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MacParland

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Messaggi pubblicato da MacParland

  1. <span style="color:red;">2 ore fa</span>, valerio dice:

    Si, è davvero una storiia splendida. Fare un gioiello di una storia così breve non è da tutti. Nizzi, all'epoca, era toccato dalla grazia, e quasi tutto quello che scriveva andava dal bello all'eccezionale prima della crisi. Qui tira fuori il meglio e assurge addirittura a vette di vera poesia. Arrivo a dire che questa apparentemente piccola operina può stare tranqillamente in mezzo alle sue opere più celebrate come Furia rossa, la tigre nera, Anderville, La congiura et similia senza averne nulla da invidiare.

    Concordo! prima del 500 ci sono ottime o grandi storie come "Congiura contro Custer" e "Gli uomini che uccisero Lincoln". 

  2. 13 ore fa, Leo dice:

    Nella mia rilettura del "centinaio d'oro", dopo aver accuratamente evitato Chinatown per non dovermi rileggere l'indigesta dabbenaggine di un rincitrullitissimo Carson, ho affrontato "Tra due bandiere". Non l'ho mai amata particolarmente, ma mi capita alle volte di cambiare idea, a una seconda rilettura (e anche alle volte di ri-cambiarla, ad una terza, segno che la percezione della bontà delle storie cambia col tempo o a seconda dei particolari momenti, senza escludere del tutto una schizofrenia percettiva soggettiva che prescinde del tutto dalle qualità della storia :D ).

     

    Ebbene, su "Tra due bandiere" la mia percezione non cambia mai. Non la considero una bella storia; spreca il soggetto della guerra civile con una sceneggiatura piatta e banale. Il problema è che la "macchina da presa" è tutta su Tex, che fa le sue solite cose, solo che invece che farle qualche anno dopo a danno del criminale di turno le fa in un altro contesto, che è però solo abbozzato, sullo sfondo, con la sola eccezione delle bellissime pagine finali. Era invece l'occasione per far vedere la guerra, come molto più di questa storia hanno fatto due altre opere texiane nettamente più valide, il capolavoro "Fuga da Anderville" e il gioiello "Missouri". In queste due storie Tex è perfettamente calato in un contesto tragico che ci è fatto vedere, conosciamo una famiglia divisa sui due fronti, un campo di prigionia, il dramma dello schiavismo, le malefatte dei "soldati", confederati o unionisti che siano. Vediamo la Guerra Civile, e all'interno di essa vediamo muoversi Tex. Qui vediamo invece Tex, ben messo a fuoco, muoversi attorno ad un contesto di guerra molto "sfocato", un mero pretesto per una sequela di azioni, invero non troppo appassionanti.

    Concordo su Tutto poi i disegni di Ticci in "Fuga da Anderville" mi sono piaciuti di più rispetto a quelli di Galep. (Parere personale non uccidetemi) 

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