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TWF - Tex Willer Forum

Diablero

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Messaggi pubblicato da Diablero

  1. 54 minutes ago, borden said:

     

     

    Non c'entra il fatto che più tardi l'abbia ripreso io. Nizzi, ben prima, non ha ripreso quello di BONELLI! Perché, a mio parere, checchè ne dicesse e nonostante le sue spatafiate sullo studio "matto e disperato" durato mesi(!)  della saga di Tex, Nizzi in realtà non faceva bene i compiti...:lol:  Lo dimostrano altri suoi clamorosi errori, come quello della posizione del ranch o della tomba di Lilyth, ecc...

    :clapping::ok:

     

    È quello che sostengo da anni, e le "prove" sono disseminate ovunque. In quello che dice ("tutte le storie di GL Bonelli iniziano con Tex che riceve una missione da un militare o da un superiore"), nelle cose che scrive (alcuni errori li hai già citati, ma sono tantissimi), anche nella scelta di POCHISSIME espressioni (io se mi fossi dovuto rileggere le storie di GL Bonelli per riportarne il linguaggio sulla pagina mi sarei segnano COME MINIMO UN FOGLIO INTERO di espressioni caratteristiche. E dovrei credere che Nizzi abbia letto solo "Satanasso" e "Vecchio Cammello" rileggendoseli tutti?)

     

    Poi, da lettore che i Tex di GL Bonelli se li è riletti CON PIACERE un sacco di volte (e sono molto meglio di quelli di Nizzi) sentirlo parlare ogni volta di che "fatica" sia stata per lui leggersi gli albi già usciti (all'epoca poco più di 200) per un lavoro per cui era stra-pagato, viene voglia di urlare dal loggione "peggio che lavorare in miniera, eh?"

  2. 38 minutes ago, borden said:

    Ta hu nah viene ucciso da Zhenda! Possibile che nessuno voi esperti l'abbia mai scritto in questa discussione???

     

    Eh, se lo chiedevano a me io lo sapevo! Ma nel 2013 mica ero nel forum! :laugh:

     

    Comunque, è una prova ulteriore che le vecchie storie GL Bonelli se le riguardava...  La storia di Zhenda è del 1965, l'ultima apparizione di Ta-hu-nah (con il nome) risaliva ad oltre 15 anni prima!  Eppure quando gli serve "un vecchio stregone Navajo" va a riprendersi proprio lui...

     

    Sono sempre più convinto della mia ipotesi su "Fra due bandiere"... da un mio vecchio post

    On 11/15/2022 at 9:57 PM, Diablero said:

    Alcuni punti fermi:

    1) Trovo molto improbabile che GLBonelli si fosse "dimenticato" della guerra di secessione: le storie iniziali di Tex erano continuamente ristampate e la ristampa gigante di quegli albi era avvenuta non più di dieci anni prima, inoltre proprio in quel periodo GL Bonelli stata riprendendo un sacco di trame dell'epoca (riprese la morte di Lilith, fece riapparire un personaggio di contorno apparso in "fuorilegge", fece tornare Montales dopo decenni, etc.

     

    Credo che quando un autore fa una scelta, PRIMA di considerarlo distratto o smemorato bisognerebbe vedere se quella scelta può avere motivazioni o scopi precisi.

     

    Allo stesso tempo

    2) Dubito molto che GL Bonelli abbia fatto quella retcon per adeguare meglio la storia di Tex alla Storia: se ne è sempre fregato, e oltretutto....  è proprio "Fra Due Bandiere" che INCASINA in maniera assurda la storia di Tex, che altrimenti sarebbe molto più semplice...

     

    No, credo che vi sfugga una cosa, forse perchè è plateale, troppo evidente, e non ci si riflette.

     

    Il fatto che Tex all'inizio di "Fra due Bandiere" sia un tranquillo e pacifico allevatore, e non un ranger o un fuorilegge, è perfettamente funzionale al TIPO DI STORIA CHE VOLEVA RACCONTARE.

     

    Mentre Nizzi nella sua sopravvalutatissima "fuga da Anderville" racconta una favoletta di buoni buonissimi contro cattivoni cattivissimi, in cui la guerra non fa nemmeno una vittima civile e non c'è manco un muro sbreccato (e Tex fa discorsi retorici in cui esalta la guerra dicendo che combatterà fino alla vittoria finale dei buoni), GL Bonelli con "fra due bandiere" vuole parlare soprattutto dei DANNI ALLE VITTIME INNOCENTI CAUSATI DALLA GUERRA. Non solo Rod. Si vedono soldati razziare e depredare povere donne. Si vedono semplici soldati di leva massacrati a migliaia.

     

    Per una storia come questa, TEX DEVE ESSERE UN CIVILE COME GLI ALTRI. Una persona tranquilla (per quanto possa esserlo un attaccabrighe come Tex...) che sta cercando di campare con un lavoro onesto (fateci caso, è l'UNICA storia di Tex scritta da GL Bonelli in cui Tex lavora davvero per guadagnarsi da vivere. Ne "il passato di Tex" lavora prima nel ranch e poi nel rodeo ma non dà mai l'impressione di farlo per soldi). E ha un gruppo di amici.

     

    GL Bonelli vuole farci vedere l'effetto PRATICO di una guerra civile, come quella che LUI HA VISSUTO (fuggendo all'estero e in pratica dovendo chiudere la sua attività commerciale come editore). Il gruppo di amici si rompe, quando la retorica guerrafondaia spinge Rod contro gli altri. I militari arrivano a rubargli le bestie (come non vedere un parallelo con le bande nazifasciste che depredavano i contadini nella pianura padana? Mia madre ancora si ricorda la paura che aveva allora ogni volta che passavano a portare via qualcosa...), praticamente entro le prime pagine Tex e Dick perdono ogni cosa!

     

    Io credo che questa fosse una storia "speciale" per GL Bonelli, e che abbia per questa storia deciso di usare Tex in una veste "diversa", coscientemente, non per errore, e per l'effetto che ha nella storia, non per velleità fanzinare.

     

    In generale, credo che bisognerebbe smetterla di assumere praticamente per scontato che GL Bonelli fosse ingenuo, o che scrivesse sempre la stessa storia, o una qualunque della altre sciocchezze sparse da Nizzi e da fanzinari e pseudo-critici cecati.  Più rileggo le sue storie più vedo quanto senso avessero le sue scelte.

     

    GL Bonelli era bravo. Rassegnatevi! :lol:

  3. Non voglio mettere cose in bocca a Barbanera, ma visto che non sta intervenendo, penso posso permettermi un ipotesi:

     

    On 10/26/2018 at 11:57 AM, Barbanera said:

    Storia minore di Glb,ma non so perché mi è sempre piaciuta.probabilmente per la figura di Spring,o più probabilmente perché la lessi la prima volta insieme ad una persona che mi è stata cara...

    Vedremo la continuazione ;)

     

    Da qui probabilmente l'idea di farne un seguito e di fare tornare Spring.

     

    Mi rimane incomprensibile il fatto che per farlo tornare, abbia modificato il finale della storia originale e abbia fatto passare 6 anni in cui i cattivi ridono e sghignazzano alle spalle di Te e delle loro vittime, quando sarebbe bastato far evadere Spring qualche anno dopo e mandarlo a cercare vendetta per gli anni passati a spaccare pietre a Yuma...

