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[Strisce Anastatiche di Tex]
Diablero ha risposto nella discussione di Diablero pubblicata in Strisce Anastatiche di Tex
Adesso bisogna solo capire perchè la Gazzetta e la SBE danno un numero di uscite diverso... -
[Strisce Anastatiche di Tex]
Diablero ha risposto nella discussione di Diablero pubblicata in Strisce Anastatiche di Tex
La Sergio Bonelli Editore dà informazioni diverse!!!!! https://www.sergiobonelli.it/tex/2025/06/27/gallery/le-strisce-di-tex-1026191/#1 1 luglio 2025 L'ottimo riscontro di pubblico ottenuto dall'iniziativa di RCS, Gazzetta dello Sport/Corriere della Sera, ha prodotto il risultato che tutti gli appassionati si auspicavano: la collana Tex a Strisce, inizialmente annunciata in 197 uscite, proseguirà fino al suo naturale completamento! Il piano dell'opera, infatti, prevede ora di giungere a 326 uscite totali, andando dunque a pubblicare tutte le strisce che compongono la Collana del Tex. Una volta conclusa la XXIII serie Dakota, si proseguirà con le successive: Città d'Oro, Drago Nero, Alabama... e così via, fino a raggiungere le ultime strisce, originariamente presentate nel 1967 tra le uscite della Serie Rodeo. ------------ Secondo questo annuncio, sono 326 uscite, quindi si dovrebbe proseguire con 3 strisce ogni volta (totale 326 x 3 = 978, meno le 6 inedite sono 972, quindi ci sarà un uscita con quattro strisce (credo l'ultima delle spillate) e le brossurate saranno ancora a tre per tre! Gaudio! -
[Strisce Anastatiche di Tex]
Diablero ha risposto nella discussione di Diablero pubblicata in Strisce Anastatiche di Tex
Tex finora sono circa 195 uscite settimanali, quindi in tutto 973,05 Euro spalmate in 195 settimane cioè 3 anni e 9 mesi, circa 260 Euro all'anno. Può sembrare tanto se si fa il confronto con il prezzo dell'ultima ristampa, la Tex Classic, che ristampa 6 strisce ad albo per 4,50 Euro (e quindi per le stesse storie ristampate finora in anastatica avresti speso "solo" 440 Euro), ma a parte che non c'è proprio paragone per il prodotto, veste, fedeltà incensurata, etc bisogna dire che per un edizione anastatica questi prezzi sono BASSISSIMI. Per gran parte della mia vita, le anastatiche sono state un miraggio, essendo pubblicazioni amatoriali costavano UN BOTTO, certo, molto meno degli originali (e infatti fino agli anni 80 ho comprato gli originali, poi i prezzi sono andati alle stelle e non ho più potuto permettermelo), ma le piacentini spillate costavano più di 6000 lire a striscia più di 20 anni fa, cioè PIÙ DEL DOPPIO DI UN ALBO BONELLI, come se oggi una striscia costasse più di 12 Euro! Quindi, all'epoca pure le anastatiche COSTAVANO TROPPO, presi giusto le primissime serie perchè il fascino del "non censurato" era troppo forte... poi tutte le altre le ho comprate USATE nell'arco di VENT'ANNI cercando l'occasione su ebay! Aspettando per anni e anni "l'occasione del secolo!" (e il fatto che CI SIA RIUSCITO, e che alla fine contando il fatto che ho preso "occasionissime" a prezzi stracciati di blocchi di molti numeri rivendendo poi i doppi, e con i soldi dei doppi rivenduti alla fine me le sia fatte praticamente gratis, spiega anche perchè sia stato felicissimo di avere questa nuova edizione... se avessi preso le piacentini a prezzo di listino spendendo un rene magari a vedere i prezzi di questa mi sarebbero girati i cosiddetti... ) Oggi, grazie allo "sdoganamento" delle anastatiche, prodotte per il grosso pubblico, i prezzi sono molto più bassi (e purtroppo si sono buttati nel settore anche con operazioni malfatte e discutibili come quella di Alan Ford), e le anastatiche sono a portata di (quasi) tutte le tasche! P.S.: io e altri miei amici erano quasi vent'anni che dicevamo, parlando anche con editori o redattori, che ci sarebbe stato il pubblico per pubblicazioni anastatiche... ricevendo risposte condiscendenti e snob da parte di questi "addetti ai lavori" secondo cui "a nessuno interessava quella roba vecchia", mentre questi stessi proponevano "fumetti moderni" che sono stati un flop dietro l'altro... -
[Strisce Anastatiche di Tex]
