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Diablero

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Messaggi pubblicato da Diablero

  1. Non trasformare anche questo topic nel solito flame da Difensore ad Oltranza di Nizzi. Le mie osservazioni sul comportamento da capitan Miki di Tex le ho già fatte a suo tempo nel thread su quella storia, se vuoi metterti a discutere di questo posta lì.

    (Per far capire cosa intendevo ho fatto due esempi presi da due storie diverse, una da Boselli e una di Nizzi. Ma gli esempi con Boselli, chissà perchè, non provocano le stesse reazioni...)

  2. 5 minutes ago, Carlo Monni said:

    Quello che mi premeva rimarcare era che secondo me la scena di pag., 101 era già abbastanza comprensibile così com'era e che sarebbe stato non solo inutile e superfluo ma addirittura fuori luogo se Manuela avesse detto: allora saliamo in camera mia o qualcosa di simile come avrebbe voluto qualcuno.

    Sì, per me la politica migliore su Tex da questo punto di vista è lasciar decidere il lettore, senza non dico mostrare Tex o uno dei pard a letto con qualcuna, ma nemmeno fare ammiccamenti o "far intuire". Siamo adulti e vaccinati, intuiamo da soli...  :laugh:

     

    E, allo stesso modo, non mi piace quando invece si rimarca in maniera fastidiosa che "tranquilli, Tex non ha fatto niente" come a voler tranquillizzare i moralisti. Già mi aveva dato un po' fastidio che l'incontro con Lupe dopo anni sia stato così freddo per "non adito a pensieri peccaminosi", ma il Tex che si comportava da Capitan Miki nella storia di Nizzi con la vedova ospite dei Navajo era insostenibile...

  3. Eh, io invece lo vedo come poco probabile (la storia di 45 anni fa, intendo). Manuela è una ragazzina spagnola di buona famiglia.  Ti immagini il casino se il promesso sposo non l'avesse trovata "illibata", e per colpa oltretutto di un "mezzosangue"? Il padre sarebbe andato personalmente a dare la caccia a Kit con la doppietta...  :laugh:

    Va bene prendersi una sbandata per Kit, ma una ragazza dell'epoca avrebbe voluto almeno il fidanzamento e un certo corteggiamento (poi come sempre c'era chi se ne fregava delle convenzioni, ma Manuela non era stata descritta così). E kit non avrebbe raccontato balle ad una ragazza per portarsela a letto. E in quest'ottica ha senso il comportamento di Tex, che oggi ai nostri occhi appare antipatico e quasi incomprensibile, allontanando Kit da Manuela. Ma per l'epoca era perfettamente giustificato, una volta che ha capito che per quella storia non c'era futuro.

     

    Anche perchè così il rivederla, dopo anni e in una situazione completamente diversa, senza tutti quei limiti imposti dalla famiglia, dal padre, dal suo ruolo, etc ha un senso, e lo dice anche lui come è "cambiata". Altrimenti il fatto che adesso non ci sono più ostacoli...  a che servirebbe, se gli ostacoli fossero stati superati già all'epoca?

  4. 15 hours ago, borden said:

    Certo 

    Nolitta scrieva per tappare i buchi. Quindi se era pronta una storia di Gl dava a quella la precedenza
     

    Perfetto, grazie!

     

    Quindi diciamo tutte le storie di GL Bonelli "pubblicabili" sono state disegnate immediatamente, poi da un certo punto alcune sono state "lasciate nel cassetto" in attesa di essere sistemate (le ultime). Immagino che ci sia stata una situazione intermedia in cui bastavano poche modifiche di poco conto e che saranno finite fra quelle "pubblicabili immediatamente".

     

    Come avrai visto nel forum ci stiamo lambiccando da anni per stabilire il "momento di passaggio", cioè da che storia si tratta di storie "messe nel cassetto in attesa di revisione". Per le ultimissime è evidente, ma per quelle un po' prima le opinioni divergono. Ti ricordi qual è la prima storia che ha avuto bisogno di una revisione redazionale "sostanziale" che non ha consentito di farla disegnare subito?

     

    Altra domanda che nasce dai vari conteggi sulle storie di Fusco: ho visto che alla fine degli anni 70 il "margine di sicurezza" di tavole già pronte per la pubblicazione doveva essere ridottissimo, diverse storie (non solo di GL Bonelli, anche di Nolitta) devono essere state pubblicate quando ancora il finale non era stato disegnato. Era così anche quando lo scriveva solo GL Bonelli o in quel periodo ci sono state difficoltà anche a "rifornire" i disegnatori di sceneggiature da disegnare? (cioè, Nolitta non è partito subito o è partito lento...) O era un problema totalmente indipendente dalle sceneggiature, mancavano proprio i disegnatori? (in effetti l'arrivi di Fusco fa pensare che gli altri non ce la facessero più da soli, però Fusco garantiva mi pare 300 tavole all'anno e quindi il problema avrebbe dovuto essere risolto immediatamente e invece pare sia durato anni)

  5. 38 minutes ago, Mister P said:

    In che anno ha smesso di disegnare Lone Wolf?

    Ho cercato online ma ho trovato solo le date in cui ha iniziato Lone Wolf (1968) e la data in cui ha iniziato ad occuparsi di Tex (1973, anche se il sito Bonelli parla di 1974 probabilmente perchè fanno riferimento alle date di pubblicazione)

     

    Ho gli albettini pubblicati nel 1988 con la ristampa, ma non ci sono indicazioni sulle date di pubblicazione, e anche le firme non sono datate (curiosità: Grecchi e Fusco si firmavano "L. Grek e Bobby Flint")

  6. 1 hour ago, Dix Leroy said:

    Con le dovute eccezioni prima o poi ognuno si stanca del lavoro che fa.

    Ma di solito quando accade si vede. Si vede da quello che fa, e da come smette.

     

    Quando Nizzi si è stancato davvero, ha smesso. Punto. Se si fosse preoccupato dei casini in cui lasciava la casa editrice l'avrebbe annunciato prima per dare il tempo di trovare sostituti, poi avrebbe smesso lo stesso, solo un po' più tardi.

     

    G.L. Bonelli faceva "solo" 1320 pagine all'anno, e avrebbe potuto farne molte di più (il suo "allievo" Boselli ne fa regolarmente più di 2000 nel tempo che gli rimane dopo aver fatto il curatore di Tex e Dampyr, e GL Bonelli non faceva il curatore...). Aveva una barca (su cui si divertiva a sparare alle bottiglie in acqua), si faceva le sue vacanze, non era una vita da "povero sfruttato incatenato al tavolo di lavoro". Dopo l'incidente, passa a 900 pagine all'anno.

     

    Sono in media 2,5 pagine al giorno.

     

    Non ha senso come "calo per avere il tempo per riposarmi e divertirmi".  Il tempo ce l'aveva già. Se ne vuoi di più, cali UN PO' , non così tanto. Se sei stanco, magari vai avanti per QUALCHE ANNO a ritmo piano, per dare il tempo di trovare i sostituti, poi smetti.

     

    Nolitta deve sostituirlo, di corsa. Anche se ha già due testate da scrivere, con personaggi SUOI, deve abbandonare Zagor e ridurre l'impegno su Mister No per mettersi a fare Tex. che non gli piace e non è nelle sue corde. E lo farebbe perchè GL Bonelli "si è stufato"? Non sta in piedi.

     

    Potrebbero essere tanti i motivi e le spiegazioni per un calo simile. Problemi di salute che riducono il tempo per cui si può lavovare o la produttività? Cure o Terapie riabilitative che portano via un sacco di tempo? Si possono fare tante ipotesi. Ma hanno in comune che si tratta di un rallentamento forzato, non volontario. Così, con un rallentamento "subito" più che "voluto", il calo progressivo che si vedrà successivamente, ha un senso.

