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  1. Son sempre più convinto che dietro il decadimento attuale di Tex ci siano forti echi di quell'epoca di censure... decise in massima parte proprio da Sergione. originally edited by MISTER P (25/9/2006, 16:12)
  2. L'eroe del Messico Nella prima pagina, nella terza striscia, l'intervento di censura è ancora volto a modificare il vestito di Lily Dickart. Nell'edizione non censurata la spallina della sorella di Mefisto è scesa lungo il braccio, viene quindi pudicamente rimessa a posto. Nel quarto episodio - Duello a Lineville - c'è una striscia che presenta un fitto dialogo tra Tex e lo sceriffo, che è giudicato troppo scandaloso: ... puah! non vi accorgete che basta il vostro fiato per concimare il deserto del Colorado, filate sterco di cavallo! Sono delle parole inaccettabili in quanto rivolte ad un tutore della legge, si decide quindi di cambiare il testo, utilizzando delle parole più morbide e blande nel contenuto! Inoltre, come avrete potuto notare, nella terza vignetta dell'edizione censurata è lo sceriffo che parla e non Tex, che rimane in silenzio! originally edited by YMALPAS (25/9/2006, 15:15)
  3. Fuorilegge Anche in questo albo la censura opera degli interventi correttivi ovunque si ravvisi un attentato al pudore. La bellissima Lily Dickart, sorella dell'illusionista Mefisto, forma con lui un'affiatata coppia di spie al soldo del governo messicano, esibendosi in degli spettacoli di danza che servono solo da copertura alla sua attività principale. Nel quinto episodio dell'albo - Mefisto la spia - la vediamo con un abito che molto si addice alla sua professione, che lascia scoperte le spalle e mette in risalto il resto del suo corpo opulento. Trattandosi di un fumetto che è concepito essenzialmente per i ragazzi e non per le persone adulte, l'editore decide, come è già successo negli albi precedenti di modificare il vestito, non più uno da passerella ma bensì uno più modesto da sartina. I risultati si commentano da soli. L'episodio censurato più celebre dell'albo resta comunque un altro, il dodicesimo - Show down a El Paso - nella sua dodicesima striscia. In entrambe le edizioni vediamo Tex che spara con la sua pistola tre colpi. Nell'edizione non censurata questi vanno a segno e uccidono tre persone, la terza vignetta infatti illustra tre corpi senza vita riversi l'uno sull'altro. Quest'immagine è giudicata troppo violenta, si decide quindi di ridisegnarla da capo, mostrando le pistole che saltano di mano agli avversari. In questo caso, ai tre - bang - sopra menzionati, corrispondono nella vignetta incriminata solo due mani e due pistole, inoltre i tre personaggi oggetto della sparatoria non ricompaiono più nelle immagini che seguono, cosa che trova una spiegazione logica ( la morte ) nell'edizione non censurata ma che diventa perlomeno strana nelle ristampe successive. originally edited by YMALPAS (8/9/2006, 09:51)
  4. Provo a rispondere al difficile quesito. Nell'edizione TuttoTex ( e quindi in quella Nuova Ristampa ), sono state ripristinate alcune vignette ( cioè non tutte ) originali, con alcune modifiche. Abbiamo vignette non censurate ( come ad esempio quella di Travers col buco nella fronte che ho postato nel messaggio precedente, tratta da un edizione TuttoTex ) il cui disegno è assolutamente identico all'originale ( l'ho confrontato ), cambia invece la didascalia che è modernizzata e il testo in essa contenuto, che è stato riscritto negli anni '80. Cambia ovviamente anche la forma dei i balloons, anch'essi per ragioni di maggior visibilit?, completamente rifatti. Per i disegni, è probabile che un numero indefinito di vignette abbiano comunque subito delle correzioni come suppone Mister P. Il tentativo è quello di migliorare la qualità e non di restituire ai lettori i testi e le immagini del passato. originally edited by YMALPAS (31/8/2006, 16:18)
  5. Credo che le vignette originali, come in questo caso, siano state ricostruite... guardate bene i disegni e poi ditemi. originally edited by MISTER P (31/8/2006, 13:31)
  6. Dal tuttotex in poi sono state tolte originally edited by DUE (31/8/2006, 13:03)
