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TWF - Tex Willer Forum

paco ordonez

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Messaggi pubblicato da paco ordonez

  1. <span style="color:red;">2 minuti fa</span>, natural killer dice:

    Può darsi che Sumankan possa essere effettivamente e definitivamente deceduto in seguito all'impatto sullo scoglio, se non colpito mortalmente dal colpo di fucile, mentre la Tigre Nera viva ancora, impersonata da qualcun altro a noi già noto/a o rimasto finora nell'ombra.

    L'unico personaggio che mi viene in mente è la ragazza della Tigre, non ricordo il nome: ma l'idea mi sembra non proprio entusiasmante. 
    Mah, speriamo bene.

    Di certo l'errore alla base di tutto è stato permettere a Nizzi di uccidere il personaggio: miopia assoluta. 

  2. <span style="color:red;">23 minuti fa</span>, Chinaski89 dice:

    Alla cosa del sosia non credo per niente. Sarebbe ancora più improbabile dell'improbabilissimo salvataggio da quella caduta. Considerando anche il dialogo tra i due durante il duello

    Effettivamente... ma a questo punto davvero non vedo come si possa essere salvata la Tigre (espedienti sovrannaturali a parte, che spero siano evitati).

    Lo ammetto: ho la massima fiducia in Boselli, soprattutto nel Boselli di questi anni, ma spero che la cosa l'abbiano ponderata bene, perché più ci penso più questo ritorno dalla morte mi sembra una baracconata.

  3. Un esempio chiaro di come Mastantuono sia uno dei migliori in assoluto nella caratterizzazione - direi nella recitazione - dei personaggi: il dottore.

    A vederlo nelle prime pagine in cui appare, cicciottello, con la barba da babbonatale, gli occhialetti, il sorriso da nonnino pacioso, mai mi sarei aspettato che sarebbe stato uno dei cattivi principali della storia: e la caratterizzazione di Mastantuono è fatta apposta per dare questa impressione al lettore.

    Poi c'è l'ultima vignetta di pagina 61: Mastantuono addensa le ombre, aggrotta la fronte del dottore, inarca le sopracciglia, e improvvisamente quel vecchietto con gli occhietti mefistofelici mostra tutto il suo lato inquietante e diabolico, diventando così, in maniera del tutto credibile, il capo degli incappucciati.

     

    Leggo che i nemici di questa storia sarebbero troppo fiacchi. Secondo me non è così: non è che un nemico per essere credibile deve per forza essere un asso con le pistole. E se il dottore e Landon sono nemici credibili un grande merito va dato alla caratterizzazione di Mastantuono: in mano ad altri, probabilmente il dottore sarebbe rimasto il nonnino simpatico e paffuto. 

  4. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

    Sai quanti salvataggi inverosimili ci sono stati nella narrativa seriale? Troppi per citarli tutti. Solo su Tex ce ne sono stati  almeno un paio.

    Mettiamola così: la Tigre Nera è ferita ma non morto. Scivola giù dallo scoglio e finisce in acqua, viene raccolto e curato da qualcuno e torna deciso alla vendetta. Ho visto di molto peggio.;)

    Però è anche vero che, fatta eccezione per nemici sovrannaturali come Mefisto, Tex è un fumetto realistico, che almeno alla verosimiglianza dovrebbe tenere: e sinceramente una ipotesi come la tua mi sembra tutto fuorché verosimile.

    Una caduta come quella non lascia scampo, e infatti se non ricordo male in una vignetta vediamo la Tigre spiaccicata sulla roccia. E a parte questo: nessuno, tra Tex e i poliziotti, si accorgerebbe che il corpo è scivolato nel fiume? 

    Io spero che Boselli abbia in mente qualcosa di credibile: il ricordo delle idiozie lette con Ukasi nel ritorno di Cane Giallo mi fa ancora tremare.

  5. A lettura appena conclusa, mi limito a dire: storia semplicemente stupenda.

    Violenta e insieme nostalgica, un Boselli ancora una volta in stato di grazia. E il Tex visto in queste è proprio quel "vero Tex" di cui alcuni millantano la scomparsa. 