Diablero ha risposto nella discussione di Diablero pubblicata in Strisce Anastatiche di Tex
Sì, avevo scritto apposta delle 6 inedite per aggiungerle... e poi mi sono scordato di aggiungerle! Dopo 275 uscite settimanali da tre strisce si arriverà a 825 strisce, tolte le 6 inedite aggiunte all'inizio sono 819 strisce anastatiche, le spillate sono 820, ne mancherebbe una. Quindi: Uscita da 1 a 275 : contengono 6 strisce inedite e 819 anastatiche spillate. Se le uscite complessive sono 351, e nelle ultime 75 (dalla 277 alla 351) mettono 2 strisce brossurate, ne ristampano 150. Le strisce brossurate sono in tutto 153, ne rimangono fuori 3 Quindi, IPOTESI: Uscita da 1 a 275 : contengono 6 strisce inedite e 819 anastatiche spillate. Uscita 276: contiene l'ultima spillata + 2 brossurate Uscita 277: contiene 3 brossurate. Uscite da 278 a 351, sono 74 uscite, 2 brossurate l'una, sono 148 brossurate (portando il totale a 153) Spero che, pur mettendo due albi invece di te (ma sono 2 albi da 80 pagine e non da 40) il prezzo rimanga lo stesso e non aumenti fino a raggiungere quello di Zagor, che ha meno pubblico... -
[Strisce Anastatiche di Tex]
Diablero ha risposto nella discussione di Diablero pubblicata in Strisce Anastatiche di Tex
Le strisce spillate sono 820 (826 con le 6 inedie aggiunte all'inizio), pari a 273 uscite settimanali + un terzo (una striscia in più), se sono 351 uscite ce ne sono 77 in più + quello che rimane della 274. Per ristampare 153 strisce. Ce ne stanno appunto 2 ciascuna ma i conti non tornano esatti... che si siano decisi a ristampare qualche striscia che gli era venuta male? Ristamperanno altro? Mistero... -
[Texone N.41] Ben il bugiardo
Diablero ha risposto nella discussione di MacParland pubblicata in Le storie inedite
Anche questo, la Marvel l'ha già fatto... Non so chi di voi comprava negli anni 70 una rivista con storie di Hulk "fuori continuity" basate sul telefilm, edizione italiana di un magazine lanciato dalla Marvel per sfruttare il successo della serie TV... anni dopo, per giustificare storie fuori continuity e una caratterizzazione "strana", in una storia di Hulk "normale" si scoprì che quelle storie erano una serie TV anche nel mondo marvel, cioè una fiction ispirata all'Hulk "reale". Visto che oggi la Bonelli copia la Marvel in tutto, magari se insistiamo a dargli questa idea, magari ci riusciamo a fargli stabilire in una storia che il Tex di Nolitta e Nizzi è quello di Ben il Bugiardo... (e anche se non lo stabiliscono loro... nel mio head-canon ormai è così! È l'unica spiegazione possibile! ) -
[Texone N.41] Ben il bugiardo
Diablero ha risposto nella discussione di MacParland pubblicata in Le storie inedite
@giulpo Rileggitele quelle tre pagine finali... "vostro padre HA CAMBIATO TUTTI I NOMI". Quindi, non ci potevano essere Tex Willer e kit Carson. "ciò che ha scritto È LA PURA VERITÀ", con il controllo successivo dello stesso Tex Willer che ne certifica l'esattezza. Quindi, in ogni caso, se il racconto "è la pura verità" non può essere diverso dagli avvenimenti reali, tranne che nei nomi. Questa è un avventura di Mex Tiller e Kit Parson? Tutto quello che sappiamo del romanzo scritto da Ben: 1) I protagonisti non si possono chiamare Tex, Carson Ben o Angela 2) Ma per tutto il resto, NON C'È NULLA DI FALSO. Ti lascio fare 1+2 per vedere dove finisce la tua teoria sul fatto che il racconto sia pieno di cose assurde perchè è Ben si sta inventando fandonie... Però ti dò atto che come difesa dello sceneggiatore, "ci sono magagne perchè evidentemente stava simulando un autore incapace che aveva scritto un romanzo con questa storia nel 1800" almeno è originale... -
[Texone N.41] Ben il bugiardo
Diablero ha risposto nella discussione di MacParland pubblicata in Le storie inedite
