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TWF - Tex Willer Forum

SaWi

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Messaggi pubblicato da SaWi

  1. Ma che storia hanno confezionato Nizzi e Civitelli? Favorevolmente colpito dalla coralità della storia e ancor di più dalla leadership che ha assunto Carson durante tutta la storia: quando rimprovera Tex per l'irruenza iniziale a Fort Defianche, quando assume la saggia leadership dopo la sua presunta morte ed infine quando ragguaglia il ritrovato pard delle scoperte riguardo il vero motivo della rivolta di alcuni Navajo e delle persone che ne hanno tirato le fila. Ho sempre rimproverato Nizzi di un suo banale e da macchietta di Carson, ecco in questa storia vedo un Carson che vorrei vedere spesso. 

    Racconto in tre albi che non annoia mai, il soggetto non è originale ma raccontato in maniera si classica ma fluida. Mi piacciono molto le storie che trattano dinamiche interne degli indiani e qui vengono raccontate molto bene. Interessante la figura femminile di Allison probabilmente invaghita di Tex.

    Civitelli sempre superbo nel suo tratto pulito e dettagliato, è un piacere per gli occhi ammirare le sue tavole e la perfezione dei volti. Il suo Tex è sicuramente fra i miei preferiti.

     

    Voto globale 9 pieno

    • +1 1
  2. Pur rimanendo su livelli buoni, questa volta Boselli non raggiunge il mio pieno gradimento. Un Tex in solitaria, molto Clint Eastwood in 'Lo straniero senza nome'.

    Tex insegue le tracce di colui che ha ucciso un suo amico Navajo e la rispettiva sorella. Questa pista lo porta nello Utah dove si imbatte in una guerra fra ranch per accaparrarsi i terreni migliori. Uno di questi terreni è della vedova di Rose, Tex decide di proteggerla e si trova così invischiato in queste faida fra proprietari terrieri.

    Nella sceneggiatura manca a mio avviso la solita ottima caratterizzazione degli altri personaggi della storia, non c è un Ray Clemlons o uno Shane . Dopo un'ottima prima parte il racconto si perde un po' quando entra nel vivo.

    SPOILER

     

     

     

     

     

    Come detto nessun protagonista mi ha colpito più di tanto. Sam Brackett prima sempra terrorizzare tutti per poi essere accettato di buon grado dai cittadini di Faust. Il suo tirapiedi Indigo che non sembra impensierire più di tanto. Lo sceriffo più abile con la penna che con la pistola e l'apparentemente 'buono' Stanley.

     

    Anche il capitolo disegni non ha soddisfatto appieno il mio occhio. So' che Letteri è uno dei disegnatori storici, credo che sia la prima volta che osservo i suoi disegni che mi sono apparsi un po' troppo classici.

     

    Voto generale 7.

     

  3. Ho iniziato a leggere Tex, a parte qualche albo qua e là durante l età scolastica, poco meno di un anno fa comprando soprattutto usato o prestiti, in edicola ho acquistato il Texone, il Maxi, il magazine e lo speciale Tex Willer. 

    Recentemente ragionavo sull'acqistare qualche albo in edicola, alternando magari inediti con le varie ristampe in base alle storie. Ero già scettico con il prezzo a 3,90, figuriamoci adesso dopo un rincaro così corposo... 

  4. Jesus Zane è il vero protagonista (antagonista) dello speciale di Nizzi. Sulla figura di questo meticcio, con un' infanzia tormentata e con il cuore pieno di odio e rancore, che ruota tutta la storia che si svolge nei nevosi territori del Saskatchewan. Tex e Carson raggiungono un Jim ferito ed insieme a Grosjean si mettono alla caccia di questo criminale che nel frattempo  è riuscito a rapire la ragazza che ha sempre amato, amore mai corrisposto perché Sheewa gli preferisce il suo amico Nat. È proprio sulla figura di Nat che la sceneggiatura ha qualche punto debole, ma per il resto la storia è molto ben congeniata con Tex meno presente ma molto incisivo. 

    Non mi hanno invece particolarmente entusiasmato i disegni di Parlow, li ho trovati mediamente buoni ma un po' "piatti" nei paesaggi. Per restare in quegli anni, preferisco quelli di Font del Maxi. 

