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  1. - - - Soggetto e sceneggiatura : Gianluigi Bonelli Disegni: Aurelio Galeppini Periodicità mensile: Marzo 1971 è Giugno 1971 Inizia nel numero 125 e finisce nel numero 128 a pag. 35 Ricordate è Mefisto, il Baron Samedi, la bella Loa, Otami, il gigantesco Dambo e i negri del temibile voodoo, asserragliati in un castello gotico immerso nelle paludi della Florida? la loro strenua ed inutile difesa contro il fuoco e i cannoni delle forze militari di Fort Myers, i seminoles di Yampas, Tex e i suoi pards. Le prime sedici pagine del numero 125 riprendono e riassumono fedelmente l'epilogo della precedente storia di Mefisto, salvo trascurabili modifiche e gli interventi dello scheletro narrante ( si veda Terrore sulla savana # 93 e seguenti ). Mentre Jean de Lafayette e Mefisto tentano una disperata fuga attraverso l'unica via di scampo, ovvero il passaggio che conduce alla palude, la gigantesca volta del sotterraneo, il covo magico e satanico del più diabolico e temibile avversario di Tex, si spezza e crolla sbriciolandosi in mille pezzi. Qualche minuto dopo l'aria si schiarisce lasciando vedere uno spettacolo desolante? ma solo tempo dopo un lieve gemito rompe l'allucinante atmosfera da tomba che regna sovrana fra le rovine del tempio sotterraneo. è il lamento sordo di Mefisto, subito accompagnato da un grido di dolore mentre egli tenta di trarsi da sotto le macerie? vivo? sono vivo! Sono vivo e potr? avere la mia vendetta!... Con fatica e a prezzo di dolorose fitte alla schiena il satanico personaggio si trascina verso il passaggio segreto, imprecando ad ogni passo fino all'ingresso, finalmente, ma allorch? preme sulla molla che aziona il congegno d'apertura, non ode alcuno scatto e l'idolo resta immobile, dannazione! non si muove! Sono perduto? sepolto vivo in questo dannato buco? sepolto vivo con i miei sogni di potenza e la mia sete di vendetta! Ah, maledetto Willer! Maledetta ombra nera che hai sempre attraversato la mia strada! Io, il grande Mefisto, sono condannato a morire in questo sepolcro? Ma ad un tratto egli si ricorda della sfera dei quattro poteri, che non potr? donare la salvezza al suo corpo ma potr? appagare la sete di vendetta del suo spirito. Colui-che-cammina-nella-notte potr? ancora una volta oltrepassare le barriere della materia e muoversi liberamente nello spazio? e se su questa maledetta terra il sangue del suo sangue è ancora vivo, potr? fargli giungere la sua voce! Gemendo e imprecando, e a tratti, facendo echeggiare la caverna con le sue sinistre risate, Mefisto si avvicina al macabro specchio incastrato in una delle pareti dell'ormai semidistrutto tempio. Ghignando soddisfatto e quasi dimentico del dolore che lo tormenta, l'uomo accende un braciere, vi getta una manciata di neri granelli, quindi lancia la sua ultima invocazione? Il sangue del suo sangue vive, così come vive colei che gli ha dato la vita. Lui sta camminando con passi incerti sulla stessa strada del padre, pur senza conoscere i grandi segreti e senza possedere le sette chiavi che aprono i libri neri, esibendosi in giuochi di prestigio oltre che nel lancio di coltelli è lei invece, gran cielo! che orribile megera! continua a seguire, come una volta, il piccolo sentiero della conoscenza, girando di villaggio in villaggio con il suo carrozzone. In un piccolo paese del Texas, presso le rive del Pecos, mentre Blacky si esercita nel lancio dei coltelli contro una sagoma, una mano villosa, come per incanto, appare nello spazio e afferra al volo l'arma e quindi la scaraventa all'interno del grosso carro, trafiggendo una delle carte, un asso di picche, sotto lo sguardo atterrito ed esterrefatto della vecchia chiromante che poco prima, seduta al tavolino, si dilettava a leggerle. Poco dopo, messe via le carte, Myriam avvicina a se la sfera di cristallo che nel carrozzone immerso nell'oscurit?, diventa subito fosforescente, lasciando quindi apparire strane figure che si muovono lentamente al suo interno, che cedono infine spazio al volto di Mefisto. - Lascia stare mio figlio, maledetto tizzone d'inferno! Ricordo le orribili ore passate ad assisterti nei tuoi diabolici esperimenti e non voglio che anche Blacky? - Taci! Taci e bada bene di non frapporre la tua miserabile ombra fra me e colui che dovr? raccogliere il mio potere e la rossa fiaccola della mia vendetta! Liberatosi facilmente della sua vecchia fiamma che spaventata a morte lo importunava, Mefisto può quindi parlare senza impedimenti a suo figlio: - Nel momento del mio più grande trionfo, quando già le mani stavano per stringersi intorno a uno scettro scintillante, un uomo malefico ha infranto il mio ultimo sogno? Invece di trionfi ho avuto disperazione e rovine? invece di gloria sto per avere la morte? - Ha dunque un potere più grande del tuo, costui ? - No! Ma è un uomo che ignora assolutamente cosa sia la paura e che non teme nulla e nessuno! - Il suo nome ? - Tex Willer! Blacky dovr? affrontare esperienze che lo porteranno sulla soglia della pazzia, ma superate queste prove, avrà nel suo pugno il potere, quello di sfrecciare attraverso il tempo e lo spazio, quello di ottenere l'aiuto di tutti i figli dell'ombra, quello infine sui quattro elementi. Tu dovrai [...] camminare su nuove fiammeggianti strade. Le tue mani dovranno impugnare la spada d'argento del potere... I tuoi occhi saranno in grado di vedere anche nei mondi oscuri dove vivono le ombre... e le tue orecchie dovranno poter sentire anche le voci che salgono dai profondi abissi o scendono dai neri cieli dell'infinito. Accecato dalla prospettiva di un futuro prospero all'insegna del potere e della ricchezza, il giovane accetta la difficile eredit? paterna. A lungo il sinistro vecchio parla a colui che dovr? raccogliere la fiaccola della vendetta e così non si accorge che frattanto, attraverso gli squarci e le crepe prodotti nella caverna dalla tremenda esplosione, stanno arrivando centinaia e centinaia di grossi e famelici topiù i topi! Sono assalito dai topi! Ahhhhhh? maledette bestiacce! Via!... via!... I figli dell'ombra non possono nulla per aiutarlo, così un inorridito Blacky contempla la lenta agonia del padre: figlio!... non dimenticare la mia vendetta! Sii degno del grande Mefisto!... e vendicami!... La morte di Mefisto divorato dai topi nei sotterranei del castello costituisce uno dei momenti più drammatici della saga di Tex. Come giustamente fa notare F. Manetti nella sua recensione su Ubc, Mefisto, entrato nell'universo texiano come un semplice illusionista o come spia tutto sommato abbastanza mediocre, diventa al termine di un percorso durato 22 anni, dal 1949 al 1971, un personaggio indiscutibilmente tragico. Gli abissi ti aspettano, fratello! E il tuo nome è già sulla bocca di colui che regna sui mondi oscuri! Blacky, inorridito dalla spettacolo della fine paterna, si copre il volto con le mani, quindi per non sentire più le sue urla di dolore, colpisce con violenza la sfera che va a frantumarsi sul pavimento. Basta con le stupide esibizioni, basta con il continuo vagabondaggio da uno scalcinato villaggio all'altro solo per scucire qualche dollaro dalle tasche di un branco di gonzi, il tempo di mettere la sua roba in una sacca e il figlio di Mefisto è pronto a cominciare una nuova vita: la Florida e la bella Loa, l'unica sopravvissuta della satanica setta del voodoo, lo attendono. La bellissima Loa, mambo e figlia del serpente, ha un destino molto simile a quello del futuro Yama. Mentre cercava di fuggire dal castello con tutti i diamanti, seguita dal vecchio Otami, trafitto da una freccia in uno scontro con i seminoles quando ormai la salvezza sembrava ormai raggiunta, è stata fatta prigioniera da Yampas, ma ha giurato sul sacro Govi di vendicare la morte del padre. Circa sei mesi dopo a Bonita Springs, in Florida, un piccolo villaggio a una ventina di miglia a sud di Fort Myers, Blacky organizza felicemente la fuga della bellissima meticcia, diventata ormai, da schiava qual'era, una delle mogli del grande capo seminole. La notte del giorno successivo, i due sinistri personaggi riescono ad allontanarsi dall'accampamento indiano quasi indisturbati. Loa guida per quasi due ore la canoa nel dedalo di canali della savana, finch? giunti nei pressi di un canneto, i due fuggitivi si addentrano nella fitta vegetazione e proseguono quindi lungo uno stretto fossato che costeggia la vegetazione. Giunti all'imboccatura di una caverna, l'ingresso del passaggio segreto che d' accesso ai sotterranei, rimuovono con fatica il pesante idolo che aveva impedito la fuga di Mefisto, condannandolo ad un'orrenda morte e avanzano nell'oscurit?, intralciati nel loro cammino da un'inquietante scheletro, fino alla grande sfera, che Blacky fissa perplesso, finch? non vede apparire, accompagnate dal sinistro e lontanissimo eco di una campanellina, le seguenti parole fiammeggianti: leggi subito i libri segreti! Nel frattempo Yampas scoperta la fuga della donna e deciso più che mai a ucciderla, consulta il suo uomo della medicina, Ho-Yan, che lo mette in guardia: quando il capo seminole la rivedrà, i suoi piedi cominceranno a muoversi lungo il sentiero delle ombre? Yampas, noncurante della premonizione si addentra con le canoe nella palude, popolata da pericolosi e famelici alligatori, ma invano i suoi occhi frugano le sinistre rive, dove biancheggiano le ossa degli scheletri degli uomini di Dambo, in cerca dei due inseguiti, ma quasi per il volere di una satanica potenza, nel punto in cui Loa e il figlio di Mefisto hanno toccato terra, si sono radunati decine e decine di serpenti di ogni genere e ne Yampas ne gli altri che lo accompagnano, possono sospettare che i due fuggitivi siano sbarcati proprio l'? I giorni passano? giorni durante i quali Blacky si dedica a studi ed esperimenti, iniziando la stessa Loa alle sinistre arti paterne. Il giovane figlio di Mefisto si trasforma a poco a poco nel sinistro e lugubre Yama, un profondo cambiamento di identit? che prescinde comunque dal nome con cui è ormai riconosciuto da tutti coloro che vivono nei cieli neri e negli abissi senza fine, il nome che è quello del dio ind' della morte, che simboleggia solo una sorta di battesimo demoniaco, iniziazione che coincide fatalmente anche con la notte della rivalsa della sua compagna, la sacerdotessa dei riti voodoo, che ha promesso di vendicare la morte del vecchio Otami. Quando la luna è alta nel cielo, quando il momento è cioè più propizio ai sortilegi, Yama infatti la ipnotizza, quindi traccia un segno nell'aria e si avvicina al grande specchio incastrato nella roccia, dove dopo una breve invocazione al nero principe dalle mille facce e dalle mille forme, ottiene che si impossessi del corpo di Loa, lasciando libero lo spirito della donna di vagare nei cieli neri e quindi di apparire nella capanna di Yampas. Il fantasma cerca inutilmente di strangolare il capo seminole ma Ho-Yan, svegliato dall'urlo dell'uomo, si precipita e scaglia il suo bastone della magia contro la malefica apparizione che subito si dissolve nell'aria in una vampata di fuoco? Circa tre settimane dopo, siamo a pagina 96 del numero 125, in un villaggio della riserva navajo una staffetta proveniente da Fort Wingate consegna a Tex un dispaccio urgente proveniente dalla Florida, che lo informa dell'evolversi della situazione nel campo seminole. Yama e Loa, attraverso la sfera magica dei quattro poteri, osservano divertiti la scena. Il figlio di Mefisto si svaga nel far apparire una mano che accende con un fiammifero il sigaro del soldato, quindi scatena una folata di vento infernale? qui c'è la mano di Mefisto! mormora Carson cercando di coprirsi dal polverone di sabbia, che l'inferno lo inghiotta! ribatte Tex. Un istante dopo con la stessa fulmineit? con cui si erano scatenate, le raffiche di vento cessano? e gli occhi del ranger e dei suoi pards possono vedere tracciato sulla cenere del fuoco spento il nome enigmatico del loro nuovo rivale: Yama! Circa tre ore dopo, il gruppo giunge al villaggio centrale e mentre Kit e Tiger si occupano dei preparativi per il viaggio, Tex e Carson si recano dallo stregone per sentire il suo parere. Nuvola rossa consegna loro i quattro amuleti, ovvero quattro bracciali che dovranno portare al polso sinistro. L'argento viene dalle miniere sacre dell'Arcobaleno e i segni magici incisi nelle turchesi li proteggeranno dagli spiriti malvagi, rendendo meno pericolosa la loro pista. Contemporaneamente nel rifugio sotterraneo in Florida, Yama e Loa studiano il modo di liberarsi di Yampas. Al potere di mambo della donna, il bieco individuo aggiunger? quello datogli dal possesso delle sette chiavi nere e nel loro nome farà uscire dall'ombra lo spirito di Simbi, il dio delle sorgenti e delle acque. Due giorni dopo, a poche miglia dal villaggio