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A quanto ne so non è lui il curatore delle ristampe di Tex, tranne quelle nelle grandi storie. Non so chi sia il curatore della Tex Collezione Book, nel numero allegato in omaggio non era indicato.
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Ha messo il Carson sbagliato! (o meglio, quello... corretto!)
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Tutto normalissimo. Il primo numero è ovvio che viene distribuito in abbondanza per "farsi vedere" in edicola, così come è ovvio che (se il distributore lavora bene) il volume successivo viene distribuito in quantità più ridotta (e ne rimangono pochi dopo aver venduto a chi segue la serie, se rimangono TROPPE copie sarebbe un problema, vorrebbe dire che le vendite sono crollate) Chi fa certi commenti sembra che non sia mai entrato in un edicola in vita sua...
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Non dissentiamo tanto su questo punto, "buona" non vuol dire "capolavoro", non si avvicina non dico ai Tex di GL Bonelli ma nemmeno alle storie che faceva Nolitta all'epoca su Zagor e Mister No. Però come libero di Lanciostory sarebbe stata buona! Ed è comunque molto meglio de "L'Uomo del Texas", pubblicata su Un Uomo Un Avventura...
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OK, è un thread dedicato quindi mi dilungo di più... Ci sono due aspetti diversi: 1) È una buona storia? 2) È una buona storia DI TEX? --------------- Partiamo da Nolitta: la (2) non l'ha mai presa. Manco di striscio. Il suo Tex è un vero e proprio insulto continuo al personaggio, che se non viene mostrato come uno sbirro inflessibile e un po' fascistoide viene mostrato come un totale idiota che fa solo danni ovunque vada (è un classico delle storie di Nolitta che chi si fida di Tex finisca sempre male, e che alla fine siano altri a risolvere la questione). La (1) l'ha presa una sola volta, la prima, con "il giudice Maddox", ed è proprio la storia in cui Tex viene più stravolto e reso irriconoscibile. È la storia di uno sbirro ottuso e credulone, ligio solo ai regolamenti, che crede ciecamente all'autorità, che impara a costo della vita di un povero ragazzo quanto le autorità siano crudeli e sadiche (Maddox non ha alcun movente economico, proprio gli piace impiccare i capelloni... quanto si vede che è una storia del 1975...). C'è un arco narrativo, una presa di coscienza, è l'UNICA STORIA COMPIUTA CON UN SENSO scritta da Nolitta su Tex. Anche se con Tex non ha proprio niente a che fare. Poi forse si auto-corregge e va meno "a ruota libera", cerca di metterci un Tex più somigliante e meno sbirro... ed è un disastro, per renderlo meno "celerino servo del potere" lo rende un imbelle eternamente indeciso francamente irritante, e le storie perdono ogni senso, sono lunghi polpettoni in cui questo imbelle amleto de' no'altri gira facendo disastri, provocando la morte di innocenti, beccandosi butte in tasta, facendo idiozie una peggio dell'altra, in albi che sembrano fatti apposta per far infuriare chiunque tenga a Tex. Con "il giudice Maddox" se ti scordi che è Tex hai un protagonista che impara, ha un arco narrativo, raggiunge un illuminazione, finisce meglio di come ha cominciato, gli eventi della storia hanno un tema e un senso: hai una storia che parla di qualcosa. Con "El Muerto" ha un tizio che vaga facendo errori su errori per evitare di accettare una sfida a duello, altri ci rimettono per le sue boiate e lui stesso deve venire salvato, fanno alla fine il duello che potevano fare a pagina 5 evitandoci quella lagna insopportabile, e lui vince come sapevano dall'inizio tutti i lettori con un età superiore ai 5 anni. Fine. Sarebbe una storia questa? Cheyenne Club: hai un isterico che fa cose senza senso per pagine e pagine di allungamenti brodi insopportabili, arriva alla fine che ammette che non serve a nulla e non può fare niente, ma arriva la cavalleria a fare il suo lavoro. Ma è una storia o una presa per il ####? ----------- Nizzi: dopo la crisi si può fare un discorso simile a quello di Nolitta, ma andando addirittura in peggio: quasi tutte le storie sono proprio brutte e insensate, unendo l'astio per il personaggio a una scrittura tanto sciatta da risultare dilettantesca Prima della crisi, in generale c'è una cura molto maggiore nella scrittura, non ci sono le paginate di "bang bang ahh" e gli albi fatti con il minimo sindacale di bistecche, patatine e vecchio cammello, ma c'è comunque una rappresentazione inaccettabile di Tex, visto comunque come