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TWF - Tex Willer Forum

Diablero

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Messaggi pubblicato da Diablero

  1. Ah, dimenticavo di sottolineare questo "strano" Tex...

     

    1) Sa già (per l'intervento del solito origlione) chi è il cattivo e cosa vuole fare. Potrebbe semplicemente andare ad intimidirlo e intimargli di lasciar stare il concorrente. Anche se (com'è probabile) il boss non si facesse intimidire, sarebbe una bella scena per vedere il Tex deciso e attivo che conosciamo, invece del Tex remissivo che vedremo poi nella storia. Inoltre in quella maniera Tex sposterebbe l'attenzione del boss su di sè, provocandolo, invece di coinvolgere innocenti (come fa invece aspettando che facciano l'agguato alla nave).

    E se (com'era logico, anche gli sgherri lo sottolineano) avessero messo semplicemente una bomba? Bye bye Tex e pards, visto che NESSUNO LA  CERCA e vanno tutti a dormire...

     

    2) Ma quanto sono pirla questo Tex e questi pards? Sanno già che i criminali interverranno lungo il corso del viaggio, che non è lunghissimo, quindi sanno già che è molto probabile che agiscano nel corso di quella notte... E VANNO TUTTI A DORMIRE? Non fanno nessun turno di sorveglianza?

    Ma ve lo immaginate se, per esempio, l'agenzia Pinkerton agiva così? "ci avete assoldati per proteggere questo battello, e per farlo al meglio adesso andiamo tutti a dormire dopo aver bevuto fiumi di birra e whisky, lasciando la nave completamente indifesa. Svegliateci se succede qualcosa". Andava a fallire in una settimana, chi avrebbe assoldato dei pirla simili?

    Se non c'erano le rapide a svegliarli, i pards AVREBBERO DORMITO COME GHIRI FINO ALL'ARRIVO DEGLI INDIANI!

    Capisco questo Carson, descritto come un vecchio rimbambito che pensa solo a mangiare, ma che nessuno degli altri proprio manco di pensi a fare un minimo di sorveglianza è grottesco, proprio un bel quartetto di fessi inutili...

     

    3) Tex sa già che ci sarà un attacco dei banditi, sa già che sono in pericolo, di colpo degli scossoni "strani" li svegliano... e lui si precipita in corridoio DISARMATO E IN MUTANDE? (capisco le mutande, visto che non poteva perdere tempo per vestirsi, ma se magari stava di guardia avrebbe avuto i pantaloni. E Tex che esce come un PIRLA nel corridoio DISARMATO?.

    Alla fine, è lo sceneggiatore che "muove le fila", che fa avvenire fatti strani o coincidenze per avere il risultato voluto... In quella scena il Tex remissivo che dice "scusatemi, in intendevo reagire" al bandito è giustificato in fiction, visto che è disarmato e in mutande. Ma CHI ha fatto agire Tex in maniera così contraria all'intelligenza da trovarsi lì, disarmato e in mutande? E PERCHÈ ha inserito tante decisioni "strane", stupide e "antitexiani" PUR DI ARRIVARE A QUELLA SCENA?

     

    Boh, nella storia precedente di Nizzi, per quanto mi avesse fatto ridere la faccenda degli indiani-robot che assaltano stupidamente e degli assediati che devono venire salvato dall'assalto dei 12-13 indiani rimasti dopo che ne hanno fatto fuori 56, gli avevo riconosciuto che non c'erano "nizzate", anzi, che aveva caratterizzato un Carson che arrivava quasi a quello delle vecchie storie. Ma è durato poco.  Siamo solo alla seconda storia dopo il ritorno sulla serie regolare, e siamo già al Carson macchietta, al Tex fesso che fa figure di merda, agli origlioni, agli spiegoni, e a tutta la roba che speravo non avrei più visto su Tex...

    • +1 2
  2. On 4/7/2020 at 3:12 PM, navajo warrior said:

    Ora, il bello è che ai tempi non avevo niente in contrario alle lumache. No no, anzi. Era la quantità e la soddisfazione del tizio che mi indisponeva. Avrò mangiato la mia prima lumaca a tre anni e ho smesso quando proprio non se ne trovavano più, dalle mie parti, alla metà dei '90. Ma io e il mio vecchio, insieme, ne mangiavamo una settantina alla volta, mica cinque.

     

    Ah, i pentoloni di lumache che cucinava mia nonna... erano uno dei miei piatti preferiti, e lei abitando in campagna ne trovava a chili, quando li cucinava invitava tutti i parenti...  😎

     

    A parte questi amarcord, parlando dell'albo....

     

    ...CHEPPALLE!!!!!

     

    A pagina 50 volevo piantarlo lì.  Fino a quel momento sono SOLO spiegoni, patatine fritte, spiegoni, patatine fritte, etc, e scene di un prolisso terrificante (e pensare che prima della crisi il punto di forza di Nizzi erano i dialoghi...)

     

    Inizia con il "cattivo" che fa lo spiegone, e il ragazzo, e l'eredità, etc (notare che il tutto sarà raccontato poi DI NUOVO da Gros-Jean), e sul perchè anche se la compagnia è piccola, e lo vuole far fuori lo stesso, etc etc...

     

    Notare che è uno spiegone COMPLETAMENTE INUTILE. Tutte le informazioni sono ripetute più avanti nel corso dell'albo. L'unica possibile ragione che ci trovo, a parte consumare pagine, è nel chiarire come mai non facciano semplicemente saltare il battello con una bomba. E per quello bastavano due righe di dialogo fra i banditi dopo...

     

    Poi arrivano i pards, altre pagine di battutine, e Carson con i treni, e come è vecchio, il vecchietto brontolone, ah ah ah ah, e poi vanno al ristorante....  e Gros-Jean FA UN PIPPONE ASSURDO CON LE "ORIGINI" DEL CUOCO! Dai, qui andiamo sul patologico, cosè questa mania di spiegare tutto? C'è qualche lettore che si lambicca il cervello su come mai ci sia un cuoco francese in Canada, e ha bisogno dello "spiegone" su chi è, cosa faceva, come ha imparato a cucinare, come è arrivato lì, e come ha acquistato il ristorante....

     

    Dopo il secondo spiegone, puntuale come la morte...  il secondo siparietto comico-umoristico, con il Carson - Cico pancione del mio cuore, che non mangia mai altro se non bistecche alte quattro dita con montagne di patatine fritte (ECCHEPPALLE!), con scenetta "comica" finale davvero poverissima.

     

    Io ci spero a questo punto che sia finita, due spiegoni, due scenette con Carson che fa il buffone, abbiamo messo le lamentele sui treni, abbiamo messo le patatine, possiamo far avvenire qualcosa?

     

    NO! Parte il TERZO SPIEGONE CONSECUTIVO, in cui Gros-Jean ci spiega con chi va, perchè ci va, e poi spiega come ha fatto lo zio a diventare ricco, e come ha fatto a lasciarci la pelle, e come ha fatto saperlo Gros-Jean...  E un immenso CHISSENEFREGA nasceva nel mio cuore, mentre avevo voglie di piantarla lì con la lettura.  Tutto questo spiegone serve a Nizzi per RIPETERCI LE STESSE COSE CHE GIÀ SAPPIAMO, infarcendole di dettagli assolutamente inutili...