seminole, due indiani hanno la visione della schiava negra che percorre le palude su una canoa. Ben lontani dall'immaginare che la loro scoperta è stata voluta dalla stessa Loa per attirare il loro capo nella piccola Isola degli Aironi, la seguono da lontano e al cader della sera fanno ritorno al villaggio, dove avvertono Yampas. Quella notte stessa, Loa coglie la sua vendetta: Yama proietta la sua immagine a distanza nella palude, mentre il capo seminole e i suoi guerrieri che la stavano aspettando impazientemente, fanno scivolare nell'acqua le loro canoe? Nello stesso istante lo spirito di Simbi accoglie la donna nel suo regno, Loa si trova immersa nell'acqua sotto la canoa di Yampas che invece continua a vedere l'immagine proiettata da Yama, ovvero una figura femminile, ora sull'isola, seduta presso il fuoco, che in quel momento voltandosi, rischiarata dal chiarore della luna, rivela di colpo una faccia orrenda? Prima che Yampas e gli altri possano riaversi dalla sorpresa, due orribili mani escono dall'acqua afferrando il bordo della canoa e rovesciandola? Loa trascina sul fondo il corpo del seminole che cerca inutilmente di liberarsi della mortale presa delle mani della donna, che gli stringono impietosamente il collo, mandandolo nel regno delle ombre. Gli alligatori intanto mettono in fuga gli indiani superstiti e lo stregone Ho-Yan. La morte di Yampas non è stata che una goccia che ha lasciato le labbra aride come prima, senza spegnere l'ardente sete di vendetta di Yama e Loa, che si apprestano a lasciare l'antico tempio, destinato a diventare una terribile tomba per Tex e i suoi pards, che dovranno morire della stessa spaventosa morte toccata a Mefisto. Mezz?ora dopo con una barca i due raggiungono infatti la costa, dove a poca distanza li attende un battello. Qualche settimana dopo, su uno dei natanti che fanno servizio tra la Louisiana e la Florida, Tex e Carson scorgono affiorante dalle acque una gigantesca mano che regge una croce con in cima un teschio, intorno alla quale si stringe ben presto un serpente, il simbolo del Baron Samedi. Il teschio si trasforma repentinamente nella faccia di Mefisto e quindi con una sardonica risata scompare volando via nell'oscurit?? Un'illusione suscitata da uno dei tanti trucchi di Yama, che vuole mettere alla prova il ranger e i suoi pards: mio padre aveva ragione, quel Willer non conosce la paura! Il diabolico Blacky comunque non si rassegna e vuole mostrare tutta la forza del suo potere, in una notte che si preannuncia orrenda per i nostri eroi: poco più tardi infatti nell'obl' della loro cabina fa capolino la testa di un'orrenda scimmia, un animale che stranamente assume nella simbologia di Gianluigi Bonelli una forte connotazione negativa, di cui finisce per risentire anche il suo personaggio, che difatti scarica la sua colt contro la malefica apparizione che si trasforma quindi in un mostruoso braccio che finisce per introdursi nella cameretta. Fulmineamente le dita della mano diventano cinque orribili rettili le cui teste si agitano minacciose verso i quattro pardsè - Ora ti afferrer? alla gola Willer, e? Dannazione non posso toccarlo! - Che ti succede ? - Non lo so! ... dovrei poterlo toccare e afferrare al collo? ma sento una forza misteriosa che respinge la mia mano! Nello stesso istante, anche Tex si rende conto dello strano comportamento delle apparizioni e subito ne intuisce il motivo: è il suo braccio teso in avanti, quello con l'amuleto, che impedisce a Yama di poterlo colpire. Yama, deciso più che mai a scoprire se il suo avversario dispone o meno di protezioni contro la gente dei mondi oscuri, decide una difficile e pericolosa discesa agli inferi, fra il popolo di pietra. L' non vi è domanda che non possa trovare risposta. Il torvo individuo prende da un baule un drappo nero al cui centro sono ricamate quattro è y è in argento disposte a stella e quindi una coppa di cristallo che riempie di un liquido oleoso, sulla quale poggia un triangolo su cui sono fissati tre stoppini. Dopo che Yama li avrà accesi, Loa dovr? stare bene attenta alle tre fiammelle, non bruceranno tutte insieme, ma si consumeranno una dopo l'altra e tu dovrai spegnerle con le dita della sinistra prima che si spengano da sole! La sua vita è nelle mani della mambo. Senza dire altro, Yama accende i lumini, quindi si inginocchia nel pavimento. - Ora coprimi con il drappo nero e dopo che lo avrai fatto, spegni le candele di centro dei candelieri, resteranno così accese sette fiamme! è tre per scendere fra gli spiriti di pietra e quattro per vedere la strada del ritorno. Per quanto molto addentro nei sinistri riti della magia nera, Loa non riesce a vincere un sottile senso di angoscia mentre spegne la seconda candela e per poco non lancia un urlo allorch? vede il drappo nero afflosciarsi completamente? come se il corpo di Yama fosse scomparso attraverso il pavimento. Nell'attimo stesso, il figlio di Mefisto varca i confini dei regni di pietra, chiedendo il diritto di passare nel nome delle tre fiammelle, che la sua compagna, con un freddo sudore che gli inonda la fronte, osserva con frenesia. Yama dovr? affrettarsi. La prima fiamma sta morendo e solo quando si è spenta egli può prendere posto fra i sette saggi di pietra, sette colossi dalla forma colonnare il cui diametro si ingrandisce col tempo che passa, stringendosi minacciosamente intorno al nuovo venuto. Cercando di dominare l'agghiacciante senso di orrore da cui si sente pervaso, Yama espone il suo problema rivolgendosi alla misteriosa lastra nera che si trova posta al centro. Loa nel frattempo spegne la seconda fiammella che stava per andarsene, mentre sulla superficie della nera e lucente lastra, appaiono una dopo l'altra le parole della risposta: I TUOI NEMICI PORTANO AI POLSI DEI BRACCIALI D'ARGENTO CON PIETRE SU CUI SONO INCISE? La terza fiamma intanto si spegne fra le dita di Loa e gli infernali esseri di pietra stanno ormai per schiacciare Yama, che senza più curarsi di guardare la misteriosa gigantesca lastra di pietra nera, pronuncia una formula segreta e avvolgendosi contemporaneamente il suo corpo nel drappo nero, riesce a svanire un attimo prima che i sette sinistri pilastri lo chiudano in una tragica morsa. Quello che Loa si ritrova di fronte è un uomo che ha carpito il segreto ai suoi avversari, ma la sua faccia è livida, una maschera terrificante! Versandosi un bicchiere Yama giura a se stesso che non ritenter? mai più la discesa in quell'agghiacciante abisso: per approfondire la sua conoscenza ha fatto molti viaggi, qualcuno dei quali era anche molto pericoloso, ma questo è stato per lui il peggiore di tutti. Argento e turchesi, due elementi di efficace protezione contro ogni incantesimo. Occorre recuperare gli amuleti, a Tampa ci sono ancora dei fedeli del voodoo, non c'è negro in tutta la Florida che possa aver dimenticato la figlia del serpente, Yama e Loa decidono dunque di ricorrere al loro aiuto. Meno di un quarto d'ora dopo il battello spiega le vele al vento in direzione della baia della popolosa cittadina. Il fedele Thomas si incarica di trasmettere il messaggio ai vecchi adepti della mambo. Tre giorni dopo. Nello storico covo del Black Baron si trama contro Tex e i suoi pards, che nel frattempo sono giunti a Tampa. Liberatisi agevolmente di un negro che li pedinava, i quattro tizzoni d'inferno si procurano quattro buoni cavalli e si lasciano alle spalle la periferia dell'abitato, sempre sorvegliati dai seguaci del voodoo, che nella radura poco distante, fanno rullare ritmicamente i loro sinistri tamburi, che di villaggio in villaggio trasmettono il messaggio che avverte altri due accoliti dell'agguerrita setta, due sguatteri che lavorano a Fort Meade, che dovranno preparare una degna accoglienza alla nostra allegra combriccola di tizzoni d'inferno? Dum è dum è dumm? che i figli del serpente stiano in guardia? quattro nemici della grande mambo Loa sono entrati a Fort Meade? tre cani bianchi e un cane rosso.. sorvegliateli e aspettate altri ordini? dumm è dum è dum? Ma al forte Joss è rimasto solo, il suo amico Aron ha le febbri ed è ormai moribondo, il ?Doc? ha pronunciato il suo verdetto e sarà tanto se arriva alla sera! Il negro deve ad ogni costo avvertire i suoi fratelli di Tampa della situazione. Esce dunque dal forte e si addentra nella foresta paludosa che lo circonda, quindi si arrampica svelto su un grosso e vecchio albero fra i cui rami si trova un tam-tam? Loa vuole mettere in pratica il rito dei ?boko?, che consiste nel ridare vita a un morto, che prende il nome di zombie. Tre quarti d'ora dopo Joss, orecchie tese, ascolta il messaggio che gli reca le istruzioni della mambo e alla fine, scosso da un brivido di paura, scopre di essere il prescelto per mettere al collo del trapassato il ?segno del signore dei cimiteri?, che lo riporter? in vita durante la cerimonia della magia nera, che avverr? quella notte stessa. Intanto a Fort Meade, Tex apprende dal comandante della morte di Yampas e decide che l'indomani, all'alba, partir? alla volta di Fort Myers per avere maggiori notizie sulla tragica fine dell'amico. Durante la notte, lo sguattero penetra nella sala dove riposa la salma dell'amico Aron. Chiusa la porta alle sue spalle, si avvicina al suo capezzale e dopo aver inciso uno strano segno a forma di croce su una candela, la accende e la pone davanti alla bocca del compagno, constatando con un sospiro di sollievo che la fiamma non si muove. Passa quindi alla fase successiva e preso il ?segno del principe dei morti?, incide con la punta di un pugnale dei forellini a forma di ?b? e ?sèsulle due foglie laterali della piccola croce, adagia dunque il potente amuleto sul petto del morto e lo lega al suo collo per mezzo di una funicella. Sul battello Loa e Yama seguono la scena attraverso la sfera dei quattro poteri. La mambo invoca il ?signore dei cimiteri?, quindi prepara il ?wanga??Dopo aver spiegato sul pavimento un tappeto nero, vi depone cioè un bambolotto fatto di cera e presi sette spilli da inizio al macabro rito. O potente Baron Samedi, principe dei morti e signore dei cimiteri, ascolta la voce della signora dei serpenti ( si china sulla bambolina ) e tu che stai per varcare le porte nere, lascia che la mia mente prenda il posto della tua? ( mano a mano che la sua invocazione va avanti, pianta gli spilli nelle orecchie, negli occhi, nelle mani e nel petto del bambolotto ) chiudo le tue orecchie, perchè d'ora in poi udrai con le mie? chiudo i tuoi occhi perchè d'ora in poi vedrai con i miei? fermo le tue mani perchè d'ora in poi userai le mie? e prendo il tuo cuore perchè da questo momento esso vivr? solo con il battito del mio. In quanto alla fiamma che dovr? darti la vita e farti muovere ai miei comandi? ( soffia sulla candela deposta accanto al bambolotto estinguendola ) io te la mando nel nome del principe dei morti! Nello stesso istante, nella penombra dell'infermeria del forte, gli occhi del morto si aprono lentamente, mentre il suo corpo viene scosso da un lungo brivido. Con movimenti lenti, allucinanti, lo ?zombie? si alza e ascolta attraverso lo spazio gli ordini di Loa. Impossessatosi di una rivoltella, esce dall'infermeria e si dirige verso gli alloggiamenti degli ufficiali, sotto lo sguardo impaurito di Joss che ne segue con una crescente curiosità tutti i movimenti. Nella camera numero tre intanto Tex non riesce a dormire per il forte russare del vecchio cammello. Quando sta per mettere mano ad uno stivale, i suoi occhi si posano casualmente sulla porta illuminata dal chiarore della luna e notano l'abbassarsi della maniglia. Poco dopo il volto pallido, livido ed esangue dello zombie fa capolino attraverso la porta, ma la mano del ranger è più veloce e nella sparatoria che ne sussegue, un proiettile spezza casualmente il ?wanga? che il morto risuscitato portava al collo, spegnendone cioè la fiamma nera che lo animava? Nessuno era mai riuscito a distruggere uno zombie, commenta perplessa Loa, stizzita davanti all'ennesimo fallimento! Il giorno dopo, nelle prime ore del mattino, Tex e i suoi pards lasciano il forte e si inoltrano sulla pista del Peace Creek, un nome che annuncia tempesta, raggiungendo dopo due giorni di marcia Fort Myers. Il comandante mette a loro disposizione un esploratore per condurli nel campo seminole, i rapporti che giungono periodicamente dalle tribù indiane non sono infatti per niente incoraggianti. I seguaci del voodoo, dopo un breve conciliabolo nella taverna del Black Baron si mettono sulle loro tracce, Tex infatti ha già lasciato il forte. Gli ordini sono di catturare vivi i tre pards bianchi e di sopprimere Tiger e lo scout indiano. Accortisi di essere inseguiti, Kit e Tiger, che si trovavano in coda al gruppo, si scambiano una rapida occhiata? Kit si issa al primo ramo basso che incontra con un