     

    • +1 1
  4. 2 hours ago, Il Berna said:

    P.S. so che probabilmente la risposta è "la pubblicità", ma recentemente ho comprato alcuni numeri di Topolino per mio figlio. Foliazione cospicua,stampa a colori, prezzo di molto inferiore a un Bonelli.

    Magia nera?

    Non sono aggiornato sulla situazione attuale, ma in passato Topolino pubblicava molte storie (quelle brevi) prodotte all'estero. Per la politica Disney, le poteva pubblicare gratis. Non pagava manco i diritti, molto più economico persino dei manga. (per dare un idea, per ogni albo di Tex oltre 100.000 Euro vanno via per pagare sceneggiatori, disegnatori, inchiostratori, letteristi, etc, se Topolino vendesse 50.000 copie sarebbero 2 euro di spesa in più a copia)

    Quindi nessuna "magia", basta spendere poco.

    La stampa a colori oggi non costa più come una volta (per questo si è diffusa anche alla Bonelli) e la carta su cui è stampato Topolino è pessima. il formato è più piccolo e fa risparmiare sia carta che stampa che paga per gli autori (vengono pagati meno di quelli di Bonelli)

     

    1 hour ago, Condor senza meta said:

    Ti sei risposto da solo, a mio modo di vedere. Gli introiti pubblicitari aiutano ad assorbire i costi di produzione, e già negli anni '80 (ovvero quando compravo Topolino anch'io) erano più le pagine dedicate alla pubblicità che quelle alle rubriche. 

    Altri tempi. Se apri un topolino oggi sono tutte pubblicità Disney o Panini, cioè "interne" come era il giornale di sergio bonelli. Sono passati i tempi in cui facevano pubblicità alle merendine su Topolino, oggi chi è il fesso che usa il budget pubblicitario per fare una paginetta su un fumetto? Ormai fa fatica a vendere lo spazio pubblicitario anche la TV (tutte le pubblicità di roba tipo medicine per i funghi alle unghie dei piedi che vedete in prima serata non sono perchè ci fanno i miliardi, è perchè ormai la prima serata costa come lo slot delle 3 di notte anni fa...)

     

    Il VERO guadagno dalla pubblicità per Bonelli sarebbe pagare meno gli autori perchè gli fanno fare meno pagine ad albo. Con una paginetta non ci fai niente, e anche vendere 32 pagine ogni albo di Tex per pubblicità di dentiere e pannoloni farebbe guadagnare praticamente nulla, ma farebbe risparmiare 32 pagine da disegnare ogni albo (non possono aggiungere pagine per la pubblicità, costerebbe più del guadagno)

     

    D'altronde, tutti quelli che dicono che "l'unica maniera di salvare il fumetto è la pubblicità" dovrebbero spiegarmi come mai da quando hanno iniziato a dirlo (1975 credo, ormai sono quasi 50 anni...) quasi tutti i fumetti con la pubblicità hanno chiuso per scarse vendite (e anche Topolino non se la cava bene) mentre chi non accettava pubblicità è quello che se l'è passata meglio....

  5. I motivi possono essere tanti (e io stesso ho detto, prima ancora delle repliche che insistono su questo, che i lettori possono smettere per tanti motivi, non solo per Nizzi, e che i lettori cambiano. Io personalmente ho smesso per Nolitta, per esempio, ma mai per Nizzi. Perché ero cambiato e invece di smettere mi lamentavo nei forum, altrimenti avrei smesso definitivamente).

     

    Ma fra i motivi, non c'è e non potrà mai esserci "la crisi del fumetto". Nessuno smette, senza altri motivi, perchè "c'è la crisi del fumetto", tipo che gli arriva la cartolina-precetto "da oggi non può più comprare Tex, c'è la crisi del fumetto".

     

    I motivi non cambiano e non possono cambiare la causa con l'effetto: la crisi c'è QUANDO I LETTORI SMETTONO DI COMPRARE (per qualunque motivo, da Nizzi a Tik Tok al decesso per incidente stradale, non cambia la questione), i lettori NON smettono di comprare solo "perchè c'è la crisi".

     

    Se il problema fosse solo che "c'è la crisi del fumetto", paradossalmente, i lettori non calerebbero, visto che nessuno smette "perchè c'è la crisi"...

     

     

  6. 2 hours ago, valerio said:

    Se la gente smette di leggere i fumetti è per la crisi del fumetto

     

    Cioè, un giorno bussa a casa tua "la crisi del fumetto" e ti tocca smettere di leggere Tex, anche se ti piace ancora? :laugh:

     

    Sì, lo so che autori ed editori te la "vendono" sempre così, la dicono sempre in questo modo, INVERTENDO CAUSA ED EFFETTO, così "non è colpa di nessuno, è la crisi".

     

    Ma basta ragionarci 2 minuti per capire che non è che la gente smette di leggere perchè il fumetto è in crisi: IL FUMETTO È IN CRISI PERCHÈ LA GENTE SMETTE DI LEGGERLI.

     

    Se la gente non smettesse di leggerli (cioè, di comprarli), non esisterebbe nessuna "crisi"...

    • +1 1
  7. 3 hours ago, Thor983 said:

    Non concordo assolutamente sul discorso dello sbafarsi le torte e della logica, di cui i lettori non si accorgerebbero. Per me la faccenda è molto più semplice: non gli interessa. La maggior parte dei lettori compra un fumetto per rilassarsi, passare un'oretta di svago e pure per farsi qualche risata o provare delle emozioni. Non si mette a sezionare le storie vignetta per vignetta per valutare la coerenza di quanto è scritto con le idee di GLB oppure per vedere se sono stati rispettati alla lettera i canoni (veri o presunti) del personaggio.

    Arieccola, la storiella del "sezionare vignetta per vignetta", e l'altrettanto esilarante storiella del fatto che chi si diverte e si sollazza a vedere Tex che lascia andare tre assassini perchè mentre scappano il cuoco gli fa vedere un invitante torta "che mangia, intera, da solo" è perchè è uno che "sa giudicare le storie senza sezionare vignetta per vignetta"...  :rolleyes:

     

    Davvero è così difficile ammettere che non tutti trovano divertente Tex che fa scoregge e si comporta da cretino?

     

    Davvero, cheppalle, avete davvero rotto con stè sciocchezze e queste banalita...

  8. 6 hours ago, valerio said:

    Anche io notavo che sui social, tipo FB ad esempio, l'autore emiliano ha praticamente quasi il 100 per 100 di gradimento, e si tratta di centinaia di commenti. Mentre nei forum le critiche (comprese le mie, eh, per esempio su questa storia, dove ho trovato cose buone e cose censurabili) vanno spesso per la maggiore.

    Mi sono fatto l'idea che la grande massa sia quella dei social, e alla grande massa Nizzi piace moltissimo (come ha detto Borden, a centinaia di migliaia di persone le sue storie piacciono). mentre sui forum, con persone che fanno una analisi critica di ciò che leggono, si sprecano le critiche e anche proprio i detrattori, come se la piccola minoranza di "maniaci" texiani come siamo noi, avesse un modo completamente diverso di leggere e giudicare.

