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SaWi

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Messaggi pubblicato da SaWi

  1. Un'ottima prova su Ruju, nonostante alcuni errori di sceneggiatura evidenziati dagli altri utenti che nel mio caso non hanno pregiudicato il giudizio. Amo particolarmente le ambientazioni del nord e questo per me è un quid in più. L'antagonista di Tex si dimostra bello tosto, gli altri personaggi di contorno sono ben caratterizzati e l'intrigo sull'assissino è gestito molto bene.

    I disegni di Font mi riportano al Maxi "Nei territori del nord ovest": sono favolosi nelle rappresentare i paesaggi e le atmosfere del Montana, Wolfman incute timore e anche il sui fidato indiano War Cry è "bello" brutto. Qualche remora mi rimane sempre nella rappresentazione dei pard, Tex in particolare non viene centrato ancora in pieno.

    Soggetto 8

    Sceneggiatura 7

    Disegni 9

     

  2. Un color Tex non memorabile con un'ambientazione che poco gradisco. La storia mi ha ricordato per alcuni versi quella di "una città corrotta" e dopo un inizio interessante la trama mi è risultata abbastanza noiosa con un finale  prevedibile e fin troppo buonista.

    Capitolo disegni. Come ho spiegato in altre occasioni preferisco i disegni in b/n a meno di una colorazione eccellente, cosa che non avviene in questo color dove troviamo dei colori troppo piatti e poco sfumati che penalizzano i disegni di Civitelli di cui invece tutti ne conosciamo le qualità. 

  3. Gran bel recupero al mercatino, questo Color per me è un piccolo gioiello. Da un soggetto a dir la verità non molto originale l'ottimo Boselli riesce a creare una sceneggiatura che ti fa rimanere incollato alle pagine sino alla fine  Lo sciamano bianco è caratterizzato molto bene, il suo passato è crudele e crudele sarà lui nel corso della vita.

    Capitolo disegni, Ticci non si discute, ma secondo me il colore (soprattutto questo colore direi abbastanza scialbo e piatto) non esalta il suo tratto, anzi lo danneggia.

    • +1 1
  4. Per il mio compleanno mi sono regalato il cartonato relativo a questa lunga storia. Devo dire che sono rimasto molto soddisfatto dell'acquisto sia per quanto riguarda il comparto grafico (alla fine preferisco il b/n ai colori) che per quanto concerne la sceneggiatura. 

    Ho trovato eccellente soprattutto la prima parte del racconto dove si narrano le storie del giovane Tex e del come è diventato un fuorilegge ricercato in tutto il sud ovest, per quelli come me che non hanno mail letto "il passato di Tex" di GLB penso che questa prima parte del cartonato possa considerarsi come un numero 0, un inizio per i lettori si giovane data. La seconda parte ambientata nel "presente" e che narra la sete di vendetta di Tex verso l'unico membro rimasto vivo della banda che uccise io fratello Sam rimane comunque su un ottimo livello, anche se ho maggiormente apprezzato la prima parte. Nella seconda mi ha colpito particolarmente come Boselli cerchi di raccontarci fra le altre cose della nascita dei Rangers fra i quali, nel preambolo della storia, incontriamo Arkansas Joe e un certo...Kit Carson.

    Disegni magistrali di Brindisi, mi piace molto io suo Tex e il suo tratto pulito ma con sensazione di sporco.

    In conclusione albo consigliatissimo sia per i nuovi lettori che per quelli si vecchia data.

    • +1 2
  5. <span style="color:red">23 ore fa</span>, paco ordonez dice:

