi ricorda quella di Cathy Downs nei panni di Clementine in Sfida infernale. Il battello in effetti si chiama Clementine e il Sergente Quincannon è ricalcato su quello interpretato da Victor Mc Laglen nella trilogia della cavalleria fordiana. Anche gli Apaches, capi, scout e donne (a parte la moglie di Cardona presentata come un'indiana delle pianure, idem per il giovane Navaho Gochea) sono ben delineati. Va anche segnalato che sono presenti anche delle topiche abbastanza gravi. La prima a pag. 38 quando gli Apaches che stanno per attaccare il ranch si scambiano segnali riproducendo il verso del corvo. Ma come è possibile? Siamo di notte e con tutti i predatori notturni possibili, lo sceneggiatore ha utilizzato il verso di un uccello che proprio non ci sta, forse in funzione della battuta che segue: "Il verso del corvo!..." "Già, corvi dalle penne rosse!..." Poi non capisco dove siano andati a prendere i lonhhorns per l'attacco, visto che nella visuale d'insieme del ranch l'illustratore ci fa vedere un recinto pieno di cavalli. In più i bianchi ormai stanno sul chi va là, eppure non spengono le lampade e si stagliano in controluce alla finestra invece di utilizzare le "battle shutters", le ante di legno che una volta chiuse presentano una feritoia a forma di croce da cui sparare. Questo succede anche nella camera sul retro, dove stanno le bambine con la mammie nera, visto che i due apaches volano all'interno come se niente fosse. Non che mi lamenti per la mancanza dei vetri, visto che in quei luoghi erano merce rara e quindi un lusso per pochi, ma le imposte, almeno quelle dovevano esserci. Ne consegue che film famosi come "Sentieri selvaggi" e "Gli inesorabili", tanto per citarne solo due che contengono scene di attacco ad un ranch, non hanno insegnato alcunché ai responsabili della storia. Poi a pag. 43 la topica più simpatica di tutte: nel rappresentare graficamente il suono onomatopeico equivalente al muggito dei longhorns coinvolti in uno stampede cosa ci mettono? Un bel MEEOOOWWW degno di un qualsiasi felino di casa. Ultimo, ma non meno emblematico, Parkman è chiaramente un incapace imbottito di sogni di gloria, ma non credo che avrebbe mai potuto ordinare allo squadrone di procedere al passo, sotto il tiro del nemico ben appostato nel bosco, in base all'assunto che gli Apaches stanno tirando alla cieca (???) e quindi non faranno molte vittime. Tra le tante, questa è alquanto dura da digerire! In conclusione, tralasciando queste levità, a parer mio buona la storia e ottimo il disegno.
  5. Kershaw

    [431/435] La Strage Di Red Hill

    Ho riletto in questi giorni la storia e ne ho tratto le stesse sensazioni di quando uscì. Ottima come svolgimento (anche se i siparietti ricorrrenti tra i due pards mi sembrano oggettivamente troppi). Interessante il tratto di Gilbert (meno che per la caratterizzazione di Tex), ottimo anche nelle scene d'azione. Si capisce da certe vignette come Galep ne abbia mutuato parecchie posture, fin dai tempi in cui Giolitti operava sul mercato statunitense (cfr. l'opera seminale di Francesco Bosco "Western all'italiana", edito da Baci & Spari). Da segnalare che Nolitta ha completamente toppato nella traduzione della parola "Whoop-Up" che in una nota ne da come significato: "Salta su" e "Cresce a vista d'occhio", chissà dove è andato a pescarla questa traduzione. In realtà "Whoop-Up" o "Whoop-It-Up" in italiano sta per "Celebrare in modo rumoroso, fracassone" come dopo una partita, o dopo il felice esito degli esami. Per intendersi il modo di celebrare dei Mountain Men quando dopo un anno di duro lavoro arrivavano al Rendez-Vous annuale. Quindi rendere il nome del luogo in un modo accettabile potrebbe essere "Forte Baldoria". Altra inesattezza quando dice che Ska-Wom-Dee sta per Aquila bianca. In realtà la dizione corretta sarebbe "Wanbli Ska"
