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Angelo1961

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  1. No. Non ho detto questo. Ho detto che se la Bonelli propone tante uscite, significa che dal suo punto di vista ne vale la pena. L'aumento della qualità può essere al limite una conseguenza, perchè più roba esce più è probabile che esca roba buona. Meno roba esce, meno è probabile che esca roba buona. E, come Carlo Monni, sono soddisfattissimo di cosa Tex propone oggi. Faccio fatica a ricordare l'ultimo albo non soddisfacente... Forse il color iL killer fantasma... Non entro nl merito della discussione, ma decontestualizzo queste tue parole e, come tali (cioè estrapolate dal contesto) le faccio mie per future occasioni (non qua dentro). E' una bella battuta!
  2. Ma anche come la Bonelli. E questo ci dovrebbe far riflettere che, alla fine, decide l'editore. Sulla base del mercato. Per cui, come dice Kit, se ha deciso così... mettiamoci il cuore in pace... Ha vinto la linea espansionistica (cui apparteniamo io e Kit) anziché quella protezionistica... Ma aggiungerò, sulla base di quel che ha detto il nostro piccolo sceriffo, che se ci sarà una riduzione delle uscite, avremo perso tutti. Sia chi ne vuole tante, che chi ne vuole poche. Perchè se si riduce, è segnale di crisi...
  3. Bravo piccolo sceriffo. Peraltro Boselli ha già detto che la quantità non inficia la qualità. Aggiungo che lo fa solo in termini statistici. Nel senso che se escono solo 12 albi e sono tutti buoni, la percentuale sarò del 100% di albi buoni. Se escono 24 albi, di cui 12 buoni e 12 brutti, avremo la percentuale del 50% di albi buoni, ma sempre 12 buoni sono. Addirittura, se su 24 ne escono 18 buoni e 6 non buoni, avremmo un incremento di albi buoni, ma una calo di percentuale rispetto ai 12, del 25% il che darebbe fiato alle trombe dei detrattori dell'aumento di uscite. E' come dire: ho un bel panino al salame, che mi piace, ma in più anche un petto di pollo che non mi piace. Il fatto che ci sia anche il petto di pollo, non mi toglie il panino al salame. Il petto di pollo posso non comprarlo. Sono con te anche nel preferire le storie lunghe e nel non apprezzare le brevi.
  4. Secondo me 5-6 albi in più (o anche 10): all'anno: a) non incidono sullo spazio. b) non incidono sulla spesa. c) relativamente ai punti a) e b) c'è sempre l'opzione "non li acquisto tutti". Chi li acquista tutti è a) appassionato di Tex al punto da non lasciarsi scappare nessuna uscita. b) schiavo del completismo Dal mio s... ragionamento escludo ovviamente Ter Willer che è di una qualità talmente alta che non può essere messo in discussione. E alla quale serie posso solo dire "grazie di esistere"! Concordo con te sugli acquisti anche perchè, come te, non ho alcun vizio (sigarette, gioco, massaggi cinesi, ma anche alcool, aperitivi, cinema) escluso il fumetto.
  5. La storia mi è piaciuta. Molto. E devo dire che questa volta non si trattava solo di una storia all'italiana ristretta in 46 pagine, ma una storia scritta davvero "alla francese", che quindi non si legge in un batter di ciglia. Aveva, insomma, un buon respiro. L'appunto lo faccio solo sul fatto che la storia di Zagor si svolge almeno 50 anni prima e questo mi stride con l'età dei protagonisti. A parte Nakai, che 75 anni potrebbe anche averli, ma di certo non Shumavi (che dovrebbe avere almeno 65 anni) e i suoi figli... A meno che non avessero già scoperto la fonte della giovinezza e ce l'avessero tacito.
  6. Monni aveva intenzione di dire la cosa più sensata, che io condividerei se non fosse stata formulata male (strano per un avvocato). Perchè dire che "le storie di Boselli siano migliori di quelle di GLB... alcune sì, altre no" significa che ALCUNE storie di Boselli sono MIGLIORI di quelle di GLB e ALCUNE NO. Quindi che alcune storie di Boselli SUPERANO in assoluto quelle di GLB. Penso invece che Monni intendesse dire che in alcuni casi è meglio GLB, in alti casi è meglio Boselli Ripeto che per me il miglior GLB è meglio del miglior Boselli. Ma il miglior Boselli è meglio di chiunque altro, compreso Nolitta.
  7. Tra un mese e l'altro, nell'attesa che il nuovo numero arrivasse in edicola, gli albi di Tex o Zagor o Miki o Blek o piccolo ranger o Ragazzo nel Far west, li rileggevo anche 7-8bvolte. Perchè avevo 10-12 anni e quindi avevo tanto tempo libero. E pochi fumetti. Se mi dici un titolo di Tex o Zagor, so risponderti al volo chi era il disegnatore di quela storia. Oggi non riesco a dirti neppure chi ha disegnato l'albo di questo mese.