un rimbambito incapace di capire alcunché se non gli viene spiegato da un origlione e che si salva da agguati dove gli sparano in 20 da tre metri perchè "tutti lo mancano", cioè in generale non c'è per me una vera differenza sostanziale, non è un "altro Nizzi" come dicono molti suoi fan: era lo stesso Nizzi che però ci metteva un minimo di impegno in più. Quindi si passa comunque da storie davvero brutte a storie "accettabili se ti scordi che quello dovrebbe essere Tex", sempre per lo stesso motivo: FANNO RIDERE (Nizzi è un autore comico, non avventuroso). (Per capirsi, Fuga da Anderville è nella prima categoria, sarebbe una fetenzia anche se quello non fosse Tex), specialmente all'inizio ancora ci sono storie scritte bene quando sono COMICHE e quando deve SOLO RIDICOLIZZARE TEX: la storia assurda in cui Tex si lascia prendere per il naso da tutti e con motivazioni ridicole "organizza" (in realtà manco il piano è suo) una "evasione da Alcatraz" per Barbanera che pare presa da una comica di Ridolini, FA RIDERE. Insomma, FUNZIONA. Ci metti Jerry Lewis al posto di Tex, e sarebbe una sceneggiatura per un film, "il ranger picchiatello" Quindi: post-crisi, una roba inaccettabile e il vero grande errore di Sergio Bonelli, l'averlo mantenuto su Tex in quelle condizioni, addirittura strapagandolo per fargli scrivere nonostante non ne avesse voglia. Pre-crisi, storie inaccettabili fatte comunque meglio alternate a storie comiche scritte meglio che funzionano su al posto di Tex ci metti Jerry Lewis. Prima della crisi però compare una terza categoria di storie che non compare più dopo la crisi: storie di Tex accettabili. Con questo intendo che nessuna di esse può minimamente avvicinarsi alle storie di GL Bonelli, e NON SOLO per la centratura del "personaggio" Tex, ma proprio in generale come storie, meno geniali e molto più "manieristiche", ma funzionano. Di solito c'è un motivo (Tex e Carson sono periferici e non influenzano la trama principale, per esempio, come nel Texone di Ortiz). Sono rare, e se dovessi fare un titolo di esempio farei proprio quello: il texone di Ortiz. Che è il titolo che ti avrei citato brevemente nel thread dove avevi fatto la domanda sull'esistenza di storie di Tex accettabili da parte di quel duo di ammazza-Tex... Non le ritengo la prova che Nizzi potesse scrivere in generale storie con un Tex "protagonista centrale" accettabile, ma che con maggiore capacità e impegno e più varietà nei temi e nelle trame, gli uscivano delle volte storie in cui la sua rappresentazione di Tex non dava tanto fastidio (un altro esempio è il primo almanacco, anche quella una storia in cui Tex è una comparsa: fa un sacco di boiate e il suo piano è insensato, ma visto che il fulcro della storia è il racconto del vecchio Trapper, delle boiate che fa Tex non te ne accorgi, non ci fai caso) (storicamente, ritengo che all'inizio queste storie dove Tex veniva gabbato o perdeva furono viste da molti lettori come semplicemente "più originali" e "più varie", prima di rendersi conto che non era originalità, ma lo rappresentava davvero sempre così...)
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Uscita numero 186 della racconta anastatiche della Gazzetta, che contiene le strisce Serie Mefisto numero 20, 21 e 22. Si tratta della storia in appendice, "L'Uomo di Yuma", che viene pubblicata a puntate a tre strisce per volta. In un tutti e tre gli albi, la seconda striscia delle tre è identica alla prima, tranne che per il titolo in alto ("L'Uomo di Yuma") che compare solo nella prima striscia.
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Ma non è una cosa che ho tirato fuori per questo albo, perchè "non potevo criticarlo, quindi critico gli altri" (e poi la settimana prossima con più tempo una osservazione comunque te la faccio... ) È una cosa che ho già detto in diversi thread: che nella serie REGOLARE di Tex (esclusi quindi Bis, Tex Willer, Texoni, cartonati, etc.) non c'è stata una storia che io possa definire "bella!" dal 2019!. Il che non significa che non ci siano state storie con un voto finale positivo: ma sono storie "meh", "sì, carina ma un po' deludente sul finale", "la sufficienza gliela diamo, vabbè", soprattutto nei primi anni (poi si è spalancato il precipizio e fra nizzate inqualificabili, tamarrate supereroistiche e innaturali dialoghi riepilogativi da tempo per me non si passa la sufficienza, in un calo continuo e progressivo). Nulla di questo è nuovo, pensavo di aver già annoiato mezzo forum a ripeterlo, si vede che tu eri nell'altra metà!