balzo acrobatico, subito imitato da Tiger una ventina di metri più in l', senza che i loro compagni si accorgano della loro scomparsa. Nel momento in cui i primi negri del voodoo si fanno vedere, la guida segnala a Tex e Carson la scomparsa dei due pards.. I due tizzoni d'inferno si mettono subito sulle loro tracce, rovinando così ai due la sorpresa. Ne nasce una breve sparatoria con i negri del voodoo, che battono in ritirata? Tex decide di raggiungere il campo seminole attraverso la via più breve, ma bisogna attraversare la grande palude, una gran brutta pista, ricca di sabbie mobili. Circa un'ora dopo il gruppo raggiunge la palude ma proprio quando incomincia ad addentrarsi nelle acque stagnanti, il sibilo di una pallottola fa volare il cappello dello scout: quelli del voodoo li hanno preceduti tendendo loro un agguato, subito aiutati dai numerosi alligatori che popolano l'acquitrino. Fortunatamente gli affamati bestioni finiscono per contendersi ferocemente solo i corpi di tre cavalli uccisi e affioranti sull'acqua, permettendo ai nostri satanassi di sottrarsi al peggio? Intanto la sparatoria continua, anche se per poco, i negri si mettono al riparo in attesa di un'altra occasione più propizia, visto soprattutto l'alto numero di caduti, sotto un fuoco che si dimostra come al solito implacabile e inesorabile. L'esploratore indiano prosegue da solo verso l'accampamento dei seminoles, mentre Tex e i suoi pards, devono ancora una volta subire l'assalto del nemico irriducibile, prima del promesso arrivo dei soccorsi. Frattanto mentre calano rapide le ombre della sera, a un miglio dalla costa di Bonita Springs, le ombre sinistre di Yama e Loa osservano taciturne la costa. Il messaggero che doveva avvertirli dell'ennesimo fallimento della setta è scomparso tra le sabbie mobili?la notte non è propizia per gli incantesimi dice pensieroso il figlio di Mefisto. C?? come una grossa mano che copre quasi interamente la luna e Yama ha avuto un altro segno premonitore di sventura: mentre leggeva uno dei libri lasciati dal padre ha sentito distintamente i sette rintocchi di una campana, un indice per lui altamente negativo. Nello stesso momento, lo scout del forte, ferito in uno scontro a fuoco con i negri che non gli danno tregua, giunge alla sospirata meta, disperatamente aggrappato al cavallo in corsa, dove d' l'allarme. Subito dopo una quindicina di seminoles lasciano il villaggio e raggiunti Tex e i suoi pards, danno quindi la caccia agli ultimi settari del voodoo, costretti a una precipitosa ritirata? senza via di scampo! Nella capanna di Ho-Yan, lo stregone racconta ai quattro pards quanto è avvenuto dal momento della fuga di Loa e degli strani sortilegi di cui sono state vittime le poche persone che abbiano osato avvicinarsi alle rovine del vecchio castello del Baron Samedi. Osservato con curiosità, Ho-Yan versa nel braciere posto ai suoi piedi un pizzico della polvere che aveva estratto dal sacchetto di cuoio appeso al collo, quindi resta immobile con gli occhi fissi sulle spirali di fumo nerastro che salgono dal centro del recipiente, poi scuotendo il capo come se stesse risvegliandosi da un brutto sogno, alza gli occhi su Tex: - Gli spiriti della notte hanno potuto soltanto sussurrarmi confuse parole di morte e vaghi avvertimenti sui pericoli che vi aspettano, poi, mentre ogni voce stava svanendo, ne ho sentito una che mi bisbigliava un consiglio? che gli amici di Ho-yan si ricordino dell'acqua quando la morte si apprester? a ghermirli! Nella sua cabina il lugubre e funereo Yama si agita nel sonno popolato da incubi e balbetta parole senza senso, fino a quando risvegliandosi con un urlo, richiama l' attenzione della bella meticcia. Le ombre della notte gli hanno mandato un sogno rivelatore annunciandogli l'ennesima sconfitta. - Un brutto sogno, Loa! ?Udivo suonare molti tamburi? e mi sentivo trasportare attraverso la foresta dove qua e l' giacevano dei corpi di negri? poi vedevo un negro che correva nella palude e finiva per sparire urlando nelle sabbie mobili? Yama e Loa si scambiano una rapida occhiata, l'unica carta che resta da giocare è il loro adepto Thomas, che sarà sacrificato come esca per attirare Tex e i suoi pards all'interno del castello diroccato, nei sotterranei, dove scatter? infallibilmente la trappola destinata a seppellire vivi i nostri tizzoni d'inferno che dovranno patire la stessa agonia sofferta dal grande Mefisto. Il giorno dopo i quattro tizzoni d'inferno lasciano il villaggio nelle prime ore del mattino e si addentrano nella foresta lungo la pista che porta alle rovine del castello. Thomas, che nel frattempo li ha preceduti lungo la via, spezza un ramoscello per attirare la loro attenzione. Il negro si d' quindi alla fuga, subito inseguito da Tex, Carson, Kit e Tiger, attirandoli nella trappola mortale. Tutte le porte che conducono ai sotterranei sono aperte, solo l'ultima è chiusa e Thomas dovr? spingerla con forza ed entrare nel tempio? da quel momento, gli ricorda Yama, non dovrai più preoccuparti di niente! Con un ultimo disperato sforzo, Thomas attraversa lo spiazzo al cui centro, semisepolte dalla vegetazione, si stagliano le rovine del sinistro castello e in breve, balzando agilmente oltre i massi sparsi davanti all'ingresso, si infila nei corridoio che d' accesso ai sotterranei. Armi in pugno e pronti a far fronte a tutto anche i quattro pards irrompono fra le sinistre rovine. Confortato dal pensiero che da quel momento è ormai fuori pericolo, Thomas si dirige verso il fondo del vecchio tempio, non immaginando neppure lontanamente che aprendo l'ultima porta, ha fatto scattare un congegno, collocato a suo tempo dal diabolico Yama, che farà esplodere la dinamite sistemata nel piano superiore! Nel frattempo Tex e i suoi pards hanno raggiunto il tempio quando un forte scoppio genera una caduta di massi che ne ostruisce l'ingresso? Sono caduti in trappola. La stessa trappola in cui Mefisto ha chiuso la sua vita terrena dopo una lunga, terribile agonia? Tex e i suoi pards sono per la prima volta di fronte al loro lugubre avversario. Carson lo maledice. Insultami pure, vecchio pazzo! Non saranno certo le tue parole che mi toglieranno il piacere di una raffinata vendetta. Sarà al contrario una vera delizia udire le vostre imprecazioni e maledizioni? imprecazioni e maledizioni che col passare dei giorni si muteranno in lamenti e disperate preghiere? e io sentir? tutto e rider? di voi e delle vostre angosce! Ogni vostro gemito sarà per me una dolcissima armonia? ogni rantolo mi riempir? di immensa gioia? e allorch? la vostra lunghissima agonia sarà finita, io mi farà le ultime risate guardando i vostri corpi senza vita! Al lungo monologo segue una risata satanica ma Carson infrange con uno sparo il vetro dello specchio. Lo spettacolo è finito. I quattro pards e Thomas, che nel frattempo si è unito a loro, esplorano accuratamente l'intera grotta. Giunti in prossimit? dell'idolo, Tiger si ferma e abbassa contemporaneamente la torcia verso terra: una corrente d'aria filtra sotto l'imponente feticcio di legno. Senza aggiungere una parola, i quattro pards e Thomas cercano di smuoverlo ma ogni sforzo risulta vano? Yama non conosce bene il suo avversario, che è pura dinamite? raccolta tutta la polvere da sparo delle loro cartucce, prepara un ordigno esplosivo che deposita ai piedi del totem? bwang? un varco si apre, un pertugio che li lascia liberi di abbandonare il tempio. Seguendo l'oscuro passaggio, in cinque minuti Tex e i suoi compagni sbucano in una cripta da cui si diparte una scala, ma allorch? essi cercano di sollevare la botola che la ostruisce, si avvedono che resiste a ogni tentativo? I nostri eroi non si perdono d'animo e lavorando a turni i due per volta, tutti e cinque affondano i loro coltelli lungo le assi del tombino e ben presto dalle spaccature praticate lungo le fessure cominciano a scaturire getti sempre più forti di acqua? è proprio la pressione di quest?ultima ad aiutare i nostri tizzoni ad abbattere l'ostacolo: sotto la spinta vigorosa delle braccia di Thomas la botola infine cede? In capo a pochi minuti, attraversata un'altra galleria, il gruppo esce finalmente all'aria aperta! Thomas ansioso di vendicarsi del brutto tiro dei suoi padroni, si propone di guidare i quattro tizzoni d'inferno fino alla spiaggia di Bonita Springs dove la nave di Yama è sempre ancorata. Compiendo soventi deviazioni per aggirare tratti pericolosi, sia per le sabbie mobili sia per la presenza di alligatori, il negro guida i suoi compagni attraverso l'acquitrino per circa cinque miglia e qualche ora dopo tutti quanti raggiungono il rifugio del figlio di Mefisto. I sei uomini dell'equipaggio sono tutti legati a Thomas dalla ?fratellanza dei figli del serpente?, con il loro aiuto l'uomo spera di rendere impotenti Yama e la Signora dei serpenti. Tex, per una volta, cede l'iniziativa a Thomas che un attimo dopo si allontana nella crescente oscurit? dirigendosi verso il punto dove il giorno prima aveva lasciato la scialuppa. Contemporaneamente a bordo del battello, mentre Yama dorme un sonno popolato da incubi, Loa rimescola nervosamente le sue carte. Per la quarta volta consecutiva l'ultima carta che le è restata in mano era un asso di picche, un segno di sventura? un segno di morte! Intanto salito a bordo, Thomas non ha perso tempo nel radunare intorno a se i suoi compagni e raccontar loro gli ultimi avvenimenti? Tex e i suoi pards osservano l'evolversi della situazione dalla non lontana costa. Nel buio sempre più crescente della sera un pipistrello, un altro cattivo segno, compiuti alcuni giri intorno alla nave, penetra nella cabina di Loa. La donna volge l'ultima carta che le è rimasta in mano, che si rivela essere ancora una volta un asso di picche. Conscia della grave minaccia che li sovrasta, la mambo decide di svegliare il suo sinistro alleato, ma quando apre la porta, prima ancora di reagire e lanciare un grido, viene immobilizzata da Thomas e da un paio di uomini dell'equipaggio? Senza una parola i negri infilano la bella meticcia in un grosso sacco e lo legano stretto. Quindi munitosi di un altro telo, Thomas fa cenno agli altri di seguirlo nella cabina di Yama, che nel sonno è preda di un incubo. No! No! Lasciatemi stare? Nooo! Non è vero! è sono sepolti nella grotta! Dopo un attimo di esitazione, Thomas e i suoi compagni si gettano sul figlio di Mefisto e lo immobilizzano, senza lasciargli il tempo di ricorrere ai suoi misteriosi poteri. Thomas agguanta quindi la sfera dei quattro poteri e la fa volare in mare attraverso l'obl'? a bordo del battello non dovr? restare più niente che ricordi le orribili stregonerie di Yama! La sinistra sfera piomba in acqua proprio mentre la luna fa la sua apparizione fra le nubi nerastre che si stanno formando all'orizzonte? un attimo dopo il vento si leva di colpo, con violenti raffiche che spazzano il mare? scatenando in poco tempo un'autentica bufera. - Il battello!... ha strappato gli ormeggi! - Potenze del cielo!... - Affonda! - No! ... Si è raddrizzato e corre verso il largo! Come se al timone ci fosse qualcuno dotato di poteri soprannaturali, il battello, le vele lacerate al vento, sfreccia nella baia verso il lontano orizzonte, scomparendo velocissimamente tra le tenebre, così racconta la storia che i marinai della costa occidentale della Florida sussurrano nelle fumose taverne dei porti? by YMALPAS
  2. Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi Disegni: Carlo Raffaele Marcello Periodicità mensile: Marzo 1996 - Giugno 1996 Inizia nel numero 425 a pag. 47 e finisce nel numero 428 a pag. 23 A Laredo, sulla riva americana del Rio Grande, Tex e Carson indagano su un sospetto traffico di armi diretto in Messico che li porta nella cittadina portuale di Matamoros, dove sono testimoni di una aggressione. La vittima, un indio, prima di morire affida loro una pergamena chiedendo che sia consegnata al Morisco. Poco dopo, sulle tracce degli assassini ( che si rivelano essere tre marinai della Moctezuma ), i due pards scoprono che a bordo della nave lo stesso capitano Raga è in combutta con Johnny Butler, il trafficante, che si è assicurato anche la complicità delle autorit? portuali. Poco a poco i tasselli del mosaico si ricompongono. L'azione si sposta a Pilares. El Morisco decifra i pittogrammi della pergamena che contiene un disperata richiesta di aiuto: Uaxan, capo degli indios Maya dello Yucatan è vittima di un impostore, il professore Sanders, un noto studioso delle civiltà precolombiane, ormai completamente pazzo, che si spaccia per l'incarnazione di Kukulkan ed ha soggiogato le popolazioni maya, armandole per una santa guerra di indipendenza contro i messicani... © Sergio Bonelli Editore _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ YMALPAS (12/6/2006, 13:59)
  3. Staff Forum