     

    Soggetto 9,5

    Sceneggiatura 9

    Disegni 7

  5. "Fuga da Anderville" ci fa vivere appieno la guerra civile, purtroppo. Nizzi con questo tipo di soggetto pare scrivere con la pipa in bocca. Una trama che scorre via che è un piacere, non ci sono momenti di noia. Dapprima la contrapposizione fra i due cugini di diverse idee politiche ma sostanzialmente con gli stessi ideali che sono costretti a combattere uno contro l'altro. Capitolo razzismo ben centrato sia per la figura di Tom sia per il trattamento che riceve da Tex. Una guerra "inutile" come dice Tex dove quelli che sembrano i buoni cattivi e viceversa, persone che in situazioni normali andrebbero d'accordo costretti ad uccidersi fra di loro. Magnificamente triste e cruda la rappresentazione del campo di Anderville, forse omaggio a "Il buono, il brutto e il cattivo" di Leone. 

    Ovvio fare paragoni con la storia "Tra due banidere" e IMO "Fuga da Anderville" ha la meglio sia come sceneggiatura (secondo me la storia di Bonelli sfiora solo la guerra civile e per Tex è quasi un inciampo in più) sia per disegni. Ritengo comunque ottima la storia di GLB e Galep.

    Ticci mi piace ma non è fra i miei disegnatori preferiti, ho apprezzTO moltissimo i suoi campi lunghi e come ha descritto le crudeltà della prigione sudista oltre alla dinamicità delle scene d'azione.

    Non trovo invece all'altezza del resto le cover degli albi.

     

    Soggetto e sceneggiatura 9,5

    Disegni 9

    Copertine 6,5

  6. <span style="color:red">9 ore fa</span>, MacParland dice:

    Giusto. Paragonata ad altre storie del periodo è meno imponente, anche perchè più classica e meno "ingegnosa".

    Parkman lo reputo un buon personaggio. L'errore di Boselli a mio avviso non sta tanto qui, ma dopo nella storia: "Caccia Infernale" (quella con Revekti per capirci) perchè Parkman è un personaggio da storia singola. Il solito militare fastidioso che di solito ricopre gli alti gradi dell'esercito, come: Arlington (copiato da Chivington), il recente Fairfax, Parkman ed altri...

    Ortiz (;)), a parer mio un grandissimo disegnatore. Non è una cosa così strana che il disegnatore dia il meglio di sè nel Texone rispetto alle sue storie successive (se non è un disegnatore One Shot). Ci sono tanti esempi: Frisenda, lo stesso Ortiz, Font, Majo (che ha fatto una storia dopo), Seijas.... Il Texone di Ortiz tra le altre cose è una storia simile a questa, non per la trama, ma per il canovaccio delle classiche storie Western. Anche se: "La Grande Rapina" sia per la parte grafica che per la trama è una storia IMHO superiore a questa. 

    Premettendo che non ho ancora un ampio bagaglio di letture, reputo superiori a questa storia "il passato di Carson" e gli "invincibili" e forse "nei territori del nord ovest".

    Non ho letto il seguito su Parkman, mentre IMO il miglior Font è in "colorado belle" (sfogliato ma ancora da leggere).

  7. Ennesima storia stupenda narrata da Boselli, anche se la reputo un gradino sotto altre suoi capolavori che ho letto.

    Una storia del west a tutto tondo, ambientata al confine fra Arizona e Nuovo Messico, che mette a confronto gli indiani all'esercito con Aquila della Notte impegnato a riportare la pace fra le due fazioni.

    Laredo grandissimo personaggio, così come il cattivo mescalero Chunz. Tex in forma smagliante coadiuvato da un Tiger Jack in gran spolvero. Non mi ha convinto appieno la figura di Parkmann, troppo testone nel seguire le sue idee nonostante fosse sconsigliato da tutti. 

    Ottimi i disegni di Ortis ma non al livello del "suo" Texone.

     

    • Mi piace (+1) 1
  8. Non avevo grandi aspettative per questo speciale, ma sono stato piacevolmente smentito. Nizzi confeziona un grande soggetto con ottime idee e con una trama scorrevole che non annoia mai anzi tutte le faccende vengono sviscerate con un ottimo ritmo con una giusta calibratura tra azione, umorismo e investigazione. Tutti i personaggi sono ben riusciti e siamo ancora nella fase nizziana nelle quale Carson non è del tutto caricaturale. Ho trovato qualche inciampo nella sceneggiatura (es. IMHO non è da Tex, anche se giovane, finire nella trappola delle sabbie mobili oppure sempre lo stesso Tex si libera in un attimo dopo che era stato legato) ma non inficiano più di tanto, mentre non boccio il fatto che Tex si sia fatto "fregare" dagli ex soci di Shelby anche perchè è una parte della matassa che i pards non conoscevano. Figura importante se non centrale della storia è quella di Lola disegnata in maniera molto sexy da Bernet e caratterizzata forse un po' troppo eccessivamente. Mi è piaciuto il finale.