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Paradossalmente (visto che ho chiesto io a chi la possiede), io ce l'ho. Solo che è in una posizione "stratificata" che richiederebbe ore di lavoro per raggiungerla (le strisce le compravo quarant'anni fa, sono materiale che non sta in libreria, sia per la delicatezza che per il formato, sono quindi inscatolate ben protette e messe via dall'epoca, ci sono quaranta anni di altri fumetti sopra e davanti a quelle scatole...). Qualcuno diffonda il verbo anche nel forum vintagecomics, lì sicuramente una serie così relativamente "comune" ce la dovrebbero avere in tanti...
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Ho controllato anche le mie, non ci avevo fatto caso perchè sono in ritardo con le letture. Le strisce (e SOLO LE STRISCE, non le testatine con il titolo sopra) sono identiche. il fatto che la pagina non sia ripetuta davvero identica esclude l'errore di stampa in tipografia. un errore di impaginazione? Ripetuto tre volte? E poi leggendo la storia, non sembrano "mancare" tavole... che cosa strana... Qualcuno ha le strisce originali per fare un confronto?
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Ti consiglio di leggere la mia domanda in questo thread del 23 febbraio 2021 e la risposta di Carlo Monni, ci trovi le risposte...
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"Quella è una vaccata di storia!" G.L. Bonelli, intervistato nei primi anni 80 dal futuro caporedattore della Bonelli e altri, che nell'occasione criticano anch'essi ferocemente la storia!
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Leggo sia fumetti in b/n che a colori, indifferentemente, ma ogni fumetto ha il suo "mondo" e quello di Tex è in b/n. Vederlo nel color con la camicia giallo canarino fa ridere! In generale, il colore mi piace solo quando il fumetto è DAVVERO concepito per il colore (la maggior parte degli albi a colori non lo sono, il disegnatore sotto ha disegnato in b/n e il colore copre e basta), e ovviamente in base ai risultati (e da questo punto di vista, dire "a colori" accomunando gli acquerelli di Gipi con le passate di photoshop della CSAC non ha senso, non hanno nulla in comune) La griglia è SEMPRE più chiara e comprensibile. Se fai un fumetto "popolare", le "invenzioni grafiche" che rendono difficile per il lettore non abituato il capire cosa succede prima o dopo, te le devi scordare. Lo scopo è COMUNICARE, non fare sfoggio di bravura. (certo, se invece vuoi fare un opera personale non te ne frega nulla se vende poco, fai benissimo as farla come vuoi)
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Sull'idea che GL Bonelli abbia fatto sposare Tex per ottenere Kit, ho già detto la mia in un altro thrwad: [Bufale Texiane] Lilyth serviva solo a far nascere Kit? FALSO! (non è per riaprire la discussione, in quel thread ne abbiamo già discusso ampiamente, ma per indicare dove si è spostata questa discussione)
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Ristampe e censure: tuttotex - nuova ristampa - classic
Diablero replied to Immanuel's question in Domande dei lettori
Letizia, rispondo qui anche ai post nell'altro thread sempre sul tema "anastatiche", e su affermazioni (scusami, davvero strampalate) sul fatto che solo l'edizione originale può avere anastatiche, basate sul vecchio significato di "anastatica" del dizionario. Quella definizione non si applica, perchè NESSUNO più fa QUELLE anastatiche. È un processo di riproduzione e stampa estinto. E non con l'arrivo del digitale, ma da DECENNI PRIMA. NESSUNA delle serie "anastatiche" di cui si parla, persino quelle degli anni 70, è mai stato fatto con quel processo di stampa! Nessuna è "anastatica" in quel senso, quindi come potrebbe quella definizione avere la minima rilevanza su cose fatte con procedimenti diversi? "Anastatica" è come "nuvoletta" o "baloon" (palloncino), "voiceover", e tanti altri termini nati in altri contesti e con altri significati, di cui il fumetto si è APPROPRIATO, alterandone il significato per i suoi scopi. Ha quindi come parola lo stesso "legame" con il suo uso originale che ha "baloon": se guardi nel dizionario, è gonfiato con idrogeno o elio: quindi sostieni che le nuvolette nei fumetti sono per definizione gonfiate con idrogeno o elio? Ma non è una parola usabile "ad cazzum" (come ha fatto purtroppo la Mercury inquinandone temo irrimediabilmente il senso nella testa di molti giovani lettori), è una parola il cui uso da DECENNI (quasi un secolo ormai...) è standardizzato dalle consuetudini e da una "cultura condivisa", quella del fumetto amatoriale e di quelle pionieristiche case editrici come il Golden Comics Club di Piacentini, attorno a cui si è formata una cultura e una comunità. Una "cultura condivisa" tanto forte da RESPINGERE le comunicazioni pubblicitarie della Mercury e disconoscere le sue "pseudo-anastatiche" (se vai nel sito Bonelli, e cerchi i rari articoli che ne parlano, vedrai che anche la Bonelli non le definisce più "anastatiche") una edizione anastatica è una riproduzione il più fedele possibile di un albo originale. Questa riproduzione non sarà mai perfetta al 100% ma si cerca di arrivarci vicini per quanto possibile (si dice che Piacentini cercò di utilizzare anche un tipo di carta il più vicino possibile a quello originali, e in effetti al tatto le sue anastatiche somigliano molto di più agli originali) Quindi, una ristampa formato Bonelli o Book del Tex non censurato non sarebbe mai "anastatica", anche se utilizzasse i files con gli scan usati per le anastatiche. (mentre sarebbe una anastatica una riproduzione fedele del Tex Gigante non censurato degli anni 50, anche se è l'anastatica di una ristampa) Puoi dire che non sei d'accordo con quell'uso della parola, come puoi dire che secondo te, "porta" dovrebbe significare "torta" e viceversa, perchè vedi la "p" come più "dolce" della t, è un opinione legittima... ma non cambia il senso delle parole "torta" e "porta". ----------- Chiarite le difficoltà linguistiche, concordo con chi dice che sarebbe stato bello se la Bonelli avesse utilizzato gli impianti delle anastatiche, già fatti, per fare finalmente dopo 70 anni una edizione "fedele" del Tex di GL Bonelli senza le modifiche posticce fatte a posteriori da altri. Ci avrebbe dato uno straccio di motivo per comprare questa ristampa che invece lascerò tranquillamente in edicola. Ma questa, purtroppo, non è mai stata la "politica aziendale" Bonelli, non in passato e men che meno oggi: non hanno mai dato il minimo valore alle "edizioni originali" (non le avevano nemmeno in archivio) e da sempre modificano TUTTO e OGNI VOLTA, la loro idea è che il lettore cerchi sempre cose "più moderne". Piuttosto modificano ancora di più! (una concezione che fa capire quanto sono "vecchi dentro", è un idea del mercato da anni 90 del secolo scorso, in un periodo in cui TUTTI stanno riscoprendo le edizioni originali non censurate, li fa sembrare dei dinosauri in via di estinzione) Aggiungici che, dentro la Bonelli, purtroppo c'è da tempo una idea strisciante che il Tex di GL Bonelli sia un personaggio "vecchio e superato" (è incredibile come dimostrino stupore ogni volta che straccia come vendite i loro "fumetti moderni al passo con i tempi", ai tempi della CSAC si erano convinti che fosse merito del colore...), che dimostra come abbia ormai perso completamente il contatto con i reali gusti dei lettori... -
Sono caduto nel tranello psicologico di Borden. Ho letto tutto l'albo pensando con timore "adesso ci mette una ret-con, l'ha detto che ci sarebbe stato qualcosa che mi avrebbe fatto odiare la storia", girando ogni pagina temendo il peggio. Così quando sono arrivato alla fine, superando quei wall-of-test spiegazionistici nei balloon che ormai fanno impallidire i miei post, sono pure rimasto sollevato! --------- La storia complessivamente mi è piaciuta (se si mantiene così sarebbe per me la migliore storie di Boselli sulla serie regolare da anni, anche se non era una gara difficile...) ma è davvero troppo presto per giudicare. Non condivido l'entusiasmo che vedo, anche perchè, per l'effetto "prime 110 pagine di un maxi", la narrazione è anche più dilatata del solito e nel primo albo sembra stiano ad allungare il brodo. Ma appunto sarebbe ingeneroso criticare la storia come se quelle pagine fossero state pensate per la serie regolare. Sto leggendo la storia man mano (anche se con calma e in ritardo) ma la giudicherò complessivamente dopo averla letta tutta insieme come sarebbe stato nel maxi.
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Mefisto, Gran Personaggio E/o Gran Cattivo?