     

    (ah, visto che il terzo spiegone era davvero molto lungo, Nizzi fa un intervallo... con la terza scenetta umoristica su carson)

     

    E poi altri spiegoni, come era l'eredità, come gli è arrivata (e altra scenetta di Carson con il caffè). Io di andare ancora avanti con questa lagna infinita, questa alternanza spiegone- scenetta umoristica con carson - spiegone etc fino alla fine dell'albo proprio non ne ho voglia e sto meditando di piantare lì la lettura, vado avanti comunque ancora un po...

     

    ...e la scenetta di Carson che si vuole far lavare la macchinetta del caffè, e poi lo spiegone dei cattivi che si raccontano quello che faranno, e poi DI NUOVO SCENETTA AL RISTORANTE, e Carson che a questo punto davvero sembra ridotto alla macchietta del mangione rimbambito...

     

    ...e poi, finalmente, a pagina 46 (cioè praticamente a metà albo) finisce questa lagna (o quasi... poche pagine dopo vanno a spiegare chi è il ragazzo, e che fa, che gli è affezionato (tutte cose che si vedranno dopo) e che "un giorno prenderà il suo posto".

     

    E poi stanno a spiegare che ci sono le rapide, nel dialogo fra i banditi e il pilota. E poi lo rispiegano ancora, nel dialogo fra Tex e il pilota...

     

    E ovviamente, i pard non devono fare nessuna indagine: un "origlione" (per fortuna fuori scena e senza un flashback dedicato, almeno quello ce l'ha risparmiato...) ha sentito tutto, quindi i pards sanno già chi è che vuole far affondare la nave, quando e perchè (e Tex ci sale sopra per "proteggerla"? Il Tex che conoscevo sarebbe andato dal boss a pestarlo come un  tappeto finché non capiva che non era aria...). Poi ci pensa ovviamente un bandito a rivelare tutto il resto del piano dopo due sganassoni, e così via...

     

    Boh, se volevo leggermi una storia con mille spiegoni inutili e un pard mangione e buffo, mi leggevo Zagor...  speravo davvero che di storie di Tex fatte solo di spiegoni, origlioni e Carson che fa la macchietta non ne avrei lette più...

    • Confuso (0) 1
  3. 3 hours ago, laredo said:

    https://www.youtube.com/watch?v=dZiucZDGZ-I

     

    Il buon Giusfredi ci descrive come cambia il lavoro di Borden ai tempi del coronavirus

     

    1) La legge "quando sei in videoconferenza telefona sempre qualcuno" non si smentisce mai...  :lol:

     

    2) abbiamo la rassicurazione che "le forniture di Tex" per qualche mese ancora ci sono (parlando di generi di prima necessità...)

     

    3) Dall'alto (OK, dal basso...) della mia minima esperienza come correttore di bozze per realtà molto più piccole del sbe, confermo che sullo stampato vedi molti più errori (e adesso che quando ancora mi capita devo farlo online mi scappano molte più cose). Viva la carta!

     

    4) Che bella agendina piena di note, peccato che il video scorra in fretta...  ah, con qualche bel programmino si può anche scaricare e ingrandire i fermo immagine? Interessante...  😎

     

    Ci sono Tex e Carson quindi non è per Tex Willer, e anche per me dei layout così elaborati devono essere per un cartonato (e tutti i numeri di pagina che si vedono sono bassi). Confido nell'opera degli "specialisti" investigatori per esaminare pixel per pixel le immagini ed estrarre ogni informazione...

     

    5) Le mail intimidatorie di Mauro...  :lol:

  4. 54 minutes ago, Dix Leroy said:

    Le tavole incriminate sono state visionate anche dal sottoscritto e confermo tutto.

    Ai tempi del Tre Stelle e anche di TuttoTex i disegni originali erano l'unica fonte per la riproduzione.

    Questi venivano riprodotti con un ingranditore fotografico e si otteneva un negativo simile a quelli dei vecchi rullini.

    Infine veniva realizzato il cliscé in zinco con cui si potevano stampare le copie (visti anche quelli, ma

    purtroppo non sono riuscito a poterli tenere in mano, vi assicuro che sono vere opere d'arte)

    Intorno agli anni sessanta il processo si ammodernò con l'uso dei lucidi, ma anche questi erano di difficile modifica,

    soprattutto dai disegnatori che avevano più dimestichezza con carta e pennelli piuttosto che conoscere i segreti della camera oscura.

    Penso che in Bonelli si sia cominciato a usare mezzi elettronici alla fonte al massimo alla fine degli anni ottanta e

    allora lo scempio degli originali di Tex era bello che completato.

     

    I disegnatori da sempre hanno metodi più "artigianali" per le modifiche che non richiedono photoshop o computer. Se hai visto tavole originali avrai visto anche casi in cui si sovrappone un ritaglio di carta su cui si disegna, senza modificare la tavola sottostante. Oppure si poteva fare una copia (la tecnologia esisteva da anni, a partire dalle banali fotocopie che usava qualunque fanzinaro negli anni 70 fino a copie di qualità superiore) e lavorare su quella.

     

    Oppure la soluzione più semplice ed economica: STAMPARE QUEL %&$£* DI TAVOLA COM'ERA IN ORIGINALE!  🤬

  5. 3 minutes ago, Loriano Lorenzutti said:

    Feticista dell'uscita regolare in edicola.

    Ecco, io sono uno che compra regolarmente i Tex in edicola, ( e dove dovrei comprarli sennò?).

    Potresti gentilmente spiegarmi se sono un feticista o no? E se si, perchè?

    Probabilmente ho capito male io. Ciao.

     

    Loriano, il senso del mio post è che troppo spesso le cose che facciamo noi sono "le abitudini del vero texiano" (o del vero xxxx di turno), mentre quello che fanno gli altri sono "feticismi".

     

    Cose tipo "io se non compro un albo al mese preciso preciso non mi diverto, non potrei mai comprare un blocco che mi farebbe risparmiare il 95% del prezzo che pagherò e mi farebbe leggere tutto senza aspettare. Però avete visto come sono assurdi quei feticisti che cercano gli albi originali invece delle ristampe sbianchettate e colorate?"

     

    Qualcun altro ne ha parlato molto meglio di me (ma con esiti più gravi di quello che capiterà a me nel dirlo, almeno spero) molti anni fa parlando di travi e pagliuzze nell'occhio... 

     

    E ti pare che dopo una filippica così, io subito dopo mi metto a chiamare te, o chiunque altro, feticista?  🙄

  6. 30 minutes ago, Fag8 said:

    Come mai il Tutto Tex ti ha deluso? .. 

     

    Quando fiu annunciato, la speranza era che FINALMENTE la Bonelli riproponesse il Tex nella versione originale, magari correggendo qualche errore di ortografia ma eliminando tutte le varie "censure", che all'epoca (quando i Tex non censurati ancora si trovavano a prezzi accettabili e con discreta facilità, anche se all'epoca sembravano cari erano cifre ancora molto lontane da quelle attuali, e il pubblico era più GLBonelliano rispetto ad oggi) era un tema più sentito dai fan.