  6. Francob, tu devi essere uno dei tanti fratelli più furbi di Sherlock, per giunta maleducato. Johnny Colt mi ha chiesto un'informazione a cui io ho educatamente risposto. Dov'è il commento al vetriolo? Forse perché ho corretto quanto sostenuto da Dix Leroy? Anche la faccenda dei cineromanzi acquarellati non è come la esprime lui. L'opera di Molino partì nel secondo dopoguerra con Grand Hotel, e a me non risulta che Galep l'abbia sostituito in qualsivoglia forma. Chiaro che se qualcuno ha notizie più precise o diverse dalle mie sarei contento che venissero esposte. Caro Ymalpas, tu avevi detto che in qualche modo avrei potuto dare qualcosa a questo forum...come vedi anche quando cerco di essere utile c'è sempre un genio della lampada che ha qualcosa da eccepire. Signori forumisti cerco di essere il più chiaro possibile e voglio esprimermi in Italiano corretto: a parte le querelle con Borden, che hanno il loro perché, quando scrivo qualcosa per eventualmente spiegare o ampliare quanto detto da altri, e mi pare che sia una cosa che fanno in tanti, ciò che sostengo è perché lo so già di mio o perché l'ho verificato con chi di dovere. Quindi se qualcuno non è d'accordo e pensa che abbia detto delle fregnacce sarei ben contento che me lo dicesse, motivandolo, non per partito preso. Grazie!
  7. Le frasi che ho riportato virgolettate le trovi appunto nel saggio a lui dedicato "Un Senese nel West". "Non si evidenziano particolari virtù" Immagino stia per senza lode e senza infamia, del resto dovevano essere i suoi primi tentativi. "Tell Me Why" credo sia una rivista divulgativa inglese dedicata ai ragazzi in cui lui e altri compatrioti si sono cimentati in tavole a colori. Ne trovi degli esemplari, anche vecchi, su E Bay. Ma il banco di prova per affinare la sua tecnica sono state le cover dei romanzi western dela Frontiera Edizioni di Bologna a partire dal N. 119 Duello a El Diablo del 1987 fino al N. 209 del 1992. Se in E Bay scrivi Grandi western La Frontiera puoi vedere un fracco di belle illustrazioni opera sua e magari farti un'idea del suo percorso artistico in questo specifico campo. Prima la bisogna era sulle spalle di Renzo Calegari.
  8. Ma dove l'hai presa l'informazione su Ticci asso del colore? Mi risulta che abbia cominciato a cimentarsi seriamente con il colore per le cover quando il boss della Frontiera Ed. di Bologna gli propose l'incarico nel 1989. Almeno questo è quanto risulta in "Un Senese nel west". Prima accenna a questo: "...Tant'è vero che certe sue doppie tavole a tempera presenti, assieme a quelle di altri italiani, in Tell Me Why alla fine degli anni '60, non evidenziano particolari virtù".
  9. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Questa e' rivolta direttamente a te Yamalpas, visto che a quanto pare il mio italiano non e' chiaro per tutti e tu se non ricordo male sei un professore di scuola. Spero che almeno tu mi darai finalmente una risposta pertinente al quesito, evitando gli strologamenti dei fratelli più furbi di Sherlock Holmes. Frasi come "utile idiota" e "anime belle" e non ultima, ma questa è di Manfredi in Verso l'Oregon: "Un nome, un destino" che evidentemente traduce il "nomen omen" latino, sono coerenti con il background culturale, con il lessico, con il gergo e con la storia di Tex & Co.? A me sembrano solo reminiscenze degli action movie con Stallone e Schwarzenegger, e prima ancora del mitico Clint Eastwood. Là avevano un senso, in Tex no di certo! In risposta a James dico questo: se l'errore è marchiano (i.e. "Per l'unione" proferito dai sudisti!) non serve segnalarlo, tanto se ne accorgono tutti. Al contrario quando è più sfumato e minimo, che magari non tutti se ne avvedono, allora sì che vale la pena di rimarcarlo. Per quanto riguarda poi quello che definisci "filologismo" non è certo per il parlare forbito dei personaggi che la storia non mi è piaciuta, le motivazioni sono ben altre. Infine sull'andare a controllare una data espressione non ce n'è stato di bisogno: sapendo in che contesto viene di solito usata e a chi l'hanno attribuita, anche se non confermato, per me in bocca a Kit è fuori posto, nient'altro!