    Disegni al solito efficacissimi: Mastantuono è in assoluto uno dei migliori disegnatori di Tex oggi, una delle vere colonne delle serie - e trovatemi uno che riesce a rendere come lui quell'inferno di piombo e fiamme in cui si ritrova Tex in questo albo.

     

    Se escludiamo alcune cadute di Faraci e Manfredi, questo per Tex è davvero un periodo magico.

     

     

    <span style="color:red;">6 ore fa</span>, juanraza85 dice:

    Un po' di amaro in bocca, forse, resta per il finale, toccante ma a mio modesto avviso non esaustivo: ho trovato siano rimasti insoluti tanti interrogativi sul successivo avvenire di Glenn Corbett (che personalmente non mi è parso si sia dimostrato poi così cattivo come era stato detto tempo addietro in un'anticipazione ;)). Chissà se sapremo mai cosa ha fatto dopo essersi congedato dai suoi amici, o quali siano state le circostanze che lo hanno poi portato a vivere in un paesino del Texas anziché tornare nel suo Kansas, e morire lì pressoché in solitudine...

    Per me questo non è affatto un difetto del finale, che nella sua malinconia l'ho trovato bellissimo. Il fatto di aver lasciato la figura di Glenn un po' avvolta nel mistero, tra l'altro, concederebbe a Boselli di raccontarci ancora qualcosa di lui, di quello che ha fatto dopo questa avventura - magari, mi viene da pensare, anche in un qualche albo dedicato solo a lui (tra "Storie" e "Romanzi" vari che la Bonelli pubblica, Glenn potrebbe trovare un po' di spazio).

    • +1 1
  6. Sicuramente ci aspetta un Texone da ricordare - anche se, personalmente, attendo con più impazienza i Texoni di Majo e Carnevale, forse perché Andreucci su Tex non è più una novità.

    Tra l'altro questa "grafica non definitiva" sarebbe stata una copertina perfetta, secondo me.

  7. Si prospetta una storia tipicamente western (spaghetti?), e il fatto che ai testi ci sia Ruju mi mette decisamente di buon uomore - sono anche contento che stia prendendo la mano nell'uso degli altri pards e non solo di Kit Carson.

    Contento anche di rivedere Filippucci, che mi sembra abbia ben centrato la caratterizzazione di Kit (e, in queste tavole, sembra anche aver rinunciato alle onnipresenti zampe di gallina intorno agli occhi del suo Tex).

  8. <span style="color:red;">2 ore fa</span>, ymalpas dice:

     

    691 - 692 ( maggio - giugno 2018 )       -     SANGUE MISTO  (Ruju & Venturi)

     

     

     

     

    Questa non dovrebbe essere di Faraci?

    Comunque complimenti per la ricostruzione! Io pensavo che la tripla di Dotti, vista anche la velocità del disegnatore, si sarebbe pubblicata entro il n.700.

    Molto molto contento per la maggior presenza di Ruju, molto intimorito invece per Manfredi (che spero davvero si possa riprendere - specie ora che sembra si stia aprendo ai comprimari - dopo le due ultime storiacce).

  9. <span style="color:red;">18 minuti fa</span>, valerio dice:

    Ruju è molto bravo in prospettiva, ma qui si respira un altro Tex a mio avviso. Cmq come storie Ruju è bravo, è vero. Aspettò però un capolavoro che, per ora, non arriva.

    Ruju è un autore che sta mostrando una tale qualità che non ha più bisogno, a mio avviso, di essere letto "in prospettiva". Credo che "Un ranger per nemico" o "Le catene della colpa" siano grandissime storie, tra le migliori degli ultimi dieci anni. E credo che il suo Tex (specie quello di "Tempesta su Galveston" o "Lunga Lancia") sia perfetto - di certo non ha nulla in meno di tanti Tex dell'ultimo Nizzi.

  10. <span style="color:red;">27 minuti fa</span>, valerio dice:

     

    Anche Carson è ottimo e la storia ben godibile. Francamente, a parte Boselli nelle sue storie migliori, allo stato attuale nessun autore è in grado di scrivere un Tex come questo. Ad avercene ci farei la firma col sangue...