    Torno davvero con piacere a farmi vivo sul forum per commentare questo Texone: e il piacere è dovuto, più che a una storia francamente tutt’altro che memorabile, ai bei disegni di un disegnatore che apprezzo moltissimo dai tempi di Dylan Dog. Ero curioso di vedere se Freghieri, che su Dylan Dog si è spesso distinto per le atmosfere oniriche e sospese, sarebbe riuscito a rendere il West realistico di Tex, e secondo me ci è riuscito alla grande.
    Vedere Freghieri su Tex è stato davvero piacevole: il suo tratto elegante e raffinato, pulito, ma anche dinamico quando la narrazione lo richiede, si è sposato perfettamente con le atmosfere di Tex, tanto che sono davvero contento che i prossimi anni li passerà a disegnare il Nostro. Belle le ambientazioni, bellissime le scene sotto la pioggia (gli scrosci d’acqua si “sentivano” davvero), e veramente ben riusciti i suoi Tex e Carson. Tex, in particolare, è reso come un eroe “giovane e bello” lontano dalle versioni invecchiate che altri disegnatori (ad esempio un Filippucci) offrono: per lo stile chiaro e pulito, per il Tex “giovane e bello”, Freghieri mi sembra – al netto delle ovvie ed enormi differenze stilistiche – un ottimo erede di Letteri.
    Certo, rispetto al Freghieri più giovane degli anni Novanta e Duemila, quello visto sul Texone è un disegnatore che in alcuni punti “schizza” maggiormente: ma questo, in un fumetto western, non è necessariamente un male.

     

    Vengo alla storia, o meglio alla storiella. Certo, Manfredi qui ha evitato i personaggi caricati e gli intrecci grotteschi che, per qualche suo motivo, aveva deciso di farci sorbire in diverse su storie recenti, però boh, i personaggi sono davvero insignificanti e sciapi – forse l’unico personaggio che ha una buona evoluzione è il “doc”-, i nemici sono delle mezze tacche e l’uccisione del mezzosangue da parte del cacciatore di taglie sembra buttata lì a caso.
    Questa storia si salva solo per una buona gestione di Tex e Carson, per il resto – tocca ripetermi – è una storiella insignificante.

    Non posso che essere d'accordo con @paco ordonez nella disamina di questo Texone che ricorda a grandi linee quello del 2021. A dei disegni eccellenti fà da contraltare una storia da "compitino", si lascia leggere ma non ha nessun cambio di marcia, il mio interesse verso l'evolversi della storia è sempre stato basso. Nessun personaggio mi ha lasciato un ricordo vivido, le cose positive sono nel fatto che Tex è Carson sono gestiti bene, non ci sono buchi narrativi o forzature come quella del cannone di "old South".

    In generale bisogna dire che a livello grafico i Texoni negli ultimi anni è sempre stato altissimo, mentre le sceneggiature altalenanti. 

  6. <span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

     

    Non ci sarà preponderanza di storie fantastiche solo perché abbiamo dedicato una lunga saga a Mefisto!!!  Perdonami, ma che ragionamenti mi fai?  E la Tigre nera non è certo fantastica. A meno che tu non decida che siano fantastcihe le puntate nizziane che l'hanno preceduta o storie come La Figlia di Satania.  Tex non è mai stato solo western, ma non diventerà fantascienza!

    Ammetto di avere pochi ricordi riguardo la Tigre Nera, il mio era un discorso personale dovendo razionalizzare le mie finanze sono obbligato a fare delle scelte e queste mie scelte ricadono in base al soggetto e all'autore della sceneggiatura (ho un debole per un certo Boselli...). Non mi metto certo a discutere la storia di Tex, so benissimo che non è solo western ed è giusto che rimanga cosí. 

  7. Anche io lascerò l'albo in edicola, cosí come ho cambiato idea per la seconda parte di Mefisto in quanto ho deciso di acquistare la ristampa in 4 parti di "Nueces Valley" che non sono mai riuscito a recuperare.

    Purtroppo devo centellinare le mie finanze, sono così costretto a fare delle scelte. Mi è sempre piaciuto il Tex in versione western puro o comunque verosimile alla realtà storica quindi, visto il proliferarsi di uscite, in futuro acquisterò in edicola questo tipo di storie cercando poi di recuperare in qualche modo alcune di quelle saltate. Dal topic delle anteprime ho notato che sulla serie classica avremo spesso delle uscite "fantasy/fantascienza" (Monte Rainer, Tigre Nera, la storia di Burattini...) mentre la nuova serie "Tex Willer " sarà piena di puro western con aderenza storica, oltretutto con la presenza sempre più costante di Carson. Sarà con ogni probabilità la serie a cui darò la precedenza.