    Prima di tutto, come ha detto Borden, il 95% dei lettori fa i complimenti a "Tex", chiunque lo scriva, e non si accorge nemmeno di voragini nella logica delle storie. Magari notano le storie "troppo difficili", ma altrimenti non si accorgono nemmeno quando Tex lascia andare degli assassini per sbafarsi una torta... non bisogna vedere la percentuale di apprezzamento per Nizzi come "per Nizzi", pnma bisognerebbe levare la percentuale che dice le stesse cose di Ruju....

     

    Poi, c'è il diverso tipo di interazione. Un forum è fatto per certo tipo di post. Anche la STESSA PERSONA su Facebook scrive cose più brevi, e invece di scrivere un analisi della storia dice "bravo".  Pensare che siano diversi tipi di lettore è come pensare che ad un assemblea di condominio vada gente che non va in autobus e viceversa. No, è il tipo di interazione che è diverso.

     

    Fatte queste premesse, il perchè i lettori ATTUALI di Tex sembrino apprezzare Nizzi è molto semplice: chi non apprezza Nizzi, dopo 20 anni di Nizzate, sarebbe ancora un lettore di Tex?

     

    QUI c'è la vera differenza: fra quelli un po' "fanatici" che hanno resistito su Tex per anni nonostante le nizzate, e sono gli stessi che poi quando c'è una nuova storia di Nizzi perdono tempo a stroncarla in un forum.

     

    Il 90% dei lettori non stronca su un forum. Il 90% smette semplicemente di leggerlo.

     

    Lasciamo stare gli 800.000 acquirenti (e, si dice con conti spannometrici, i 4 milioni di lettori) dei tempi di GL Bonelli, negli anni 80 con le prime storie di Nizzi dicevano che Tex vendeva 400.000 copie. Quando l'ha preso in mano Boselli se non ricordo male si parlava di circa 200.000.

     

    Certo che chi è rimasto digerisce Nizzi, quelli che non digerivano le Nizzate sono soprattutto in quei 200.000 che hanno smesso. (ovvio che non si può dire che senza Nizzi non avrebbe comunque perso lettori, magari se c'era un altro autore ad affiancare Boselli ne perdeva pure di più: ma sarebbero probabilmente stati lettori DIVERSI. Nizzi ha fatto una SELEZIONE PARTICOLARE, scacciando (1) chi ragiona sulle storie, (2) chi bada alle storie, e (3) chi si accorge quando Tex viene preso in giro, e sono rimasti gli altri.

     

    (salvo appunto noi fanatici che invece di smettere, scriviamo e ci sfoghiamo così)

  9. 2 hours ago, Poe said:

    Scusate, ma non capisco perché il fatto che in questa storia torni un nemico dato per morto e fortunosamente sopravvissuto,

    Non "fortunosamente sopravvissuto".

     

    Non si tratta di un nemico che viene rovinato, scacciato, distrutto, perdendo le sue ricchezze, e torna magari dopo anni per vendicarsi.

     

    Si tratta di un nemico IL CUI PIANO in quel momento era FUGGIRE CON I SOLDI, e cosa succede? FUGGE CON I SOLDI (non quelli nella valigetta, ma ne ha abbastanza nascosti da vivere da nababbo e comprarsi un'altra banca. IL SUO PIANO RIESCE.

     

    Il suo scopo era gabbare Tex, sfuggirgli, e cosa succede? GABBA TEX E GLI SFUGGE. Non tre anni, dopo, non un mese dopo, non una settimana dopo: IN QUEL MOMENTO, NELLE PAGINE DELLA STORIA DI GL BONELLI.  È in quelle pagine che Tex NON CERCA IL CORPO perchè è sicuro che è morto, e questa storia aggiunge, IN QUELLE PAGINE, che nel frattempo il banchiere se la stava svignando con i soldi alla faccia di quel fesso di Tex che non ha nemmeno controllato se c'era il corpo.

     

    Avevo fatto pure l'esempio per essere più chiaro, ma davvero, non serve a niente...  avevo fatto l'esempio del nemico che viene messo in galera alla fine di una storia E POI, evade tempo dopo, LASCIANDO LA STORIA PRECEDENTE INTATTA, per far vedere la differenza con una storie che NEGA quello che era già stato detto, ma non serve a niente, davvero, se non si vuole vedere l'evidenza non la si vede...

     

    Se volevano lasciare intatta la storia era perfettamente possibile. Poteva essere un altro banchiere. poteva essere lui ritrovato vivo, magari paralizzato e in galera, che pianifica la vendetta. Ma no, hanno voluto PRECISARE che si era salvato, VIVO, RICCO E VINCENTE, DOPO AVER GABBATO TEX.  Che aveva passato sei anni A GODERSI SOLDI, LUSSO E RICCHEZZE mentre nel frattempo le sue vittime erano sottoterra e anche quella salvata da Tex era ridotta in povertà per l'esaurimento della miniera e aveva trovato lavoro come sceriffo (che da proprietario di una miniera d'oro, è un bel salto).

     

    Se GL Bonelli fosse stato maldestro nel gestire queste cose come gli autori di questa storia,  sai come iniziava "terrore nella savana"? Con Mefisto che, come in questa storia, ride contento e racconta di quella volta che si è finto matto davanti a Tex (come qui si è finto morto) e appena Tex ha girato la testa è scappato con tutti i soldi che aveva rubato al Drago e ha continuato da fare vittime e a uccidere per sei anni, con Tex che non sapeva che si era fatto fregare.

     

    Per fortuna GL Bonelli non era uno sceneggiatore di quelli "moderni" che pare debbano rovinare ogni storia a cui danno un seguito, e Mefisto l'ha fatto finire in manicomio davvero...

     

    Questa storia invece NON È UN SEGUITO! Un seguito parte dal finale della storia precedente e va avanti. Quando vai ad ANNULLARE la storia precedente, sporcando tutto con le manacce sporche di marmellata, dicendo "qui non è successo questo, è successo quest'altro e Tex viene fregato, qui non è successo questo,  è successo quest'altro e il cattivo ha vinto su Tex, etc" non si chiama "seguito", si chiama RET-CON, e direi che le ret-con su Tex ormai hanno abbondantemente superato il limite!

     

    Idem per il secondo nemico che fa fesso Tex:

     

    2 hours ago, Poe said:

    un altro che era stato arrestato ma che poi è riuscito a evitare il carcere per colpa di un giudice corrotto

     

    Anche qui, una RETCON.  Avrebbero potuto dire che il giudice era stato corrotto nel processo d'appello, dopo anni. Che era il giudice che doveva decidere per la scarcerazione anticipata. Che tiravano fuori prove false per scagionarlo dopo mesi o anni di galera.  (il tempo c'era, visto che, inspiegabilmente, hanno deciso di far passare PIÙ DI SEI ANNI... cosa che implica che Kit Willer in questa storia è più vicino ai 30 che ai 20 e che Tex è sui 50...)