Penso che l'idea che il tutto sia raccontato da Ben sia un vero e proprio "viaggio in una elucubrazione mentale" per giustificare le ingenuità... e poi dicono che si guardano le storie con il microscopio quando si fanno notare cose evidenti! Per me si usa più spesso il microscopio per cercare di negarle, le cose evidenti... Fra le cose evidenti, c'è il fatto che i racconti di Ben sono rappresentati con una grafica evidente proprio per far capire che non si tratta di flashback (ne parla molto Biglia nel video de Lo Spazio Bianco linkato alcuni post fa), e ribadiscono "abbiamo fatto quello sforzo per non far confondere il racconto di Ben con un flashback o qualcosa di realmente avvenuto", cioè per non confonderlo CON IL RESTO DELLA STORIA. Che senso avrebbe avuto se tutta la storia fosse un racconto di Ben? Inoltre come finisce la storia? "Ben non avrebbe più raccontato bugie". Dire che tutta la storia è una bugia di Ben raccontata dopo gli aventi significa cancellare il finale della storia e l'intero arco narrativo del personaggio, che non avrebbe quindi imparato niente dall'aver provocato la morte dello zio con le sue bugie. Non solo quindi è una elucubrazione mentale senza basi nel racconto, ma se magari fosse vera, farebbe precipitare il livello della storia a "barzelletta" (con l'aggravante "tecnica" dell'essere anche realizzata in modo fuorviante e incoerente mostrando i racconti di Ben in modo diverso) -
[Texone N.41] Ben il bugiardo
Diablero ha risposto nella discussione di MacParland pubblicata in Le storie inedite
Magari! purtroppo è un detto bugiardo: ultimamente sto leggendo spesso Tex aspettandomi il peggio... e sono deluso lo stresso! Stavolta, per una volta, Ruju non è sceso sotto le mie scarse aspettative: è già qualcosa! (di questi tempi poi) Ora se solo la piantasse di riempire le sue storie di tamarrate... -
[Texone N.41] Ben il bugiardo
Diablero ha risposto nella discussione di MacParland pubblicata in Le storie inedite
Ruju ha diversi problemi, nello scrivere Tex. uno dei principali è... che non riesce a scrivere Tex! Cioè, non riesce a darci TEX come PROTAGONISTA, non riesce a rendercelo "vivo", a costruire davvero una vicenda sulle sue scelte: Tex nelle sue storie pare muoversi da cliché a cliché, da un "satanasso" a un "vecchio cammello", da una scena dove Tex punta le armi ma non spara mai per primo a un altra scena dove Tex punta le armi ma non spara mai per primo.. Non se è per ovviare a questo problema, o perchè proprio gli interessano molto di più gli altri personaggi, ma Ruju nelle sue storie cerca di basarsi su ALTRI personaggi che spingano la storia: cattivi "superumani" come Wolfman o il mostro del lago o il pistolero vudu (con scarsissimi risultati), o... co-protagonisti che gli interessino di più. In questa storia ne abbiamo due: uno è il "bugiardo" del titolo (un personaggio non certo originale, e "l'eroe per caso" citato da Poe già non era originalissimo, me lo ricordo solo io "Cuore che fugge" dalla Storia del West?), e l'altra è la maestrina, il tipico ritratto femminile "moderno" stile "girlboss" delle storie di Ruju. Però stavolta funzionano. E lo dico con una certa sorpresa. Pur essendo un po' un cliché (ma quale personaggio di Ruju non lo è?) nella sua indubbia abilità di cacciaballe Ben risulta simpatico. E a differenza degli altri esempi già citati, non dimostra alla fine capacità da "uomo d'azione", ma continua ad usare la sua capacità di sfornare storie per cavarsela anche contro assassini e rapitori. E anche la maestrina riesce a non diventare un manifesto ma a rimanere un personaggio tutto sommato credibile, anche se abbastanza monodimensionale nella sua assoluta determinazione. Anche i banditi, sono dei cliché ambulanti e abbastanza caricaturali, ma funzionano come minaccia temibile per Ben e Angela (un po' meno per Tex e Carson, per cui servirebbero magari avversari meno caricaturali) Però, come dicevo, devo ammetterlo: erano anni che non leggevo una storia di Ruju che non mi facesse venir voglia di scaraventare via l'albo. Questa storia magari meno "ambiziosa" (per la caratura dei cattivi e l'assenza di peculiarità supereroistiche degli stessi) rispetto alle altre recenti dello stesso autore riesce comunque ad essere leggibile e con personaggi simpatici. Purtroppo una cosa però rimane costante, il fatto che, torniamo sempre al problema di base... il problema delle storie di Tex di Ruju, è proprio il Tex di Ruju. Dovrei esserci abituato alla maniera caricaturale in cui OGNI VOLTA di fronte