  7. ma nel mio nuova ristampa è proprio marie gold che spara... in quali edizioni sono presenti le censure che voi dite?... originally edited by BRESSIMAR (31/8/2006, 12:01)
  8. C'è chi sostiene che tutti gli interventi censorei sulle immagini siano dovuti proprio a questo artista... è molto difficile pensare infatti che Galep trovasse il tempo per sobbarcarsi anche questo penoso lavoro. originally edited by YMALPAS (31/8/2006, 09:26)
  9. Da notare che il volto di Marie Gold è ritoccato dal grande Franco Bignotti (inconfondibile lo stile). originally edited by MISTER P (30/8/2006, 23:28)
  10. Uno contro venti. Anche in questo numero la censura appare fin dalla prima pagina. L'episodio incriminato infatti è quello de - Il capitano della River's Queen". Ci troviamo all'interno di un malfamato locale. Tex venuto in lite con i fratelli Travers, noti fuorilegge, sta per essere colpito a tradimento alle spalle, quando spinta da un impulso irresistibile, la bionda Marie Gold estrae un minuscolo revolver dal corsetto e fa fuoco su Tom Travers uccidendolo ( si veda la prima striscia dell'immagine ). Inizialmente la censura si attua riducendo la scollatura del vestito della donna ( si veda la striscia centrale semicensurata ). Il problema di un personaggio femminile che spara e uccide ancora non si è posto per l'editore. In una terza versione più tardiva, questa volta completamente censurata ( si veda la terza striscia dell'immagine ), il colletto del vestito della donna viene rielaborato e soprattutto viene eliminata la pistola dalla sua mano: nella terza vignetta è infatti Tex a sparare e uccidere il suo avversario. Marie Gold con la sua mano a mezz'aria, resta in un'insolita e strana posa, moralmente meno compromettente. In una immagine della pagina successiva, che compare anche nell'edizione censurata, Marie Gold dice a Tex: ? e perchè io abbia ucciso per difendervi, non lo so proprio!. In questo caso Gianluigi Bonelli non si è preoccupato di attuare una modifica dei testi: la frase infatti, essendo stato il ranger ad aver sparato e non la donna, si presenta del tutto priva di senso! Inoltre l'edizione censurata presenta un altro grossolano errore. A pag. 161 dell'edizione censurata de La mano rossa, vediamo chiaramente Tex posare le sue due pistole su un tavolino, per affrontare a pugni chiusi il resto della banda di fuorilegge. La pistola ricompare nella sua mano, quasi per magia, nel momento in cui si volta per uccidere l'avversario che lo insidiava alle spalle. La prima vignetta riprodotta sopra ( tratta dall'edizione Tuttotex che ripristina in parte la versione originale non censurata, limitandosi cioè a sostituire il nome della vittima Tom con quello di Sandy ), vede il corpo senza vita di un uomo con la fronte perforata da un proiettile. L'immagine è giudicata troppo violenta e difatti nell'edizione censurata ( la vignetta a fianco ), notiamo innanzitutto la correzione del testo - e ancora una volta il suo proiettile giunge a segno - , quindi la chiazza di sangue che sparisce dal volto, così come la mano che impugna la pistola, lasciando intravedere un corpo senza segni apparenti di ferite. originally edited by YMALPAS (30/8/2006, 15:48)
  11. La censura più famosa rimane cmq quella attuata sulle prime due strisce de IL CAPITANO DELLA RIVER'S QUEEN (l'albetto che apriva anche UNO CONTRO VENTI). Mary Gold sparava e colpiva Travers, che a sua volta stava per sparare alle spalle il nostro Ranger, alla fronte. Negli albi dal '60 in poi, Marie Gold si limita ad urlare "attento" a Tex, il quale spara e colpisce Travers, ma non alla fronte. originally edited by MISTER P (19/8/2006, 16:31)
