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TWF - Tex Willer Forum

Tahzay

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Tutto il contenuto pubblicato da Tahzay

  1. Storie dedicate solo ai pards porterebbero una ventata di aria nuova, le userei su uno dei due "color", però (ipotizzare di creare una nuova serie mensile, per me, è pura follia).
  2. Tahzay

    [637/640] El Supremo

    Nulla da aggiungere ai commenti positivi ed entusiastici letti sopra, solo mi chiedo........ SPOILER........... la tortura inflitta all'Ufficiale non è stata realmente condotta sul filo del rasoio? Voglio dire, tesa la corda in quel modo, e con il prigioniero penzolante in maniera scomposta, c'era veramente il rischio teorico che finisse già.....vero è anche che Tex ci ha abituato ad infliggere trattamenti "al limite" (si pensi alle numerose vittime condotte a fare un giro legate a cavalli lanciati in corsa, a rischio mortale), quindi lungi da me considerarlo un difetto di sceneggiatura (perfetta in ogni sua parte).
  3. Tahzay

    [637/640] El Supremo

    Anche a me questa prima parte è piaciuta, anche se - per fare da contraltare al più classico "ping-pong" tra Tex e l'avversario di turno, tipico della narrazione bonelliana - Boselli è stato ancora una volta "costretto"...... S P O I L E R ........... a farci presentare il villain principale dai racconti indiretti di Montales e dei suoi alleati, a volte con "spiegoni" un po' pesanti, anche perchè in questa vicenda si incrociano interessi politici, economici e militari. L'inizio dell'albo mi ha ricordato un po' alla lontana l'incipit di "C'era una volta il west", per l'atmosfera un po' "dilatata" da gesti e particolari lenti e cadenzati, e per la pronta dipartita di coloro che - all'apparenza - potevano anche apparire come dei "pezzi grossi" della banda avversaria. Da notare anche che, dopo le tante donne protagoniste delle ultime avventure (serie regolare e non), nell'intero albo compare UNA sola donna, anonima, vista in campo molto lungo sul finale dell'episodio (la si riconosce anche dall'ombrellino che porta con sè).
  4. Tahzay

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Mah, con le prime venti tavole disegnate nel modo che ci viene raccontato (e non vedo motivo di dubitare di Borden), o alla SBE dovevano essere degli inguaribili ottimisti sul prosieguo della vicenda, oppure i consulenti legali/commerciali dei quali la casa editrice si avvale hanno capacità professionali rivedibili, avendo permesso di stipulare un contratto non rescindibile o che non prevedesse una graduale approvazione della qualità dei disegni. In tutti i casi, c'è colpa grave della SBE, ed anche questo appunto di Borden sulla sua "depressione" mi sembra un esercizio sin troppo facile di scaricabarile, se il Maxi è uscito così la colpa va suddivisa tra tutti i protagonisti: chi ha scelto il disegnatore, chi ha predisposto il contratto, chi lo ha siglato, chi ha ideato/sceneggiato la storia, chi l'ha disegnata e chi ne ha permesso l'uscita in edicola.
  5. Tahzay

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Io utilizzerei, personalmente, le pubblicazioni "extra" così:1) Texoni per valorizzare al massimo, visto il formato, dei capolavori grafici assoluti (es. La valle del terrore, La cavalcata del morto), da pubblicare possibilmente a colori (colori decenti, intendo);2) Color = aboliti;2) Almanacchi, per inserire storie senza pretese, disegnate da giovani o esordienti con Tex;3) Maxi strutturati a storie brevi, con protagonisti in solitaria i pards di Tex (una storia solo con Kit, una solo con Carson, ecc.) per inquadrare meglio il mondo di Tex...... senza Tex, potendo quindi anche procedere a briglie sciolte, da parte degli autori, al fine anche di valorizzare a tutto tondo le personalit? e le caratteristiche dei comprimari. In tal modo, avremmo prodotti veramente diversificati, ciascuno dei quali avrebbe una sua autonoma ragion d'essere.
  6. Tahzay

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    Io faccio un discorso molto più semplice: ma davvero c'è spazio, dopo quasi 70 anni, per così tante storie inedite? Non sarebbe ora di concentrarsi più sulla qualità, che sulla quantit?? C'era una volta il Texone, poi è nato l'Almanacco, poi il Maxi, poi il Color, poi il doppio Color..... se la quantit? sale esponenzialmente, soprattutto in una pubblicazione seriale di lunga data, la qualità per forza di cose scende. Ed è un peccato.
  7. Tahzay