Diablero replied to TexFanatico's topic in La Serie e i Personaggi
Al momento, direi "DIO CE NE SCAMPI E LIBERI!" Purtroppo, anche Boselli ha dimostrato di non saperlo "gestire" come villain (riguardo agli altri autori... lo sapevo già, ma confesso che con borden avevo grandi speranze. Deluse, alla fine). Certo, non è arrivato a dipingerlo come un vecchietto mattacchione che fa scherzi nascosto in un retrobottega, come altri, ma l'ha trasformato in un supercriminale marvel con la lista dei poteri che vuole conquistare il mondo. Dov'è finita la follia, la maestosità, l'atmosfera? Svanite nel nulla... Non era solo GL Bonelli. Villa lo raccontava ai tempi della Mefistolata, di come si era accorto che raggiungere la caratterizzazione fra follia e minaccia creata da Galep era difficile (all'epoca lo spinsero a amplificare la follia, una decisione bacata fra tante bacate in una storia bacata da dimenticare). E fosse solo Mefisto... Mefisto come personaggio si porta dietro un MONDO, un mondo di demoni, di creature che solo GL Bonelli e Galep potevano rappresentare. Quando ci ha provato il pur bravo Civitelli... sembravano i mostri di un manuale di Dungeons and Dragons! (e non ha aiutato Boselli che... li ha trattati in pratica come mostri del Monster Manual di D&D, con elenchi di abilità, limitazioni, debolezze... poco mancava che gli assegnasse anche i Punti Ferita necessari per abbatterli!) (Per una analisi più dettagliata della differenza fra Galep e Civitelli nelle storie Horror, vi rimando a questo post in un altro thread, e in generale a tutto quel thread, sulla prima volta che Civitelli ha disegnato Mefisto e Yama e contiene vari confronti) In generale, sulla base delle storie che ho letto... direi che è meglio che sia Boselli che Ruju che altri si tengano ben lontani dalla magia "vera" su Tex. Ruju è ancora più "Marvel e DC" di Boselli, si è visto che riempirebbe la serie di streghe e mostri iperpotentissimi, campi di forza antiproiettile... no, davvero, è meglio che non mettano più magia "vera" in nessuna storia. (Anche per non annacquare ulteriormente l'unicità di Mefisto) È meglio che se hanno bisogno di "arcinemici" ne creino di nuovi, più sulle loro corde e più adatti a Tex (si spera) -
Propongo una petizione per spostare tutte le varie "origini di" dei personaggi di Tex su Zagor. Così facciamo contentissimo Burattini e noi possiamo tranquillamente ignorarle...
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Sul linguaggio: Tex non ha mai parlato come "là fuori fra la gente". Pensate che nel 1948 gli italiani si salutassero con "vecchio cammello" o "satanasso"? E anche a livello di epiteti, chi direbbe davvero "miserabile sacco di rispettabile immondizia"? Se Tex "parlasse come si parla al giorno d'oggi", cosa avrebbe detto nel corso degli anni ai cattivi? "str##zo?" "Pezzo di ###da?" Sarebbe stato questo gran miglioramento? Avrebbe fatto vendere più copie? C'era questa "teoria" che sosteneva che il "voi" bonelliano era desueto e teneva lontani i lettori. Teoria direi totalmente smentita visto che le testate che hanno cambiato sono crollate nelle vendite e le nuove sono fallite. Forse sfugge ancora che la maggior parte dei lettori nel fumetto cerca di EVADERE dal mondo che ha attorno. In cerca di eroi che sparano meglio, picchiano meglio, e... parlano meglio! (non ne senso di eloquio forbito, ma di dialoghi DIVERTENTI o DRAMMATICI, più di quelli della vita reale) Questa è una caratteristica di praticamente tutti i fumetti di grande successo. (direi "tutti" visto che non ricordo eccezioni, ma non sono sicuro di non dimenticarmene qualcuno quindi dico "quasi tutti". Come già detto, il linguaggio su Topolino era assolutamente non naturale, con effetti comici memorabili. Dylan Dog con "giuda ballerino" e le battute di Groucho vi pare realistico? E oggi, persino Zerocalcare, fa largo uso di torpiloquio "moderno"... ma guardate come sono costruite le frasi e come inserisce anche lui termini totalmente desueti. No, l'idea che un lettore non compri un fumetto se non "parlano come lui" non solo è destituita da ogni fondamento, ma è proprio dimostrato il contrario: avere