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TWF - Tex Willer Forum

Diablero

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Messaggi pubblicato da Diablero

  1. On 5/2/2015 at 5:22 PM, ymalpas said:

    Nel prezioso libro "Tex secondo Nizzi" lo sceneggiatore modenese precisa che la decisione di scrivere di un catttivone di prim'ordine gli era arrivata dalle critiche dei fanzinari che lo accusavano di puntare troppo su un Tex invincibile.

     

    Per metterlo in seria difficoltà serviva dunque un personaggio eccezionale, simile a Mefisto o a Yama, che erano personaggi all'epoca tabù. E Sergio precisò subito di non volere una storia del tipo "magico-fantastico".

     

    Il nuovo personaggio doveva essere, invece, un fanatico mattoide, un orientale come da tradizione spietatissimo, che potesse appoggiarsi su una setta e celare il proprio viso dietro una maschera, in modo da potersi anche cammuffarsi in altri personaggi (tutte cose già viste nella serie e che in ogni storia avevavo lasciato il segno).

     

    Nizzi ammette, nel libro, di non aver pensato all'epoca a Sandokan e possiamo credergli perché, se eccettuiamo il breve flashback in cui si narra come Sumankan fu spodestato dal suo regno nel Borneo e di come si diede da allora alla pirateria, niente nel seguito della storia ricorda il pirata nato dalla fantasia salgariana. E i due personaggi, pur avendo lo stesso background, hanno pochissimo in comune.

    Concordo. Infatti nel thread dell'albo di questo mese avevo sottolineato come, prima del "ritorno" scritto da Boselli, la Tigre Nera non avesse NULLA di salgariano, ma anzi agisse come il classico "capo della setta cinese" già visto in tanti albi di Tex.

     

    Questo confermerebbe quello che dice Nizzi, che proprio a Sandokan non ci aveva pensato.

     

    Ma poi vengono dubbi...  perchè mettere un malese a capo di una setta cinese? Perchè il nome "Sumakan" che davvero, somiglia troppo a Sandokan per essere una coincidenza?

     

    Boh, vai a capire se Nizzi ci pensava o no, ma comunque... no, davvero, Sumakan o Sumakan, di Salgari qui non è presente un grammo.

     

    Detto questo, a leggere tante lodi, mentre ricordavo una storia che non mi era piaciuta molto, mi sono venuti dubbi, e, lo ammetto, anche per verificare che fosse così poco "salgariana" come ricordavo, ho cominciato a rileggermela, dopo anni

     

    Passi il solito Carson "vecchio bavoso rincoglionito", che tanto da Nizzi sapevo che c'era da aspettarselo (si capisce che è un Nizzi ancora "fresco" perchè effettivamente fa ridere, per esempio alle prese con l'amleto, invece di essere solo cringe, ma davvero, nessuno spiegava a Nizzi che Carson non è una spalla scema con un ruolo puramente comico?), passi per l'impianto iniziale "comico", ma...

     

    1) Tex si mette a parlare dei suoi sospetti su una setta capeggiata da una "tigre" e che agisce con pugnali cerimoniali (quindi probabilmente asiatica), (1) in un RISTORANTE CINESE, e (2) DI FRONTE AD UN CAMERIERE CINESE. (e non si accorge minimamente della faccia sconvolta del cameriere, ben disegnata da Villa

     

    2) A causa della dabbenaggine e imprudenza di Tex (io non parlo dei fatti miei davanti ai camerieri, perchè li guardo e interagisco quando portano il cibo. E non devo nemmeno preoccuparmi che siano in una setta che vuole farmi fuori, anche se non sempre potrei giurarlo sul cuoco: Tex invece NON NOTA MINIMAMENTE IL CAMERIERE, poteva tranquillamente pugnalarlo lì per lì), il cameriere scopre i suoi piani e L'UBRIACO MUORE PER COLPA DI TEX (ma va? Qualcuno che muore perchè Tex è scemo? In una storia di Nizzi? Chi l'avrebbe mai detto?)

     

    3) Tirano un sasso con un messaggio... e Tex e Carson, PRIMA di inseguire chi l'ha lanciato, stanno lì, con calma aprono il foglio di carta, lo leggono, e SOLO DOPO Tex si getta all'inseguimento dicendo "devo acchiappare chi l'ha lanciato" (frase tipica di Nizzi, quando la dice Tex poi non acchiappa mai nessuno). Ovviamente Tex non acchiappa nessuno (il cinese, maleducato, non è rimasto ad aspettare che finissero di leggere il messaggio).

     

    4) Tex comunque vede che è un cinese. Strano, visto che combattono una setta orientale, probabilmente cinese. Tex rimane perplesso, e alla domanda di McParland (anche lui, grandissimo investigatore che non si ricorda dove ha mangiato pochi minuti prima e cosa hanno detto) "ma come hanno fatto a sapere che saremmo venuti ad interrogarlo" risponde serissimo "se non ce ne fosse ancora bisogno, questo dimostra che abbiamo a che fare con avversari forniti di un cervellino di prim'ordine"

     

    Sì, sono tanto, tanto, tanto superintelligenti! Pensa che DOPO CHE TEX GLIEL'HA DETTO IN FACCIA CHE ANDAVA ALLA PRIGIONE, sono riusciti a capire che Tex sarebbe andato alla prigione! Dimostrando di essere enormemente più intelligenti del Tex di Nizzi e dei suoi due pards ancora più idioti, messi insieme!   :laugh::laugh::laugh::laugh::laugh:

     

    Quando dicono che i primi tempi Nizzi era "meglio", concordo in questo senso: che all'epoca almeno faceva DAVVERO ridere. (è sempre stato un autore comico più che avventuroso, e anche se si atteggiava a "giallista" i suoi gialli sono fiacchi e ultratelefonati, no davvero, quello che gli riusciva meglio era il comico). il problema è che, allora e come sempre RIDI PER QUANTO È SCEMO TEX. 

     

     

    Andiamo avanti, cercando di non ridere...

     

    pagina 91, il finto "origlione". Il secondo attore sopraffino scovato dagli sgherri della Tigre Nera in pochi minuti, questo tanto abile da gabbare Tex (inizio a intuire perchè Morel si è comprato un teatro , visto che oltretutto di attori gliene servono tanti, visto che li fa fuori subito ogni volta...  solo che non capisco come faccia a trovare gente ABILE a gabbare gli altri una volta che si capisce che chi fa quel lavoro per lui poi viene sempre ucciso...)

     

    Il piano di Morel non vi pare un po'...  ballerino?

     

    Come fa il killer appostato sulla casa di fronte a sapere prima che TEX GENTILMENTE GLI METTERÀ IL TESTIMONE DAVANTI ALLA FINESTRA?

     

    Guardate pagina 91, o anche solo fate mente locale a com'è fatta la stanza e a che distanza ha tirato il killer: se Tex non gli faceva quella gentilezza, come faceva il killer a uccidere l'origlione?

     

    L'unica spiegazione è che il Killer è un lettore di Tex, che sa che il Tex di Nizzi provoca SEMPRE la morte dei suoi informatori (questo è un mentitore ma Tex mentre lo fa ammazzare non può saperlo) e quindi sapeva benissimo che Tex l'avrebbe messo proprio davanti alla finestra...

     

    P.S.: Da quando in qua Tex e Carson in albergo si fanno dare la stanza frontale impiombabile dalle case vicine? Magari Nizzi non lo sa ma da sempre ci viene mostrato Tex che chiede sempre stanze "tranquille" sul retro o comunque non così facili da colpire. Il bello è che dopo che hanno avuto la prova che chiunque dal tetto di fronte li può ammazzare, si mettono tranquillamente a dormire nella stessa stanza... 

     

     

    Torniamo a seguire l'albo, cercando sempre di non ridere..