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    "un po'" sè, ma a mio parere si sta un filino esagerando, ora.
  8. Tahzay

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    SPOILERStoria fiacca, soggetto poco originale (un misto tra "I Demoni del nord" e "Nei territori del nord ovest"), un Tex come al solito stritolato tra un nugolo di co-protagonisti, la cui presenza si segnala non per azioni realmente decisive, o per essere il vero risolutore di situazioni ingarbugliate, ma per essere sempre e costantemente sulla bocca degli altri, tutti ne parlano, tutti lo lodano, ma Tex...... non c'è!!Ah, bei tempi quelli in cui Tex (o Tex con Carson) penetrava da solo nei luoghi dei nemici........ adesso si organizzano delle intere carovane di decine e decine di persone raccattate qua e l' nel corso della storia, nessuno dei quali dimostra tentennamenti: tutti eroi, tutti generosi, tutti pronti al sacrificio per una donna Tiglit ed una mezzosangue Inuit, mentre prima erano pronti a scannarsi (raccattaggio di alleati stile "I demoni del nord", finale mutuato sull'avventura contro Revekti). Scannarsi, comunque, per modo di dire: l'avventura è troppo melensa (e troppo verbosa), tutti sono molto attenti a non farsi del male (e a non fare del male) e persino i selvaggi e tanto mitizzati Uomini-Lontra, alla fine, si rivelano dei bambocci irretiti (perchè, poi? Solo per soddisfare le bramosie sessuali di costui?) dal loro capo, che - presumibilmente, al fine di invogliare i suoi uomini ai rapimenti - si era preso la briga di allestire una carnevalata francamente improbabile (il Dio gigante cannibale, che a quel punto poteva anche non essere inserito nella trama, vista la ben misera figura che fa...... quasi quasi i "nostri" lo deridono, già non appena compare!). Ovviamente, a Tex spetta comunque il SOLITO "onore" di far fuori il cattivo principale, del quale ho già scordato ovviamente il nome (...!?!?). Comunque, non è una delle storie peggiori di Boselli: alcune sequenze (tutto l'inizio, ad esempio; la sequenza della cattura delle giovani donne; qualche scambio di battute tra i pards) la rendono certamente migliore, nella mia opinione, di storie come l'ultimo Almanacco, i Trappers di Yellowstone o La terra delle pietre fumanti. I disegni non sono tutti così pessimi come credevo dalla lettura dei commenti........ nel senso che alcune pagine sono ben disegnate, ma il problema è che il tutto è un'accozzaglia di tavole, alcune belle ed altre impresentabili, che rendono il lavoro complessivo molto mediocre e raffazzonato.
  9. Tahzay

    Il Tex Originale

    A me piace di più originale o vecchio virgolettato, se alla maggioranza piace il titolo di prima va anche bene, ci mancherebbe... il senso del mio intervento era nella sostanza, non certo nella forma, ora se cominciamo a vedere tentativi di polemica già per un'osservazione sul titolo partiamo proprio benissimo.... :capoInguerra:
  10. Tahzay