ad avversari armati e pericolosi si mette tranquillamente in posa plastica, con le armi spianate... e ASPETTA CHE GLI ALTRI SPARINO PER PRIMI! Ormai lo so che gli fa fare sempre questa pantomima idiota, ma no, non mi ci abituo, è insopportabile. BASTA. lo fa a pagina 28 e a pagina 221, e pagina 234 , e non lo fa a pagina 104-110 solo perchè lì fa spari "dimostrativi" stando attento a non colpire nessuno finché non gli sparano contro... Vorrei fare una preghiera al prossimo curatore di Tex, magari potremmo fare una petizione firmata... MULTARE Ruju ogni volta che mette una scena simile in un albo di Tex! Chissà che così magari non la smetta! Altro problema è il dare la precedenza alle "scene tipiche" anche quando non hanno senso. Tipo mettere la scena "tipica" di Tex al ristorante che mangia bistecche a pagina 78. una scena che "stona" spaventosamente con l'urgenza di inseguire i rapitori di Angela, che in qualunque momento potrebbero magari stuprarla e poi ucciderla per non essere rallentati. Intendiamoci: non dico che Tex dovrebbe correre dietro come un treno dietro ai rapitori sfiancando il cavallo senza mangiare o bere, è chiaro che comunque non li può raggiungere in cinque minuti di corsa e quindi può mangiare qualcosa. il problema è la RAPPRESENTAZIONE di questa cosa. Se ci venisse mostrata comunque una cena fatta in fretta, con Tex che dice che non ha tempo da perdere, farebbe ben altro effetto di quella mostrata invece nel fumetto, in cui Tex viene mostrato prendersela calma e agire quasi con una certa flemma. Il problema insomma è il tono e uno "stop" che in quel punto. Visto che poche pagine dopo (pagina 92) è lo stesso Tex a dire a Carson che devono muoversi in fretta visto che quei banditi hanno fin troppo vantaggio... (come illogicità comunque nulla batte la scena a pagina 56: i banditi hanno scorrazzato per tutta la città sparando all'impazzata, stanno inseguendo lo sceriffo per ucciderlo dopo aver ucciso il vice, sono entrati nella banca con le armi spianate... e Angela entra tranquillamente per "portare la colazione" senza essersi accorta di nulla! ) A parte questo: una certa disinvoltura nelle coincidenze per far avvenire proprio le cose che servono a Ruju (su quel ponte passano DUE CAVALLI senza problemi e poi le assi si sfasciano con il peso del solo Carson? Deve aver esagerato ultimamente con le patatine fritte... ) Ma, tutto sommati... temevo peggio. Stavolta Ruju porta a casa almeno le basi: una storia che si legge con due protagonisti interessanti. Nulla di eclatante, e probabilmente scorderò questa storia ben presto, ma molto meglio delle altre sue prove che ho letto negli ultimi anni. Dispiace che il giudizio, già non eccelso, debba essere diminuito per quei "vizi ricorrenti" che ho descritto tipo la scena-fotocopia con Tex che si mette in mostra e schiva le pallottole, giusto per "fare il tamarro": basterebbe così poco per evitarle, e invece le infila in ogni singola storia... Ma vabbè, il texone l'ho preso ovviamente per i disegni di Biglia, ero rassegnato alla solita storia di Ruju e invece è stata meglio di quello che mi aspettavo, pur non essendo nulla di speciale: pretendere che non ci mettere proprio nessuna delle sue "scene tipiche" sarebbe stato pretendere troppo! -
Consiglio - Le grandi storie bonelli (Tex)
Diablero ha risposto nella discussione di Fulmini pubblicata in Cerco qualcosa di particolare
Quali storie hai fatto riscansionare? (potrebbe essere un buon motivo per comprare storie che ho già..) -
Consiglio - Le grandi storie bonelli (Tex)
Diablero ha risposto nella discussione di Fulmini pubblicata in Cerco qualcosa di particolare