    Anche i disegni sono stati alla fine superiori alle aspettative, ero titubante nel prendere in mano l'albo perchè non mi piacevano, ma rimanendo dell'idea che non sono nel mio stile li ho comunque apprezzati perchè sono riusciti a farmi capire la storia e a farmi addentrare lo stesso nei personaggi.

     

    Soggetto 9

    Sceneggiatura 8

    Disegni 8

     

  9. Just now, MacParland dice:

    L'hai sparata un po' grossina eh Carlo:lol: Nell'arco di 40 numeri nella fascia 401-500 escono:  "L'Uomo senza Passato", "I Lupi del Colorado", "La Strage di RedHill", "Wild West Show", "Gli Invincibili", "Il Ritorno del Morisco", "Sulle Piste di Fort Apache", " I Sette Assassini" poco prima: "Il Passato di Carson", "Cercatori di Piste" mentre dopoo: "Golden Pass", "Il Presagio", "Le Colline dei Sioux", "Congiura contro Custer" (buona in certe parti eccellenti) ed infine: "La Grande Invasione". Un po' pochino:D Boselli mattatore assoluto (cosa abbastanza naturale all'inizio si hanno sempre le idee migliori. Non che Boselli adesso scriva storie brutte, tutt'altro), Nizzi al netto di qualche prova non di livello produce ancora prove da novanta. Non parlerei di periodi bui, ma farei delle distinzioni più massicce, dividerei tutto nelle rispettive fasce, perchè anche nelle annate peggiori (come quelle di Nizzi post Mefisto) c'era sempre una storia di livello (sette/sette e mezzo ed anche otto). Dividendo tutto in fasce, direi che le fasce migliori sono senza dubbio la seconda, la quarta e la quinta (101-200-301-400-401-500). Le fasce sottotono, sono anche qui senza dubbio: La terza e la sesta (201-300-501-600). La prima fascia negativa, è negativa per l'appunto per il pessimo contributo di Nizzi. Poche storie buone, molte nelle media ed altrettante scadenti. Attenzione! Non sto dicendo che in queste fasce non ci siano storie di livello (i cosiddetti Capolavori), ma la qualità media è più bassa rispetto alle altre fasce. La seconda è un periodo strano, Bonelli è sul viale del tramonto, Sergio ogni tanto scrive e verso la fine arriva Nizzi (ed il livello un po' sale). Fascia bruttina, nei primi 50 albi oltre a: "Gli Eroi di Devil Pass" ed "I Ribelli Del Canada" non esce quasi nulla di "potente" (quasi tutte storie nella norma o brutte) forse: "Sasquatch". Negli altri 50 albi il livello sale: "Un Ranger del Texas", "Il Ritorno del Carnicero" "Il Colonnello Watson" e "Fuga da Anderville". 

    Non capisco. E' vero che le storie migliori di quel periodo sono quasi tutte di Boselli, ma senza altri ricambi la serie chiudeva.

    Interpretavo il pensiero di Carlo Monni aggiungendo un mio parere sulle storie migliori del periodo citato

  10. Just now, Grande Tex dice:

    periodo basso? ma stai scherzando? dal 400 al 500 è forse il periodo più bello

    uno scarso è di sicuro quello tra il 650 e il 695, ci sono state tante storie brutte di Ruju e Faraci

    Sarebbe stato scarso senza l'avvento di Boselli...Per fortuna abbiamo avuto in questo centinaio storie epiche, fra le più belle di sempre: "Gli Invincibili", "il passato di Carson" su tutte ma non solo

  11. Un ottimo primo albo a cui fa seguito una seconda parte un po' meno convincente della prima. Manfredi sa sceneggiare molto bene il west con un soggetto molto valido. Potrei classificare la storia come crepuscolare il che non mi dispiace. Manfredi ci racconta come un imprenditore senza scrupoli cerca di arricchirsi ai danni degli indiani Pima e degli agricoltori bianchi, mettendo gli uni contro gli altri e sfruttando un cavillo legale per occupare terreni da cui sfruttare l'acqua e poi costruire dighe per i suoi interessi a Phoenix. Un racconto che vira più sul politico che sull'avventura vera e propria, la trama è ben delineata e scorre via bene con una seconda parte che forse si discosta un po' dal mondo "Tex". 