  10. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Cara la mia aspirante scrittrice, non mi sento illuminato, ci mancherebbe, sono solo stato un povero illuso a credere che in questo forum si potesse avere un costruttivo confronto sulle tematiche texiane e, in senso lato, sul western in generale. Per quanto riguarda Pecos Bill, quando tu probabilmente eri ancora da venire, io mi sono letto tutto quello di Martina, uno dei più grandi sceneggiatori che il nostro paese abbia sfornato, più quelli che son venuti dopo editi da Fasani. Per giunta mi sono tenuto tutta la collezione degli albi d'oro, anche se da anni non li apro più unitamente a quella, anche se di ristampa, di Oklahoma. Chi si è mai sognato di criticare le scelte dei nomi di GLB? Erano altri tempi, quindi ci sta sakem, Tiger Jack e Kit Carson, che ho sempre considerato una mera omonimia. Sono le stesse scelte fatte oggi dai vari Ruju e Boselli, con tutti i mezzi a disposizione che hanno, che mi danno fastidio, come danno fastidio le scene improbabili che sempre più spesso si riscontrano nelle storie (i.e. i vari suicidi che Ruju ormai mette di frequente). Quanto a Virgin, non so più come fare ad esprimermi: non è anima accostato a bella che mi da fastidio: dico solo che l'espressione in sé, come pure utile idiota non li trovo consoni al gergo texiano né tantomeno a quello del western, fumetto o romanzo che sia. E di certo non ne faccio un dramma, mi limito a esprimere la mia opinione, senza peraltro aggiungere alcun acronimo o faccina, che invece sono tanto care agli altri. Ymalpas, ma di che accidenti stai parlando! E' già la seconda volta che mi esorti a trattare con riguardo colui che vi ha fatto l'onore di ...Immagino che nessuno di voi l'abbia obbligato con la pistola a intervenire nelle discussioni, ergo se lui ha ritenuto opportuno di farlo, ben consapevole della variegata platea con cui avrebbe avuto a che fare, dovrebbe avere accettato anche le regole del gioco. Vai a rivederti semmai le sue di risposte o quelle di qualcuno dei tuoi soci e dimmi chi è il saccente, il presuntuoso o l'arrogante. Io non pretendo in insegnare alcunché a nessuno, esprimo la mia opinione come tutti gli altri, giusta o sbagliata che sia, e sarei ben contento che qualcuno mi contraddicesse con motivazioni valide non con voli pindarici. Poi se una delle regole non scritte del forum è che non si può mettere in discussione l'operato del re, allora dillo chiaro e tondo che mi faccio da parte al volo!
  11. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Dimenticavo che Kit è un laureato alla Sorbona. Quanto al rilassarsi nella lettura se devo far finta di non vedere tutte le "bosellate" per il quieto vivere purtroppo non è nel mio carattere, per cui pensavo, nel segnalarle, di dar luogo ad un contradittorio costruttivo con altri appassionati. Pare che le cose non stiano così in questo forum di illuminati, dove le voci fuori dal coro sono mal tollerate. Molto meglio stare a macerarsi sulla 37° serie a striscia o sul fatto che la colorazione definitiva delle cover non rispecchi quella originale di Villa. De gustibus...
