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  1. Staff Forum

    Il Sesso Degli Angeli

    Le donne di Kit Willer. La prima volta fu a Nogales. Kit salva dalla morte una fanciulla, che tanto per cambiare si innamora di lui [ I due rivali # 214 - Bonelli / Nicol' ]. Se proprio non è amore vero quello con Manuela Montoya, poco ci manca, peccato sia ostacolato del pregiudizio del padre, il borioso hidalgo Don Carlos, che non accetta l'unione con un gringo, per di più mezzo indiano e auspica per la figlia un marito degno della sua casata, ovvero il rivale don Pedro Cortez. GLB non è un sentimentale e quando entra in scena Tex sono subito scintille. Addio matrimonio. Ci riprova tanti anni dopo Nizzi. La storia è quella di Yukon selvaggio [ # 412, disegni di Fusco ]. Carson avverte Tex che suo figlio si sta innamorando della ragazza, ma la bionda Linda Colter è solo interessata a ritrovare il padre scomparso. Niente da fare. Kit inutilmente premuroso e sfacciato. Quasi a volersi fare perdonare, Nizzi introduce la bella Fiore di Luna [ L'uomo senza passato # 423, disegni di Villa ]. Kit, ferito alla testa e senza memoria, è curato dalla giovane e bellissima indiana ute. Tra loro finalmente c'è un rapporto che lascia ben sperare, Boselli parla addirittura di matrimonio indiano, ma la ragazza muore? Kit piange lacrime amare e coglie la sua vendetta? ma tutto finisce in un ricordo doloroso. Ma Boselli, più romantico, aveva già abbozzato una relazione con la figlioccia del vecchio cammello, Donna [ si veda Il passato di Carson [ # 407, disegni di Marcello ]. La riprende dunque in una storia successiva [ I sette assassini # 464 ] e la situazione diventa sempre più compromettente tanto quasi da far sperare che i due Kit, inguaribili scapoloni, mettano su famiglia. L'illusione dura poco? ma lascia ben sperare per il futuro. L'immagine parla da sola... originally edited by YMALPAS (27/6/2006, 14:28)
  2. Staff Forum

    Il Sesso Degli Angeli

    Il topic di Ymalpas e' interessante perche' l'argomento "Donne" nella saga di Tex e' stato sempre considerato un tabu' suscitando molte perplessita' tra i lettori. Chi di noi non si e' mai chiesto se Tex dopo la morte prematura di Lilith abbia avuto rapporti con il gentil sesso? Tutti! Malgrado la politica di Sergio Bonelli di non trattare mai questo argomento e' facile giungere ad una risposta. All'epoca della morte di Lilith Tex doveva essere poco piu' di un ventenne, ed e impossibile che un uomo possa rimanere casto per i venticinque anni seguenti. E' biologicamente quasi impossibile (tranne per gli uomini di chiesa). Considerando anche il fatto che Tex non essendo un sacerdote e avendo un bell'aspetto fisico non e' difficile pensare a qualche scappatella ogni tanto. In piu' un uomo come lui con la sua fama non credo debba ricorrere a prostitute per avere qualche serata gradevole, anche in considerazione del fatto che "comprare carne" non penso faccia parte del suo modo di pensare. Ultimamente nella serie abbiamo avuto qualcosa in riguardo a questo tema:ricordate ne "Il Presagio" e seguenti quando Alison s'innamora di Tex? In quegli albi , anche se e' stato trattato con il freno a mano, abbiamo avuto con grande stupore un incontro ravvicinato di Tex con una donna. Anche se il soggetto scritto da Civitelli e' stato modificato, Bonelli ha dato l'approvazione anche se parziale. Personalmente ho gradito questa scelta. Si ripetera' in futuro qualcosa del genere? Conoscendo S. Bonelli non credo. Per gli altri Pards, lo stesso discorso di Tex vale anche per Tiger Jack, avendo avuto la stessa drammatica esperienza. Per i due Kit invece il discorso cambia; frequenti le relazioni di Piccolo Falco con l'altro sesso:a parte le ultime vicende, ricordo "I Due Rivali". Il