     

    Quando uscì, ci si rese conto che:

    1) Non solo le censure erano in gran parte rimaste (solo "rifatte" per essere meno evidenti), ma ne erano state aggiunte, era una versione ancora più censurata (a livello di storie. Qualche minima censura fu tolta a livello di disegni ma proprio solo le più ridicole)

    2) Oltre alle censure, una "follia modificatrice" si era impadronita della Bonelli. Altro che "edizione rispettosa", il rispetto se lo misero sotto le scarpe, modificando di tutto e di più per i motivi più assurdi, rifacendo (in peggio) il lettering, modificando (in peggio) i colori delle copertine, e a volte persino i disegni. Copertine mitiche che erano da portare come capolavori di "impatto grafico" per l'uso "potente" dei colori stagliati, furono totalmente stuprate per metterci "il cielo azzurrino in cima, l'erba verdolina in basso, e un pochino di sfondo signora mia che altrimenti il bambino non la capisce", trasformandole da lampi di azione ed avventura in tranquilli e noiosi paesaggi. una cosa priva non solo di senso, ma pure di gusto (vabbè che già quella grafica orrenda con lo striscione orizzontale avrebbe dovuto farci intuire da subito che il gusto estetico non faceva parte dei cardini della testata)

     

    Questi motivi furono già sufficienti per smettere di comprarla dopo qualche decina di numeri, quando era via via più chiaro che scempio stessero facendo. e come le mie vecchie ristampe anni 70 fossero molto più belle e molto più fedeli all'originale (e visto che ormai i prezzi dei non censurati erano decollati, forse proprio per l'affannosa ricerca di chi aveva capito che da quella Bonelli un edizione rispettosa non l'avremmo mai vista, e non erano più alla mia portata, iniziai pian piano a farmi la serie delle anastatiche). Ma la vera schifezza imperdonabile la scoprii dopo alcuni anni, quando man mano le tavole originali "tagliuzzate" arrivarono sul mercato...

     

    3) I vari scempi, i rifacimenti del lettering... furono fatti non su copie, ma SULLE TAVOLE ORIGINALI! Il Tex originale fu DISTRUTTO, proprio materialmente, cancellando con il bianchetto le tavole di Galep e ridisegnandogli sopra, o in certi casi tagliuzzano e incollando (e non era assolutamente necessario).  Purtroppo in Italia il fumetto era (e lo è ancora adesso) considerato robaccia per bambini e non alcuna tutela, se avessero fatto qualcosa di simile ad altri tipi di arte sarebbe intervenuta la sovrintendenza a tutelare i beni artistici... lì invece a quella manica di folli scancellatori fu consentito fare danni irreparabili, rendendo praticamente IMPOSSIBILE il poter ristampare, anche in futuro, il Tex originale (e per quanto possa sembrare assurdo, il cancellare per sempre la versione originale è l'unico motivo per quanto esecrabile per fare uno scempio simile. Anche se probabilmente il cercare motivi razionali ci porta fuori strada, quella è semplice follia).

     

    Ho rivenduto tutti i tutto Tex, non li voglio in casa mia. Per la versione "ridisegnata" che sono, e per il macello di un patrimonio insostituibile che ha rappresentato.

     

    (comunque, mica si sono fermati, eh, la Nuova Ristampa è ANCORA più modificata... poi sono arrivate le ristampe colorate alla boia di un giuda, con il rispetto che hanno sempre dimostrato per quel materiale fra un po' rimonteranno le tavole per ristampare Tex in formato manga...)

    • +1 1
  7. Fosse solo l'aspetto "nostalgico" e non il fatto che le storie sono state CAMBIATE, si potrebbe pure essere d'accordo... ma visto che COSÌ NON È,  il dire "io penso alle storie" come se non fossero state cambiate, equivale a dire "io voglio una storia qualunque con Tex sopra il titolo, che sia quella originale di G.L.Bonelli o una versione modificata più volte negli anni successivi da diverse altre persone, non mi importa".

     

    Più che "a me interessa la storia" mi sembra "a me interessa il titolo".

     

    Io non ho il feticismo degli originali (anche se chiunque abbia visto come erano stampate per esempio le copertine negli anni 50, non può non notare rassegnato come siano più "smorte" le ristampe successive fatte con inchiostri diversi. Purtroppo credo che oggi sia proprio impossibile stampare con quelle vecchie tecniche e quegli inchiostri), ho l'interesse a leggermi LE STORIE ORIGINALI. Per questo gran parte degli albi a striscia che ho sono "banalissime" ristampe anastatiche (anastatiche vere, quelle di Piacentini, il fatto che Mercury chiamasse anastatiche ristampe colorate con copertina diversa è semplicemente ridicolo, è come chiamarle panini al prosciutto, l'attinenza del nome con il prodotto è la stessa) che si trovano tranquillamente a prezzi più che abbordabili.

     

    Chi crede che "l'importante è il titolo" sia uguale a "l'importante è la storia"...  beh, continuerà a credere che Eugenia Moore "non avesse la forza di premere il grilletto", da "debole donnicciola" qual era, e che Tex si tocchi la spalla per coprire una macchia di pomodoro...  :lol:

     

    La cosa strana poi è che si straparli di "feticismo degli originali" mentre si rivendica orgogliosi il... "feticismo  di andare ogni mese in edicole", che è molto più immotivato (con il feticismo degli originali i fortunati feticisti che li hanno comprati negli anni 70 e 80 ormai hanno un capitale ragguardevole, e chi ha poi rivenduto ci ha guadagnato parecchio, mannaggia a me che non ero abbastanza feticista per approfittarne allora. Chi ha il feticismo del comprare ogni mese paga il quadruplo e ha di meno...)

     

    In realtà l'unica maniera di evitare di ordinare arretrati (o di comprare blocchi da privati o fumetterie) è di iniziare una ristampa dal numero 1, quindi anche qui i toni da "purista dell'edicola" mi sembrano stravaganti. Che differenza c'è fra comprare su ebay o in fumetteria (comunque tutte le fumetterie sono su ebay...) un blocco di CSAC o di Tex Cl;assic?

     

    Alla fine senza tanti assolutismi, ciascuno deve decidere da sè l'edizione che preferisce, compatibilmente con le sue tasche. Ad avere i soldi l'edizione che avrei preferito sarebbe stata di gran lunga quella originale non censurata (e mi sa che non solo il solo qui...  :lol:  ), ma visto che costa troppo, le due edizioni che ho tenuto (a parte gli originali che sono riuscito negli anni a trovare a prezzi buoni, che sono però numeri qua e là e non una serie) sono (1) le anastatiche, e (2) le ristampe degli anni 70 che compravo da bambino e che sono state la mia prima collezione, per motivi affettivi.  Avevo avuto grandi speranze all'uscita della Tutto Tex ma ne sono rimasto molto deluso e l'ho rivenduta, la CSAC e la Classic non ci penso nemmeno (odio le ricolorature spurie). Ma mi va benissimo anche chi fa scelte diverse, per risparmiare, per evitarsi sbattimenti, perché magari adora il colore, o magari perché ha il feticismo dell'uscita regolare in edicola. Basta che poi non si metta sul pulpito a deridere chi fa scelte diverse.

  8. In generale, se nei fumetti si vede qualcuno cadere, NON si vede il momento dell'impatto, e DOPO si vede un corpo da lontano, a meno che il corpo non sia davvero evidentemente trafitto o smembrato, è da considerarsi una morte "fuori scena" (qualunque cosa potrebbe avere frenato la caduta e il "corpo" potrebbe benissimo essere una finta...).  :lol:

  9. 7 hours ago, Carlo Monni said:

    Prima di dire certe cose a cuor leggero, inoltre vi invito a riflettere su una cosa: non conosco la situazione economica di Cossu e nemmeno mi interessa, ma so che togliere Danubio da Tex significa mettere sul lastrico un'intea famiglia che da lui dipende economicamente.

    Pensateci  quando auspicate il licenziamento di qualcuno.