     

    Tex e Carson, sempre per non smentire la loro fama di fessi facili da gabbare, dichiarano apertamente al lettore che ci credono ciecamente a quello che ha detto l'origlione, perchè essendo morto non poteva essere complice della Tigre Nera (questo dopo aver appena visto un complice della Tigre Nera ammazzato dalla Tigre Nera in cella solo per eliminarlo dopo che aveva fatto il lavoro...)

     

    Tex e Carson si infilano nella trappola senza sospettare nulla. Non si accorgono di nulla. Si infilano proprio davanti ai fucili di NOVE killer, che gli scaricano addosso il caricatore, da distanza ravvicinata e alle spalle. Nei disegni si vedono partire almeno una dozzina di colpi ma non è verosimile che siano stati sparati solo quelli, sono 9 killers con fucili a ripetizione contro gente che non si difende nemmeno, presa completamente di sorpresa. Parliamo realisticamente di almeno 100 colpi sparati in pochi secondi.

     

    Come possono salvarsi Tex e Carson da morte certa? Da una trappola da cui è IMPOSSIBILE uscire vivi? Cosa può aver ideato Nizzi, con la sua nota fantasia, per riuscire a salvarli? COSA??????

     

    Non vi voglio rovinare la sorpresa, andate a vedere come si salvano, in questo "capolavoro"...   :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing:

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  2. 11 hours ago, juanraza85 said:

    devo ammettere di essere rimasto piuttosto colpito dalle scelte di sceneggiatura di Boselli nella fase conclusiva dell'albo e dell'intera storia, scelte improntate sostanzialmente a togliere Tex ed i pards da qualsivoglia imbarazzo e dubbio di natura morale. Scelte che i più puristi potrebbero faticare a mandare giù, ma che a mio avviso hanno consentito ai Nostri di non dover fare a pugni più di tanto con le loro coscienze.

    Proprio per questo, invece, erano prevedibilissime (e infatti ho fatto jackpot puntando tutte le fiches su questo esito più che prevedibile nel "gioco" di Ymalpas, che a questo punto credo di condurre - a pari merito con altri, tanto era prevedibile -  con un totale di 40 fiches...  :P )

     

    Se non finiva ESATTAMENTE così, come si poteva giustificare che Tex e pards sarebbero rimasti in vita? Con un intera nazione contro di loro? Ancora peggio sarebbe stato finire a tarallucci e vino, con i due nemici che diventano amiconi (Boselli ha fatto questo passo falso in passato nelle sue storie, ma farlo con la Tigre Nera sarebbe stato davvero esagerato.

     

    Per questo, nonostante questo albo finale sia senza dubbio più movimentato dei precedenti... mi ha annoiato lo stesso. Vedere tutti quei dubbi enunciati da personaggi vari, guardavo quante pagine mancavano alla fine e quindi all'evento prevedibilissimo e stra-telefonato che avrebbe risolto tutto. (e Boselli qui facendo dire proprio quei dubbi e non altri, temo che abbia reso il finale prevedibile anche a chi non ci aveva pensato prima. Quando metà dei personaggi passano l'albo a dire in pratica "se non succede l'evento x sicuramente Tex e Carson sono spacciati" sai già che accadrà l'evento x.

     

    E sì che stavolta Boselli ha fatto un lavoro a modino. Stavolta, PER LA PRIMA VOLTA, la Tigre Nera è veramente basato su Sandokan. La narrazione, piena di doppi giochi e traditori, segrete e torturatori, navi e cannoni, rivolte e gesti eroici... davvero si è sforzato di dare un atmosfera "salgariana", e per me c'è riuscito, mentre Nizzi non ci è mai davvero riuscito (la sua Tigre Nera era basato su Sandokan in senso NOZIONISTICO, con le nozioni e informazioni nel suo background, ma nelle storie, agiva come un "tipico" capo di una setta come se ne sono visti tanti su Tex...: la rete di seguaci nell'ombra...  quando mai Sandokan ha agito così?)

     

    Tutto questo sforzo di "mimesi letteraria", tutta questa fatica per "resuscitare" un nemico ormai stecchito, farci seguire questa storia interminabile (interminabile per me come lettore, figurati per il povero Venturi, 440 pagine, ci avrà messo più di quattro anni...), alla fine...  per cosa?

     

    La Tigre Nera era appunto stecchito. Tutto questo per pubblicare la storia finalmente "Salgariana" che Sergio Bonelli aveva bocciato?

     

    E se magari aveva fatto bene a bocciarla? Mi sa che ci aveva visto giusto....

     

    (come aveva visto giusto anni fa a proibire i ritorni dei personaggi classici su Zagor... oggi servirebbe farlo su Tex...)

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  3. Per me che il suo stile, dopo anni e anni di "stabilità", diventi via via più "grossolano", diminuendo la precisione del tratto (e aumentando a dismisura le righe, come a compensare) in brevissimo tempo in questo periodo, mi pare evidente (si nota soprattutto passando fra il giuramento e fra due bandiere, poi nel figlio di Mefisto recupera, tanto che farmi pensare che in Fra Due Bandiere forse stesse cercando volontariamente uno stile un po' diverso, poi con il ritorno di Montale torna definitivamente allo stile di tra due bandiere, e rimane a quello stabilmente per diversi anni fino al calo successivo. Non so quando passò a disegnare in un formato più grande, ma può darsi che la differenza possa essere dovuta anche a quello...

     

    (oh, stiamo sempre parlando di Galep, eh, mica sto dicendo che è diventato uno scarso... però per me negli anni 50 i suoi disegni hanno un eleganza che successivamente ha un po' perso. E per me quando diceva che disegnare a raffica tutti quei Tex gli ha "rovinato la mano" intende quello...)

  4. Questo era per voi il Tex "superman", quello che non mostrava mai debolezze?

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    Mentre immagino quello attuale, che in copertina non può nemmeno mostrarsi spaventato ed è sempre impassibile, sarebbe quello "umano"

     

    Boh, io a volte a leggere certi commenti sul Tex di GL Bonelli mi chiedo se chi li scrive lo ha mai letto...  :rolleyes:

     

    (a parte che oggi usare BATMAN, il sogno bagnato di ogni nerd che vorrebbe essere invincibile, dico BATMAN, "the most dangerous man alive", l'uomo che HA SCONFITTO Superman, come esempio di "eroe fallibile" mi fa pensare che non si sia letto manco Batman...   :laughing:)

     

    P.S.: Tex vende quello che vende perchè ha CONSERVATO i vecchi lettori, soprattutto. E non solo lui. la Bonelli è diventata la principale casa editrice di fumetti "all'indietro", negli anni 70 quando i fumetti vendevano un casino, molti vendevano più della Bonelli (l'Intrepido faceva milioni di copie al mese). Poi le vendite di tutti sono crollate. Quelle di Bonelli sono crollate molto meno delle altre.  Il segreto del successo di Sergio Bonelli è sempre stato principalmente la capacità di non scontentare i vecchi lettori. Non quello di cercare stoltamente "un nuovo pubblico" ormai inesistente (deve fare anche quello, certo, con nuove testate, che se lo intercettano tutto vendono 20.000 copie: non certo buttando a mare le vecchie)

     

    Pazzesco sentire certi peana allo snaturamento, in un editoria dove VENDONO SOLO COSE VECCHIE (guarda chi vende di più nel fumetto seriale: Tex, Zagor, Diabolik, Topolino...  non ne trovi uno recente!). Quando a chiudere non sono le "cose vecchie" come Tex, ma sono, invariabilmente, le "nuove proposte" nei "nuovi linguaggi" che "piacciono ai giovani" (sì, si vede...  :laughing:)

     

    A cercare un "pubblico" giovane comunque ci hanno provato, "svecchiando" un vecchio personaggi. Anzi due. Mai sentito parlare di Mister No Revolution? Di Martin Mystere Le Nuove Avventure (quello "GGiovane"?). Grandissimi successi, vero? Quelli sì che vendono, mica la roba vecchia tipo Tex...  :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing:

