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Info su MacParland

- Compleanno Giugno 19
Informazioni sul profilo
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Sesso
Maschile
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Interessi
Tex e l'ignoranza made in Italy
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Nome reale
Mattia
Io e Tex
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N° 1° Tex che ho letto
700
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Pard preferito
Kit Carson
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Personaggio favorito
Zeke Colter e La Tigre Nera
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Soggetto: Ruju Pasquale Sceneggiatura: Ruju Pasquale Disegni: Biglia Stefano Copertina: Biglia Stefano A Cloverdale, nel New Mexico, le proverbiali avventure raccontate da Ben O’Leary sulle sue imprese contro i selvaggi Comanche e a fianco di Tex Willer sono note a tutti i suoi amici… Ma la crudele banda dei fratelli Puentes si presenta in città per rapinare la banca e la dura realtà va drammaticamente a sbattere contro la sconfinata fantasia di Ben il bugiardo!
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[220/223] Sasquatch
MacParland ha risposto nella discussione di due pubblicata in Le Storie dal 201 al 300
Basta leggere Sasquatch di questo mese. -
Consiglio - Le grandi storie bonelli (Tex)
MacParland ha risposto nella discussione di Fulmini pubblicata in Cerco qualcosa di particolare
Però non è un metodo un po' strano per valutare storie? Cioè, al massimo è una storia che "gratifica" maggiormente gli autori, ma è come dire che l'ultima del Maestro è meglio del passato di Carson perchè la prima ha richiesto maggiore documentazione, è più lunga... Quando il pregio di quella storia non sta tanto nella complessità (è molto semplice) o nella originalità (Stella del polo), ma per la forza dei personaggi e il dell'inesorabile scorrere del tempo che si percepisce per tutta la storia. -
Consiglio - Le grandi storie bonelli (Tex)
MacParland ha risposto nella discussione di Fulmini pubblicata in Cerco qualcosa di particolare
Perchè è molto recente (e quindi già non capisco la ristampa, ok che la collana ristampa i classici "moderni" ma qua parliamo di storie della fascia precedente), come "Luna insaguinata", ma non è, a mio avviso, dello stesso livello. Sul perchè, non c'è un perchè, "I Sabotatori" non è una storia brutta ma ce ne sono di migliori che ti rimangono impresse meglio. Nello stesso periodo in cui la lessi, presi la ristampa dei "Giustizieri di Vegas" (fine scuola 2021) e quella è una storia grandiosa! Però è troppo corta e già ristampata. Allora la storia con Maestro, quella si che è grandiosa, poi sono gusti personali visto che il nuovo forumista ha chiesto cosa ne pensassimo noi. E poi, in generale, sono amareggiato perchè c'è poco Zagor in questa collana, poco Burattini "vecchia annata" che io apprezzo molto. Anche se ho già i volumi, le ristampe, se ben fatte, le compro tutte. Comunque sono curioso anche io di capire cosa non mi andò a genio, entro qualche giorno me la rileggo la storia con Leomacs. -
Consiglio - Le grandi storie bonelli (Tex)
MacParland ha risposto nella discussione di Fulmini pubblicata in Cerco qualcosa di particolare
Tutte tranne "Mondego il killer" che non ho ancora capito perchè si trova nella collana. -
Toto-Nome personaggio misterioso storia "Rick Master, detective"
MacParland ha risposto nella discussione di Doudou pubblicata in Sondaggi Texiani