     

    No, devono cambiare le cose per far vedere che Tex è un coglione. Quindi, vanno a fare la ret-con, il bandito VIENE ASSOLTO SUBITO, le prove di Tex NON BASTAVANO e NON È VERO CHE L'HA MANDATO IN GALERA (ret-con) con l'aggiunta che Tex non legge nemmeno i giornali e NON SE NE È NEMMENO ACCORTO.

     

    (cosa fra l'altro assurda: Tex è il principale teste dell'accusa, è assurdo che non sia stato chiamato a testimoniare nel processo... oltretutto questa cosa implica che se il bandito non è andato in galera, È COLPA DI TEX che non ha testimoniato...  era meglio almeno far vedere Tex in tribunale, far vedere che almeno aveva fatto il suo dovere invece di fregarsene...)

     

    2 hours ago, Poe said:

    un conto è Tex che arresta i delinquenti o li crede morti (facendo così giustizia) e invece loro ricompaiono per motivi che non dipendono da lui (

    Ma qui DIPENDONO DA LUI.

     

    Andando a "pasticciare" direttamente nelle pagine della storia precedente, invece di partire da "quello che è successo dopo", hanno detto che il banchiere è sfuggito a Tex facendo perdere le sue tracce. Quando nella storia originale si vede Tex che guarda, e TORNA IN CITTÀ (la cosa viene detta esplicitamente).

     

    Nella storia originale, TEX HA VISTO DUE CORPI (altrimenti sarebbe sceso a vedere e a cercarli), la cosa subisce una ret-con per specificare che TEX NON HA VISTO IL SECONDO CORPO ED È ANDATO VIA.

    (a parte che... Tex che abbandona dei corpi? Non li seppellisce e non li riporta indietro? Io leggendo la storia avevo dato per scontato che tornavano al villaggio sì, ma poi andavano a recuperarli con altri cavalli o un carro. E se manca un corpo, non lo cercano?)

    In ogni caso, la retcon qui chiarisce che il banchiere si è salvato solo perchè Tex è un coglione che non ha nemmeno controllato, non ha cercato tracce, ha preso su e se ne andato via ignaro di essere stato fregato)

     

    3 hours ago, Poe said:

    Ragionando così, non dovrebbero mai esistere i ritorni di personaggi creduti morti

    In generale in realtà proprio così. È un mezzuccio abusato nelle storie di supereroi, ma questo ha portato al ridicolo, ormai nessuno crede che un cattivo sia morto in una storia di supereroi, nemmeno se recuperano il corpo. Vuoi rendere Tex ridicolo?

     

    Giustamente, GL Bonelli l'ha usato pochissime volte (a quanto mi ricordo, UNA SOLA VOLTA, con Mefisto quando lo abbandona nel deserto. E capita una volta in cui nessuno può controllare e Mefisto è caduto a centinaia di metri da loro. Tutte le altre volte lo sanno benissimo che Mefisto e vivo (tranne una in cui credono sia morto... ed effettivamente è morto)

     

    Anche questa comunque è un obiezione a cui AVEVO GIÀ RISPOSTO, proprio nel post a cui rispondi, quindi che senso ha che tu la faccia? Nelle storie di Tex i "cattivi che sembravano morto e non lo sono" sarebbero da evitare, perchè è INEVITABILE che rendano il protagonista un po' coglone (quante volte può realisticamente capitare a qualcuno senza che sia chiaro che è una schiappa a sparare che non uccide nessuno e che è sciatto e non cerca i corpi?), ma ci sono maniere per "ridurre il danno" che avevo citato nel post a cui rispondi (senza averlo letto, mi sa)

     

    Maniere che qui NON SONO STATE USATE: non c'è stata nessuna preoccupazione di non far passare Tex per coglione, anzi, la cosa viene ribadita dal totale fallimento dei suoi scopi e dalla VITTORIA TOTALE dei "cattivi":  nel VERO finale di "Taglia 2000 dollari", come vediamo nella ret-con e nel flashback che ci fa vedere il VERO finale della storia, Tex se ne sbatte del cercare i corpi, se ne sbatte del cercare le prove, se ne sbatte dell'andare a testimoniare, se ne sbatte a tal punto che manco legge i giornali e scopre dopo più di 6 anni che l'hanno fatto fesso. Nel finale della storia di GL Bonelli "retconnata" i cattivi VINCONO, fanno la bella vita PIENI DI SOLDI, possono continuare a rubare e uccidere per altri 6 anni, alla faccia di Tex che ha fallito su tutta la linea: dei due "capi" NON NE HA SCONFITTO NEMMENO UNO. Sono andati via ridendo con le tasche piene dei dollari delle loro vittime, alla faccia sua.

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  10. Allora non ci siamo capiti, Leo, perchè diversi pezzi del tuo post per me dicono proprio le cose che stigmatizzo nel mio post.

     

    Per esempio:

    1 hour ago, Leo said:

    Non è che forse Tex è "solo" un fumetto, dal quale dobbiamo pretendere che sia ben scritto, certo, ma accettando che c'è chi viviseziona ogni singola vignetta e chi invece guarda al risultato complessivo?

     

    Questo non accusa, implicitamente, chi accusa Nizzi di "vivisezionare ogni vignetta" mentre invece si dovrebbe guardare al "risultato complessivo"?

     

    Quando in realtà le critiche alle storie di Nizzi sono praticamente tutte non a un dettaglino qua e là, ma al fatto che complessivamente scrive storie in cui Tex è un mangione incapace, borioso e stupido?

     

    Io non avrei nulla da dire su un post che dica semplicemente "a me questa storia di Nizzi è piaciuta, per questi motivi"

     

    Ma non è MAI così: ogni singola volta, non so come mai, pare che sia obbligatorio mettere punzecchiature, accuse alla maniera altrui di leggere, commenti sulla capacità di divertirsi, e altre amenità varie...

  11. Non ho nulla contro la "spensieratezza". Ma porre la questione in questi termini mi pare fuorviante e vuol dire non voler vedere l'elefante rosa in mezzo alla stanza.

     

    Ci sono un sacco di storie di Tex "spensierate", nel senso di non troppo drammatiche, divertenti, e personalmente non capisco a volte le critiche a storie dove Tex magari non ammazza nessuno come "Sangue sui Pascoli" (una storia per me divertentissima.

     

    Ecco, "sangue sui pascoli" è una storia spensierata. Leggere Tex che mangia bistecche ogni 30 pagine come nell'ultima storia di Nizzi sulla regolare non è spensierato, è una palla, noiosissima, ti fa passare la voglia di leggere. "Spensierato" non è sinonimo di "noioso, pesante, insostenibile, irritante, molesto, indigeribile"

     

    Nizzi non è "spensierato", perchè NON È POSSIBILE (almeno per me e tanti altri) LEGGERE CERTE COSE E DIVERTIRSI!

     

    È come se c'è un tipo che ti punzecchia continuamente con uno spillone, fastidiosissimo, irritante, e c'è gente che passa e ti dice "ma fatti una risata ogni tanto", "dovresti divertirti di più", "non ti piace il sano divertimento" e ti chiedi se per questi il "divertimento" debba prevedere per forza irritazione, fastidio, mancanza di rispetto,

     

    E mi chiedo se si sono dimenticati cos'è davvero il "divertimento".