     

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  5. Oggi stavo leggendo vecchi articoli nel sito "Baci e Spari" (che prima o poi dovrò trovare il tempo di esplorare completamente, ma c'è troppa roba...), e ho trovato la cronaca di un incontro con Galep in cui spiega un po' la storia de "Gli Sterminatori":

    https://www.baciespari.it/comune/?ID=444

     

    (questa ovviamente è la versione di Galep delle motivazioni della mancata pubblicazione del volume, anzi è un resoconto di altri su quello che avrebbe detto, anche se sono tutti in buonafede sono sempre interpretazioni individuali di interpretazioni individuali. Ma in ogni caso fa capire con che amarezza Galep nel 1971 prese la decisione dell'editore. Vero che poi fu pubblicata in volume di grande formato "La conquista del West", ma solo nel 1986, quindici anni dopo ("Condor Pass" è del dicembre 1971)

     

    Sulla conclusione affrettata (che "dimentica" tutti i crimini dei cacciatori di bisonti) credo che, abbandonato il progetto del volume, Bonelli l'abbia semplicemente voluta chiudere in fretta (con quell'impaginazione non era adatto alla serie regolare) e nelle poche pagine che gli rimanevano per arrivare a fine albo.

     

    Concordo con Galep che comunque non basta l'impaginazione "sbarazzina" a dire che è la sua storia migliore. Purtroppo, era già iniziato il suo lento declino, non so se stava già avendo i primi problemi agli occhi ma in ogni caso aveva perso la mano eccezionale degli anni precedenti (lo diceva anche lui, che produrre tutte quelle tavole di Tex gli aveva "rovinato la mano"). Per me il Galep migliore, quello che si vede purtroppo solo in Occhio Cupo e nelle copertine degli albi d'oro, è quello degli anni 50, quando aveva la possibilità di dedicarci più tempo, e quello de Il Figlio di Mefisto dove usa incredibilmente il "mestiere" acquisito per darci una sua versione "gotica" raramente vista prima

     

    P.S.: sono anche d'accordo sulla sua opinione sul colore:

     

    Galep. Io ho fatto i colori di questa storia qui… ecco “La conquista di Tex” (Galep pronunciava “Tex” tèchese)…….. l’ho dedicata a mia moglie. E qui c’è tutta la storia, vede… a me però piaceva in bianco e nero, l’originale in bianco e nero.

    D. Anche a me.

    Galep. È vero?

    D. sono più belli i disegni in bianco e nero…

    A questa mia affermazione, mentre siamo di spalle alla telecamera intenti a guardare il volume,

    si vede Galep girarsi verso il sottoscritto e sussurrare con soddisfazione: “Sono i migliori”.

     

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  6. Non so se è già stato citato nel thread (troppo lungo leggersi tutti gli interventi) ma ecco il giudizio del grande GL Bonelli su questa storia, preso da una intervista che gli fecero Marcheselli (futuro direttore Bonelli, ma all'epoca ancora fanzinaro) e Spiritelli su "Fumo di China", credo nel 1981, e che è stata riportata qualche anno fa da Baci e Spari"    :laugh:

     

    -------

    A proposito di Fernando Fusco, per i tre episodi disegnati da lui, Caccia all’uomo, Mingo il ribelle e Il giudice Maddox, si dice che i testi non siano suoi, è vero?

    Sì, sì, li ha fatti Sergio, mio figlio. Io poi gli ho corretto i dialoghi. Che cosa volete... ogni tanto, quando non ce la faccio più, lui scrive qualche racconto. Ma sa che il suo modo di parlare i personaggi è differente (il modo di parlare, non l’azione) e così mi manda i testi da rivedere e io glieli cambio quasi completamente.

    Come mai non li ha fatti lei?

    Ma perchè non ho il tempo!

    Mi sembra che quasi tutti quelli che non ha scritto lei li ha disegnati Fusco, sbaglio?

    Sbaglia. Io ho scritto dei testi per Fusco (basta ricordare L’idolo di smeradlo e l’avventure recente della setta satanica, Il marchio di Satana), così come mio figlio Sergio ha scritto per Ticci, Letteri, Nicolò e lo stesso Galleppini (El Muerto e Cruzado). Comunque, la collaborazione fra me e Sergio ha dato spesso buoni frutti.

    Anche nei Ribelli del Canada?

    Quello è una vaccata di racconto.

    Abbiamo notato che in quei racconti c’è la stessa struttura narrativa del Zagor...

    Se n’è accorta altra gente. E pensare che quando Sergio ha cominciato a scrivere Zagor, dopo due o tre numeri mi aveva chiesto di continuarlo io. Gli ho scritto due o tre episodi di Zagor completi, dopodiché gli ho detto che non potevo fare l’uno e l’altro fumetto, così ha continuato lui. Ma le cose che scrive non le condivido tanto.

    Ma lui si rivolge ad un pubblico più giovane.

    Sì, ma dice lo stesso cose un po’ sconclusionate.

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  7. 19 minutes ago, cuervojones said:

    "scegliere fra Borden e Diablero"... quanta importanza ti dai!

    Qui ci sarebbe da fare un altro sondaggio: "smemorato, o disonesto"?

     

    Decidete voi, visto che a fare il confronto, mica ero stato io...

    42 minutes ago, cuervojones said:

    se mi permetti preferivo Boselli a te come interlocutore texiano... sono miei gusti... concedimeli! senza rancore...

     

    E, sì...

    22 minutes ago, cuervojones said:

    ora mi fermo perchè sennò ci casco dentro anche io... lungi da me farlo.

    Lungi, ovviamente!

     

    Nel mio piccolo, rivedere continuamente queste "tattiche", in continuazione, post dopo post, spingerebbe ME a mollare il forum, figurati borden...

  8. 12 minutes ago, cuervojones said:

    tu devi essere un avvocato... se non lo sei è un gran peccato... detto cio' la mia è un'opinione credo anche abbastanza giustificata senza dover farti cinquemila esempi (trovo anche banale citare esempi a proprio vantaggio quando ce ne sarebbero mille a svantaggio che invece si ignorano, però capisco che magari qualcuno se la beve)... se mi permetti preferivo Boselli a te come interlocutore texiano... sono miei gusti... concedimeli! senza rancore...

    E torniamo, per fare bassa retorica da forum, a impostare il discorso come "scegliere fra Borden e Diablero". Che non è MAI stata la questione (nella discussione che ha portato Borden a mollare - spero solo temporaneamente - il forum eravamo DALLA STESSA PARTE)

     

    Ma ##### ###, è davvero così tanto difficile discutere onestamente senza questi trucchetti di bassa lega?

     

    E ricordare che i "Nolittiani ad oltranza" sono sempre stati CONTRO Borden quando diceva le cose, EVIDENTISSIME, che dico io in questo thread, non è voler "fare l'avvocato", è semplicemente riportare i fatti concreti, che tutti abbiamo visto più volte, al posto dei fumosi attacchi velati di chi vuole "approfittarsene" per arruolare gli assenti per le proprie "crociate", anche se quando erano presenti invece venivano attaccati nella stessa maniera dalle stesse persone...

     

    (ormai mi aspetto di vedere Borden arruolato persino fra i nizziani, accusando chi critica l'ultimo video di Guarino e Nizzi di averlo mandato via...)

     

     

  9. 1 hour ago, cuervojones said:

    Il mio era un discorso più ampio, non rivolto solo a questo caso e al tuo sondaggio... Solo x fare riflettere tutti che nonostante si è perso il curatore della testata x situazioni del genere ancora non abbiamo imparato ad evitare queste situazioni... E finché non impariamo questo che era IL FORUM (x le opportunità uniche che offriva) resterà quello che è da due mesi a questa parte, cioè UN FORUM...