piu' vivace nell'ambito sessuale e' sicuramente il Vecchio Cammello dove il freno imposto dalla redazione e' piu' allentato. Frequenti le sue esternazioni nel voler vedere le gambe delle ballerine in un saloon, e le sue scappatelle. Non so dirvi se la linea presa per anni da S. Bonelli di trattare il tema "donne" come tabu' sia giusta o no; personalmente quando' leggo storie come "Il Passato di Carson", "Il Presagio", "L'uomo senza Passato" "Il Tempo di Uccidere" li gradisco volentieri se non altro per spezzare la monotonia dei temi trattati. originally edited by ANTHONY STEFFEN (27/6/2006, 03:07)
  3. Staff Forum

    Il Sesso Degli Angeli

    Tex monaco di clausura non me lo vedo. Da ricordare, dopo la morte di Lilyth, il 'tenero' rapporto tra lui e la ranchera ne IL FUOCO (# 15/6). originally edited by MISTER P (26/6/2006, 19:07)
  4. Staff Forum

    Il Sesso Degli Angeli

    Tanto per dire: in Tex, se un bandito minaccia di violentare una donna, aspetta la reazione. In Magico Vento, la spoglia... Comunque sono rimasto stupito nel vedere (nel terzo texone) un quadro appeso raffigurante una donna nuda... Ma non credo che sarei felice di vedere un Tex più aperto sessualmente... originally edited by DUE (26/6/2006, 17:02)
  5. Apro questa nuova discussione per tentare di definire il difficile rapporto dei quattro pards con le donne. Tex tutto sommato d' di se un'idea abbastanza chiara, che è di fedelt? al ricordo della perduta Lilyth, cioè di una chiusura al gentil sesso ( nel senso matrimoniale )che nonostante tutto però non ci rimanda alla mente l'idea di una vita monastica da clausura, cioè ad un rifiuto ermetico, quasi insolente, verso quel che è anche il sesso debole. Piuttosto, come dicevo, non mancano i segni di un'apertura alle donne, testimoniata da tanti episodi, primo fra tutti quello citato in una recente discussione ( si veda I ribelli del Canada ), che lascia trasparire un atteggiamento più libero, che se non conduce verso il sacro vincolo del matrimonio, lascia aperta la via verso una sessualit? pienamente espressa in un uomo che, ricordiamolo, è pur sempre rimasto vedovo da oltre due decadi. Una sessualit? certo non vissuta intensamente, ma comunque pur sempre presente nella sua vita. Il dilemma se Tex sia casto oppure no, si pone per tutti i lettori. L'immagine del ranger che si accontenta di una prostituta come i tanti cowboys che animano il suo mondo, oppure quella di un uomo, solo, che non si lascia sfuggire l'occasione giusta per omaggiare e difendere, non con la cavalleresca "spada" della mitica visione cortese medievale, ma con una più moderna colt, pur sempre fallica nelle sue forme e nella sua simbologia, le donne indifese e bisognose che si trova di volta in volta costretto a soccorrere ( non mancano all'appello, soprattutto le vedove ), non lascia tregua alla nostra immaginazione. La scelta dei Bonelli è stata in tutti questi anni senz'altro diplomatica, lasciando immaginare oltre le righe, come solevano molti dei grandi romanzieri ottocenteschi, la scelta del finale più adeguato, che sia specchio innanzitutto della nostra morale, insomma una politica del lasciar credere quello che si vuole, che soddisfi i palati di tutti i lettori. Certo dalla lettura del fumetto poco traspare, la sessualit? sembra quasi un inviolabile tab?, affrontato raramente dagli autori di Tex e il nostro ricordo va solitariamente alla tanto contestata scena del bordello in Bande rivali ( [ # 403 ], che mette in scena addirittura un rapporto sessuale tra due personaggi anonimi . Inutile quindi porsi troppe domande nella prospettiva di una risposta esaustiva e soddisfacente. Che dire di Carson è Gentleman o vecchio reprobo è Due aspetti della personalit? del vecchio cammello probabilmente