     

    Comunque, liberissimi di amare un Tex che preferisce mangiare torte invece che fare giustizia. Ma se la mettete sul piano della "spensieratezza", poi non lamentatevi se si fanno apprezzamenti sul tipo di lettori che ama Nizzi. Perché siete i primi a farlo su chi non va in brodo di giuggiole per certa roba.

     

    Chi non ama Nizzi non è perchè "non sa divertirsi". Forse vi suonerà strano, ma ci sono maniere di divertirsi che non comprendono leggersi le torte di Nizzi. Il prossimo che ne parla in questi termini, gli rispondo che c'è gente che non sa leggere!

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  12. 45 minutes ago, Leo said:

     

    Non concordo con te circa la poca fruibilità del film sulla TV rispetto al cinema, mentre mi piace molto questo tuo commento, questa lettura. Complimenti.

    Eh, magari se mi ricordavo che il protagonista si chiama "Jep" era meglio...  :lol:

  13. Non penso che sarò in grado di dare un giudizio obbiettivo su questa storia. Anche se ci sono parti che mi sono piaciute, e Ruju almeno per ora riesce a non ricadere nei soliti difetti. Ma la storia mi ha preso male da subito, proprio per il suo soggetto (sorry, Barbanera), quindi non è una questione di sceneggiatura e disegni: per me questa è una storia "sbagliata" già dall'idea di base.

     

    Però qui devo usare il tag "spoiler"

     

     

     


    La storia è un po' troppo un "remake" (lo stesso boss, lo stesso tirapiedi, la stessa vittima a cui fanno la stessa cosa - accusato di un crimine anche se innocente - persino gli Apaches tornano, e guidati dal fratello dell'unico "cattivo" che era stato mostrato come sicuramente deceduto in scena. Già che c'erano potevano dire che era suo fratello gemello e dargli una benda sull'occhio... ). Un buon seguito dovrebbe prendere come premesse il finale della storia precedente e sviluppare su quelle, NON annullarle (il morto non è morto, il condannano non è condannato, gli apaches sono andati via ma comunque ne arrivano degli altri) per ripartire dal punto di partenza....

    Ma non è questo il problema principale. Se fosse solo quello mi avrebbe solo fatto sorridere, ci avrei fatto qualche battuta, e poi avrei giudicato la storia. Il problema è la CONSEGUENZA della scelta di "annullare" la storia precedente e ritornare al punto di partenza.

    Se accettiamo questa storia come "in canone", significa che la storia "taglia di 2000 dollari" di GL Bonelli in realtà ha questo finale:

    1) Il boss, responsabile di un sacco di morti e di prepotenze, se la cava senza un graffio. Perde gran parte del suo denaro ma ne rimane abbastanza da renderlo comunque ricco e in pochissimi anni tornare a fare il banchiere. Continua a vivere nel lusso mentre le sue vittime sono sottoterra.

    2) Il capo dei tirapiedi, ladro e assassino, si fa beffe della sicurezza di Tex, con qualche testimone prezzolato la fa franca facendo marameo alla sua vittima sconfitta, mentre Tex se ne va in giro per i fatti suoi ignaro di tutto.

    Significa dire, retroattivamente, che non solo TEX HA PERSO, ma che i principali colpevoli l'hanno fregato (uno riuscendo a scappargli da sotto il naso, l'altro rendendo inutili tutte le "prove" di Tex) e se la sono spassata per (come minimo) 6 anni.

    E questo, scusate ma non lo accetto. Questo è andare a pasticciare le storie di GL Bonelli con le dita sporche di marmellata

    Molto raramente i nemici di Tex delle storie di GL Bonelli tornavano. Ricordo solo Mefisto, Yama, Proteus e Brennan e Teller. I primi 3 sono nemici "super" molto particolari, gli ultimi due tornano in una storia particolarissima che racconta il colpo peggiore che Tex abbia mai subito, dove "perde" ben altro che un caso giudiziario. Ma nelle altre storie, SE TEX FA GIUSTIZIA, TEX FA GIUSTIZIA.

    E il minare questa certezza è uno dei motivi per cui la mania dei ritorni, che ha già fatto danni notevoli in Zagor (aveva ragione Sergio Bonelli a proibire i ritorni dei suoi personaggi...), è pericolosa anche per Tex.

    Ma anche se i "ritorni" comportano spesso questo rischio, si può comunque mitigare, far tornare il nemico dopo un evasione, o comunque in maniera che non "annulli" la prima storia. Qui in questa storia invece ci si sono buttati a pesce. La "vittoria" di Tex viene totalmente azzerata, è una vittoria illusoria con Tex se ne va via alla fine senza capire niente e alle sue spalle tutto torna come prima. Con i "cattivi" che ridono.

    E non capisco. Barbanera aveva detto nel thread sulla storia originale che era una storia che amava, che aveva anche un significato personale. E non ti sei accorto che la stavi distruggendo? Io le storie che amo le vorrei PROTEGGERE. Quando hanno annunciato il seguito e i prequel di Watchmen li avrei strangolati e per me quelle storie non esistono. Se mi fanno un seguito di "massacro" dove Fraser si è salvato, giuro che prendo il treno e faccio una scena in via Buonarroti che Neo che entra alla centrale di polizia in Matrix insieme a Trinity al confronto è una scena pacifica e tranquilla. Non capisco, davvero la mentalità di qualcuno che dice "come amo questa storia. Sovvertiamone il finale rovesciandolo, dai!"

     

     

    Per questo non posso giudicare serenamente questa storia. Perché per me, questa storia non esiste. Non è mai esistita. Preferisco conservare intatta la storia originale.

     

     

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  14. Prima di leggere il nuovo albo con il ritorno dei "cattivi" di questa storia, me la sono riletta.

     

    Erano anni che non lo facevo (rileggo quasi sempre le storie dei primi 200, complice la sistemazione in libreria in doppia fila degli albi.

     

    1) L'inizio fulmineo che ti butta subito in mezzo all'azione mi ha ricordato le puttanate di Nizzi nell'intervista postata recentemente nel forum, dove diceva che GL Bonelli iniziava le sue storie sempre con Tex che "prendeva ordini" da un superiore, e aveva una "missione"...   da cui si capisce che sì, è davvero credibile che se li era letti tutti...   :laugh:

     

    2) Sempre pensando al Tex "sbirro fedele alle regole" che ci siamo dovuti sorbire per tanti anni (troppi!), qui Tex aiuta un fuggitivo ad evadere dallo sceriffo, così sulla fiducia! :lol: (e la cosa è normalissima, perchè TEX È COSÌ. Piuttosto era leggere un Tex che seguiva i regolamenti che suonava "storto" ogni volta, non importa quante volte cercavano di convincerci che era sempre stato così....).

    E poi leggere a pagina 58 i "cattivi" sentirsi al sicuro perchè hanno corrotto giudici, intimidito testimoni, e "nessuno può lottare contro la legge", e pregusti il momento in cui li farà volare fuori dalla finestra (perchè sai che è una storia di GL Bonelli, altrimenti ti toccava dare ragione al cattivo, lo pseudo-Tex non andrebbe mai contro la legge...)