Puoi sempre richiederlo al sito, è un peccato, però. Tenevo a questa serie, ma ora l'abbandonerò. Viene spesso citata online un affermazione di un autore di Nathan Never secondo cui la serie vendeva solo quando conteneva Tex o Zagor. Confermi? Per me patisce anche il fatto di essere una serie "eterogenea", difficile trovare qualcuno a cui piacciano Zagor, Tex, Nathan Never, Mister No tutti allo stesso modo, e quando inizi a lasciare numeri in edicola, uno tira l'altro... Nell'edicola dove vado adesso (vicina ad una scuola, quindi con un reparto fumetti discretamente fornito, anche temo sia più per merito dei professori...) di Grandi Storie Bonelli continuano ad arrivate diverse copie, anche se non so per quanto ancora visto che continuo a vederle anche giorni dopo... quello che si esaurisce praticamente SUBITO è Tex Willer, fino a pochi mesi fa anche di quello rimanevano copie per giorni, stavolta per il secondo mese consecutivo sono arrivato il giorno dopo ed erano rimaste solo due copie, segno che stanno proprio mandando le copie che si vendono e stop... NO!!! Ebbasta con le ristampe "revisionate e corrette", la sbavatura fa parte della storia di quella storia e se la ristampano la voglio ritrovare! -
Quando Tex Era, Quasi, Pornografico
una discussione ha risposto a Diablero in La Serie e i Personaggi
È ovvio che mettere qualunque accenno sessuale in Tex è una follia. E non per motivi "artistici", quanto proprio per motivi meramente ECONOMICI. Quanti comprano Tex per vederci tette? Ovviamente NESSUNO. E aggiungere tette non ti farebbe guadagnare nessun lettore. Quanti mollerebbero Tex se ci vedono una tetta? Certi lettori esistono. Saranno magari anche solo il 5%? (e per me sono molti di più). Bene. Ti sei giocato il 5% dei lettori. Un editore non deve "vincere" come alle elezioni, non può dire "piace al 51% dei lettori, ho vinto". Perché dal numero dopo ti molla il 49% dei lettori e chiudi. Devi piacere a TUTTI i lettori (o almeno, non scontentarli tanto da farli smettere) (Detto questo, visto che la nuova dirigenza mi pare abbia come scopo allontanare più lettori possibile, non mi meraviglierei se lanciassero una nuova serie di Tex "for mature readers"... ) -
Consiglio - Le grandi storie bonelli (Tex)
Diablero ha risposto nella discussione di Fulmini pubblicata in Cerco qualcosa di particolare
Mi è venuta una curiosità anche a me! Se dovessi mettere "in ordine di gradimento personale" per te le storie tue che hai pubblicato su questa collana, in che ordine le metteresti? -
Consiglio - Le grandi storie bonelli (Tex)
Diablero ha risposto nella discussione di Fulmini pubblicata in Cerco qualcosa di particolare
Mi associo ai consigli quotati. Evita soprattutto Cheyenne Club (di Nolitta), infimo in ogni senso. La Tigre Nera (di Nizzi) come storia "da ridere" funziona, ma è una storia comica dove non vedi manco un personaggio intelligente, Tex schiva oltre 100 proiettili da pochi metri di distanza e "trappole mortali" non fanno un graffio se ci cadi dentro.. Le altre storie citate da Poe sono invece tutte di Boselli e sono fra i suoi "classici" -
Toto-Nome personaggio misterioso storia "Rick Master, detective"
Diablero ha risposto nella discussione di Doudou pubblicata in Sondaggi Texiani
È chiaro che Boselli vuole che pensiamo alla figlia di Satania: 1) ce la ricorda con l'inizio storia a Los Angeles e i personaggi visti nella sua precedente apparizione. 2) Ce la ricorsa il modus operandi: creare un organizzazione di 13 persone (lei compresa). 3) gli occhi somigliano ai suoi. 4) Conosce già Tex e Carson e anzi li considera i suoi peggiori nemici. A questo punto, dipende da che intenzioni pensi abbia Boselli: 1) Vuole aiutarci e darci utili indizi per risolvere il mistero da soli prima che lui lo sveli? oppure... 2) Vuole metterci fuori strada? -
[776/777] New Hope
Diablero ha risposto nella discussione di natural killer pubblicata in Le storie inedite
Puoi allargarti di più sulla dinamica della cosa? Cioè, Manfredi aveva già consegnato tutta la sceneggiatura ed è stata accorciata dopo, o è stata accorciata "in corsa"? Nel primo caso, le ha fate lui le modifiche? Nel secondo caso, a che punto era quando ha saputo che passava sulla serie regolare? P.S.: ne approfitto per ringraziarti ancora per aver salvato quelle tavole dalle spennellate di vernice del Color... -
[301/302] La Locanda Dei Fantasmi
Diablero ha risposto nella discussione di segnalidifumo pubblicata in Le Storie dal 301 al 400