Sinceramente non capisco, ok, concordiamo sicuramente che i ritorni a prescindere sono inutili e brutti, ma per il resto no. Adesso... non voglio fare l'aziendalista o mettermi dalla parte degli autori, ma è chiaro che andando in avanti bisogna trovare nuovi espedienti da tutti i punti di vista, per il semplice motivo che quando scriveva Bonelli e quando hanno iniziato tutti gli altri (Nizzi, Boselli...) le idee erano più fresche, perchè c'erano meno storie e quindi meno filoni narrativi sfruttati e gli autori avevano meno pagine sul groppone. Basta prendere lo stesso Bonelli che all'inizio (non proprio all'inizio perchè Tex si è evoluto nei primi anni) aveva tot idee e poi è finito per riciclare trame per arrivare alle aberranti storie uscite già dopo il 200/250 numero. Idem per Nizzi. Non si può continuare all'infinito a riproporre le solite trame, perchè su Tex non ci sono tutti questi scenari possibili ed è un bene che ci siano personaggi ricorrenti, team up con personaggi che c'entrano tipo Zagor o le creature Glbonelliane (e non fatti a tavolino come detto sopra). E mi sembra che tutte le operazioni fatte da Boselli siano riuscite perchè avevano un senso e non progettate a tavolino perchè bisogna farle. Giusto il 75ennale è molto brutto, ma è l'eccezione e non la regola. E poi tutti i fumetti, anche i più "bloccati", si evolvono, addirittura One Piece che va avanti da quasi 30 anni con lo stesso autore si è evoluto, prima trovavamo tante saghe (molto belle, tra l'altro) scollegate tra loro in cui c'erano solo delle informazioni buttate in modo casuale (del tipo: "Ehi, Rufy, tu hai la D nel nome, come Roger, chissà che significa...") mentre adesso è, un po' come Tex, una serie più "stringente" dove ci sono tanti riferimenti al passato, personaggi che tornano, nuove spiegazioni... Che poi Tex non è così proibitivo da leggere, se prendi la storia di Manfredi non c'entra un tubo con niente, la prossima di Ruju pure, solo che ogni tanto ci sono personaggi che tornano, più di prima sicuramente. -
Toto-Nome personaggio misterioso storia "Rick Master, detective"
MacParland ha risposto nella discussione di Doudou pubblicata in Sondaggi Texiani
Vedi ad andare a memoria... Ho scambiato gli epiloghi e il nome della donna manco me lo ricordavo! Bastava controllare con cura il volume! -
Toto-Nome personaggio misterioso storia "Rick Master, detective"
MacParland ha risposto nella discussione di Doudou pubblicata in Sondaggi Texiani
Per chi dice la figlia di Satania, vi ricordo che è morta pugnalata davanti a Tex in una sequenza in cui quest'ultimo prima le parla e poi conferma che il suo cuore è stato spaccato a metà. -
[354/357] La Congiura
MacParland ha risposto nella discussione di ymalpas pubblicata in Le Storie dal 301 al 400
Vista ormai l'incompatibilità di visione su Tex (ci sta, eh), andiamo alle altre cose. Semplicemente in quel tipo di storie hanno più peso altri personaggi rispetto al protagonista, ma forse con Lecter era meno chiaro, gli esempi che ho fatto dopo sono molto più chiari. E chi parla di origini? Io rispondevo a Joe, il quale afferma che in Nick Raider hanno più peso i casi e i comprimari (sia autoconclusivi che ricorrenti) che il protagonista. E io gli ho riportato altri casi in cui vige lo stesso principio. In Conan sono quasi solo casi e la trama è ferma, in Golgo 13 si pone l'attenzione SUI CASI, su come farà Golgo ad uccidere quello, a spaccare il diamante e così via... Il centro non è il protagonista, tutto qui. (E per spiegarmi ho preso proprio due fumetti con una serialità paragonabile come numeri, ma con molti anni in più di attività, a Nick) -
[354/357] La Congiura
MacParland ha risposto nella discussione di ymalpas pubblicata in Le Storie dal 301 al 400
C'è una incomprensione generale nel dialogo tra me e @Diableroperchè io ho usato più volte la parola comprimario, sia cattivi che spalle sporadiche. Mentre lui è partito solo sui nemici. Oltre a questo, per quanto riguarda le storie di Bonelli le ho lette tutte o su Classic Tex nei primi anni o in seguito sulla Tutto, ma una sola volta, quindi se per i personaggi a cui ho risposto ho tutta la storia in mente per gli altri no (tranne per Solano che sta sempre nella stessa storia, ma non le ho mai dato troppo peso). Mentre per il filone magico, mica le storie sono brutte da Nizzi, che Tex contro Yama è bella? Rispondendo a Joe, invece, è proprio lo stile di tutti i gialli/polizieschi. Nel silenzio degli innocenti il personaggio più affascinante è Lecter. In Uno studio in rosso dopo la rivelazione parte praticamente un altro romanzo con le vicissitudini dell'assassino. Detective Conan ha 100 casi autoconclusivi e poi 6 capitoli sulla storia del protagonista. E' più un thriller che un giallo, ma il grande Golgo 13 non rivela mai niente del suo passato e ci si concentra sui casi, molti dei quali parecchio elucubrati. -
