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capitano mendoza

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Messaggi pubblicato da capitano mendoza

  1. Il colpire un uomo a terra con un calcio non è sinonimo di crudeltà, ma di slealt? ( Tex, per esempio, nei duelli, se l'avversario perde il pugnale, se ne libera pure lui per affrontarlo a mani nude ) o di uso di metodi scorretti ( nella casistica rientrano il celebre calcio nelle parti intime della storia di Medda ).

    Beh, a questo punto è lecito citare anche un altro episodio di slealt?: Tex che contro i guardiani della Tigre Nera, prima tira un calcio laddove non batte il sole a uno, e poi li fa saltare in aria tutt'e due con la dinamite, quando loro erano a mani nude, cosa che a me non è garbata molto: Tex non può ricorrere a cose del genere per mettere K. O. i suoi avversari; non ne ha bisogno...
  2. Sulla storia non mi pronuncio, anche perchè ho visto le tavole senza fumetti e nonostante in molte parti si capiva quasi tutto quello che accadeva, non voglio toglermi e togliervi il piacere della lettura.

    Il piacere o il...(dis)piacere, caro Sam ?! :_sigh :rolleyes: :asf:
    Se un fumetto si capisce anche senza baloons,? un buon fumetto... Jason Ducaux
    Un buon fumetto a livello di disegni, ma fin quando non leggi la storia non potrai mai sapere se sarà o meno un buon fumetto in assoluto!
  3. Caspita! Questi che ha postato Sam sono davvero disegni straordinari! D'altronde lo stesso Bonelli, nella pagina iniziale del Maxi "Figlio del Vento", dice che ha affidato la storia a Diso proprio per la sua passione per i cavalli. Anche se, devo dire la verità, non penso che nelle storie di Tex Diso disegni dei cavalli così eccelsi come sono in questi ultimi due disegni postati. Basta guardare quello postato da Ymalpas e si vede una grande differenza.

  4. Forse ricordo male, ma dovrebbe essere la copertina di una serie dedicata ai fumetti Bonelli uscita qualche anno fa. Questo dovrebbe essere il terzo volume, con una storia di Letteri.

    Si, esatto, è la copertina di un Tex uscito con Panorama. Confermi, Claudio?Ah, ecco, hai già confermato :D !
  5. Copertina magnifica in cui Villa è riuscito a creare una grande atmosfera. Secondo me è una delle più belle della collana. E forse addirittura eguaglia la cover della serie regolare attinente a questa storia, "Pioggia". Comunque una cosa è certa: ho smesso da tempo di comprare i Tex di Repubblica, ma questo lo prender?, perchè voglio proprio vedere i disegni dei Cestaro a colori :) .

  6. - Buon narratore, più che creatore di personaggi ?forti?. Ti definisci così. Come hai affrontato Tex, dunque, e cosa hai portato a questo personaggio, nel tempo'
    - "Diciamo che nella fase iniziale del mio lavoro ho cercato di restare fedelissimo al Tex del periodo d'oro (partito secondo me a cavallo del n. 100) proprio perchè non si vedessero i punti di sutura nel passaggio di mano tra me e GianLuigi, e perchè mi sembrava necessario farlo.
    Fino alla fine degli anni ?80 Tex fu scritto solo da GianLuigi Bonelli, da Sergio Bonelli e da me. A parte lo stile ?Nolittiano? di Sergio, che ha le sue caratteristiche tipiche che lo differenziano dal padre (didascalie descrittive di ambienti e paesaggi, sequenze molto diluite, un Tex meno sicuro di se?) ma che tuttavia tiene Tex sempre legato alla tradizione, si arriva, attorno alla metà degli anni ?90, all'ingresso di sceneggiatori nuovi chiamati a sostituirmi in occasione di una mia crisi di stanchezza.
    Di questi nuovi sceneggiatori (che data la loro transitorietà non fecero particolari sforzi per uniformarsi allo stile di G. L. Bonelli) è rimasto solo Mauro Boselli col quale da anni mi alterno nello scrivere le storie.
    Per una sua precisa scelta Boselli ha deciso di non attenersi alla sintassi ne? al dialogo del Tex tradizionale, cercando anzi delle rotture con la tradizione. Da parte dell'editore non mi sono giunti segnali che questo non andasse fatto. Cosè anch?io non ho più sentito necessario restare fedele al dialogo ?fantasioso? di GianLuigi, che oltretutto avrebbe contribuito a rendere ancora più diverse le mie storie da quelle di Boselli, creando quasi una stonatura tra un albo e l'altro, e ho cominciato ad utilizzare un dialogo più ?asciutto?, come tu hai notato.
    Bisogna anche aggiungere che certa goliardia esistente nei dialoghi di GLB mal si adattava alla seriosit? del rinnovamento grafico apportato dai nuovi disegnatori. Queste differenze di stile verranno ancora più acutizzate con l'ingresso nello staff di altri sceneggiatori, necessario per far fronte all'aumentata produzione di Tex dovuta ai vari speciali e per il calo di produzione dei veterani o per la loro scomparsa.
    Per gli stessi motivi arriveranno anche nuovi disegnatori (qualcuno, come Mario Milano, si è già visto), quasi tutti molto lenti, cosicch? ci saranno sempre in lavorazione più di venti sceneggiature contemporaneamente. E? inevitabile che tutte queste novità portino a snaturare in buona misura l'ortodossia del personaggio."



    Non so se sia questa l'intervista cui si riferisce Borden. L'ho trovata su Two, tratta dal libro "Scuola di Fumetto", a quanto pare...
    Ho postato solo questa risposta di Nizzi, perchè è la più inerente con il topic.

  7. Wow! Disegni davvero molto belli, questi di Danubio. Mi ricorda moltissimo lo stile di Piccinelli! Per quanto riguarda la trama sembra interessante ma, come succede per ogni Almanacco, l'incognita più grande è la cortezza della storia. Invece la copertina la ritengo una delle più riuscite di questa collana; chissà cosa ci aspetta sul retro... P. S. Ma Danubio continuerà a disegnare storie per Tex?

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