     

    E soprattutto, uno che "è stanco di scrivere Tex" è uno che prima ti scrive roba tipo "i Fucili di Shannon" o "Fort Sahara", NON uno che pochi mesi prima ti ha scritto "il laccio nero", cacciatori di scalpi", "canyon diablo" e poi ti scriverà "Tucson" o "il marchio di Sanata"

     

    Io credo che invece, se l'avesse sostenuto la salute, GL Bonelli avrebbe tanto voluto continuare a scrivere Tex (e lo prova anche il fatto che, anche quando non ne era più in grado, chiedeva la collaborazione di altri sviluppando la sceneggiatura di Boselli e del figlio o parlava di riuscire a scrivere un giorno il ritorno di Mefisto...)

     

    Nessuna "voglia di vacanza" o "stanchezza di Tex", dunque. Non ne trovo alcuna traccia. Trovo invece tracce evidenti di un fortissimo attaccamento al personaggio e del desiderio di continuare a scriverlo, per quanto si riesce a fare, anche quando il risultano non viene ritenuto pubblicabile e deve essere rifatto da Sclavi o Nizzi (ma credete davvero che GL Bonelli avrebbe scritto pagine in cui un personaggio si presenta due volte perchè "era stanco di scrivere Tex"?)

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  7. Una domanda che viene dal thread sulle ultime storie di GL Bonelli, anche se probabilmente è invisibile in mezzo a quella massa di testo, la estraggo qui.

     

    (poi se Boselli vorrebbe darci una mano anche per gli altri dubbi in quel thread sarebbe il benvenuto...  B) )

     

    Fusco nei primi anni 80 aveva ancora l'abitudine di mettere la sua firma sulla tavole, con sotto la data (solo l'anno), tipo "Fernando Fusco 82". Sono andato a controllare le date scritte da Fusco in un bel po' di albi per vedere la cronologia, e ho "scoperto" alcune cose.

     

    A ) La storia "la valle infuocata" (Tex 254-256, dicembre 1981-febbraio 1982) di Nolitta presenta un "salto", da tavole con scritta la data del 1979 si passa a tavole con la data del 1981 (il "salto" avviene fra pagina 13 e pagina 106 del numero 255, cioè fra le pagine 36 e 129 di una storia che in totale ne dura 236).

     

    Cosa ha fatto Fusco nel mezzo? Ha disegnano una storia di GL Bonelli,

    - "Il marchio di Satana", sceneggiatura di GL Bonelli consegnata presumo a metà del 1980, disegnato da metà 1980 fino ai primi mesi del 1981, 220 tavole, pubblicata immediatamente nei numeri 248-249 (Giugno-Luglio 1981)

     

    Cioè, interrompe una storia di Nolitta a metà e ne disegna una di GL Bonelli che viene pubblicata SUBITO,  per poi riprendere quella di Nolitta.

     

    I motivo potrebbero essere i più vari (magari Nolitta si era bloccato e non sapeva come andare avanti), ma c'è un altro caso strano:

     

    B ) Fusco disegna "Il ritorno del Carnicero", la prima sceneggiatura di Nizzi pubblicata sui numeri 279-281 (gennaio-marzo 1984) dalla primavera 1982 fino a gennaio 1983 (tutte le date nelle firme sono del 1982 tranne le ultimissime del 1983), e POI, DOPO, disegna "Dinamite" su sceneggiatura di GL Bonelli disegnato da inizio a meta 1983 (erano solo 124 tavole, Fusco le faceva in 4-5 mesi), ma questa seconda storia viene pubblicata PRIMA, nei numeri 274-275 (agosto-settembre 1983), quindi proprio appena possibile.  La storia disegnata precedentemente da Fusco invece viene "rimandata" all'anno successivo (e quindi la prima storia di Nizzi viene pubblicata per seconda)

     

    Questi due casi mi hanno fatto venire un sospetto (o meglio, due), di cui ti chiederei conferma o almeno un opinione. Non mi ricordo la data esatta in cui sei andato a lavorare alla Bonelli ma anche se non lo sai per conoscenza diretta, vorrei avere la tua opinione sul fatto che possa essere una cosa plausibile almeno per gli anni dal 1976 al 1983:

     

    1) Le storie di GL Bonelli avevano la precedenza, se ce n'era una pronta si pubblicava subito quella appena possibile, anche scavalcando storie arrivate prime, e

     

    2) Se arrivava una sceneggiatura da GL Bonelli e non c'era un disegnatore libero e non ce ne sarebbe stato uno per mesi, si preferiva interrompere una storia di Nolitta (come è forse successo a "la valle infuocata") per mettere subito un disegnatore a realizzare la storia di GL Bonelli.

     

    È importante perchè, se fossero vere queste due ipotesi (o almeno la prima), potremmo "datare" con una certa precisione anche le storie disegnate dai disegnatori che non ci mettevano la data....

     

     

  8.  

    Ricapitoliamo le date "scoperte" di queste storie (cronologia Fusco). Penso che Nolitta consegnasse le storie "a pagine" quindi per lui non ci sono date di consegna

     

    - "La valle infuocata", prima parte, sceneggiatura di Guido Nolitta, disegnata dal 1979 a circa metà del 1980 e sospesa, 232 pagine in tutto con entrambe le parti, pubblicata nei numeri 254-256 (dicembre 1981-febbraio 1982)

    - "Il marchio di Satana", sceneggiatura di GL Bonelli consegnata a metà del 1980, disegnato da metà 1980 fino ai primi mesi del 1981, 220 tavole, pubblicata nei numeri 248-249 (Giugno-Luglio 1981)

    - "La valle infuocata", seconda parte, sceneggiatura di Guido Nolitta, disegnata dai primi mesi del 1981 fino all'inizio 1982 (proprio a ridosso della pubblicazione, qui Fusco è stato davvero veloce a fare le ultime...),l 232 pagine in tutto con entrambe le parti, pubblicata nei numeri 254-256 (dicembre 1981-febbraio 1982)

    - "Il ritorno del Carnicero", prima sceneggiatura di Nizzi consegnata ad inizio 1982, disegnata nel 1982 fino a gennaio 1983, pubblicata sui numeri 279-281 (gennaio-marzo 1984)

    - "Dinamite", , sceneggiatura di GL Bonelli consegnata probabilmente a fine 1982,disegnato da inizio a meta 1983, 124 tavole, pubblicata nei numeri 274-275 (agosto-settembre 1983)

    Purtroppo, "dinamite" è l'ultima storia di GL Bonelli disegnata da Fusco, quindi ai fini di questo thread non ci interessano, vediamo però le precedenti:

     

    "La Carica dei Navajos", di 139 pagine, testi di GL Bonelli, non ha date (o almeno io non le ho viste) pubblicata nei numero 168-169 (ottobre-novembre 1974)

    "Il giudice Maddox", di 265 pagine, testi di Guido Nolitta, non ha date (o almeno io non le ho viste) pubblicata nei numero 183-185 (gennaio-marzo 1976)

     

    "I ribelli del Canada", di 381 pagine, testi di Guido Nolitta, qui le date finalmente CI SONO: la prima pagina della storia (pagina 87 del 203) ha "Fernando Fusco 76"

    sempre date del 76 si trovano a pagina 103, 111, e nel numero 204 a pagina 17, 22, 35, 61, 71

    La data del 1977 si trova nel numero 204 a pagina 88 e 102, non sto a controllare il 205, nel 206 è a pagina 19, 28, 39, 61, 83, 110, e nel numero 207 a pagina 27 (l'ultima0

    Quindi suppongo che la storia sia iniziata nella seconda metà del 1976 (e la cosa mi lascia perplesso, cos'ha disegnato Fusco nella prima metà del 1976 dopo la pubblicazione della sua storia precedente?) e terminata a fine 1977, per essere pubblicata poi nei numeri 203-207 (settembre 1977-gennaio 1978, cioè  è molto probabile che la storia sia stata pubblicata mentre Fusco stava realizzando le ultime pagine, quindi non c'erano tutte quelle pagine di storie di GL Bonelli di scorta o le avevano già consumate)

     

    "Guerra sui Pascoli", la storia successiva, è di GL Bonelli, di 233 pagine.   Fusco la data subito "78" (pagina 53, l'ottava) segno che aveva terminato "i ribelli del canada" a fine 1977, ma mi pare impossibile che i tempi di stampa siano stati così brevi (l'ultimo albo dei ribelli del Canada è datato gennaio 1978), forse si era preso qualche settimana di vacanza dopo quella sfacchinata...