  12. La mano rossa Il primo numero presenta numerosi esempi di censura, operata sia sui testi che sulle immagini. L'albo censurato di riferimento è una ristampa da 350 lire, che si basa ovviamente sull'edizione "Tre Stelle". La terza vignetta della prima striscia, ne Il totem misterioso, sostituisce la parola "scagnozzi" con quella di "uomini". Si tratta di un termine scurrile ed irriverente usato dall'autore per designare degli uomini di legge, che colpiva direttamente le Istituzioni e andava assolutamente modificato. Siamo di fronte probabilmente a quello che è il più famoso esempio di censura a livello testuale nel fumetto Tex. Poco più avanti, nella quarta striscia dell'edizione originale, Tesah, riferendosi al nostro satanasso, usa la parola "fuorilegge" che giustifica molto il suo atteggiamento di uomo braccato dalla legge, quello per intenderci, della prima striscia, che dice : "Per tutti i diavoli, che mi siano ancora alle costole ?". Nell'edizione censurata, la parola è sostituita con quella di "giustiziere", la preoccupazione in questo caso è certamente quella di evitare di presentare l'eroe della testata come un modello "negativo" per i giovani lettori. Poco più avanti, nella terza striscia, nella seconda vignetta dell'edizione censurata, Tesah porta i pantaloni invece di avere le gambe nude ( per qualche esempio, rimando alla discussione Il sesso degli angeli ). In questo caso l'editore si preoccup? di prevenire l'accusa di immoralit?, modificando ovviamente anche tutte le altre vignette che vedevano protagonista la giovane indiana. è da notare comunque che Galep ( o chi per lui ), nelle insolite vesti di "braghettone", si dimentica spesso di "coprire" le nudit? della ragazza, così ad esempio nella terza vignetta della striscia citata, ma anche nella prima della quarta striscia oppure ancora nella prima di Terrore a Calver City ecc Le correzioni del novello Michelangelo sembrano infatti essere state apportate con pochissima accuratezza, come se si trattasse per l'artista di un lavoro noioso, da eseguire per di più velocemente. Nella vignetta che vedete sopra, tratta dalla 19a striscia del primo episodio, gli interventi censorei mirano come si può facilmente intuire a coprire la spalla denudata di Tesah. Notiamo subito che il disegnatore si limita ad allungare il vestito con la semplice aggiunta di un "colletto", limandolo quindi sul braccio della ragazza, servendosi probabilmente di un po' di bianchetto. Questo può considerarsi un tipico esempio della svogliatezza di Galep nel "rivedere" queste vecchie vignette incriminate. Questo tipo di correzione sarà ripetuto con le stesse modalit? negli albi successivi in tutti i casi analoghi che presentino delle ragazze vestite in modo sconveniente. Nella vignetta immediatamente precedente dell'edizione originale, il bandito Coffin diceva "Le dar? io stesso una frugatina addosso ". Ovviamente, data l'ampia scollatura del vestito, la scena si presentava alquanto piccante? Nell'edizione censurata si provvede quindi a sostituire completamente la precedente frase con le seguenti parole: "La perquisir? io stesso " e come già detto sopra, a modificare l'abito della giovane fanciulla. Nella vignetta che fa da titolo al secondo episodio, La roccia parlante, viene eliminato il riassunto della parte precedente che è inutile nell'albo gigante. Si tratta di un intervento correttivo che in questo caso ( come nei successivi ovviamente, in quanto queste modifiche si ripeteranno sempre ) differenzia l'edizione originale del Tex gigante da quella del formato a striscia. Nella pagina successiva la censura di Bonelli interviene sostituendo la parola "figli di cani" con quella di "furfanti", poco più avanti ritroviamo una sostituzione simile che tende però ad eliminare un'imprecazione di carattere religioso: John Coffin dice "mm.." invece che "perdio!". A pagina 24 lo stesso Coffin uccide il suo alleato indiano dicendogli: "Tu non hai che da precedere quei due all'inferno, sporco pellirossa!?". L'espressione razzista viene sostituita nelle edizioni successive con un "vecchio mio", più "politically correct". Nell'edizione censurata, nella frase successiva della stessa vignetta, il bandito dice però "muso rosso", un'espressione certamente infelice, ma che sostituisce comunque a sua volta un ben più pesante "bastardo rosso", che compariva nell'edizione originale! Segnaliamo ancora, a semplice titolo di curiosità, un errore tipografico presente nell'edizione originale del Tex gigante, corretto nelle edizioni successive a partire dal testo dell'edizione a striscia. Mi riferisco alla parola "purtroppo". Gli interventi della censura nel primo albo non si limitano solo ai casi finora citati. Posso solo dire che sono numerosissimi, purtroppo spesso stravolgono letteralmente il senso di singoli episodi, presentandoci testi e immagini che, data anche la grossolanit? degli interventi correttivi apportati, molto perdono del loro fascino, ma anche del vigore originario. originally edited by YMALPAS (19/8/2006, 11:09)