    D'accordo che questa, tra le ultime storie di Nizzi, è una delle storie più salvabili. Ma tutte le storie di Ruju viste finora sono di un livello nemmeno lontanamente paragonabile. 

  11. <span style="color:red;">16 minuti fa</span>, Red Arrow dice:

    Non vedo perché non dovrebbe esserlo così come con tutti.

    Piuttosto mi chiedo se una eventuale nuova storia di Nizzi avrebbe qualcosa da aggiungere rispetto a quanto già visto nelle sua enorme produzione, oltre a far contenti i suoi estimatori e rinnovare le critiche dei detrattori:huh:

    Secondo me un Boselli che cassi eventuali slacciamenti di cinturoni gratuiti, o buchi di sceneggiatura (la spiegazione del trucco dello stregone nel finale del ritorno di Cane Giallo è davvero roba improponibile), o insomma atteggiamenti anti texiani, potrebbe ben giustificare il ritorno di Nizzi.

    Comunque la mia paura è che, per tutta una serie di motivi (il principale: Nizzi è un pezzo fondamentale della storia di Tex), essere un curatore severo di Nizzi non sia cosa semplice; che, insomma, si passi sopra eventuali slacciamenti di cinturoni e cose del genere. Ma certo, parlarne ora è prematuro e inutile. 

  12. <span style="color:red;">23 ore fa</span>, valerio dice:

    per dire, ieri ho letto Ritorno a Culver City e mi è piaciuta molto.

     

    Anche per me questa è una bella storia: soprattutto per il primo albo, emozionante nella prima metà con Tex che torna al suo ranch e fa visita alla tomba dei genitori.

    Però, forse, se rimaniamo nel tema "rispetto del personaggio Tex", il modo in cui il Nostro si fa incarcerare è inaccettabile, anche perché Tex sa bene che lo sceriffo è corrotto (insomma, uno come Tex Willer doveva opporre ben altra resistenza); che dire poi del lungo soggiorno in galera senza far altro che aspettare che gli altri pards vengano a tirare lui e Kit dai guai?

    Se questo avviene in una storia bella, io personalmente lo accetto pure: ma poi scene di questo tipo nel Nizzi post 500 divennero la norma. In quasi tutte le sue storie post 500 in qualche modo Tex viene incarcerato o fatto prigioniero, facendoci spesso la figura del fesso e dell'arrendevole (Puerta del Diablo, La sentinella, Monctezuma, Il lungo viaggio, Kiowas, solo per citarne alcune). Addirittura, in un trionfo di parossismo, in storie come "Fratello bianco" Tex viene, in due momenti diversi della storia, prima fatto prigioniero e poi incarcerato (in quella storia a Carson succede tre volte). Le botte in testa e gli slacciamenti di cinturone si sprecano. Il Texone di Alessandrini, onestamente, per me è uno dei punti più bassi mai raggiunti in tutta la saga. 

    Ecco, io un Nizzi del genere non lo voglio più vedere: e per questo la notizia del suo ritorno mi lascia un po' interdetto. La speranza è che Boselli tenga fede anche con Nizzi alla sua fama di curatore severo. 

  13. <span style="color:red;">6 minuti fa</span>, Texan dice:

     

    3) Anche Tex l'ho trovato diverso. Ho fatto l'accostamento al Punitore, perché mi è sembrato aver acquistato dei tratti di un supereroe americano o comunque di un protagonista piuttosto rude e violento di contemporanei film d'azione.

     

     

     

    Al di là del fatto che Tex non è mai stato un tenero agnellino, ti ho già elencato qualche storia che degli ultimi anni che smentisce questa impressione. Te le ripeto perché forse il messaggio precedente non l'hai letto: "Winnipeg", "Il ragazzo rapito", "El Supremo", "I rangers di Lost Valley".

    Ne aggiungo qualche altra: "Sfida alla vecchia missione", storia breve di Ruju, dove Tex dà prova di magnanimità col capo degli indiani (prima salvandogli la vita, poi riportandogli la donna amata).