complementari. Galante con le damigelle di buona famiglia quanto insolente con quelle con una lunga vita vissuta. E soprattutto su questo personaggio che, da Nizzi in poi, passando per Boselli e soprattutto l'ispanico Segura, che si concentrano le maggiori allusioni ai peccati carnali e di gola. Vecchio gaudente, è sicuramente lui che lascia maggior spazio alla nostra immaginazione Ancora più complesso è forse il rapporto di Tiger e Kit Willer, un rapporto da molti visto sotto l'angolo di una latente omosessualit?, analizzato anche da alcune pubblicazioni di prestigio, un pericolo insomma di cui i Bonelli sembrano essere stati da sempre consapevoli, un pericolo da scongiurare tanto da aver per questo motivo più volte affiancato a Piccolo Falco delle compagnie femminili, buona ultima e forse decisiva, la "figlioccia" di Carson, ideata da Boselli, l'autore che in questo campo più ha osato. Tiger ci appare invece un essere ormai del tutto asessuato, l'uomo che a differenza di Tex ha amato e amer? solo una donna. Ma anche in questo caso sono in molti a vedere una presenza femminile al suo fianco, magari nascosta all'ombra di un tepee. In ogni caso c'è da discutere, la ragione come si suol dire è di tutti. Le scenette non mancano, più o meno sentimentali, più o meno pepate. Non resta che fare un po' di luce su questo aspetto tanto controverso. Per i lettori interessati rimando alla lettura di un volumetto per adulti uscito nel lontano 1976, Tex Miller, di cui vedete sopra la copertina, ormai introvabile, pubblicato dalla cremonese Omnia Edizioni ( Sele-Pocket n°12 ). La pubblicazione di questo fumetto erotico avvenne senza la dovuta autorizzazione della casa editrice milanese, che nella persona di Sergio Bonelli querel' gli autori che si erano limitati a sostituire la W del cognome, con una M che comunque non lasciava spazio a troppe interpretazioni. Il ricorso alle via legali ottenne la conseguente condanna in tribunale, il fumetto fu cioè giudicato lesivo dell'immagine di Tex, e quindi la scomparsa dalle edicole. D'altronde lo stesso Sergio Bonelli ha avuto modo di esprimere il suo punto di vista nelle righe che sono riprodotte di seguito: "Possiamo classificare la pubblicazione come una delle tante porcherie pornografiche ( non tanto per la tematica erotica che inutile negarlo in alcuni casi può essere sviluppata in forma interessante e piacevole ), ma perchè è un albo scritto male, disegnato peggio e stampato peggio ancora!" Insomma di cattivo gusto. Confesso di averlo letto, non meno di venticinque anni fa e di averne un ricordo piuttosto sbiadito e comunque, al di l' della piacevole copertina, tale da sconsigliarne l'acquisto, spesso per cifre esorbitanti, vista la sua rarit?. Rimane comunque l'unico esempio di un tentativo di andare oltre il muro, immaginario e sentimentale, costruito ad arte nel corso di questi lunghi anni dall'editore. Un'ottima occasione per vedere i nostri quattro pards in azione? sotto le coperte! originally edited by YMALPAS (26/6/2006, 15:33)
  6. Staff Forum

    [Maxi Tex N. 10] Il Veleno Del Cobra

    La nizzata a cui mi riferivo prima, apag. 25 dell'albo, è quella del cinese che spiffera ai due pards tutta la storia dell'associazione del Loto Verde. 1) I cinesi su certe cose sono, sia nella fiction che nella realtà, persone estremamente riservate. 2) Anche se Carson e Tex hanno contribuito a salvare loro la vita, son pur sempre poco più che sconosciuti. 3) C'erano diversi modi molto migliori per far scoprire ai due pards, senza bisogno della 'telefonata', la storia del Loto Verde. originally edited by MISTER P (24/10/2006, 15:35)