    Anche questa, scusa, è una mistificazione della realtà, il voler far credere che se ne sia andato per le "troppe critiche" alle sue storie.. è una bella storia da raccontare per chi vorrebbe meno critiche alle storie nuove, solo che non ha alcun contatto con la realtà, che si può semplicemente osservare, con la massima evidenza, semplicemente guardando gli ultimi post di borden...

    https://texwiller.ch/index.php?/profile/23-borden/content/

     

    È semplicissimo leggere in fila i suoi ultimi post, e vedere in che thread si arrabbiato e di fronte a quali discussioni. Che senso ha inventarsi "storie alternative" per attaccare altri utenti nel forum?

     

     

     

    (e oltretutto in una discussione sul Tex di Nolitta, su cui è altrettanto facile cercare cose postate da Borden che dicono cose molto analoghe a quelle che dico io... e allo stesso modo Borden quando ne parlava veniva attaccato da gilas2 e da altri sempre armati dei "sondaggi"...)

  10. 4 hours ago, cuervojones said:

    Quello che intendevo esprimere prima è che dire la propria è sacrosanto e ci mancherebbe altro.

    Ma arrivare a fare un sondaggio ironico per screditare un'opinione altrui è un modo a mio avviso di:

     

    1- voler alzare i toni;

    2- pretendere per forza di avere ragione e non accettare che altri possano pensarla diversamente.

    Dimentichi che è stato gilas2 in primis che ha basato tutta la sua filippica nel thread di partenza su "I SONDAGGI DANNO RAGIONE A ME, QUINDI NON C'È NULLA DA DISCUTERE E VOI CHE CRITICATE LA SCENA SIETE SOLO DEGLI SCASSAMINCHIA, INCHINATEVI DI FRONTE AI FATTI, I SONDAGGI MI DANNO RAGIONE!!!!"

     

    Come ci discuti con uno che dice che discutere è da "scassaminchia" perchè ha ragione comunque lui, "lo dice un sondaggio"?

     

    Facendo vedere che non è vero, no?

     

    Ti invito a guardare il mio "storico" di messaggi in questo forum.  Ho postato quasi TREMILA messaggi in diversi anni di presenza. E questo è il PRIMO sondaggio che ho impostato (e infatti ho fatto qualche errore non sapendo come si faceva).  Perché mi piace ARGOMENTARE, non appellarmi al "voto popolare".

     

    Qui non "pretendo di avere ragione". Sto semplicemente RISPONDENDO a qualcuno che HA PRETESO DI AVER RAGIONE (e non è la prima vollta, anche per questo mi sono girate le scatole) storpiando il senso dei sondaggi del forum invece di argomentare.

     

    E, scusa, mi sta sulle scatole anche vedere ribaltata completamente la realtà di come si è svolta la discussione e di chi sostiene cosa, nel tuo post.

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  11. 5 hours ago, Condor senza meta said:

    mi chiedo: ma un lettore abituato a leggere Bonelli senior, di fronte a queste scelte infelici, con quale voglia poteva continuare ad acquistare gli albi in edicola?

    Infatti, in pochissimi anni le vendite dimezzarono. Sono cioè più quelli che avevano smesso che quelli che avevano proseguito.  E anche quelli che proseguivano in genere non erano contenti (io smisi credo ad ogni storia di Nolitta per alcuni anni, poi dopo un po' ritornavo).

     

    Come ho scritto nel thread sul Disertore, non si può capire come mai un autore comunque diversissimo da GL Bonelli come Nizzi sia stato unanimemente accolto come il "salvatore della patria" quando arrivò, senza capire a che punto Nolitta aveva stravolto Tex (e proprio l'accoglienza positiva praticamente di tutti a Nizzi fa capire quanto poco fosse gradito Nolitta, anche se non firmava le storie e la maggior parte dei lettori erano probabilmente convinti che GL Bonelli fosse impazzito...)

    • +1 3
  12. Stavo riflettendo su una cosa, stamattina, visto che questa discussione mi ha fatto tornare in mente quel periodo in cui Nolitta stava massacrando Tex, e il crollo dei lettori...

     

    All'epoca non c'era ancora Dylan Dog e il boom successivo (quindi, non solo mancavano le vendite di Dylan Dog, ma anche quelle "trainate" da Dylan Dog tipo Nathan Never o Nick Raider). A tenere su la Bonelli era il solo Tex (Zagor e Mister No vendevano ancora abbastanza, ma a quei tempi il punto di pareggio delle varie serie era molto più elevato, mi pare fosse sulle 50.000 copie, e solo Tex era molto sopra quella cifra). E le vendite di Tex stavano precitando (Sergio Bonelli disse una volta in TV che stava perdendo il 10% dei lettori all'anno, cioè in 10 anni di quel passo praticamente chiudeva la casa editrice)

     

    Eppure... scriveva un Tex come questo.

     

    Ora, io non sono uno sceneggiatore, e nemmeno uno scrittore. Non so quanto sarebbe stato difficile, per Sergio Bonelli, fare un Tex più accettabile.

     

    Però, da profano... penso che se mi mettessi a sceneggiare Tex, la maggiore difficoltà l'avrei proprio CON LO SCENEGGIARE. Proprio con il "mestiere". Con le idee, e con il metterle su carta in maniera professionale. Cose per cui Sergio Bonelli evidentemente non aveva problemi.

     

    Qui ha l'idea, ha i nemici, ha la capacità "tecnica" di scrivere la sceneggiatura. Perchè non è capace di scrivere un Tex che non sia uno sbruffone o un gradasso? (o, successivamente, un incapace)? Era davvero così "istintivo" nello scrivere?

     

    Stava perdendo il 10% dei lettori all'anno. Per l'epoca, credo fossero più di 50.000 lettori ogni anno, non i 5.000 attuali. OK, di certo non sarebbe rimasto povero (lo diceva lui stesso che aveva investito saggiamente i soldi guadagnati e che la chiusura della casa editrice non l'avrebbe mandato in rovina), ma altrettanto certamente, amava fare l'editore (altrimenti avrebbe venduto la Bonelli da tempo) E a quell'epoca, prima del boom di Dylan Dog, le vendite stavano precipitando al punto che le stavano provando davvero tutte (persino le riviste di cruciverba, i fumetti americani di Indiana Jones, i fumetti del Drive In, le riviste tipo Monello e intrepido). Le stava provando tutte... ma NON scrivere un Tex meno snaturato?

     

    Boh, davvero, non capisco. Forse sarà perchè appunto non mi rendo conto di che "fatica" sarebbe stata imitare di più lo stile di un altro. Ma d'altro canto, nessuno gli chiedeva di scrivere DAVVERO con lo stile di GL Bonelli, i suoi dialoghi non potevano rimanere "nolittiani"... ma con un Tex meno snaturato?

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  13. 15 minutes ago, Grande Tex said:

    Ma io fossi in Diablero cambierei le risposte,stessi concetti ma più diplomatici.

    Eh, ormai è tardi, i messaggi si possono editare solo per pochi minuti... le due risposte rappresentano perfettamente come vedo io le due risposte, ma se chi vota vuole aggiungere nei commenti una formulazione differente che lo rappresenta meglio, non c'è problema. La questione però rimane binaria, è un sì o un no.

     

    (quindi anche la risposta di pino1980 per me è un "no, non è da tex", l'importanza relativa della scena nella storia è una questione diversa)

  14. Questo sondaggio viene dai post post di gilas2 nel thread su "i ribelli del canada", a partire da questo in avanti:

    https://texwiller.ch/index.php?/topic/572-203207-i-ribelli-del-canada/&do=findComment&comment=200376

     

    Quoto le parti rilevanti dai post di gilas2 per chi non ha voglia di rileggersi tutto:

     

    primo post:

    --------

    Una cosa sono le opinioni, a cui ognuno ha diritto, ed un'altra cosa sono i fatti.