     

    Beh, credo che qui nessuno voglia mettere sul lastrico un padre di famiglia. Ma lavorare su Tex non è un "lavoro" qualunque per un disegnatore, è credo l'obiettivo di molti disegnatori anche molto più bravi di Cossu e Danubio, è la serie di punta della casa editrice, e in generale (non so se in particolare e vero anche per quei due) è quella dove i disegnatori vengono pagati meglio.

     

    In altre parole... non volere il licenziamento di un calciatore non equivale a dire "mettetelo titolare in nazionale", se ce ne sono magari altri più bravi a cui non viene concesso quel privilegio...

     

    Non c'è posto nelle altre testate? Non so, è vero c'è crisi e molti disegnatori di testate minori sono giustamente preoccupati... ma è anche vero che la Bonelli ha continuato fin'ora ad assumere continuamente nuovi disegnatori, quindi la richiesta di disegnatori c'è.  Non credo che non ci siano altre testate per loro (a meno che il problema sia che l'andare su altre testate comporterebbe o un calo dei compensi, o un onere eccessivo per queste testate). E Cossu per esempio su altre testate invece di essere visto con fastidio dai lettori (che per un autore non credo sia il massimo della soddisfazione) potrebbe persino essere uno degli autori di punta (il problema principale di Cossu per me è l'inchiostrazione terribilmente statica, i personaggi sembrano in posa, su una serie meno d'azione di un western non darebbe tanto fastidio)

     

    7 hours ago, Carlo Monni said:

    Ribadisco che per me sono tutti disegnatori dello staff, non guardo a dove sono pubblicati. Non esiste solo la serie regolare.

    Con questo bizzarro ragionamento non dovrei considerare Scascitelli parte dello staff anche se ha già tre storie pubblicate, due in attesa di pubblicazione ed una un lavorazione solo perché non è ancora apparso sulla seri principale. Ti pare logico?

    In più  Andreucci e Piccinelli hanno realizzato o stanno per farlo storie per Tex Willer, sia pure per lo Speciale, segno che per Boselli la distinzione non è così netta come credi.

     

    Visto che ormai gli hai messo sotto controllo persino il telefono ( :lol: ), secondo te c'è la politica di far ruotare alcuni disegnatori fra Tex Willer e Tex, oppure sono eccezioni e in generale cercano di avere disegnatori diversi sulle due testate?

  10. Guarda, "io c'ero", e ricordo esattamente l'opposto. Magari non in epoca così tarda come quella degli albi 604/605, quando ormai decine e decine di albi con cinturoni slacciati, botte in testa e salvataggi avevano fiaccato la resistenza anche dei più irriducibili "giapponesi Nizziani" e ormai l'aria nei forum era cambiata, ma per gran parte del periodo di crisi di Nizzi, nei forum era uno scandaloso negare l'evidenza. Ad argomentazioni basate sul mostrare ovvi errori di sceneggiatura, e prese in giro palesi dei pards, si rispondeva con "non è vero! Non è vero! Anche se è stampato non è vero che è stampato!"" o "non vi potete permettere di criticare un gran maestro come Nizzi!!!!!"

     

    Guarda, mi girano i coglioni anche adesso a ripensare a quelle ottuse polemiche, che non ho la minima intenzione di ricominciare. Per evitarlo, suggerirei MOLTA più prudenza, nell'andare in giro a dire che gli altri se non hanno la tua stessa opinione sono prevenuti, o lo fanno "per moda", visto che appunto la moda per gran parte del tempo era invece proprio dire cose come quelle..

    • +1 1
  11. 35 minutes ago, ymalpas said:

     

     

    Il soggetto di questa storia di Nizzi dovrebbe risalire al 2008 quando decise di ritirarsi. Non un qualcosa di nuovo, una valutazione vera e propria sul suo ritorno andrebbe quindi fatta a partire dalla storia in edicola a partire dal prossimo mese.

     

    Un vero proprio soggetto o solo l'idea? In ogni caso, per me un autore si valuta più dalla sceneggiatura (che ad "avere buone idee" sono capaci tutti, è per trasformarle poi in storie vere e proprie che si vede la bravura...), e la sceneggiatura di questa storia dovrebbe essere più recente. (per fortuna, perché con tutte le battute e le critiche che ho fatto ai punti deboli di questa storia, per me è comunque molto meglio delle ultime cose che aveva fatto Nizzi prima del suo abbandono...)

  12. 6 hours ago, Piombo Caldo said:

    Be dovrebbe essere una storia con Tex dove pero i due non si incontreranno direttamente visto che e' antecedente all a presentazione  con Carson e Marshal. Non si incontreranno direttamente nemmeno Carson e Tex, invece non ho capito, anche perche non sono andato a vedere, se dopo la presentazione  Tex e Arkansas hanno avuto storie assieme.

     

    Premessa: sto andando a ricordi e ho verificato solo con le ristampe anni 70 (non ho quegli originali) ma in base a quelli, all'inizio dell'avventura "Il Tranello" Carson chiede a Tex se si ricorda di Joe, e Tex risponde che si ricorda quando l'ha incontrato nell'ufficio di Marshall... è chiaro dal dialogo che è l'unica volta che si sono visti.

     

    È davvero impossibile che si siano visti altre volte? No, non è a rigore impossibile, ma dovrebbe essere in avventure di cui Carson non sa assolutamente nulla, tanto che Tex non gliene può nemmeno parlare...

  13. Segnalo che su youtube hanno postato il video (un paio di minuti) di borden a casa sua:

    https://www.youtube.com/watch?v=UV4Qu6d4Mmw

     

    Dove si vede non solo la macchina da scrivere dove nascono le sue sceneggiature, ma anche la sua libreria (che è  una "vera" libreria, vissuta, di quelle belle strapiene di carta su più file e più livelli...  quando vedo le foto delle librerie sgombre e pulite degli altri forumisti mi prende l'ansia, io non resisterei cinque minuti prima di riempirle di carta! :lol:  )

     

    Ma visto che questa è la sezione delle domande, ecco le domande:

     

    1)  visto che sei uno degli ultimi che ancora usa la macchina da scrivere per le sceneggiature, le sceneggiature sono cartacee, non digitali, non rimangono "in memoria" nel computer... poi come vengono gestite? Al disegnatore si mandano pacchi di fotocopie? Fai gli scan delle pagine e le mandi via email? Come le conservi poi le sceneggiature?

     

    2) Quell'attestato della Tanzania su cui indugia la telecamera...   ci racconti di quando hai scalato il Kilimajaro?  :)

     

  14. 3 hours ago, Carlo Monni said:

     

    Scusa se lo chiedo solo ora ma... mostro? Non ricordo storie di Rauch con mostri. Ne ricordo con vampiri  e anche con esseri umani mutati  ma non mostrei in senso classico. Eri metaforico?

     

    Uffa, mi fai pure andare a controllare numeri e titoli... 

     

    <si allontana qualche minuto, rumore di spostamenti di scatoloni e scale e apertura sportelli in sottofondo>

     

    ...ecco qua, la storia a cui stavo pensando (che credo sia l'ultima di Rauch su Zagor che ho letto) era quella pubblicata sugli albi da 689 al 691 (numerazione Zenith, corrisponenzi a Zagor 638-640), la storia con la figlia di Dharma, che inizia in maniera interessante ma che viene allungata con un sacco di incontri e lotte inutili contro mostri (spesso oltretutto in sogni o visioni) per arrivare a tre albi..