    Il Tex Originale

    Le intenzioni sono sicuramente lodevoli, però lasciatemi dire che questa cosa andr? gestita con molta oculatezza. Secondo la mia opinione, già parlare di "vecchio Tex" rimanda a qualcosa dal sapore antico, superato, nostalgico, da tenere distinto con il presente. Parliamo anzitutto di "Tex originale", dunque. Quello creato dal nulla. Quello che non doveva temere confronti, perchè non c'era alcun Tex con cui poterlo (e doverlo) confrontare. Oppure mettiamo quel "vecchio" tra due virgolette. In questo senso, ritengo che: a) operare dei rimandi al Tex originale, nel giudizio sulle storie attuali, non solo non è mai da considerare off-topic, ma è addirittura un approccio critico doveroso e necessario. Gli stessi autori del personaggio sono attentissimi, per loro stessa ammissione, al modello originario, e quando se ne discostano sono ancora più attenti a non superare determinati canoni di "ortodossia texiana"; b ) ciò non vuol dire, ovviamente, che nel leggere e commentare le storie oggi in edicola si debba scrutinare ogni singola sequenza/vignetta mettendola al confronto con il Tex del passato o con un proprio, ipotetico, Tex ideale. Questo mi sembrerebbe piuttosto irrispettoso del lavoro degli autori odierni, e li porrebbe in uno stato di "soggezione psicologica" verso il passato assolutamente da evitare; c) in definitiva, questa sezione potrebbe finire con l'ospitare solo analisi di microscopici "peli nell'uovo", flame, litigi e diatribe varie, istituzionalizzando il fatto che "nostalgici" e "avanguardisti" siano considerabili come cani e gatti, sempre in insanabile lotta tra loro, e quindi addirittura incentivando certe inutili (e sterili) polemiche. Perchè ho scritto tutto questo? Perchè parlare dopo è facile, meglio avanzare prima le perplessit?, anche a costo di apparire seccanti.... ::evvai::
  11. Cheyenne, il parallelo non regge, Battiato e Battisti sono personaggi in carne ed ossa, mentre Tex........ non esiste, è un personaggio di fantasia!Tex è un'alchimia di disegni e testi di SVARIATI autori. Non è esattamente come continuare ad andare ai concerti di Marco Carta, sperando ogni volta di ascoltare hard rock e lamentandosi puntualmente del contrario: con Tex, in linea teorica, è sempre possibile sperare di leggere un'avventura che corrisponda ai propri gusti. Magari, dopo vari anni, verificato ed assodato che il Tex di un determinato autore non piace proprio, si può smettere di comprare il Tex scritto da quell'autore. E infatti, Capellidargento ha inizialmente manifestato questo preciso intento: non comprare più il Tex scritto da uno degli autori, non già quello di non comprare più Tex in generale, in quanto sterilmente nostalgico del passato. Quest'ultimo ?, invece, il concetto che si è voluto (forzosamente) veicolare. Io, al contrario di molti, non credo affatto che sia impossibile scrivere Tex come lo scriveva Bonelli. Credo che sia impossibile (e svilente) scrivere bene Tex IMITANDO e SCIMMIOTTANDO (magari, controvoglia) il Tex di Bonelli. Ma calandosi al servizio del personaggio, rileggendolo e studiandolo con attenzione, coglierne l'essenza e riprodurla non è affatto così impossibile, anche ai giorni nostri.
  12. Sam Stone, mi pare che Gianbart abbia già spiegato benissimo il proprio pensiero, qualche post fa: se all'utente "X" piace il Tex bonelliano, e vorrebbe sempre leggere (per quanto possibile) quel tipo di Tex, è chiaro che buona parte del "taglio" delle sue critiche sarà rivolto alle situazioni che non gli piacciono in quanto non conformi al suo modello di Tex. Esempio: io stesso, quando ho commentato la cover dell'ultimo Color Tex, ho scritto che era un bel disegno, ma che per me la copertina non era da Tex. La mia critica non avrebbe avuto ragion d'essere, se non in funzione delle copertine del passato. Cos'avrei dovuto/potuto scrivere: "bel disegno, ma.... ma.... ma" ..... ma cosa? Se all'utente Capellidargento non è piaciuta un'espressione di Carson perchè ritenuta troppo smielata per il personaggio, non si può non fare riferimento a quel che è stato Carson nel passato, o a quello che è il "modello" di Carson dell'utente in questione (questo, lasciando perdere per un attimo il problema dell'erronea citazione che ha dato il via alla diatriba, che è tutta un'altra vicenda). La VERA provocazione - all'opposto di quello che voi credete - è quella che parte da coloro che vedono, in tutto ciò, sempre e solo un intento provocatorio, e che non perdono occasione per rimarcarlo in tono sarcastico o canzonatorio, dicendo frasi del tipo: "il Tex di un tempo è impubblicabile", "le avventure dell'epoca sono ingenue", "Bonelli ormai è morto" (e grazie tante - n. d. r.), "non comprate più Tex" e altre amenit? del genere. Per non parlare dell'ormai arcinoto appellativo "vecchie mummie": dov'? nato? Chi l'ha creato? doubt In alternativa, andrebbe inserita nel regolamento una norma-cardine modulata sulla scia del bispensiero orwelliano: il Tex bonelliano non è mai esistito, Tex è sempre stato scritto come viene scritto oggi. Per cui, qualsiasi discussione in proposito potrebbe essere sterilizzata e azzerata in partenza, e laddove venisse proposta, potrebbe essere giustamente tacciata di essere il parto di pazzi, visionari o (a quel punto, sè) provocatori.