    La storia è stata votata da 63 utenti del forum

    15 hanno votato 10
    15 hanno votato 9
    10 hanno votato 8
    Quindi 40 votanti su 63 (due su tre, in pratica) l'hanno considerata ottima se non eccellente

    Probabilmente ha una media tra le più alte di tutti i 75 anni di Tex


    Dei restanti 23, solo 2 (due) han dato meno di 6

    Poi uno si può pure attaccare ad una singola scena, ma farà probabilmente parte di quei suddetti sopra quattro (ma anche tre) scassaminchia cercapelinelluovo a cui non va mai bene niente. :P

    I fatti dicono ben altro.

    ---------------------------

     

    In mezzo fra questo e il post successivo e anche dopo, diverse persone che avevano dato un buon voto alla storia (e quindi "arruolate a forza" da gilas2 fra chi ritiene quella scena perfettamente texiana) hanno cercato, vanamente, di spiegargli che un conto è il voto COMPLESSIVO alla storia, un conto a quello scena per scena, e che le due cose non sono equiparabili (aggiungendo esplicitamente che hanno dato un buon voto alla storia ma la scena gli pare sbagliata)

     

    imperterrito come un paracarro, gilas2 non li ha manco tolti dai suoi totali, ha continuato a usarli come "prova" che la scena è texxiana:

     

    secondo post:

    -----------------------------

    No, per la precisione sono 61 su 63 che hanno votato che han dato almeno la sufficienza.

    40 l'hanno trovata da ottima (voto 8) ad eccellente (voto 9) e persino capolavoro (voto 10).

    Solo due l'hanno 'bocciata'.

    Fatti, non pareri e nemmeno opinioni.

    ----------

     

    Questa è stata la mia risposta:

    --------------------------------------

      

    1 hour ago, gilas2 said:

    Fatti, non pareri e nemmeno opinioni.

    Temo che tu abbia qualche problemino con il vocabolario...  :rolleyes:

     

    il "giudizio", essendo SOGGETTIVO, è composto della stessa materia delle "opinioni".

     

    Quello che chiami "fatto", oltre al fatto che è completamente traviato e stravolto dal tuo "appropriartene indebitamente" (dire "questa storia mi è piaciuta" non vuol dire, come ritieni, "gilas2 ha ragione in tutto", mi dispiace, fai un sondaggio su "gilas2 ha ragione su quella scena" se vuoi avere i VERI voti, altrimenti io domani dico che i voti di Miss Italia danno ragione a me, siamo su quel livello...), sono semplici OPINIONI.

     

    "Caio pensa che la terra è piatta" NON equivale al FATTO "la terra è piatta". È un OPINIONE.

     

    E puoi strillare quanto ti pare, per darti ragione, che "Caio che dà voto 7 alla storia indica come un FATTO che quella scena è perfettamente Texiana", ma questo non rende la cosa vera. E nemmeno la rende meno una perfetta corbelleria.

     

    Non capirlo, indica un pessimo rapporto con la realtà...  :laugh:

     

    Io in compenso HO POSTATO L'ALBO STAMPATO.

     

    Quello è un FATTO.

     

    E la tua "idea" strampalata che 40 persone che dicono che la storia COMPLESSIVAMENTE gli sia piaciuta rendano un FATTO OGGETTIVO che quella scena sia texiana, è ancor peggio di un opinione: è una colossale corbelleria, ridicola e risibile, basata su stravolgere opinioni che non si sanno capire.

     

    io ho postato i FATTI, oggettivi, verificabili da CHIUNQUE. Non corbellerie basate su idee strampalate su "quello che dice la gente".

     

    E, so di darti un terribile dolore, ma la terra non è piatta. Anche se ci sono più di 40 persone che lo pensano.

     

    (ma davvero siamo arrivati a questo punto? Del dover stare a spiegare cose così banali? Ma che fa la scuola al giorno d'oggi, insegna che il risultato di 2+2 si stabilisce con i sondaggi?)

    ----------------------------------------

     

    Ma poi mi è venuta un idea, su quello che avevo appena detto: gilas2 si "appropria", indebitamente, della risposta ad una domanda (il giudizio COMPLESSIVO sulla storia) come se fosse la risposta ad una domanda DIVERSA ("Gilas2 dice cose sensate?")

     

    Ma cosa ci impedisce di fare direttamente la GIUSTA domanda, e vedere i risultati VERI?

     

    Questa è la sequenza nell'albo:

    -----------------------

     

    Ecco un prepotente, in un albo di Tex:

    1.jpg
    2.jpg

     

    Chiunque abbia letto anche un solo albo di Tex precedente a quelli scritti da Nolitta, sa cosa aspettarsi adesso: che Tex prenda il prepotente per il bavero e inizi a sbatacchiarlo come un tappeto. Tex ha sempre odiato i prepotenti, e funziona come la "vendetta dei deboli", facendo sentire al prepotente di turno come si sentivano le loro vittime.

     

    Ma non questo Tex:
    3.jpg

     

    Il Tex di Nolitta, nelle sue prime storie, è un odioso prepotente, quindi si unisce naturalmente ai prepotenti.

     

    Se questo per voi è Tex...

     

    La domanda quindi è:

     

    IN QUESTA SCENA, TEX SI COMPORTA "DA TEX"?

     

     

     

     

     

  15. 1 hour ago, gilas2 said:

    Fatti, non pareri e nemmeno opinioni.

    Temo che tu abbia qualche problemino con il vocabolario...  :rolleyes:

     

    il "giudizio", essendo SOGGETTIVO, è composto della stessa materia delle "opinioni".

     

    Quello che chiami "fatto", oltre al fatto che è completamente traviato e stravolto dal tuo "appropriartene indebitamente" (dire "questa storia mi è piaciuta" non vuol dire, come ritieni, "gilas2 ha ragione in tutto", mi dispiace, fai un sondaggio su "gilas2 ha ragione su quella scena" se vuoi avere i VERI voti, altrimenti io domani dico che i voti di Miss Italia danno ragione a me, siamo su quel livello...), sono semplici OPINIONI.

     

    "Caio pensa che la terra è piatta" NON equivale al FATTO "la terra è piatta". È un OPINIONE.

     

    E puoi strillare quanto ti pare, per darti ragione, che "Caio che dà voto 7 alla storia indica come un FATTO che quella scena è perfettamente Texiana", ma questo non rende la cosa vera. E nemmeno la rende meno una perfetta corbelleria.

     

    Non capirlo, indica un pessimo rapporto con la realtà...  :laugh:

     

    Io in compenso HO POSTATO L'ALBO STAMPATO.

     

    Quello è un FATTO.

     

    E la tua "idea" strampalata che 40 persone che dicono che la storia COMPLESSIVAMENTE gli sia piaciuta rendano un FATTO OGGETTIVO che quella scena sia texiana, è ancor peggio di un opinione: è una colossale corbelleria, ridicola e risibile, basata su stravolgere opinioni che non si sanno capire.

     

    io ho postato i FATTI, oggettivi, verificabili da CHIUNQUE. Non corbellerie basate su idee strampalate su "quello che dice la gente".

     

    E, so di darti un terribile dolore, ma la terra non è piatta. Anche se ci sono più di 40 persone che lo pensano.

     

    (ma davvero siamo arrivati a questo punto? Del dover stare a spiegare cose così banali? Ma che fa la scuola al giorno d'oggi, insegna che il risultato di 2+2 si stabilisce con i sondaggi?)

    • +1 1
  16. Robin Wood è la quintessenza dell'autore "popolare" e "seriale". Se vai a leggere tutta la lunghissima storia di Dago, per migliaia e migliaia di pagine, vedi che trovi quasi sempre situazioni già viste, personaggi appartenenti a certi "tipi" molto... "tipici" (quante migliaia di ragazze belle e ribelli che poi si innamorano di Dago si sono viste?).  Eppure sempre con gli stessi ingredienti, ogni volta la zuppa e buona. Basta cambiare qualche accostamento, qualche dettaglio, l'ambientazione, e poi alla fine anche se tutto è identico è passato tanto tempo in una saga quarantennale che chi se lo ricorda?