    Vorrei essere chiaro, non sono contrario ai mostri, sono contrario agli allungamenti del brodo, e lì c'erano scontri che parevano messi lì solo per consumare qualche pagine, "il mostro di martini"...

  15. 1 hour ago, laredo said:

    Diablero..  quindi, se non ho capito male,  Nizzi era contento delle tue critiche?..Non ha negato nulla?

     

    No no, non volevo dare quell'impressione...  È stata una conversazione in cui Nizzi ovviamente ha difeso le sue scelte, però non ha negato di averle fatte (nel senso che è stata una conversazione molto più interessante dei classici "non è vero" che si vedono spesso nei forum...)  non ricordo tutti i punti di cui abbiamo parlato, e nessuno stava registrando, quindi gran parte della conversazione ormai semplicemente non me la ricordo più, ma mi ricordo per esempio che, parlando della scena ne "i fucili di Shannon" in cui il bambino viene rapito, ammise che la scena, per come è stata pubblicata, presentava un Tex che si faceva gabbare troppo facilmente, e "diede la colpa" a Venturi che aveva disegnato Tex e il bandito troppo vicini (amplificando l'arrendevolezza di Tex, a suo dire se fossero stati disegnati più lontani il lettore non si sarebbe chiesto "ma perché non reagisce?" perché Tex non avrebbe avuto tante possibilità di reazione)

     

    Mi ricordo in particolare quel punto perché mi meravigliò vedere scritto poi l'opposto in "Tex secondo Nizzi" di Guarino. Nel libro, Nizzi critica chi "avrebbe dato la colpa" a Venturi per quella scena... ma a quello che ricordo io (che non avrò più la memoria di una volta, ma non credo di essere ancora rincoglionito...) L'UNICO che per quel che ne so diede la "colpa" a Venturi fu proprio Nizzi.

     

    In generale, anche se non ricordo più i dettagli della conversazione, Nizzi ovviamente negò in generale le "accuse", ammettendo magari su scene specifiche, giustificandole (come fa nel libro di Guarino) con "le necessità della storia" (in generale concordo che un eroe non può essere sempre infallibile, altrimenti le storie rischiano di diventare noiose, ma c'è una bella differenza fra "eroe che ogni tanto sbaglia" ed "eroe che non ne fa una dritta e si rende sempre ridicolo"), ammise che certi espedienti tipo gli "origlioni" erano stati usati un po' troppo spesso, insomma, fu una discussione un po più articolata di un semplice "non è vero",  Nizzi ammise tranquillamente che alcune scene presentavano problemi, anche se sosteneva che erano casi isolati non rappresentativi in generale della sua opera (e noi ovviamente non avevamo un elenco lunghissimo di esempi, ci ricordavamo giusto i casi più eclatanti).

     

    Non era "contento" delle critiche ovviamente, ma...  avrebbe potuto cavarsela molto facilmente semplicemente dicendo che non era d'accordo e tagliando corto. Rimase davvero un sacco di tempo a parlare con noi. Come ho detto, non posso escludere che fosse solo cortesia e mentalmente fra se e sè ci stesse mandando al diavolo per il tempo che gli facevamo perdere, ma se voleva andarsene, nessuno l'avrebbe trattenuto: gli avevamo chiesto gentilmente se poteva dedicarci cinque minuti, non era un tribunale, e se diceva "scusate, ho un impegno" nessuno l'avrebbe trattenuto. Se è rimasto per tanto tempo, per me era perché gli faceva comunque piacere parlare dei dettagli delle sue storie (anche con criticoni come noi...)

     

    [vorrei precisare comunque che, per rispetto verso un autore verso coi avevamo una certa deferenza, anche le nostre critiche furono espresse in maniera molto più "soft" e diplomatica di come facevamo di solito nel forum, la conversazione a quanto ricordo fu abbastanza cordiale, anche se avevamo punti di vista diversi]

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  16. Guardate, con chi nega la pessima qualità delle storie di Nizzi post-400 non mi interessa discutere. Ho già dato. Per anni. Ogni singola volta, dimostrando, pagine e riferimenti alla mano, che avevo totalmente ragione. Ho discusso per anni su TWO, fino ad avere una certa nausea da Tex (e infatti mi sono dovuto "disintossicare" abbandonando per anni non solo le discussioni, ma anche la lettura di Tex), con gente che diceva che non era vero, Tex era assolutamente invincibile... in storie dove potevo citargli, pagina per pagina, dove veniva piccionato, dove veniva salvato da un bambino, dove provocava con la sua idiozia la morte di innocenti, dove peggiorava le cose, in storie dove se non sarebbe mai arrivato agli innocenti sarebbe andata meglio. Ho fatto un record una volta di elencare, in una storia di 2 albi, sette volte in cui Tex, disperato, era sul punto di frignare e veniva ogni volta salvato da un cavallo, da un tizio di passaggio, da un cane, dalla bontà dei suoi nemici, etc, e l'interlocutore continuava a negare l'evidenza e dire che non era vero, quello che era stampato in realtà non era stampato e non esisteva.,..

     

    Non serve a niente e non voglio più rifare questo errore. Perchè una discussione abbia senso, deve basarsi su un linguaggio comune, e sull'osservazione dei dati di fatto. Discutere con chi nega dati di fatto, o chi legge "rosso" quando scrivo "nero", non ha alcun senso. In questi casi oggi dico semplicemente "abbiamo opinioni diverse su cos'è una bella storia, e su cosa rende un protagonista ridicolo o meno, non è un problema, io mi tengo la mia opinione e tu ti tieni la tua, basta che non ti metti a dire che dico sciocchezze che allora dati alla mano ti distruggo..."  B)

     

    La cosa paradossale,...  è che credo che Nizzi fosse MOLTO più frustrato di me su questa cosa. Non posso pretendere di conoscerlo, gli ho parlato meno di una mezza dozzina di volte nell'arco di vent'anni e solo un paio di esse per più di pochi minuti, dubito molto che si ricordi di me, ma nella (lunga, più di un ora) ultima conversazione che abbiamo avuto, quella volta a Reggio (una conversazione su toni molto tranquilli ed educati, mi interessava capire, non accusare...) ho avuto quasi l'impressione che gli facesse piacere parlare con qualcuno che LE NOTASSE, quelle cose. (nessuno lo teneva prigioniero, nessuno lo inseguiva, poteva andarsene in ogni momento, ho avuto l'impressione che comunque gli facesse piacere parlare di quelle cose, o almeno quella era l'impressione che mi dava, magari era solo cortesia. Comunque umanamente, come persona, mi ha sempre dato una buona impressione, è come autore che lo critico...)

     

    Come dicevo, se si va a guardare, oggettivamente, cosa accade nelle storie, Tex viene mostrato come imbelle e sconfitto già nelle storie post-400. Cosa cambia nelle successive? Il fatto che la cosa è, via via, sempre più plateale. Evidente. Sfacciata. Come se Nizzi, frustrato, dicesse "ma come è possibile che non se ne accorgano?" E esagerasse sempre di più, rendendo la cosa sempre più evidente anche al lettore più distratto. E rimanendo comunque frustrato perchè molti, fino alla fine, non se ne accorgevano.