  12. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Guarda che non è questa frase l'anacronismo, quello era nel caso di "utile idiota". Hegel è morto prima che nascesse Tex e quindi temporalmente ci starebbe. Solo che non è nelle corde del nostro ranger preferito, nel suo gergo, nella sua parlata, nel suo lessico. Ti ricordo che Tex non è certo uomo di cultura e che ne "Gli sciacalli del Kansas" ha bisogno che sia Kit a spiegargli cosa sia un ippocampo. La frase in bocca a lui è una tipica bosellata! A me fa ridere, però se ai lettori come te sta bene buon per voi. Prima o poi magari ci ritroveremo con gli asini che volano, e sarà considerata una licenza poetica!
  13. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Un doppio hurrah per WY, vedo anche di whisky te ne intendi assai! Anche per me è il preferito.
  14. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    L'ho segnalato solo perché, dopo aver consulato la rete, mi risultava quanto segue: Papagno = pesante schiaffo inferto a mano aperta ed indirizzato al volto, tale da stordire chi lo riceve, così come stordisce l’oppio contenuto nel papavero che in napoletano è appunto ‘o papagno (dal lat. papaver si va ad un derivato papaveaneus da cui papa(va)nju con successiva sincope di (va) e passaggio di nj a gn (cfr. il basso lat. companjo = nap. Cumpagno); Comunque hai ragione, inutile puntualizzare che tanto serve a niente. Fermo restando che se nella storia di Lupe mi fai vedere che Kit cattura un mustano selvaggio con il lazo senza avere i guanti sulle mani io non posso crederci. O se metti in bocca a Tex un Hegeliano "Anime Belle" a me scappa da ridere. Infine non ti nascondo che mi piacerebbe assai che finalmente tu dimenticassi la dizione sakem per definire i capi delle tribù dell'ovest. Su internet puoi trovare quelle corrette, che peraltro magari sai già. Idem per "Pindah-lick-oy" che come ben sai è una tipica espressione apache. I comache dicevano taibo, i Sioux wasichu, i cheyenne veho. Quisquilie tu dirai: per me invece quando si usano certe definizioni devono essere corrette e contigenti e sono i particolari, anche i più minuti che definiscono il professionista, sopratutto uno con la tua lunga militanza.
  15. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    C'è sempre una pistola più veloce, caro Borden. Ringrazia da parte mia i tuoi amici di Baci & Spari, con i miei complimenti per lo splendido lavoro fatto con i loro due volumi sulle swipe delle cover. Per quanto riguarda papagno, utilizzato dal grande GLB, mi viene da dire che è lo stesso GLB che nella vicenda di Fraser parla di un luogo d'incontro cui fa riferimento Tex chiamandolo "Fired Church". Tu che sai bene l'inglese saprai certamente che la dizione corretta è "Burnt Church" mentre la versione che ha usato lui vuol dire ben altro. Nella stessa avventura su un cartello segnaletico sta scritto "Carrizzo" quando invece, com ecerto saprai, la dizione giusta sarebbe "Carrizo". Tutti, salvo te of course, possono toppare, quindi anche GLB c'è cascato. Del resto sei stato tu a ricordarmi la faccenda del gorilla, giusto?
  16. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Hai fatto l'apprendistato negli anni '60 dunque? Però, che tipo precoce. Per il resto hai ragione, non merito che mi presti attenzione. Tanto più che ribadisci che se la donna non avesse urlato il rapimento sarebbe filato liscio. Quindi Tex ha corso l'alea come l'ultimo dei beccaccioni? Te l'ho già detto che le barzellette bisogna saperle raccontare. Continua pure a specchiarti da quel narcisista infallibile che sei caro Borden, domani è un altro giorno! In quanto al mio background westerniano non è importante, vi ho accennato solo per mettere in chiaro che in questo specifico campo (filmico, letterario o fumettistico) ho qualche titolo per argomentare. Riguardati che ti sento stanco e una volta ancora buon lavoro!