     

    Questa riproposizione fissa di elementi costanti viene considerata da una certa critica snob e superficiale l'essenza del fumetto "popolare" e "seriale", ma non è così. Quella è la base. È il substrato, le fondamenta. Perché ogni dannata settimana (o due) la storia di Dago su Lanciostory deve esserci. Poi però ogni tanto arrivano le storie diverse. In cui magari la gran parte degli ingredienti (i soliti "tipi" umani standard che popolano le avventure di Dago) si uniscono a cose che hanno ispirato l'autore e che sono uniche nella saga (il sacco di Roma, per esempio).

     

    Senza queste "punte" memorabili, che si distaccano dalla routine, una saga non colpisce abbastanza il lettore per essere ricordata. Senza, diventa una cosa tipo Billy Bis (o Julia). Una cosiddetta "critica" che non se ne rende conto non è "critica", è ignoranza snob (nel caso di Dago, la fortuna della serie per me sta anche nel fatto che proprio le primissime storie, quelle in continuity serrata, sono una di queste "punte", lasciando poi alla serie un patrimonio di rendita (i lettori che attendono la vendetta) che li ha fatti interessare subito al personaggio).

     

    La stragrande maggioranza degli sceneggiatori di fumetti oggi (ma pure in passato, eh) non riesce ad avere "vette" memorabili. Rispetto al passato oggi però latita anche il "substrato" valido: invece di variate la pietanza con gli ingredienti soliti, fatto sembra la stessa sbobba, anche se provano a cambiare qualche ingrediente (anche il tipo di ingredienti conta, Robin Wood usava amore, molte, sesso, vendetta, tragedia, speranza, ideali, tradimenti, oggi troppi autori usano citazioni dall'albo x, citazioni dall'albo y, pam pam, bum bum, rissa, duella, e tanta, tanta, tanta noia...)

     

    In passato, per un Robin Wood che veniva ricordato dal pubblico che lo seguiva, c'erano tanti "anonimi artigiani" incapaci di raggiungere vette memorabili ma che comunque la "pagnotta" (la storia settimanale, adeguatamente appassionante) la portavano a casa, e rappresentavano il grosso del fumetto "popolare". "Popolare" qui non nel senso deteriore usato oggi, di "dozzinale", ma nel senso reale, di fumetto che vende, che piace a molti, che soddisfa i lettori. Quando ancora il fumetto piaceva...

     

    Come si applica tutto questo alla Bonelli, e in particolare a Tex?

     

    Quando Tex era un albetto a striscia settimanale di 32 pagine, GL Bonelli faceva in pratica lo stesso mestiere di Robin Wood (anche il numero di pagine di ogni episodio era pressappoco lo stesso: 32 strisce contro 11 pagine, poi diventate 14): tutte le dannate settimane Tex doveva uscire, affrontando ogni volta un pericolo, un avversario, di solito non molto memorabile, poi ogni tanto c'erano cose memorabili (la storia in cui incontra Gros-Jean, quella in cui sposa lilith, etc.)

     

    Il confronto mette in luce le grandi differenze stilistiche fra i due (Robin Wood parte subito con la saga e poi la rallenta, episodi brevi autoconclusivi che si collegano insieme, con il riflettore puntato soprattutto sui personaggi che man mano Dago incontra, GL Bonelli invece è più per l'avventura alla Dumas senza preoccuparsi tanto di origini e saghe, ma gli episodi non sono autoconclusivi e le storie sono più lunghe e articolate), e il confronto mette per me subito in luce come il grande GL Bonelli non sfiguri nemmeno se paragonato a Robin Wood (anzi). L'aspetto che però mi interessava qui è il fatto che anche per GL Bonelli in questo periodo vale quello che dice Wood: anche lui, secondo me, scriveva ogni settimana senza piani, senza sapere come sarebbe andata a finire.

     

    Poi Tex cambia formato, cambia periodicità, GL Bonelli inizia a dedicarci tutto il suo tempo che prima era diviso fra vari personaggi, e non so quanto questo sia ancora vero successivamente. Nel "periodo d'oro" ci sono storie così ben costruite da farmi ritenere che, anche se non aveva un soggetto scritto, GL Bonelli sapesse dall'inizio dove voleva andare a parare, 300 pagine dopo. Si riprendono parti della saga (che NON È VERO che non cambia, Kit continua a crescere nelle storie di GL Bonelli, quello degli albi attorno al 200 è chiaramente cresciuto rispetto a quello degli albi attorno al 70), tipo Lilith, ci sono storie in cui si spiega da dove Tex prenda i soldi, in dettaglio (Dugan il Bandito), anche il passato di Tex viene rivisto (Tra Due Bandiere).

     

    [E Tex in quel periodo diventa una rarissima rarità, il sacro graal degli autori seriali: un fumetto seriale FATTO SOLO DI "VETTE" (almeno per una mezza dozzina di anni indiscutibilmente, ma per me possiamo anche andare fino a quasi 10 anni in cui ogni singola storia è memorabile...)]

     

    Tutto questo NON vuol dire che Tex abbia una "continuity": GL Bonelli sistema il passato di Tex (ad essere precisi, lo devasta facendogli fare due volte la guerra di secessione, ma è un dettaglio, non sottilizziamo...  :P ), risponde ad alcune "frequently Asked Questions", ma la cosa finisce lì: non ha la benché minima intenzione di raccontarci "la storia di Tex"

     

    Nizzi men che meno, proprio non ci pensa nemmeno (oltretutto, con la sua solita sciatteria e faciloneria, cosparge la saga di errori grossolani, sbagliando non solo il luogo dove è sepolta Lilyth ma pure dove è nato Tex, dove è morto il fratello, dove si svolgono le prime avventure, etc.)

     

    È con Boselli che arriva questa "necessità" di definire la storia di Tex (necessità che si scontra con la sua impossibilità, troppe incongruenze sono già inserite nella saga, diventa un impresa tipo Capitano Achab contro Moby Dick...).  Necessità che credo derivi anche ad una ribellione al "personaggio immutabile".

     

    I personaggi più importanti del fumetto non nascono "immutabili". Persino i supereroi Marvel, se vai a vedere l'uomo Ragno quando lo scriveva Stan Lee, CRESCEVA. Nel primo numero avrà 15-16 anni, in tre anni di storie si diploma a va all'università. Nel frattempo ha una prima  relazione "stabile", durata anni, con Betty Brant la segretaria di JJJ, poi conosce (all'università) Gwen e (tramite la zia) Mary Jane, per un po' viene attratto da entrambe ma poi si mette con Gwen, etc

    Finchè lo scrive Stan Lee (o Steve Ditko) Peter Parker cresce, cambia ragazza e scuola e i cambiamenti sono PERMANENTI. Non tornerà mai più con Betty. Non tornerà mai più alle medie.  Poi però il personaggio (e l'intero universo marvel) ha troppo successo, e... viene "congelato":

    2 hours ago, frank_one said:

    È così per tutti i fumetti di vecchia data in realtà, con l'unica differenza che gli americani sono più sfacciati, meno onesti se vogliamo. Superman muore, ma poi resuscita, Spider-man si sposa, ma poi divorzia. Eventi catastrofici sconvolgono il mondo in modo irreparabile e mai nulla sarà come prima, ma solo fino al successivo retcon che riporta tutto allo stato precedente e intanto i vostri soldi ce li siamo presi.

    ...e questa è la maniera più disonesta di farlo. Ma deriva proprio dal fatto che I FUMETTI MARVEL HANNO FATTO SUCCESSO QUANDO NON ERANO COSÌ. uno dei (tanti) motivi per il successo della Marvel era proprio questo cambiamento continuo, che NON ERANO IMMUTABILI, i lettori vedevano i loro eroi crescere come loro, sposarsi (come Reed e Sue o Hank e Janet), fare i figli (come Franklyn Richards), morire (come Gwen Stacy, e non era stata certo la prima, checché ne dicano certi critici ignoranti...). Rispetto agli altri eroi dei fumetti (tipo Superman o anche Tex e Zagor in Italia) era una rivoluzione epocale.