  7. Quoto completamente la parte. Io come sapete non leggo mai il forum prima d'aver letto la storia (proprio per evitare ..... tipo quella di Bressi) Personalmente ho apprezzato il fatto di rivedere Tex sotto "mentite spoglie" ed esser visto come "capo" --> quindi non perchè si chiama Tex Willer facciamo tutti come dice lui Bruttissima (personalmente) la vignetta ove Tex "frana" addosso al cattivo, così come effettivamente comprensibile chi era la persona che i banditi stavano cercando (non leggere se non si ha già letto la storia -consiglio- Inizio SPOILERIl momento è quando fanno i controlli e non trovano i soldi. Un po' "gratuita" l'uscita di Carson sul doppio fondo della carrozza (e prevedibile che toccasse a lui esaminare...Fine SPOILER Il finale, poteva esser orchestrato meglio, peccato far morire i due uccisi dai Nativi... è stato un brutto taglio Cmq, complessivamente, gran bella storia ---> ad una prossima per un'analisi maggiore originally edited by Tex Fanatico (2/6/2006, 17:56)
  8. Una buona storia, che comincia bene nel 1?albo e finisce un po frettolosamente nel 2?. La caratterizazzione di Scott Dunson non e' molto diversa dai personaggi che scrive Boselli;Il redimento finale non e una novita' nelle sue storie, pero' almeno il tema del passato stavolta non l'ha inserito. Piena sufficienza per Sommer che ha una leggera somiglianza con Marcello. originally edited by ANTHONY STEFFEN (1/6/2006, 14:37)
  9. Confermo l'ottimo giudizio dato alla conclusione del primo albo, una storia a livello delle migliori di BOSELLI unica pecca il finale troppo ristretto,? sempre il solito problema del dover far entrare una storia in un numero definito di pagine, da quanto ho letto questa storia era prevista inizialmente su un MAXI. originally edited by CULO DI GOMMA (14/5/2006, 10:23)
  10. Letto (comprato ieri all'edicola della Stazione). So chi è il traditore e so un altro paio di cosette... Inizio SPOILER... tipo l'eroica fine di Scott Dunson ...Fine SPOILER originally edited by MISTER P (9/5/2006, 10:09)
  11. L'albo di maggio dovrebbe uscire domani, nel frattempo ho riletto "L'ultima diligenza" , storia che parte a razzo nelle prime(quasi) 50 pagine c'è un ritmo mozzafiato e molta azione . Boselli è in ottima forma come il nostro Tex, ho apprezzato molto la coppia Scott Dunson-Morris, due personaggi che sono stati caratterizzati perfettamente. E stesso discorso anche per alcuni componenti della dligenza come l'enigmatico giocatore Kincaid, il giovane Benny e l'indiano Shadow. Buona prova di Sommer. originally edited by FRANK IL BARO (8/5/2006, 12:41)
  12. Buona, ottimissima storia. S P O I L E R ------------------------- E' interessante la figura di Dunson, inesorabile ma non spietato bandito, molto boselliano ma con qualche elemento di originalità. Persegue la vendetta contro Tex/Barrett e il traditore (a prop., chi sarà?), anche a rischio di trovarsi addosso gli Apaches di Loco, ma vuole evitare un'intuile carneficina. Boselli rinuncia agli eroi bambini, ma piazza due 'fratelli maggiori', il vicesceriffo e Benny, che avranno più o meno l'età del nostro Bressimar ( ), seguiti a ruota da Morris, che almeno dai disegni di Sommer, sembra già un po' più grandicello. Altri personaggi abbastanza ben delineati, altri accennati, ma a dovere: poi bisogna vedere che ruolo avranno Aquila Bianca e i suoi Apaches nella seconda aprte della storia. Buono il lavoro di Sommer, originale in diverse inquadrature, il suo Tex non è fedelissimo ai canoni classici o ticciani, ma è bello deciso. Dunque: TESTI: 8,5 DISEGNI: 8 Dissi. originally edited by MISTER P (30/4/2006, 10:44)
  13. l'ho letta anchio. veramente bella. per la prima volta non vedo l'ora della seconda parte. quanto mancava un Boselli così a Tex! originally edited by IMITATORE DI VOCI (28/4/2006, 22:18) buona anche per me, Boselli ultimamente mi convince molto più di prima la pausa gli ha giovato. originally edited by EL GARRUSO (28/4/2006, 22:23)
