Grande Tex
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Volevo dire che Civitelli fa Olivera meglio anche di FUSCO, naturalmente, è stato un lapsus. Un appunto pero lo devo fare, e cioè che Carson che beve whisky su whisky non è il massimo.
On 8/5/2012 at 14:33, paco ordonez dice:Questa recensione, insieme a quella della prima parte della storia, credo sia il più grande insieme di cavolate che abbia mai letto. Ma cosa si era fumata la Feltrin?
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<span style="color:red;">33 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:
Il bello è che intendevo "soggettiva", ma credo si sia capito.
Si si l' avevo capito
<span style="color:red;">33 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:peso, in quanto
non mi risulta che nessuna storia di Tex sia universalmente riconosciuta come
patrimonio culturale italiano (o internazionale). Magari è solo questione di tempo!
Anche in questo ipotetico caso potrebbe esserci qualcuno che non è d' accordo.
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<span style="color:red;">54 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:
l'idea di capolavoro si dimostra oggettiva.
Decisamente. Oddio, di quelle non capolavori ma bellissime potrei citarne molte altre.
<span style="color:red;">55 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:Le storie pubblicate a striscia sono piene di errori e imprecisioni, ma se voglio
rileggermi Tex, alla fine casco sempre in quel periodo
D' accordo con te che le storie a striscia siano quasi tutte ottime. Anche " Squali " e " Morte nella neve", o sono capolavori, o ci si avvicinano molto, solo per citarne due.
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Credo che sarebbe una cosa troppo complicata...
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Assolutissimo capolavoro, ricco di azione semplice perfetta, con dei cattivi che più meravigliosi non si puo' ( soprattutto il super- carismatico e " stra- figo" , scusatemi questo termine colloquiale, Jack Thunder) tutti splendidamente caratterizzati dal grandissimo Marcello, la cui specialità erano appunto i personaggi, ma che comunque realizza un capolavoro grafico in tutto e per tutto.
Magnifico in particolare l' ultimo albo , in un crescendo rossiniano spettacolare. Adoro Lena e Donna, e vorrei tornassero più spesso, ma ho adorato anche tutti gli altri comprimari positivi, soprattutto la simpatica zitella, il tormentato e alcolizzato Latimer, il pentito Padre Sheridan e il suo simpatico amico Higgins. E anche i due " grigi" fratelli Lane, peccato che Bronco poi muoia in un' altra storia... Splendida le sequenze del massacro, quella della rocambolesca fuga di Bronco e quella dell' incendio nella foresta.
Il massimo dei voti.
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Un capolavoro è sempre soggettivo: sono quelle storie che non ti stancheresti mai di rileggere, che ti danno i brividi da quanto sono belle, che hanno dei pregi così grandi da farti passare sopra a qualsiasi difetto. Come già fatto da qualche altro utente, metto una lista di quelli che per me sono i capolavori texiani:
L' uomo con la frusta
La mano nella roccia
Jack Thunder l' implacabile
Winnipeg
Gli invincibili
I ribelli del Canada
Il colonnello Watson
Il cavaliere solitario
Oklahoma
La parte scritta da Nolitta per Golden Pass( sembra strano,, ma é così: quella parte per me é un capolavoro, il resto della storia no)
Dramma al circo
La gola della morte
L' uomo senza passato
Nuvola Bianca
La grande invasione
I lupi del Colorado
Sulla pista di Fort Apache
Il presagio
Congiura contro Custer
I predatori del Grande Nord
La roccia del corvo
Caccia all' uomo
Wild West Show
Il ritorno del Morisco
Pioggia!( e Ymalpas se lo ricorderà )
Il cacciatore di fossili
Fuga da Anderville
Il giuramento
Spettri
Come vedete, sono tanti, ma se consideriamo quante storie di Tex sono uscite dal ' 48 ad oggi...
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Storia che aveva delle belle premesse: ambientazione nordica , ottimi disegni di Fusco, tre albi, splendide copertine di Villa... e invece una vera delusione. Si parte bene, ma poi la storia diventa noiosa e ripetitiva, con dialoghi pesantissimi e artificiosi. Secondo me è la prima storia della crisi post 500 che avrebbe colpito Nizzi . Il finale, dall' attacco al forte in poi é decisamente bello e ci sono bei personaggi quali Jim e la sua deliziosa e dolce moglie indiana , e ci sono delle buone sequenze , quali lo scontro tra i due gruppi indiani e il primo salto nel lago ( ma è decisamente strano che gli indiani non li inseguano, non é poi così pericoloso) . Bene usati i pards. Splendida la scena in cui Snake Bill decide di giocarsi il tutto per tutto fuggendo( " Animo Bill. Ora o mai più.": splendida frase).Tuttavia i difetti che ho elencato soffocano questi pregi. La storia ricorda Trapper, ma quella è molto più bella. Assurdo che l' indiano morente dica da sé ai pards dove possono trovare Charbonne, e ancora più assurdo che Tex interroghi un moribondo per sapere qualcosa che lui sa benissimo.