Perché, come ho detto, non erano nelle corde di GL Bonelli. E la cosa ha perfettamente senso se ci pensi: i classici "metodi texiani" (tipo rompere i denti a cazzotti per far confessare, minacciare torture, impiombare,. etc) RICHIEDONO cattivi malvagi che il lettore "goda" nel vedere picchiare a sangue. Da qui i tipici "cattivi frequenti" su Tex: ricchi arroganti, politicanti corrotti, spregevoli speculatori, sadici assassini, etc. Non sono TUTTI così (ogni tanto ci sono personaggi tipo Lucero, Apache kid, Esmeralda, etc.) ma sono molti meno, e quando capitano, Tex non solo non può usare i soliti sistemi, ma non è nemmeno il responsabile della loro fine. Di questa porzione "minoritaria" di avversari, che già è esigua, i "serial killer non colpevoli delle loro azioni" sarebbero già naturalmente poco (guarda come sono stati poco usati anche in seguito), essendo davvero come avversari inadatti a Tex, visto che non sono nemmeno "colpevoli" delle loro azioni (e Tex se la deve prendere con un innocente?) Ti contesto che ci sia tanta differenza con "la voce misteriosa", non il fatto che non sia un "thriller psicologico" - non lo è... come non lo è in realtà manco questa storia! Sono in realtà molto simili a parte gli aspetti "esotici" tipo scimitarra e scimmione: una persona che uccide per un impulso che non controlla, altre persone che gli vogliono bene e che la proteggono rendendosi complici degli omicidi (o almeno, aiutano l'assassino a sfuggire alla legge), Tex e Carson devono capire chi è l'assassino/a. Non c'è un vero "scavo nella psiche" dell'assassina, non è "Delitto e Castigo" questo, Nizzi tratta la questione come un normale "whodunnit", con personaggi che vengono fatti passare prima per possibili omicidi, ma qualunque lettore che abbia visto o letto più di una ventina di gialli capisce subito chi è l'assassina (il solito problema dei "gialli" di Nizzi, pochissimi personaggi fra cui può essere il colpevole, uno spicca per essere insospettabile, è ovvio che è lui: per costruire un vero giallo dovrebbe prendersi il tempo di sviluppare un buon numero di personaggi fra cui nessuno spicchi particolarmente per essere meno sospettato degli altri, ma è molto più faticoso del semplicemente contare, come al Giornalino, sul fatto che il tuo pubblico non sia ancora smaliziato) E ti contesto anche che fosse raro alla BONELLI in generale: in realtà GL Bonelli e Tex erano l'eccezione: "villain" simili se ne erano già visti sia nel Piccolo Ranger che su Zagor che su altre serie... -
[301/302] La Locanda Dei Fantasmi
Diablero ha risposto nella discussione di segnalidifumo pubblicata in Le Storie dal 301 al 400
Mica li ha inventati Dylan Dog! (Semmai le principali peculiarità di Dylan Dog sono il tono fra lo scanzonato e il pessimismo cosmico e il linguaggio, ma non divaghiamo) Di "gialli psicologici" sono strapieni narrativa (soprattutto "di genere") e fumetto sin dagli 30, con i fumetti EC che i folli assassini li vendevano in titoli campioni di vendite, il film "Psycho" è del 1960, negli anni 70 Dario Argento riempiva le sale con decine di imitatori... All'epoca era un vero e proprio CLICHÉ! Li trovavi persino nel Piccolo Ranger! (e su Tex c'era già stata la Voce Misteriosa, ma non era il tipo di "cattivo" che piaceva a GL Bonelli che solo per questo l'ha usato poco). È OGGI piuttosto che "il folle omicida" è passato di moda perchè non "politicamente corretto" (banalizza la malattia mentale e contribuisce alla fobia collettiva). Hai ragione sul fatto che l'età e il numero di fumetti letti CONTA, ma non nel senso che, tipo dandy annoiato, il lettore dopo vent'anni che legge fumetti "si stufa": è che solo se hai 9 anni e di fumetti ne hai letti ben pochi che puoi pensare che questa storia sia "originale" o "inconsueta" o "innovativa" (siamo al livello di "incredibile, l'assassino è il maggiordomo, che idea originale, è il primo giallo che leggo in vita mia ma sono sicuro che nessuno ha avuto questa idea prima!" ) -
[774/775/776] Rick Master, Detective
Diablero ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Le storie inedite