    Questi sono I CATTIVI PERFETTI del Tex di GL Bonelli: prepotenti, arroganti, perchè hanno i soldi e la legge dalla loro parte. Bastano poche vignette a GL Bonelli per farteli odiare.

     

    3) Che nostalgia, il Tex di Nicolò...  :wub:

    (anche se in alcune vignette mi è sembrato di notare l'intervento di Gamba...  non so se ho le traveggole o se effettivamente gli ha dato una mano in questa storia...)

     

    4) Pagina 59, Tex chiede a Carson "se è il caso di prendere precauzioni". Carson non si è ancora trasformato nella spalla comica trattato come un imbecille, qui nelle storie di GL Bonelli non ha bisogno di chiedere a Tex ogni tre strisce cosa deve fare e perchè. Si parlano da eguali.

     

    5) Purtroppo, già si vedono tracce dei problemi che costringeranno GL Bonelli all'abbandono, con incongruenze abbastanza macroscopiche (a pagina 62 Sander non sa chi ha rilevato le miniere abbandonate, e Kit si propone di andare a indagare sulla cosa, ma poco dopo a pagina 68 quando arrivano Tex e Carson, Sander sa benissimo chi le ha rilevate tutte...) sono già passati quattro anni dall'"incidente sugli sci" che secondo Sergio Bonelli lo aveva costretto a dargli man forte su Tex e questa è una delle ultime storie pubblicate senza stare anni nel cassetto e senza "aggiustamenti" di altri...

     

    6) La PRIMA volta che Tex parla al banchiere, che gli ha appena rivolto la parola...    "Mi hanno detto che siete il pezzo grosso del paese, e che siete abituato a veder la gente fare largo al vostro passaggio, ma per me, detto in tutta franchezza, siete soltanto uno dei tanti furboni che, invece di guadagnarsi il pane sgobbando dall'alba al tramonto, se ne stanno in comode poltrone a inventar trucchi per cavar soldi dalle tasche di chi lavora"

     

    7) Tex spara il primo colpo in aria per avvertimento, Carson spara il primo colpo in aria per avvertimento... Tiger avverte il primo indiano bucandogli la spalla al primo colpo!  :laugh:

     

    8) È vero che la storia è semplice, ma guardate quante cose avvengono in 205 pagine (meno di due albi). Oggi ne occuperebbe almeno tre...

     

    Alla fine, non certo una delle storie più memorabili di GL Bonelli. All'epoca, dopo tanti capolavori, non mi deve aver fatto una grande impressione. Riletta oggi, è uno spasso dall'inizio alla fine!

     

     

     

     

     

     

  15. Come avevo detto, sono andato in edicola per prendere la copia migliore, come al solito, qualunque copertina avesse, anche se avevo una preferenza per quella del numero 1.  Passo davanti all'edicola con una certa regolarità e quindi lo compro sempre il giorno dell'uscita o al massimo il giorno dopo.

     

    Vedo con piacere che quasi tutte le copie sono perfette, senza danni da corda, botte, stampa scentrata, etc (purtroppo non ho potuto controllare dentro per colpa del cellophane, ma anche lì ho avuto fortuna, tutto OK), e che ne sono rimaste parecchie, almeno una dozzina, quindi posso scegliere tranquillamente.

     

    Solo che TUTTE le copie hanno la stessa minicopertina: "una stella per Tex". E parliamo di più di una dozzina di copie...

     

    Per curiosità chiedo all'edicolante se le hanno mandate tutte così, Lui non lo sa, non ci ha fatto nemmeno caso, ha detto che ne ha vendute già 4-5 e, pensando che volessi l'altra minicopertina, mi dice che può vedere di trovarla dal distributore, ma gli rispondo che "una stella per Tex" va benissimo lo stesso e mi porto a casa la mia copia.

     

    Anche se tutte le minicopertine vendute fossero con "la mano rossa", comunque lo sbilanciamento nelle copie arrivate sarebbe notevole (le copie con una stella per Tex sarebbero più del doppio). Ma trovo improbabile che tutti quanti abbiano scelto una copertina, figurati aver scelto la stessa. penso che la cosa più probabile è che siano stata consegnate SOLO copie con la stessa minicopertina.

     

    E mi viene da ridere. Non solo fanno un iniziativa come questa, per cui quoto in pieno Franco:

    14 minutes ago, San Antonio Spurs said:

    Giudico squallida l'operazione di pubblicare una doppia minicopertina sperando di raddoppiare (parte de)gli acquisti e  il farlo contemporaneamente all'aumento di prezzo. Già che c'erano potevano predisporre edicole ambulanti come quelle dei ciarlatani venditori di pozioni e unguenti.

     

    ...ma la fanno anche MALE non "mescolando" le copie nelle varie edicole! Così persino i pochi disgraziati che si sarebbero comprati la doppia copia devono pure fare il giro delle edicole per trovarle tutte!  :lol:

     

    Purtroppo temo ci guadagneranno lo stesso. Ho parlato con uno che conosco che ha l'edicola più in centro, quella più fornita della città, e dice che ha già 3-4 clienti che gli hanno detto di tenergli da parte ogni minicopertina che fanno la serie completa: per quanto saranno pochi (almeno spero) saranno più che sufficienti, associati all'aumento di prezzo, a compensare quelli che smettono e a fargli guadagnare di più.  Però dal punto di vista delle "pubbliche relazioni" è un disastro, pare che siano specializzati nel fare incavolare i lettori...

  16. Beh, se voleva far arrabbiare qualcuno, credo che la famigerata scena "Tex, ci sono tre rapinatori assassini in fuga, inseguiamoli!" "No, mi devo sbafare da solo una torta intera! E poi ce ne andiamo, mica ci pagano per fermare dei rapinatori assassini", sia il suo capolavoro, di sicuro ha fatto arrabbiare un sacco di lettori...

     

    Però la distinzione fra "mi sta sulle scatole Tex, lo ridicolizzo" e "mi stanno sulle scatole i lettori di Tex, quindi lo ridicolizzo" mi pare abbastanza di lana caprina...

  17. 7 minutes ago, valerio said:

    Secondo me ha una componente autodistruttiva non indifferente, nel senso che o è pigro e quindi in alcuni momenti prende la scorciatoia e via, oppure ci gode a lasciare qualche macchia qua e là per poi farsi massacrare da quelli che lui chiamava "fanzinari" e lo fa apposta.

    Oppure (cosa per me più probabile) quella è la sua visione di Tex: un incapace fortunato. Se la vedi così ti accorgi che gli "origlioni" non sono più una strana peculiarità solitaria, ma diventano parte di un "grande arazzo" fatto di agguati di cui Tex non si accorge MAI ma dove i banditi lo mancano da tre metri e di di salvataggi all'ultimo minuto dal primo paralitico di passaggio: il "tema comune" è chiarissimo.

  18. 7 minutes ago, Letizia said:

    E posso dire che è brutto.

    Tu, se non l'hai letto, non puoi.