  13. Nel 1998, la notizia dell'assurda richiesta del CODACONS di sequestrare Tex per violazione degli articoli del codice penale che ?vietano di somministrare ai minori tabacco ed alcool" ha riproposto il tema mai dimenticato della censura sui comics. Oggi che il "politically correct" imperversa impunemente sulle pagine del nostro fumetto preferito, tanto che i nostri tizzoni d'inferno, oltre che fumare e bere sempre di meno, hanno un enorme e crescente bisogno di riflettere, prima di puntare la loro colt contro i cattivi di turno, non ci sentiamo davvero di predicare un ritorno alle origini, se non a quelle ovviamente del 1948, che avevano visto una libertà di espressione letteraria e artistica, a tutti i livelli, unica. Una libertà che da allora non abbiamo più ritrovato o meglio, forse voluto mai recuperare? Nel secondo dopoguerra, esplose una vera "caccia alle streghe" contro i fumetti, colpevoli, secondo alcuni di "avvelenare l'anima dei lettori con dottrine violente e malsane". Pur senza raggiungere gli eccessi degli Stati Uniti, dove si bruciavano nelle piazze cataste di "comics" in Italia gli anni Cinquanta furono un periodo difficilissimo per i fumetti. Nel 1951, l'Apostolato della Buona Stampa pubblicò un "Indicatore della stampa per ragazzi" in cui si elencavano le testate "raccomandabili", "leggibili", "leggibili con cautela", ed "escluse". In questo ultimo gruppo, riservato alla "stampa moralmente nociva, che non è permesso leggere per nessuna ragione, perchè costituisce un eccitamento alla delinquenza, alla corruzione, alla sensualit?", figuravano, in mezzo ad altri duecentotrenta titoli, anche "Pecos Bill", "Il Piccolo Ranger" e "Tex Willer"! Nello stesso periodo, due deputati democristiani, Federici e Migliori, presentarono alla Camera un progetto di legge che chiedeva un controllo preventivo sui periodici a fumetti, che passè alla Camera ma non al Senato. Il tentativo fu ripetuto prima nel 1955 e poi nel 1958. Per evitare di dover sottoporre ogni pagina al giudizio di una "commissione di censura governativa", gli editori del settore, allarmati, si coalizzarono, istituendo una propria commissione di "autocensura", contraddistinta dal marchio "MG", ovvero Garanzia Morale, che per anni fu applicato in bella vista sulla copertina delle varie pubblicazioni. Nella collana del Tex Gigante, questo marchio appare nella prima di copertina dal numero 24 al numero 32, quindi in seconda di copertina dal numero 33 al numero 84. Nel mondo ingenuo raccontato dalla EsseGesse, quello ad esempio del Comandante Mark, niente doveva turbare i lettori ( e soprattutto i censori, pronti alla crociata contro i corruttori della giovent? ). Cosè le imprecazioni diventavano esclamazioni da oratorio: "Accipicchia" o "Perdincibacco"!. E i cattivi, come in un buffo teatrino delle maschere, avevano letteralmente scritto nei tratti somatici il loro perverso stato d'animo. Il ghigno diabolico o il naso adunco e gibboso ad esempio mettevano spesso in risalto la loro vera natura. [ Fonte adattata da : Le frontiere di carta. Piccola storia del western a fumetti &quot] Con il termine "censura" indicheremo tutti gli interventi sui testi e sui disegni ( possibilmente quelli originali ) che saranno analizzati nel corso di questa discussione al di l' delle motivazioni che li hanno comportati, siano essi il frutto di una censura propriamente di "garanzia morale", siano essi invece dovuti più semplicemente al bisogno di correzioni stilistiche ( dagli errori di lettering o di ortografia al miglioramento di alcune parti disegnate ), dalle origini fino ai giorni nostri, che vedono i grotteschi stravolgimenti delle copertine