    Tex E La Religione

    1 ) E' nello stile di Montales ( probabilmente cattolico, in quanto messicano ) ? Dell'ultimo Montales, burocrate, politico, scaldasedie di Città del Messico, versione Nizzi, probabilmente no! Quello Bonelliano invece era capacissimo di tutto! 2 ) Credete che un frate meriti di essere trattato con i soliti sistemi usati per i comuni furfanti ? Certamente si, se è necessario per salvare la vita di Kit Willer e di altre decine ( se non centinaia ) di persone, come in questo caso. L'ottusit? mentale di una persona va combattuta a tutti i livelli, il frate si è meritato il "trattamento" Montales e ad diavolo il politically correct! 3 ) Come giudicate le parole e l'atteggiamento di Tex verso il religioso ? Ricalcano le parole usate da GLB in occasione del precedente rapimento di Kit ( vedete San Francisco # 155 ), parole che se non hanno il pregio dell'originalità, ci restituiscono, seppure per poche pagine, il personaggio che abbiamo imparato ad amare, il paragone con quello che ci capita di leggere oggi è impietoso, anzi imbarazzante! 4 ) Trovate la scenetta comica o avreste preferito che Nolitta avesse risolto la faccenda in un altro modo ? La scenetta comica è senz'altro fuori luogo se esaminiamo il contesto dove è inserita. Inutile, sarebbe stata senz'altro da eliminare! 5 ) Quale peso attribuire a questa scenetta nel contesto di Tex e la Religione ? Una sequenza atipica, che non fa testo. Al limite serve a confermare il fatto che Tex non guarda in faccia nessuno e non si ferma davanti a nessun ostacolo. Una serie di vignette che IMO non aggiungono proprio niente a quanto si è finora detto. originally edited by YMALPAS (25/9/2006, 14:09)
  4. Staff Forum

    Tex E La Religione

    Questa scenetta la lessi in diretta e devo dire che fu divertente, con un Montales inedito ma ben determinato. Evidentemente la poltrona non gli ha fatto perdere del tutto lil vizio di essere un uono d'azione. Se c'e' in pericolo la vita di una persona cara e un frate cretino come padre Xavier ostacola con la sua cocciutagine lo svolgersi delle ricerche sicuramente avrei fatto molto peggio di Montales!!! Beh sicuramente gli avra' rivolto parole cosi' dure per usare la solita tattica di spaventare la gente, ma non credo avrebbe messo in pratica le sue minacce. Non lo fa neanche con i comuni delinquenti figuriamoci con un padre. Di solito la comicita' di Nolitta' a me non e' mai piaciuta, pero' devo dire che stavolta e' stata una scena inedita e piacevole. originally edited by ANTHONY STEFFEN (24/9/2006, 14:41)
  5. Staff Forum

    Tex E La Religione

    Analizzando nella discussione Tex e la comicit? una sequenza divertente tratta dall'albo Il dio azteco [ # 390 ] che vede Montales agire con una certa brutalit? nei confronti di un povero frate indifeso, nel tentativo, disperato, di fargli cambiare idea e quindi obbligarlo a concedere l'autorizzazione al Morisco di visitare la cripta della missione di San Diego dove la scena si svolge, mi sono chiesto come giudicate ad esempio la vignetta sottostante nell'ambito di questa discussione. 1 ) E' nello stile di Montales ( probabilmente cattolico, in quanto messicano ) ? 2 ) Credete che un frate meriti di essere trattato con i soliti sistemi usati per i comuni furfanti ? 3 ) Come giudicate le parole e l'atteggiamento di Tex verso il religioso ? 4 ) Trovate la scenetta comica o avreste preferito che Nolitta avesse risolto la faccenda in un altro modo ? 5 ) Quale peso attribuire a questa scenetta nel contesto di Tex e la Religione è Non è una domanda da poco. originally edited by YMALPAS (24/9/2006, 12:04)
  6. Staff Forum