    Mi sono divertito parecchio nel vedere all'opera la coppia Willer-Carson, ben equilibrati e molto in sintonia, molto frizzanti i loro dialoghi mentre il cattivo Lansdale lavora più di mente che di braccio.

    Il tratto di Civitelli a mio avviso è indiscutibile, preciso, pulito e dettagliato come al solito.

     

    Voto complessivo 8

  12. Nei territori del nordovest è una storia magnifica e di grande respiro. Un'altra perla uscita dalla penna di Boselli nella quale ritroviamo molte caratteristiche peculiari delle sue storie: coralità, descrizione accurata dei personaggi, uso dei flashback e dettagliate documentazioni storico-geografiche.

    Bellissime le atmosfere evocate del grande nord, le slitte trainate dagli husky, le montagne, la neve, il Chilkoot Pass. Nel lungo racconto troviamo poi la sete di vendetta di Jim che sveste i panni delle giubbe Rosse, l'amicizia nei suoi riguardi di Gros Jean, Tex e Carson che accorrono in suo aiuto, il riuscitissimo personaggio di Dawn, l'incubo wendingo per gli indiani...

    Giusto per fare un piccolo appunto direi che il cattivo dominante della storia, Golden Eye, non viene approfondito così tanto, lasciato forse un po' troppo ai margini della storia, mentre avrei preferito un finale un po' diverso che non vi illustro in quanto non sono in grado di usare lo spoiler :D.

    Veniamo ai disegni. Devo essere sincero, di Font non mi piacciono i volti di Tex e soprattutto di Carson, cosa che avevo già potuto constatare nel suo texone, trovo invece ottimamente disegnata Dawn. Molto buoni, non eccelsi, i paesaggi innevati e desolati del Canada e dell'Alaska, sintetico il giusto, un po' troppo "nervoso" per i miei gusti.

     

    Soggetto e Sceneggiatura: 9,5

    Disegni 7+

  13. <span style="color:red;">14 ore fa</span>, MacParland dice:

    Non ho capito. Intendi storie non storiche (quindi escludere tutte le storie degli anni '70 con MacKenzie, Custer o quella con Ned Buntline) se intendi quelle si ci sono.

    Ovviamente tutte le storie dei personaggi ricorrenti vanno lette in ordine (anche se per esempio il Flashback di "Nei Territori del NordOvest" è precedente a tutte le storie di Jim Brandon dalla sua prima apparizione in poi) ci sono i vari Flashback con Tex come quello in "Scure Nera" o quello contenuto nella storia "Il Killer" quando Tex bracca Harris. Mentre storie senza Flashback, senza personaggi ricorrenti, a memoria solo: "La Ballata di Zeke Colter" i lineamenti sono di un Tex trentenne, "El Muerto" la tomba degli Ordonez riporta come data il '75 ed El Muerto dice che son passati cinque anni dalla loro morte, il Texone di Carnevale dove c'è ad inizio storia una tomba che riporta la data: "188" e l'ultimo numero oscurato (Boselli non voleva dare una data precisa non lo so), ma opterei per un '83 o '84. Ci sono anche: "Il Giuramento" una delle ultime storie di Tex, un Western crepuscolare e c'è anche "Oklahoma" ambientata chiaramente nel 1888 poichè L'Oklahoma Land Rush si svolse proprio in quell'anno. C'è la storia di Serpieri, ma quella è un what if, un racconto narrato da uno che si spaccia per Carson (o un Carson rincoglionit* ) ed anche a livello umano è una storia errata poichè Sergio Bonelli non era nato e Gianluigi aveva tre anni. Rimane il libro, ma Boselli in quel libro più che altro adatta Tex in un libro per l'appunto, e ci sono troppe incongruenze (non c'è "Furia Rossa" e cambia il finale de "Il Giuramento"). Comunque il tempo di Tex si svolge mooolto lentamente se calcolassimo le varie storie e le varie distanze percorse scopriremmo che Tex è andato avanti fino all'invasione del Belgio da parte della Germania.