Gran parte della deriva "patrickiana" (e delle "origini" di ogni spillo di Darkwood) è avvenuta dopo la sua morte. E non era per niente felice nemmeno lui del ripescaggio dei suoi vecchi personaggi (tanto che a quanto ne so per un certo periodo diede proprio il veto). E come disse lui stesso (e come dici anche tu a volte come curatore), un editore deve anche pubblicare cose che non gli piacciono: Zagor in edicola ci doveva andare, il fatto che pubblicasse tutte le storie non implica che gli piacessero tutte le storie (più meno come quando tu approvi cose tipo il pistolero Vudu). -
[774/775/776] Rick Master, Detective
Diablero ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Le storie inedite
Appunto: è DIVENTATO un problema. Perché un conto è fare UNA STORIA in cui Cico scopre magari che si chiamava Patrick, ma se ti leggi gli Zagor "moderni"... si chiama Patrick. Spesso si presenta come Patrick. "ma gli indiani mi chiamano Zagor" Zagor diventa un "soprannome indiano", e un identità segreta da supereroe: tipo Peter Parker e Spider-man. Ma non era questo il senso che dava la lettura di "Zagor racconta": in quella storia Zagor rinnegava tutta la sua vita precedente (votata unicamente ad una vendetta insensata), e rinnegava anche il nome "Wilding". E DIVENTA Zagor: non è una maschera, è una nuova vita, un nuovo nome, una nuova missione a cui dedicarsi. Oggi tutto questo è sparito, il padre era un poveretto buono buonino falsamente accusato, Solomon Kinsky era davvero una carogna spregevole a lo era sempre stato, la vendetta di Patrick era stata giustissima e sacrosanta e nemmeno troppo sanguinaria... perchè mai avrebbe dovuto cambiare nome? -
[774/775/776] Rick Master, Detective
Diablero ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Le storie inedite
Lo so, "Diamine!", ma io parlavo del NOME, mica del cognome! -
[774/775/776] Rick Master, Detective
Diablero ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Le storie inedite
Fammi qualche esempio pratico (non pretendo la sceneggiatura, ma almeno qualcosa per farmi capire meglio), perchè continuo a immaginarmi cose superflue o magari anche moleste (per me), ma se ho equivocato quello che intendevi dire vorrei scusarmi. L'esempio di Burattini era nella sezione "non parlo di te" e mi serviva perchè probabilmente è l'esempio più clamoroso ed eclatante, per far capire di che parlo, ma proprio per questo è un esempio ESTREMO, la maggior parte della gente che vedo chiedere più informazioni (per me) superflue non arriva a certi eccessi: ho specificato che lì non parlavo di te! Ma anche se ho sbagliato a interpretare quello che desideravi vedere, ti garantisco che quella maniera di "leggere" che ho descritto l'ho incontrata ormai troppe volte per illudermi che non esista davvero... -
[774/775/776] Rick Master, Detective
Diablero ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Le storie inedite
Non la chiamerei "Bosellite" visto che Boselli ha fatto anche storie con inizio in media res, ma sì, è una sindrome. [Apro una parentesi che non riguarda direttamente te, ma alcuni termini che ho usato.] In questo e altri thread ho parlato di "lettori moderni fanzinari" ma è ovvio che poi "soffre" di questa sindrome e non ha mai avuto a che fare con le fanzine si offende (così come si offende chi ha scritto in fanzine e non ne soffre). Non è una caratterizzazione "statistica" (non so davvero se più frequente fra i fanzinari o no), quanto "metodologica": cioè questa sindrome SOMIGLIA un sacco a certi articoli su fanzine che si chiedevano fatti irrilevanti su certe storie, davano la risposta... e poi la imponevano negli albi una volta "ottenuto il potere" su di essi. L'esempio standard, e quello da cui penso di aver ricavato il termine, è Patrick Wilding. Cioè il "nome nuovo" di Zagor. Che da allora quindi non si chiama più Zagor, il suo nome è diventato un soprannome. Come nasce Patrick Wilding? Sulla fanzine "Collezionare". Burattini all'epoca ci scrive (mi pare sia uno dei fondatori), e scrive un articolo su "chissà come si chiama Zagor". (potevo rispondergli io: si chiama Zagor), e ricava il nome da questa rigorosa deduzione: 1) Zagor probabilmente è irlandese (ho il numero della fanzine ma non ricordo ora da dove arrivava la deduzione) 2) Il nome più comune fra gli irlandesi all'epoca era Patrick. (Tremo