     

    Io credo che un autore di fumetti prima di tutto voglia essere letto. Certo, anche essere pagato immagino sia molto importante (  :P ) ma se ti interessa solo la paga ci sono immagino un sacco di altri mestieri paganti, senza avere a che fare tutti i giorni con editori, disegnatori, lettori, etc.. Credo che quindi sia ESTREMAMENTE frustrante rendersi conto che i lettori...  non capiscono le tue storie.  Nizzi per anni ha continuamente "alzato l'asticella" delle "provocazioni" al lettore, arrivando a SOTTOLINEARLE NEI DIALOGHI PERCHÈ FOSSERO CHIARISSIME.  (tutti sono capaci di far sfuggire un tizio a Tex. Ma non tutti fanno prima dire a Tex "tranquillo, lo catturerò subito, non mi sfuggirà o non mi chiamo più Tex Willer" e subito dopo "ops, mi è sfuggito!"... e quindi adesso come ti chiami? (per rendere la cosa evidente, davvero, anche al lettore più distratto e superficiale). Poi se questo autore trova recensione delle sue storie online dove dicono "Tex è come sempre invincibile in questa storia, non gli sfugge proprio nessuno"... come deve sentirsi? Davvero, ad un certo punto deve avere uno scoramento incredibile, "posso scrivere quello che mi pare, tanto non lo leggono..."

     

    Questo scoramento, questo sì, si vede sempre più con l'avanzare delle storie. Nelle soluzioni sempre più banali e scontate, negli intrecci semplificati al massimo...  alla fine, Nizzi davvero credo abbia perso ogni fiducia nelle capacità del lettore (sono passati anni, quindi potrei ricordare male, ma quando mi ha detto "dalla casa editrice non mi hanno mai segnalato proteste dai lettori", non lo dicesse con orgoglio, ma bensì con un certo scoramento...). Nizzi non ha smesso di scrivere Tex perchè ha appeso la penna al chiodo o perchè si è messo a coltivare gardenie, si è messo a scrivere ROMANZI...,  quindi non aveva perso la voglia o la capacità di scrivere, era proprio di Tex, e di quella situazione, che non ne poteva più

     

    Basta pensare ad una storia tipo "i fucili di Shannon", dove Nizzi GIÀ nel corso della storia ridicolizza Tex a tutto spiano ("tranquillo ragazzino che non vuoi venire perchè hai paura che ti facciano del male, sei con Tex Willer, garantisco io che non ti faranno niente!....      ...oddio oddio me l'avete rapito da sotto al naso, cosa faro adesso, ma chi mai ha potuto essere cosi scemo da mettere in pericolo un bambino?"), e dove GIÀ nella sua sceneggiatura l'inutile Tex non combina niente ed è un vecchietto a salvare lui e il bambino...

    ....e l'editore gli chiede un cambio alla storia. Dici "gli farà cambiare una di quelle scene dove viene ridicolizzato?". NO! Gli fa cambiare L'UNICA cosa vagamente "texiana", il fatto che Tex alla fine lasci andare il vecchietto. Per Sergio Bonelli bisogna bere l'amaro calice fino in fondo, L'UNICA cosa Texiana va tolta, e Tex deve essere presentato nel finale come uno sbirro ottuso, e fare arrestare la persona che ha risolto il problema al suo posto... 

     

    ...e capisci perchè, da una parte, Nizzi sia stato lasciato lì 15 anni, e perchè l'editore non si lamentava delle nizzate, nonostante la crescente frustrazione dello stesso Nizzi... :rolleyes:

     

    10 hours ago, ymalpas said:

    Il Tex "ridicolizzato" possa piacere o non piacere è il Tex di matrice NOLITTIANA (rileggetevi una storia a caso scritta da Sergio Bonelli, per esempio "La scogliera dell'orrore"). Eppure del lavoro di demolizione del mito di Tex da parte di Nolitta, iniziato negli anni sessanta suggerendo per esempio al padre storie come "La sfida" in cui Tex doveva pareggiare contro Buffalo Bill (ed è rimasto convinto fino alla fine che il padre l'avesse accontentato, invece Tex la sfida la vince eccome surclassando l'avversario) oppure "La sconfitta" che GLB accettò solo perché maturata con il trucco dello swivel, storie pensate da un giovane Sergio che sono a livello di idee dovevano intaccare il mito di Tex. Poi, quando si è messo a scrivere lui direttamente, abbiamo letto i vari "Mingo il ribelle", "I ribelli del Canada (a  proposito della quale GLB confidò in un'intervista che era "una vaccata di storia"), i Cruzado, i bernoccoli  de "I dominatori della valle" ecc. Ripeto, basta prendere una qualsiasi storia di Nolitta per rendersi conto che ha fatto molto peggio di quanto viene rimproverato all'ultimo Nizzi.

     

    Nizzi scrivendo storie in cui Tex era messo in difficoltà (negli ultimi anni) non ha fatto che uniformarsi a quel modello di Tex . Mettiamo sul tavolo che il suo editore era Sergio Bonelli che gli accettava certi soggetti e altri (mi risultano da fonti vicine a Nizzi) cestinati uno dopo l'altro, così come mi risultano interventi redazionali che "correggevano" i balloon di Nizzi prima di andare in edicola facendo poi gridare allo scandalo i lettori.

     

    Beh, di questo ne abbiamo discusso abbondantemente ai vecchi tempi su TWO, e sai che sono in gran parte d'accordo con te: il Tex "sbirro ottuso incapace" nasce con Nolitta (e davvero è una cosa incredibile, che l'editore che mandava in edicola Tex da decenni, ne avesse un immagine così "strana" e rovesciata come quella che descrive in "Mingo il ribelle". Credo che Nolitta sia stato anche forse il principale "lettore proiettante", che proiettava sulle storie i suoi preconcetti senza davvero vederle, e così come oggi diversi lettori leggono le vecchie storie di Nizzi dove Tex fallisce e si slaccia il cinturone davanti a tutti come "un tex invincibile", Nolitta leggeva le storie di suo padre e ci vedeva un Tex sbirro che girava con le manette...)

     

    E, per essere chiari: alla fine l'editore è sempre il responsabile finale di quello che pubblica. Ogni singola Nizzata è prima di tutto responsabilità di Bonelli che l'ha pubblicata (e quando voleva rendere Tex ancora più sbirro ottuso le modifiche le imponeva, tipo nel finale dei fucili di Shannon, quindi se voleva avrebbe potuto togliere anche tutte le figuracce, e non l'ha mai fatto)

     

    Quindi, quando critico le storie di Nizzi, se non aggiungo "e pubblicate da Bonelli" è solo per brevità, a fare quello scempio sono stati minimo in due...  :angry:

     

    Ma a parte le responsabilità come editore, perchè non c'è la stessa percezione di Nolitta come AUTORE?  Per me si riallaccia al discorso che ho fatto prima sul fatto che gli ultimi 15-20 anni di Nizzi su Tex NON SONO UNA COSA "NORMALE" nell'editoria, e anzi sono una cosa unica al mondo. Non conosco altri casi in cui un autore così palesemente inadatto (a quel punto, dopo la crisi... e già la crisi non era un segnale sufficiente?), che stava facendo calare le vendite e infuriare i lettori (e so che, anche se poi magari non lo dicevano a Nizzi, la Bonelli di lettere di protesta ne riceveva tante...). Questa "anormalità", il fatto che per anni il nome "Nizzi" nel colophon provocava crisi di sconforto ai lettori, ha reso "Nizzi" quasi più l'emblema di questa assurdità che non il nome di una persona.