    Comunque la data rimane "1978" per tutto il resto della storia, che fu pubblicata puntualmente a partire dal 217 del novembre 1978 (ma erano davvero strettissimi con i tempi, se si ammalava un disegnatore come facevano?)

     

    "il clan dei Cubani", la successiva, è ancora di GL Bonelli, dura 317 pagine, e non ho trovato date. Cosa che mi lascia perplesso (capirei se avesse iniziato o smesso da un certo numero, ma non questo non metterle, metterle, non metterle e di nuovi rimetterle...) ma ci starebbe giusto giusto il tempo di farla fra il 1978 e il 1979 (fu pubblicata a partire da Novembre 1979)

     

    "Ore Disperate", la successiva, ancora di GL Bonelli, dura 208 pagine, è datata "Fernando Fusco 79" (pagina 23 del 241) e mantiene la stessa datazione fino al numero successivo a pagina 40, per cambiare poi a pagina 56 dove passa a "Fernando Fusco 1980". Pubblicata nei numeri 241-242 (novembre-dicembre 1980, addirittura qualche mese dopo, stavano ricostruendo un po' di margine...

     

    Sarebbe bello fare una cronologia simile per quel periodo per tutti i disegnatori, ma purtroppo gli altri non datavano le tavole...  :rolleyes:

     

     

     

     

  9. Visto che si è parlato tante volte di questo argomento in diversi thread sarebbe utile riportare qui le varie informazioni (anche per farle ritrovare a quelli come me che quando le cercano non le trovano mai)

     

    Alcuni punti fermi, almeno a quanto ne so: GL Bonelli consegnava le sceneggiature intere, non "a pagine" come si fa oggi, quindi da una parte i tempi tecnici prima della pubblicazione si allungano e dall'altra era più facile tenere nel cassetto una storia considerata "debole" visto che nessuno aveva ancora iniziato a disegnarla. E secondo me di storie "recuperate dal cassetto" ce ne sono state tante alla fine.

     

    Facevo i conti sulle tavole pubblicate di GL in un post recente, ed ecco alcuni dati presi da quel post:

    ---------------------------------

    Le storie pubblicate nel 1976 erano state quelle coinvolte in quello "stop", ma se andiamo a vedere gli anni successivi, dal 1977 in poi, vengono pubblicate:

    nel 1977,  815 pagine di GL Bonelli e 505 di Nolitta

    nel 1978, 1297 pagine di GL Bonelli e 23 di Nolitta

    nel 1979, 744 pagine di GL Bonelli e 576 di Nolitta

    Sono, in media 950 pagine di GL Bonelli all'anno, e 370 di Nolitta. Un calo del 30% della produzione per GL Bonelli rispetto NON al suo "massimo", ma rispetto semplicemente a quello che Tex richiedeva prima (non sappiamo quante pagine avrebbe potuto sceneggiare in più, ricordiamo che ai tempi aveva ancora cose extra tipo il cartonato che doveva fare con Galep e quello con Ticci e la collaborazione con i francesi)

     

    Un calo simile non può essere dovuto solo a "vecchiaia" (aveva meno di 70 anni), ci dovevano già essere altri problemi.

     

    Che peggiorano rapidamente: L'intervista citata da Carlo è del 1986, vediamo le annate precedenti:

    nel 1984 GL Bonelli fa 431 tavole, altri (Nolitta + Nizzi) 889

    nel 1985 GL Bonelli fa 435 tavole (di cui le 110 del numero 300 probabilmente pronte da tempo), gli altri (soprattutto Nizzi e qualche Nolitta) 885

    nel 1986 GL Bonelli fa 308 tavole (con l'aiuto di Boselli), gli altri (Nizzi da solo) 912.

    Sono passati solo 5 anni, ma la media è crollata a 390 pagine all'anno, poco più di un terzo di 5 anni prima!

    (e stiamo parlando di date di PUBBLICAZIONE, quindi il calo è avvenuto l'anno precedente...)

     

    Nel 1987 GL Bonelli fa solo 268 pagine.

    Nel 1988 GL Bonelli fa ZERO pagine, fa tutto Nizzi.

    Nel 1989, GL Bonelli fa 157 pagine, ma ormai è chiaro che sono "cose rimaste nel cassetto".

    -----------------------------

     

    Sempre da quel post, una delle prime tavole de "il ritorno del Carnicero"  (pagina 90 di Tex 279 del gennaio 1984) la prima storia scritta da Nizzi (anche se fu pubblicata per seconda) riporta "Fernando Fusco 82".  Ho cercato altre "date" in quella storia, c'è un altro "Fernando Fusco 82" a pagina 13, a pagina 36, a pagina 56, a pagina 73 del 280, a pagina 46 e 64 del 281 (Marzo 1984), ed è solo a pagina 90 del 281 che vediamo il primo "Fernando Fusco 83", praticamente alla fine della storia.

     

    Fusco quindi ha disegnato circa 220 pagine di questa storia nel 1982. Anche tenendo buono il dato delle "almeno 30 pagine al mese" indicato da Carlo Monni in quel thread, ci saranno voluti almeno 7 mesi, più magari le vacanze d'estate, l'avrà iniziata in primavera nel 1982, quando Nizzi avrà consegnato la sceneggiatura di 248 pagine.  Quindi in quel periodo Nizzi scrive questa storia circa 2 anni prima della pubblicazione. (immagino che questo valore sia "elastico" in base a quanto è veloce un disegnatore e a quanto sia lunga la storia, a due disegnatori consegni la storia lo stesso giorno e il più veloce che deve fare meno pagine te la consegna un anno prima del più lerto che magari ha una storia più lunga)

     

    La storia precedente di Fusco è "Dinamite", scritta da GL Bonelli, pubblicata nel numero 274-275. E notiamo una cosa "strana": la firma qui è "Fernando Fusco, 83". Cioè, è stata disegnata DOPO "il ritorno del carnicero".

     

    È una storia di sole 124 pagine, che Fusco disegna probabilmente a partire da Febbraio 1983 (dovendo terminare le ultime tavole del ritorno del carnicero), ci metterà circa 4 mesi... e viene pubblicata già a Agosto 1983. pochissimi mesi dopo.

     

    Cosa ci può dire questo? Con certezza niente (potrebbero esserci stati mille motivi), ma un motivo che ritengo probabile è che visto il calo di vendite (davvero sensibile nei primi anni 80) e la consapevolezza di Sergio Bonelli che le sue storie fossero meno gradite dai lettori, quando c'era una storia di GL Bonelli pronta le si facesse "saltare la fila" e si pubblicava il prima possibile. Qui c'era la storia del Carnicero pronta da 7 mesi ma pubblicano prima la successiva.  (questo magari spiega anche perchè sia stata pubblicata dopo la seconda storia di Nizzi, che invece era già stata pubblicata a Luglio,  e durando solo 162 pagine sarà stata fatta in un lampo da Nicolò)

     

    Boselli all'epoca era già in redazione anche se nella "sede distaccata", chissà se può confermare questa cosa...