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Ciao Borden, volevo chiederti se hai in programma qualche nuova storia con Font: siete una coppia con scoppia
Grazie
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Chissà cosa voterebbe Borden in questi sondaggi... Comunque ritengo che questa sia stata la fascia più scadente del centinaio.
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Barbanera ha davanti a sé una vera carriera di soggettista.
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, la tigre nera dice:
Winnipeg
Luna Insangiunata
Il segno di Yama
Idem.
Non è stata una scelta difficile. A parte queste( Winnipeg è una delle mie preferite, un vero e proprio capolavoro) le altre storie le giudico tutte mediocri ( a parte I rangers di Lost Valley di cui non ho un bel ricordo ma che dovrei rileggere, anche perché all' epoca non sapevo che Mackenzie fosse un personaggio realmente esistito, e questo mette la storia in una prospettiva diversa.)
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Ah beh giusto non mi era venuto in mente. Gracias compadre.
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Altro piccolo dubbio, a cui spero qualcuno vorrà rispondere insieme al primo. Sandy dice che lui si é cibato della selvaggina dei dintorni, ma la mia domanda è: essendo lì da un bel po' di anni, come ha fatto a cacciarla? Se aveva un' arma da fuoco( e non sembra) le munizioni a un certo punto saranno finite...
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Una domanda: a un certo punto Tex dice a Tiger che El Muerto non c' entrava nulla nell ' agguato e che glielo ha confermato l' uomo che ha impallinato. Ma quindi uno dei banditi che non era morto? E poi è morto dopo aver parlato a Tex? Non l' ho capito questo passaggio.
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Storia che partiva con l' ottima sequenza della rissa e con gli eccellenti disegni di Nicolò, ma che poi è risultata di una noia mortale, nei dialoghi come nelle scene. Il momento in cui su scopre la verità sugli alieni e la vera identità di chi li comanda è molto efficace, ma poi tutto prosegue in un modo che definire troppo frettoloso è usare un eufemismo. Bello il missile incastonato tra i ghiacci e bella la scena del sacrificio del capitano Holden, ma a parte questo la storia è proprio brutta.
Quando ero piccolo il fatto che i pards non credessero agli alieni me li rese quasi antipatici, per fortuna la frase finale ( molto efficace) di Tex me lo rivaluto.
Voto: 5. Peccato, se fosse stata scritta una quindicina di anni prima forse ci scappava il capolavoro.
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Storia che parte benissimo, ma che poi diventa piuttosto noiosa. Dialoghi a volte troppo pesanti. Si riprende con la scena dell' attacco al villaggio indiano( con un bel Kit scavezzacollo come dovrebbe essere rappresentato più spesso) quella dei fiori della Locura e l' attacco al Castillo. Davvero ottime sequenze ; splendida la storia di Tonito e triste la sua morte, che lo accomuna al destino di suo fratello, idea quest'ultima davvero ottima da parte di Glb; molto interessante il contrasto tra Maquedo e Diego, con il primo che si arrende subito e l' altro molto duro a morire. Bellissima e originale l' idea dei banditi drogati. Buoni i disegni di Letteri, anche se trovo che in questa fase della sua carriera il suo Tex sia un po' troppo flemmatico, per quanto abbia il vero volto da duro. Voto: 7.5
<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Barbanera dice:.che si riferisse a Quemado?!
Secondo me si.
P.S. l' albo 198 è uno dei primi che lessi, e visto che mi mancava quello prima alcune sequenze non le capì.
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Ottima storia , ricca di pestaggi e di cambi di scena, molto divertente ( specie all' inizio e nelle scene con Pat, tipo quella col cavallo e la rissa) con sequenze ricche du suspense tipo la corsa della freccia, delle divertentissime battute ( " Hogan ha scambiato la porta per la finestra. La prossima volta stia più attento." ). Bellissimi i personaggi di Dermott e di La Motte , grigi ottimamente usati. Da estasi il finto attacco alla carovana e lo scambio di battute : " Ci siamo arresi ad un pugno di indiani." " Non è esatto, Ben. Ci siamo arresi soprattutto alle parole di Tex Willer." Ottima anche l' idea della bocca riempita di terra, ed esilarante quella del pestaggio a Morley coperto con una finta " fiesta". Peccato che nella seconda parte, tra i pregi che ho citato, ci siano delle sequenze un po' spente. Comunque , questa storia ha grande epicita. Disegni di Nicolò bellissimi ed eccellenti nei personaggi e nelle loro espressioni, anche se a tratti anche lui è un po' spento. Lo preferisco quando è in coppia con Nolitta.