  14. Come sempre, in ritardo... eccomi hehe Storia (sopratutto trama) avvincente, sperando che continui così potremmo ritrovare una storia degna di nota (in paragone alle ultime uscite) L'unica paura... che dopo aver avuto nuovamente buone aspettative si ricada, a causa del limite imposto... e quindi veder la storia finire troppo presto o "troppo tardi" (con conseguenti tagli o allungamenti) originally edited by Tex Fanatico (24/4/2006, 21:02)
  15. Nn l'ho ancora commentato? Cmq: bellissima storia! Sommer più in forma che nel texone e bella, coinvolgente, storia! S SP SPO SPOI SPOIL SPOILE SPOILER In pratica Tex, sotto falso nome, prende una diligenza per scoprire chi gli ha dato una mano nel trovare una banda, anche se il capo ed un altro gli sono sfuggiti! Il capo è anch'essi alla ricerca del traditore, ed ha mandato il complice in viaggio sull'ultima diligenza. originally edited by DUE (18/4/2006, 19:24)
  16. Letta, bella storia, ci sono diversi temi cari a BOSELLI, ghost town, bande di cattivi, gente in fuga dagli indiani, trading post abbandonati, cattivi che hanno senso dell'onore e onorabili cittadini che nascondono un cuore malvagio,"riferimenti texiani" del passato sono QUATTRO SPORCHE CANAGLIE (tex 202 e 203) PICCOLO LUPO (tex 338 - 339 - 340) i disegni di SOMMER mi hanno sorpreso favorevolmente, li ho trovati più ispirati rispetto al texone di NIZZI, voti parzioli: storia 9 = disegni 8,5 originally edited by CULO DI GOMMA (10/4/2006, 21:22)
  17. Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli Disegni: Manfred Sommer Periodicità mensile: Aprile 2006 - Maggio 2006 Inizia nel numero 546 e finisce nel numero 547 Le miniere sono chiuse, la cittadina di Warlock è ormai quasi deserta e anche la linea di diligenze di Phil Desmond sta per chiudere i battenti! Sull'ultima diligenza per Tucson in partenza dalla città morente salgono un cowboy, un banchiere, una cantante, un giocatore, un mezzo indiano e un giovane bandito. Uno di loro era complice dell'inafferrabile Scott Dunson nella rapina alla banca di Cameron, ma l'ha tradito. Per questo Dunson, con nuovi complici, vuole assalire la diligenza. Nel deserto, anche Tex, che dà la caccia a Dunson, chiede un passaggio sull'ultima corsa. Da lontano, la diligenza è seguita da Kit e da Carson.. Inoltre, tra i monti Dragoon, ci sono i Chiricahuas ribelli di Loco e la polizia indiana di Sam Ritter, che a Loco sta dando la caccia. Gli attori sono tutti sulla pista: lo spettacolo sta per iniziare! © Sergio Bonelli Editore
  18. Mah! Storia con luci e ombre, comunque meglio della media Nizziana del periodo. IMO, se ne poteva tratte qualcosa di splendido: l'idea di una vicenda virata al tragico, di quelle con il finale già scritto, è di quelle che mi piacciono, e stavolta il tutto rientra alla perfezione nelle 220 pagine canoniche. Quel che non mi piace è il fatto che una sceneggiatura potenzialmente così buona sia stata sviluppata in modo sciatto, svogliato, privo di guizzi e di entusiasmo. I dialoghi in più di un momento appaiono frettolosi, poco curati e scritti di fretta, senza impegno alcuno. Sono convinto che se solo i testi all'interno dei balloons fossero scritti con più brio, la storia ne trarrebbe non poco giovamento. Poi, c'è la questione Tex. Che qui esce sconfitto su tutta la linea. Non che la cosa, in sè, sia un male: il problema è che il Ranger non ci prova nemmeno, a combattere. Arriva al forte e non fa NIENTE per impedire che succeda l'inevitabile. A dire il vero trovo che la morte di Santos sia un finale amaramente giusto, per questa vicenda: l'indiano era colpevole di omicidio e pertanto doveva pagare. Ma non mi è piaciuto il modo in cui si è giunti a questa conclusione: Tex