  13. Scusami Ymalpas, ma bisogna stringere e arrivare al "dunque". Io, nelle mie modeste facolt? intellettive, quel che evinco da questo post è il seguente concetto: noi, dietro le quinte, ci facciamo un sedere così per creare un forum frequentato da autori e disegnatori, e per colpa di alcuni il nostro lavoro viene rovinato. Allora, cosa si deve evitare? 1) La critica? Bene, mettetelo nel regolamento: "loro" sono "loro" e noi - che diamo loro da mangiare, acquistandone i prodotti - non siamo nessuno (i tempi sono cambiati, una volta si diceva "il cliente ha sempre ragione"... ma vabb?). 2) La critica reiterata ed insistita? Bene: mettete un limitatore al numero di messaggi giornalieri per utente. 3) La critica "ad personam", per evitare ripicche e battibecchi tra utenti? Bene: eliminate totalmente il "quote" (gradualmente, si intende..... sia mai che qualcuno dovesse morirne, o avere traumi irreversibili.... > ). 4) Il turpiloquio? Bene, benissimo. Ma poi deve valere per tutti. Nessuno escluso. 5) La provocazione? Bene, benissimo. Ma poi deve valere per tutti, sia per i provocatori, per così dire, ruspanti che per quelli che "giocano di fino", divertendosi poi a "vedere l'effetto che fa" (.... un saluto al grande Jannacci, buonanima -ave_ ). 6) ........ altro?
  14. Non è una questione di fare i nomi: punto primo, dire che Carlo Monni (cito il nome che hai fatto tu) è un troll è falso, perchè un troll è un disturbatore di professione, Monni lo leggo e scrive certamente cose interessanti e che denotano attenzione e affezione per il personaggio. Anche per Zed che ho quotato, vale la stessa cosa. In più, non posso permettermi di giudicare la (le) persona (e) perchè dietro un monitor si può sempre equivocare. Però posso giudicare gli effetti, e se si accende un flame con batti e ribatti tra utenti, si deve essere sempre (almeno) in due. Allora, se Zed (........ e mi scusi Zed, non ce l'ho con lui in particolare) scrive una frase come "rileggetevi le storie passate e mollatelo definitivamente", si comporta da troll in quel momento, cioè provoca (sempre internettianamente parlando: non sto dicendo che Zed è un malvivente). Ed infatti, interviene poi qualcuno che gli risponde a tono (anche io stesso l'ho fatto, sbagliando nel senso che di solito evito i messaggi "ad personam", ma a volte è umano non resistere). A questo punto, o si accetta questo clima - senza però dividere la lavagna con i "buoni" e i "cattivi" - e si attende che ognuno si sbrighi le sue beghe o si chiarisca se vuole, oppure si interviene appena possibile per moderare la flame, però tenendo conto che i provocatori non sono sempre e solo quelli solitamente indicati come "guastatori". Si badi bene che non ne sto facendo una questione di stato: commenti salaci, punzecchiature e incomprensioni fra utenti possono divenire il sale del forum e spingere al confronto. Però, ripeto, niente fazioni e niente "buoni" e "cattivi", a quel punto. Ci tengo a dire che per "qui", nel post precedente, intendevo in questo contesto, in questa discussione, non sto affibbiando patenti.
  15. Ymalpas, apri (aprite) gli occhi. Qui è pieno di troll "in guanti bianchi", che si trincerano dietro finti piagnistei, frasi carucce in un bell'italiano forbito, faccine buttate a casaccio qua e l', o giocano a fare i (finti) offesi. Sono una categoria che Tex avrebbe odiato e spazzato via senza remore. Se ci sono diversit? di vedute, meglio una sana scazzottata e poi andare a bere una birra assieme. La sai "mamma, Ciccio mi tocca?". Ecco, mi pare che così vadano le cose. Quindi, lo ripeto: occhio a distinguere provocatori e provocati.
  16. Ok, è una tua opinione, ma forse potrebbe essere opportuno - per esprimere un'opinione, alquanto discutibile - non scrivere frasi del tipo: - "a me cadono le braccia a terra"; - "? una cosa che non sta n° in cielo n° in terra"; - "a leggere alcune espressioni del GLB dell'epoca viene un po' da ridere"; - "rileggetevi le storie passate e mollatelo definitivamente"; E infine, la perla: - "un personaggio deve sempre esser calato nel contesto temporale in cui viene pubblicato, è una legge matematica, magari triste per alcuni, ma da cui non si può scappare". Sei (ovviamente) liberissimo di scrivere quel che vuoi, però poi aspettati come normale e inevitabile che una vecchia mummia come Gianbart ti risponda come ti ha risposto....... anzi (come dicono dalle mie parti) t'ha anche trattat' (=? andato già sin troppo leggero).
  17. Tu stavi messo male in matematica ai tempi della scuola, mi sa. Ma male, male, male.
  18. SPOILERTex e Carson un po' troppo "pappa e ciccia" con il Giudice Bean (che tra l'altro - storicamente - è una simpatica canaglia, non uno stinco di santo).......... mi piacerebbe vedere i pards così "confidenziali" solo con gli amici storici, mentre Bean aveva solo collezionato un breve "cameo" ed era sul punto (al di l' del "revisionismo storico" di quest'albo) di fare fuori il buon Carson all'epoca, e Tex "nel presente". Tolto questo aspetto, mi sentirei di lodare l'albo per l'intreccio tutto sommato originale, per l'inserimento di un personaggio comumque famoso del vecchio west, nonchè per i fantastici disegni di Frisenda. Forse qualche "baloon" meno pieno avrebbe questa volta aiutato, con disegni così spettacolari delle tavole mute avrebbero accresciuto l'impatto di piacere nella lettura.
  19. Tahzay