[354/357] La Congiura
MacParland ha risposto nella discussione di ymalpas pubblicata in Le Storie dal 301 al 400
Ma chi ha detto che voglio Tex sconfitto? Boh. Tex DEVE avere comprimari spessore, mica deve perdere. Prendiamo che ne so... Charvez di Luna Insanguinata. E' più forte di Tex? No. E' interessante come personaggio si. Il Tenente Parkman è più forte di Tex? No. (che poi io parlo di comprimari in generali, non solo di nemici) E' interessante come personaggio? Si. Se poi vi basta leggere un Tex che se la vede con personaggi tagliati per quelle storie, che si limitano ad incarnare gli stereotipi dei personaggi realmente esistiti nel West, ok. Ma, personalmente, mi sembra una visione sul mondo letterario veramente poco ambiziosa, in cui è più importante avere un personaggio 100% azzeccato (vorrei vedere, è scritto dal creatore) che grandi storie in cui c'è Tex (e con tutti i limiti che ne derivano, cioè Nizzi lo potrebbe far piccioneggiare, Boselli renderlo troppo serio senza ironia...). E poi la frase che solo le mezze tacche hanno nemici di spessore? Ma davvero? Non ha senso, perdonami, allora i grandi protagonisti sono tali per quale motivo? Perchè l'ha scritto l'autore in una didascalia? Il Gambadilegno feroce di Gott e Scarpa rende Topolino un omuncolo o lo fa giganteggiare? lo spietato (o meglio, l'implacabile) Jack Thunder rendere Tex un piccione o un mastino? -
[354/357] La Congiura
MacParland ha risposto nella discussione di ymalpas pubblicata in Le Storie dal 301 al 400
Io lo vedo come un limite perchè Tex senza comprimari di spessore non è interessante dopo che hai letto diverse storie. Certo, può piacere ed è legittimo, a me no. Il fatto che gli NPC abbiano un ruolo è indubbio, ma non sono così positivi all'interno di una storia a fumetti per il semplice motivo che questi personaggi-ruolo di cui parliamo nelle storie di Bonelli rivestono ruoli importanti (in molte sono o il nemico o vicino a quest'ultimo) mentre nel caso dei giochi è gente messa per aumentare il numero di una cittadina ad esempio (in tutti i giochi stile Dragon Quest o Pokemon ti danno oggetti o mosse da insegnare). Per quanto riguarda i personaggi ho risposto sopra. Ma in generale gli NPC non è che abbiano tutta questa buona reputazione, su Tiktok girano meme ed in generale quando a scuola vediamo compagni "inutli" li prendiamo in giro (sempre con garbo, eh). -
[354/357] La Congiura
MacParland ha risposto nella discussione di ymalpas pubblicata in Le Storie dal 301 al 400
Potrà farti ridere o non piacerti ma è così. El Muerto è il cattivo forse più riconoscibile tra tutti e il più famoso dei primi 200. Alcuni li tralascio perchè non li ricordo, te li do come buoni (tanto sono sempre pochi). Mefisto, Yama e Lily Dickart li ho eliminati di proposito per il semplice fatto che fanno parte di un filone di storie che è veramente divisivo, ogni volta che esce una loro storia (a prescindere dalla bontà) si alza un polverone mai visto. I Dalton e Apache Kid vanno esclusi perchè personaggi storici, Bonelli non si è inventato nulla (vabbè certe volte inventava visto che la storia non è mai stata rispettata troppo) è come leggere "Il colonnello Mano Cattiva" e fare i complimenti a Boselli per aver creato una figura affascinante come MacKenzie. Ruby Scott, boh, non vale niente, ce lo ricordiamo per la fondina e basta. Ed è quello che ho sempre detto di molti personaggi bonelliani, ci ricordiamo il ruolo ma della loro caratterizzazione nulla (mentre Nick Castle, per dirne uno recente, è un personaggio che cambia). Volevo concentrarmi su Fraser e Marcus Parker che sono i principali antagonisti delle due storie che preferisco. Fraser è semplicemente un rinnegato con una banda al suo seguito (numerosa ma non valorosa, quando arrivano i rinforzi spariscono come me a scuola quando ci sono le verifiche) che bara alle