c'è, assiste al tutto ed è inerte. Nizzi avrebbe dovuto DECISAMENTE escogitare qualcosa di molto migliore. I disegni di Venturi sono buoni: il talento c'è e si vede, però ci sono anche alcuni inspiegabili, grossolani errori che mi hanno fatto storcere non poco il naso (come alcuni cappelli ridicolmente piccoli, molto più piccoli della testa su cui sono posati). Anche così, comunque, la storia raggiunge la sufficienza: onestamente, questo secondo albo l'ho letto d'un fiato, senza star l' a pensare troppo alle sue magagne. Segno che nonostante tutto la storia funziona. Il problema è che anche lavorando su uno spunto da otto (se non di più) Nizzi raggiunge a malapena il sei... Peccato! originally edited by RIMATT (28/7/2006, 21:00)
  19. Provo ad accennare una piccola difesa alla prima parte del primo capo di imputazione: Tex spettatore. ? stata citata sull'altro forum la storia di Apache Kid, un personaggio per certi versi molto vicino a Natay. Un personaggio storicamente esistito la cui vita non si poteva artificiosamente modificare nel suo drammatico corso, cosa che ovviamente vale l'assoluzione di GL Bonelli. Rimane comunque un significativo precedente nella saga. Probabilmente Nizzi ha strizzato un occhio ad una storia più recente, la boselliana I lupi rossi, una delle più acclamate post 500, che nei suoi primi due albi è percorsa da lunghi flashback che illustrano come ben si sa la rivalit? di due indiani di due tribù diverse in lotta fra loro. Anche in questo caso i protagonisti del flashback sono Tex e Tiger. Nel racconto di quest'ultimo ( fatto a Kit Willer ), è impossibile non vedere il ruolo eccessivamente marginale avuto dai due pards nelle vicende raccontate. In particolare sottolineo l'incapacità del Tex di Boselli di imporsi sugli altri personaggi e sulle vicende, più o meno alla stessa maniera dell'ultimo Tex di Nizzi. ? vero che poi nel terzo albo l'intervento dei pards a favore dei Pawnee è fondamentale, ma inutile dire che Nizzi non ha avuto a disposizione altre 110 pagine per gestire l'ipotetico salvataggio di Santos. Vedrà di definire oggettivamente meglio le varie responsabilità del ranger analizzando dettagliatamente con altri messaggi le situazioni che lo vedono imputato in questo processo. originally edited by YMALPAS (25/7/2006, 15:27)
  20. quoto concordo e sottoscrivo!villa è in assoluto il migliore, un artista nel vero senso del termine!tutti gli altri che pure sono dei grandi(ortiz, ticci, cestaro ecc.....)per me vengono sempre un passo dopo! come commentare questa storia senza essere ripetitivi?? impossibile!tex fa il cantastorie, non resta nulla del ranger coraggioso che ci ha fatto innamorare!ha bisogno di giustificazioni, non fa altro che farsi le gitarelle a cavallo per parlamentare(servisse a qualcosa)gli ammazzano davanti agli occhi uomini innocenti e lui??????GUARDA!non c'è, non agisce, guarda e parla, guarda e parla!e alla fine, in un patetico sprazzo di coraggio che fa?dice arrabbiatissimo che leland si meritava la fine che ha fatto!ma guarda, ai militari saranno venute le ginocchia molli ed a me i brividi che coraggio, che sprezzo del pericolo, che uomo! non ce la faccio più neppure ad arrabbiarmi più di tanto! originally edited by RANGER GIRL 81 (23/7/2006, 23:43)