     

    Tutte le odierne ridicole saghe dove "tutto non sarà più come prima" che poi vengono sempre ret-connate e cancellate sono semplicemente il tentativo di "gabbare il lettore" facendogli credere che la Marvel sia "viva" come allora quando in realtà è morta, rigida come un baccalà, da decenni...

     

    2 hours ago, frank_one said:

    In Tex invece rimane direttamente sempre tutto uguale, senza tanti giri e promesse: è il silenzioso patto coi lettori.

    Ma è ancora così?

     

    Scrivere un personaggio che cambia, che si evolve, credo dia molte più soddisfazioni, soprattutto agli autori più "moderni". Tempo fa dicevo che Boselli era forse l'ultimo autore Bonelli capace di fare fumetto seriale "classico", in particolare western.

     

    Oggi devo rivedere la mia opinione, e questo passa anche dal rivalutare e guardare con occhi nuovi la sua produzione passata. E rendermi conto che lui ha sempre voluto mettere "il tempo che passa" nelle sue storie di Tex, e con esso i cambiamenti nei personaggi.

     

    Guardate "il passato di Carson". Non mostra un cambiamento, un Carson che cambia fra il passato e il presente? E "gli invincibili"? Anche "la grande invasione", inserisce il passare del tempo.

     

    Con "Tex Willer" ha trovato la maniera di scrivere UN TEX CHE CAMBIA... e questo credo che gli abbia fatto perdere molto interesse per il Tex "contemporaneo". Ormai le sue storie "contemporanee" sono praticamente sempre "ritorni di", oppure storie "celebrative" (Dio quanto le odio, ci metterei la moratoria...) che vanno a ravanare nelle storie passate o nei personaggi passati, facendo assumere alla serie regolare un tono un po' funereo, come se stessimo sempre a fare il funerale di un Tex rivolto sempre al passato.

     

    In compenso, il ruolo di "Tex Willer" si allarga sempre di più: sconfina nei Texoni e negli almanacchi, si arricchisce di "speciali" che spaziano nel tempo, e da serie che "racconta le storie inedite di un Tex giovane e ancora fuorilegge" è diventata "la serie che defrinisce la vita e tutti i cambiamenti della vita di Tex"

     

    Un impresa, l'ho già detto, impossibile, ci sono troppe incongruenze. Il motivo per cui non ci ha fatto vedere quanti anni aveva Yama nella storia sul passato di Mefisto: qualunque età avesse avrebbe contraddetto storie passate. idem Kit Willer. O "cela", senza mostrare e senza sbilanciarsi, come in questi due casi, o deve fare ret-con, anche pesanti.

     

    Finché era il Tex fuorilegge, era un conto: l'unica storia che ne parlava era "il passato di Tex" che poteva essere ret-connnata senza problemi, non era una storia amatissima, nessuno ha pianto quando ha spostato la storia da Rock Spring (all'epoca senza comunità bianche e troppo distante dal Messico) alla valle del Nueces. Un po' mi ha fatto storcere il naso che abbia "accorciato" il periodo del rodeo da tre anni a pochi mesi, ma vabbè, ci si passa sopra...

     

    ...solo che non è finita lì. Ci sono cose un po' inquietanti in questo "furore revisionistico". Per esempio la tendenza ad "appropriarsi" delle morti celebri, rinarrandole (mi aveva dato fastidio la scelta di dire "no, Coffin non è morto in una storia di GL Bonelli, è morto in una MIA storia!", già non vedevo il senso di una scelta simile, figurati vederlo fare anche con Higgins!

     

    Fino ad un certo punto, approvo e mi piace questa idea di cercare di "sistemare e storicizzare" la storia di Tex. Cose tipo chiarire perchè la Fascia di Wampun cambia natura e "poteri" (risposta: sono due fasce diverse. Ottimo, questa è una risposta che arricchisce il mito di Tex senza cancellare vecchie storie), mostrare come nel mondo di Tex i rangers non siano mai stati sciolti (sanando le incongruenze storiche di GL Bonelli) e chiarire le cose tipo che Tex utilizzi quella stella fuori dal Texas.

     

    Ma temo che Boselli stia esagerando, e questo sforzo positivo che ci ha dato ottime storie rischia di strafare, andando a fare danni.  Alle storie attuali (che ormai troppo spesso, come in questo caso, vengono tanto sovrastate dal dover "raccontare gli eventi" da diventare più cronaca che avventura), e ai classici del passato (lui dice di no, ma dopo aver visto sventrare e distruggere il classico dei classici "il giuramento", temo che non ci sia più nessuna storia di GL Bonelli al sicuro).

    • Grazie (+1) 1
    • +1 1
  17. "i fatti" = "40 persone in un forum che non votano nemmeno la scena, ma tutta la storia"!

     

    "pochi scassaminchia" = "le trecentomila persone che smisero di comprare Tex in quel periodo, cifra data dallo stessa Bonelli...

     

    Vi abbiamo presentato "la matematica secondo gilas2"  :laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing:

     

    (certo, non tutti avranno mollato per le storie di Nolitta. Come non tutti quei 40 hanno dato un voto buono alla storia perchè gli piace vedere Tex che fa il prepotente. Sono "prove" dello stesso tipo, molto grossolane. Solo che sono 40 contro trecentomila, e si dice che i "pochi" sono i trecentomila...)

    • Grazie (+1) 1
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  18. Ho scritto molto di questa storia. Troppo. Il problema è che l'ho fatto soprattutto all'uscita, e sul forum Tex Willer Online (TWO), ora scomparso. Quando mi sono accorto che qui non avevo mai postato in questo thread ho provato a recuperare le mie vecchie recensioni anche con la wayback machine ma non ci sono riuscito, tutto perso.

     

    Sarò quindi molto breve, giusto un "segnaposto" per "mettere a verbale" cosa penso di questa storia:  la considero una storia ignobile, che dimostra non solo quando fosse caduto in basso Nizzi, ma quanto poco davvero sapesse di Tex e quanto poco conoscesse le vecchie storie di GL Bonelli (solo in questa storia dimostra di non avere idea di dove sia davvero sepolta Lilyth e di non avere mai capito le storie di Zhenda, della Banda Dugan e la Cella della Morte).  Se ne è parlato poco però di quanto fosse ignobile, perchè subito dopo è uscita la Mefistolata che ha monopolizzato per mesi le discussioni.

     

    A livello di "spregio del cadavere di lilyth e del Giuramento" solo il recente numero 755, dopo oltre vent'anni, è riuscito a superarla.

     

    in generale, è una strana caratteristica costante di Tex il fatto che, dopo GL Bonelli, le storie "celebrative" sono quelle in cui è trattato peggio, come a celebrarne lo scempio...

  19. 14 hours ago, gilas2 said:
    23 hours ago, Black Jim said:

    Grande Fusco e certo meglio le ballerine del ricordo di Mefisto ...o del collegio! ma le critiche dei lettori a Sergio Bonelli (riposi in pace) erano pienamente giustificate: se non altro Tex avrebbe dovuto usare più classe!

    non c'era nulla da criticare in quellla scena, saranno stati i soliti quattro scassaminchia a cui non va mai bene niente

     

    "scassaminchia" = "chi fa attenzione a quello che legge e conosce Tex"...   :rolleyes:

     

    Ecco un prepotente, in un albo di Tex:

    1.jpg
    2.jpg

     

    Chiunque abbia letto anche un solo albo di Tex precedente a quelli scritti da Nolitta, sa cosa aspettarsi adesso: che Tex prenda il prepotente per il bavero e inizi a sbatacchiarlo come un tappeto. Tex ha sempre odiato i prepotenti, e funziona come la "vendetta dei deboli", facendo sentire al prepotente di turno come si sentivano le loro vittime.