un PROPRIO linguaggio, riconoscibile, è una delle cose che, se fatta bene, fa vendere di più. Inoltre, quando leggi un fumetto entri in un mondo. Che deve essere RICONOSCIBILE. Certo, nel tempo si evolverà, perchè anche gli autori cambiano, ma si deve cercare di mantenere quella RICONOSCIBILITÀ che è essenziale. Io ho smesso di leggere Zagor non solo per le storie, ma soprattutto perchè "non riconoscevi più" Zagor. E di leggere le avventure di uno sconosciuto con un costumino e un amico messicano, che non conosco e con cui non ho alcun rapporto affettivo, non me ne frega niente. Non ci spendo soldi. Perché dovrei spendere soldi per un ranger che non mi ricorda nulla, che non conosco, e con cui non ho alcun legame? Perché dice "lei" al posto del "voi"? andiamo, dai, mi dispiace per chi ci rimane male per la derisione ma... davvero, fa ridere. Alla fine di tutto questo pippone, come lo rilanci Tex, davvero? CON STORIE MIGLIORI. Davvero. È così semplice. Si è visto tantissime volte, e funziona sempre così. GL Bonelli quando è arrivato a 800.000 copie mensili? Quando è uscito il film? No, certo, all'epoca le vendite crollavano. Il boom lo ebbe quando Tex raggiunse il massimo livello qualitativo. Quando ha speso Zerocalcare in pubblicità, per passare da uno sconosciuto che si autoproduceva fanzine all'autore italiano più venduto in assoluto? ZERO. Tutto passaparola. Anche oggi, cosa sono le copertine delle riviste se non un "passaparola" a livello più ampio? I lettori ne parlano e crescono (è passato da 500 a 50.000 copie prima che qualunque giornale si accorgesse di lui), a quel punto "fa notizia" e ne parlano i giornali, e poi ne parla la TV. Pensate che Bonelli le abbia pagate tutte le copertine che fecero ai tempi con Dylan Dog? Che fossero spazi pubblicitari? Certo, oggi il fumetto è in calo proprio come prodotto e come visibilità, e ne parlano più tanto (anche qui è emblematico il caso di Zerocalcare: è finito sulle copertina quando ormai già vendeva cifra incredibili, perchè "faceva i disegnetti", mentre pubblicano articoli su libri che vendono un decimo...). Difficile trovare nuovi lettori. Ma ne hai praticamente milioni che conoscono già Tex (quindi se non glielo snaturi non hai bisogno di spiegare chi è) e che hanno mollato. Quando uscì il volume di Zagor dei classici di Repubblica, vendette più dello Zagor in edicola, cioè i lettori interessati a RILEGGERE lo Zagor classico, in un volume una tantum economico, sono stati di più di quelli che compravano regolarmente l'albo inedito in edicola. QUELLO è lo spazio rimasto per un "rilancio" di questi personaggi, e l'unico rilancio possibile è "tornare a farli come quando li compravano".
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l'errore sta nella domanda. "Rilanciare". Come se fosse una bevanda gassata, o una località turistica. È una domanda indice di una mentalità "da reclame su canale 5" (e purtroppo quasi tutti gli italiani hanno una visione delle vendite di questo tipo: siamo stati governati tanto tempo da un piazzista e dai suoi sodali che pare scontato che "con il giusto marketing vendi frigoriferi da 50.000 euro l'uno agli eschimesi". Ma no, non è così: se ci provi vai semplicemente a fallire... Tu puoi anche spendere centinaia di milioni di euro in una propaganda martellante, e per un mese funzionerebbe: dammi un budget da 200.000.000 Euro, ti compro tutti gli spazi pubblicitari che posso, servizi che fanno vedere tutti i più grandi divi e i calciatori di serie A che leggono Tex e dicono che è il segreto del loro successo. Il numero di quel mese di Tex lo vendo a un sacco di gente. Un numero. uno solo. Poi non lo leggono e se lo leggono si annoiato. Ci ho guadagnato un millesimo di quello che ho speso e dopo un mese non serve più a niente. Per tenere su un fumetto, non ti serve un boom di un mese (che scaccerebbe pure i vecchi lettori che non lo trovano in edicola). Ti servono lettori REGOLARI a cui PIACCIA QUEL FUMETTO abbastanza da spendere una cifra FUORI MERCATO per avere tutti i prossimi numeri. Ma per fortuna... LI HAI GIÀ. Anzi, essendo il mensile più venduto in Italia, NESSUNO NE HA PIÙ DI