all'idea che un giorno diventi il curatore di Diabolik, e subito dopo seguendo questa logica scopriamo il vero nome di Diabolik: Mario Rossi ) Nessun problema, no? Sono pensieri oziosi di un (all'epoca) fanzinaro, chissenefrega... se non fosse che, anni dopo, Burattini inizia a scrivere Zagor, e poco dopo si scopre che Zagor in realtà si chiama Patrick Wildings... (e negli anni successivi scopriamo anche le origini di suo padre, della sua mamma, del suo costume, del suo simbolo, della sua scure, della sua capanna, della palude su cui sorge la sua capanna, dei going-going e di ogni singolo albero di tutta la foresta di Darkwood...) E quando vedi che PRATICAMENTE TUTTI gli autori attuali della Bonelli hanno "sindromi" simili, riempiendo le loro storie di "origini" e di informazioni superflue su TUTTO, e scopri che gran parte vengono dalle fanzine... (ma non solo, a quanto ne so Boselli non è mai stato fanzinaro, eppure anche lui ha iniziato a voler raccontare le origini di un sacco di gente... probabilmente è un virus, una malattia, ormai endemico nei corridoi della Bonelli...) [chiusa parentesi, spiegata la sindrome, proseguiamo] Non penso sia solo questione di "gusti". il gusto personale magari entra sul giudizio di QUELLO CHE C'È nella storia: per me i dialoghi della storia di Rick Master all'inizio sono troppo verbosi, ampollosi e innaturalmente "spiegazionisti", per altri no, quello è un giudizio personale. Ma dire nella seconda storia, riguardo ad un personaggio CHE MUORE DOPO 10 PAGINE, che non ha nessuna rilevanza nella storia successiva che... Qualunque informazione sullo sceriffo sarebbe non solo totalmente irrilevante e inutile (l'avventura NON È sullo sceriffo, era solo una scusa per far vedere Tex "in azione" a una persona di passaggio che ha bisogno di aiuto), ma pure fuorviante (come per la Figlia di Satania, troppa attenzione allo sceriffo farebbe pensare molti lettori che sia coinvolto anche nel resto dell'avventura e che quelle informazioni saranno utili a qualcosa). Oltretutto, non è che lo sceriffo non sia "ben caratterizzato": nelle pochissime pagine in cui appare Gomez e Manfredi lo caratterizzano PERFETTAMENTE, è chiaro perchè agisce così (è al soldo del vecchio Manning e invece di far rispettare la legge protegge gli interessi di quella famiglia), in poche pagine ci viene "detto" tutto quello di cui abbiamo bisogno. Quindi "conoscere meglio" qui significa avere ALTRE informazioni oltre a quelle necessarie... tipo le sue "origini"? Flashback dalla sua infanzia che spiegano come mai si è venduto? La storia della sua famiglia? Una scena in cui Manning paga le spese per curare sua moglie malata? Ora, DESIDERARE una cosa simile, al punto di trovarla NECESSARIA e sentirne la mancanza... per me è una vera e propria DIVERSA MANIERA DI LEGGERE. Ed e una "maniera di leggere" che vedo sempre più diffusa, più "richiesta" dai lettori, con cose tipo "perchè non ci hanno fatto vedere come ha fatto Tex a scoprire che X ha fatto Y?" "ma si capisce benissimo come ha fatto, non l'hai capito?", "sì, l'ho capito, è chiarissimo, MA LO VOGLIO VEDERE SPIEGATO LO STESSO, ALTRIMENTI È UN BUCO DI TRAMA"... Ma questa maniera di leggere, ANTROPOLOGICAMENTE DIVERSA... non mi ricordo di averla mai vista prima degli anni 90. Oggi invece è diffusissima. E credo sia uno dei motivi principali per cui trovo i fumetti "moderni" in generale sempre più assolutamente illeggibili, tediosi, verbosi, spiegazionistici, didascalici e in una parola: pallosi. Perché sempre di più, nuovi autori che condividono questa "maniera di leggere" scrivono per lettori come loro (e si scandalizzano quando arrivano in una serie e scoprono che dopo 50 anni ancora il going-going non ha avuto una "origine" raccontata in tutti i tediosissimi dettagli), ma non per me. -
[774/775/776] Rick Master, Detective
Diablero ha risposto nella discussione di Sam Stone pubblicata in Le storie inedite
Ce l'ho, recuperato tempo fa... devo solo trovare il tempo di leggerlo! Magari tagliando ancora qualche altro Tex, così oltre a recuperare il tempo che avrei speso a leggerlo, non perdo tanto tempo a commentarlo...