    Grazie per la risposta. Si, mi sono spiegato male, in sostanza intendevo quelle datate più vicine ai giorni nostri, quelle più crepuscolari. In sostanza mi dici che al momento la storia ambientata "più vicina ai giorni nostri" è contenuta nel Maxi "Oklahoma!". Dovrò recuperare in qualche modo.

  14. Considero questo Texone come un'opera assolutamente da avere, specialmente per le opere superlative di Magnus. Che stile, che classe, la pioggia, le foglie, la fortezza, il ritrovo segreto dei vendicatori. Tutto disegnato nei minimi dettagli. Carson è forse l'unica cosa che non mi ha convinto appieno. 

    Nizzi confeziona una storia poco Western ma credo su misura per il disegnatore. Una storia particolare con un personaggio cattivo femminile ben riuscito e con un splendido excursur storico che racconta in pillole la storia di Sutton. Intrigante la storia dei vendicatori e bella la battaglia finale. Continuo sempre invece a non apprezzare il fatto che Carson venga trattato da Nizzi come macchietta, qui forse un po meno di altre volte, e anche un po' troppo inesperto, per esempio quanto Tex gli dice di abbassarsi e grazie a questo viene colpito solo il suo cappello e non lui. 

     

    Diesgni 10

    Copertina 8

    Soggetto 9,5

    Sceneggiatura 8

  15. Dopo aver letto e sentito vari opinioni riguardo a questa storia, mi sono approcciato a "Tra due bandiere" come se avessi in mano un capolavoro, una delle migliori storie di Tex. Premesso che non ho un grande curriculum di storie lette (tra cui solo una di GLBonelli) ma il mio giudizio su questi albi è si positivo, più che positivo ma non da 10 e lode nonostante una chiusura magistrale. A mio avviso manca la caratterizzazione di qualche ufficiale sia fra le giubbe blu e quelle grigi, la sceneggiatura è troppo Tex che "attraversa" la guerra civile con molti passaggi convincenti e un paio un po' forzati. Interessanti invece come sono spiegati i piani di battaglia, ben dettagliati dalle cartine. Sono molto interessato ai risvolti storico-geografici delle faccende narrate. Dick si è mostrato come ottima spalla di Tex, ma devo confessare che un po' la mancanza di Carson si sia fatta sentire.

    Stesso giudizio anche sui disegni di Galep, molto buoni in linea generale ma man mano che sfogliavo le pagine vedevo i voltoTex ovunque, a volte fra i confederati altre volte fra gli ufficiali dell'unione, a volte con i baffi altre senza.

  16. Per quanto mi riguarda con questo magazine ci sono molte prime volte.

     

    Primo magazine acquistato. L'ho trovato ben fatto, molto interessanti e gradevoli le rubriche a colori, in particolar modo quella dedicata alle giubbe rosse.

     

    Prima lettura di una storia sceneggiata da Pasquale Ruju. A mio avviso una buona storia, ho molto apprezzato come Ruju utilizza Carson dandogli una leadership importante a Capelli d'Argento, per esempio quando dà una bella strillata a Snow nonostante la presenza di Tex che lascia fare il suo pard e sicuramente approva. Disegni discreti, non ho digerito molto alcuni volti di Tex e Carson. Ho anche notato due possibili errori: quando Carson lancia la fune a Tex per riportare a riva lui e Snow, inizialmente la fune è solamente attorno a Tex che con la mano sinistra trascina con se Snow, successivamente la corda circonda i corpi di entrambi; quando di notte invece Tex è di guardia in alcune tavole ha la sigaretta in bocca e in altre no.

     

    Prima lettura di una storia con Jim Brandon. Il grande Boselli riesce a sfornare un'ottima storia anche con sole 30 pagine a disposizione. Mi è piaciuto molto il personaggio di Jim e sicuramente recupererò alcune delle sue storie. Ottimi i disegni di Biglia.

  17. <span style="color:red;">1 minuto fa</span>, Magico Vento dice:

    Grande;)

    Degli stessi autori ti consiglio "I sette assassini" e, ancor di più, "La grande invasione" (se non le hai già lette!):)

    Grazie agli acquisti in edicola dell'ultimo Texone e l'ultimo Maxi ho iniziato ad apprezzare molto le storie di Boselli. "La grande invasione" ce l'ho ma devo ancora leggere, mentre "I sette assassini" al momento l'ho lasciata da parte. Nella lista della spesa ho "Sulla pista di fort apache" e "Omicidio in Bourbon Street".

     

    Grazie!