  21. Per ragioni tecniche, il "processo" mensile all'inedito di Tex viene spostato dalla discussione "L'avvocato del diavolo" in questa sezione. I capi d'accusa per l'albo Corte Marziale [ # 549 ] sono riassunti nei punti seguenti: 1 ) Un Tex spettatore inerte del tragico destino di una famiglia apache, che non fa nulla o quasi. Un Tex incapace di raddrizzare i torti e di assicurare il vero colpevole ( il maggiore Leland ) alla giustizia. Un atteggiamento che io stesso ho giudicato remissivo, l'indice è puntato sulla frase "semplici sospetti" per giustificare il non intervento in seguito all'omicidio di Merrick. Tex non è più nemmeno l'investigatore nizziano. 2 ) La morte di Natay, che avviene sotto gli occhi del ranger, che osserva la caccia di Leland con un cannocchiale e pur trovandosi in prossimit? della riserva, non spara neanche un colpo di fucile in difesa dell'indiano. 3 ) Il finale tragico e desolante che d' pienamente l'idea dell'impotenza del ranger, che non solo cerca di sottrarre il giovane Santos alla pena capitale, ma non si pone neppure il problema, giudicando evidentemente necessaria la fucilazione, una congrua punizione insomma per l'omicidio del gen. Leland. Il massimo della soddisfazione che si toglie dopo che hanno fucilato Santos è l'affermazione: "Comunque lasciatemi dire che il generale Leland ha avuto il fatto suo". Citazione a carico: In una notissima intervista televisiva GLB affermava che TEX era amato perchè tramite lui il lettore aveva le sue rivincite contro tutti quelli che gli stavano sullo stomaco: dal militare ottuso al banchiere corrotto al politico arrogante ecc.. 4 ) Una gestione dei personaggi discutibile. Natay mette decisamente in secondo piano il ranger ma non si dimostra per questo un personaggio che verr? ricordato negli annali, troppo nebulosa la sua caratterizzazione, cioè un uomo privo di una vera psicologia. 5 ) La sceneggiatura è penosa. Citazione a carico: Una sceneggiatura di raro squallore ( che contempla scene come quella in cui un marito che vede la propria moglie cadere uccisa per prima cosa pensa: ?E?stato il maggiore Leland... l'ho visto!?) al servizio di un soggetto che vorrebbe essere atipico rispetto agli standard texiani originally edited by YMALPAS (23/7/2006, 10:42)
  22. Non mi trovi d'accordo. Rischiava di diventare un altro Tumak, a meno che non diventasse ostile direttamente con Tex! originally edited by DUE (19/7/2006, 23:35)
  23. ymalpas sono d'accordo, è proprio per questo era una storia che meritava un albo in più. troppa carne al fuoco, come ho accennato in altro post, chaka kahn era un personaggio da approfondire, poteva essere un bell'inseguimento lungo e pieno di insidie, con diversi scontri anche con tex. invece per farci stare dentro tutto è venuto fuori una buona storia con le ali tarpate. il finale è davvero insolito per tex, ma devo dire che lo apprezzo, è un finale quasi da film splatter, senza lieto fine e senza speranza (un po' tagliato via con la frase di tex, inutile e da peggior nizzi) originally edited by GIUBBE ROSSE (18/7/2006, 16:54)
  24. Per Ymalpas: metto gli spoiler!!! Forse una delle migliori storie di Nizzi! Di grande impatto, con disegni spettacolari (Venturi; sembra che ci si possa sciare, nella sua neve!) e vari colpi di scena. Pero', Inizio SPOILERnell'ultima scena, la fucilazione, non mi convince. Già il fatto che tutti i soldati sparino ad altezza uomo (non so quanti avrebbero il fegato di sparare così a sangue freddo, si sa che è difficile), ma anche il fatto che Tex, dopo il giudizio, non gli abbia fatto arrivare un coltello per suicidarsi. Ricorderemo sicuramente che Santos ha deciso di morire senza benda, come il padre, da eroe!Fine SPOILER Ripeto, bella storia! originally edited by DUE (18/7/2006, 12:09)