delle ultime ristampe in edicola. Quale furono le misure preventive adottate dall'editore Bonelli in tema di censura ( anni '50 ) ? a ) Nelle storie inedite ( dal # 15, La montagna misteriosa ) erano bandite le scene eccessivamente violente, i vestiti e le pose "sconvenienti", soprattutto per i personaggi femminili, quindi il linguaggio crudo e scurrile. La preoccupazione era quella di evitare qualsiasi tipo di accusa, ammorbidendo , evitando cioè uccisioni, vestiti troppo scollati o impedendo la derisione della legge e di chi la rappresentava... b ) Nelle ristampe di episodi già editi ( dal # 1 al # 14 ), l'editore si limit? invece ad interventi correttivi, modificando testi e disegni che presentavano delle situazioni che non fossero rispettose del codice morale di autoregolamentazione. Per limitarci ad un esempio, che comunque sarà ripreso prossimamente in questa discussione, Tex dice ne Il tranello [ # 10 ] " Vorrei proprio sapere chi è quel porco! " frase che è sostituita da una meno felice " Vorrei proprio sapere che è quel tipo che si diverte a prendermi di mira! ". Occorre subito dire che l'opera di autocensura, nelle varie ristampe che si succedettero in quegli anni, fu progressiva, ovvero le modifiche aumentarono di numero nelle edizioni successive di uno stesso albo. Esistono quindi edizioni diverse di uno stesso albo di Tex, che si differenziano solo per l'entit?, minore o maggiore, delle modifiche apportate, rendendo tra l'altro difficile il riconoscimento degli albi del tutto non censurati.! La censura ha quindi causato un grande problema ai collezionisti. Ad esempio del # 1, La mano rossa, si conoscono almeno cinque versioni tra censurate e non, ed un numero imprecisato di ristampe successive ben identificabili dal prezzo diverso di copertina. Il problema maggiore lo pone però il # 2, Uno contro venti, le diverse versioni riportano infatti solo piccole varianti e non esiste un criterio certo per l' identificazione della prima edizione. Il formato Tex a striscia è l'unico attualmente che tramandi la vera leggenda del ranger del Texas. Da notare che gli stessi - Albi d'Oro - sono lontani dal fare testo, così come le stesse strisce ristampate anastaticamente, talvolta proprio sterili fac simile di questi albi. Sergio Bonelli sul Tex Nuova Ristampa n.# 2, ricorda: " Sparate al petto, risparmiate il volto!". Cosi' disse, se non ricordo male, un eroico patriota rivolgendosi al plotone d'esecuzione, ( ... ) Con la stessa serenit? e lucidit? mi arrendo a voi, mio ideale plotone d'esecuzione, quale unico colpevole non solo dei piccoli cambiamenti ma anche e soprattutto dei "non-cambiamenti" operati sul primo albo di questa nuova collana cronologica. Ancora una volta gli interrogativi erano quelli di sempre: e' giusto modificare un'opera che e' gia' stata pubblicata una decine di volte? E' piu' corretto rispettare la passione maniacale dei vecchi collezionisti lasciando tale un errore sfuggito al letterista oppure è più serio correggerlo per rispetto al giovane lettore che compra l'albo per la prima volta? Io propendo per quest'ultima soluzione ( ... ) Cosè per esempio, non ho esitato a cancellare da una didascalia apparsa nel numero scorso ( nella prima vignetta di pagina 35 ) la data 1898, che avrebbe fatto saltare ogni coerenza cronologica dell'intera serie, ma non ho avuto il coraggio di intervenire sulla camicia di Tex che, senza nessuna motivazione logica, tutto a un tratto, perde le sue frange per diventare la casacca che conosciamo attualmente ". Mi riservo di analizzare nei prossimi giorni, albo dopo albo, i casi più eclatanti di censura apparsi nella serie, anche se non sempre sarà possibile presentarvi delle vignette ( non censurate ) tratte dall'edizione originale, questo anche grazie alla politica della SBE, che come leggete da quanto riportato sopra, è più che mai decise ad attuare una politica di proliferazione perpetua di edizioni, violentate in nome di leggi e codici morali che ci riportano in un medioevo culturale ripugnante, assolutamente da dimenticare! originally edited by YMALPAS (18/8/2006, 15:20)
  14. Staff Forum