     

    La storia precedente di Fusco, "la scogliera dell'orrore" su testi di Nolitta è stata pubblicata fra il dicembre 1981 e il febbraio 1982, e le ultime "firme" che contiene sono (pagina 34 del 256) "Fernando Fusco 81". e (pagina 47, 76  e 91 del 256) "Fernando Fusco 82".

     

    Questo ci dà un indicazione sulle reale velocità "annua" di Fusco all'epoca (circa 288 pagine, facciamo 300 perchè non possiamo essere tanto precisi, in media 25 tavole al mese anche se ci saranno stati mesi da 30 e mesi da ferie)

     

    Questa storia però ha un altro "mistero". Andate a pagina 91 di Tex 254 (la quarta pagina della storia). lo leggete anche voi "Fernando Fusco, 79" o la mia è una copia fallata?  :P

     

    Se notate è anche un fusco "diverso" da quello della storia successiva, disegna Tex ancora con il volto che usava per le prime storie.

     

    Nel numero 255, ancora "Fernando Fusco 79" a pagina 13, ma a pagina 106, "Fernando Fusco 1981". Visto che Fusco faceva come detto 300 pagine all'anno, come hanno fatto a passare 2 anni in 90 pagine? Ovvio che la storia è stata sospesa. Come mai?

     

    La risposta arriva, forse, se cerchiamo dentro Tex 248 (giugno 1981), "il marchio di Satana". A pagina 5. "Fernando Fusco, 80".

     

    Troviamo sempre "Fernando Fusco 80" a pagina 21, 50, 101,  e nel numero 249 a pagina 12, mentre a pagina 24 inizia "Fernando Fusco 81". È una storia esattamente di 2 albi (caso raro all'epoca), 220 pagine, disegnato "in mezzo" a "la scogliera dell'orrore".  Sono circa 130 le pagine firmate con "80" quindi significa che poco dopo la metà del 1980 Fusco, che stava disegnando "la scogliera dell'orrore", la sospende e disegna questa sceneggiatura di GL Bonelli, almeno fino ai primi 3-4 mesi del 1981. E viene poi pubblicata già nel giugno 1981, praticamente subito.

     

    Insomma, l'idea che le storie di GL Bonelli "avessero la precedenza" e venissero disegnate il prima possibile (a costo di interrompere la realizzazione di quelle di Nolitta) trova altre conferme, e se fosse vera semplificherebbe molto il problema di capire quando sono state realizzate le varie sceneggiature "non messe nel cassetto".

     

     

     

  10. Ottimo topic! Approvo!

     

    Sergio Bonelli aveva un rapporto particolare con Galep, più da amici che da autore ed editore (quando Galep ha vissuto per un po' a casa dei Bonelli raccontava che andavano al cinema, e anche dopo prima che si trasferisse lontano era proprio Bonelli in persona che andava a casa di Galep e ritirare le tavole). Facile che, quando c'era la scelta se scrivere per un autore o per l'altro, preferisse Galep (poi magari questa possibilità non c'era sempre, dipendeva da chi finiva prima la storia che stava disegnando).

  11. 2 hours ago, Mister P said:

    Se Carson ignorava che Steve Dickart alias Mefisto fosse sopravissuto, come poteva avere invece la certezza che Lily fosse morta? Dai!

    E chi ha mai detto che Carson lo sapesse? Io mi immaginavo che lo sapesse solo Mefisto, e i pards non l'abbiano mai sospettato....

     

    Non confondere quello che sanno i personaggi con quello che sa l'autore. Che decide quali dialoghi, fra i tanti che diranno, vanno "montati" assieme per costruire impressioni e significati...

     

     

  12. 21 minutes ago, ymalpas said:

    Sappiamo che l'incipit è preso pari pari dalla sceneggiatura del "Cagliostro" glbonelliano. Ci ha messo Lily, un personaggio sfumato, apparso in qualche striscia quasi cinquant'anni prima. Qual'era nelle intenzioni di GLB il personaggio di Lily? La pin-up sensuale, una marionetta nelle mani del fratello, una fatina che incantava il pubblico durante i suoi spettacoli, abbastanza spregiudicata da corrompere e sedurre il primo ufficialotto.

     

    Credo che il GL Bonelli dei primi tempi (quello che faceva vedere Marie Gold seminuda e Tesah con la minigonna) trattasse con maggiore rispetto Lily di Mefisto (è lei che fa tutto. che raccoglie informazioni seducendo gli ufficiali, che organizza l'evasione, che ordisce il piano per incastrare Tex, mentre Mefisto nonostante il costume non solo non dimostra nessun potere, ma si limita a fare da tramite con i suoi piccioni viaggiatori.

     

    Poi dieci anni dopo quando crea il personaggio di un "mago" che vuole vendicarsi di Tex e decide che è Mefisto invecchiato (ma in realtà è un personaggio completamente diverso sia per aspetto che per poteri per caratterizzazione, che sia lo stesso Mefisto gli serve solo per motivare la sua vendetta), i tempi sono cambiati, su Tex di donne se ne vedono pochissime, soprattutto per la Garanzia Morale imperante e forse anche per l'idea di serie che aveva GL Bonelli, e di Lily non sa che farsene. Ma questo non rende "retroattivamente" meno importante Lily nella storia originale! Sono storie diverse con protagonisti diversi!

     

    29 minutes ago, ymalpas said:

    Così stai bocciando anche l'ultima di Boselli,

     

    Io HO GIÀ BOCCIATO l'ultima di Boselli, già quando è uscita, non ti ricordi?  :laugh:

    Ecco la prova: https://texwiller.ch/index.php?/topic/5363-741744-sierra-nevada/&do=findComment&comment=186521

     

    32 minutes ago, ymalpas said:

    E il Mefisto in cerca di vendetta dal numero 39 in poi nemmeno si ricorda di aver avuto una sorella

    E questo è strano.

     

    È vero che GL Bonelli non faceva spiegoni inutili (e quindi per me ci sta benissimo che non stia a spiegare come e perchè Tex abbia causato la morte di lily, specie appunto in tempi di Garanzia Morale con Tex già nell'elenco dei fumetti diseducativi perchè troppo violenti), ma addirittura DIMENTICARSI? Visto oltretutto che la tavola che ho mostrato sopra DIMOSTRA CHE SE LA RICORDAVA BENISSIMO?

     

    Se siamo d'accordo che GL Bonelli non sentiva il bisogno di "spiegazioni inutili"...  perchè la tira fuori nel dialogo di Carson? PERCHÈ vuole che ce la RICORDIAMO...  in un albo in cui non appare?

     

    È vero che il fatto che Lily sia morta è solo una cosa che "immagino" perchè GL Bonelli non lo dice. Ma lo "immagino" proprio perchè GL Bonelli me lo fa immaginare, disseminando di indizi tutta la storia. Se non me lo voleva fare immaginare non l'avrebbe citata "inutilmente", non avrebbe usato quelle parole, forse avrebbe fatto dire a Mefisto che fine aveva fatto (visto che ormai nella storia l'aveva fatta entrare), non l'avrebbe citata APPOSTA perché il lettore SE LA RICORDASSE... per poi non parlare mai di che fine aveva fatto.

     

    E soprattutto perchè, altrimenti, se non immagini quello che GL Bonelli per me voleva farti immaginare... il comportamento di Mefisto non ha senso.

     

    Nella recente storia del magazine con il Mefisto "giovane" Boselli ha cercato di motivare l'odio di Mefisto descrivendo le sue sofferenze in carcere (e al tempo stesso sminuendo le sofferenze causate da Tiger Jack, con una chiarissima retcon che cambia molto gli eventi), ma non basta. Se Mefisto volesse vendicarsi di sofferenze FISICHE avrebbe fatto rapire TEX, per torturarlo. È quello che fa Yama, dopotutto, che smette di seguire il "piano tipico di mefisto" e punta semplicemente a farli morire tutti di fame e di sete senza preoccuparsi di iniziare dal figlio.