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Storia indubbiamente molto bella, ricca di drammaticità e di pathos( splendide le sequenze dello scontro coi fratelli Ordonez, dell' incendio , della morte dello sceriffo, dello splendido duello finale, chiaramente ispirato a quello del capolavoro del mio adorato Sergio Leone) .Ottime come sempre le sequenze all' eroe solitario alla Nolitta che parla col cavallo e pensa tra sé mentre si fa il bagno, eccellenti i suoi pensieri prima di entrare nel saloon. Ottimi i dialoghi, splendidi i due pestaggi ( molto da western all' italiana) e veramente carogne gli avversari. Simpatico il vecchietto e , anche se compare poco, Pencil. El muerto è indubbiamente un gran cattivo , anche se ce ne sono stati di migliori, in quanto la sua sete di vendetta lo rende poco flemmatico.
Splendidi in tutto e per tutto i disegni, in particolare Galep ha realizzato bellissimo i primissimi piani alla Leone nel duello.
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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Mister P dice:
Non ricordo quanti anni avevo quando lessi Vendetta Indiana, ma non ero molto più grande di GT, eppure mi piacque moltissimo da sùbito.
Appunto. Dipende dai gusti, non dall' età. Un mio amico adora questa storia ma gli sta sulle scatole Sangue Navajo.
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Naturalmente non intendevo dire che eri lapidario con Nolitta, solo che mi sorprendeva un po' che, appunto, avessi detto che non era adatto a Tex. Ma de gustibus.
<span style="color:red;">1 ora fa</span>, virgin dice:Ma no, dai... "Golden Pass" non è male, dopo il primo albo!
e pensare che la parte nolittiana di Golden Pass l' ho sempre considerata come una delle cose più belle che avessi mai letto, mentre il resto mi ha un po' deluso. Quasi quasi dopo scrivo un commento.
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32 minuti fa, Barbanera dice:
Siamo sempre lì... è il Tex di Nolitta
Accidenti Barbanera, possibile che delle storie di Nolitta non te ne piaccia nemmeno una?
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Storia semplicemente splendida, anche se non perfetta, ricca di avventura, di mistero, di azione. Quando ero piccolo i pochi albi che avevo( gli ultimi tre) mi facevano andare in estasi. Ricordo che cercavo di indovinare chi fosse Tezcalipoca , pensai o al frate o a Victor, ma non pensavo che fosse coinvolto anche Antonio. Che bella scena( per me in particolare) quella in cui si scopre la vera identità di Tezcalipoca. Di scene splendide ce ne sono tante, i dialoghi sono magnifici, è una vera e propria epopea, e io ADORO le storie lunghe come questa. Ottime le scene d' azione , come quasi sempre in Nolitta. Peccato che ogni tanto i dialoghi siano un po' pesantucci, ma ci si passa sopra. Chiamare MAGNIFICI i disegni di Letteri è dir poco: in particolare le prime tavole della storia, con Tex che avanza nel sole e parla col suo cavallo e quelle ambientate a Pilares ( divertentissima la rissa) sono magnifiche sia dal punto di vista della sceneggiatura che dei disegni, per i quali davvero non capisco le critiche negative. Io li trovo ottimi, splendidi, adattissimi alla sceneggiatura. Davvero un peccato che abbiano tagliato le scene degli Apaches, avrebbero contribuito all' epicita della storia. Peccato per la scena quasi da cartone animato del pestaggio del frate, decisamente fuori luogo e poco texiana. Comunque un bel 9.
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Storia che poteva essere un capolavoro: ottimo soggetto, originale e intrigante, ispirato a un fatto storico; splendidi disegni di Galep; ottima sceneggiatura nolittiana; vari colpi di scena. Splendide scene, come quella, di grande efficacia drammatica, del massacro alla carovana, Ma accidenti è TROPPO BREVE. Nolitta non va bene per le storie brevi, in quanto coi suoi dialoghi e sequenze dilatati da' l' inpressione di affrettato. E anche in questa storia c' é questa forte impressione, che penalizza decisamente la storia.
Altro difetto: a causa della trappola di Tex, i due figli ci rimettono la pelle. Questo non è molto texiano, a mio parere.
Voto 7. Peccato. Se fosse durata almeno un albo in più poteva scapparci un dieci.
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[365/369] L' Uomo Con La Frusta
in Le Storie dal 301 al 400
Pubblicato
Concordo assolutamente su questo.
Idem, per quanto il suo contributo sia stato meno incisivo.