carte. Non c'è introspezione, non solo sua, ma di tutti i personaggi intorno. Il finale è il colpo di genio di quella storia, però quando appaiono i volti delle persone uccise sono tutti anonimi, fantocci, di quella cittadina non si sa niente, l'unica interazione vera in tutta la storia è Tex che dialoga brevemente col barista che gli dà la soffiata su Fraser. Stop. Un esempio perfetto e opposto è Helltown con Jack Thunder. Marcus Parker è l'avversario della storia che preferisco: per l'intrigo, per vedere ampie scene con gli altri pards, Tex in cella... Ma il personaggio di Marcus Parker è anonimo. Conta la storia e gli avvenimenti, lui lo vediamo (e scopriamo il suo nome) a fine storia (che le prende di brutto), per 450 pagine vediamo una lampada che parla e che viene informata di ciò che succede. -
[354/357] La Congiura
MacParland ha risposto nella discussione di ymalpas pubblicata in Le Storie dal 301 al 400
Dopo che l'ho buttata sul ridere la possiamo spiegare. Quello che rimane impresso leggendo Bonelli è la forza volitiva di Tex e compagni, assieme all'ironia che li accompagna e alla loro forza paragonabile a quella di un tornado che non lascia niente dopo il passaggio. Ma questa è l'unica cosa che rimane. Davvero. Lo ammette implicitamente anche Joe7, tolto il giudizio su Tex e Carson su cui non concordo, di questa storia ti ricordi soprattutto di comprimari quali Bixler e Barbanera. I personaggi (e in generale la scrittura) di Bonelli sono freddi, vuoti, l'abbiamo studiato tutti alle medie in antologia: Sono tipi, personaggi che non mutano durante la storia, che non brillano per carisma e sono lì più per il loro ruolo (il borioso signorotto locale, il rinnegato, il capo in cerca di gloria) all'interno di storie solide ma prive di guizzi narrativi, storie che molto spesso sono uguali ad altre precedenti. In generale questo fatto dell'assenza di comprimari o nemici è confermata dal fatto che il nemico più famoso dei primi 200 numeri (periodo d'oro di Bonelli, così come quando parlo di Nizzi mi fermo a prima di Mefisto) è... (immaginatevi un rullo di tamburi) El Muerto! Creato da Nolitta. Andate da qualsiasi fan texiano e fategli vedere solo la brutta faccia butterata del pistolero e subito lo riconoscerà. Non ci sarebbe niente di male, se non fosse che la lettura (soprattutto a posteriori, tipo rileggere tutti gli albi oggi) delle sue storie diventa ripetitiva: Tex può fare dei piccoli errori che lo allontanano dai cattivi, poi li trova, li pesta malamente se non peggio (queste sono comunque scene molto divertenti) e a fine storia ne esce con una vittoria straripante. Mi posso divertire alla prima, alla seconda, alla terza, ma alla quarta lettura mi sono stufato, perchè per come è strutturato il personaggio di Tex ci devono essere dei personaggi che reggano il suo peso e calati anche in sceneggiature articolate, perchè Tex è infallibile e a fine storia vincerà (si, può fare piccoli errori ed in alcune storie, più riuscite ed altre meno perde, ma se su 700 storie ne esce vittorioso in 690, una percentuale del 99%, voi che direste? Un tennista che ha vinto il 99% delle sue partite come sarebbe definito?), se non c'è nessun elemento a condire queste trame io mi stufo e lo scrittore è ripetitivo. Poi in questi ultimi anni ampliando le mie letture ho trovato un sacco di cose davvero interessanti (dello stesso periodo) rispetto ai Tex di Bonelli, l'ultimo esempio è Mort Cinder (commentato qualche mese fa) di Oesterheld, pensate a tutti i personaggi apparsi nelle storie, alla fine Mort è solo uno spettatore delle storie di questi altri uomini. O ancora le opere Disney di Scarpa, Barks o Gottfredson, il Corto di Pratt (fino alle 20 brevi), ma anche la stessa Storia del West di D'Antonio. -
[354/357] La Congiura
MacParland ha risposto nella discussione di ymalpas pubblicata in Le Storie dal 301 al 400
La storia di Nizzi nettamente superiore, diciamo che tutti i personaggi scritti da Bonelli che non fossero i 4 protagonisti hanno la stessa empatia e forza caratteriale di una sedia (quelle Sammontana bianche).