  17. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Ma chi ha mai parlato del 1965? Io mi riferisco al 1984 quando hai cominciato a operare nella casa editrice. Nel 1965 avevo dieci anni, leggevo Pecos Bill e Tex e giocavo agli indiani e cow boys come tanti miei coetanei. Tutto lì. E poi chi ha mai detto che sei uno sprovveduto? Io ribadisco che da un professionista come te la prima cosa che mi aspetto è la precisione, quando usa personaggi storici e fa delle citazioni. Poi mi sembra che sei tu quello che capisce ciò che vuole quando gli si parla. Barbanera si aspettava un duello all'ultimo sangue tra Tex e Finnegan e tu quello che hai presentato lo chiami all'ultimo sangue? Ma del resto come avrebbe potuto essere, visto che si è rivelato un vigliaccone? E la mia osservazione a proposito del comportamento dei pards nel campo di Robledo? Avrei sperato che almeno ti degnassi di confutarla, se del caso, visto che ti ho mosso un preciso appunto.
  18. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Diciamo che è più di cinquantanni che foraggio la Bonelli. Oggi prendo solo Tex, ma visto la piega che gli stai dando mi sa che presto mollo anche quello. Sbizzarrisciti pure con la sua giovinezza, è territorio vergine e ci puoi mettere quello che vuoi, ma piantala di presentarci quello adulto come un individuo tronfio e vanaglorioso nonché infallibile. Lo stai facendo diventare antipatico. Quando ho parlato di garzone di bottega intendevo dire al tempo in cui ti stavi facendo le ossa in casa editrice. Non sei stato tu a raccontare più volte che eri nella stanza vicina a quella di GLB etc. etc. In quanto alle mie critiche alle storie, che sembrano darti tanto fastidio, credo di avere il diritto di esprimere il mio parere come tutti e cerco sempre di motivarle. Soprattutto io non lancio epiteti a destra e manca come sei solito far tu e certi tuoi compari del forum che montano in arcione e caricano lancia in resta non appena si alza una voce fuori dal coro! Detto questo ti auguro buon lavoro, nella speranza che la seconda parte dell'annata ci riservi qualche piacevole sorpresa. PS Tanto per la cronaca, la scena in cui Tex e Tiger entrano nel campo di Robledo e non mettono fuori combattimento la sentinella perché tanto sta dormendo, salvo poi doverla far fuori per davvero, è alquanto surreale e grottesca.
  19. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Neanche quando cito testualmente una tua frase riesci a capire! Per tua conoscenza io non sono iscritto nè a facebook né a Twitter o quantaltro. Comunque se mi ignori dormo lo stesso! A differenza di te Borden non mi interessa di dimostrare un accidente a nessuno. Io contestualizzo e cito il tuo primo periodo in Bonelli e tu svicoli e mi vai a tirar fuori che a tredici anni già inventavi storie di Tex! Stai riciclando oggi qualche tuo lavoro giovanile, dunque. Come sempre mi pare che parliamo due linguaggi. In quanto a te, Ymalpas, ti pensavo più scafato o almeno in grado di controbattere con cognizione di causa su utile idiota. Chiudiamola pure qui: il Texone è una pietra miliare e più se ne parla male e più guadagna punti. Buon per voi che ne siete appagati, per Borden che si sente apprezzato da chi se ne intende e per la Bonelli che venderà un sacco di copie di questo ennesimo capolavoro boselliano.
  20. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Ma tu Johnny Colt non sai neanche quello che scrivi. Hai detto: "mille altri casi ben più gravi fatti DA OGNI SCRITTORE DI OGNI EPOCA" e io ti ho chiesto un esempio. Per tutta risposta mi parli delle incongruenze di Tex. Borden invece ha citato Dumas. Nel Texone dello scorso anno, quello dove a Tex fai dire "anime belle", altra dotta citazione che sicuramente soddisfa i tuoi estimatori e che invece a me pare fuori luogo in bocca a lui, dopo che ha dato una sonora battuta a un tizio tu parli di pestone, che a casa mia si usa quando uno ti calpesta il piede. Per quanto riguarda papagno s.m. pugno; “gli ho tirato un papagno in faccia”, vedi anche cartone (slang bolognese) ma l'origine e napoletana, non mi pare espressione gergale adatta a un fumetto western. Poi guarda che io non ho fatto alcun appunto su Lipan. Però continuo a sostenere che un piccolo sforzo per sostuire sachem con la giusta espressione a seconda della tribù cui ti riferisci potresti anche farlo e pindah-lick-oy lo dovresti usare a proposito degli apache, non anche per i comanche come hai fatto in Nueces valley. Le citazioni secondo me sono da usare correttamente e nel giusto contesto, poi se tu ritieni opportuno di usarle a capocchia fai come ti pare.