     

    Nolitta, per quanto palesemente inadatto a Tex, come autore è stato più "passeggero". Quante storie ha scritto? Se escludiamo il suo ritorno forzato durante la crisi di Nizzi per "tappare il buco", mi pare che ne abbia scritte non più di una quindicina, in un breve periodo dal 1976 al 1983, e anche li in un certo senso "tappava un buco" provocato dal declino del padre, e prima dell'arrivo di Nizzi. Non era mai stato nominato "degno erede", non ha mai monopolizzato la testata per anni fra le proteste. (e, soprattutto, anche se le sue erano storie anche più anti-texiane di quelle di Nizzi... erano comunque belle storie. "il giudice maddox" se al posto di Tex ci metto uno sbirro ottuso anonimo è una bella storia). Se quindi lo valutiamo SOLO come autore, Nolitta è stato semplicemente "un bravo autore totalmente inadatto a Tex", come ce ne possono essere stati tanti altri.

     

    In realtà, i lettori non sono tanto "talebani" come sostengono gli aziendalisti ad oltranza. Sopportano tranquillamente anche un autore inadatto per un breve periodo (vedi qualcuno bruciare Faraci in effige?), e se Nizzi fosse stato sostituito dopo un periodo più "normale" di pochi anni di storie scarse, oggi non ci sarebbe questo livore. È stata l'assurdità e la totale anormalità di quel tempo lunghissimo che ha fatto tutti questi danni, non solo a Tex ma anche alla reputazione di Nizzi (che se avesse potuto andarsene a fare Nick Raider subito dopo la sua crisi, oggi sarebbe acclamato come uno dei più grandi autori texiani...)

     

    Credo che più che di una "rivalutazione delle sue storie" (che, se fosse onesta e consistesse nel rileggersi le storie fra il 400 e il 500, per me non potrebbe che PEGGIORARE il giudizio sulle sue storie), Nizzi oggi abbia bisogno dell'oblio su quel periodo assurdo e "strano": non è stato un periodo normale, per mille ragioni Nizzi non era sicuramente in uno stato psicologico o ambientale adatto. La cosa più benevola che si può fare oggi per me è tirare una riga e dire "OK, sarà difficile superare certi vecchi traumi, ma faccio lo sforzo e cerco di giudicare le tue nuove storie senza preconcetti, e vediamo come sono..."

     

     

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  17. 38 minutes ago, andreadelussu74@gmail.com said:

    Non voglio nominare altre storie post 5oo ma oltre a queste due che ho appena menzionato ce ne sono altre molto valide

    Il calo di Nizzi era dovuto al fatto che fino al numero 400 ha scritto sempre e praticamente lui Tex da 500 in poi sfido qualunque altro a tenere ritmi così alti e a tenere la qualità delle storie alta

     

    Non sei il primo che difende Nizzi con queste tesi contraddittorie, che mi sembrano una cosa tipo "non sono stato io a rubare la marmellata, e comunque era mia, ho fatto bene a mangiarla!" :lol:

     

    Cioè, non si può, se si ha un minimo di coerenza, dire "non è vero che Nizzi è crollato, anche dopo scriveva buone storie, e poi voglio vedere voi a non crollare al suo posto..."  :P

     

    Questo saltare poi dall'aspetto "qualità delle storie" e "perchè Nizzi ha avuto quel calo" fa solo confusione.  Io ho una scusa anche migliore di quella di Nizzi per le mie (ipotetiche, non ne ho mai scritte) storie: non sono capace! Provateci voi a scrivere storie senza essere capaci! Avendo quindi un ottimo motivo per giustificare il fatto che farei storie scarse, non potreste dire che sono scarse, no?  :lol:

     

    (e sì, è lo stesso ragionamento che tanti fanno con Nizzi, "ha le sue buone ragioni per scrivere ciofeche, quindi non sono ciofeche...")

     

    No, siamo onesti e valutiamo la qualità delle storie senza trovare mille scuse...   Nizzi ha scritto per più di 15 anni storie in cui SEMPRE, in ogni singola storia, Tex era ridicolizzato in maniera aperta e palese (addirittura sottolineata dai dialoghi, tipo "lo acciufferò, o non mi chiamo più Tex Willer... oh, mi è scappato...", "tranquillo, ragazzino, se vieni con me non ti succederà niente, parola di Tex Willer... Oddio l'hanno catturato, banditi, vi prego in ginocchio, liberatelo..."). Anni fa feci una "sfida" in un altro forum, chiesi di citarmi UNA, anche una sola storia di Nizzi post-crisi in cui Tex non fosse ridicolizzato, qualcuno provò a presentare qualche esempio, ma erano tutte storie in cui Tex veniva palesemente ridicolizzato 1, 2, 3 volte o più, ed erano loro che non lo vedevano...  (non ripeto la sfida oggi, perchè non voglio più ri-leggere quelle storie, dopo essere finalmente riuscito in gran parte a dimenticarle...)

     

    Il mio giudizio complessivo su Nizzi è simile a quello di Carlo Monni

     

    On 4/17/2017 at 9:31 PM, Carlo Monni said:

    Per me Nizzi non ha bisogno di essere rivalutato.

    Credo che ci sia un sostanziale accordo che le sue storie sino al n. 400 siano tutte buone con molte punte ottime. Il solo difetto che riesco a trovarci è un eccesso di manierismo.

    Dopo il 400, quando sono apparse le storie successive alla sua crisi creativa, è andato avanti grazie al mestiere, poi ha esaurito anche quello e le sue storie sono diventate sempre più brutte con sceneggiature pessime che affossavano anche idee buone che quasi mai erano sue.

    In sostanza, il Nizzi pre 400 non ha bisogno di essere rivalutato, il Nizzi post 500 non può essere rivalutato.

     

    ...ma sono più severo sulle date.  Si vedevano anche PRIMA del crollo psicologico le prime crepe.  Dopo, dal suo ritorno... non ne ha azzeccata più una (le poche storie buone, tipo il Texone di Magnus, erano state sceneggiate in realtà prima della crisi). E la cosa è anche comprensibile (per me fu folle l'editore a insistere perchè tornasse su Tex, con che spirito avrebbe potuto scriverlo, dopo una crisi di rigetto simile?). È da quel momento che parte l'opera di demolizione di Tex, che diventa via via sempre più palese, e con il 500 era già assoluta e compiuta (non c'è un calo di Nizzi con il 500, era già in fondo, il 500 e la successiva mefistolata sono stati  semplicemente "la sveglia" per chi ancora si rifiutava di vederlo). Per "rivalutare" Nizzi, il mio "consiglio", è di rileggere NON i post-500, ma quelli prima. E di scoprire, alla luce delle nizzate successive, QUANTO quegli elementi di spernacchiamento di Tex erano già presenti da tempo.

     

    Io direi "In sostanza, il Nizzi pre 380/390 non ha bisogno di essere rivalutato, il Nizzi post 400 non può essere rivalutato"

     

    Quindi, il periodo "buono" dura una decina d'anni, meno di 50 storie, quello "pessimo" dura dal 400 al 600, cioè più di 15 anni di storie una peggio dell'altra, un periodo insostenibile,  assurdo (non conosco un altro caso simile al mondo) di cui incolpo soprattutto la casa editrice, era ovvio che non ne poteva più, che era totalmente demotivato e stava distruggendo il personaggio: ma non le leggevano le storie? Come facevano ad essere contenti di un Tex che ogni singolo albo provocava danni, si faceva salvare da vecchi paralitici, bambini, animali, etc e intanto veniva gabbato da tutti? Non gli dicevano niente?  (Nizzi disse una volta, davanti ad una mia domanda diretta, in una conversazione privata con alcuni forumisti durante la fiera di Reggio Emilia che no, non aveva mai ricevuto nessuna protesta o rimostranza da parte della casa editrice al riguardo).

