Angelo1961
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Juan Cortina però, scusate, magari ci prendo poco, mi sembra una versione di Montales più aderente alla storia. Almeno del Montales inizialmente pensato da GLB che forse lo ha pensato proprio ispirandosi alla figura storica di Cortina. Se fosse così, serve? C'è già Montales.
Ps. Lieto di essere eventualmente smentito.
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Però è una bella discussione dai...
E l'allargo al fatto che le nostre mamme (mie di 67Andrea, di Borden) si firmavano con il cognome di marito... Almeno prima del '75 con la riforma del diritto di famiglia...
Alla fine della giostra, scherzi a parte, l'unica cosa utile l'ha detta Borden, che ci ha spiegato perchè nel sito Bonelli gli autori son indicati anteponendo il cognome al nome.
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Che ne dite di cambiare il titolo di questa discussione con "I guerriglieri di Cortina Juan"?''
E magari di proporre a Boselli Mauro di cambiare la testata Tex Willer in Willer Tex?
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Beh, certo che lo so. Ma l'ho ricordato per dire che le "licenze" in Tex sono concesse fin dall'inizio senza bisogno di inventarsi false morti.
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Il 26/2/2022 at 15:16, MacParland dice:
Torna l'anno prossimo nel texone di Dotti, ambientato durante la guerra civile. Poi, boh, farla tornare una terza volta sarebbe difficile, perché muore nel '68.
Nel '68? Proprio come Kit Carson!
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Il 17 puoi momentaneamente tralasciarlo (ovviamente assieme al 16) perchè non ha un gran gioco nella continuity. Per il 22 invece il discorso è diverso: fa parte della superstoria in Florida e sarebbe un peccato lasciarla indietro. Fossi io, acquisterei il cartonato con la storia completa, ma tu non sei io e quindi...
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Ehehehe... Ma avete mai sentito in un programma televisivo dire il presidente Draghi Mario? Dicono, giustamente, il presidente Mario Draghi. O al Festival di San Remo: canta Morandi Gianni...
Come vedete, anche in calce alla nostra costituzione, solo De Gasperi (forse perchè era trentino e quindi arrivava da modalità austriache... dico forse, non so) si firma in maniera "inelegante". Gli altri, da De Nicola a Terracini a Grassi, antepongono il nome.
<span style="color:red">10 ore fa</span>, ggaaco dice:Io ho sempre firmato Rossi Mario, e così anche mia moglie, mia sorella, i de cuius madre e padre. Famiglia anomala?
Beh, forse un po' anomali siete come famiglia se sia tu, tua moglie, tua sorella e i tuoi genitori vi firmate (e quindi chiamate) tutti Mario Rossi.
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Son o con te Pape. Il nome precede sempre il cognome, è una questione di eleganza. Non ti presenti dicendo sono Rossi Mario (brrrrr), ma sono Mario Rossi, non firmi Rossi Mario (di nuovo brrrrrrrrrr), ma Mario Rossi. Prima il cognome è solo una forma burocratica. Peraltro Gianluigi Bonelli era GLB, non BGL. E poi provoca situazioni assurde: pensa a Valentina Romeo che si firma Val Romeo. Nel sito Bonelli diventa Romeo Val ed è facile fraintendere che sia un uomo che si chiama Romeo e che di cognome fa Val.
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Mah... Sinceramente la cover per me non conta. Non serve ad attirarmi, visto che Tex lo compro in ogni caso e ogni mese, e quindi per quanto mi riguarda potrebbe essere anche solo una pagina bianca con la scritta Tex. Concordo con chi condanna il logo mefistoiano, che rappresenta una novità assoluta non richiesta nè necessaria. Anche io ho perplessità su Civitelli, che disegna troppo pulito per essere inquietante come richiederebbe una storia così. Non è neanche tra i miei disegnatori preferiti.
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Ahahahahah... Cambia Nick LedZepp e mettici Adrian Monk...
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Se volete goderveli, comprate i fumetti per divertirvi o rilassarvi leggendoli, non per quello che in futuro potrebbero valere. Apprezzatene il contenuto, non il contenitore, la sostanza non la forma.
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Beh, stiamo parlando di una "creatura" di Borden. Grazie comunque.