    "Le catene della colpa", una delle più belle e drammatiche storie di Ruju, in cui Tex capisce che il frate, ex bandito sanguinario, è davvero cambiato.

    La stessa cosa, sostanzialmente, avviene nell'ultimo Maxi di Ruju e Cossu col giovane bandito.

     

    Insomma, questa è ricognizione sommaria in cui sono presenti tutti o quasi gli attuali sceneggiatori di Tex. Storie alla mano, l'idea di un Tex più violento del solito o addirittura rabbioso, è sbagliata. Basta leggere le storie. 

  14. <span style="color:red;">35 minuti fa</span>, Athabaska dice:

     Per il resto, il calo di rendimento di Nizzi è stato evidente dopo il numero 500, ma sino a quel momento aveva scritto storie egregie, talvolta memorabili.

    A me sembra che prendere in blocco la produzione di Claudio Nizzi, come se questa fosse un blocco monolitico senza sfaccettature e fasi diverse al suo interno, sia un grosso errore - e a fare così si sbaglia per tutti gli scrittori, o anche artisti, che hanno avuto una carriera lunga: in campo texiano abbiamo il caso di GL Bonelli.

    Il Nizzi della fascia 300-400 è una cosa, quello della 400-500 un'altra, e quello del post 500 un'altra ancora: semplificando, si potrebbe dividere la produzione di Nizzi su Tex in tre fasi, che certo tra loro hanno molti punti in contatto (ovvio, dato che parliamo dello stesso scrittore) ma anche profonde differenze, innanzitutto di ordine qualitativo.

    Si può rivalutare tutto, in blocco? Per me no. Nel post 500 Nizzi alcune belle storie secondo me le ha scritte, ma il giudizio globale su quella parte della sua produzione texiana non può che essere, a mio avviso, sostanzialmente negativa. Ovviamente, dal mio punto di vista, il giudizio negativo sulla sua ultima fase non toglie nulla alla bellezza e all'importanza della sua prima fase.

    Insomma, per me non c'è nulla da svalutare o rivalutare: la produzione texiana di Nizzi parla da sola. 

  15. <span style="color:red;">25 minuti fa</span>, Texan dice:

     

    Di Boselli ho letto: Il passato di Carson, Il segno di Yama, Gli invincibili, La grande invasione, Luna insanguinata, Painted desert, I rangers di Lost Valley, Winnipeg e Jethro. Più il romanzo.

    Non è molto, ma è bastato per farmi un'opinione. Può darsi che strada facendo questa opinione si attenui oppure no. Vi terrò informati.

     

     

    Se rileggi con più attenzione "I rangers di Lost Valley" ti accorgerei che il modo in cui Tex tratta gli indiani non ha niente a che fare con la deriva che ti sei costruito.

    Se rileggi con più attenzione "Winnipeg" vedrai che Tex, addirittura, perdona Kid Rodelo.

    Se poi leggi "Il ragazzo rapito" vedrai come nel finale Tex grazi il killer.

    Se leggi "El Supremo" vedrai come Tex dia modo a uno dei soldati corrotti da El Supremo di redimersi. 

     

    Insomma, ancora una volta io mi chiedo le tue elucubrazioni politiche/ideologiche su Tex che basi concrete (cioè: storie di Tex) abbiano.

  16. <span style="color:red;">3 ore fa</span>, Texan dice:

    Tex persegue su una linea di giustizia ormai disarticolata dal Bene. Non è più un Buono, non un Cavaliere, ma un Punitore. Tex va a punire chi sbaglia talvolta con la stessa foga e la stessa cattiveria dei suoi avversari. Può persino risultare antipatico, cosa che in passato non era minimamente possibile.

    Ma in base a quale storie dai un giudizio del genere? E' una costruzione mentale tua o è suffragata da storie che hai letto?

  17. Tex è un ranger e un agente indiano ma, cone già ricordato da Wasted Years, in "Sangue navajo", storia scritta da GL Bonelli, si ribella alla Legge e fa la guerra ai bianchi - e si potrebbe continuare citando altre storie, e non solo scritte da Bonelli.