  8. Mi trovo praticamente in linea con le principali considerazioni espresse sin qui dagli altri utenti e non mi dilungo quindi sui molti pro ed alcuni contro di questa storia. 

    Mi limito solo a domandarmi se Mefisto posso essere ancora contestualizzato e attualizzato in Tex con le percezioni di oggi, l'horror di oggi necessita o di molta violenza o di sfaccettature psicologiche di rilievo. Probabilmente se questa storia fosse uscita negli anni '70 si sarebbe gridato al capolavoro almeno in egual modo de "la gola della morte" o' "il figlio di mefisto" letta nel 2022 è una storia molto godibile con dei disegni stupendi ma se analizzata in profondità possono emergere alcune piccole pecche. 

    Il mio giudizio rimane comunque decisamente positivo e mi appresto a gustarmi il secondo tempo con Civitelli alle matite. 

  9. Secondo me dipende più dalla percezione di ogni singolo lettore e non dai temi trattati. Non credo che chiunque scriva una scena di una persona divorata dai topi scriva un capolavoro solo perché scene simili sono state trattate da maestri della narrativa. Sta di fatto che a me quella scena è piaciuta e molto, meno invece quella dei 4 braccialetti alzati in protezione delle magie. Mi è parso anche strano per esempio che Tex e Carson non si siano accorti di Kit e Tiger siano saltati sugli alberi per attendere l'arrivo degli inseguitori, non è da loro. Comunque lungi da me criticare GL Bonelli ma posso dire che la combinazione temi trattati - sceneggiatura non mi ha colpito più di tanto, forse dovuto anche al fatto che le mie aspettative fossero molto alte. Sicuramente sbaglierò ma questa è stata la mia percezione.

    Oggi ho acquistato il nuovo albo in edicola, fiducioso che la storia possa conquistarmi come fu con "Pinkertonady" anche se preferisco in linea di massima storie con ambientazioni diverse.

  10. Non me ne vogliate ma il mio giudizio su questa storia si avvicina molto alle idee di Leo e Barbanera. 

    Non ho mai amato la materia della magia nera e mi sono approcciato a questa storia per la prima solo adesso, all'alba dei 40 anni, in previsione delle uscite previste a breve. 

    La storia è sicuramente valida, anche se ho preferito quella della "Gola della morte", ma non mi ha appassionato più di tanto, trovando alcune scelte un po' forzate. Non voglio addentrarmi nei particolari della storia ma voglio soffermarmi sulla sensazioni personali che forse sono state tradite  da uno stile di scrittura non nelle mie corde, sicuramente per colpa mia e non di GL Bonelli. Mi ritrovo molto invece nello stile di Boselli che riesce a toccare maggiormente le mie corde, sono quindi curioso di leggere i prossimi albi su Mefisto e scoprire la mia reazione. 

    • Confuso (0) 1
  11. Gran bel recupero quello di "Furia Rossa". La storia di Nizzi è a mio parere un caposaldo fra tutte le storie di Tex in quanto ci presenta il passato di uno dei suoi più fedeli pards, ovvero Tiger Jack. 

    Il solito bivacco notturno dei 4 pard permette a Tex di raccontare a Carson e al figlio Kit come abbia conosciuto Tiger e come da quest'incontro sia nata un'amicizia fraterna che ancora adesso li lega. Veniamo a conoscenza in questo racconto di un giovane Tiger Jack e caratterialmente diverso da come lo conosciamo oggi. Anche per lui, come per Tex, il sentimento della vendetta ha fatto parte del suo percorso. Il racconto scorre via velocemente e anche sanguinosamente, Tiger Jack è spietato nel perseguire la sua vendetta, accecato dall'odio verso coloro che hanno portato via una persona a lui molto cara, persino Tex fa fatica a calmare la sua ira. Bellissime le ultime pagine dove fa una breve apparizione anche Lilith. 

    Ottimi ovviamente i disegni del maestro Ticci, anche se personalmente preferisco il suo tratto antecedente a questo, più pulito. 