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Ma infatti, tutto considerato, sono dati incoraggianti. L'ho sempre scritto e lo ripeto. Tutto questo, finch? non si sgretola lo "zoccolo duro": a quel punto, c'è da preoccuparsi seriamente. Mai, mai, nella mia vita ho sentito di tanti lettori di Tex sul punto di abbandonare la testata; di solito sentivo dire, al massimo: "vabb?, quest'avventura non mi è piaciuta, speriamo nel mese prossimo". Era sacrilego solo pensare di non comprare Tex, mese dopo mese!E questo è paradossale, perchè la testata è curatissima ed annovera fior di professionisti, n° le avventure si possono definire - oggettivamente - brutte. Per quello, dico: vero è che i Forum non sono un campione significativo della totalit? dei lettori di Tex, e che gli autori non devono certo lasciarsi influenzare o dar conto a chicchessèa......... ma, a parer mio, essi sono un riscontro sufficientemente significativo dello "zoccolo duro" di appassionati, e leggere certi commenti non è davvero piacevole.
  20. Tahzay

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Vorrei chiarire il mio pensiero, che non è stato colto appieno. Il "fenomeno erosione", nel campo del fumetto, è inevitabile per una serie di motivi largamente intuibili, ma che è inutile approfondire qui. Tuttavia, per una pubblicazione come Tex, c'è"erosione" e "erosione": a) c'è quella (fisiologica) del ragazzino che lo compra per un anno, o magari solo per l'estate, non gli piace e lo abbandona, o c'è quella del lettore occasionale di fumetti (in treno, sulla spiaggia, quando gli capita) che fa la stessa cosa: questo tipo di "turn-over" non dovrebbe preoccupare la casa editrice, perchè per quello che abbandona, vi è un altro che acquista, ovviamente nei limiti di una crisi economica galoppante, di una più ampia proposta di personaggi e di un ben più scadente approccio alla lettura dei comics da parte delle nuove leve, rispetto ad un tempo (per cui la proporzione sarà di uno che continua e due che mollano subito; o una "meno lunga affezione" del lettore occasionale; o tutte e due le cose). Questo è fisiologico, riguarda tutti i fumetti e - in generale - il medium carta stampata, e non si può fare niente. I numeri saranno sempre in lento ribasso, e il trend non aumenter? più, salvo cataclismi. b ) c'è, poi, l'erosione dei "lettori storici": quelli che comprano Tex da 20/30/40 anni, che sanno a memoria le sue avventure, che acquistano ogni ristampa del personaggio, che lo collezionano, che si iscrivono ai forum, che discutono per giorni sulle sue avventure, che non chiudono l'albo e lo buttano nel cestino dopo un minuto. Questa è un'erosione grave (per la SBE) ed evitabilissima: i lettori non si contano, ma si "pesano". Le tirature potranno anche, illusoriamente, aumentare (........ rectius: diminuire meno rapidamente!) perchè magari si prova col colore, con la copertina psichedelica o con la donna seminuda in copertina, o perchè si investe massicciamente in pubblicit? o in interattività (dico per dire), ma il primo obiettivo di una casa produttrice di qualsiasi cosa è quello di non perdere i clienti fidelizzati, perchè sono questi ultimi la garanzia di continuit? e l'indice della bontà del lavoro svolto, per cui i freddi "numeri" non dicono tutto, un conto è se i 10.000 in meno di anno in anno sono i figli bimbominkia lettori occasionali dei padri affezionati del personaggio (e a quel punto, amen.... purtroppo le nuove generazioni maneggiano gli I-pad a 10 anni, ma non sanno più scrivere in italiano), ben altro conto è se si sgretola lo "zoccolo duro" dei lettori D. O. C. (e non ci siamo lontani)....... a quel punto, altro che lenta erosione....!!
  21. Tahzay