     

    Ma non questo Tex:
    3.jpg

     

    Il Tex di Nolitta, nelle sue prime storie, è un odioso prepotente, quindi si unisce naturalmente ai prepotenti.

     

    Se questo per te è Tex...

     

     

    • +1 5
  20. 6 hours ago, Black Jim said:

    Domanda agli esperti: esiste una pubblicazione che ripercorra la vicenda editoriale/autoriale di Sergio su Tex e in particolare sul suo rapporto/confronto col padre?

    E, se non ce n'è una seria/approfondita, azzardo: tra casa editrice e forum vari, non si potrebbe scriverla, finché sono ancora in vita testimoni e lettori veterani?

    Non so come la pensino adesso gli eredi, ma se avesse provato a scriverla qualcuno mi sa che Sergio Bonelli l'avrebbe querelato, e non si è mai azzardato nessuno...  :P

     

    Sono comunque cose personali, che si possono pure immaginare (basta sapere la storia della famiglia, e immaginare cosa deve aver provato il piccolo Sergio quando il padre è tornato dalla svizzera con una nuova famiglia...) ma che dovrebbero rimanere private. Già è antipatico il giornalismo scandalistico sulle star di Hollywood, ma gli autori di fumetti (a parte forse Zerocalcare) non sono personaggi pubblici, e la loro vita privata non è di interesse pubblico.

     

    Di persona, Sergio Bonelli ne parlava un po', ma a suo modo, facendo battute (molto divertenti), vai a capire quanto c'era di vero e quanto era il suo gusto per la battuta autoironica.

     

    Le "tracce" che abbiamo e che ci sono rimaste sono le storie. In cui si incrociano sia il rapporto personale, sia i diversissimi gusti dei due Bonelli (con Sergio che ama gli eroi perdenti e sconfitti, e quindi il suo Tex all'inizio dovendo vincere non è per niente un eroe, anzi è antipatico, gradasso e odioso, poi per renderlo più simpatico non lo fa più davvero vincere e diventa un perdente sconfitto). E anche il "tipo" di narratore che era Nolitta: le sue storie molto spesso logicamente non stanno in piedi (pensate a quando nella Marcia della Disperazione per distanziare indiani a piedi Zagor decide di scacciare i cavalli e fuggire a piedi, o quando Tex dice che dopo tre ore le tracce di El Muerto, di una banda di gente a cavallo, saranno impossibili da seguire, senza manco vederle), si basano anche più del solito sul "gioco di prestigio" del narratore che non ti lascia il tempo di pensare, e da questo punto di vista sì, nonostante i temi, erano per un pubblico più giovane e "ingenuo".

     

    Andare a districare in queste differenze cosa è dovuto al rapporto personale, cosa sia dovuto alla differenza di stile, e cosa sia dovuto anche magari all'astio per doversi occupare di un personaggio non suo al posto di Zagor (abbandonato) e Mister No, è difficile capirlo, e oltretutto non ci serve per "valutare" le sue storie.

     

    Ma che di sceneggiare Tex non avesse proprio nessunissima voglia è evidente, anche nel fatto che l'ha fatto solo e unicamente quando costretto (prima dal padre, poi dai problemi di Nizzi) e quando ha potuto smettere l'ha fatto immediatamente, facendo persino terminare le storie a metà da altri.

    • +1 1
  21. Erano tante le cose che Sergio Bonelli odiava, anche se l'unico elenco più o meno "ufficiale", scritto da Alfredo Castelli, l'hanno potuto leggere in pochissimi (io vidi solo la copertina della mitica reliquia, una volta in visita alla redazione, ma non potemmo sfogliarla...), ci sono notizie "ufficiose" che di solito concordano (tipo l'odio per l'aria condizionata), certe parole che non si potevano usare nei titoli, etc.

     

    Però anche se è divertente che abbia usato Tex per "vendicarsi", davvero, non è da Tex fare il prepotente contro un povero prestigiatore che non gli aveva fatto niente. Avrebbe dovuto "preparare" meglio la scena, dare a Tex qualche motivo migliore di "mi ricorda Mefisto".

     

    Purtroppo, come dimostra anche "Caccia all'Uomo", quella era la visione di Tex che aveva Nolitta all'epoca: un prepotente violento e gradasso...

    • +1 1
  22. 50 minutes ago, Carlo Monni said:
    On 12/24/2023 at 9:22 PM, Diablero said:

    Il dato di Burattini è molto sottostimato perchè ha sceneggiato oltre 500 tavole ancora da pubblicare (il ritorno di SuperMike).

     

    Anche quello di Boselli, Ruju, Rauch e tutti gli altri, se è per questo. Tutti hanno scritto pagine che nel 2023 non sono state ancora  pubblicate.

    Fai mente locale. Cosa fanno gli sceneggiatori per Tex e Zagor? Dicono "sceneggio i primi 6 mesi del 2024 per ora, e poi basta, gli autori che pubblicano dopo si fermano e mi aspettano?". No, perchè solo in quel caso la tua obiezione avrebbe matematicamente senso, e la lunghezza delle storie sarebbe ininfluente...   :laugh:

     

    In realtà, la produzione degli sceneggiatori è "conseguente" a quella dei disegnatori, anche se è ovvio che a loro volta i disegnatori lavorano per produrre le tavole pubblicabili e non altre da tenere nel cassetto per anni. Mentre sceneggiava per Verni Burattini sceneggiava anche per altri, con un ritmo regolare.

     

    Quindi il disegnatore x ha disegnato al 31 dicembre 34 pagine sceneggiate da Rauch, il disegnatore B ne ha 136 sceneggiate da Burattini, il disegnatore C ne ha 76 sceneggiate da y, ...e Marco Verni ha OLTRE CINQUECENTO PAGINE già sceneggiate, che coprono quasi 6 MESI DELLA SERIE REGOLARE DA SOLE e che rappresentano OLTRE DUE ANNI DI LAVORO (quasi tre...)

     

    Se invece di essere oltre cinquecento tavole di un unica storia, erano "come normale" 3  storie da 194 pagine (2 albi), la prima sarebbe stata pronta addirittura nel 2022. Dici che l'avrebbero lasciata nel cassetto per quasi 24 mesi?

     

    ECCO dove sono le tavole "mancanti" alla produzione di Burattini nel 2023. Non è che ha ridotto la produzione.

     

    Gli altri autori hanno certamente tavole già sceneggiate che saranno pubblicate nel 2024. Ma sono compensate da quelle del 2022 pubblicate nel 2023. Mentre le tavole di Verni del 2022 sono ancora da pubblicare...

     

    1 hour ago, Carlo Monni said:

    La classifica si riferisce a ciò che è stato pubblicato non a ciò che è stato prodotto nel 2023

    Ma io non ho contestato la validità della classifica o il criterio per calcolarla. Ne ho dato una INTERPRETAZIONE, un DATO IN PIÙ che la SPIEGA.

     

    Mi dici dove avrei detto che la classifica doveva contare pagine non pubblicate?

     

    1 hour ago, Carlo Monni said:

    Seguendo alla lettera la tua logica, dovremmo togliere a Ruju le 124 pagine degli ultimi due Tex Willer perché le ha scritte nel 2018

    Quale "logica"? :blink:

     

    Piuttosto direi che in base alla tua "logica" non dovresti dare alcuna informazioni in più rispetto a quelle già date da Dime Press...  :laugh:

     

    Esempio pratico:

    "Ticci sta ancora lavorando alle tavole di Nizzi"

    "Argh! Non dirlo! Non potevamo già contarle nella classifica 2023, quindi non devi parlarne!":rolleyes:

     

    46 minutes ago, Cactus Pete said:

    Qui si vuole sminuire i meriti di Boselli... e sempre con il solito Burattini, che qualcuno vorrebbe nel podio, per chissà quale ideologia... 

    Complottohhh! :azz:

     

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