    Voto globale 9,5

  12. Ho scoperto da poco questo vostro bellissimo progetto del Magazine, ho appena finito di leggere il numero 20 e spinto dalla curiosità volevo iniziare il recupero dei volumi precedenti. 

    Purtroppo non riesco a scaricare il primo numero e vole o quindi domandare se fosse ancora possibile in qualche modo o se mi devo "accontentere" di quelli ancora scaricabili? 

    Grazie 

  13. Commento a caldo...grandissima storia con bellissimi disegni. Non è sicuramente una lettura rilassante, ho avuto le stesse emozioni guardando la serie TV "the Terror". Era da un po di tempo che sulla regolare il livello non saliva così tanto. 

    La storia segue le vicende storiche sino a metà del terzo albo, poi Boselli cambia registro aggiungendoci delle licenze poetiche, una specie di "what if...". Finale diverso dal solito, direi cinematografico.

    Ottimi i disegni di Bruzzo, che non conoscevo, li trovo classici e moderni allo stesso tempo. 

    Infine le copertine di Villa, eccetto la seconda mi rimarranno in mente per molti tempo, la prima per l'omaggio a Galep, la terza molto evocativa e l'ultima per la colorazione più unica che rara. 

  14. 12 minuti fa, MacParland dice:

    Non sono Boselli, ma ti linko la discussione creata da me su Mefisto e Yama. 

    Ho postato un'immagine per ogni apparizione di uno dei due Dickart. Ci sono tutte le storie con il personaggio. La più bella? "Il figlio di Mefisto". La peggiore l'ultima di Bonelli e quella di Nizzi, che però ha i disegni di Villa ed un primo albo fantastico. 

    Ti ringrazio. Ho seguito con attenzione questo topic che elenca tutte le storie di Mefisto e Yama con relative critiche. 

    Dato che non riesco e non voglio recuperarle tutte speravo in un consiglio su uno o due storie da leggere per comprendere meglio le prossime.

    Andando un po' off topic non sono così sicuro che questo "filone" mi possa appassionare come altri 

    Chiedo scusa se ho postato nella sezione sbagliata. 

  15. Buongiorno, vorrei un consiglio riguardo le prossime storie su Mefisto.

    Premetto che di Mefisto ho letto solo la prima apparizione risalente alla storia con Montales "Gli eroi del Messico" e che sono in procinto di leggere il cartonato di Tex Willer "Pinkerton Lady".

    Volevo quindi chiederle quali storie consiglia di recuperare per prepararsi al meglio alle nuove che saranno pubblicate.

    Grazie 

  16. Mi sono approcciato a questa lettura con grande entusiasmo dato che mi piacciono molto le storie ambientate nel grande Nord e che questa cavalcata nolittiana viene annoverata tra i grandi capolavori del secondo centinaio.

    Devo dire la verità,  sono rimasto abbastanza deluso. A parte "Golden Pass" questa è la prima storia di Nolitta che leggo su Tex e devo dire che sono rimasto spiazzato. Ho letto alcune delle storie di GLB e qualcuna in più di Nizzi ma essendo un lettore "giovane" di Tex il mio punto di riferimento sono i testi di Boselli. Ne i "Ribelli del Canada" ho fatto fatica a riconoscere l'anima caratteriale di Tex (fallimenti a parte), mi piace quando si viene dato più spazio alle altre figure della storia, ma in questa il nostro eroe è quasi ininfluente alle dinamiche di essa. Non ho apprezzato nemmeno come vengono tratteggiate le figure di Jim e di Donovan ed inoltre, vista la lunghezza della storia, avrei inserito almeno un altro pard e a dirla tutta non sono riuscito a respirare nemmeno appieno le atmosfere del grande nord. Di contro ho apprezzato i personaggi di Big Bear e Soubrette e anche la storia in sé è buona ma non si confà, IMHO, ai canoni di Tex.

    Più che buoni i disegni di Fusco,  anche se non mi fanno gridare al capolavoro svolgono egregiamente la loro funzione.