     

    Prima della ret-con boselliana Mefisto dice che ha passato ANNI con "le ossa fracassate", inerme, fra atroci sofferenze, lottando ogni giorno per riavere l'uso degli arti. Ma di Tiger Jack se ne frega, non lo odia più degli altri.

     

    Padma l'ha reso folle con visioni spaventose e fatto relegare in un manicomio, ma Mefisto non pensa minimamente alla vendetta contro di lui.

     

    Che cavolo gli ha fatto Tex che è peggio del torturarlo per ANNI e del farlo diventare FOLLE terrorizzandolo con visioni della sua morte?

     

    Certo, finché la cosa non veniva "sancita" in una storia, la morte di lily era solo "la spiegazione più sensata", ma potrebbero esserci, forse, spiegazioni alternative. Anche se non mi viene in mente nulla che possa funzionare così bene. Toccherà a Boselli farsene venire in mente una.

     

    Adesso saranno cavoli di Boselli, il cercare di motivare un odio così feroce, e una vendetta che vuole SPECIFICAMENTE che Tex uccida il figlio o lo veda morra braccato da criminale. Finora NON c'è riuscito, pochi mesi in una cella per quanto duri non sono paragonabili a quello che gli hanno fatto Tiger e Padma.

     

    Nizzi se n'è semplicemente fregato. Dubito che se la sua nemmeno riletta "la gola della morte".

     

    E visti gli svarioni che ha fatto sin da subito (la Mano Rossa una setta segreta, per esempio), questa noncuranze a disinteresse ci sarebbero stati anche la Mefistolata l'avesse scritta nel 1988. Già all'epoca faceva fare figure ridicole a Tex descritto come un po' scemo e quindi le figure ridicole, tipo Tex che se ne torna a casa senza inseguire Mefisto fuggito da cinque minuti, e "Tex sei tu?" probabilmente ci sarebbero state comunque, o cose equivalenti. Anche all'epoca i personaggi "magici" erano fuori dalle sue corde quindi se Mefisto non era in un retrobottega che spiava dalla serratura sarebbe stato in uno scantinato che spiava dalla botola, ma in ogni caso cose tipo le rovine nella palude ce le scordavamo.

    Sarebbe stata "scritta meglio" probabilmente, con dialoghi meno noiosi e ripetitivi: ma i problemi della Mefistolata vanno molto al di là della forma e dei dialoghi, sono proprio nella sostanza di una storia sbagliata.

    • +1 1
  13. 41 minutes ago, borden said:

    Ha invecchiato Tex di colpo e gli ha fatto avere un figlio perché lui, o più probabilmente la moglie Tea come editrice, in quei primi anni Cinquanta vedevano il superiore successo degli eroi bambini e pensavano di replicarlo con Kit e di sostituirlo a Tex. Ma andò diversamente, per fortuna. La varietà di situazioni non c'entra un fico. Per anni le storie di Tex adulto furono vivaci come quelle del Tex originario, il cui mondo non era affatto "spoglio" o limitato. Tutt'altro! Era lo stesso personaggio con le stesse avventure!

     

     

    Se questo è indubbiamente vero più avanti quanto pensavano di fare addirittura una serie separata per kit Willer, ultimamente ho notato che all'inizio la cosa non torna per le date.

     

    Anche se c'erano state serie precedenti che avevano venduto abbastanza bene come Il Piccolo Sceriffo o Sciuscià, il vero grande successo degli "aroi bambini" è Capitan Miki, che arrivò a vendere pare 250.000 copie (una cifra enorme per albi a striscia all'epoca) nella seconda metà degli anni 50.

     

    Ma il primo albo di Capitan Miki è del Luglio 1951 (e non vendette subito quelle cifre), Tex si sposa nell'Agosto 1950, quasi 1 anno prima! Kit "nasce" (ne viene rivelata l'esistenza) nel Febbraio 1951, e compare la prima volta nel Maggio 1951. Mentre il "balzo in avanti" fino a kit adolescente avviene l'8 gennaio 1952. (dopo l'uscita del primo Capitan Miki, ma con tempi tecnici di produzione di Tex, sceneggiato quando ancora le cifre di vendita non si potevano sapere e comunque non erano certo quelle degli anni successivi)

     

    Quindi, quando sento dire che ad un certo punto si pensò a Kit come protagonista, la interpreto come una cosa successiva, dopo appunto il boom di Capitan Miki  (e prima che il boom ancora più grande di Blek, che arrivò a 400.000 copie, dimostrasse che a vendere non erano gli eroi bambini, era la EsseGesse)

     

    Ma quando decise di far nascere di Kit, e di farlo crescere, Capitan Miki ancora non c'era!

     

    Quindi, o si cambia leggermente la frase, e si dice che lo fece per il successo del Piccolo Sceriffo (che aveva già influenzato il formato di Tex essendo stato il primo albo a striscia), ma non so se vendeva così tanto più di Tex (chiuse nel 1965 ma negli ultimi anni era irrilevante), o almeno la nascita di kit era stata decisa da GL Bonelli per alttre ragioni...

     

    (non sto negando quello che dice Borden, che è perfettamente compatibile con quello che ho scritto sopra - che, sull'onda del successo di Capitan Miki, nella metà circa degli anni 50 si pensasse ad una serie per Kit Willer è noto, e Borden parla genericamente di "eroi bambini", ma mi chiedo se l'influenza del Piccolo Sceriffo potesse essere così forte anni prima)

  14. Se la famiglia di Galep avesse ancora le tavole originali (cosa possibile, ne hanno sempre vendute poche) e fossero in buono stato, adorerei vedere una ristampa de "Il figlio di Mefisto" nel formato "oversize" usato per il texone di Villa (anche in più volumi se uno sarebbe troppo pesante) con le tavole ri-scansionate con maggiore fedeltà e il lettering ripristinato a quello originale (digitalmente credo che si possa fare, anche se hanno cancellato con il bianchetto sulla tavola originale)

     

    Ma mi fido poco da questo punto di vista della Bonelli attuale, se gli dicono di fare un volume extra-large con quella storia userebbero la versione a colori usata per la CSAC solamente ingrandita con effetti di pixellazione...  :rolleyes:

    • +1 1
  15. 10 hours ago, ymalpas said:

    In effetti hai ragione, la rivediamo nel numero 501, e dire che GLB avrebbe potuto riprenderla in una delle due storie che scrisse in seguito. E' chiaro che Nizzi la inserisce tanto per far contenti i lettori, in quella storia ha poco da dire e resta infatti un personaggio di contorno di cui si dimentica presto. E' vero che la banalizza ma il danno non mi sembra tanto, insomma non la inserirei tra i personaggi rovinati da Nizzi.

    Vero che nel suo caso il danno è recuperabile, Nizzi la mostra per pochissimo tempo, ma in quel pochissimo tempo riesce ad aggiungere una quantità di stravolgimenti incredibile (a tutti i personaggi, non solo lei). La Loa del "figlio di Mefisto" era rosa dall'odio e dal desiderio di vendetta. E persino più motivata di Yama (che in fondo agiva soprattutto per avidità di denaro e potere, non aveva mai conosciuto il padre. Ma Loa aveva visto uccidere il padre Otami davanti ai suoi occhi, e poi era stata presa come schiava sessuale dall'uomo che aveva ordinato la morte del padre, Yampas!