  8. Letto. Non so, mi è rimasto un po' di amaro in bocca. Per 80 pagine si parla molto di colazioni, dormite, russamenti, treni comodi, velocità,.. Poi scoppiano i fuochi d'artificio, ma i nemici sono davvero inconsistenti. Questo in superficie. Dietro, prendono consistenza i sentimenti di Tex e c'è quel finale davvero bello. Insomma, sono in difficoltà nell'archiviare tra le cose positive o negative. Aggiungiamo che non sono un fan di Villa e che il colore, in questo caso, mi disturba. Personalmente reputo inutili le pagine con gli schizzi.
  9. Sarà il fascino della nostalgia, ma storie come La cella della morte, Tra due bandiere e Giubbe rosse sono inarrivabili. Boselli ha scritto e scriverà grandissime storie, però (ripeto, forse per effetto della nostalgia) GLB è inarrivabile e non solo per quelle che ho citato. Ma che non sia solo effetto nostalgia, me lo fa pensare il fatto che invece, su Zagor, Boselli, per me, stacca Nolitta.
  10. Hai qualche elemento sula fattibilità di questa storia? Perchè l'ambientazione sul lago Huron è affascinante.
  11. In sostanza, non c'è nessun universo condiviso, ma comunque tutti abitano il nostro stesso universo, solo che ognuno se lo ritaglia a modo suo. E dove è possibile, anzi, accettabile, ci possono essere punti di contatto. Nulla da dire in caso di contatto tra Tex e Zagor o con il BVZM o con Nathan Never o con Mister No. A parte le epoche diverse non ci sono elementi inconciliabili. La vedo difficile (se mai ci sarà), nonostante Dexter Green, un contatto Zagor e Dampyr, perchè i vampiri (parte fondamentale in Dampyr) sono completamente diversi. Più fattibile, al limite, un incontro tra Tex e Dampyr, dove non ci sono elementi inconciliabili. Ma, ovviamente, sto s...ragionando in termini esclusivamente teorici. Oddio, però... Come ci sono extraterrestri che arrivano da mondi diversi (e quindi quelli di Brad Barron possono convivere con quelli di Nathan Never, con gli akkroniani o con lo squamato di Tex basta ritenerli provenienti da altri universi) al limite potrebbero coesistere i Maestri di Dampyr (che arrivano da un mondo lontano) e Rakosi e Ylenia che si nutrono di sangue, ma hanno altra origine. Genericamente li chiamiamo vampiri, ma sono cose diverse, con provenienze diverse, origini diverse e non inconciliabili.
  12. Non proprio. Ho tatto l'esempio di Milton Faver che nel Texone è molto meno in familiarità con Tex rispetto al Tex Giovane Inoltre sua moglie nel Texone quasi non conosce Tex. I rapporti nel "giovane" sono completamente diversi. Presumo anche che nel giovane non ci siano due guerre di secessione. Ho citato due esempio a caso.SE fossi un maniaco analista di Tex, ne tirerei fuori altri. Ribadisco di parlare a puro tuitolo onanistico. Per me è lo stesso universo fisico. Lo stesso di Zagor, E' QUESTO NOTRO STESSO MONDO.
  13. Mi spiego. Se per universo si intende natura, montagne, cielo, fiumi, spazio... Allora è lo stesso. Se si intende, un luogo immaginario dove accadono certe cose e un altro dove e accadono altre allora sono due universi diversi. Per me è il primo, ne sono convinto, ma, nella sostanza, me ne fre... pardon, c'è la legge Fiano, certe frasi non si possono usare. Per cui... non mi interessa.
  14. Ma, in sostanza, nel caso di Tex, quanto in quello di PdP, è onanismo puro, lana caprina... Ho trovato molte cose che stridono attorno al MIlton Faver del Tex Willer rispetto a quello del Texone, ma me ne sono fatto una ragione, anche se ci potevano essere gli estremi per dichiarare che i due universo sono diversi perchè le vicende attorno a questo personaggio non collimavano tra una storia e l'altra. Ma no, non me vene frega. L'universo è lo stesso.
  15. Banalmente, da lettore della strada. Non scherziamo. L'universo (per come intendo io a parola universo) in cui si muove il giovane Tex è lo stesso del Tex maturo. Se poi, voi più esperti, per "universo" intendete altro, allora alzo le mani. Cioè se intendete un mondo fumettistico in cui sono permesse determinate cose rispetto a un altro mondo fumettistico più rigido. Sarebbe come dire che l'universo paperoniano di Don Rosa è diverso da quello di Carl Barks...
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