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Questa discussione mi fa sorgere una curiosità. Cioè... Qui siamo tutti texiani, altrimenti non frequenteremmo un forum su Tex. E probabilmente, se veniamo sul forum, siamo anche lettori appassionati. Ma mi chiedo perchè un lettore (presumibilmente appassionato) di Tex non acquista, fin da subito, una nuova serie su Tex. Pura curiosità, ripeto, perchè davo in automatico che un fedele lettore di Tex acquistasse anche il Tex Willer...
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La più debole tra le (sempre ottime) storie con Mefisto!
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Boselli mi perdonerà, ma i primi tre posti sono targati GLB. Per le posizioni successive se ne può discutere...
La cella della morte
Giubbe rosse
Tra due bandiere
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Sei sicuro che siano usciti lo stesso giorno?
Quassù il cartonato era disponibile mercoledì.
E ieri il GiovinTex.
Ho preso solo il GiovinTex.
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Sì, è vero. La mia testa ha associato la cover a Le tigri volanti.
Forse per Le grandi storie sarà utilizzato "Il mio nome è Mister No"...
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Ahahahahaha... Al paradosso di Zenone ho pensato anche io leggendo le tue prime righe... Poi ho visto che mi avevi anticipato...
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Una volta, da ragazzino, avevo solo scuola, sport, giochi e fumetti, per cui rileggevo anche 3-4 volte in un mese gli albi, attendendo i successivi. Ora, essendo (pare) adulto, ci sono altre mille cose per cui non riesco neanche a stare al passo, metto in libreria e quando posso leggo. E ogni tanto, se c'è un rimando, vado a pescare la storia. Per esempio ho riletto Winnipeg, ispirato dalla quadrupla artica. Rileggerò anche Nei territori del nord Ovest...
Il secondo problema da (sempre pare) adulto è che se leggo la sera, dopo 10 minuti mi addormento...
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Ottimo le Tigri volanti, ma...
Non è da poco uscito questo?
Sulle letture.
XIII, per me, è imperdibile.
A proposito, ho appena ordinato questo... Mi pare interessante. Un horror ambientato durante la guerra di secessione... Non so nulla degli autori, ma mi ispira...
L'ho ordinato assieme a qualche giallo di Olivieri e Simoni, sempre ambientati nella "nostra" Milano...
Cavoli. Vedo che è morto Mino Milani. Un tuo "conterraneo" che magari ti ha ispirato in carriera...
Io penso a Bob Crokett, Lord Shark... Melchiorre Ferrari...
Mi dispiace....
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Dovrò attendere allora... Come ormai da abitudine, leggerò la storia quando avrò in mano tutti gli albi che la compongono.
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Mi pare, a naso, una storia interessante. Mi lascia perplesso (pignolo ) solo il titolo, assai poco evocativo e, per certi versi incomprensibile. Capisco che dopo migliaia di albi sia arduo trovare un titolo, ma questo mi suona strano. A meno che non scimmiotti qualche frase letteraria famosa... ma io in questo campo ( e non solo in questo) sono assai ignorante...
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Ma no dai Gilas. Se in cover ci mettono Il Piccolo Ranger, concordo con te, perchè è un personaggio alieno alla saga. Ma se ci mettono uno dei personaggi capisaldi della saga, non c'è nulla di anomalo.
Peraltro, come dice Il Biondo, stiamo parlando di una serie nata da una manciata di anni, che deve ancora storicizzarsi e, di conseguenza, avere alle spalle una tradizione di copertine. Capirei, ripeto, una cover senza Tex nella serie che ha quasi 800 numeri, allora sì che è strano.
Perchè allora potremmo contestare quando su Topolino ci mettono Paperino o Qui-Quo-Qua!
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A me risulta che Kit Carson faccia parte integrante e sostanziale della mitologia texiana. Secondo me è più consona questa cover rispetto, per esempio, al sempre citato e classico "Assedio al post numero 6" (sempre che quell'indiano non sia Tex)
Domande a Mauro Boselli
in Borden
Pubblicato
Beh, una storia interessante potrebbe raccontarci di un despota russo che prova a invadere l'Alaska e Tex lo caccia a calci nel sedere. Non dimentichiamo che colori veste Tex, pantaloni e camicia...