    Tex E La Religione

    Tex è un immanentista niciano. Lui crede ad un suo Dio, che non è quello cristiano, anzi più volte esprime apprezzamento per l'animismo degli indiani d'america. Tex in realtà crede solo nel dio Colt45 originally edited by GIUBBE ROSSE (7/9/2006, 11:59) Più che dio, giudice... originally edited by MISTER P (7/9/2006, 14:09) Se fossi vissuto nel west, sarebbe così anche per me. originally edited by WILLARD (7/9/2006, 15:46) Altro luogo comune... Se vi dicessi che si arrivava magari al massimo al 12% dei cowboy che portavano un'arma da fuoco? (solo 1 e nemmeno due) originally edited by Tex Fanatico (7/9/2006, 18:27) si è vero, l'immaginario delle cittadine dove circolano cowboy armati e tutti sono armati è un'invenzione cinematografica. la realtà era molto più "disarmata" e in definitiva molto meno violenta di quello che c'è oggi in america (oggi si che le armi girano facilmente) originally edited by GIUBBE ROSSE (8/9/2006, 14:53) Non credo che circolassero tanti soldi nelle tasche di mandriani e pionieri per potersi permettere delle armi nuove fiammanti ad alta precisione. Credo che un aumento massiccio delle armi sia avvenuto verso la fine dell'Ottocento, quando la frontiera era già stata conquistata del tutto (corsa verso l'Oklahoma, 1890) e c'era più stabilità e più benessere, ma, come spesso succede, anche maggiore premura per il mantenimento della ricchezza conquistata. I primi western girati agli inizi del secolo appena passato mostrarono quindi gli uomini di frontiera armati come se niente fosse e questa iconografia rimase anche quando dalla rievocazione di quelli che all'epoca erano fatti d'attualit? (un western era incentrato su una rapina ad una banca? Ebbene, era un fatto avvenuto pochi mesi prima) si passè a quiella di fatti storici avvenuti molto tempo addietro. Inoltre, le cronache dei giornali americani dell'Ottocento tendevano ad esagerare i fatti e quindi nelle cronache, tanto per fare un esempio, quattro uomini armati diventavano minimo il doppio. originally edited by MISTER P (8/9/2006, 16:01) Nota: tali messaggi son riportati in questo modo in quanto non propriamente inerenti alla discussione ma pur sempre interessanti
  7. Staff Forum

    Tex E La Religione

    Non esattamente. Dico che una pianta acquatica non cresce in un deserto e se la religione è assente nel west, storico e di Tex, forse è anche perchè non è l'ambiente giusto dove possa crescere e prosperare. Ne La leggenda della vecchia missione [ # 334 ], Carson e Kit Willer, vestiti da frati, visitano il villaggio di Charango dove si annidano i banditi di Manuel Pedroza ed entrano nel saloon dove è in corso una rissa: - Leggo un grande stupore nei vostri occhi, cari fratelli, e non me ne meraviglio? ahimè, da troppo tempo ormai non vedevate un saio da queste parti!? - Potete ben dirlo Padre! - Ebbene ora vedete me, indegno servitore di Dio e il giovane novizio che mi accompagna? - E cosa siete venuti a fare, se è lecito domandarlo è Ah scusatemi se non mi sono ancora presentato, padre? sono Manuel Pedroza, il capo di questo villaggio? - Onorato! [ è ] La tua domanda è lecita, figliolo, quanto ovvia è la risposta? io e il giovane novizio siamo venuti quassè con la speranza di riaccendere la fiaccola della fede in queste lande desolate? - Ehm? già? già? ( rivolto a una delle ragazze che gli sta accanto ) Eh tu copriti, svergognata, davanti al Padre! - Fermo con le zampe cabron! - Scusatela Padre! Queste ragazze non sanno cosa sia il rispetto? ma voi contate di riaccendere la vostra fiaccola proprio qui a Charango ?? - Oh no!? è nostra intenzione raggiungere e sistemarci nella vecchia e venerabile missione di Santa Maria la Escondida, per trarre quel sacro luogo dall'oblio in cui per troppi anni è rimasto e riportarlo a nuovo splendore. - Mi venga un colpo! Scusate Padre mi è scappata! - Non importa figliolo? Appena i due finti frati si sono allontanati, nel gruppo nasce subito un'animata discussione che ha per tema il favoloso tesoro della missione. è subito chiaro che i due religiosi saranno eliminati, qualora dovessero rappresentare un ostacolo al ritrovamento delle vecchie barre d'argento. Ambienti come questi sono dominati dalla presenza di sentimenti che sono in completa antitesi con i principi e i precetti di qualsiasi religione. Non credo che si potr? mai trovare una risposta definitiva a questo quesito. Comunque nei discorsi che il ranger fa con Elia Glendon, capo dei mormoni, è chiaro che Tex ritiene i suoi metodi "violenti" una necessit?, l'unica medicina giusta cioè per il male che li attornia, cosa che esclude a priori in lui l'osservanza dei comandamenti biblici, che nel west equivarrebbero a un suicidio o se preferite un martirio. Il messaggio di GLB è questo. originally edited by YMALPAS (6/9/2006, 15:12)
  8. Staff Forum

    Tex E La Religione

    Diciamo che io, facendo il paragone tra il fumetto e la realtà, e costatando che Tex e Pard spesso e volentieri si muovo nel territorio e non nelle cittadine (come giustamente sottolineato anche da te), trovo normale la debole presenza che richiamano l'attenzione su aspetti religiosi. Te, da quanto mi par di capire, dici che è normale la debole presenza in quanto è un fumetto "violento" e quindi aver troppa religione lo snaturerebbe --> giusto? Ora, diciamo tutti e due che è "normale la debole presenza che richiamano l'attenzione su aspetti religiosi" seppur da analisi diverse, che hanno punti divergenti (non è perchè si è nel WEST che è giusto che non ci sia) così come convergenti (tanto movimento, cmq poca presenza storica, stacco da parte del personaggio che usa la forza) Vorrei portare l'attenzione su un fatto messo fin'ora da parte, persino da me in quanto volevo toccare prima il "cristianesimo" (anche se ho ancor lasciato da parte la conversione imposta ad alcune tribù ecc ecc ma semplicemente perchè non è la sezione adatta). Nel fumetto compare quasi di più la religione dei nativi, questo forse perchè essa è legata al tutto, agli spiriti, alle visioni (date come regalo a chi le ha da parte dei spiriti stessi) Tex anche in questo caso si mostra staccato da tale aspetto religioso, dicendo più volte che ha "fede" nello stregone/sciamano/... anche se non crede nel resto. La domanda che si potrebbe aprire ora, analizzando anche il fatto che comunque Tex ha almeno una qualche nozione biblica (inferno in primis) ma che non ci dia peso, è quella di capire il motivo di questo distacco. Tex è staccato per quanto gli è capitato nel corso della vita? (morte del padre, della moglie, viste tutte le ingiustizie,...) ? una scelta editoriale per evitare d'urtare un certo tasto? Scusate per il "quanto" e il "come" (incasinato hehe), ma non son in grado di trovare, almeno attualmente, come impostare il discorso in modo maggiormente pragmatico originally edited by Tex Fanatico (6/9/2006, 13:29)
  9. Staff Forum

    Tex E La Religione

    Claro amigo! La religione rientra nel discorso texiano ovunque essa possa essere funzionale all'avventura. Tex è un fumetto "violento" perchè è calato in un mondo che la legge riesce a gestire con estrema difficolt?, una terra di nessuno dove sarebbe difficile inquadrare non solo la religione ma anche tutta la civilt? moderna con gli altri suoi valori. Se ho ben capito tu vorresti attribuire la scarsa presenza della religione nel fumetto a ragioni storiche che possano giustificarla. In parte anche questo corrisponde alla verità, ma siamo sicuri di non dire esattamente la stessa cosa ? Se hai altro materiale da postare sul tema, sarebbe molto interessante per approfondire il dibattito. Complimenti a P per la memoria... e la competenza che sempre lo contraddistingue nelle sue citazioni! originally edited by YMALPAS (5/9/2006, 17:53)
  10. Staff Forum

    Tex E La Religione

    credo che comunque sia giusto così... ve lo immaginate tex che non uccide perchè se fosse religioso dovrebbe non uccidere??? cosa leggeremmo sto fumetto a fare? originally edited by BRESSIMAR (5/9/2006, 17:27)
  11. Staff Forum

    Tex E La Religione

    Invece concordo con Ym. A pagina 11 dell'albo LA TRAPPOLA, il doc, dopo aver ascoltato i propositi di Tex (il 'lavoretto') cita la Bibbia ("La vendetta è mia", dice il Signore), al ch? il Ranger risponde: "Non lo so, doc, conosco la Bibbia solo di nome, mentre invece ricordo molto bene le parole di un certo vecchio giudice: 'occhio per occhio, dente per dente'." Tex è interessato alla giustizia umana certa, non ad una giustizia divina impalpabile. originally edited by MISTER P (5/9/2006, 17:19)
  12. Staff Forum

    Tex E La Religione

    Qui sono meno d'accordo. La mia analisi è riferita esclusivamente al fumetto Tex, un mondo avventuroso con pochi compromessi con la realtà. La contrapposizione può apparire elementare, ma il passaggio della Bibbia, "C'è un tempo per perdonare ed un tempo per combattere" credo che difficilmente potrebbe adattarsi al west di casa Bonelli. A meno che tu non ti senta di fare qualche riferimento più preciso, sostenuto da qualche esempio, non vedo come i sentimenti di pietà, le preghiere ecc possano insinuarsi in un mondo che si è volutamente rappresentato brutale e violento. Dopo una sparatoria, la parola passa al becchino e non al prete e il primo problema che viene alla mente è sempre quello di chi lo pagher?...Non fraintendermi, non intendevo dire che Tex si muove mostrando d'esser cristiano o meno. Ciò che intendevo sottolineare è -personalmente- il fatto di non poter dire che i riferimenti alla religione sono pochi perchè Tex è un "fumetto violento". Torner? a spiegarmi più tardi se proprio, ora stavo solo facendo un "salto" prima d'uscire un attimo originally edited by Tex Fanatico (5/9/2006, 16:48)
  13. Staff Forum

    Tex E La Religione

    Sarebbe inutile ricercare nel fumetto Tex una forte presenza religiosa intesa come cattolica/cristiana. Gli unici esempi di una chiesa inserita nel contesto di un villaggio del west sono quelli che ho già citato ( I sette Assassini e Il marchio di satana ). Abbondano però le cattedrali e le missioni nel deserto tutte riconducibili alla passata dominazione spagnola di quei territori. Da qui la presenza quasi esclusiva di frati nel mondo di Tex. Concordo quindi pienamente con l'analisi di TexF. Qui sono meno d'accordo. La mia analisi è riferita esclusivamente al fumetto Tex, un mondo avventuroso con pochi compromessi con la realtà. La contrapposizione può apparire elementare, ma il passaggio della Bibbia, "C'è un tempo per perdonare ed un tempo per combattere" credo che difficilmente potrebbe adattarsi al west di casa Bonelli. A meno che tu non ti senta di fare qualche riferimento più preciso, sostenuto da qualche esempio, non vedo come i sentimenti di pietà, le preghiere ecc possano insinuarsi in un mondo che si è volutamente rappresentato brutale e violento. Dopo una sparatoria, la parola passa al becchino e non al prete e il primo problema che viene alla mente è sempre quello di chi lo pagher?... La giustizia di Tex è quella dell'uomo. Non è mai la giustizia di Dio. La parola -inferno - ricorre spesso nei dialoghi dei tre pards, ma è un "altrove" assimilabile alle celesti praterie di Tiger, una cosa distante... l'unica cosa concreta per tutti i personaggi che popolano quelle contrade è la morte, che richiama l'idea dei vermi più che degli angeli. E' un west molto materialista, dove conta la vita, il denaro, il potere, le donne... un mondo come si è detto dove la parola di Dio non ha ancora trovato il suo giusto spazio. originally edited by YMALPAS (5/9/2006, 15:44)
  14. Staff Forum