    Vedere Tex semplicemente come uno sbirro vuol dire non aver capito Tex, personaggio che agisce secondo il SUO personale ideale di Giustizia (si veda, anche nelle storie degli ultimi anni, quanti sceriffi, politici e militari scazzotta).

  18. Il Tex di cui parla Texan c'è stato: ed è il brutto Tex (o meglio anti-Tex) di troppe storie del Nizzi post 500, in cui il Nostro aveva bisogno di confessioni firmate, appoggio dei giudici, e altri atteggiamenti da sbirro disciplinato che col Tex "anarchico" di Gl Bonelli non avevano nulla da spartire.

    Ecco, per tornare in topic: il Nizzi di cose come "Fratello bianco" non può essere rivalutato in nessun modo.

  19. Per me il primo Nizzi non ha bisogno di essere rivalutato: capolavori assoluti come "Furia rossa" parlano da soli.

    E secondo me anche nella fase della decadenza qualche bella storia l'ha fatta ("Strada sbarrata", per dire). 

    Ma non chiedetemi di "rivalutare" robaccia come "Alto tradimento", il ritorno di Cane Giallo o il Texone di Alessandrini.

  20. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, ymalpas dice:

    evidentemente hai già visto almeno uno delle decine di reportages che denunciano le tesi complottistiche e che le parole di esperti, ingegneri, militari e un pinco pallino come Dario Fo, l'ultimo italiano che si è preso il nobel,

    ...e gran narratore di enormi idiozie su argomenti come Giotto o Federico II di Svevia, per cui è stato sacrosantemente spernacchiato più volte dagli studiosi (quelli veri, non gli imbonitori improvvisati come egli fu su questi temi). 

     

    Comunque gente, questo topic ha preso una piega assurda a forza di voler vedere indirizzi ideologici/politici/storici in Tex. Riprendetevi.

    • +1 1
  21. Texan, senza offesa: predichi sempre che Tex non deve essere politicizzato, e te la prendi con chi tira politicamente per la giacchetta Tex (anche quando non avviene, tipo la faccenda dell'articolo di Cofferati), ma da quando sei iscritto a questo forum i termini "politica" e "ideologia" entrano praticamente in tutte le discussioni a cui partecipi.

    Quindi volevo solo permettermi di dire: CHE DUE PALLE!

    :D

    • +1 1
  22. <span style="color:red;">20 minuti fa</span>, Texan dice:

    Oltretutto in questo primo albo l'immagine che si ha del Sud è grottesca e violenta... niente a che vedere con l'impianto fordiano "classico" a cui Tex ha sempre fatto riferimento. 

    No, questa è semplicemente una storia di Tex e non un libro di Storia. E quando Tex va in un posto solitamente ci sono un sacco di cattivi e violenti da prendere a cazzotti e pistolettate: esattamente come avviene in Canada o in Arizona. 

    Non credo ci sia bisogno di fare una difesa del Sud.

    • +1 2
  23. <span style="color:red;">33 minuti fa</span>, Texan dice:

    Tex qui sta con Corbett, e no che non sta bene...

    Questa storia ha un precedente preciso: "La grande invasione".

    Se non l'hai letta non puoi capire perché Tex sia diventato amico di Corbett (e il motivo, te lo anticipo, non ha proprio nulla di ideologico o politico).

  24. <span style="color:red;">22 minuti fa</span>, laredo dice:

    GLB si sarà sempre mantenuto dagli aspetti politici, ma fu sua l'idea strampalata di un texano che combatte con i nordisti.

    Ma infatti... e non è nemmeno la prima volta che Tex ha a che fare coi razzisti, gli uomini del Klan, e la difesa dei neri: ricordo la bella (e violenta) "Linciaggio", scritta da un certo GL Bonelli. 

    Non c'è niente, in questa storia, che non sia perfettamente in linea col personaggio Tex e la sua storia, col Tex insomma di GL Bonelli, che combatte i razzisti e difende gli oppressi.

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