     

    All'epoca la cosa sarebbe sembrata più strana e Tex ha sempre avuto problemi a sparare alle donne, ma con il senno di poi, era meglio lasciare Yama nel Veliero Maledetto (una fine iconica che era un vero contrappasso, per lui che trascinato dalla sua avidità aveva cercato di dominare le forze del male con la sua scarsa esperienza), e far tornare Loa nello Yucatan ad affrontare Tex la volta dopo!

     

    Ecco la Loa che ricordavamo:

     

    04-Loa1-Tex-125-061.jpg05-loa2-Tex-126-028.jpg

     

    Nizzi prende questo personaggio e la prima cosa che pensa è "mmm... per me questa qui se si salva va a fare la fattucchiera di paese, vive tranquilla in una capanna senza grilli per la testa o desideri di vendetta, ma ha tanti problemi a trovare soldi, dopotutto è "solo" bellissima e con poteri magici e di evocazione demoni e zombie, che per denaro fa da guida per andare a resuscitare Mefisto per poi chiedergli scusa per averlo tradito..."

     

    È ancora salvabile come personaggio, ma uno sceneggiatore bravo che ci si provasse dovrebbe ricominciare da zero. Prima aveva motivazioni fortissime per desiderare la vendetta, o contro i pards o contro i Seminole, ma Nizzi le ha cancellate, mostrando che non ci pensa proprio. Adesso cosa gli fai fare, la rapinatrice di banche?

     

    Nizzi davvero al di là del "giallo" non arriva. Tutte le storie "potenti", con emozioni "forti", non solo non le sa scrivere ma credo che non le capisca nemmeno (come si fa a leggere "Fra due bandiere" e tutto quello che ne ricavi è che è una storia sbagliata perchè Tex doveva combattere con i "buoni"?)

    10 hours ago, ymalpas said:

    Che in quella stessa storia recupera però Lily Dickart, le dà nuova vita, e qui ha almeno il merito di aver permesso a Boselli di inserirla tra i personaggi dell'ultima trilogia, nonchè nella nuova serie.

    E invece anche per me quella è una colpa, un gravissimo errore, e un ulteriore prova della "sordità" di Nizzi di fronte a qualunque cosa in una storia non venga spiegato tre volte.

     

    Lily serve a Nizzi non solo per resuscitare Mefisto, ma anche per scrivere un personaggio più nelle sue corde (la vecchia avida arrampicatrice sociale quante volte si è vista in un giallo?), perchè Mefisto invece proprio non lo sapeva scrivere. Come risultato, nel ritorno di Mefisto...  fa tutto lei. E cosa si mette a fare? Rapina diligenze. Con la copertura di un Saloon. Ti pare una storia di Mefisto questa?

     

    Nizzi la usa per mettere nella Mefistolata gran parte delle cose che i lettori hanno odiato. Mefisto in secondo piano. Mefisto scemo. Mefisto nascosto in un retrobottega che spia dal buco della serratura. Mefisto ridotto a rapinare diligenze. Perchè il vero capo di tutto è Lily, ed è lei che affronta davvero Tex.

     

    Ma Nizzi la rende una maliarda qualunque, abbastanza stereotipata. È "cattiva", ma dove è finita la diabolicità che ricordavamo? Dov'è la Lily che dice a Mefisto che un colpo in testa non è abbastanza per Tex, e ordisce lei l'intrigo per farlo accusare di omicidio?

     

    Lily è un personaggio "sbagliato" perchè, in una storia con Mefisto, sminuisce Mefisto. Se si voleva farla tornare era meglio farelo in una storia separata, con una sua vendetta separata (in cui aveva senso magari che agisse da un saloon)

     

    O meglio ancora, poteva essere una maliarda qualunque. Perchè Lily non doveva assolutamente essere "resuscitata". il; fatto che sia viva "uccide" le motivazioni di Mefisto.

     

    L'ho già detto altre volte, per me nelle storie di GL Bonelli, era dato per scontato che Lily fosse morta. E che fosse morta per colpa di Tex.

     

    Solo così si spiega un odio tanto sconfinato da aver fatto diventare folle Mefisto, tanto da rendere la vendetta su Tex la sua unica ragione di vita.  Essere stati catturati non basta. poi è evaso, ha poteri tali che potrebbe fare una vita da nababbo, eppure lui è ossessionato da Tex. Anche dopo che Tiger Jack lo fa cadere da una rupe, non pensa a vendicarsi di Tiger Jack (pensaci, Tiger Jack lo ha reso un invalido per anni, anni di sofferenze, ma lui pensa SOLO a Tex, Tiger è un "collaterale".

     

    E come vuole vendicarsi di Tex? Lo vuole uccidere? No. Oh, certo, ALLA FINE lo ucciderà. Ma non vuole ammazzarlo per prima. Prima deve vedere soffrire e morire suo figlio e il suo migliore amico.

     

    Perché una vendetta tanto elaborata per vendicarsi di "mi ha messo in galera"? Se fosse solo quello Mefisto dovrebbe farlo finire in galera o impiccato. Non renderlo folle assistendo alla morte lenta del figlio.

     

    GL Bonelli non spiegava le cose tre volte. A volte non le spiegava proprio, te le lasciava immaginare. Ma se usavi l'immaginazione, te le diceva. E per me ce lo ha detto come è morta Lily.

     

    Pensa alla PRIMA vendetta di Mefisto. Le altre volte aveva complici, ostacoli, circostanze che lo spingevano ad "arrangiarsi", ma pensa invece alla prima vendetta. A "La gola della morte". Ha pianificato per ANNI, fino a che non è stato tutto perfetto. E nel suo piano, qual era la fine "perfetta" per Kit Willer e Carson?

     

    Pensaci, il piano prevede la cattura DEL SOLO KIT WILLER, sin dall'inizio. E cosa dice Mefisto a Tex e ai pards?

     

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    E no, GL Bonelli non si era "semplicemente dimenticato" di Lily...


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    "dicono fosse bellissima". GL Bonelli non usava le parole a caso.

     

    Quello che non poteva mostrare in un fumetto per ragazzi lo lascia immaginare.

     

    Lily è morta e Mefisto considera responsabile Tex. Forse è stato Mefisto stesso a ucciderla o causare la sua morte e per questo il suo primo piano era che Tex li uccidesse. Forse è successo in un deserto, mentre erano entrambi ricercati dalla legge (la fine che Mefisto riserva a Kit Willer e a Carson quando rinuncia a farli uccidere direttamente da Tex)

     

    Ma Nizzi se non gli spieghi le cose tre volte non le capisce, e tanto considerava GL Bonelli uno che faceva solo pup-pum, e entra anche qui come un elefante in una cristalleria.  :angry:

     

    Pensaci, a come si comporta Mefisto ne "la gola della morte".

     

    E a come diventano "assurde" quelle stesse scene alla "luce" di quello che "Nizzi ci ha svelato".

     

    Lily non è morta, se ne è andata. Mefisto è stato arrestato ma è evaso, e per decenni ha pensato di vendicarsi di Tex. poteva diventare ricco e potente in qualsiasi altro posto, magari diventare Re o Arciduca da qualche parte in Europa, ma no, vive con una tribù indiana e campa da cani per anni perchè ce l'ha con Tex. Se l'è legata al dito.

     

    Nizzi con il ritorno di Lily ha rovinato un personaggio, ma non era Lily. Ha tolto ogni motivazione sensata a Mefisto.

     

    Alla luce del ritorno di Lily, Mefisto è un coglione che ha perso tutto, ha perso la vita, le ricchezze, il potere, tutto quello che avrebbe potuto avere, perchè se l'era legata al dito che Tex l'aveva arrestato. Poi Padma l'ha fatto impazzire, ma lui è fissato con Tex e non pensa a vendicarsi di Padma. Prima ancora Tiger Jack l'aveva reso paralitico e soggetto a dolori atroci per anni, ma Mefisto se ne frega, lui è fissato con Tex.