    Tex E La Religione

    Da LA CROCE TRAGICA (# 22/3): Barista Mormone di Tidwell, rivolgendosi a Tex ed i suoi pards: "Siete "gentili" vero?" (intendendo dire che non erano Mormoni) Tex, di rimando: "Siamo sempre gentili noi tre, finch? non ci rompono gli stivali" originally edited by MISTER P (5/9/2006, 11:22)
  15. Staff Forum

    Tex E La Religione

    Mi complimento ancora una volta(saro' ripetitivo) con Ymalpas per l'originalita' della discussione e per la qualita' delle sue analisi. Dopo aver letto tutto cio' che ha scritto cos'altro c'e' da dire? :worthy: Non avendo per niente la loquacita' di Ymalpas posso solo dire che tra tutte le storie citate nela discussione quella che piu' mi colpi' fu Santa Cruz. Quell'apparizione in sogno di padre Matias e poi il rintocco della campana all'epoca quando la lessi per la prima volta(avevo 14 anni) mi fece venire la pelle d'oca. G. L. Bonelli in questa storia da' una prova tangibile a Tex sull'esistenza dell'aldila'. originally edited by ANTHONY STEFFEN (5/9/2006, 02:15)
  16. Staff Forum

    Tex E La Religione

    Come sempre guardo piuttosto il punto di vista storico per iniziare... Ebbene, diciamo pure liberamente che la religione (intesa come cristianesimo) ha seguito, solo anni dopo le prime carovane, le piste che portavano all'Ovest. Inoltre, per la vastit? del territorio che il West costituisce, la religione era rappresentata da ben pochi preti/frati/..., e il più delle volte essi eran tutto tranne che uomini di fede. Detto questo, si può ben capire che anche nel fumetto non vien dato maggior peso all'immagine della religione. Se vogliamo fare un'analisi come quella fatta da Ym, direi che non bisogna andar subito alla contrapposizione "violenza/morte/..." VS religione Chi conosce i mitici film di Bud Spencer e Terence Hill avrà forse in mente tale passaggio della Bibbia: "C'è un tempo per perdonare ed un tempo per combattere" Tali parole, è vero, non danno la libertà d'uccidere qualcuno, però può integrarsi nella vita del west, ove vigeva la legge del più forte (non sempre ciò equivale alla "legge della colt"). Il fatto che Tex ed i suoi pard combattono non è necessariamente anti-religioso (così come non significa che sia religioso), semplicemente rappresenta una necessit? per mantenere una parvenza di giustizia sulla terra. Non dimentichiamoci che Tex, così come i suoi pard, usan la violenza contro i violenti, per difendere i deboli e gli opressi, icona della legge del taglione, così come quella della frase biblica summensionata. E, per concludere riprendendo una frase che compare nell'albo speciale "Gli assassini": <p align="center"><i>La Bibbia non dice qualcosa a proposito di un angelo vendicatore, padre?...<br/> Beh, l'abbiamo appena visto in carne e ossa! E guai a chi subir? la sua collera!</i></p> originally edited by Tex Fanatico (4/9/2006, 19:51)
  17. Il fumetto Tex è un genere di evasione, una narrazione spesso spogliata della sua verità storica, in grado di impressionare la massa dei lettori, segnando indelebilmente la memoria degli appassionati. Nella wilderness nord-americana non ci sono limiti alla fantasia e i contenuti della narrazione visiva si arricchiscono di ambiguit?, di fascinazione e di suggestioni di insuperabile intensit?. La relazione dei personaggi con il paesaggio circostante è spesso drammatica, segnata da risse nei saloon, duelli nella main street, massacri e botti di dinamite e non sempre è facile capire da che parte stia il bene e il male. In questa astratta rievocazione del vecchio west, quello della religione sembra dunque rimanere un spazio minoritario, sospeso in un'aria di cristallo, tutto da esplorare. La riscrittura della mitologia del nord ovest americano, dinamica e avventurosa, nelle sue piste polverose è disseminata di episodi che mettono in luce degli aspetti che si ricollegano alle credenze religiose, svuotate del loro respiro mistico, che anzi rovesciano sistematicamente allorch? si presentano come la rievocazione di inquietanti miti e di antiche e minacciose superstizioni pagane. In questa terra ibrida, la conquista del west è raramente una conquista religiosa. Il lugubre rintocco delle campane riecheggia spesso sinistramente nelle valli dell'Arizona, del Texas o del New Mexico, vasti territori dove sono disperse vecchie missioni abbandonate, dall'architettura rigorosamente spagnoleggiante, retaggio di un passato che in queste lande desolate appare sinistramente dimenticato. Quando Tex e Carson giungono nella piccola missione di Santa Cruz [ # 215 / 17 ] per indagare sulla scomparsa di un giovane frate, la campana li accoglie mettendosi improvvisamente a trillare, ma del campanaro non si vede neanche l'ombra. Il mistero si ripete in una storia di Nizzi, La leggenda della vecchia missione [ # 333 / 35 ]. Anche quella di Santa Maria la Escondida è una vecchia e venerabile missione ispanica. Il suo nome è eloquente, in spagnolo il termine è escondida - significa infatti ?nascosta?. Un luogo sacro abbandonato e sommerso nell'oblio. La sola anima che la popola è un vecchio eremita sfuggito anni prima al massacro compiuto dagli apaches, un ?matto?che si diverte a trafiggere con le frecce imbrattate del sangue dei suoi confratelli tutti i nuovi venuti, tumulandoli quindi con una dubbia carit? cristiana nel piccolo cimitero adiacente alla missione. La prospettiva cambia e non poco se ci spostiamo più a sud, in Messico. Nella cittadina di Matamoros, l'albo è la Taverna sul porto [ # 305 ], per sfuggire ai rurales che sono sulle loro tracce, Tex e Carson si nascondono all'interno di una cattedrale? da che mondo è mondo, le chiese sono sempre state il rifugio dei perseguitati, no? afferma il ranger. Il reverendo padre che li accoglie e cristianamente li protegge è il classico esempio del buon frate conservatore che non manca di far capolino nelle storie di Nizzi. Un altro monaco, ben più celebre, favorisce addirittura l'evasione del nostro satanasso dalle carceri di Chihuahua nell'albo Appuntamento con la morte [ # 366 ]. Padre Elias è pero un personaggio anticonformista, con un passato da guerrillero, che sostiene di nascosto la causa dei suoi vecchi compagni d'arme. Non bisogna lasciarsi ingannare dal suo aspetto dimesso, ci informa Cobra Galindez, oggi padre Elias indossa il saio e dispensa giaculatorie, ma c'è stato un tempo e nemmeno tanto lontano in cui portava il fucile a tracolla ed era svelto come pochi ad usarlo contro i francesi di Massimiliano combattendo per l'indipendenza del Messico. Davanti al paredon assistiamo a quella che è certamente la prima vera confessione di Tex davanti a un religioso: - Fratello se hai qualche colpa sulla coscienza è questo il momento di chiederne perdono a Dio? - Lasciamo stare padre. - Non vuoi confessare i tuoi peccati ? - Il fatto è che se dovessi elencarli tutti perderemo l'intera giornata e non credo che quei bravi ragazzi ( il plotone di esecuzione ) sarebbero disposti a pazientare tanto? Nei due episodi che compongono il maxi I due volti della vendetta di Antonio Segua troviamo altri due esempi che non fanno eccezione. Nel primo, intitolato è La collera di Tex è ambientato nei territori dell'arida riserva navajo, le rovine della vecchia missione dei francescani servono da rifugio per i mangiatortillas di don Luiz Toledo, i cattivi della storia. Nella seconda storia è Odio implacabile è l'ambientazione è invece quella di un tipico villaggio messicano, Tres Cruces. La chiesa del paese costituisce in questo caso un ricovero per i nostri due eroi, che si rifugiano al suo interno per sottrarsi al violento attacco dei peones sobillati dal malvivente Nathaniel. Il buon padre Sheridan, il pastore della cittadina di Heaven, nel Nevada, la storia questa volta è I sette assassini [ # 463 / 65 ] di Boselli, viene definito come un taciturno gentiluomo votato alla causa del Signore. In realtà è un uomo infelice che non riesce a dimenticare il suo passato torbido, violento e brutale. Malgrado una schiava ignorante? che conosceva la differenza tra il bene e il male, salvata dalla furia omicida di Jack Thunder, gli abbia insegnato la legge del Signore, favorendo così la sua conversione, padre Sheridan resta un'anima troppo martoriata per costituire un efficace esempio. Ben più rappresentative sono le figure dei mormoni che si ergono per la prepotenza delle loro convinzioni ideologiche nell'epica storia bonelliana Terra promessa [ # 146 / 49 ]. Lo scontro con Elia Glendon è un conflitto tra culture e mentalit? diverse, che si situa su un piano strettamente religioso: - Ehi, un momento signor Glendon! Che razza di storia è questa dell'indiano liberato ? - Una storia molto semplice, signor Willer e che mostra la differenza che passa tra i nostri modi di vedere. Il prigioniero che i vostri pards avevano legato a rimorchio di uno dei carri, mentre oggi si avanzava lungo la pista aveva inciampato parecchie volte ed era caduto malamente. Perciò ho avuto compassione di lui, che era un figlio del Signore come tutti noi, ed ho tagliato le corde che lo trattenevano. Elia Glendon odia la violenza, considera le armi come un prodotto del maligno e non intende versare il sangue di esseri umani che differiscono da lui solo per il colore della pelle, dimostrando un'insensata irragionevolezza. I cheyennes di Kento sono infatti in procinto di sferrare un attacco contro la carovana e le intenzioni bellicose e sanguinarie degli indiani mal si coniugano con le idee di fratellanza professate da un uomo che l'idea del martirio sembra non spaventare più di tanto. Per sua fortuna e di tutti gli altri quaccheri il ranger e i suoi pards sono fatti di una pasta diversa. I mormoni ritornano in un'altra storia, Il vendicatore mascherato [ # 276 / 77 ] di Guido Nolitta. A Cedar City i due pards indagano su una serie di omicidi e Tex scopre che a Mountain Meadow, in seguito al clima di tensione provocato dall'attraversamento dello Utah da parte dei coloni diretti in California, un convoglio di pionieri era stato massacrato dai mormoni. Nella comunit? guidata da Moses Boglum dove si aggira anche Almon Kirtland, un folle con manie da profeta, le sorprese non mancano. Cosè come non mancano nella cittadina di Quemado, che ritroviamo ne Il marchio di satana [ # 248 / 49 ], un villaggio dove regna un pesante clima di omert? e di diffidenza. Padre Crandall, il lugubre ed enigmatico sacerdote dei Figli dell'Apocalisse, a capo di una banda di diabolici satanisti dediti a sacrifici umani e a più comuni rapine, si dimostrer? un degno avversario per i due tizzoni d'inferno, riuscendo persino ad intrappolarli nei sotterranei della sua chiesa, in delle gallerie inondate d'acqua? ma come è noto la farina del diavolo finisce sempre in crusca e