  18. E' da pochi mesi ha leggo Tex (ho letto qualche albo qua e la ai tempi della scuola ma di cui ho ben pochi ricordi) quindi grazie ai voi utenti del forum sto recuperando le storie che mediamente apprezzate di più. Sono riuscito a recuperare questa storia sceneggiata in maniera magistrale da Boselli con disegni splendidi di Marcello, coppia fissa di quel periodo.

     

    Dopo il capolavoro del "passato di Carson" non pensavo di trovare un'altra storia di questo livello, ma mi son dovuto ricredere. Amo la caratterizzazione che il Bos riesce a dare a tutti personaggi "ospiti", apprezzo poi molto come sono gestiti Tex, apparentemente non centrale ma ugualmente determinante, e degli altri pards che hanno un ruolo importante nel tessuto della trama. Grandissima per me la scena di Carson alle prese con la gatling, è questa versione di "capelli d'argento" che mi piace di più!

    La trama parte con un preambolo che si svolge a Manchester dove conosciamo i feniani Shane e Danny, si sposta successivamente a Galvestone, poi in Messico con un intermezzo del passato di Tex ancora fuorilegge che incontra per la prima volta la banda degli irlandesi.

    Il personaggio di Shane è quello che mi ha colpito maggiormente, prima sembra ambiguo ma alla fine forse l'unico vero idealista fra gli irlandesi. Comunque anche tutti gli altri protagonisti del racconto sono stati diretti bene, non c'è un vero capo e soprattutto il valore dell'amicizia è emerso magnificamente. Oltre a tutti questi personaggi Boselli è riuscito ad aggiungerci anche il mitico Pat con l'escamotage dell'incontro di boxe a Galvestone, ho trovato molto divertenti le battute fra irlandesi ed americani!

    Clamoroso l'ultimo albo che praticamente contiene tutta la battaglia finale fra Tex e gli Invincibili contro i messicani di Carrasco, praticamente uno scontro di cento pagine con un ritmo serratissimo e sceneggiato e studiato nei minimi dettagli. 

     

     

    SPOILER

     

    Avevo intuito che Dolores tramasse qualcosa, infatti è grazie a lei che le guardie del tesoro fuggono via, mentre non mi sarei aspettato il tradimento ai danni di  Shane  da parte di Danny. 

     

    Soggetto e Sceneggiatura 9,5

    Copertine e Disegni 9

     

    • +1 1
  19. Grande Boselli, sempre pieno di idee, instancabile. Addirittura durante l'intervista gli si è accesa la lampadina su un possibile team up fra Cico e Carson!

    Io non leggo Zagor, quindi mi approccerò allo speciale Tex Willer come mi approcciai con l'ultimo Maxi dei tre fratelli Bill, magari sarebbe utile leggere prima le due saghe sui Comanche a cui Boselli fa riferimento (a proposito qualcuno sa i numeri degli albi)?

    Il mio hype si focalizza però sulla storia "Montana" che uscirà quest'anno, che si collocherà prima de "il passato di carson"

    Fra le altre cose si lascia anche aperta una (piccola) porta ad un Tex crepuscolare, chissà...

  20. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, juanraza85 dice:

     

    Poiché la storia sarà appunto pubblicata sullo Speciale Tex Willer, quest'ultimo non potrà che essere sui 20 anni, onde per cui sarà giocoforza Zagor ad averne tra i 50 ed i 60... 

    Penso anche io sarà così. L'idea del teamup non mi fa impazzire (non leggo Zagor) ma mi fido di Boselli!

  21. Rapinare un treno è un soggetto molto classico per un racconto western che rischiava di avere una sviluppo piuttosto banale, ma in questo Texone Nizzi compie una lavoro di buona fattura, un racconto che scorre via veloce e pieno d'azione. Trama ben gestita con alcuni 'colpi di scena' degni di nota. un Tex in gran forma e un Carson discreto ma, lasciatemelo dire, troppo nizziano. Cattivi rappresentati bene, postiglione a parte, non ho visto altri personaggi macchiettistici.

     

    Ottima prova di Oritz, mi è piaciuta soprattutto l'ottima sequenza iniziale con i vari primi piani dei protagonisti, il treno ed in generale ottima rappresentazione polverosa del west, un po' meno colpito dai campi lunghi ma si mantiene sempre su livelli alti.

     

    Soggetto 6

    Sceneggiatura 8

    Disegni 9

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