TE. Prima di pensare a "rilanciare" con spese folli pubblicitarie, influencer, e tutta la fuffa che si porta dietro il termine "rilanciare", sarebbe il caso di preoccuparsi di NON SCACCIARE I LETTORI CHE HAI GIÀ. Quindi: 1) Non scacciare via i lettori. Non schifarli, non deluderli, non annnoiarli. Questa è la base di partenza. Perchè saranno i lettori stessi che ti devono trovare man mano il ricambio generazionale, con il passa-parola e facendo leggere Tex ai figli. Sistema CHE HA FUNZIONATO BENISSIMO PER DECENNI (pensi davvero che Tex sia arrivato a 800.000 copie di vendita solo con l'inedito negli anni 70 perchè ha fatto pubblicità in TV?) 2) passa alla fase successiva: non basta più avere storie che non deludano, se vuoi che parlino di te, devi fare storie ENTUSIASMANTI, di cui i lettori PARLINO CON ALTRI. 3) Sviluppa la fedeltà alla casa editrice, sviluppando una "narrazione", una "storia", come aveva fatto Sergio Bonelli, che faccia sentire il lettore come "parte di quella storia" e non una vacca da mungere. Tex, insomma, avrebbe bisogno di politiche totalmente opposte, contrarie, a quelle che sta facendo adesso la Bonelli. La Bonelli con le sue attuali politiche ha mandato via fra il 2021 e il 2023 tre milioni di lettori. Dato ufficiale dichiarato dalla stessa Bonelli. Bene: rovescia il dato: se non li avesse mandati via, matematicamente sarebbe stato come acquisire tre miloni di nuovi lettori. Matematicamente, non perdere una copia equivale a perderla e a guadagnarne un altra. Ma non perderla è più facile e costa meno. È questo quello che non capiscono quelli che pensano che la strada giusta sia quelli dei "rilanci" alla Dylan Dog, Mister No, Nathan Never, etc, indifferenti al totale disastro che causano ogni volta quei "rilanci"... Però è ovvio che per fare la fare (2), devi avere gli autori in grado di farlo. Li ha la Bonelli? Anche qui, matematicamente, proprio: se non li ha... ma che rilanci a fare? parti in guerra con i fucili che sparano tappini?
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Ecco. Qui hai già la tua risposta. Qualcuno (Recchioni) ha seguito in parte le tue idee su come "rilanciare" Dylan Dog. E invece l'ha AMMAZZATO! Con le idee che hai espresso in questo thread, era prevedibile che ti piacesse la "novità" Recchioni: continuity! Arcinemici! Smartphone! Universi paralleli! Crisis on infinite Dylan Dog! un Nuovo Universo! Ma anche il Nuovo Universo originale, il primo, della Marvel negli anni 80, fu un flop totale. La sai la storia della "New Coke"? Se ne parla ancora? All'epoca fece rumore (e mi ricordo ancora gli italiani che prendevano per il #### gli americani con le foto mentre bevevano la "vecchia" coca cola che da noi si trovata ancora. Un totale disastro commerciale, che si dovrebbe studiare nelle scuole di marketing (e penso che si studi) Chi comprava Coca Cola, non comprava coca cola. Non comprava una bevanda. Comprava un legame con il suo passato, con la sua vita, un oggetto che aveva un valore simbolico ed emotivo fortissimo. Arriva un ingenuo dirigente convinto che "con un nuovo sapore venderemo di più". il risultato fu una catastrofe tale che la Coca Cola company dovette precipitosamente tornare sui suoi passi fra le risate di tutto il mondo. Questo con la Coca Cola: FIGURATI CON I FUMETTI! Se compro Coca Cola voglio Coca Cola, non una "recchion-Cola" dal gusto "moderno! Hip! Swang! Trap! Bop! Cool!" Alche il semplice fatto di leggere un fumetto, oggi, è una ribellione anti-moderna. La carta oggi è VECCHIA. Leggerla è una consapevole rivolta contro la modernità. E tu la vuoi "più moderna"? Connivenza col nemico! Se volessi una cosa "moderna" mi guardo i podcast su youtube! La carta non sarà MAI "moderna!" ---------- La PRIMA COSA dovrebbe essere "non perdere i lettori che hai già". Perché NON NE TROVERAI MAI ALTRETTANTI. Sono lettori in un numero assurdo per gli standard odierni: oggi anche parlare di "giovani" nel marketing fa ridere: I GIOVANI SONO IN VIA DI ESTINZIONE E NON HANNO SOLDI (certo, hanno paghette altissime rispetto ai nostri tempi, ma i vecchi sono quelli che hanno DAVVERO i soldi, loro DANNO la paghetta). Guarda