     

    Però posso dire che, statisticamente, è molto improbabile che sia bello. E non mi piace giocarmi 10 Euro alla lotteria con probabilità di successo così scarse...  :P

  19. 43 minutes ago, Letizia said:

    La grande bellezza io l'ho vista, quando lo era veramente, con questi occhi e, te lo assicuro, le scene del film non si avvicinano neanche lontanamente alla reale bellezza di Roma di una volta.

    Aspetta, fammi capire....  per te l'immagine che voleva dare di Roma (quella attuale, monumenti compresi) era di BELLEZZA e non di decadenza, degrado, squallore, mediocrità?

     

    Le bellezze del passato (o della natura) servono a contrastare lo squallido presente che il film gli contrappone sempre. Nella clip che ti avevo segnalato, all'inizio le vestigia del passato mentre Nick dice che ormai non ha più tempo, parlano di MORTE.

     

    Non è un caso se il film è stato aspramente criticato SOLO in Italia, mentre le critiche dall'estero sono generalmente stra-positive. È una condanna senza appello di Roma e dell'Italia.

     

    E non nella maniera "paracula" che fanno i film Italiani. Hai presente quando nei film Italiani recenti si vuole ridicolizzare o stigmatizzare certi tratti italiani? Si mette in scena il classico "bauscia" coi soldi, l'industrialotto ignorante, oppure il coatto di periferia arricchito. Quando si vuole dare uno sguardo più benevolo da commedia, tipo con "come un gatto in autostrada", si fanno vedere dei "proletari" sì, ma "genuini", "pittoreschi", messi a confronto con "l'intellettuale" che magari è un po' secchione e imbranato, ma davvero è colto e competente. E comunque "italiani brava gente"...

     

    Questa è la visione della "cultura" italiana, degli "intellettuali", del film...

    https://www.youtube.com/watch?v=vdzIiPu0HCU

     

    Ma la cosa è già evidente dalla scena iniziale della festa. Sorrentino ha dichiarato in una intervista (all'estero) con quella festa voleva rappresentate l'Italia dell'Era Berlusconi. Attenzione, non "i berlusconiani". TUTTA la classe dirigente, giornalistica, imprenditoriale politica della "seconda repubblica"

    https://www.youtube.com/watch?v=oORva4fYHTw

     

    E darla come fatto acquisito subito all'inizio del film. Non è un film "politico", non deve "dimostrarlo", basta farlo vedere subito all'inizio e poi, nell'istante del cambio di espressione di Nick, (scena bellissima), sai che il film parlerà di lui e di com'è dietro la maschera.

     

    I paralleli con "La Dolce Vita" ci sono, e Sorrentino non li nega. Ma ne "La Dolce Vita" Mastroianni era GIOVANE. Vedeva la vacuità attorno a lui nel presente, ma ancora aveva una visione di bellezza, nella fontana con la Ekberg

     

    Nick è vecchio. Ha scritto un solo romanzo nella sua vita, da giovanissimo, e poi si è fatto sfuggire il tempo. Ha fatto i soldi, tanti, ma ha buttato via il suo tempo. L'Italia che ha attorno non è quella che vedeva arrivare "la Dolce Vita" come una novità. È un Italia immersa in qualcosa di molto peggio da trent'anni. Per trovare la sua Anita, Nick deve cercarla nella sua memoria di tanti anni prima. E lo "spunto" del film è la notizia che lei è morta. La morte ormai circonda Nick come una trappola (non si contano le inquadrature di cimiteri e chiese, oltre ovviamente alle due morti "importanti" nel film, che lo segnano), pensa alla morte, e valuta la sua vita come totalmente sprecata. (e per riuscire a fare un film su un tema simile e NON farlo deprimente, bisogna essere bravi...)

     

    Nei commenti e recensione dei critici italiani (che si sono visti direttamente rappresentati in questo film, ci sono molte scene che li riguardano) tirano fuori la solita balla secondo cui i critici stranieri sarebbero fessi e gli hanno dato l'Oscar perchè "ci sono i monumenti" e mostra un Italia "pittoresca". Balle. Basta leggerle DAVVERO le recensioni americane: la condanna totale, senza appello e senza speranza, dell'Italia attuale l'hanno vista tutti. È solo nelle recensioni italiane che si fa finta di niente (la cosa più divertente fu, all'epoca dell'Oscar, i politici che ne parlavano come se fosse un film che dava lustro all'Italia mostrandone la "Grande Bellezza"...  )

     

    Poi, vabbè, mi tiri fuori come esempi i film in 70mm, come se la copia che ti proiettano al cinema sotto casa sia a 70mm (quanti proiettori a 70mm esistono ancora in Italia?) e non la versione per la mass-distribution...  ma hai presente come sono girati in genere il film Italiani? Ne "La grande bellezza" (che non era un blockbuster, è costato 9 milioni di dollari, era comunque un film "piccolo" lanciato in Italia in TV al grande pubblico grazie all'Oscar, altrimenti non l'avresti visto manco alle 3 di notte...) il livello di attenzione al dettaglio anche solo per L'AUDIO spazza via qualunque altro film italiano abbia visto negli ultimi 10 anni. Ma come faccio a spiegarlo? Anche se hai un impianto con fantastilioni di casse, non sarà mai come sentirlo al cinema....

     

    Vabbè, comunque non ha senso a questo punto mettersi a discutere se è bello o brutto. Ho voluto solo darti il mio punto di vista, dire alcuni dei motivi per cui lo ritengo un film estremamente intelligente, etico, profondo e a suo modo feroce (anche se sono d'accordo con chi ha detto che è troppo lungo ed era meglio tagliare qualcosa) e segnalarti che è un film "ammazzato" dalla visione casalinga (a meno che non hai una sala cinematografica in casa...). L'opinione sul film l'abbiamo già detta tutti e due, possiamo chiudere l'off-topic...

     

     

    P.S.: Bonus Clip, Sorrentino come attore, tre minuti da "Call my Agent Italia"
    https://www.youtube.com/watch?v=CkKAxq0ZE0s

     

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  20. 30 minutes ago, Piombo Caldo said:

    In sospeso di Nizzi ci dovrebbero essere 3 storie, probabilmente per la regolare, disegnate da Ticci Volante e Bruzzo. Poi non so se ci sia dell'altro. 🙋‍♂️

    MERITANO DI ESSERE VALORIZZATE! MAXI, ALTRO CHE SERIE REGOLARE!

     

    10 minutes ago, ymalpas said:

    Un color di Filippucci e un altro speciale di Rossano Rossi.

    Ottimo! Il Color è pure aumentato, risparmio di più!  :laugh:

     

    P.S.: comunque, diamo merito a Nizzi, era un sacco di tempo che un Maxi non mi dava tanto godimento! In una botta sola ho lasciato in edicola Nizzi, Alessandrini, l'aumento di prezzo e il gadget! Anzi, visto che i gadget erano 2 diversi, ne ho lasciati in edicola 2 e quindi ho avuto cinque soddisfazioni contemporaneamente! Quasi quasi oggi torno in edicola, lo riprendo in mano e lo rimetto giù sghignazzando un'altra volta! :P

  21. 1 hour ago, Letizia said:

    Ma se mi fate leggere una brutta storia di Nizzi, per me rimane brutta anche se i disegni sono di Villa.