l'infernale villaggio verr? alla fine purificato nel fuoco! La produzione texiana è riconducibile come si è detto a generi letterari diversi. Un ampio filone, parallelo a quello western, è dedicato alla magia e all'esoterismo. L'invidiabile varietà di caratteri, dallo spettacolare Mefisto a suo figlio Yama, dal Diablero al mitico Signore dell'abisso, nati da una straordinaria verve fantastica, ha contribuito indiscutibilmente non poco alla longevit? della serie. Il significato profondo della ?Frontiera? e delle sue inesplorate regioni si riassume proprio in questi dinamici characters. Gianluigi Bonelli e gli autori che ne hanno raccolto l'eredit?, hanno dato un ampio spazio alle sottoculture, ai riti e alle credenze popolari, quelle precolombiane per citare un esempio, ma anche quelle dell'antico Egitto? fino all'irrazionale e pittoresco mondo del voodoo, con i suoi affascinanti rituali e morti che ritornano alla vita. Il centenario Kabagi, Nelle paludi della Louisiana [ # 331 / 33 ], riesce addirittura a trasformarsi in un alligatore e, Nizzi ci avverte, conosce anche i misteri della reincarnazione. Sono dei mondi pagani ricchi di sfumature che appartengono tutti all'Altrove dell'immaginazione, da cui gli autori hanno attinto a piene mani. Talvolta gli stessi indiani, nella figura dei - medicine man - ci appaiono personaggi misteriosi e quasi metafisici, appartenenti ad una dimensione scomparsa. Nella storia Il figlio di Mefisto [ # 125 / 28 ] i quattro pards ricevono dallo stregone navajo quattro amuleti, capaci di proteggerli dai malefici di Yama. Lo stesso Nuvola Rossa, nella storia precedente, Sulle piste del nord [ # 121 / 24 ], attraverso un rito magico abbastanza complesso, riesce a leggere nel futuro, prevedendo la crocifissione di Kit Willer che puntualmente si verificherò alla fine della storia. I quattro pards, poco propensi di solito a lasciarsi abbindolare da certe credenze, malgrado le fantastiche avventure vissute a contatto con dinosauri o mostri marini, sembrano portati a nutrire una fiducia incrollabile verso le premonizioni di questi vecchi sciamani, le cui visioni , è il caso di dirlo, raramente si dimostrano erronee. Lo stesso privilegio sembra possedere anche El Morisco, il brujo, come viene chiamato dai peones di Pilares presso i quali è a dir poco impopolare, la cui conoscenza poggia le basi su una cultura antichissima, quella egiziana, che si è persa nel tempo. Occorre puntualizzare che su questo personaggio si concentrano la maggior parte delle storie magiche e fantastiche della serie, spesso affidate alla mano felice del disegnatore Guglielmo Letteri, un connubio di forze creative che ha dato vita ad alcuni degli episodi più felici della serie. In ultima analisi il fumetto Tex, si pone essenzialmente come un mondo senza compromessi e conformismi vari, dove le maniere forti sono quelle buone per risolvere ogni problema, un mondo popolato da un stuolo di cattivi cinici, sadici e sprezzanti, catapultati spesso all'inferno, ma lascia anche intendere nei suoi personaggi un'apertura diffidente verso tutto quello che non è rappresentato dalle sterminate e claustrofobiche praterie, le aspre montagne e gli assolati deserti del Texas, dove le giornaliere sollecitazioni alla lotta per la vita lasciano poco spazio ai sentimenti religiosi di cristiana pietà. Insomma i nostri quattro tizzoni d'inferno non dubitano affatto dell'esistenza dell'aldil', che volentieri si confonde con una montagna di carbone da spalare nelle fornaci di messer satanasso, ma non hanno proprio il tempo per lasciarsi andare a malinconiche meditazioni metafisiche. originally edited by YMALPAS (4/9/2006, 17:19)
  18. Discorso condivisibile TexF, peraltro non ho detto niente che andasse contro quanto tu hai poi esposto dopo, si tratta infatti di un modo di regolamentare i rapporti ( vedi i famosi "Trattati" ) tra le due parti, che poi si sia in presenza di un vero e proprio soppruso compiuto ai danni dei nativi, beh... questo è un altro paio di maniche! originally edited by YMALPAS (28/9/2006, 14:01)
  19. Mi spiace, ma qui sono implacabile... Le riserve nascono per l'egoismo dei bianchi, sempre più rivolti verso sè stessi, giudicando inferiori/inutili/non importanti/... tutti gli altri, figurarsi poi una civilt? che era ferma all'uso dell'arco, che non conosceva le macchine, ... Ebbene si, il bianco, con la sua brama egoistica è l'unico responsabile delle riserve (e dello sterminio!) Mettere dell'ordine? Ma se era un territorio così vasto dove potevano viverci tutti tranquillamente assieme. Le prime riserve, così come i primi patti, potevano risultare "giusti" (ma è poi giusto rinchiudere qualcuno che era sempre stato libero?), peccato che poi tali accordi son stati visti e rivisti in base alla necessit? di legname, o alla scoperta dell'oro! Un fatto che ci vien presentato anche a noi grazie a Tex. [immagine non presente su questo forum] originally edited by Tex Fanatico (28/9/2006, 08:41)
  20. Questo è il difetto che mozza le gambe ad una serie come quella di Tex. Sicuramente periodo scelto nell'epoca eroica per scarsa conoscenza della storia del West, poi fatto diventare definitivo per rispettare la cronologia che ormai s'era affermata anche a costo di incongruenze come quella della "doppia guerra civile" combattuta dal nostro all'epoca delle strisce e poi nuovamente durante il centinaio d'oro. Un personaggio come Tex sembra più adatto per come è impostato a vivere sino alla metà dei Settanta dell'Ottocento, invece, anche grazie alla scandalosa gestione nizziana, Tex s'è snaturato diventando sbirro, ruolo molto più adatto negli Ottanta dell'Ottocento, quando gli ultimissimi avamposti di frontiera ancora apparentemente 'libera' erano nel territorio indiano dell'Oklahoma (conquistato nel 1890, dopo la deportazione degli Apaches in Florida, in quell'avvenimento che suggella definitivamente l'epopea del vecchio West ---> vedi anche il maxi OKLAHOMA) e qualche altro territorio non ancora sfruttabile con la tecnogloia dell'epoca (come deserti in cui ancora non era stato scoperto il petrolio, ecc...) sparso qua e l' nell'Ovest in generale. originally edited by MISTER P (27/9/2006, 15:52)
  21. In effetti mi riferivo proprio al fatto che le riserve sono generalmente viste nelle pagine degli albi di Tex come una sorta di parco naturalistico... almeno quella navajo! La realtà, anche nel fumetto, però è assai più complessa. In certe riserve il quadro si complica notevolmente. Numerosi sono infatti i casi di ribellione che lasciano intuire un'esistenza più dura e meno prospera. Succede così che qualche giovane capo, di solito poco saggio e inesperto, non a caso definito il più delle volte una "testa calda", rifiuti di piegarsi al giogo dei bianchi e si ribelli, sognando magari di coprirsi di una gloria, effimera ed illusoria... Se qualche decina di guerrieri si lasciano sedurre dai sogni ad esempio di un Cruzado, le sanguinose scorrerie tra le fattorie isolate possono avere inizio... scatenando ovviamente un pericoloso gioco al massacro, che si conclude con l'intervento dell'esercito che riporta la pace, sappiamo bene a che prezzo. I grandi capi come Cochise e Tex sono ben consapevoli della realtà senza uscite, così hanno spesso un atteggiamento quasi di passivit? e di disfattismo di fronte alle violenze e gli abusi dei grandi generali delle giacche blu, si veda a titolo di esempio il rapporto tra il ranger e il generale Davis nelle due storie incentrate sui Sioux di Nuvola Bianca. Le storie di Tex sono ambientate in un periodo, gli anni ottanta dell'ottocento, dove la colonizzazione può definirsi ormai quasi conclusa. Le riserve nascono proprio da un'esigenza di mettere dell'ordine, di regolamentare i rapporti tra le due parti. Chiaramente una contrapposizione netta viene a definirsi tra questa - wilderness - propria dei nativi, e il mondo dei bianchi, caratterizzato dalle piccole fattorie e i loro pascoli, oppure dalle prospere cittadine come Tucson o Nogales, che sono degli avamposti della civilt? dell'est, ma comunque ben lontane dal raggiungere i livelli di città come San Francisco o New Orleans. Ottima analisi! Il solo che può definirsi veramente attratto dalle comodit? è Kit Carson, ma anch'egli, come i suoi pards, è legato profondamente a questo tipo di ambiente e stile di vita che TexF ha magnificamente definito con le parole sopra riportate. originally edited by YMALPAS (27/9/2006, 15:00)
  22. Come promesso, eccomi qui a dire la mia, in un momento di possibilità. Come avrete notato, ho riportato tre passaggi, che voglio ora "analizzare" un po' con voi. Per quanto riguarda il primo passaggio tengo solo a mettere un'immagine iniziale, "dedicata" al buon Ym: [immagine non presente su questo forum] Il motivo? Semplicemente perchè ci vien presentato, a suo/tuo giudizio, un La punizione vien data perchè tale affermazione può risultar fuorviante in un discorso con le premesse lanciate da Ym. Se ti basi unicamente (scusate la forma del tu, ma è dovuta in quanto risposta all'ideatore del thread) sul fatto che il fumetto sembra trasmettere al lettore un'idea di pace e ospitalit? all'interno delle riserve, allora si può concordare. Però, tra tutto il tuo discorso fai piuttosto una contrapposizione west "cittadino" contro il west "selvaggio". Partendo proprio da questa tua analisi, diremmo principale, possiamo quindi passare all'applicazione della punizione proposta all'inizio. Il motivo è semplicissimo. Basti pensare che prima dell'arrivo della civilt?, presentata sotto forma di linee ferroviarie, l'ambiente era incredibilmente ricco, sia sotto l'aspetto di selvaggina (basti pensare alle immense mandrie di ) che di piante. F? l'arrivo in numero spropositato di bianchi a stravolgere il tutto. I primi coloni s'insediarono in solitudine con le loro famiglie, cercando dei posti vicini a foresta ed acqua, ove i primi vicini si trovavano a varie miglia di distanza. La vita era dunque come quella dei nativi, malgrado alcune differenze ove quella principale era simboleggiata da una casa che esprime l'aspetto sedentario dei bianchi. Non è infatti strano che, dopo i primi arrivi di massa e il raggruppamento di coloni, i primi bianchi che si stabilirono li rimasero isolati, svolgendo lavori come ad esempio il Trapper o il boscaiolo. Mestieri che tenevano a lungo fuori dai confini cittadini, proprio come il mestiere di Tex e pard... i cavalieri solitari, che preferiscono passare la maggior parte della loro vita all'aperto, impregnandosi di quel che la natura offre, senza però disdegnare una volta ogni tanto, un ricongiungimento con quella che viene definita "civilt?". Come ben si può vedere, l'idea che dipende da fattori puramente personali. Come abbiamo visto