    Tex In Libreria

    Non ho Per Zeca e tutti coloro interessati all'acquisto di questo ( purtroppo costoso ) volume, non dovrebbero esserci grandi difficolt? legate alla reperibilit?, infatti è disponibile in tantissimi siti internet che vendono libri on line, oppure direttamente attraverso il sito dell'editore: http://www.ilminotauro.it/ordine. htm originally edited by YMALPAS (27/9/2006, 13:54)
  15. Staff Forum

    Tex In Libreria

    Atlante di Tex Autore: Aurelio Sangiorgio 498 pagine / Brossura Editore: Il Minotauro Anno: 2001 ISBN: 8880730630 Prezzo di copertina: Euro 33,57 Articolo tratto da La Padania. Un atlante edito da Il Minotauro riporta tutto sui personaggi e il mondo del ranger. [?] A segnare questo importante traguardo dei 500 numeri sta inoltre un altro significativo fatto editoriale pressoch? concomitante, e cioè l'uscita del voluminoso "Atlante di Tex" di Aurelio Sangiorgio. Si tratta del risultato di una paziente e assai minuziosa opera di catalogazione che nasce, evidentemente, da una grande e sincera passione. In questo libro si possono trovare davvero tutte le voci, i personaggi, i luoghi e le vicende che hanno interessato Tex Willer nella sua pluridecennale esistenza: per esempio sotto la voce "Miller" troviamo ben ventuno diverse definizioni, corrispondenti agli altrettanti personaggi omonimi che si incontrano nella saga. Per ognuno di essi sono riportati i dati essenziali, i luoghi in cui appaiono e gli episodi a cui sono collegati. Il libro è particolarmente ampio poich? tratta non solo dei personaggi, ma davvero di tutto il mondo di Tex, con ampio riferimento ad esempio, alle tribù indiane, a personaggi storici, a episodi e battaglie della guerra di secessione, persino al tipo di selle usate da Willer & Co. e ai dettagli tecnici delle armi più usate.. Si tratta dunque di un utile viatico per i tanti appassionati lettori che vogliano orientarsi in questo affascinante universo storico, una guida che contribuisce soprattutto a creare quella piacevole sensazione di piena immedesimazione nel mondo della lettura, presupposto essenziale per abbandonarsi alla fantasia, sognando lunghe cavalcate nei grandi spazi aperti del selvaggio West. Articolo tratto da Il Resto del Carlino, di Sergio Garbato. Un enciclopedia per Tex. Ottocentocinquanta voci sul personaggio creato da Bonelli e Galeppini. [?] A raccontarci questa meraviglia è un professore di lettere di quarantaduenne e rodigino, laureato in storia contemporanea con una tesi sulla Resistenza e direttore, appunto, dell'Istituto Polesano per la storia della Resistenza: Aurelio Sangiorgio, autore di "Atlante di Tex", una vera e propria enciclopedia dedicata a questo straordinario personaggio, che la casa editrice romana Il Minotauro ha da poco messo in circolazione nelle librerie. "Ho rielaborato in 8500 voci che occupano oltre 500 pagine, spiega Sangiorgio, più di cinquanta anni di storia di Tex, dal 1948 ad oggi. Dentro c'è tutto quello che si vorrebbe chiedere e sapere: i fatti e i luoghi, i personaggi storici, le armi e le battaglie, gli animali, i mezzi di locomozione e tutti, ma proprio tutti, i nomi citati. Il volume, che ha la prefazione di Gianni Brunoro, è corredato da più di un centinaio di vignette originali, cartine geografiche, fotografie e i disegni delle armi texiane eseguite dal polesano Floriano Cosmi con cui spero di pubblicare quanto prima un libro proprio su questo argomento". Un lavoro immane, in cui si è tradotta una passione nutrita da 35 anni di lettura, confortati da una sorta di affinit? con Kit Carson e la sua indomabile pigrizia e saggezza: "ho iniziato a leggere Tex nel febbraio del 1965, con il numero dodici ( Il figlio di Tex ) e ho iniziato a studiare Tex e il mondo del West ai tempi dell'universit?: da allora questa passione mi è rimasta e credo, senza presunzione di essere quel che si dice un vero esperto del settore, come testimoniano anche due volumi pubblicati precedentemente, una biografia di Buffalo Bill ( che non a caso incontra Tex nell'ultimo capitolo ) e "In viaggio con Tex" dedicato ai luoghi che sono stati teatro delle avventure del personaggio. Ciò nonostante, l'enciclopedia ha richiesto più di tre anni solo per la stesura delle schede, poi le correzioni e i riscontri. "Ho studiato tutto quello che era possibile e ho elencato ogni cosa, tranne un centinaio di nomi geografici non soltanto inesistenti, ma solamente citati senza alcun'altra indicazione. La storia di Tex, per la quale Bonelli dopo il 1970 si è accuratamente documentato,, corre dal 1858 al 1885, venticinque anni che sono contrassegnati da tutti gli avvenimenti salienti del West: la corsa alle terre dell'Oklahoma, la guerra di secessione, l'epopea della ferrovia, le ultime battaglie mortali con gli indiani. Non esagero se affermo che le avventure di Tex sono un autentico romanzo storico". originally edited by YMAPLAS (26/9/2006, 15:37)
  16. Staff Forum

