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Winter Snake

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Messaggi pubblicato da Winter Snake

  1. A mio parere Tiger è ciò che ognuno vorrebbe per amico. Uomo di poche parole ma molti fatti, sicuro di sè, fidato e leale.... e quando c'è da menar le mani non si tira certo indietro! :indiano:

  2. Ho votato per il ritorno di Manuela Montoya, bellissima e affascinante, ma anche il ritorno di Lena e Donna non mi dispiacerebbe. Contrariamente alla SBE trovo che un tocco femminile dia un qualcosa in più alla serie. Che diamine! Le donne sono sempre esistite anche nel west!

  3. Altra storia meravigliosa di GLB, temporalmente collocata dopo "Tra due bandiere", in cui il ranger ricorda struggevolmente la moglie, raccontando ai suoi pards, in un lungo flash back, la causa che l'ha condotta alla morte. Disegni superbi di Galep a parte, la storia si lascia leggere tutta d'un fiato, presentando un Tex dapprima innamorato, poi disperato e infine giustiziere. Voto 10

  4. Storia assolutamente indimenticabile. Un cardine della saga. Personaggi ben delineati e ben collocati. Da notare che Tex NON si schiera apertamente con nessuna delle due parti, ma partecipa alla guerra come guida civile, considerando il conflitto in corso come una assurda guerra tra fratelli, lontana anni luce dalle linee portanti del suo pensiero. Nonostante la traballante collocazione temporale della storia all'interno della saga texiana, successivamente spiegata da Sergio Bonelli come un errore da parte di GLB, il quale non si sarebbe più ricordato che il suo personaggio aveva già avuto a che fare con la guerra di secessione (albo: "Gli sciacalli del Kansas"), la ritengo un capolavoro bonelliano. Senz'altro la mia preferita, avendola riletta parecchie volte. Voto 10 e lode.

  5. Credo che gli originali siano "unici", le ristampe possono servire a coprire qualche buco. Non amo molto gli albi "riveduti e corretti", anche se va detto che nei primi originali alcuni errori sono proprio marchiani. Ma considerata l'epoca in cui sono stati fatti....

  6. Difficile scegliere tra praterie e montagne, ma quest'ultime mi affascinano di più, soprattutto quando sono innevate. E poi sono piene di insidie e pericoli, e quanti agguati si possono organizzare!

  7. Pur apprezzando i Texoni (spesso però i disegnatori ospiti non li trovo in linea con la classicit? di Tex), voto per l'edizione a colori. Non per i colori in se, forse un p? troppo didascalici, ma per la particolarit? del formato, per gli articoli che vi sono contenuti e per il diverso approccio che si ha con le classiche storie del nostro ranger. :cowboy:

  8. Concordo con Wasted, il cambio di atteggiamento (soprattutto nel tardo Nizziano) è purtroppo netto. Il confronto tra i vari sceneggiatori è comunque abbastanza complicato dato il diverso arco temporale in cui sono state scritte le storie. Quando Tex era "esclusivamente" di GLB, per esempio, eravamo in anni in cui un qualsiasi escamotage andava bene per dare una mano al Nostro, e chi leggeva non andava tanto per il sottile e accettava tutto di buon grado sapendo comunque che Tex era sempre padrone di sè e i torti li raddrizzava ricorrendo spesso a maniere spicce. Forse è con il Tex di Nolitta, volutamente più umano e più fallibile che comincia la trasformazione (invero molto lenta) del nostro eroe, che negli ultimi anni (albi post 400) diventa sempre più netta "grazie" a Nizzi e Boselli e a quel "politically correct" che personalmente aborrisco perchè spesso mortifica i contenuti delle storie e appiattisce le caratteristiche del personaggio. Certo il Tex degli esempi postati da Wasted è un lontano ricordo e chi, come me, segue le avventure di Aquila della notte sia sulla serie storica a colori di Repubblica che sugli albi inediti ha la netta senzazione di essere in pre senza di due Tex ben distinti: Tizzone d'inferno e satanasso il primo, un uomo quasi smarrito e stanco il secondo.

  9. Ciao "El Muerto"Il tuo ragionamento sulla modernit? di Tex ricorda molto il personaggio da cui hai mutuato il nome! Scherzi a parte, condivido il discorso sul logorio della testata, dovuto senz'altro alla difficolt? di creare storie che si distinguano per la loro originalità e singolarit?; del resto sessant'anni in edicola non sono pochi!Ha ragione Wasted però quando sostiene che il nostro ranger è profondamente cambiato, forse per il diverso modo di proporlo dei suoi sceneggiatori, forse per incontrare i gusti dei lettori moderni, forse per il politically correct, sta di fatto che il "mitico" Tex di GLB è praticamente scomparso. Come lui sono GL Bonelliano al 1000% e avendo letto e riletto le sue storie, non posso non fare a meno di notare che di quel personaggio è rimasto ben poco. Ciò nonostante continuo a comprare e leggere Tex, così come acquisto e rileggo il Tex a colori di Repubblica e, colori a parte, tra quest'ultimo e quello inedito non c'è paragone!Resto comunque ottimista per il futuro. Mi pare infatti che ultimamente qualcosa di meglio si sia visto. Confido inoltre nell'utilizzo maggiore dei pards (il Tex che agisce da solo perde almeno il 50% della sua capacità di attrazione, almeno per i lettori come il sottoscritto) e nella creazione di qualche grande avversario quali quelli ideati in passato (Mefisto, Zhenda, La Tigre nera, El Carnicero, ecc.). Del resto niente rimane uguale a se stesso nel corso del tempo!

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