era pieno di gente che preferiva esser fuori, nella natura. Trapper, boscaioli, ma anche cercatori d'oro... non è raro che essi rimanessero poi a vivere in solitudine su per i monti. La natura ha un aspetto sempre molto invitante se si accetta di guardare con occhi aperti. Essa offre (prima ancor più d'ora) cibo, riparo, pace, ... Quella che viene definita civilt? alla fin fine è solo un caos, un amalgamarsi di corpi e di menti, ove tutti pian piano iniziano a seguire qualcosa, senza ritrovarsi pienamente. A questo punto si può anche analizzare il comportamento d'un vecchio cammello Il motivo è estremamente semplice... Kit Carson ha passato molto più tempo degli altri nella "civilt?" e gli riesce meno rinunciare a qualche comodit?, quali per l'appunto un bagno caldo o, nel suo caso, un allegro spettacolino di gambe. La vita quotidiana di Tex è quindi una scelta di vita. Esso avrebbe potuto decidere senza nessun problema di stare nei pressi di Kayenta, oppure di costruire una casetta nella riserva, dato che anche i navajo, loro malgrado, eran ormai costretti ad una vita sedentaria. Eppure no, esso ha scelto la vita che noi tutti sappiamo, uno stile di vita nel rispetto della natura e dell'altro, una vita che permette di mettersi sempre alla prova, assaporandone ogni attimo. La civilt?, intesa come "agglomerato" di persone, è quindi così civile? Oppure è un annullamento progressivo delle decisioni personali liberamente dettate, ove la voglia di prestigio porta ad un aumento della criminalit?? Criminalit? che Tex, costretto per essa ad uscire dal suo mondo, combatte, per poi tornare alla sua quiete appena possibile. originally edited by Tex Fanatico (27/9/2006, 09:25)
  23. Questo particolare non lo ricordavo neppure io. Immagino da quanto tu dici che esista qualche storia di GLB nella quale lo si afferma ( o si mostra ). Se qualcuno ne sa qualcosa... Il buon Civitelli ha delle buone idee in testa, e si dimostra attento a dei particolari che non possono non rafforzare il senso di continuit? nella serie. Mi chiedo perchè poi l'idea sia stata abbandonata! Aaaarrrgghhh.... non vorrei che fosse tutto legato al problema della limitazione alle canoniche 220 pagine! Sarebbe stato uno spunto originale per incrementare il valore della storia, non proprio eccelsa! originally edited by YMALPAS (22/9/2006, 17:45)
  24. Riguardo Carson, ricordo un particolare che sia Nizzi che Boselli dimenticano: Carson ha un alloggio a Santa F?. Tra l'altro, nel soggetto originale di TUMAK L'INESORABILE, Civitelli aveva specificato che all'inizio della storia il Vecchio Cammello si trovava proprio l', poi in redazione hanno deciso di sopprimere questo particolare. originally edited by MISTER P (22/9/2006, 16:53)
  25. Quella di Tex e dei suoi pards è una vita movimentata, vivacizzata da continue avventure. Una vita accesa e animata, piena di rischi e imprevisti, che comporta numerosi spostamenti, lunghi e lontani viaggi verso delle terre dai confini non sempre ben definiti. Un'esistenza rocambolesca che nella narrazione è brutalmente diversificata dalla dura realtà di un mondo selvaggio e contraddittorio, fantastico e romanzesco. Ma c'è anche una vita tranquilla, serena? fatta di attimi fuggenti di quiete che si insinuano inconsueti tra le tante avventure. è la vita quotidiana dell'eroe, trascorsa placidamente dentro i confini della riserva navajo ( ma non solo ). L'albo I due rivali, presenta numerosi squarci che illustrano quel tipo di vita che definirei ordinaria, spesa cioè in attività banali, come ad esempio la caccia, che è spesso concepita come un'appassionante distrazione. Quando Manuela Montoya chiede a Kit Willer se non ha mai desiderato di vivere in una grande città, la risposta del ragazzo è lampante ed inequivocabile: ?La vita nella riserva è molto meno noiosa di quanto tu possa immaginare?. Per molti versi la visione che emerge dalle pagine del fumetto costituisce un rovesciamento della realtà storica, lasciando intuire che l'internamento in una terra desertica ed inospitale, costituisca invece un confinamento in una sorta di oasi di pace, concepita come un riparo per i nativi dal mondo dei bianchi. Tex Willer viene spesso definito un ?rinnegato?, un amico degli indiani, ma anche un ?estraneo?, stranger upon the stage, un'uomo che se vogliamo rifugge le sue origini e si pone quindi per i bianchi come un ?disadattato?, senza però rientrare, è bene chiarirlo, nella categoria degli emarginati / asociali. Kit Willer confessa ad esempio a Manuela Montoya di non essere molto attirato dai saloon, quando ci entra è sempre in compagnia di suo padre e degli altri pards, ma si tratta di visite occasionali, anche perchè lui vive abitualmente nelle terre della riserva dove non si possono certo vedere locali del genere. La quotidianit? nella riserva ovviamente non è solo caratterizzata da attività ricreative. Tex, nelle vesti di agente indiano, si occupa anche della sua gestione, che non è sempre facile, non mancano infatti i grattacapi, nei casi più gravi egli è addirittura chiamato a Washington per sciogliere i nodi di oscure trame orchestrate ai danni dei navajos. Inoltre la vita nella riserva presenta molti inconvenienti. Il più importante è senza dubbio l'assenza di quella che potremo chiamare la Civilt?. Non quella del progresso scientifico, ben rappresentato dalle ferrovie che avanzano, i treni infatti alla fine del XIX? secolo sono ancora dei mezzi di trasporto assai disagevoli, tanto che per Tex un buon cavallo è ancora il mezzo migliore per battere una pista in maniera decente e per Carson queste sono parole stampate sulla Bibbia. Ma per riequilibrare il discorso, diciamo che se un telegramma arriva al Trading post di Kayenta, e da l' viene segnalato con speciali fumate che vengono trasmesse di villaggio in villaggio sino a che raggiungono la persona interessata, i tempi di consegna per intenderci sono brevi, una semplice lettera può restare nel casellario della posta per mesi, in attesa che il destinatario capiti da quelle parti e la ritiri e questo va già meno bene. L' habitat della riserva, primitivo e estremamente rudimentale, primigenio nella sua essenza, non può offrire tutti quelli che sono i grandi piaceri offerti dalle città, con i luccicanti bagliori che sprigionano le vetrine di un french restaurant, che ti invitano ad esempio ad assaporare i succulenti piatti della tradizione francese, oppure i tavoli levigati di qualche locale notturno dalle insegne non meno fascinose, dove le luci soffuse si mischiano ai corpi sinuosi e conturbanti di qualche ballerina poco agghindata nei suoi abiti, che per qualche dollaro ti tiene compagnia. Nella storia Una trappola per Carson il portiere dell'albergo consiglia ai due pards di fare un salto alla ?Belle France?? un locale di alta classe gestito da una coppia di francesi, come se ne ritrovano pochi da quelle parti, lusso a parte, offre infatti lo spettacolo di ballerine che si esibiscono nello stile di Parigi. Se Tex non si lascia tentare dall'opportunità, che ribadiamolo è pur sempre rara per loro, il vecchio cammello non esita a cogliere l'occasione e corre dritto ad infilarsi in un luogo che poi si riveler? essere particolarmente adatto per ?la trappola? ordita ai suoi danni da Mefisto e dai suoi due degni accoliti d'oltreoceano. Dei quattro pards, il vecchio Carson è quello che si può considerare il meno attaccato alla riserva. Se come gli altri si concede lunghi soggiorni tra i navajos quando ovviamente non è distratto da qualche avventura, egli non rinuncia comunque a fare dei viaggi di piacere in qualche accogliente cittadina. Talvolta non è solo, quando la stagione non permette le normali attività nella riserva e un alone di monotonia si introduce nelle loro esistenze, sono infatti tutti i quattro pards a concedersi una visita a qualche amico, magari due settimane trascorse accanto a Tom Devlin, il capo della polizia di San Francisco, la storia è Il laccio nero, oppure una tappa nel Montana, nella cittadina di Heaven, dove ad attendere i quattro tizzoni d'inferno ci sono una madre e una figlia, ormai da qualche anno in attesa di cogliere fiori d'arancio. E se un Jack Thunder manca all'appello, provate ad immaginare il divertimento di Tex e Tiger. Di solito però, dopo i numerosi casi risolti con successo nelle grandi metropoli, da San Francisco a New Orleans, il primo a premere per un immediato ritorno a casa è proprio Kit Carson. Per questa caratterizzazione, credo che meriti più degli altri il nome di cavaliere solitario, senza terra. Sono parole che rubo a Lena Parker, anche se Mauro Boselli non gliele ha mai fatte pronunciare. L'ambiente cittadino può offrire più semplicemente la possibilità di un bagno caldo, assolutamente da non sottovalutare, magari in una delle lussuose tinozze importate dall'Est, come quelle ad esempio dell'Alamenda Hotel di Mike Tracy. Ci rendiamo conto della loro importanza se ci avventuriamo ad esempio tra le pagine di un albo come Indian agency. Il trading post di Mesquite Spring è un avamposto della civilt? nel bel mezzo di un territorio dalla natura terribilmente ostile: il bruciante e assolato clima della Death Valley ha consigliato l'acquisto di una costosa e preziosa vasca all'agente indiano degli shoshones, Glen Spark. E proprio a mollo nella sua tinozza lo trova Tex in occasione del loro fatidico incontro, fa un terribile caldo, l'agente indiano consiglia a Tex di rinfrescarsi la gola con un bicchiere di whisky e quindi di darsi una piccola risciacquata con l'acqua del secchio, il sudore infatti, dopo la passeggiatina che il nostro satanasso si è concesso sotto il sole, gli bagna ancora la fronte. Non appena avrà finito di lavarsi, l'uomo promette al ranger di lasciargli fare un bagno completo, sentirete che meraviglia? e nei disegni di Fusco, voglio precisarlo, la tinozza suscita anche tutta l' ammirazione dei lettori. Neanche il tempo di chiarire se il padrone di casa cambier? o meno l'acqua, che l'atteggiamento così gentile e premuroso verso un ospite di riguardo come il ranger, cambia e si tramuta di l' a poco in propositi meno amabili e simpatici, nasce infatti una sparatoria che decreta ineluttabilmente la fine di Spark e della tinozza, bucata anch?essa da due proiettili calibro 45. Questo è il commento di Tex, che sembra quasi amareggiato per aver rovinato un oggetto così bello e di gran valore: - Peccato per la tinozza? era davvero bella, Spark, e doveva esserti costata un patrimonio!... e tanti saluti a messer satanasso! Gli episodi che in qualche maniera possono ricollegarsi a questa discussione sono molti e variegati. A voi la parola amigos! originally edited by YMALPAS (22/9/2006, 14:19)
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