     

    È quel lunghissimo periodo di demolizione del personaggio, che fra l'altro mi fece smettere di leggere Tex per anni, che fa sì che l'argomento "Nizzi" sia un argomento delicato, anche più di quanto normalmente dovrebbe essere un autore che abbia "solo" scritto storie scarse. Perchè non c'era niente di "normale" in quella situazione.

     

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  18. 2 minutes ago, borden said:

    Spero state scherzando, vero?.. E' il primo bacio vero RACCONTATO NEL FUMETTO. Fuori campo si è allenato a limonare con le ragazze della Nueces Valley, solo che non è stato mai raccontato.

     

    Prenditela con Frediani, è lui che mette in giro notizie ingannevoli...  io ho solo sottolineato che era abbastanza improbabile anche come fake news...  :P

     

    2 minutes ago, borden said:

    Ma se insistete lo racconteremo.

     

    Anche no, grazie! :lol:

  19. Finale della storia che conferma pregi e difetti della prima parte.

     

    Fra i difetti, l'insistente "spiegazionismo" che contagia anche i pard (mi ha fatto un po' ridere Tex a pagina 23 che non solo sa che qualcuno li ha visti, ma sa pure che è stato l'indiano), le stesse informazioni ripetute più volte e le spiegazioni per dettagli tutto sommato superflui appesantiscono un po' la lettura. Ma è comunque un peccato veniale, visto che Rauch riesce comunque ad evitare i famigerati "spiegoni" multipagina e riesce bene o male a infilare le spiegazioni in mezzo ai dialoghi con un minimo di senso.

     

    Un altro "difetto", se vogliamo, è il fatto che è una storia di Ray Cooper, non di Tex.  Non nel senso della critica banale e stantia sul fatto che Tex dovrebbe "essere sempre in scena" o essere risolutivo (qui lo è), ma per il fatto che la storia alla fine è sulla parziale "redenzione" di Cooper, che inizia come un personaggio totalmente privo di scrupoli che tradisce i compagni di fuga (come aveva fatto in passato per i complici) ma alla fine sapendo di avere ben poche probabilità di sopravvivere divide il suo segreto con Taylor.  A questo cambiamento Tex è totalmente estraneo, è tutto basato sul rapporto fra i due evasi e sulle scelte che fanno. Con qualche minimo cambiamento alla trama Tex poteva essere completamente eliminato dalla storia. (e si vede anche da tutte le maniere in cui Rauch tiene i due pards "lontani" dal centro dell'azione fino al finale)

    Personalmente, non trovo questo un "difetto" in sè, a livello di una singola storia (non è necessario che Tex sia sempre al centro di tutte le storie), quanto un "problema" di una tendenza generale molto pervasiva che ho visto anche in altri autori che si sono cimentati con Tex negli ultimi anni, che sembrano prima pensare ad una "bella storia", e POI ad infilarci dentro Tex. Ma Tex non è Ken Parker, non è un mero testimone di storie altrui,  e in generale trovo che molti autori Bonelli dovrebbero liberarsi da questa continua voglia di "berardeggiare"....  :rolleyes:

     

    Ma a parte questi problemi, sono rimasto soddisfatto della storia, non mi ha mai annoiato,  i personaggi sono ben caratterizzati, i dialoghi vivi e divertenti, il giudizio complessivo è positivo.

     

    Anche riguardo ai disegni, giudizio tutto sommato positivo ma con qualche remora. Mi è piaciuta la maniera in cui Prisco riesce a rendere il movimento e le espressioni (a proposito, questa storia contiene un bel campionario di brutti ceffi memorabili...), ma a volte le anatomie e le proporzioni sono veramente troppo frettolose e abbozzate. È vero che magari a rifinire troppo i disegni si rischia di perdere quel senso di fluidità dei movimenti, ma anche senza riempire le tavole di dettagli, qualche attenzione in più alle proporzioni poteva mettercela.

     

    P.S.:  pagina 4, Frediani annuncia la scena del bacio nel prossimo "Tex Willer" (così, tanto per far contenti i tradizionalisti...  :lol: ), con l'affermazione "il primo vero bacio del giovane Tex".

    Dai, sù, non ci sbilanciamo in affermazioni come queste che già c'è gente che fa battute sulla castità di Tex: spero tanto per lui che quello non sia davvero il suo PRIMO bacio...  :rolleyes:  (anche perchè non vorrei una scena da Piccolo Ranger...  :lol:)

  20. 6 minutes ago, Grande Tex said:

    informazione: non si possno paragonare fiction e fumetti

     

    Informazione: i fumetti SONO fiction.

     

    Non sono "simili" o "equivalenti", no, sono proprio un tipo di fiction.

     

    In pratica hai detto che non si può paragonare la fiction alla fiction...  :blink:

     

    Sì, lo so che probabilmente per "fiction" intendevi "fiction TV", ma non sto facendo il pignolo solo per il gusto di farlo: ogni volta che trattiamo il fumetto come un qualcosa di unico e ineffabile, totalmente diverso da qualunque altra cosa che soddisfa gli stessi bisogni, finiamo nella tana del bianconiglio a immaginarsi chissà quali cambiamenti generici che hanno cambiano per sempre l'umanità, un evoluzione che ha reso i nostri figli degli alieni appartenenti ad un altra specie che non può leggere fumetti. Mentre basta ricordarsi che è sempre comunque fiction per capire molto più semplicemente come mai guardarsi un cartone animato in TV può tranquillamente prendere il posto che avevano i fumetti per noi (almeno, io sto parlando come uno cresciuto quando in TV di cartoni ce n'erano pochissimi e c'erano solo due canali, la visuale di qualcuno cresciuto negli 80 probabilmente è diversa e loro già guardavano più cartoni animati e leggevano meno fumetti...)

     

    Personalmente, rispetto agli anni 80 (quando, davvero, la fiction che passava in TV era miserevole, roba oggi inguardabile...) oggi mi guardo molte più serie TV (soprattutto americane o inglesi, in lingua originale per evitare gli orridi adattamenti) e passo meno tempo a leggere fumetti. Vuol dire che sono cambiato io, magari perchè sono stato esposto al morso di una televisione radioattiva, o è semplicemente cambiata l'offerta di fiction, e oggi si trovano telefilm migliori e fumetti troppo spesso peggiori?

     

    6 minutes ago, Grande Tex said:

    i fumetti non attaccano fra i giovani perche sono una forma di intrattenimento attivo

     

    Questo probabilmente spiega come mai videogames, che sono ancora più attivi, sono completamente estinti fra i giovani...  :lol:

     

    (a scanso di equivoci: sto scherzando...)

     

    6 minutes ago, Grande Tex said:

    leggere e' faticoso

    guardare fiction non lo e' 

     

    Ti si potrebbe rispondere che dipende dalla fiction (hai mai visto The Wire? Pensi che sia paragonabile a Don Matteo, tutto un unico calderone, tutto facile?), ma, senza fare facili generalizzazioni, è vero che la difficoltà di comprensione varia fra fumetti e film e telefilm, come cambia fra un fumetto e l'altro e fra un film e l'altro.

     

    Ma siamo sicuri che la difficoltà di lettura di molti fumetti sia causata dal loro "essere fumetti", e non dal fatto che sono spesso scritti e disegnati per essere più oscuri del necessario, per darsi un tono "artistico"?  (ma qui si rischia di andare su un altro campo minato...)

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