    Il paragone è sbagliato, perchè non ti ho detto "i testi fanno schifo, ma guarda che bei monumenti".

     

    Ti ho detto che per capire i testi, devi renderti conto che sono stati scritti per essere detti insieme alla parte visuale.

     

    L'esempio più calzante te l'ho già detto, anche se lo rifiuti: è come leggere un album francese ridotto a formato Manga. Se proprio non puoi accettare che il tuo TV non dia lo stesso effetto di uno schermo cinematografico, e vuoi tirare dentro i testi di Tex, allora sarebbe un albo di Tex in cui tutti i dialoghi di Tex (Il protagonista, come Roma è la protagonista della Grande Bellezza) sono sbianchettati, e leggi solo i dialoghi della metà degli altri personaggi. Dialoghi in cui non senti cosa dice il personaggio principale.

     

    Attenzione: non ti sto dicendo che se lo guardi al cinema ti piacerà di sicuro. Ci sono sensibilità differenti, anche fra la gente con cui l'ho visto c'erano alcuni estasiati e altri a cui non era piaciuto. Ti sto dicendo che tu La Grande Bellezza NON L'HAI MAI VISTO. Al massimo te l'hanno raccontato citandoti i dialoghi...

  22. Io credo che la cosa che farebbe più bene alla Bonelli, ora, sarebbe una bella botta economica su quest'ultima speculazione. Un flop clamoroso. Abbastanza forte da fargli capire che sono su una strada folle e fargli magari rivalutare "le politiche sbagliate e troppo vecchie di Sergio Bonelli".

     

    Se invece gli andrà bene, continueranno a rilanciare ogni volta, come hanno fatto finora.  Cacciando via sempre più lettori (ma guadagnando di più spremendo i vecchi)

     

    Quando si dice "tengo alla Bonelli" bisognerebbe capire se si tiene al numero dei lettori o ai guadagni in aumentoi. Quando entra in gioco l'aspetto speculativo NON sono sinonimi...

  23. 4 hours ago, Letizia said:

    Quando lo guardi al cinema, in quale fila (a quale distanza dallo schermo) ti siedi?

    Perché guardarlo dall'ultima fila è come ristampare un cartonato francese in formato manga.

    I film vanno semplicemente visti nelle condizioni migliori possibili. Se vuoi un elenco di cose che ti possono rovinare un film, dal vicino che parla ad alta voce al guasto al proiettore tanto per fare pignoleggiare su un forum, fai pure, ma mi sembra una cosa totalmente futile su cui non ti seguirò.

     

    Ci sono un sacco di film che in TV perdono poco. Altri perdono moltissimo. Altri ancora vengono ammazzati, e la Grande Bellezza è uno di questi. Persino le battute degli attori sono praticamente sempre legate alla scenografia in cui le dicono, cioè hai un film che visto alla TV, perde senso persino nei dialoghi: che senso ha giudicare un film simile dalla visione televisiva? "Mi sono messo a parlare al cellulare che mi sono perso metà film, quindi è un film di merda" è il paragone più appropriato che mi viene in mente...

     

    A me al cinema era piaciuto molto. Ne ho visto 5 minuti in TV e ho cambiato canale perchè non aveva senso vederlo così. (mentre in generale i film italiani non ha senso pagare per vederli al cinema, sono quasi sempre fatti per la fruizione televisiva, e quindi il pubblico non se lo aspetta)

     

    In questa clip ci sono due delle battute che vengono più citate del film. Guarda come vengono dette in ambienti diversi, e come "dialogano" acquisendo altri significati nell'ambiente in cui vengono dette, rispetto al sentirle come un meme senza vedere la scena:

    https://www.youtube.com/watch?v=IiJgy6Xst7I

     

    Tutto il film è giocato sul contrasto fra "Roma" e "i romani", fra la bellezza attorno e la pochezza umana che la abita. Se in un dialogo togli uno dei due che parlano cosa rimane?

  24. Bonelli con le sue politiche ci ha guadagnato, e non poco, quindi non si può parlare di "dumping" o di vendita sottocosto.  Però aveva una politica di "prezzi bassi" sostenibile solo con tirature di 20-30.000 copie (poi scese fino a 10-15.000 credo) e questo in un certo senso "proteggeva" il riconoscibilissimo "formato Bonelli": per poter stampare e vendere a quei prezzi con quel formato dovevi vendere quanto lui. Da qui le lamentele, pubbliche o private, di altri editori che si vedevano costretti ad andare su altri formati, o ad avere un prezzo più alto o a tagliare troppo i costi.

     

    Non pensate che sia strano che il formato di maggior successo della storia del fumetto italiano, per anni, non sia stato "copiato" da nessuno? (c'erano cose grosso modo di quel formato, ma la differenza la vedevi ad occhio, pochi li avrebbero scambiati per albi Bonelli).

     

    Quando anche le vendite Bonelli sono calate tanto da dover far scendere il punto di pareggio per non chiudere troppe testate, il formato è diventato "accessibile" anche a Eura, Star e altre case editrici

     

    Ora, le politiche di Sergio Bonelli, per quanto sia stato accusato di essere un retrogrado, che il lettore moderno è disposto a pagare di più, etc , alla prova dei fatti HANNO FUNZIONATO, e non bene, benissimo, per DECENNI. Non so quanto durano questi con queste "nuove" politiche più "moderne"...

     

    Il cambiamento più evidente, almeno dal di fuori, è proprio sui prezzi: Bonelli pensava che il prezzo fosse un elemento fondamentale, che il fumetto dovesse essere alla portata di tutte le tasche, e che aumentare troppo i prezzi gli avrebbe fatto perdere troppi lettori. (aveva anche altre politiche basate su questi principi: se ci fate caso non esisteva nessuna storia Bonelli che costringesse a spendere troppo: nessuna variant esclusiva, i volumi si facevano DOPO gli albi economici, e quando si aggiungeva una storia inedita di poche pagine come in quelli di Dylan Dog, si ristampava poi in albo economico.  Quando il numero zero di Nathan Never raggiunse in pochi mesi cifre esagerate, lo fece ristampare tale e quale - anche se poi i collezionisti la differenza la vedevano in alcuni dettagli, ma comunque nello stesso formato) e lo allegò ad un numero normale senza alcun aumento di prezzo. I negozianti chiedevano 50 euro per un suo fumetto pubblicato pochi mesi prima? E lui allora lo regalava!). E quando doveva aumentarli si scusava.

     

    Adesso, non solo guardando l'aumento dei prezzi, ma anche gli interventi online di diversa gente (Recchioni per esempio l'ha sostenuto molte volte) l'idea è che "il prezzo non conta" (entro certi limiti, oggi), che "un fumetto Bonelli costa comunque meno di una pizza" (trascurando che le pizze le mangio con gli amici e i fumetti si sommano alle pizze, non si sostituiscono), e che anche se aumenti i prezzi, non perdi lettori (sempre entro certi limiti, ovvio, e quindi li aumentano piano piano, non tutto in una volta). Ed è entrata la politica del "se vuoi leggere questo paghi 18 euro, altrimenti non sai nemmeno se un giorno lo potrai leggere e in ogni caso aspetterai anni".

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