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Come no, i lettori sono autolesionisti. Oppure drogati da Tex, tanto da non poter fare a meno della dose/lettura mensile. E' il fumetto che vende di più, qualcosa vorr? pur dire, così come qualcosa vuol dire il fatto che il Giornare di Sallusti venda la miseria di 4000 copie al giorno. Come diavolo li leggete questi dati? Infatti, MOLTI ne stanno cominciando a fare a meno, pur avendolo acquistato per una vita. Che sia il fumetto che vende di più (e tale rimarr?, per tantissimi anni ancora) dipende dal fatto che negli anni '60 e '70 del secolo scorso Tex ha acquisito un patrimonio immenso di lettori, lettori che hanno continuato a leggerlo per fidelizzazione, affetto, collezionismo, nostalgia, e anche - ovviamente - perchè le storie sono tuttora ben curate e confezionate (e sfido io, con quella batteria di sceneggiatori e disegnatori, e quel dispendio di tempo e risorse.....). Inoltre, Tex non è come la Coca-Cola, che se ad un certo punto comincia a far schifo non la compri più, perchè già sai cosa trovarai in ogni lattina; n° è un quotidiano, tale da essere fungibile in quanto, alla fin fine, devi leggere le notizie del giorno. E' ovvio che - mese dopo mese - un esercito di lettori acquista Tex perchè SPERA di leggere un bel Tex, e perchè non vi sono altri Tex inediti da poter leggere. Se il 50% boccia un'avventura, non è che il mese dopo (che ne esce in edicola un'altra) il parco lettori si dimezza, ovviamente.
  22. Tahzay

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Guarda, in parte posso anche darti ragione sulla prima parte del discorso, difatti (ad esempio) non mi ha infastidito il chiaro deja vu finale de "La sconfitta", ma poi sono costretto ad autocitarmi: Tex campa di rendita. Senza "se" e senza "ma". Se non si parte da questo semplice ed inconfutabile concetto (ed i motivi a sostegno non li enumero neanche, perchè sono sin troppo ovvi per chi voglia utilizzare alcuni preziosi sensi che madre natura ci ha donato.... mi riferisco ad occhi ed orecchie), e si snocciolano le famose 200.000 copie quale sintomo del fatto che va tutto bene (.... madama la marchesa...), si parte da un approccio completamente sbagliato al tema dominante che caratterizzer? il Tex prossimo venturo, ossia: impostare il futuro, nel rispetto del passato.
  23. Tahzay

    [Color Tex n. 03] Lo Sciamano Bianco

    L'albo supera l'esame a pieni voti!SPOILERfinalmente incentrato su una dicotomia "Tex-villain" senza troppi orpelli e personaggi di contorno, a parte quelli strettamente necessari e funzionali alla storia. Non è affatto inutile il ruolo di Jim: a parte la caratterizzazione, del tutto plausibile, di bamboccio avido ma fifone (e che TALE RIMANE FINO ALLA FINE, senza improbabili gesti eroici e/o ravvedimenti e/o cambiamenti repentini di personalit?, come piace a me) ed il suo ruolo utile anche a smorzare un po' la tensione, egli è fondamentalmente il motivo per il quale il flash back iniziale non stona (sarebbe stato poco plausibile che Tex lo raccontasse a Tiger, che doveva certamente già sapere tutto ad inizio missione). Anche Harper è ben caratterizzato: malvagio, raggiunge un utile con l'inganno ma anche con modi seducenti (.... il male è seducente, si sa!), e non a caso cerca di plasmare soggetti dall'animo semplice e credulone (come i ragazzi giovani o gli Snake) o di far leva sui buoni sentimenti cristiani. Quindi, un cattivo con cervello, che attira Tex in una ben congegnata trappola, anche se qui forse c'è l'unica vera forzatura del racconto, con il capo degli Snake un po' troppo convinto del fatto che sia Tex quello dalla parte della ragione, piuttosto che il suo sciamano, fino addirittura a "fare il tifo" per il ranger, sostanzialmente. Disegni di Ticci molto buoni ma leggermente sotto quelli delle ultime prove (il 600 e l'avventura scritta da Manfredi), certo il suo Tex oramai appare un po' "pesante" e rugoso (che differenza con quello "giovanile" di Acciarino!).
  24. Tahzay