le pubblicità in TV e nelle riviste: sono rivolte ad anziani. I soldi da spendere li hanno gli anziani, quelli andati in pensione con il retributivo, con le paghe pre-Euro. Con i prezzi che hanno oggi i fumetti, solo i vecchi possono permetterseli. Vuoi prendere nuovi lettori? OK, quello è il lavoro dei personaggi NUOVI. Crea NUOVI personaggi, e vediamo se riesci a "prendere il pubblico giovane". Come dice Zerocalcare, "accetto lezioni su come si sconfigge il fascismo solo da persone che hanno sconfitto i fascisti". Quindi, allo stesso modo, dovremmo accettare eventuali "ammodernamenti che picciono ai giovani" solo da autori che hanno dimostrato di saper fare fumetti che piacciano ai giovani. Quanti ce ne sono adesso alla Bonelli? ZERO. Non riescono da anni a fare nuove serie che vendano. E secondo te che affetto avrebbe un loro "ammodernamento" di Tex se non ... non far vendere più nemmeno Tex? Se compro Coca Cola, voglio Coca Cola. Se compro Tex, voglio Tex. (E per questo ho smesso di prendere i Tex degli autori che... non mi danno Tex! Sarebbe come comprare Coca Cola da gente che ogni volta dentro la bottiglia ci mette acqua sporca...)
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Stavolta almeno sono stati coerenti. Se piangi miseria, e poi mi fai "omaggi" ben poco graditi (addirittura collezioni da completare comprando due volte lo stesso albo) mi sento vagamente preso per il...
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[762/764] Il Mistero del Monte Rainier
Diablero replied to Sam Stone's topic in Le Storie dal 701 al 800
Ma... ma.. praticamente lo hai detto tu qui! https://texwiller.ch/index.php?/topic/5155-tex-willer-n-24-28-i-razziatori-del-nueces/&do=findComment&comment=162638 (non che hai voluto "dimostrare", ma il fatto che quello di GL Bonelli era un errore) Ti tocca auto-coprirti di pece e piume! -
[762/764] Il Mistero del Monte Rainier
Diablero replied to Sam Stone's topic in Le Storie dal 701 al 800
Sono cose opposte... GL Bonelli scriveva "a braccio", quindi capitava che nelle sue storie l'avventura prendesse strade impreviste e spunti iniziali venissero poi ignorati (tipo la famosa pianta alla finestra de "il passato di Tex", che Borden si è sentito in dovere di "correggere" come un errore di sceneggiatura, perchè le storie devono SEMPRE essere prevedibili...). Non erano "pianificate a compartimenti" per costruire uno forma di narrazione sperimentale a tavolino... Ma uno dei suoi pregi era la semplicità, il fatto che anche in storie con cinquanta personaggi con un nome e un ruolo (e ho fatto l'esempio di una della sua storie per farlo notare) il lettore non avesse difficoltà a seguire tutto, senza bisogno di spiegargli ogni cosa tre volte. Di "GLBonelliano" questa storia non ha NIENTE (e va addirittura contro la volontà dello stesso GL Bonelli, facendo tornare di nuovo gli stessi alieni per COSTRINGERE stavolta Tex ad accettare che sì, sono alieni, con la cocciutaggine di voler "dimostrare" che GL Bonelli all'epoca "aveva sbagliato") -
[762/764] Il Mistero del Monte Rainier
Diablero replied to Sam Stone's topic in Le Storie dal 701 al 800
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Non proprio, alcune censure rimasero, e in alcuni casi ci sono modifiche ulteriori. È più esatto dire che Tesah è di nuovo senza pantaloni, ma purtroppo la scelta all'epoca non fu "filologica" di ripristino dei disegni originali ma piuttosto la prosecuzione dell'ossessione di un edizione "definitiva", ossessione senza fine che dura nei decenni (se pensi che le tavole sono state poi modificare anche per la Nuova Ristampa e persino per la CSAC...) A questo proposito, immagino che la versione ristampata qui sia la versione CSAC senza colori, non quella della Nuova Ristampa: qualcuno che conosce le differenze potrebbe confermare? (Temo che possa essere di nuovo una ennesima versione con nuove modifiche...) A parte questo, il fatto che siano state finalmente ripristinate le bellissime copertine originali e l'eleganza della costa bianca con scritte azzurre sarebbe un punto a favore di questa ristampa... ...ma non hanno resistito alla tentazione...