    Tex In Libreria

    Sul sito www.ilcompralibro. com potete ordinare la vostra copia di Tex, un eroe per amico, al prezzo di 35,64 EURO. Si tratta di rimanenze di magazzino, copie nuove invendute, disponibilit? limitata. Insomma un'occasione da non perdere... originally edited by YMALPAS (20/9/2006, 16:26)
  17. Staff Forum

    Tex In Libreria

    Pard, raccomando per comprare (fra quello ho): 1?: Cavalcando con Tex 2?: Tex um eroe per Amico 3?: Sulle Tracce di Tex originally edited by ZECA (15/9/2006, 18:30)
  18. Staff Forum

    Tex In Libreria

    Questa discussione sembra concepita per il nostro Zeca, grande appassionato di Tex... Amigo, quanto ai libri su Tex, cosa ci consigli di comprare ? originally edited by YMALPAS (15/9/2006, 18:01)
  19. Staff Forum

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    Grande Zeca, ma perche' non trasformi la tua casa in un museo di Tex? originally edited by ANTHONY STEFFEN (14/9/2006, 14:59)
  20. Staff Forum

    Tex In Libreria

    Ho originally edited by ZECA (14/9/2006, 12:49)
  21. Staff Forum

    Tex In Libreria

    TEX, UN EROE PER AMICO Autori: Gianni Bono e Leonardo Gori Anno: 1998 Formato: 27x33 cm, rilegato in pelle con impressioni in oro. Illustrazioni: 600 a colori Pagine: 240 Editore: Federico Motta ( www.mottaeditore. it ) Prezzo : Euro 71,27 ( scontato Euro 35.64 ) Il volume, importante e preziosa monografia, è un omaggio ai primi 50 anni di vita del mitico personaggio creato da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, nel 1948, e insieme un "regalo" dedicato al fumetto italiano. Un avvenimento per tutti i collezionisti e gli appassionati del fumetto e, in particolare, per gli affezionati del grande Tex Willer. Il volume, a cura dei più noti fumettologi italiani, Gianni Bono e Leonardo Gori, rievoca l'epopea del più popolare e amato eroe del fumetto italiano, ripercorrendo la storia di un personaggio che, come un amico, ci accompagna da ormai 50 anni. L'opera analizza la figura e il ruolo di Tex nell'ambito del cinquantennio 1948-1998 e della produzione a fumetti in Italia, con una ricca analisi dell'attività editoriale della famiglia Bonelli. Le vicende di Tex, insieme a quelle del suo fondatore, sono inserite nel quadro storico di riferimento, con una particolare attenzione alle trasformazioni sociali, alla cultura, ai grandi avvenimenti politici e sportivi. La prima parte del volume è dedicata ad una approfondita analisi sul genere western in Italia, nei fumetti, nel cinema e nella letteratura popolare prima dell'avvento di Tex Willer. Un libro unico e imperdibile che racconta insieme a quella di Tex, la storia di quattro generazioni di lettori. Recensione da uBCfumetti: Magari tutti i volumi di critica fumettistica fossero così! Dimensioni e dignit? da volume di enciclopedia, rilegatura in cuoio con fregi in oro impressi a caldo, carta ad alta grammatura, stampa perfetta, cura editoriale notevolissima, illustrazioni a