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Eccomi qua a dir la mia! S P O I L E R Secondo albo dalla struttura classica, costruito secondo i tipici canoni boselliani dello "spezzettamento" dell'azione con più fronti, con rapidi cambi di scena, entrate di personaggi a sorpresa (o meglio: preteso effetto sorpresa) dei quali non ci era data sapere la presenza in quel contesto, e con il tipico "quarto d'ora" di celebrit? finale per Tex, al quale spetta lo (scontatissimo) ruolo di sistemare, in concorso col figlio, il "professionista" Favor, leader del suo gruppo. Nulla di nuovo e, dunque, si potrebbe dire: albo scorrevole, piacevole ma senza sussulti. Purtroppo, devo però riscontrare (oltre al sorprendente ed inopinato ridimensionamento della figura di Billie Banion, che diviene una dei tanti co-protagonisti della vicenda) un sostanziale aborto dell'idea di fondo di questo albo, ossia: un gruppo di spietati assassini, "professionisti" per l'appunto, chiamati da fuori per eliminare Tex, i suoi pards e l'"Epitaph". Ora, a parte la ben magra figura dei primi approcci (Puma che manca la sua preda e torna indietro, il primo assalto a fuoco fallito), quel che manca a questi professionisti è proprio l' "attitude", come direbbero gli anglofoni. A parte che il chiodo fisso di spassarsela con le donne (Beth Driscoll, la vedova Porter) non dovrebbe essere distrazione concessa a gelidi professionisti ingaggiati per portare a termine un lavoro..... a parte che un gruppo di professionisti non è composto da scalzacani (tra i quali addirittura un pavido ed un pessimo tiratore, ossia i due mandati a cazzeggiare alla fattoria dei Porter)..... ma poi - e qui, avviene lo "scontro" fatale tra una delle cifre stilistiche tipiche dell'autore, e quel che lui voleva rappresentare - nella prima parte della storia è tutto un susseguirsi di complimenti indiretti alla bravura dei pards, con relative manifestazioni di prudenza se non, addirittura, di malcelato timore, una lunghissima ed insopportabile litania proveniente - per giunta - in gran parte proprio dai temibili "professionisti" e dal loro leader (v. pagg. 19 - 25 - 27 - 38 - 41 - 42 - 43 - 59 - 61). Troppi "scappellamenti", e troppo concentrati in poche pagine per rendere credibile la banda, e che finiscono, unitamente alla scelta di mescolare la stessa nell'assalto a Tombstone ai cowboys del "Lazy D" nell'assalto (..... ma allora, che sono stati chiamati a fare??), per depotenziarne notevolmente la carica di pericolosit? e lo sbandierato "status" di terribili castigatori, tali da incutere timore nei loro stessi alleati (si vedano le scene iniziali dell'albo, sin troppo "caricate"). Altra curiosità da segnalare, è l'incredibile capacità dei nemici di riconoscere al volo a distanza l'identit? dei "nostri" (Tex, Driscoll, Carson....), ed anche di valutarli nei particolari (ad esempio, che Beth Driscoll fosse un bel bocconcino e che Kit Willer fosse più giovane di Rory...... a distanza di decine di metri, lanciati al galoppo tra la polvere, e con questi ultimi di spalle.... ammazza che occhio! A meno che di Beth sia stato solo lodato il "lato B"...... ). La storia complessivamente è stata discreta, ma ho nettamente preferito il primo albo.
  25. Tahzay

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Mi sono riallacciato all'intervento di Jack65, che parlava dell'uso di nome e cognome per la generalit? dei personaggi.
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