  17. <span style="color:red">2 ore fa</span>, MacParland dice:

    Assai. Zagor nasce tra il 1804 ed il 1805, le sue avventure si svolgono negli anni '30. Armi permettendo. Non c'è una data precisa per la seconda odissea americana, io sbagliando dissi 1845, perchè "L'Esploratore Scomparso" un alcolizzato citava la "Terror". Ma sbagliavo. 

    Cronologia Approssimativa 

    - 1834 inizia la seconda odissea americana. Zagor e Cico incontrano Adam Crane e Lupo Grigio in "Comancheros".

    - 1836 Dopo l'indipendenza del Texas, Austin massacra gli indiani nel suo avamposto. Zagor e Cico dopo aver dato la caccia a Kelso, per una serie di motivi incontrano Lupo Grigio ed Adam Crane. 

    - 1840 I tre fratelli di sangue cavalcano assieme per l'ultima volta. I tre, sono ancora giovani. Ma l'anno si può spostare, sia più in avanti che più indietro. In base alle scelte di Boselli. 

    Tutte le storie sono in continuity tra loro. Non troveremo un What If o roba del genere. Per dire, il primo speciale si colloca in mezzo a "Paradise Valley" e "I lupi della frontiera". Inoltre, Boselli ha annunciato una seconda parte. 

    Prima che Boselli diventasse il curatore non esistevano cronologie. Lo stesso autore, non aveva una cronologia ben definita (vedi "Gli Invincibili"), che col tempo è cambiata. I vari fan texiani hanno scritto diverse cronologie, ma hanno colmato diverse lacune con la fantasia, perchè "Nueces Valley" ed altre storie con date ufficiali non esistevano. Si pensava che il  Tex de "Il Totem Misterioso" avesse 27 anni, perchè dice di bazzicare nel campo del padre di Tesah da 10 anni. Oltre ai lineamenti di Galep, che non si avvicinano a quelli di un ventenne. Per comodità hanno deciso che il Tex delle prime storie, ha 20 anni. E conosce Tesah da quattro anni ("Nueces Valley" pagina 210 e "Tex 700" il Flashback) circa. Quindi, quelle date non sono attendibili. 

    Grazie per la risposta. Quindi se ho capito bene Zagor e Adam si incontrano dopo quasi vent'anni...

  18. Finita la lettura!

    Non mi soffermo più sulle sbavature di stampa che mi hanno disturbato.

    Veniamo alla copertina: mi ha abbastanza deluso, vista l'importanza dell'evento e la bravura di Dotti si poteva fare molto meglio invece di portare a casa il compitino.

    La storia invece la reputo ottima così come la gestione del team up dove si descrivono principalmente le parti in comune e quelle che differenziano caratterialmente Tex e Zagor, che fanno si amicizia ma non fino in fondo. La storia procede bene come concatenamento con le due storie zagoriane uscite recentemente in ristampa e che io ho letto. Ecco forse chi non ha letto le due storie precedenti forse potrebbe apprezzare meno questo racconto che non considero un capolavoro ma comunque ottimo. Come al solito il menu di Boselli è molto variegato e ci si deve soffermare sempre un pochino per fare mente locale su tutti i personaggi ma una volta capita la quadra le pagine, seppur verbose, filano via bene. Apprezzo sempre molto l'aderenza alla storia in questo tipo di storie. Finale decisamente aperto.

    Capitolo disegni, Piccinelli mi era già piaciuto parecchio nei "tre fratelli Bill" qui addirittura si migliora nel tratteggiare i volti e le fisionomie con una matita forse meno pesante, mentre splendidi i paesaggi del Texas e dei monti Wichita.

    Riassumendo 

    Copertina 6--

    Soggetto e sceneggiatura 8

    Disegni 9

  19. Da me le sbavature sono praticamente in tutto l'albo (gravi e non) dopo metà albo sembrano svanire per poi riprendere nel finale...

    Esempio Pagina 7 ultima striscia primo balloon "lunghi e neri come .... di corvo". Ho impiegato 1 minuto per riuscire a capire che c'è scritto "un'ala" e riguardando bene pare vi sia scritto "una'la"...

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