colori, grafica eccellente, cura editoriale di massima professionalità. Unico neo: il prezzo, ma l'oggetto vale la spesa. Questo volume è il secondo che la Federico Motta dedica a un personaggio dei fumetti (il primo, che riguardava Dick Fulmine, usc? nel 1997). Come in quel caso, quali autori figurano Gianni Bono e Leonardo Gori, che in realtà sono piuttosto dei curatori. Soprattutto in questo volume, dove si può trovare un unico testo a loro firma, riguardante il periodo precedente all'avvento di Tex, che ricostruisce la nascita del mito del West in Italia e racconta attraverso quali eroi (Buffalo Bill e Kit Carson sopra a tutti) venne connotandosi la figura del "cow-boy" da cui anche Aquila della Notte trae origine. Ma dopo questa ricca introduzione, tutto ciò che riguarda Tex è stato scritto da altri, che hanno seguito l'evoluzione del personaggio in senso cronologico: Claudio Bertieri, Andrea Sani, Gianni Brunoro e Moreno Burattini, più una appendice bibliografica curata da Giuseppe Pollicelli e Daniele Bevilacqua. Nei capitoli di Bertieri e Sani si nota una preponderante attenzione alla realtà politica, culturale e sociale italiana che in maniera massiccia viene trattata in contemporanea con gli argomenti più propriamente fumettistici, tanto che, soprattutto Bertieri, si trova a parlare quasi più di storia e di cronaca che di Tex Willer. Il contrario avviene, invece, nel capitolo scritto da Burattini, che racconta il periodo più recente (ma anche più lungo, dal 1976 ad oggi). L'attualit? viene completamente trascurata e l'attenzione è tutta concentrata sul personaggio e suoi autori (cosa che putroppo gli altri saggisti non hanno fatto a sufficienza, così che lo spazio dedicato ad autori come Nizzi, Fusco o Villa risulta maggiore di quello riservato per Letteri o Ticci, ad esempio). A parte questa evidente dicotomia nei contenuti, i testi sono tutti ben scritti, e corredati da efficacissime illustrazioni (tra cui alcune foto interessanti e molto rare). Reperibilit? del volume: Il libro è attualmente fuori catalogo. Sul sito di Leonardo Gori ( www.leonardogori.com/fumetti/ ) l'autore consiglia di mettersi in contatto con L'Epierre ( epierre@box. tin. it ). originally edited by YMALPAS (14/9/2006, 12:42)
  22. Staff Forum

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    invidia.... originally edited by BRESSIMAR (14/9/2006, 09:34)
  23. Staff Forum

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    Ho! Libri bei! originally edited by ZECA (14/9/2006, 00:26)
  24. Staff Forum

    Tex In Libreria

    Non sapeva che erono usciti tutti questi volumi. Certo sarebbero da comprare anche se il prezzo non e' basso. originally edited by ANTHONY STEFFEN (13/9/2006, 19:43)
  25. Staff Forum

    Tex In Libreria

    tu l'hai vista p?.. qindi dite che è meritevole.... io onestamente non l'avevo mai sentita.. originally edited by BRESSIMAR (13/9/2006, 19:26)
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