  25. Il mio giudizio su questa storia è positivo, siamo di fronte alla migliore storia di Nizzi dal 500 in poi. Questo secondo albo inverte una tendenza che sembrava essere ormai congenita nell'autore, si dimostra cioè ampiamente migliore della prima parte. Claudio Nizzi gioca sui sentimenti, non tanto quelli dei personaggi ma delle situazioni, che riescono a creare un alone di drammaticit?, quasi epica, che di gran lunga è la cosa migliore della storia. La gestione dei personaggi è meno convincente. Iniziamo da Tex ( e Tiger ), molto boselliani e molto poco bonelliani, quando non solo assenti, sempre e comunque spettatori impotenti davanti agli eventi. L'atteggiamento di Tex nei confronti di Leland, morto Merrick è contrassegnato dall'idea della rassegnazione, stride non poco la frase che vede Tex giudicare tutto quello che è successo con le seguenti parole: "semplici sospetti". Il vero Tex, carissimo Nizzi, quello che venti anni fa ereditasti da Gianluigi Bonelli, era un cane da caccia che non dava tregua ai suoi avversari e non aveva bisogno della moviola per incriminare i suoi avversari. All'inizio dell'albo vediamo Tex e Tiger che ricercano Natay e non riescono a trovarlo ( e dai? ) se non grazie all'aiuto di Noshe che li indirizza sulla buona strada accompagnandoli da Natay. Scena vista e rivista. La loro proposta ( perdono di Faraday e nuova sistemazione nella riserva ) è sensata, l'indiano vive come un animale braccato e la moglie Huana e il piccolo Santos sono stremati? Colpo di scena al trading post, dal notevole impatto psicologico, il maggiore Leland, in seguito all'incidente mortale del colonnello Faraday è il nuovo comandante del forte. Punto a favore di Nizzi. Viene dunque la scena della liberazione di Natay, sotto la neve, l'unico episodio in cui i due pards si diano realmente da fare, peraltro resa troppo semplice dallo sceneggiatore, punto indubbiamente discutibile. Passiamo quindi alla parte centrale nel pueblo, lunga scena dalla quale Tex è del tutto assente. La fuga di Natay e della sua famiglia, verso la riserva navajo, terra promessa, è minacciata dall'apache rivale Chaka, nuovo personaggio che Nizzi introduce nel secondo albo, che porta con se le truppe del maggiore Leland. La morte della bella Huana è l'episodio più drammatico della storia, la vendetta è affidata al duello che sulla parete rocciosa che sovrasta il pueblo vede Natay affrontare vittoriosamente il suo rivale Chaka. Magra consolazione, è pur sempre Leland che ha ucciso la giovane indiana. E Chaka rimane quasi una presenza anonima nell'albo. Morta Huana, passa qualche anno, Tex continua a disinteressarsi della sorte di Natay pur sapendo che il maggiore Leland ha giurato la sua morte. Finch? questa non arriva davvero e guarda caso proprio ai confini della riserva, dove Tex e Tiger, ancora una volta spettatori impotenti assistono alla caccia e quindi all'uccisione dell'apache: Leland può tornarsene al forte con la sua ambita preda, la cui pelle gli vale i gradi, che poi sfogger? vent'anni dopo passando in rassegna le truppe di Fort Huachuca, dove ( per fortuna ) si annida lo scout Santos, che porter? a termine la sua vendetta nel modo che tutti sappiamo. Siamo alle ultime pagine, tribunale e fucilazione, Tex questa volta con tutti i suoi pards al seguito, ancora spettatori e ancora impotenti. Semplici figuranti. C'è da chiedersi perchè Nizzi insista a inserirli in queste situazioni dove il loro comportamento, pur non eccessivamente criticabile, è limitato dagli eventi, impedendo loro di agire nei modi che li hanno resi i più popolari eroi del fumetto italiano ( e non solo ). Caro Nizzi, sono scelte discutibili. Criticabile anche la decisione ( molto boselliana ) di impostare la storia su un personaggio secondario, Natay, totalmente privo di una vera psicologia: un uomo che agisce come una marionetta di cui possiamo muovere facilmente i fili, davvero poco autonomo nelle sue scelte, cosa che non contribuisce a facilitare il classico processo di immedesimazione del lettore, che resta in parte estraniato dalle tragiche vicende che decidono tristemente dell'esistenza dell'apache e della sua famiglia. originally edited by YMALPAS (17/7/2006, 12:21)
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