     

    O è un coglione, o ha una fissazione per Tex assolutamente irrazionale.

     

    Forse è innamorato di Tex, chissà. Chiamate Recchioni a farci un what-if con la storia d'amore fra Tex e Mefisto...  :laugh:

     

     

     

     

     

    • +1 1
  16. @Ymalpas, non conosco tutti i casi che citi, ma in quelli che conosco si tratta genericamente di "seguiti" o di personaggi semplicemente ritenuti morti che riappaiono. Ma io non sto parlando di questo, non sto attaccando il concetto di "seguito" in generale (altrimenti dovrei incavolarmi con Bonelli per aver fatto tornare Mefisto dopo la Gola della Morte, mentre invece nel thread su "Ritorno A Redrock" l'ho messo come esempio di seguito ben fatto - altra dimostrazione che non sono contro tutti i seguiti.

     

    I sono contro i seguiti basati sul processo distruzione-remake di un altro autore.

     

    Cioè, basati su:

    1) Demolire il finale di un opera precedente di un altro autore, riportando la situazione grosso modo al punto di partenza, per poi

    2) Rifare di nuovo l'opera originale, con (grossomodo e per quanto possibile) gli stessi cattivi con gli stessi sistemi che fanno le stesse cose alle stesse vittime.

    Queste opere hanno in comunque quasi sempre una terza caratteristica, non necessaria ma frequentissima:

    3) chi fa queste cose di solito non ha la fantasia e le capacità dell'autore originale, quindi lo pseudo-remake è inferiore e spesso rovina il personaggio "resuscitato".

     

    Specifico che per "demolire il finale" non intendo una cosa tipo la morte di Mefisto alla fine de "la gola della morte", che è una morte "banale" e a cui nemmeno i lettori dell'epoca probabilmente hanno creduto troppo, visto quanto era facile che fosse sopravvissuto (nell'ottica di un fumetto), ma morti che, per qualunque ragione, sono essenziali per il senso stesso della storia (morti eroiche, morti che redimono, tipo Lucero, morti che fanno giustizia con il contrappasso, karma in azione, giustizia divina, o morti che se "revocate" rendono ridicolo e stupido l'eroe, come quella in Redrock, o quelle sui fa perno tutta la storia, come quella di Zhenda. Zhenda non è un avversario da "sconfiggere" e basta, ha portato la guerra civile fra i Navajos, sconfiggerla vorrebbe dire uccidere molti innocenti. Il sacrificio di Big Elk, profetizzato dall'Antico, è il momento verso cui punta tutta la narrazione precedente. Se fosse Tex o uno dei suoi uomini ad uccidere Zhenda, il figlio avrebbe proseguito la guerra per vendicarla. Big Elk non solo elimina Zhenda ma con il suo sacrificio elimina il "colpevole" e il bersaglio dell'ira di Sagua)

     

    Chiarito (spero) questi aspetti, vediamo i tuoi esempi:

     

    1 hour ago, ymalpas said:

    Ponson du Terrail, autore oggi dimenticato, creatore del fortunato personaggio di Rocambole (che sopravvive nell'aggettivo "rocambolesco"), sulla figura del quale incentra tutta una lunga serie di romanzi, a un certo punto immagina che il suo antieroe finisca i suoi giorni nel bagno penale di Cadice dopo essere rimasto sfigurato. Nel 1865, Ponson decide di ritornare sui suoi passi e immagina un seguito nel romanzo "La resurrection de Rocambole" e il personaggio ritrova d'incanto la sua giovinezza e un viso incantevole.

    Stesso autore.

     

    1 hour ago, ymalpas said:

    Sono risorti nell'ordine il Doctor Who

    Personaggio che "muore e risorge" programmaticamente ogni volta che cambia attore. L'autore che scrive la "morte" di solito è lo stesso che lo "resuscita" cinque minuti dopo, nella stessa puntata del telefilm. Non mi pare una gran "morte"...

     

    1 hour ago, ymalpas said:

    Sherlock Holmes e Harry Potter.

    Stesso autore (e non mi risulta che Harry Potter sia mai morto).

     

    1 hour ago, ymalpas said:

    Nel 1993 non si salva nemmeno Superman

    Porcata acchiappa-gonzi a cui non aveva creduto nessuno. La stessa testata "Superman" proseguì le pubblicazioni con una storyline sul "ritorno di superman", sai che sorpresa. Semmai questo esempio conferma la mia tesi. Sono cose da autori spompati.

     

    1 hour ago, ymalpas said:

    Pensa a Sclavi e alla sua storia molto discussa di Hellingen su Zagor.

    Questa addirittura è il caso contrario: nella storia originale chiaramente Hellingen NON ERA MORTO, in quel periodo tempo dopo anche Cico utilizza quella stessa cabina ed era un semplice mezzo di teletrasporto. È Sclavi che invece uccide Hellinger (per fargli fare peraltro cose assolutamente nuove, altro che remake...)

     

    1 hour ago, ymalpas said:

    lo stesso GLB aveva salvato anni prima dai flutti Yama e Loa

    Che non erano mai stati mostrati morti. (e ti sbagli, Loa viene recuperata da Nizzi anche lei nella Mefistolata, non da GL Bonelli).

     

    Anche se il caso di Yama non rientra per due motivi (non era morto e l'autore è lo stesso), peraltro, è comunque un ritorno "debole", un errore da parte di GL Bonelli. Penso che in molti oggi diremmo che Yama era un grandissimo personaggio se non fosse più tornato dal Veliero Maledetto. Ma l'ha fatto e oggi è considerato una barzelletta, un idiota ridicolo. Altra dimostrazione della mia tesi, anche per lo stesso autore spesso è un errore.

     

    il caso di Loa invece è una conferma completa della mia tesi. Era una terrificante "mambo" quasi al pari di Yama, crudele e vendicativa, "il figlio di mefisto" è la storia della vendetta DI TUTTI E DUE, e lei a differenza di Yama si vendica. Nizzi la fa tornare come una banale cartomante da paese, povera e avida di denaro... un altro dei tanti, tantissimi, troppi personaggi di GL Bonelli sputtanati e rovinati da Nizzi (che non aveva la sensibilità di CAPIRE i personaggi di GL Bonelli, figurati riuscire a scriverli...)

     

    1 hour ago, ymalpas said:

    Loa. Mauro Boselli ha ripreso il personaggio di Thunder dopo aver affermato per anni e anni che era morto e sepolto nel crollo della galleria.

    Stesso autore. E ho già detto nel thread di quella storia di come anche quello è stato un errore, che "indebolisce" molto il carisma di Thunder.

     

    Boselli avrebbe potuto benissimo riprendere il suo vecchio personaggio, nessuna "offesa ad un altro autore" in questo, sia perchè il personaggio era suo, sia perchè la sopravvivenza di Thunder non danneggia in nulla "il passato di carson", è una di quelle morti "non poetiche" che possono essere cancellate tranquillamente anche se di altri autore. E oltretutto, non lo usa per un mero ramake di "il passato di Carson", quindi manca anche la condizione (2)

     

    Eppure.. è stato un errore lo stesso. Perché la morte "finale" non vale quella originale e la storia non si avvicina nemmeno al livello de "il passato di Carson". A parte le osservazioni sulle incongruenze fra i due Thunder fatta nel thread apposito, prima moriva in un capolavoro, adesso è morto in una storia "debole"..

     

    1 hour ago, ymalpas said:

    Si appresta a farlo con un personaggio, la Tigre Nera, che si era sfracellato su una roccia e che Nizzi riteneva definitivamente morto.