  21. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Magari me ne sai citare almeno uno di questi casi così gravi! Così imparo qualcosa. In più non mi par proprio che Borden mi abbia spiegato perché l'ha usata. Tu e altri vi siete fatti in quattro per la bisogna, non lui. Quanto alle polemiche è una parola che non uso mai, sopratutto se uno esprime delle motivate puntualizzazioni, che poi quelli come te interpretno come cavolo gli pare. Proprio fortunato il Borden a cui non mancano mai i paladini che si lanciano all'attacco lancia in resta!
  22. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Cosa non hai capito quando dico che sono tuo coetaneo? Quanto a Salgari era uno che si documentava da matti (giornale illustrato dei viaggi e saggi di botanica, etnologia e via dicendo) e i suoi paroloni mi son sempre piaciuti. Non ti suona poetico l'ombra lunga dei paletuvieri o il mussenda dalle foglie sanguigne? In quanto a te Johnny Colt cosa sei, uno che legge nel pensiero? Avrei preso un granchio e non ho capito la frase nel contesto? Io ho solo detto che la citazione non può essere pronunciata da Kit, perché non ancora in uso nell'800 e comunque nella sua accezione comune non è sinonimo di qualcuno che si faccia manovrare da altra persona o che ne sia il fantoccio. Poi se a te sta bene meglio così, comunque per tua norma e regola chi prende le precisazioni come un affronto è l'infallibile Borden, io accetto qualsivoglia contraddittorio se motivato da quanto ho realmente detto, non da quello che gli altri interpretano a capocchia.
  23. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Letizia, a prescindere dalla valenza politica è un'espressione coniata nel '900, ergo non ci sta in bocca a Kit Willer, tutto lì. Quanto ad aver capito Salgari, da dove l'hai dedotta una cosa simile, genio della lampada! Magari puoi fare il grosso con i tuoi supporter, che tanto si bevono tutto, ma quanto al sottoscritto, che peraltro è tuo coetaneo, quando facevi ancora il garzone di bottega in Bonelli, io mi sbattevo da tempo per diffondere la cultura western nel nostro paese.
  24. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Povero Borden, ti daranno l'oscar per il titolo di mister simpatia! Come sempre quando non sai come uscirne ti profondi in epiteti variegati. Per quanto riguarda il tuo stipendio sembra che Bonelli la grana la trovi sugli alberi. Prima lanci il sasso con la battuta su GLB e il gorilla, io ti rispondo a tono e tu sbrocchi. Permetterai almeno che uno non apprezzi il Tex maturo come lo stai interpretando ultimamente, tronfio e vanaglorioso come lo dipingi. Oppure anche questa opinione è reato di lesa maestà: per quanto riguarda il come mi permetto ho solo chiesto e hai letto Salgari, tutto lì. Però eviti accuratamente di spiegarmi come la intendi l'espressione utile idiota, forse perchè sai benissimo che l'hai usata a sproposito e fuori tempo!
  25. Kershaw

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Ti ringrazio per l'avvertimento, però essere trattati con sufficienza da Borden ormai è una costante. In questo stesso forum quando sbrocca non si fa scrupolo di trattare i suoi critici a pesci in faccia. Che vuoi, non solo tende a dimenticare troppo di frequente chi è che gli paga lo stipendio, ma è un vero cultore dell'ipse dixit, per cui il verbo texiano ce l'ha solo lui!
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