    Non ho letto la storia di Nizzi con la sua morte, ma da quello che ne ho sentito non solo non è una morte "poetica" ma è addirittura "sbagliata", quindi nessun problema a cancellarla, probabilmente il personaggio ci guadagna.

     

    (e personalmente, visto come si è comportato Nizzi con i personaggi degli altri, non solo con GL Bonelli, possono anche stuprargliele tutte le storie, se lo merita)

     

    Detto questo, se Boselli si limiterà a fare un mero "remake" facendo fare di nuovo alla Tigra Nera le stesse cose, come ha fatto Nizzi qui... non ne rimarresti deluso?

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    • +1 1
  17. 5 minutes ago, Grande Tex said:

    credo dipenda dal fatto che Ritorno a Redrock fosse una storiella mentre questa é più che ottima

    Anche se fosse (non mi voglio mettere adesso a fare la recensione di un altra storia di Nizzi), vuol dire che il fine giustifica i mezzi?

     

    Era proprio necessario distruggere il finale di una storie "storica" per rifare una storia praticamente identica? (Solo, molto, molto, molto più lunga, serve quasi un intero albo solo per far muovere Tex dal villaggio...)

     

    Non poteva fare una storia nuova?

     

    O Nizzi non sarebbe stato capace di scrivere una storia dovendosi inventare un cattivo? (domanda retorica che faccio ai fan di Nizzi, gli altri sanno che è così, Nizzi non era capace di inventare davvero cattivi memorabili, riprendeva quelli di GL Bonelli o li prendeva da altrove, per esempio da Salgari per la Tigre Nera)

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    • +1 1
  18. Come altri suoi "ritorni", indipendentemente da come l'abbia scritta, questa storia mostra già nell'idea di base il poco rispetto di Nizzi per le storie "classiche" di GL Bonelli, considerate giusto una "cava" da cui scavare roba di riciclare senza tenere in nessun conto le cose che dicevano.

     

    L'improbabilità della sopravvivenza di Zhenda è già stata fatta rilevare (se Boselli facesse come Nizzi avrebbe meno problemi a far tornare la Tigre Nera: caduto da 200 metri? Che problema c'è? Si è solo sbucciato un ginocchio...), ma questo il meno.

     

    Per uccidere Zhenda, Big Elk aveva sacrificato la sua vita. E aveva fatto avverare una PROFEZIA, che richiedeva il sacrificio di "due vite"

     

    Ma che problema c'è? Rendiamo farlocca la profezia e diciamo che alla fine della storia di GL Bonelli muore solo Big Elk, che gran risultato! Dopotutto, mica possiamo pretendere dal povero Nizzi che si crei LUI nuovi avversari invece di prendere quelli fatti da altri...

     

    Se ci pensare, è ESATTAMENTE quello che è successo nel recente "Ritorno A Redrock": si dice che il cattivo ucciso da Tex se l'è cavata, per fare un mero "remake" della prima storia, scopiazzata in maniera fastidiosa.  Solo che per "Ritorno A Redrock" Ruju è stato attaccato da tutti, mentre Nizzi "può fare quel che vuole"...

    • +1 1
  19. 10 hours ago, Carlo Monni said:

    Qualche tempo fa su Facebook mi sono imbattuto in un post di uno che si lamentava che Gros Jean non s vedeva più. Gli ho fatto notare che era tornato giusto sei mesi prima e la sua risposta è stata: "Non lo sapevo. Ho smesso di leggere gli albi con il numero 450 (nota: uscito nell'aprile 1998)- Li compro e li metto via".

    Mi sono cadute le braccia. Ho cercato di rispondergli nel modo più pacato possibile che se non era più un lettore da oltre vent'anni era meglio per mlui e per tutti che non parlasse di cose di cui non sapeva niente.

    Pensa quanto gli rodeva che Tex continuava ad uscire. Ogni mese spendeva soldi per niente, e gli occupano posto! Per quello faceva commenti arrabbiati, magari sperava che alla Bonelli, leggendo che Pinco Pallino si era arrabbiato, decidevano di chiudere Tex anche se in attivo, e lui si risparmiava una barca di soldi!  :laugh:

     

    Infatti, era ovvio che Airoldi in persona le leggeva le sue lamentele! Le ha postate su Facebook!  :P

     

    (è un dramma. Una volta per accedere a internet ti serviva un computer. Per usare un computer dovevi essere capace di accenderlo (oltre ad avare un motivo per averlo in casa). Questo già scremava il 90% dei vecchietti e dei tecnologically challenged. Poi è arrivata la solita Apple che è una piaga e ha fatto diventare gli smartphone un gingillo di massa, e adesso la gente posta senza avere la minima idea di cosa stanno facendo, se glielo chiedi ti dicono che loro su internet non ci vanno mica, postano solo su Facebook. E gli risponde direttamente Airoldi sulla pagina facebook di Tex, sono sicuri)

     

    A parte queste miserie, sono convinto che ci siano davvero tanti ex lettori che comprano Tex per abitudine. Perché tanto costava poco. Io stesso ho continuato per anni a prendere tutto perchè saltando le storie di Nizzi mi sarei risparmiato una ventina di euro all'anno, una cifra ridicola. E anche per questo lo "spremimento" attuale è molto, molto pericoloso, rischi di svegliare l'acquirente che dorme...

    • Grazie (+1) 1
  20. Come fai a capire su Facebook se qualcuno ha davvero letto la storia? Un commento da due righe può farlo chiunque, un ex lettore incavolato che vuole che Tex chiuda, qualcuno che ce l'ha in generale con la Bonelli, qualche migliaio di troll dei milioni che cercano ogni giorno qualcosa da insultare

     

    Per i giovani ormai Facebook è "il posto dove ti chiede l'amicizia tua nonna e legge tutto quello che posti", per gli anziani è diventato l'equivalente moderno della bestemmia quando ti fa male l'artrite, solo che invece di insultare i santi puoi insultare chi ti pare. Cerca un post sul salvataggio di un gattino abbandonato e ci troverai decine di post di insulti e di auguri di morte al gattino e a chi l'ha salvato. Se vuoi capire QUANTO tanti anziani abbiano fatto una vita di merda e ora debbano dare la colpa al mondo intero, leggi Facebook...

  21. 4 minutes ago, Carlo Monni said:

    Boselli nei suoi giorni migliori non ha mai avuto grandi difficoltà a scrivere circa 200 pagine al mese e credo che nemmeno il vecchio ne avesse. 

    Sì, ma Tex gliene chiedeva solo 110 al mese, quindi 1320 all'anno, e quando si fa la divisione per vedere quante ne facevano al mese bisogna tenere conto che anche i disegnatori facevano le ferie (e pure GL Bonelli). All'epoca le ferie erano una cosa seria, non come oggi, e chi disegnava Tex non era certo alla fame da non potersi permettere riposi e vacanze (anche se poi quando lavoravano non staccavano la testa dal tavolo da mattina a sera). Un po' di "sovrabbondanza" per avere storie di scorta è prudente, ma accumulare 60 pagine pagate in più al mese sarebbe folle, dal 1968 al 1974 ne avrebbero accumulate cinquemila, sarebbero stati in anticipo di 45 numeri, quasi 4 anni...  e quanti "cassetti" gli servivano per immagazzinare cinquemila tavole (già pagate)?

     

    Che Bonelli (pre-crosi) riuscisse a sceneggiare più di 1320 tavole se voleva ne sono convinto (anche per questo dico che se di colpo non riesce a superare le 900 vuol dire che è successo qualcosa), ma non erano dedicate proprio tutte a Tex (almeno non solo alla serie: ho già citato i cartonati di Ticci e Galep, anche se poi sono stati "inglobati" nella serie regolare anche quelli) anche se le sue cose extra-texiane si diradarono molto, negli anni 70 per esempio fece il volume di Yuma Kid disegnato da Moliterni

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